Platone 427 a.c a.c.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Platone 427 a.c a.c."

Transcript

1 Platone 427 a.c a.c.. PARTE SECONDA. fig. 1 Platone 6. LA RICERCA DI UNA CONOSCENZA CERTA: LA NASCITA DEL "MONDO DELLE IDEE" alla ricerca di un sicuro criterio di conoscenza Abbiamo visto come Platone sia alla ricerca di un sicuro criterio di conoscenza: solo possedendolo sarà possibile, poi, agire in maniera corretta. Si deve, a suo avviso, andare oltre lo scetticismo conoscitivo dei sofisti, ma bisogna anche superare il so di non sapere e la maieutica di Socrate. Platone vuole trovare ciò che Socrate si limitava a cercare lungo una strada che pareva non avere alcun termine. 1

2 trovare una realtà oggettiva... Ora: affinché sia possibile trovare una conoscenza che sia certa, sicura, assoluta, evidentemente deve esistere una corrispondente realtà altrettanto certa, sicura, assoluta, tale cioè da essere l oggetto adeguato di questa conoscenza. Platone, convinto dell esistenza di una tale realtà, si propone di capire quale essa sia e come essa sia fatta. In questo Socrate non gli è di aiuto, ma i sofisti sì. In effetti, se ricordate, essi fondavano il loro scetticismo conoscitivo proprio su delle considerazioni riguardanti la realtà. Gorgia arrivava, come abbiamo visto, a negare la realtà dell Essere, affermando che nulla è, mentre Protagora giungeva al suo relativismo, secondo Platone, sostenendo che visto che nel mondo tutto muta di continuo, proprio come pensavano Eraclito e i suoi seguaci, non è possibile una conoscenza stabile e sicura, ma alle cose si danno nomi per pura convenzione. Dunque se come facevano i sofisti, in un modo o nell altro neghiamo all Essere le caratteristiche attribuitegli da Parmenide, è evidente che non potremo avere neppure una conoscenza veramente solida e sicura. Questa, però, è proprio ciò cui Platone intende giungere: egli deve, quindi, individuare un Essere certo, immobile, sempre uguale a se stesso, ingenerato e incorruttibile: insomma un Essere assoluto....senza tornare a Parmenide Questo, naturalmente, non significa un ritorno, puro e semplice, alle idee di Parmenide. Platone era, infatti, ben consapevole dei limiti dell eleatismo: Parmenide non era riuscito a spiegare bene né cosa fosse questo Essere, né che rapporto avesse con la realtà che noi conosciamo tramite i sensi, giungendo anzi a un impossibile dualismo che lasciava aperti grandi problemi e contraddizioni (pensate ai paradossi di Zenone!). Anche i tentativi dei fisici pluralisti di salvare il principio parmenideo e la natura paiono inadeguati al filosofo di Atene: questi personaggi, infatti, cercarono l Essere proprio all interno della natura fisica, ma Platone è convinto che la natura sia organizzata proprio come Eraclito pensava: essa è il regno della mutevolezza, quindi la verità non si può trovare al suo interno. Bisogna, dunque, cercarla altrove, oltre. la prima metafisica: le Idee di Platone Platone, primo fra tutti, progetta una vera e propria metafisica, alla ricerca, appunto, di ciò che sta oltre il mondo fisico. La realtà è a suo parere divisa in due sezioni ben distinte. 2

3 La metafisica studia L'ESSERE esso non è materiale, è invece eterno e immutabile; è conosciuto dall intelletto il mondo deriva dall'essere come una copia imperfetta dall'originale La fisica studia il MONDO FISICO esso è materiale, nasce e muore, si trasforma in continuazione; è conosciuto dai cinque sensi Da una parte c è l Essere vero, dotato delle caratteristiche indicate da Parmenide e conoscibile dal solo intelletto, perché incorporeo. Dall altra parte c è il mondo fisico che conosciamo, mutevole e soggetto al divenire, materiale e colto tramite i sensi. Il primo di questi due livelli, quello più alto, è il cosiddetto mondo delle Idee. Per indicare le Idee, Platone usa soprattutto il termine eidos e, a volte, anche il termine Idea. Le due parole hanno una comune radice della lingua greca, {-id}, che sta a sua volta alla base anche dei verbi vedere e conoscere. Eidos viene spesso tradotto anche con la parola forma, proprio per non creare confusione con il nostro comune concetto di idea. Per noi, infatti, l idea è un contenuto della mente, quindi un pensiero : essa ha una realtà solo gnoseologica. Ciò che Platone chiama Idea, invece, ha una dimensione ontologica: le Idee esistono realmente al di fuori del pensiero, e proprio perché esistenti esse possono essere pensate, cioè colte dall intelletto. un primo esempio di Idea platonica Facciamo un esempio. Se come animale domestico ho un cane, posso ben dire che lo conosco. Ma questo cosa significa? Da una parte significa che lo vedo e lo sento, che posso toccarlo, cioè che ne ho una ESPERIENZA SENSIBILE. Questo però non è sufficiente: non esaurisce il senso di ciò che noi chiamiamo conoscere! Infatti, dicendo che io conosco il mio cane, intendo dire qualcosa di più. Anche quando il cane non è presente di fronte a me, ne conservo comunque conoscenza: questa però risiede solo nel mio pensiero. Il mio cane non è lì con me, quindi non lo vedo né sento né tocco, ma lo stesso dico che lo conosco. Concentriamoci meglio, ora, proprio su quest ultimo aspetto: io posso pensare al mio cane il quale, per esempio, ha il pelo di colore grigio e bianco, appartiene a una certa razza, è un maschio, ecc. oppure posso pensare al cane 3

4 in generale, cioè al cane come specie animale, ovvero a qualsiasi cane, quindi al cane spogliato delle sue caratteristiche particolari. Questa seconda cosa è proprio quello che faccio, per esempio, quando dico una frase come questa: il cane è un animale molto fedele. Dicendo questo non mi sto riferendo al mio cane e basta, ma al cane in generale, alla specie, cioè, per dirla come Platone, all Idea di cane. Ecco: a questo cane, cioè a questa Idea generale, Platone attribuisce una reale esistenza: esso non sta nella nostra mente, ma esiste al di fuori di essa. Esistono dunque i singoli cani concreti, diversi l uno dall altro e che noi percepiamo con i sensi, ed esiste anche l Idea di cane, priva di qualunque determinazione specifica e che noi conosciamo non con i sensi, bensì con l intelletto. I due tipi di cane abitano, secondo Platone, due mondi ben distinti. La stessa cosa vale per qualunque altra cosa! rapporto Idee - cose: la mimesi rapporto Idee - cose: la metessi Attenzione: l Idea del cane non deriva dal cane conosciuto dai sensi, ma vale l esatto contrario! Il cane più vero è quello ideale: tutti i cani concreti, fatti di materia fisica, non sono altro che copie imperfette di questa Idea, copie con l aggiunta di tutte quelle varie e mutevoli caratteristiche che i sensi colgono. L Idea di cane invece è unica e perfetta, immutabile. Da questa derivano tutti i cani che noi percepiamo attraverso un processo che Platone chiama mimesi (dal greco mìmesis, che significa appunto imitazione ). L operazione appena effettuata riguardo al cane va estesa a tutte le cose, anche a quelle cosiddette astratte. Esistono, per esempio, molte azioni giuste, molte cose belle, ma nessuna di queste cose è la Bellezza, nessuna di queste cose è la Giustizia e, ancor più importante, nessuna di queste cose può porsi come metro di giudizio delle altre. Non è, infatti, tramite un esempio di azione giusta che io posso giudicare della Giustizia o meno di tutte le cose, ma solo conoscendo ciò che a tutte le cose giuste è comune, ovvero il loro modello, la loro forma, posso giudicare. Queste sono l Idea di Giustizia, l Idea di Bellezza, ecc. Va detto che, nel caso della relazione fra le cose e queste Idee-valori, non si deve parlare di mimesi, ma di metessi (dal greco methexis che significa partecipazione ). Ecco che una cosa fisica concreta imita la corrispondente Idea (Socrate è un uomo appunto a imitazione dell eterna Idea di uomo), mentre partecipa delle Idee-valori (Socrate è giusto non perché egli sia imitazione della Idea di Giustizia, ma perché egli partecipa, ovvero prende parte, alla Idea di Giustizia). Il mondo delle Idee giustifica la possibilità, prospettata da Platone, di una conoscenza certa. Abbiamo visto che sia i presocratici che Socrate avevano cercato delle verità universali, il singolare da contrapporre al molteplice, battendo sia la strada della 4

5 natura che quella del pensiero, sino a giungere al problema dell uomo. Platone pensa che, se le loro teorie sono rimaste imperfette, è perché essi non hanno compreso correttamente la fondamentale divisione dualistica della realtà. L esistenza del mondo delle Idee permette a Platone anche di sostenere con convinzione la teoria riguardante un esistenza dopo la morte, un luogo dove pene e meriti vengono giustamente distribuiti. differenza ontologica, gnoseologica, assiologica L'Idea del Bene Fra le Idee, ovvero gli eterni modelli di cui le cose sono copie, e le cose fisiche non ci sono solo una differenza ontologica (cioè di esistenza) ed una gnoseologica (cioè di conoscenza), ma anche, e forse soprattutto, una differenza assiologica. Le Idee, cioè, hanno un valore più alto delle cose sensibili. Ricordiamo che Platone parte da un esigenza di fondazione morale ed etica! Le Idee sono veramente buone e veramente belle e ciò vale a maggior ragione per quelle Idee che sono appunto la Bellezza, la Giustizia... Platone pare accogliere l idea pitagorica secondo cui la struttura del cosmo dà ordine e bellezza al cosmo stesso. L Idea del giusto, del bello, del santo, una volta conosciute, possono fornire una guida sicura ed infallibile nell esercizio della politica come in quello dell insegnamento, dell educazione dei giovani. La conformazione etica e assiologica dell idealismo di Platone è ben illustrata alla fine del libro VI della Repubblica. Dopo aver richiamato le Idee, come abbiamo fatto noi ora, Platone passa a dire di come esista un principio unificatore delle Idee stesse. Infatti anche le Idee, come le cose sensibili, sono molte, bisognerà dunque trovare anche per loro un principio comune. Per Socrate la virtù era sì conoscenza, conoscenza certa (e qui abbiamo l introduzione delle Idee), ma la virtù era anche una sola. Platone ci dice che il principio di tutte le Idee, e mediatamente di tutta la realtà, ciò da cui tutte le Idee vengono, ciò grazie a cui tutte possono essere conosciute e ciò cui tutte tendono, è la suprema Idea del Bene. Platone paragona l idea del bene al Sole. Esso ci fa vedere (cioè ci fa conoscere) le cose, ma ha anche la funzione di dare la vita alle cose. 7. LA NECESSARIA ESISTENZA DELLE IDEE: LA TEORIA DELLA REMINISCENZA siamo certi che le Idee esistono? Potremmo obiettare a Platone che le Idee, in fondo, potrebbero non esistere affatto! Visto che i nostri cinque sensi non sono, per definizione, in grado di conoscerle, come potremmo mai essere sicuri della loro esistenza? Anche Platone si pone questo importante problema e prova a risolverlo. Insieme a lui, andiamo a caccia di una qualche prova che ci dimostri l effettiva esistenza delle Idee! 5

6 Come certo ricorderete, Socrate diceva che una discussione deve essere orientata alla ricerca del vero, però non diceva affatto che il vero di fatto verrà scoperto! Potrebbero, insomma, esistere delle Verità che noi esseri umani non siamo in grado di scoprire. Platone supera questa cauta posizione del suo maestro, sostenendo che il solo fatto di confrontare delle opinioni diverse, significa non solo che il Vero esiste, ma anche che noi possiamo sempre scoprirlo. Un altro punto essenziale è il seguente: la Verità per Platone non è mai qualcosa che si costruisce, ma sempre qualcosa di preesistente a noi, qualcosa che quindi noi scopriamo. Per chiarire questo aspetto Platone ha elaborato la sua teoria della reminiscenza. la reminiscenza Egli dà una prima esposizione di questa teoria nel Menone. Parte da un discorso sollevato dai cosiddetti eristi (alcuni sofisti minori), i quali sostenevano che è impossibile imparare qualcosa. Infatti, dicevano loro, si può imparare solo ciò che non si conosce (già), ma, d altro canto, come è possibile imparare qualcosa di cui primariamente non si sa nulla? Platone ribatte a questo ragionamento prendendo di nuovo le mosse da Socrate. Questi afferma, nel Menone, di essere riuscito a far esprimere a uno schiavo, dunque a una persona del tutto priva di qualunque istruzione, alcune verità matematiche. Come può esserci arrivato? È evidente, dice Platone, che lo schiavo doveva già prima avere queste conoscenze, e siccome queste non gli sono state insegnate in questa vita, devono derivargli da qualcosa di precedente. Platone richiama a questo proposito i miti orfici e pitagorici della trasmigrazione delle anime. Imparare qualcosa non è mai apprendere da zero, ma è sempre ricordare qualcosa che temporaneamente si era dimenticato. Le nozioni di cui abbiamo conoscenza prima della nascita, dirà nel Fedone, sono appunto le Idee. Ora facciamo qualche esempio. Se io dico che due cose sono uguali, oppure che sono diverse, devo avere un opportuna concezione di ciò che le parole uguale e diverso significano. Se non fosse così, infatti, direi delle cose senza senso. Se questo è vero accade che, quando dico Quell animale è un cane oppure Quel cane è differente da quell altro, devo per forza avere la nozione, l Idea di cane. Nello stesso modo, quando confrontiamo le nostre opinioni, chiedendoci per esempio cosa sia la giustizia, è ovvio che la giustizia deve esistere e che noi, seppure non in modo attuale e presente, la conosciamo. Diversamente non potremmo neppure pensare la giustizia: l argomento non potrebbe mai venirci in mente. Troviamo di nuovo la prova che, nel mondo sensibile, le Idee non ci sono: qualcuno, per esempio, ha mai visto due cose qualunque perfettamente uguali, oppure un cane perfettamente rispondente all idea che ne abbiamo? 6

7 Le Idee preesistono, diversamente non potremmo neppure mostrare delle opinioni, ed esistono in un mondo diverso da quello sensibile, ed è lì che le nostre anime sono venute in contatto con esse, conoscendole! L esperienza sensibile si limita a stimolare il ricordo delle idee. Accade che, vedendo molti cani, io ricordo l Idea di cane. Vedendo molte cose giuste, ricordo l Idea di giusto. Detto in altre parole, gli atti conoscitivi dell uomo presuppongono sempre un certo grado di pre-conoscenza. Molti platonici, proprio perché il mondo ideale è quello dei valori, hanno proteso verso una considerazione del mondo sensibile come di un mondo senza valore. Non così per Platone: è solo il mondo sensibile che stimola in noi il ricordo. <-> 8. LA POSIZIONE DELL'UOMO ALL'INTERNO DELL'ONTOLOGIA PLATONICA e l'uomo? Abbiamo visto in che modo Platone tenda a separare la realtà in due sfere distinte, seppure fra loro collegate. Qual è il posto che l uomo assume all interno di questo quadro? Occorre, innanzitutto, dire che Platone accoglie la visione tradizionale dell uomo come unione di corpo (soma) ed anima (psyché). Egli, in particolare, accoglie anche l idea Socratica secondo cui è proprio nell anima la vera esistenza dell uomo. Parlando dell uomo, dunque, Platone parla principalmente dell anima di questi. Già Socrate scartava il tradizionale punto di vista fisiologico, quello secondo cui l anima sarebbe una specie di respiro (pneuma) che riempie di sé un corpo e lo fa muovere, e faceva di essa la sede dell etica e delle scelte morali. Platone accetta questa affermazione, ma riprende anche l aspetto fisiologico dell anima, con lo scopo di affermarne l immortalità. Nel Fedro e nelle Leggi dice che se tutte le anime dovessero perire si genererebbe un eterno stato di quiete. Nel Fedone Platone afferma che l anima è il principio della vita (fisiologica), e che anzi è essa stessa vita (al corpo accade di essere vivo, perché l anima è in lui, ma l anima è vita essa stessa e in se stessa!). Più importante è, naturalmente, la concezione socratica dell anima, e a questo proposito Platone riprende anche il mito orfico-pitagorico del demone (lo ricorderete dalla vostra lettura dell Apologia di Socrate!). L anima, vista in questo senso, ha un esistenza indipendente da quella del corpo. Come potrebbe essere altrimenti, si chiede Platone? Tutti sappiamo, per esempio, che la nostra anima sa resistere agli impulsi del corpo: posso, volendo, impedire a me stesso di bere, anche quando ho sete... Dunque è evidente che l anima non appartiene strutturalmente al mondo sensibile, ma Platone dice che non è neppure un Idea. 7

8 L anima è, invece, una sorta di entità a metà strada fra i due mondi. Questa concezione si ricollega con l accettazione, da parte di Platone, sia dell idea fisiologica che di quella socratica: l anima ha una sorta di ambivalenza. il mito dell'auriga Questo fatto risulta chiarissimo nel mito dell auriga, che si trova nel Fedro. L anima è, in questo mito, paragonata a un cocchio guidato da un auriga e trainato da due cavalli, uno bianco e l altro nero. Quando prevale il cavallo bianco, che rappresenta gli impulsi razionali, l auriga può guidare l anima verso l iperuranio (che è il mondo delle Idee) e lì stare in pace. Quando, invece, il cavallo nero prende il sopravvento ed esso rappresenta gli impulsi istintivi l auriga è costretto a scendere nel mondo sensibile, dal quale solo a fatica potrà liberarsi. Da notare come anche per i miti orfico-pitagorici il demone si incarnava a causa di una colpa da espiare. In questa prospettiva, ben si capisce ciò che Socrate dice nella prima parte del Fedone. Parlando con i suoi discepoli, prima di prendere la cicuta, egli cerca di giustificare il modo in cui è vissuto. Come può sostenere che la vita del filosofo, distaccata dalle cose terrene, è la migliore se questa lo ha condotto ad una morte ingiusta? Innanzitutto, Platone fa dire a Socrate che il filosofo è colui che desidera morire. Cosa significa questo? Socrate dice che l anima, intrappolata nella prigione del corpo, non può aderire pienamente alle Idee, né contemplarle appieno. Le necessità del corpo infatti fungono da continua distrazione e solo quando l anima sarà libera potrà davvero conformarsi a ciò che essa desidera di più. La morte rappresenta, in questo senso, una liberazione. L esercizio della sapienza, le virtù morali e quindi il retto comportamento, la disinteressata ricerca della verità sono la via maestra per la redenzione dell anima. Esiste però un altra strada praticabile: quella dell eros. Non tutte le anime, infatti, trovano agevole il distaccarsi dal corpo e dalle sue necessità. Per questo gli déi hanno concesso agli uomini l amore, che è una specie di pazzia, di tensione verso tutto ciò che è bello, dunque verso il mondo ideale, quanto di più bello esista. la via dell'eros Nel Simposio tutte le persone riunite a banchetto tengono un discorso in onore di Eros. Viene distinto l eros volgare, rivolto ai corpi, dall eros celeste, rivolto alle anime. Prende la parola, dopo tutti gli altri, Socrate. Eros non è un Dio, ma un Demone, ossia un essere a metà strada fra un Dio e un uomo. Questo accade appunto perché l amore è desiderio di ciò che ancora non si possiede. Esso è figlio di Privazione e di Abbondanza. Non è di per sé né buono né cattivo, né bello né brutto, né mortale né immortale: eppure brama bellezza, bontà ed immortalità. In particolare, brama questa immortalità tramite la procreazione nel bello. Vi sono due tipi di procreazione, quella fisica e quella dell anima, e la seconda è decisamente superiore. 8

9 la parusia La bellezza ha diversi gradi: innanzitutto la bellezza di un corpo, poi quella dell anima, la bellezza delle istituzioni e delle leggi, quella delle scienze, alla fine la Bellezza in sé, eterna fonte di ogni bellezza. Dopo aver attraversato tutta la scala della bellezza, Eros si rivolge alla bellezza in sé, e questa contemplazione finalmente lo appaga. Rispetto all Idea di Bellezza occorre una precisazione: la relazione fra le cose belle e la Idea di Bellezza è qualificata da Platone non come imitazione (mimesi) né come partecipazione (metessi), ma come parusia (dal greco parousìa, che significa presenza ). Questo accade perché la Bellezza, a differenza di tutte le altre Idee, si manifesta (si presenta, diciamo) anche ai sensi e non solo all intelletto. Da tutto questo potrebbe emergere un idea di Platone come filosofo distaccato e disinteressato alla vita sensibile. Pensate, per esempio, al concetto di amore platonico, usato per indicare un sentimento solo spirituale, nel quale la dimensione sessuale e istintiva non ha alcuna importanza, né ruolo. Sappiamo invece, dal suo grande interesse per la politica, che non è così: Platone è interessato, eccome, alla realtà sensibile! La dottrina dell immortalità dell anima vista nel Fedone, poi, pare andare nella direzione del distacco appena accennato, ma basta pensare alla vicenda di Socrate per capire che non è così. Se la morte dell uomo giusto fosse risultata nel suo totale annullamento, allora sarebbe ben difficile credere nell esistenza di una vera giustizia. La scelta di Socrate, invece, vista dal punto di vista platonico, assume un grande valore etico. La sua non è una fine, ma una sorta di liberazione. Se non fosse così anche la stessa identificazione fra virtù, bene e felicità cadrebbe. Il filosofo vuole morire non certo perché desideri la morte, il suicidio (cosa espressamente condannata nel Fedone), ma solo perché questo è il giusto atteggiamento filosofico, l unico adatto a organizzare l esperienza mondana. Abbiamo visto che l amore è una tensione interiore verso ciò che è bello e giusto. Si tratta di una sorta di dono divino. Ma come può l uomo, totalmente immerso nel mondo del sensibile, quindi dell opinione, rivolgersi verso la sapienza, la conoscenza vera? Come può passare dall essere filodosso all essere filosofo? Occorre, dice Platone, un vero e proprio distacco, una specie di salto, una totale conversione interiore che agli occhi del mondo appare, appunto, follia. Il filosofo, preso da questa follia, da una parte tenderà a ritirarsi nella pura contemplazione delle Idee, dall altra tenderà a far sentire nel mondo gli effetti di tale contemplazione, tenderà cioè a procreare nel bello. Ciò si attua innanzitutto a livello pedagogico: il vero amante non si appaga del solo amore fisico, ma è innamorato dell anima, sforzandosi di renderla quanto migliore possibile. 9

10 Così il vero innamorato della città si sforzerà di renderla migliore. Il filosofo vuole, insomma, riprodurre nel mondo quella perfezione che egli contempla. Si ricordi di come Protagora sostenesse l inaccessibilità, da parte dell uomo, della verità assoluta. Se è vero che in questo mondo tale verità non è accessibile, il filosofo-amante può far sì che proprio in questo mondo si creino le condizioni per l instaurazione del vero bene e del vero utile. Il mondo ha bisogno proprio di questi pazzi. Non stupisce, quindi, se nella Repubblica Platone scrive che debbono essere i filosofi a reggere, come politici, le città. 10

Platone. Riassunto e rilancio. La passione politica di Platone e i suoi concreti tentativi volti a realizzare un governo più giusto.

Platone. Riassunto e rilancio. La passione politica di Platone e i suoi concreti tentativi volti a realizzare un governo più giusto. Platone Riassunto e rilancio Abbiamo sino ad ora trattato: La passione politica di Platone e i suoi concreti tentativi volti a realizzare un governo più giusto. La critica rivolta tanto al sapere tradizionale

Dettagli

RELATIVISMO. OPINIONE Doxa. Sensi. Conoscenza. relativa. Molteplice varia nello Spazio RELATIVISMO. Impossibilità verità Universale e Immutabile

RELATIVISMO. OPINIONE Doxa. Sensi. Conoscenza. relativa. Molteplice varia nello Spazio RELATIVISMO. Impossibilità verità Universale e Immutabile RELATIVISMO OPINIONE Doxa Sensi Conoscenza relativa Mutevole varia nel Tempo Molteplice varia nello Spazio Soggettiva varia nei diversi soggetti RELATIVISMO Impossibilità verità Universale e Immutabile

Dettagli

Argomenti. Vita ed opere. La dottrina delle idee. La concezione dell'anima. Filosofia, amore, bellezza. Il pensiero politico.

Argomenti. Vita ed opere. La dottrina delle idee. La concezione dell'anima. Filosofia, amore, bellezza. Il pensiero politico. Argomenti Vita ed opere La dottrina delle idee La concezione dell'anima Filosofia, amore, bellezza Il pensiero politico L'ultimo Platone Apologia Lettere Dialoghi PLATONE (428/27-348/47) Filosofia come

Dettagli

Scuola d Atene ( ) Raffaello

Scuola d Atene ( ) Raffaello Scuola d Atene (1509-10) Raffaello Platone indica il cielo, Aristotele la terra, al centro. Sono in sintesi il riflesso del pensiero dei due grandi filosofi greci Platone e Aristotele. Busto di Platone:

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO ALBERT EINSTEIN ANNO SCOLASTICO Classe 3D. LIBRO DI TESTO: Abbagnano- Fornero CON-FILOSOFARE Dalle origine ad Aristotele

LICEO SCIENTIFICO ALBERT EINSTEIN ANNO SCOLASTICO Classe 3D. LIBRO DI TESTO: Abbagnano- Fornero CON-FILOSOFARE Dalle origine ad Aristotele LICEO SCIENTIFICO ALBERT EINSTEIN ANNO SCOLASTICO 2016-2017 Classe 3D LIBRO DI TESTO: Abbagnano- Fornero CON-FILOSOFARE Dalle origine ad Aristotele PROGRAMA FILOSOFIA LA GRECIA E LA NASCITA DELLA FILOSIA

Dettagli

RIASSUNTO e RILANCIO Prof. Monti a.s

RIASSUNTO e RILANCIO Prof. Monti a.s RIASSUNTO e RILANCIO Abbiamo notato che la ricerca dell arché, cioè di qualcosa che possa fornire una spiegazione razionale del mondo e delle cose che lo compongono, procede lungo un percorso che conduce

Dettagli

PLATONE (427 ac 347 ac)

PLATONE (427 ac 347 ac) PLATONE (427 ac 347 ac). PARTE PRIMA. 1. LA VITA Platone nasce ad Atene, da una famiglia dell aristocrazia cittadina, nel 428/427 ac. Il suo vero nome fu, forse, Aristocle: Platone sarebbe stato una sorta

Dettagli

PROGRAMMAZIONE FINALE DI FILOSOFIA ANNO SCOLASTICO : Classe: III B Linguistico

PROGRAMMAZIONE FINALE DI FILOSOFIA ANNO SCOLASTICO : Classe: III B Linguistico ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE G.VERONESE G. MARCONI PROGRAMMAZIONE FINALE DI FILOSOFIA ANNO SCOLASTICO 2017-2018: Classe: III B Linguistico Docente: Scordo Annunziata Maria COMPETENZE - Riflettere sulle

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO A. EINSTEIN PALERMO PROGRAMMA DI FILOSOFIA. cl. III H. anno scolastico 2011/2012

LICEO SCIENTIFICO A. EINSTEIN PALERMO PROGRAMMA DI FILOSOFIA. cl. III H. anno scolastico 2011/2012 LICEO SCIENTIFICO A. EINSTEIN PALERMO PROGRAMMA DI FILOSOFIA cl. III H anno scolastico 2011/2012 Testo di riferimento: N. Abbagnano, G. Fornero La Filosofia - Paravia UNITA 1: IL PENSIERO PRESOCRATICO

Dettagli

Testo di riferimento: il NUOVO protagonisti e testi della filosofia

Testo di riferimento: il NUOVO protagonisti e testi della filosofia LICEO SCIENTIFICO STATALE A. EINSTEIN tot. Ore 98/99 Palermo ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMA DI FILOSOFIA CLASSE 3^ G Testo di riferimento: il NUOVO protagonisti e testi della filosofia N. Abbagnano

Dettagli

PROGRAMMA SVOLTO I E II BIENNIO

PROGRAMMA SVOLTO I E II BIENNIO MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Scientifico Statale Stanislao Cannizzaro 00144 ROMA - Viale della Civiltà del Lavoro 2/d - 06121128085

Dettagli

L'educazione in Grecia: la paidéia

L'educazione in Grecia: la paidéia L'educazione in Grecia: la paidéia Il modello educativo di Platone Strumento di presentazione per l'apprendimento di un modulo di pedagogia L'educazione del cittadino In pedagogia, la conoscenza del modello

Dettagli

PROGRAMMA SVOLTO I E II BIENNIO

PROGRAMMA SVOLTO I E II BIENNIO MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Scientifico Statale Stanislao Cannizzaro 00144 ROMA - Viale della Civiltà del Lavoro 2/d - 06121128085

Dettagli

POLO FERMI -GIORGI - LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE PROGRAMMA SVOLTO CLASSE TERZA sezione D. Disciplina: FILOSOFIA

POLO FERMI -GIORGI - LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE PROGRAMMA SVOLTO CLASSE TERZA sezione D. Disciplina: FILOSOFIA POLO FERMI -GIORGI - LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE PROGRAMMA SVOLTO CLASSE TERZA sezione D Disciplina: FILOSOFIA Che cos è la filosofia L amore per il sapere Il cammino della filosofia: l influsso dell

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE TITO LUCREZIO CARO Cittadella PD. PROGRAMMA DI FILOSOFIA I liceo classico a.s

LICEO SCIENTIFICO STATALE TITO LUCREZIO CARO Cittadella PD. PROGRAMMA DI FILOSOFIA I liceo classico a.s LICEO SCIENTIFICO STATALE TITO LUCREZIO CARO Cittadella PD PROGRAMMA DI FILOSOFIA I liceo classico a.s. 2010-1011 Docente: Massimo Gomiero Testo in adozione: Itinerari di filosofia, Dalle origini alla

Dettagli

Libertà individuale e valori sociali 1. Platone. Istruzione e formazione secondo la paideia classica. Lezioni d'autore

Libertà individuale e valori sociali 1. Platone. Istruzione e formazione secondo la paideia classica. Lezioni d'autore Libertà individuale e valori sociali 1. Platone. Istruzione e formazione secondo la paideia classica Lezioni d'autore Dibattito sul tema dell educazione (Atene, V-IV sec. a.c. Quale valore ha la formazione

Dettagli

ANSELMO D AOSTA

ANSELMO D AOSTA Prova ontologica (argomento a priori ) Lo stolto afferma: Qualcun altro, invece, afferma: DIO NON ESISTE (proposizione A) DIO È CIÒ DI CUI NON SI PUÒ PENSARE IL MAGGIORE (proposizione B) A questo punto

Dettagli

PROGRAMMA CONSUNTIVO - FILOSOFIA Pag. 1/6

PROGRAMMA CONSUNTIVO - FILOSOFIA Pag. 1/6 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia Ufficio V Ambito Territoriale Foggia LICEO SCIENTIFICO STATALE GUGLIELMO MARCONI SEDE ASSOCIATA DI

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO G. CASTELNUOVO PROGRAMMA DI FILOSOFIA A.S. 2013/2014 CLASSE 3 G

LICEO SCIENTIFICO G. CASTELNUOVO PROGRAMMA DI FILOSOFIA A.S. 2013/2014 CLASSE 3 G LICEO SCIENTIFICO G. CASTELNUOVO PROGRAMMA DI FILOSOFIA A.S. 2013/2014 CLASSE 3 G Da Le avventure della ragione, vol 1 Costantino Esposito, Pasquale Porro, Editori Laterza 1. I CARATTERI DELLA VITA FILOSOFICA

Dettagli

A cura di Alessandra Durando, Martina Ferrari, Serena Marsella, Ylenia Venturi. Liceo Classico G. Chiabrera 3^ F

A cura di Alessandra Durando, Martina Ferrari, Serena Marsella, Ylenia Venturi. Liceo Classico G. Chiabrera 3^ F A cura di Alessandra Durando, Martina Ferrari, Serena Marsella, Ylenia Venturi. Liceo Classico G. Chiabrera 3^ F DUALISMO Ma che cos è il dualismo? Il termine dualismo definisce, in generale, ogni dottrina

Dettagli

LA DOTTRINA DELL EROS IN PLATONE OVVERO, IL SIMPOSIO MA NON SOLO

LA DOTTRINA DELL EROS IN PLATONE OVVERO, IL SIMPOSIO MA NON SOLO LA DOTTRINA DELL EROS IN PLATONE OVVERO, IL SIMPOSIO MA NON SOLO LA FILOSOFIA, OVVERO PLATONE Secondo Alfredo North Whitehead, l intera storia della filosofia occidentale non sarebbe che un lungo commento

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO G. GALILEI - SIENA

LICEO SCIENTIFICO G. GALILEI - SIENA Materia: FILOSOFIA Classe: 3^ F A.S. 2015/2016 Presocratici. I naturalisti; i primi ionici e il problema del principio di tutte le cose: Talete; Anassimandro e Anassimene. Eraclito di Efeso: il flusso

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO G. MARCONI DI GROSSETO CLASSE III D PROGRAMMA A.S MATERIA: FILOSOFIA

LICEO SCIENTIFICO G. MARCONI DI GROSSETO CLASSE III D PROGRAMMA A.S MATERIA: FILOSOFIA LICEO SCIENTIFICO G. MARCONI DI GROSSETO CLASSE III D PROGRAMMA A.S. 2018-2019 MATERIA: FILOSOFIA N.B: dove non altrimenti specificato, le pagine dei testi fanno riferimento al libro in adozione MODULO

Dettagli

L indagine sulla natura: il pensiero presocratico

L indagine sulla natura: il pensiero presocratico PROGRAMMA DI FILOSOFIA CLASSE TERZA SEZ. D DOCENTE: ADELE FRARACCI ANNO SCOLASTICO 2015/2016 L indagine sulla natura: il pensiero presocratico La Grecia e la nascita della filosofia Le condizioni storico-politiche

Dettagli

Johann Gottlieb Fichte

Johann Gottlieb Fichte ADESIONE A KANT Il primo Fichte riteneva che la prospettiva emersa con Kant fosse, in ambito filosofico, insuperabile. -1- Oggetto proprio della Filosofia non è l Essere (quindi l ontologia) ma il sapere

Dettagli

Tommaso d Aquino > NOTE INTRODUTTIVE <

Tommaso d Aquino > NOTE INTRODUTTIVE < 1221 1274 > NOTE INTRODUTTIVE < Tommaso fu il più importante autore appartenente alla Scolastica. L epoca in cui egli visse fu caratterizzata da un intenso studio degliantichifilosofie, in particolare,

Dettagli

ARISTOTELE STAGIRA 384/83 A.C. CALCIDE 322 A.C.

ARISTOTELE STAGIRA 384/83 A.C. CALCIDE 322 A.C. ARISTOTELE STAGIRA 384/83 A.C. CALCIDE 322 A.C. CONFRONTO CON PLATONE DA OSSERVARE: - DifFERENTE CONTESTO SOCIO-POLITICO; - INTERESSE POLITICO-EDUCATIVO IN PLATONE; INTERESSE CONOSCITIVO-SCIENTIFICO IN

Dettagli

Lezioni XII-XIII. Il passaggio potenza-atto e la nozione di movimento in Aristotele

Lezioni XII-XIII. Il passaggio potenza-atto e la nozione di movimento in Aristotele Lezioni XII-XIII Il passaggio potenza-atto e la nozione di movimento in Aristotele (Metaph. IX 1; 5-6; 8) (Phys. III 1-2) In Metafisica IX Aristotele approfondisce le nozioni di potenza e atto, che rimandano

Dettagli

- Platonismo Come Risposta Alla Sofistica. Classe: 3 LSA Materia: Filososfia Docente: Ravasio Elisa. 1) Programma Svolto: A.S.

- Platonismo Come Risposta Alla Sofistica. Classe: 3 LSA Materia: Filososfia Docente: Ravasio Elisa. 1) Programma Svolto: A.S. Classe: 3 LSA Materia: Filososfia Docente: Ravasio Elisa 1) Programma Svolto: A.S. 2017/18 Libro Di Testo: La Ricerca Del Pensiero (Abbagnano-Fornero, Voll. 1a-1b) Vol. 1A Unità 1 L età Arcaica Cap. 1,

Dettagli

Argomenti LA SOFISTICA PROTAGORA E GORGIA IL PROBLEMA DELLE LEGGI SOCRATE

Argomenti LA SOFISTICA PROTAGORA E GORGIA IL PROBLEMA DELLE LEGGI SOCRATE I SOFISTI E SOCRATE Argomenti LA SOFISTICA PROTAGORA E GORGIA IL PROBLEMA DELLE LEGGI SOCRATE I FILOSOFI DELL'UOMO E DELLA CITTÀ Protagora, Gorgia Protagora Trasimaco, Prodico, Ippia, Callicle, Crizia

Dettagli

IMMANUEL KANT

IMMANUEL KANT IMMANUEL KANT 1724-1804 Prof. Monti a.s. 2017-2018 Parte prima Kant prende le mosse dall Empirismo arrivando a elaborare il suo CRITICISMO (anche detto filosofia trascendentale o filosofia del limite )

Dettagli

La potenza del negativo le filosofie del dubbio e gli scetticismi. 1. Lo Scetticismo antico. Lezioni d'autore

La potenza del negativo le filosofie del dubbio e gli scetticismi. 1. Lo Scetticismo antico. Lezioni d'autore La potenza del negativo le filosofie del dubbio e gli scetticismi 1. Lo Scetticismo antico Lezioni d'autore L atteggiamento scettico Non accettare come verità solida, assoluta, indiscutibile quanto viene

Dettagli

filosofia minima TU

filosofia minima TU filosofia minima TU 2014-2015 come introduzione il gioco (1 e 2 ) la trasmissione le guide (il «tràdere», senso della storia per la filosofia) come introduzione tre sedi le opere dei filosofi il problema:

Dettagli

La sintesi a priori e la rivoluzione copernicana

La sintesi a priori e la rivoluzione copernicana La sintesi a priori e la rivoluzione copernicana La domanda sull uso puro della ragione porta Kant a compiere un indagine sulla natura, le condizioni e i limiti della conoscenza umana. Caratteri della

Dettagli

PROGRAMMA DISCIPLINARE CONCLUSIVO E INDICAZIONI LAVORO ESTIVO A.S. 2013/2014

PROGRAMMA DISCIPLINARE CONCLUSIVO E INDICAZIONI LAVORO ESTIVO A.S. 2013/2014 PROGRAMMA DISCIPLINARE CONCLUSIVO E INDICAZIONI LAVORO ESTIVO A.S. 2013/2014 Docente: Enrico Tajana Classe: 3 Disciplina: Filosofia Sezione: C Libri di testo: Abbagnano-Fornero Itinerari di filosofia vol.i

Dettagli

...innovare e consolidare...

...innovare e consolidare... LICEO SCIENTIFICO - LINGUISTICO - SCIENZE UMANE - ECONOMICO SOCIALE viale Papa Giovanni XXIII, 25 10098 Rivoli tel. 011-95.86.756 fax 011-95.89.270 sede di SANGANO 10090 via S. Giorgio tel. e fax 011-90.87.184

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Regione Siciliana

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Regione Siciliana I-AMBITO TERRITORIALE DI CATANIA PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE CLASSE III SEZ. A DOCENTE: Vincenzo Fusto MATERIA: Filosofia ANALISI DELLA CLASSE CONOSCENZE POSSESSO DEI PREREQUISITI COMPORTAMENTO SOCIALE

Dettagli

Tommaso d Aquino > NOTE INTRODUTTIVE <

Tommaso d Aquino > NOTE INTRODUTTIVE < > NOTE INTRODUTTIVE < Tommaso fu il più importante autore appartenente alla Scolastica. L epoca in cui egli visse fu caratterizzata da un intenso studio degliantichifilosofie, in particolare, di Aristotele.

Dettagli

CLASSE: 3 LL MATERIA: FILOSOSFIA DOCENTE: RAVASIO ELISA

CLASSE: 3 LL MATERIA: FILOSOSFIA DOCENTE: RAVASIO ELISA 30/05/2011 CLASSE: 3 LL MATERIA: FILOSOSFIA DOCENTE: RAVASIO ELISA PROGRAMMA SVOLTO: A.S. 2013/14 LIBRO DI TESTO: LA RICERCA DEL PENSIERO (ABBAGNANO, FORNERO) UNITA 1: L ETA A ARCAICA CAP. 1: LA NASCITA

Dettagli

Parmenide di Elea. Zenone di Elea. Melisso di Samo.

Parmenide di Elea. Zenone di Elea. Melisso di Samo. Eleati Parmenide di Elea. Zenone di Elea. Melisso di Samo. Parmenide di Elea Campania VI-V secolo a.c.. Discepolo dei Pitagorici. Poema Sulla natura. Ampi frammenti Cosmologia ontologia. La dea e le tre

Dettagli

7 Introduzione 23 1 a Lezione 23 L esordio della riflessione filosofica: da Esiodo ai Milesi Nota introduttiva Le riflessioni sul cosmo e

7 Introduzione 23 1 a Lezione 23 L esordio della riflessione filosofica: da Esiodo ai Milesi Nota introduttiva Le riflessioni sul cosmo e Indice 7 Introduzione 23 1 a Lezione 23 L esordio della riflessione filosofica: da Esiodo ai Milesi 23 1. Nota introduttiva 24 2. Le riflessioni sul cosmo e sugli dèi di un pastore della Beozia 32 3. La

Dettagli

Plotino. Ne risulta una sintesi che influenzerà il pensiero cristiano e moderno.

Plotino. Ne risulta una sintesi che influenzerà il pensiero cristiano e moderno. Plotino Il neoplatonismo nasce e si sviluppa ad Alessandria e - risente della confluenza tra cultura greca ed orientale; - mette insieme istanze religiose e platonismo con elementi stoici, pitagorici e

Dettagli

IMMANUEL KANT CRITICA DELLA RAGION PURA LOGICA TRASCENDENTALE

IMMANUEL KANT CRITICA DELLA RAGION PURA LOGICA TRASCENDENTALE IMMANUEL KANT CRITICA DELLA RAGION PURA LOGICA TRASCENDENTALE Senza sensibilità nessun oggetto ci sarebbe dato, e senza intelletto nessun oggetto verrebbe pensato. I pensieri senza contenuto sono vuoti,

Dettagli

Filosofia o. Filosofia??? Per il lavoro che noi faremo, è più opportuno parlare di Storia

Filosofia o. Filosofia??? Per il lavoro che noi faremo, è più opportuno parlare di Storia Filosofia o Storia della Filosofia??? Per il lavoro che noi faremo, è più opportuno parlare di Storia della Filosofia! Utilità! È un po come per l interesse: della nostra materia non ha molto senso chiedere

Dettagli

La scuola di Mileto. TALETE, ANASSIMANDRO e ANASSIMENE.

La scuola di Mileto. TALETE, ANASSIMANDRO e ANASSIMENE. La scuola di Mileto TALETE, ANASSIMANDRO e ANASSIMENE. Vissero in una colonia greca dell Asia Minore di nome MILETO e furono l uno discepolo dell altro. Come tutti gli altri presofisti studiarono soprattutto

Dettagli

Nicola Cusano. Il Dio nascosto

Nicola Cusano. Il Dio nascosto Nicola Cusano Il Dio nascosto Un pagano disse [a un cristiano]: ti vedo inginocchiato con grande devozione, mentre versi lacrime di amore sincero e non falso. Dimmi, chi sei? CRISTIANO. Sono cristiano.

Dettagli

CHI ERANO I PRIMI FILOSOFI? Prof. Monti a.s

CHI ERANO I PRIMI FILOSOFI? Prof. Monti a.s CHI ERANO I PRIMI FILOSOFI? I loro nomi erano TALETE, ANASSIMANDRO e ANASSIMENE. Vissero in una colonia greca dell Asia Minore di nome MILETO e furono l uno discepolo dell altro. Come tutti gli altri presofisti

Dettagli

Matteo Bonato Bologna, 28/02/2015

Matteo Bonato Bologna, 28/02/2015 Matteo Bonato Bologna, 28/02/2015 INTRODUZIONE Metafisica «Metafisica» di Aristotele: ricerca delle proposizioni implicite in ogni nostro discorso, delle verità «prime», verità presupposte da ogni ricerca

Dettagli

Sintesi sul neoplatonismo

Sintesi sul neoplatonismo Sintesi sul neoplatonismo Tra il II e III secolo d. C in ambiente ellenistico si sviluppa una tendenza a tornare al pensiero pre-cristiano (in particolare platonismo e aristotelismo), prescindendo dalle

Dettagli

Schema prove dell esistenza di Dio in Descartes Meditazioni (1642)

Schema prove dell esistenza di Dio in Descartes Meditazioni (1642) Schema prove dell esistenza di Dio in Descartes Meditazioni (1642) In tutte e tre le prove delle Meditazioni Descartes parte dall idea di Dio: III Meditazione: 2 prove a posteriori che procedono dall effetto

Dettagli

PROGRAMMA SVOLTO FILOSOFIA CLASSE 3 M A.S DISCIPLINA FILOSOFIA ore previste 66 ( 2h x 33 settimane ) DOCENTE ROSSETTI ANNA GRAZIA

PROGRAMMA SVOLTO FILOSOFIA CLASSE 3 M A.S DISCIPLINA FILOSOFIA ore previste 66 ( 2h x 33 settimane ) DOCENTE ROSSETTI ANNA GRAZIA PROGRAMMA SVOLTO FILOSOFIA CLASSE 3 M A.S. 2015-2016 DISCIPLINA FILOSOFIA ore previste 66 ( 2h x 33 settimane ) DOCENTE ROSSETTI ANNA GRAZIA LIBRO DI TESTO L'ideale e il reale, 1 Dalle origini alla scolastica

Dettagli

CONOSCENZA ED ESPERIENZA

CONOSCENZA ED ESPERIENZA CONOSCENZA ED ESPERIENZA È il FONDAMENTO della conoscenza le idee nascono dall esperienza È il MECCANISMO DI CONTROLLO della conoscenza è il criterio di verità: un idea è vera se corrisponde all esperienza

Dettagli

Classe: 3 C Anno scolastico: 2018/19

Classe: 3 C Anno scolastico: 2018/19 LICEO SCIENTIFICO CARLO CATTANEO ( SCIENZE APPLICATE ). Classe: 3 C Anno scolastico: 2018/19 DOCENTE : GIULIANO MARIA MATERIA: FILOSOFIA PROGRAMMA DI FILOSOFIA La nascita della filosofia: Genesi della

Dettagli

(lezione dell'08/04/2015, ore 8:00-9:00, classe III D) Francesco Spina

(lezione dell'08/04/2015, ore 8:00-9:00, classe III D) Francesco Spina LA METAFISICA DI ARISTOTELE (lezione dell'08/04/2015, ore 8:00-9:00, classe III D) Francesco Spina Filosofia prima massimo grado di generalità scienza dell'essere in quanto essere Aristotele non si riferisce

Dettagli

G.W.F. Hegel. Filosofia dello Spirito. Spirito Assoluto: Arte. Religione. Filosofia

G.W.F. Hegel. Filosofia dello Spirito. Spirito Assoluto: Arte. Religione. Filosofia G.W.F. Hegel Filosofia dello Spirito. Spirito Assoluto: Arte. Religione. Filosofia Spirito Assoluto Spirito Assoluto Negli stati e nella storia lo Spirito trova un incarnazione che resta sempre determinata

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca LICEO P. NERVI G. FERRARI P.zza S. Antonio Morbegno (So) a.s.

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca LICEO P. NERVI G. FERRARI P.zza S. Antonio Morbegno (So) a.s. Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca LICEO P. NERVI G. FERRARI P.zza S. Antonio 23017 Morbegno (So) a.s. 2018/2019 Corso di studio: LICEO LINGUISTICO Classe: III CL Materia: FILOSOFIA

Dettagli

ETICA E POLITICA E IMPOSSIBILE DISTINGUERE IN PLATONE MA NEL PENSIERO GRECO IN GENERALE LA POLITICA DALL ETICA VITA SOCIALE VITA PRIVATA

ETICA E POLITICA E IMPOSSIBILE DISTINGUERE IN PLATONE MA NEL PENSIERO GRECO IN GENERALE LA POLITICA DALL ETICA VITA SOCIALE VITA PRIVATA PLATONE LA POLITICA ETICA E POLITICA E IMPOSSIBILE DISTINGUERE IN PLATONE MA NEL PENSIERO GRECO IN GENERALE LA POLITICA VITA SOCIALE DALL ETICA VITA PRIVATA LA REPUBBLICA O POLITÉIA (insieme dei cittadini)

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "G. MARCONI" Via Milano n PONTEDERA (PI) DIPARTIMENTO DISCIPLINE UMANISTICHE

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE G. MARCONI Via Milano n PONTEDERA (PI) DIPARTIMENTO DISCIPLINE UMANISTICHE PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE Monte ore annuo 66 SETTEMBRE Libro di Testo Libro di testo Enzo Ruffaldi, Piero Carelli IL PENSIERO PLURALE Vol.1: L Età Moderna Loescher LA FILOSOFIA E IL FILOSOFARE

Dettagli

GIOVANNI GENTILE ( ) Gentile: lo spirito come atto. Vita ed opere

GIOVANNI GENTILE ( ) Gentile: lo spirito come atto. Vita ed opere GIOVANNI GENTILE (1875-1944) Ritratto di Giovanni Gentile http://www.ilprimatonazionale.it/wp-content/uploads/2016/04/giovanni-gentile.jpg Gentile: lo spirito come atto Vita ed opere Settantacinque in

Dettagli

Il mito della caverna

Il mito della caverna Il mito della caverna PERCHE USARE IL MITO? Come evocazione: rende più affascinante il concetto filosofico. Come spiegazione là dove la ragione e la filosofia non riescono a rispondere. IL MITO DELLA CAVERNA

Dettagli

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE a.s. 2017/18 3BS CLASSE Indirizzo di studio Liceo Scientifico Docente Disciplina Alessandro Corengia

Dettagli

IMMANUEL KANT. (1724 Germania-1804) INTRODUZIONE

IMMANUEL KANT. (1724 Germania-1804) INTRODUZIONE IMMANUEL KANT (1724 Germania-1804) INTRODUZIONE ILLUMINISMO ROMANTICISMO SAPERE AUDE (Ultimo periodo della sua vita) USCIRE DALLO STATO DI MINORITA Nella CRITICA DEL GIUDIZIO CONDIZIONE DELL UOMO CHE NON

Dettagli

FILOSOFIA DALLE INDICAZIONI NAZIONALI: LICEO DELLE SCIENZE UMANE, LICEO DELLE SCIENZE - UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE, LICEO LINGUISTICO LINEE

FILOSOFIA DALLE INDICAZIONI NAZIONALI: LICEO DELLE SCIENZE UMANE, LICEO DELLE SCIENZE - UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE, LICEO LINGUISTICO LINEE FILOSOFIA DALLE INDICAZIONI NAZIONALI: LICEO DELLE SCIENZE UMANE, LICEO DELLE SCIENZE - UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE, LICEO LINGUISTICO LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo

Dettagli

FILOSOFIA cos è? perché studiarla? di cosa si occupa il filosofo? prof. Elisabetta Sangalli

FILOSOFIA cos è? perché studiarla? di cosa si occupa il filosofo? prof. Elisabetta Sangalli FILOSOFIA cos è? perché studiarla? di cosa si occupa il filosofo? prof. Elisabetta Sangalli Quali sono natura ruolo e scopo della filosofia? cerchiamo una risposta a questi interrogativi nelle parole degli

Dettagli

Classe: 3 F Anno scolastico: 2015/16

Classe: 3 F Anno scolastico: 2015/16 Classe: 3 F Anno scolastico: 2015/16 DOCENTE GIULIANO MARIA MATERIA: Filosofia PROGRAMMA DI FILOSOFIA La nascita della filosofia: Genesi della filosofia presso i Greci La filosofia come creazione del genio

Dettagli

Certezza e Verità. Per una introduzione a Cartesio. a cura di Pietro Gavagnin

Certezza e Verità. Per una introduzione a Cartesio. a cura di Pietro Gavagnin Certezza e Verità Per una introduzione a Cartesio a cura di Pietro Gavagnin www.pgava.net Certezza e Verità significato Certezza = ciò che è saputo è uno stato del pensare Verità = ciò che è (determinazione

Dettagli

LE ORIGINI DEL PENSIERO FILOSOFICO

LE ORIGINI DEL PENSIERO FILOSOFICO LE ORIGINI DEL PENSIERO FILOSOFICO Argomenti Una definizione di FILOSOFIA Dal mito al logos Le peculiarità della società greca UNA DEFINIZIONE FILOSOFIA: RICERCA RAZIONALE SUI FONDAMENTI DELL ESSERE, DEL

Dettagli

Anno scolastico Prof. ssa Schiappa Flavia. Indirizzo : Liceo classico

Anno scolastico Prof. ssa Schiappa Flavia. Indirizzo : Liceo classico ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE LICEO Cicerone-Pollione FORMIA Anno scolastico 2014-2015 Prof. ssa Schiappa Flavia Corso : D Classe : III Indirizzo : Liceo classico Materia: Filosofia PROGRAMMA SVOLTO

Dettagli

LICEO STATALE G. MAZZINI

LICEO STATALE G. MAZZINI LICEO STATALE G. MAZZINI C.F. 80011230119 P. Iva 01195940117 Pec: sppm01000d@pec.istruzione.it LINGUISTICO - SCIENZE UMANE - ECONOMICO SOCIALE Viale Aldo Ferrari, 37-19122 La Spezia Tel. 0187 743000 Fax

Dettagli

I sette doni dello Spirito Santo La nostra vita può essere paragonata ad una barca priva di motore e spinta a fatica a remi dai rematori, ma se si

I sette doni dello Spirito Santo La nostra vita può essere paragonata ad una barca priva di motore e spinta a fatica a remi dai rematori, ma se si I sette doni dello Spirito Santo La nostra vita può essere paragonata ad una barca priva di motore e spinta a fatica a remi dai rematori, ma se si aggiungono delle vele gonfiate dal vento, tutto diventa

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Pagina 1 di 5 INGRESSO LA CLASSE PRESENTA UNA BUONA DISPONIBILITÀ ALL ASCOLTO E UNA BUONA PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO; LE CAPACITÀ LOGICO- DISCORSIVE ACQUISITE NEL BIENNIO APPAIONO ADEGUATE; IL

Dettagli

4^ liceo Scientifico-Tecnologico (2010/2011) La fisica

4^ liceo Scientifico-Tecnologico (2010/2011) La fisica 4^ liceo Scientifico-Tecnologico (2010/2011) La fisica I movimenti La fisica è quella scienza che studia l essere come movimento. Quindi le sostanze in movimento, che si possono percepire attraverso i

Dettagli

365 Volte NON TEMERE

365 Volte NON TEMERE 365 Volte NON TEMERE Cari lettori, è ormai da diverso tempo che scrivo per questa rubrica e spero che voi tutti ne stiate traendo dei benefici. Vorrei innanzitutto ringraziarvi per il tempo che dedicate

Dettagli

PROGRAMMA DI FILOSOFIA

PROGRAMMA DI FILOSOFIA PROGRAMMA DI FILOSOFIA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Docente: Marino Giannamaria Disciplina: Filosofia Classe: III Sez.: A, B Liceo Linguistico Libro di testo: L ideale e il reale, corso di storia della filosofia

Dettagli

DISCIPLINA Filosofia LIBRO DI TESTO. La meraviglia delle idee Autore: Domenico Massaro. DOCENTE Antonietta Ballatore. Classe 3 Sezione G

DISCIPLINA Filosofia LIBRO DI TESTO. La meraviglia delle idee Autore: Domenico Massaro. DOCENTE Antonietta Ballatore. Classe 3 Sezione G Programmazione Individuale a.s. 2016/17 DISCIPLINA Filosofia LIBRO DI TESTO La meraviglia delle idee Autore: Domenico Massaro DOCENTE Antonietta Ballatore Classe 3 Sezione G Indirizzo Liceo linguistico

Dettagli

Socrate. Atene a.c.

Socrate. Atene a.c. Socrate Atene 470-399 a.c. La sofistica Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica, e soprattutto in Atene, tra il 5 e il 4 sec. a.c. L insegnamento sofistico

Dettagli

LIBRO DI TESTO IO PENSO AUTORE:FRANCO BERTINI. DOCENTE Antonietta Ballatore. Classe 3 Sezione C

LIBRO DI TESTO IO PENSO AUTORE:FRANCO BERTINI. DOCENTE Antonietta Ballatore. Classe 3 Sezione C PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE A.S. 2017/18 DISCIPLINA Filosofia LIBRO DI TESTO IO PENSO AUTORE:FRANCO BERTINI DOCENTE Antonietta Ballatore Classe 3 Sezione C Indirizzo Liceo delle scienze umane Marsala lì

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO G. GALILEI - SIENA

LICEO SCIENTIFICO G. GALILEI - SIENA Materia: FILOSOFIA Classe: 3^ E A.S. 2018 / 2019 Programma a.s. 2018-2019 Presocratici. I naturalisti; i primi ionici e il problema del principio di tutte le cose: Talete; Anassimandro e Anassimene. Eraclito

Dettagli

Critica del Giudizio

Critica del Giudizio Critica del Giudizio Dalle due Critiche ( Critica della Ragion pura e Critica della Ragion pratica) emerge l opposizione tra il mondo naturale, dominato dalla necessità ed estraneo alla morale e allo spirito,

Dettagli

L enciclopedia delle scienze filosofiche V LSPP Marconi

L enciclopedia delle scienze filosofiche V LSPP Marconi Filosofia U. D. IV L enciclopedia delle scienze filosofiche V LSPP Marconi Nell Enciclopedia (1817) è descritto il sistema filosofico di Hegel in possesso del sapere assoluto ovvero di essere già consapevole

Dettagli

PARMENIDE-ZENONE LA SCUOLA ELEATICA

PARMENIDE-ZENONE LA SCUOLA ELEATICA PARMENIDE-ZENONE LA SCUOLA ELEATICA Antonia D Aria Dispensa ad uso degli studenti del Liceo Natta di Milano BIBLIOGRAFIA: MASSARO Il pensiero che conta SINI I filosofi e le opere ALTRO MATERIALE SCARICATO

Dettagli

- aderisce alla metafisica tradizionale (tutto quello che Hume aveva criticato) - nel 1762/3, dopo aver letto Hume, si sveglia dal sonno dogmatico

- aderisce alla metafisica tradizionale (tutto quello che Hume aveva criticato) - nel 1762/3, dopo aver letto Hume, si sveglia dal sonno dogmatico IMMANUEL KANT Immanuel Kant, filosofo tedesco, nasce nel 1724, muore nel 1804. Uomo estremamente regolare e metodico. La vita intellettuale di Kant si compone di 3 fasi: - aderisce alla metafisica tradizionale

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE A. GRAMSCI - IVREA PROGRAMMAZIONE 2017/2018- CLASSE:

LICEO SCIENTIFICO STATALE A. GRAMSCI - IVREA PROGRAMMAZIONE 2017/2018- CLASSE: In conformità con quanto indicato nel PTOF e stabilito nelle riunioni di Dipartimento, in ossequio a quanto contenuto nelle Indicazioni nazionali, il sottoscritto docente determina con il presente documento

Dettagli

Epicureismo e stoicismo

Epicureismo e stoicismo Epicureismo e stoicismo per una ricapitolazione a cura di Pietro Gavagnin www.pgava.net Tutto il pensiero greco si sviluppa intorno al problema del divenire Divenire = l uscire e il rientrare nel nulla

Dettagli

vere, semplicemente. Questi atteggiamenti verso la vita o modi di vederla costituiscono un tutto unico, oltre a influenzarsi a vicenda.

vere, semplicemente. Questi atteggiamenti verso la vita o modi di vederla costituiscono un tutto unico, oltre a influenzarsi a vicenda. Prefazione Che cosa ci serve per raggiungere la vera felicità? Non molto, dice il filosofo della religione ebreo Abraham J. Heschel. In realtà niente di più di ciò che c è già da un sacco di tempo: «Dio,

Dettagli

Filosofia l origine. A cura di Pietro Gavagnin Pubblicato con Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.5 License.

Filosofia l origine. A cura di Pietro Gavagnin  Pubblicato con Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.5 License. Filosofia l origine A cura di Pietro Gavagnin www.pgava.net Pubblicato con Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.5 License. Uso Comune del termine Non fare il filosofo! Finché facciamo

Dettagli

CORSO DI TEOLOGIA, SACRA SCRITTURA

CORSO DI TEOLOGIA, SACRA SCRITTURA CORSO DI TEOLOGIA, SACRA SCRITTURA PIANO STORICO PIANO DINAMICO LINGUAGGIO DI UNIVERSALIZZAZIONE CONTESTO CULTURALE IN CUI SI SONO ORIGINATI I RACCONTI BIBLICI Per esprimere la DIMENSIONE UNIVERSALE il

Dettagli

LICEO STATALE G. MOLINO COLOMBINI. PROGRAMMA SVOLTO a.s. 2016/2017

LICEO STATALE G. MOLINO COLOMBINI. PROGRAMMA SVOLTO a.s. 2016/2017 LICEO STATALE G. MOLINO COLOMBINI LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO DELLE SCIENZE UMANE AD INDIRIZZO ECONOMICO SOCIALE LICEO SCIENTIFICO AD INDIRIZZO SCIENZE APPLICATE Via Beverora, 51 - Piacenza - 0523/328281

Dettagli

CAPITOLO 5 CHI SEI VERAMENTE

CAPITOLO 5 CHI SEI VERAMENTE CAPITOLO 5 CHI SEI VERAMENTE è inscindibile da chi sei al livello più profondo. L Adesso Ci sono molte cose importanti nella tua vita, ma solo una conta in modo assoluto. Conta se hai successo o se fallisci

Dettagli

CAPITOLO PRIMO (LA SAPIENZA È CONOSCENZA DI CAUSE)

CAPITOLO PRIMO (LA SAPIENZA È CONOSCENZA DI CAUSE) CAPITOLO PRIMO (LA SAPIENZA È CONOSCENZA DI CAUSE) Tutti gli uomini per natura tendono al sapere, segno ne è l'amore per le sensazioni: infatti, essi amano le sensazioni per se stesse, anche indipendentemente

Dettagli

ARISTOTELE ( a.c) Metafisica, libro I

ARISTOTELE ( a.c) Metafisica, libro I Tutti gli uomini desiderano per natura di conoscere : ne è prova il piacere che provano per le sensazioni che essi amano per se stesse, soprattutto quelle della vista questo perché la vista, tra i sensi,

Dettagli

Istituto di Istruzione Superiore Liceo Cicerone Pollione di Formia

Istituto di Istruzione Superiore Liceo Cicerone Pollione di Formia Istituto di Istruzione Superiore Liceo Cicerone Pollione di Formia Anno Scolastico 2015\16 Classe I B Prof. Raduazzo Rocco La filosofia, metodologia e obiettivi Programma di Filosofia spiegazione dei principali

Dettagli

Felicità per me è riuscire a togliersi di dosso le preoccupazioni che ci assillano tutti i giorni, riuscire a vivere serenamente.

Felicità per me è riuscire a togliersi di dosso le preoccupazioni che ci assillano tutti i giorni, riuscire a vivere serenamente. FELICITA' Felicità per me è riuscire a togliersi di dosso le preoccupazioni che ci assillano tutti i giorni, riuscire a vivere serenamente. La felicità per me è fare felici gli altri. Penso che sia un

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE LICEO ARTISTICO VIA TIBURTO 44, TIVOLI PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2018-2019 Docente: Corrado Maria Malavolta Materia: Filosofia Classe: 3 F 1. Situazione di partenza della classe: Numero alunni

Dettagli

Come si fa a distinguere il vero dal falso? Occorre elaborare una filosofia pratica che migliori la vita dell uomo.

Come si fa a distinguere il vero dal falso? Occorre elaborare una filosofia pratica che migliori la vita dell uomo. 1596-1650 Il Problema Come si fa a distinguere il vero dal falso? Occorre elaborare una filosofia pratica che migliori la vita dell uomo. Questa filosofia deve possedere un metodo unico e semplice che

Dettagli

DIETRO LE QUINTE DELLA MATEMATICA

DIETRO LE QUINTE DELLA MATEMATICA DIETRO LE QUINTE DELLA MATEMATICA TEKNOTRE Anno Accademico 2016-2017 Lezione n. 6 (10-2-2017) PERUCCO Pieraldo Dalla Logica alla Geometria Da regole empiriche a una rigorosa costruzione fondata sulla sistematica

Dettagli

Traduzioni del testo da Saint Agostino, Il libero arbitrio, a cura di Rita Melillo (Roma: Città Nuova, 2011).

Traduzioni del testo da Saint Agostino, Il libero arbitrio, a cura di Rita Melillo (Roma: Città Nuova, 2011). De Libero Arbitrio AGIRE PER IL BENE (M215-14B) Traduzioni del testo da Saint Agostino, Il libero arbitrio, a cura di Rita Melillo (Roma: Città Nuova, 2011). Circostanze Conversazione fra Evodio e Agostino

Dettagli

Plotino di Licopoli. Fasi della filosofia antica

Plotino di Licopoli. Fasi della filosofia antica Plotino di Licopoli Fasi della filosofia antica Periodo naturalistico (VI sec. a.c.) Periodo umanistico (V sec. a.c.) Periodo metafisico (IV sec. a.c.) Periodo ellenistico (IV-I sec. a.c.) Periodo religioso

Dettagli

F I L O S O F I A QUALE TIPO DI FILOSOFIA?

F I L O S O F I A QUALE TIPO DI FILOSOFIA? CHE COSA E QUELLO CHE ABBIAMO DETTO FIN ORA? A QUALE SCIENZA APPARTIENE? PARTE II L EDUCAZIONE ANTROPOLOGIA PSICOLOGIA F I L O S O F I A QUALE TIPO DI FILOSOFIA? LOGICA? FISICA? IN QUANTO SCIENZA DELL

Dettagli