RICORRENZA DELLA DEFORMITÀ VARO/VALGO DOPO L INTERVENTO DI TKR

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1 RICORRENZA DELLA DEFORMITÀ VARO/VALGO DOPO L INTERVENTO DI TKR

2 INTRODUZIONE l allineamento neutro delle componenti protesiche rispetto all asse asse meccanico del femore e della tibia; il bilanciamento dei tessuti molli sia in estensione che in flessione; sione; RAPPRESENTANO I FATTORI PIÙ IMPORTANTI PER IL SUCCESSO DI UNA PROTESI TOTALE DI GINOCCHIO A PRESCINDERE DALLA DEFORMITÀ PRE-OPERATORIA E DALLA SCELTA DEL TIPO DI IMPIANTO UTILIZZATI

3 INTRODUZIONE NONOSTANTE CIÒ, NELLA COMUNITÀ SCIENTIFICA C È UNA SCARSA EVIDENZA DELL EFFETTO DELLA CORREZIONE CHIRURGICA E DELLA RICORRENZA DELLA DEFORMITÀ DI VARO/VALGO DURANTE IL FOLLOW-UP Teeny et al.1991 : post-operative alignment in patients with severe varus deformity tended to be residual in varus Yagishita et al : varus knee tended to remain unstable in the lateral side and have potential to increase varus laxity postoperatively Krugluger et al.1998: neutral axis alignment was not obtained in 30% of patients at first follow-up and at the secon follow-up this percentage increase

4 OBIETTIVO VALUTAZIONE DELLA VARIAZIONE NEL TEMPO DELL ALLINEAMENTO DELL ARTO INFERIORE DOPO INTERVENTO DI ARTROPROTESI DI GINOCCHIO (variazione dell angolo fra asse anatomico del femore e della tibia)

5 MATERIALE e METODI Protocollo di studio 38 pazienti impiantati con una protesi totale di ginocchio cementata (Interax ISA, Striker Howmedica)

6 MATERIALE e METODI Esame RX in ortostasi ad 1 anno e a 3 anni di follow-up - Allineamento normale 170 <ά<175 - Varo se α>175 - Valgo se α <170

7 MATERIALE e METODI Valutazione dell angolo fra componente tibiale e tibia sul piano coronale - Normale se ß=90 ; - Varo se ß>90 ; - Valgo se ß<90

8 MATERIALE e METODI La rotazione di varo/valgo della componente tibiale rispetto alla tibia utilizzando la Roentgenstereofotogrammetria

9 RISULTATI Ad 1 anno di follow-up tutti i presentavano un corretto allineamento, con angoli tibio-femorale da 170 a 175

10 RISULTATI A 3 anni il 42% dei pazienti ha presentato una ricorrenza della deformità superiore o uguale a 3 α= 187 pre-op α= 169 post-op α= 174 post-op 3 y

11 RISULTATI 10 PAZIENTI HANNO PRESENTATO UNA RECIDIVA DELLA DEFORMITÀ CONCORDE AL MORFOTIPO PREOPERATORIO 6 PAZIENTI HANNO PRESENTATO UNA DEFORMITÀ OPPOSTA AL MORFOTIPO PREOPERATORIO α= 180 pre-op α= 175 post-op 1 y α= 172 post-op 3 y

12 RISULTATI Morfotipo preoperatorio (varo/valgo) LA VARIAZIONE DELL ANGOLO DI VARO VALGO TRA I DUE F-U NON CORRELA* CON LA DEFORMITÀ PRE-OPERATORIA (P>0.05). *TEST DI CORRELAZIONE NON PARAMETRICA DI SPEARMAN

13 RISULTATI Posizione della componente tibiale rispetto alla tibia LA VARIAZIONE DELL ANGOLO DI VARO VALGO TRA I DUE F-U NON CORRELA* CON LA POSIZIONE DELLA COMPONENTE TIBIALE RISPETTO ALLA TIBIA (P>0.05). *test di correlazione non parametrica di Spearman

14 RISULTATI Rotazione in varo/valgo della componente tibiale rispetto alla tibia durante il follow-up migration (MTPM, mm.) time (months) NON C È CORRELAZIONE TRA LA VARIAZIONE DI ANGOLO VARO/VALGO E LA ROTAZIONE IN VARO/VALGO DELLA COMPONENTE TIBIALE (P>0.05)

15 DISCUSSIONE La recidiva della deformità in varo/valgo è un evenienza frequente nel follow-up della protesi totale di ginocchio nonostante un accurata tecnica chirurgica. Sia la strumentazione classica che I moderni sistemi di navigazione non garantiscono il mantenimento dell allineamento nel tempo. Le forze che agiscono sull articolazione rappresentano un sistema complesso e il loro effetto sulle strutture ossee e legamentose è ancora sconosciuto

16 DISCUSSIONE E probabile che le forze non bilanciate producano nel tempo fallimento dell interfaccia osso-protesi o delle strutture legamentose portando al fallimento dell impianto La variazione dell asse non peggiora la funzione globale della protesi nella nostra serie ad un follow-up medio di 3 anni.

17 CONCLUSIONE Ottenere un allineamento neutro che si mantenga nel tempo è probabilmente un obiettivo irrealizzabile con l attuale strumentazione Il limite attuale di correlare i parametri biomeccanici preoperatori con la strumentazione intraoperatoria rappresenta la sfida del futuro per ottenere un articolazione in cui le forze siano bilanciate per tutta la sopravvivenza dell impianto protesico