Calcolatori Elettronici Anno Accademico 2001/2002. Introduzione al VHDL. Sommario. Introduzione Struttura di un modello VHDL: Concetti base del VHDL:
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- Simone Massari
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1 Sommario alcolatori Elettronici nno ccademico 2001/2002 Introduzione al VHL Gianluca Palermo Politecnico di Milano ipartimento di Elettronica e Informazione gpalermo@fusberta.elet.polimi.it Introduzione Struttura di un modello VHL: Interfaccia del modello Funzionalità del modello oncetti base del VHL: Livelli di astrazione oncorrenza Sequenzialità iverse descrizioni VHL Gerarchia Temporizzazioni 1 2 Introduzione Obiettivo La tecnologia microelettronica, basata sull utilizzo dei semiconduttori, ha subito un enorme evoluzione negli ultimi decenni. Il continuo incremento del livello di integrazione dei dispositivi microelettronici ha permesso la realizzazione di sistemi di complessità crescente. L elevato livello di integrazione implica: Raggiungimento di prestazioni sempre più spinte Riduzione dei costi umento dell affidabilità La rapida evoluzione tecnologica del mercato microelettronico rende un circuito rapidamente obsoleto Riduzione del time-to-market di un circuito o sistema digitale Riduzione dei tempi di sviluppo. Importanza strategica delle metodologie e dei tool (omputer ided esign) per raggiungere gli obiettivi di progetto nel rispetto dei tempi di sviluppo. reazione di modelli di circuiti e sistemi digitali utilizzando un linguaggio di descrizione dell hardware integrato in un ambiente di progetto E (Electronic esign utomation) per la sintesi e la simulazione. HL (Hardware escription Language): VHL Verilog VHL VHSI Hardware escription Language Linguaggio per creare modelli di progetti hardware VHSI Very High Speed Integrated ircuit mbienti di progetto per creare, compilare, e simulare modelli descritti in VHL: ModelSim di Mentor Graphics 3 4
2 VHL Il processo di modellizzazione in VHL Nato negli anni 80 come progetto del U.S. epartment of efense. Version 7.2: prima versione pubblica del linguaggio disponibile nel IEEE Std : primo standard completo del linguaggio. IEEE Std : versione aggiornata del linguaggio rilasciata nel IEEE Std 1164: definisce un package standard per il tipo di dato MVL9 (Multi Valued Logic, 9 valori). Lo sviluppo di un modello VHL a partire dalla specifica concettuale avviene attraverso un processo di raffinamento basato sulla ripetizione delle fasi di compilazione, analisi e simulazione. nalisi ompilazione nalisi Simulazione La specifica concettuale consiste in una descrizione: dell INTERFI del modello; della FUNIONLIT del modello. 5 6 Struttura di un modello VHL esign Entity esign Entity Entity eclaration rchitecture ody INTERFI FUNIONLIT L unità di base di un modello VHL consiste nella esign Entity, che può rappresentare un intero sistema, una P (Printed ircuit oard), un circuito integrato oppure una porta logica elementare. La Entity eclaration definisce l interfaccia del modello. L rchitecture ody definisce la funzionalità del modello. Un modello VHL può essere creato a diversi livelli di astrazione (behavioral, dataflow, structural) secondo un processo di raffinamento del modello iniziale. ll interno di un modello VHL, ad una stessa Entity eclaration possono corrispondere diverse rchitecture ody. Ogni diversa architettura rappresenta una diversa realizzazione della stessa funzionalità del modello per mettere in luce un diverso aspetto progettuale cioè fornisce una diversa implementazione di una stessa funzionalità. 7 8
3 Modello VHL Struttura di un modello VHL Supporta descrizione della funzionalità del modello a diversi livelli di astrazione: esign Entity ESRIIONE OMPORTMENTLE o EHVIORL supporta descrizioni algoritmiche; Entity eclaration ESRIIONE FLUSSO TI o TFLOW supporta descrizioni a livello di trasferimento del flusso dati tra registri. ESRIIONE STRUTTURLE o STRUTURL supporta descrizioni di strutture composte dall interconnessione di componenti di livello gerarchico inferiore. rch. rch. ESRIIONE MIST 9 10 Specifica concettuale nalisi della specifica La specifica ad alto livello consiste in generale in una descrizione della funzionalità desiderata. Esempio: reare una entity che riceve in ingresso due segnali digitali e genera in uscita un singolo segnale. Se entrambi i segnali di ingresso sono bassi, il segnale di uscita deve essere alto. Per ogni altra combinazione degli ingressi, l uscita deve essere bassa. entity Generazione della tabella della verità: entity Ingressi Uscita
4 Entity eclaration Istruzione PORT efinisce una entity e la sua interfaccia con l ambiente esterno, non definisce la funzionalità del modello. Formato: entity ENTITY_NME is [generic (names: type [:= expression])] port (PORT_LIST); --lista dei segnali di interfaccia end ENTITY_NME; Esempio: Simbolo del modello nor_gate e definizione della entity nor_gate. NOR_GTE entity NOR_GTE is generic (delay : time:= 5ns); port (, : in bit; : out bit); end NOR_GTE; Identifica l insieme dei segnali di interfaccia della entity per comunicare con l ambiente esterno. Formato: port (NME_LIST: mode type; NME_LIST: mode type); Mode identifica la direzione del segnale cioè la direzione del flusso dati attraverso una porta (esempio in, out, inout). Type identifica il tipo del segnale cioè un insieme di valori che il segnale può assumere (esempio 0 e 1) e un insieme di operazioni che possono essere eseguite sul segnale Esempio di Entity eclaration rchitecture ody esign Entity Entity eclaration entity NOR_GTE is port (, : in bit; : out bit); end NOR_GTE; rchitecture ody escrive la funzionalità del modello attraverso la definizione delle relazioni funzionali tra gli ingressi e le uscite di un modello. Formato: architecture OY_NME of ENTITY_NME is -- istruzioni dichiarative -- istruzioni per descrivere la funzionalità del modello end OY_NME; Esempio: NOR_GTE architecture T_FLOW of NOR_GTE is <= nor ; end T_FLOW; 15 16
5 Esempio di rchitecture ody esign Entity Modello VHL NOR_GTE esign Entity Entity eclaration Entity eclaration entity NOR_GTE is port (, : in bit; : out bit); end NOR_GTE; rchitecture ody rchitecture ody architecture T_FLOW of NOR_GTE is <= nor ; end T_FLOW; architecture T_FLOW of NOR_GTE is <= nor ; end T_FLOW; reazione del odice Sorgente Il codice sorgente VHL può essere posizionato in qualunque directory e scritto usando un qualunque text editor. Il nome del codice sorgente VHL può essere qualunque (anche se si consiglia di usare il nome stesso della entity) e il suffisso del file deve essere.vhd Esempio del codice nor_gate.vhd entity NOR_GTE is port (, : in bit; : out bit); end NOR_GTE; Metodologia di Simulazione Il codice sorgente VHL viene compilato, gli eventuali errori sintattici devono essere corretti e il codice deve essere ricompilato. Il codice compilato viene simulato per analizzare la correttezza della funzionalità descritta nel modello VHL. evono essere indicati al simulatore i segnali di ingresso, uscita ed eventualmente anche segnali interni le cui forme d onda devono essere tracciate nel Waveform Editor. eve essere fornita al simulatore la sequenza degli stimoli relativi ai segnali di ingresso. nalisi delle forme d onda di uscita per verificare se rispecchiano il comportamento desiderato del circuito. architecture T_FLOW of NOR_GTE is end T_FLOW; <= nor ; Esempio di simulazione per NOR_GTE 19 20
6 oncetti base del VHL Livelli di astrazione di un modello VHL Supporta la descrizione della funzionalità del modello a diversi livelli di astrazione. oncorrenza: le strutture hardware sono intrinsecamente concorrenti e composte dall interconnessione di componenti elementari (le cui attività avvengono in parallelo). Il concetto di concorrenza supportato sia dai modelli strutturali sia dal concetto di processi multipli concorrenti tra loro. Supporta istruzioni sequenziali all interno di un processo. Gerarchia: data la complessità progettuale occorre organizzare il progetto su diversi livelli gerarchici, che possono essere descritti a diversi livelli di astrazione. Temporizzazioni: necessità di modellizzare l andamento temporale dei segnali attraverso la descrizione di forme d onda. Supporta la descrizione della funzionalità del modello a diversi livelli di astrazione: ESRIIONE OMPORTMENTLE (EHVIORL); ESRIIONE FLUSSO TI (TFLOW); ESRIIONE STRUTTURLE (STRUTURL); ESRIIONE MIST oncorrenza Le strutture hardware sono intrinsecamente concorrenti e composte dall interconnessione di componenti elementari. Le attività sono svolte in parallelo dai diversi componenti. Una descrizione strutturale descrive l interconnessione tra componenti elementari. Gerarchia ata la complessità progettuale occorre organizzare il progetto su diversi livelli gerarchici. Una descrizione di tipo strutturale descrive l interconnessione di componenti di livello gerarchico inferiore. I singoli componenti di livello gerarchico inferiore possono essere descritti a diversi livelli di astrazione. a b half adder a sum b cout temp sum half adder a sum sum cin b cout temp carry 2 full adder temp carry 1 or2 b a z cout 23 24
7 ichiarazioni di costanti e segnali Una costante è un nome assegnato ad un valore fisso: costant name: type := expression; costant name: array_type(index_costraint) := expression; I segnali connettono le varie entity e comunicano i cambiamenti di valore tra i processi. signal name: type := expression; signal name: array_type(index_costraint) := expression; Esempi: costant vdd: Real:= 4.5; costant FIVE_to: std_logic_vector (0 to 3) := 0101 ; costant FIVE_downto: std_logic_vector (3 downto 0):= 1010 ; signal count: integer range 1 to 10; signal parity_bit: bit; signal system_bus: bit_vector (15 downto 0); VHL Strutturale Il VHL strutturale è simile ai linguaggi presenti in altri strumenti per la descrizione dell elenco delle connessioni Per potere ottenere una descrizione VHL di tipo strutturale è necessaria la dichiarazione dei componenti prima del loro uso omponent component_name port( names : direction type ); end component; Esempio: nd a tre ingressi entity and3 is port (a3,b3,c3: in bit; o3: out bit); and3 end and3; architecture struct of and3 is and2 a3 and2 component and2 port(a2,b2: in bit; b3 o2: out bit); end component; c3 end struct; d VHL strutturale -2 Una volta dichiarati i componenti vanno ora instanziati e connessi: label : component_name port map ( [named positional] ); Esempio: nd a tre ingressi entity and3 is port (a3,b3,c3: in bit; o3: out bit); end and3; architecture struct of and3 is component and2 port(a2,b2: in bit; o2: out bit); end component; Positional signal int_sig: bit; u1: and2 port map ( a3, b3, int_sig); u2: and2 port map ( a2=>int_sig, o2=>o3, b2=>c3); end struct; Named Esempio: Modello di MUX2 Esempio: Scrivere il modello VHL strutturale del componente MUX2 descritto dalla seguente specifica: SEL MUX2 SEL N2 NOT_SEL INV N2 1 2 SEL OR
8 Esempio: Modello di MUX4 Esempio: Scrivere il modello VHL strutturale del componente MUX4 utilizzando come componenti i MUX2 precedentemente realizzati: Esempio: Modello di Mux Esempio: Scrivere il modello VHL strutturale del componente MUX4 utilizzando solo porte logiche: MUX4 SEL1 SEL0 Ingressi Uscita SEL0 SEL SEL0 SEL VHL dataflow Istruzioni oncorrenti La descrizione ataflow di un modello VHL si basa sulla trasformazione dei segnali all interno della Entity. ssegnamento dei segnali signal_name <= value; Esempio Halfdder: architecture d_flow of Halfdder is sum <= a xor b; carry <= a and b; end d_flow; ssegnamento per i vettori: bus_out(4) <= data(2); rotate_sig(7 downto 0) <= sig(0 to 7); 31 Eseguite in parallelo nello stesso istante di tempo. Il loro comportamento è indipendente dall ordine con il quale sono scritte nel codice VHL. Esempio: ISTRUIONI I SSEGNMENTO EI SEGNLI: X <= and ; <= and X; oppure <= and X; X <= and ; La struttura hardware corrispondente è intrinsecamente concorrente e composta dall interconnessione di componenti elementari. Le attività sono svolte in parallelo dai diversi componenti. 32 X
9 ssegnamento dei segnali ssegnamenti posizionali SIGNL z_bus : bit_vector (3 downto 0); SIGNL a, b, c, d: bit; z_bus <= (a,b,c,d); ssegnamenti nominali z_bus <= (1=>b,0=>a,3=>d,2=>c); z_bus <= (3 downto 2 => 1, OTHERS => 0 ); ssegnamenti condizionali signal_name <= espression_1 when condition_1 else espression_2 when condition_2 else espression_n; with expression select signal_name <= espression_1 when choice_1, espression_1 when choice_n; ssegnamento dei segnali -2 Esempio di buffer tri_state_8: entity tri_state_8 is port(bus_in: in std_logic_vector(0 to 7); en: in std_logic; tri_bus: out std_logic_vector(0 to 7)); end tri_state_8; --prima implementazione architecture d_flow_1 of tri_state_8 is tri_bus <= bus_in WHEN en = 1 ELSE (OTHERS => ); end d_flow_1; --seconda implementazione architecture d_flow_2 of tri_state_8 is with en select tri_bus <= bus_in WHEN 1, when others; end d_flow_2; Esempi VHL dataflow Esempio_1: Scrivere il modello VHL dataflow del componente MUX2 precedentemente descritto. VHL omportamentale escrive un architettura con uno stile simile a quello dei comuni linguaggi di programmazione Le istruzioni VHL poste all interno di un processo sono eseguite sequenzialmente Processo Esempio_2: Scrivere il modello VHL dataflow del componente MUX4 precedentemente descritto. Esempio_3: Scrivere il modello VHL dataflow del componente MUX4 precedentemente descritto. 35 Un processo è considerato una unica operazione concorrente. Il concetto di concorrenza si basa su processi multipli interagenti tra loro I segnali presenti in un processo sono tutti aggiornati alla fine dell esecuzione del processo 36
10 Process [label:] process [(sensitivity_list_of_inputs)] [declaration] sequenial_statements end process [label]; La sensitivity list è la lista dei segnali il cui cambiamento causa l attivazione del processo Le variabilio possono essere dichiarate solo tra l istruzione PROESS ed il suo EGIN (parte dichiarativa del processo) WIT: wait for time; - viene sospesa l esecuzione del processo per un determinato tempo (usato nei test bench) wait on signal_list; - viene sospesa l esecuzione del processo fino al cambiamento di uno dei segnali presenti nella signal_list wait until condition; - viene sospesa l esecuzione del processo fino al verificarsi della condizione 37 Process -2 Esempio: --process con sensitivity list ff_d: process (clk) if clk= 1 then d <= q; end process ff_d; --process con wait ff_d: process wait until clk event and clk= 1 ; d <= q; end process ff_d; La sensitivity list del process ed il wait non possono essere presenti entrambi. 38 Un processo basato sulla sensitivity list si arresta solo dopo aver eseguito la sua ultima istruzione Un processo con wait si arresta al raggiungimento del successivo wait. ichiarazioni di variabili variable names: type [:= expression]; variable names: array_type(index_constraint)[:= expression] Esempi: variable cont: integer := 8; varaible data: std_ulogic; variable bus_in: bit_vector (0 to 7) := ; varaible data_in: std_ulogic_vector (15 downto 0); Gli assegnamenti a variabili sono istruzioni sequenziali e possono esistere solo all interno di descrizioni VHL sequenziali (process). Un assegnamento a variabile ha effetto immediato a differenza di quello a segnale che può dipendere da un delay. ex_1: process (clk) variable a,b: integer:=0; a := a+1; b := a+b; end process ex_1; signal a,b: integer:=0; ex_2: process (clk) a <= a+1; b <= a+b; end process ex_2; Processi Multipli oncorrenti e Istruzioni oncorrenti ll interno di un architettura possono essere presenti processi multipli concorrenti e istruzioni concorrenti: ad esempio architecture EX_conc of ENTITY is -- concurrent statements P1: process (sensitivity list of signals) -- sequential statements; end process P1; -- concurrent statements P2: process (sensitivity list of signals) -- sequential statements P1 P2 end process P2; -- concurrent statements signals end EX_conc; signals signals I due processi sono apparentemente uguali ma non producono lo stesso risultato
11 ostrutti di ontrollo del odice Sequenziale ontrollo ondizionato: Istruzioni IF Istruzione SE ontrollo Iterativo: Istruzione LOOP - FOR - WHILE Istruzione IF onsente il controllo condizionato di gruppi di istruzioni sequenziali basato sulla valutazione di valori booleani. L istruzione IF verifica una condizione ed esegue diverse istruzioni in base al risultato. In presenza di IF annidati viene eseguita la serie di istruzioni sequenziali corrispondenti alla prima condizione che risulti vera Importante l ordine di scrittura delle condizioni PRIORITÀ Più di una condizione può risultare vera viene eseguita la prima condizione che risulta vera. Formato: if condition then sequential statements; [elsif condition2 then sequential_statements;] [else sequential statements;] Esempio IF Esempio: counter: process (clk, reset) if reset= 1 then count<=0; elseif (clk event and clk= 1 ) then if count=9 then count<=0; else count<=count+1; end process counter; Istruzione SE onsente il controllo dell esecuzione di istruzioni sequenziali basato sulla valutazione del valore assunto da un oggetto. Formato: case expression is when choice_1 => seq_statements; when choice_n => seq_statements; end case; Non devono esistere sovrapposizioni tra i vari casi e tutti i possibili casi devono essere inclusi o esplicitamente oppure attraverso la clausola when others Esempio: case intval is when 0 => z <= a; when 1 to 3 => z <= b; when => z <= c; when others => z <= X ; end case; Errore! 43 44
12 Istruzione FOR\WHILE LOOP onsente l esecuzione ripetuta di una sequenza di istruzioni. Formato: [Label:] for index in range loop sequential statements end loop [Label]; [Label:] while [condition] loop sequential statements end loop [Label]; Esempi: for I in 1 to 10 loop ISQURE(I) := I * I; end loop; while (Y = WEEKY) loop Y := GETNEXTY(Y); end loop;! Index è automaticamente dichiarato come un integer e non può essere modificato nel loop Esempi di Istruzione FOR-LOOP Esempio: entity EX is port ( : in std_ulogic_vector (0 to 15); SEL : in integer range 0 to 15; : out std_ulogic); end EX; architecture FOR_EX of EX is WHT: process (, SEL) for I in 0 to 15 loop if SEL = I then <= (I); end loop; end process WHT; end FOR_EX; Esempio di Istruzione FOR-LOOP Esempio: entity PR_GEN is port ( : in std_ulogic_vector (3 downto 0); PR: out std_ulogic); end PR_GEN; architecture R of PR_GEN is P1: process () variable TMP: std_ulogic; TMP := 0 ; for I in low to high loop TMP := TMP xor (I); end loop; PR <= TMP; end process P1; end R; Esempi VHL comportamentale Esempio_1: Scrivere il modello VHL comportamentale del componente MUX2 precedentemente descritto. Esempio_2: Scrivere il modello VHL comportamentale del componente MUX4 precedentemente descritto. Esempio_3: Scrivere il modello VHL comportamentale del componente MUX4 precedentemente descritto
13 Processo ombinatorio odice Sorgente di un Registro con Reset sincrono process (sensitivity_list_of_inputs) -- default assignments; -- combinatorial logic assignments; end process; INPUTS Esempio MUX: OUTPUTS process (,, SEL) if (SEL = '1 ) then <= ; else <= ; end process MUX; SEL entity FLOP is port (, LK, RST : in std_ulogic; Q : out std_ulogic); end FLOP; architecture of FLOP is process (LK, RST) if (RST = '1 ) then Q <= 0; elsif (LK'event and LK='1') then Q <= ; end process; end ; RST LK Q Latch Trasparente (Level Sensitive) escrizione RTL: Processo con lock (2) entity LTH is Port ( EN, : in std_ulogic; Q: out std_ulogic); end LTH; architecture of LTH is process (EN, ) if (EN = 1 ) then Q <= ; end process; end ; EN Q process -- clocked process with no reset wait until (LK event and LK = 1 ); Q <= and ; -- all combinatorial logic assignments here; end process; process (LK) --clocked process with no reset if (LK event and LK = 1 ) then Q <= and ; -- all combinatorial logic assignments here; end process; Q LK 51 52
14 escrizione RTL: Processo con lock e Reset sincrono escrizione RTL: Esempio di Processo con lock (1) process (LK, RST) clocked process with asynch. reset if (RST = 1 ) then Q <= 0; elsif (LK event and LK = 1 ) then Q <= and ; -- all combinatorial logic assignments here; -- no else clause end process; process wait until (LK event and LK = 1 ); X <= + ; Y <= + ; <= X + Y; end process; RST Q LK X Y LK LK 53 54
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