ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

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1 ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE LA CONTABILITA GENERALE D IMPRESAD 1 LA CONTABILITA GENERALE DI IMPRESA SISTEMI DI RILEVAZIONE SISTEMI CONTABILI I sistemi contabili d azienda riguardano l oggetto e l estensione delle rilevazioni d azienda. I sistemi contabili sono detti generali o sistemi di contabilità generale se l oggetto delle rilevazioni d azienda è la combinazione economica complessiva d impresa e se si propongono la determinazione di un risultato economico complessivo d azienda 2 Pag. 1

2 LA CONTABILITA GENERALE DI IMPRESA CONTABILITA : èil CONTOlo strumento di rilevazione dei valori e quindi lo strumento più importante per la periodica determinazione del reddito d esercizio e del capitale di bilancio (+ rilevazioni extracontabili) GENERALE: si considera tutta l attività economica svolta dall impresa D IMPRESA: ci si riferisce solamente alle aziende di produzione 3 IL SISTEMA DEI VALORI Il sistema di contabilità generale rileva l attività d impresa con un SISTEMA DI VALORI. Il sistema dei valori nasce da OPERAZIONI DI SCAMBIO MONETARIO (operazioni di ESTERNA GESTIONE). Il sistema dei valori è espresso in MONETA. 4 Pag. 2

3 MOMENTO DI RILEVAZIONE In contabilità durante il periodo amministrativo i valori sono rilevati nel momento della moneta o del credito (MMC) in corrispondenza della variazione che sorge nei valori finanziari nella maggior parte delle operazioni di scambio monetario tale momento si verifica dopo l esecuzione del contratto, solitamente in corrispondenza dell emissione della fattura. 5 CLASSIFICAZIONE DEI VALORI VALORI ELEMENTARI E VALORI DI SINTESI QUANTITA ECONOMICHE, VALORI STIMATI E VALORI CONGETTURATI VALORI FINANZIARI E VALORI ECONOMICI 6 Pag. 3

4 CLASSIFICAZIONE DEI VALORI La distinzione tra valori elementari e valori di sintesi deriva dal riferimento a singole operazioni ovvero a processi economici e soprattutto a combinazioni economiche parziali e generali 7 CLASSIFICAZIONE DEI VALORI QUANTITA ECONOMICHE: sono i valori caratterizzati da un maggior grado di oggettività rispetto alle stime e alle congetture. Sono ad esempio i prezzi-costo ed i prezzi-ricavo che si formano negli scambi monetari che l impresa realizza con altre aziende; VALORI STIMATI: sono necessari per definire ipotesi di previsione connesse all andamento favorevole o sfavorevole di determinati processi economici in corso di svolgimento (ad esempio la stima delle perdite sui crediti commerciali); VALORI CONGETTURATI: si basano su ipotesi finzione, ossia su ipotesi inerenti la suddivisione di redditi lordi in corso di formazione tra differenti periodi amministrativi (ad esempio gli ammortamenti e le rimanenze di magazzino). 8 Pag. 4

5 CLASSIFICAZIONE DEI VALORI VALORI FINANZIARI: VALORI ECONOMICI: rilevano l aspetto originario dei valori rilevano l aspetto derivato dei valori, ossia i valori che sorgono in connessione all aspetto originario 9 CLASSIFICAZIONE DEI VALORI FINANZIARI a) VALORI CERTI: si tratta dei valori inerenti alle riscossioni ed ai pagamenti di moneta (non presentano rischi di credito o di cambio) b) VALORI ASSIMILATI: sono crediti e debiti di regolamento, temporaneamente sostitutivi della moneta (presentano rischi di credito) c) VALORI PRESUNTI: sono crediti e debiti di regolamento espressi originariamente in moneta non di conto e che quindi necessitano di un processo di traduzione in moneta di conto(presentano rischi di credito e di cambio) d) CREDITI E DEBITI DI FINANZIAMENTO O DI PRESTITO: sono valori di prestiti concessi o ottenuti che, a differenza di quelli di regolamento, hanno per oggetto di scambio la disponibilità di moneta 10 Pag. 5

6 CLASSIFICAZIONE DEI VALORI ECONOMICI a) VALORI DI REDDITO: sono costi e ricavi d esercizio che si rilevano a seguito dei tradizionali cicli economici di acquisizione dei fattori produttivi, di cessione dei prodotti e servizi prestati a terzi, di remunerazione dei lavoratori dipendenti ed autonomi, ecc. Inoltre sono valori di reddito le quote di costi e ricavi comuni a due esercizi e le quote di costi e ricavi pluriennali stimati e congetturati a fine periodo b) VALORI DI CAPITALE: sono i valori relativi al capitale netto suddiviso nelle sue parti ideali (capitale sociale, riserve, redditi d esercizio o di esercizi precedenti) 11 IL CONTO Il conto accoglie una serie di scritture relative ad un dato oggetto, variabile e misurabile, aventi lo scopo di fornire informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative di tale oggetto in un determinato momento e, entro certi limiti, nel corso del tempo. 12 Pag. 6

7 IL CONTO OGGETTO + - dare avere SALDO (o( o eccedenza) se dare > avere SALDO (o( o eccedenza) se avere > dare Il saldo è tuttavia solitamente inserito nella sezione opposta a pareggio 13 TERMINOLOGIA SUL CONTO IL CONTO E : Istituito quando ne è precisato l oggetto e la denominazione Acceso o aperto con la rilevazione della prima variazione di conto positiva o negativa Addebitato o accreditato in relazione alle variazioni di conto positive o negative. Specificamente un conto è addebitato quando si rileva un valore nella sezione dare mentre è accreditato quando la rilevazione del valore è effettuata nella sezione avere Chiuso se il saldo del conto è iscritto nella sezione opposta rispetto a quella in cui è presente. 14 Pag. 7

8 IL METODO DELLA PARTITA DOPPIA Osserva le operazioni sotto due profili (finanziario ed economico) e rileva i connessi valori in due corrispondenti serie di conti (finanziari ed economici) 15 IL METODO DELLA PARTITA DOPPIA 1. Ogni operazione d azienda è osservata sotto 2 aspetti: originario (finanziario) e derivato (economico); 2. Si attivano 2 serie di conti, in relazione ai 2 profili d osservazione delle operazioni d impresa: conti originari (finanziari) e conti derivati (economici); 3. Ogni conto ha 2 sezioni distinte: DARE e AVERE; 4. Le due serie di conti funzionano in modo antitetico; 5. Le rilevazioni in tutti i conti (sia della prima sia della seconda serie) devono essere effettuate con un unica moneta, la moneta di conto. 16 Pag. 8

9 IL METODO DELLA PARTITA DOPPIA COROLLARI 1. La somma dei valori iscritti in dare di tutti i conti è uguale alla somma dei valori iscritti in avere di tutti i conti; 2. La somma dei saldi dare di tutti i conti è uguale alla somma dei saldi avere di tutti i conti; 3. La somma algebrica dei saldi in una parte qualsiasi dei conti è uguale e di segno opposto alla somma algebrica dei saldi della rimanente parte dei conti. 17 CLASSIFICAZIONE DEI CONTI CONTI FINANZIARI a. Conti numerari certi b. Conti numerari assimilati c. Conti numerari presunti d. Conti accesi ai crediti e ai debiti di finanziamento o di prestito CONTI ECONOMICI a. Conti di reddito b. Conti di capitale netto. 18 Pag. 9

10 CONTI FINANZIARI DARE VARIAZIONI FINANZIARIE POSITIVE (VF+) AVERE VARIAZIONI FINANZIARIE NEGATIVE (VF-) a. Entrate di moneta, b. Incrementi dei crediti di regolamento e di prestito, c. Riduzioni dei debiti di regolamento e di prestito a. Uscite da moneta, b. Aumenti di debiti di regolamento o di prestito, c. Riduzioni di crediti di regolamento o di prestito. 19 CONTI ECONOMICI DARE VARIAZIONI ECONOMICHE NEGATIVE (VE-) AVERE VARIAZIONI ECONOMICHE POSITIVE (VE+) a. Aumento dei componenti negativi del reddito (costi d esercizio) o rettifica dei componenti positivi del reddito (ricavi d esercizio) b. Riduzioni delle parti ideali del capitale netto a. Aumento dei componenti positivi del reddito (ricavi d esercizio) o rettifica dei componenti negativi del reddito (costi d esercizio) b. Aumenti delle parti ideali del capitale netto 20 Pag. 10

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