la medicina generale e la prevenzione sanitaria

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1 la medicina generale e la prevenzione sanitaria Dr.ssa Cristina Rossi Responsabile Nazionale SIMG area prevenzione educazione alla salute

2 Prevenzione insieme di attività, azioni ed interventi attuati con il fine prioritario di promuovere e conservare lo stato di salute ed evitare l insorgenza di malattie Prevenzione primaria Si attua sul soggetto sano, potenziamento dei fattori utili alla salute e correzione o l allontanamento dei fattori causali delle malattie è finalizzata alla riduzione del rischio di sviluppare patologia Prevenzione secondaria -diagnosi precoce di malattie, in fase silente (prog.di screening) per ottenere la guarigione o limitarne la progressione - identificazione di condizione di rischio seguita da un immediato intervento terapeutico efficace interromperne o rallentarne il decorso. Prevenzione terziaria accurato controllo clinico-terapeutico di malattie croniche o irreversibili, ed ha come obiettivo quello di evitare o comunque limitare la comparsa sia di complicazioni tardive che di esiti invalidanti

3 Peculiarità della medicina generale Capillarità Ogni cittadino iscritto al S.S.Nazionale ha diritto al medico di medicina generale Si iscrive con il MMG in un rapporto di libera scelta basato sulla fiducia spesso il MMG è il medico di tutta la famiglia

4 Predisposizione genetica Fattori di rischio non modificabili Stile di vita scorretto paziente cronico

5 circa il 70-80% delle risorse sanitarie nei paesi avanzati è oggi impiegato per la gestione delle malattie croniche La medicina di la prevenzione è l unico strumento efficace per ridurre lo sviluppo delle patologie croniche Anche in medicina generale, maggior parte del carico di lavoro è dovuto alla gestione dei pazienti cronici - I- pazienti su cui effettuare prevenzione primaria e secondaria accedono meno frequentemente all ambulatorio di MG - Fattore TEMPO

6 Predisposizione genetica Fattori di rischio non modificabili Quale ruolo per il mmg? Stile di vita scorretto PREVENZIONE EDUCAZIONE ALLA SALUTE Paziente cronico

7 Nell attività del medico di medicina generale Sono molti gli interventi di tipo preventivo La presa in carico dei pazienti nel passaggio dal PLS al MMG è il momento ideale per attuare le misure di prevenzione primarie E fare educazione alla salute

8 dal momento della presa in carico Iniziano attività di prevenzione

9 Prevenzione primaria Prevenzione di malattie infettive Interventi educativi Sensibilizzazione alla vaccinazione Offerta attiva di vaccinazioni Medico di medicina generale Individuare in base ad età e fattori di rischio i pazienti da vaccinare Gestire i calendari vaccinali

10 Donna in età fertile Importante controllare che abbia fatto tutte le vaccinazioni utili compreso HPV

11 Prevenzione di malattie infettive Ruolo strategico del mmg affiancamento ai servizi di igiene pubblica nella campagna vaccinale antiinfluenzale per la necessità di vaccinare grandi numeri di pazienti in un limitato arco di tempo vaccinare pazienti a domicilio

12 Alert: devemotivazionali ancora fare vaccino anti influenzale Tecniche brevi per Non ha fatto vaccino antipneumococcico negli Sensibilizzare, coinvolgere, responsabilizzare ultimi 5 aa indurre il paziente al cambiamento

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14 Prevenzione primaria Programmi di screening K mammella K colon retto K collo dell utero Criticità Generalmente bassa adesione ai programmi regionali ( circa50%) Necessità di integrazione fra i servizi di prevenzione e i mmg ( liste degli eleggibili e di chi non partecipa) Necessità di sensibilizzare con informativa adeguata, la popolazione allo screening

15 Il medico di famiglia Conosce dei propri pazienti abitudini, stili di vita, familiarità, condizioni socio-economiche e lavorative È in grado di individuare fra i propri assistiti i gruppi di pazienti a rischio e sottoporli a periodici controlli La continuità assistenziale e il rapporto di fiducia fra medico e paziente La possibilità di libero accesso all ambulatorio Sono le condizioni che rendono possibile il coinvolgimento di persone altrimenti difficilmente raggiungibili In un programma di PREVENZIONE

16 programmi di screening Medico di medicina generale Medicina di opportunità in «occasione» di una visita richiesta per altri motivi azione di counseling per i principali attori di rischio Sostegno delle attività di screening prevenzione Diagnosi precoce ed invio a strutture di secondo livello

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18 Organizzazione screening Opportuno coinvolgimento strutturato all interno dei progetti di screening Attività di screening Riuscita dello screening

19 Prevenzione primaria Corretti stili di vita Attività fisica Fumo Alcool Sostanze d abuso BMI Dipendenza senza sostanza ( gioco ) Intervento educazionale breve per motivare il paziente al cambiamento Nell ambito di medicina di opportunità Possibilità di intervento mirato ai fattori di rischio ed alle situazioni specifiche del singolo Possibilità di rivedere il paziente nel tempo in modo da cogliere le opportunità (situazione favorevole al cambiamento)

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21 Prevenzione primaria Corretti stili di vita Rilevazione dei parametri : fumo BMI alcool è già un intervento che se fatto regolarmente permette di rilevare le criticità e sensibilizza il paziente Il software in uso è dotato di alert specifici che sono di aiuto Criticità Attività di particolare Fattore tempo ed organizzazione per rilevazione e registrazione dati Necessità di lavorare in modo organizzato con impegno personale professionale di studio ( infermiere) che consenta di attuare queste attività in modo sistematico dovrebbero essere Fattore tempo e formazione per le attività di counseling riconosciute ed incentivate per alcuni problemi come abuso di alcolici/di sostanze/ gioco il mmg deve poter agire nell ambito di interventi coordinati con altre figure e strutture di riferimento, attuazione di percorsi e progetti specifici Formazione / aggiornamento

22 Ad ogni visita gli alert della cartella informatica ricordano gli interventi da effettuare Segnalano i fattori di rischio

23 Prevenzione primaria Promozione alimentazione corretta La prevenzione delle patologie metaboliche del sovrappeso/ obesità parte dall alimentazione Necessità di educare alle corrette abitudini alimentari Prendere in carico i sogg. obesi /sovrappeso Counseling per Riduzione consumo di sale Disincentivare consumo di bevande dolcificate Disincentivare consumo di Junk food Incentivare consumo di frutta e verdura

24 Prevenzione primaria Promozione alimentazione corretta Necessità di formazione/ aggiornamento specifici Sui principi della dieta mediterranea Sulle tecniche motivazionali brevi Elevato carico di lavoro L efficacia degli interventi passa attraverso la presa in carico dell intera famiglia Una maggior efficacia necessità di collaborazione / sinergia intersettoriale progettualità locali, regionali ecc.. Sogg obesi Invio mirato a strutture di secondo livello con cui lavorare in collaborazione

25 Programmi di educazione alimentare Offerta di junk food nella scuola 1/3/

26 Prevenzione secondaria Prevenzione cardiovascolare Identificazione precoce dei sogg a rischio counseling per i principali fattori di rischio Fumo IBM / girovita Sedentarietà Dislipidemia Diagnosi precoce e presa in carico / invio a strutture di 2 livello Progetto cuore per valutazione individuale complessiva globale del rischio CV ( vedi applicazioni cartella informatica) Da applicare a tutti i pazienti fra i 35 e i 69 aa Criticità Fattore tempo ed organizzativo Su 1500 pz circa 1000 pz da valutare / 15 min Elevato carico di lavoro che consente di valutare in 3 aa il 30% dei sogg a rischio.. Corsi di formazione specifici Attività di particolare impegno professionale dovrebbero essere riconosciute ed incentivate

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28 Prevenzione secondaria Prevenzione diabete Identificazione precoce dei sogg a rischio counseling per i principali fattori di rischio Diagnosi precoce e presa in carico / invio a strutture di 2 livello Fattore tempo ed organizzativo Circa il 3-5% degli assistiti può sviluppare patologia diabetica: 100 su 1500 pz Possibilità di identificarli, monitorarli, fare controllo dei dovrebbero fattori di rischio essere Progetti di presa in carico precoce dei sogg con prediabete incentivati da regioni/asl Corsi di formazione specifici Attività di particolare impegno professionale riconosciute ed incentivate

29 Disincentiva re il fumo Riduzione del consumo di sale ecc.. Correzione della dislipidemia Educazione alimentare Al momento della visita sono evidenti gli alert che facilitano le attività di prevenzione Incentivare l attività fisica

30 Disincentiva re il fumo Educazione alimentare Il fattore di rischio più pericoloso è la resistenza al cambiamento Riduzione del consumo di sale ecc.. l arma più efficace Al momento della visita sono evidenti gli alert che facilitano Correzione L empowerment del paziente le attività di prevenzione della dislipidemia Incentivare l attività fisica

31 Necessità di sviluppare strategie Formazione/ aggiornamento specifici in base alle criticità emergenti Organizzazione del lavoro e sviluppo di progettualità Attuazione di sinergie/collaborazioni con gli altri ambiti ed operatori socio sanitari Necessità di strumenti e risorse adeguate

32 Investimento di risorse nella prevenzione Formazione Aggiornamento Specifici Organizzazione e collaborazione fra le varie figure ed ambiti sanitari Ricaduta efficace sulla popolazione...

33 guadagnare salute Ridurre la spesa Investire in prevenzione

34 In medicina generale molte attività di prevenzione sono già in atto nella attività di routine altre sono da implementare Occorrono risorse dedicate a specifiche progettualità condivisione sinergia

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