RI-GENERARE. Grandi complessi sanatoriali a Milano e Roma

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1 RI-GENERARE Grandi complessi sanatoriali a Milano e Roma POLITECNICO DI MILANO Scuola di Architettura e Società Corso di Laurea Magistrale in Architettura Relatore: Prof. Davide Del Curto Autori: Serena Mazza matricola Silvia Restelli matricola Anno Accademico

2 AI POVERICRISTI 1 1 B. Moretti, Ospedali: note preliminari all impostazione di un progetto di ospedale,iii edizione, U. Hoepli, Milano, 1951

3 abstract La tesi fornisce un contributo al dibattito sul futuro dei due grandi complessi sanatoriali nelle città di Milano e Roma. Il lavoro propone un analisi storica, architettonica e funzionale, che si articola attraverso il confronto fra le due strutture ed il dialogo fra esse e la società. Lo scopo è quello di individuare il processo attraverso il quale questi due grandi complessi possono continuare a testimoniare e trasmettere il loro valore sociale. I casi che abbiamo scelto rappresentano il lascito di un secolo caratterizzato da una mobilitazione sociale contro la piaga della tubercolosi, a cui la tecnica ha saputo dare risposta. I complessi racchiudono diverse tematiche comuni, che li rendono esempi fondamentali all interno della storia dell architettura sanatoriale italiana. Lo strumento del confronto ci ha portato alla definizione di un programma unitario di funzioni per ciascun complesso, con l obiettivo di innescare processi di rigenerazione. Per dimostrarne la fattibilità, le funzioni sono state verificate a livello spaziale all interno dei casi studio, ma la possibilità che questi processi possano innescarsi dipende soprattutto dalla relazione, dal dialogo e dal confronto con il contesto. Ri-generare questi complessi è quindi il metodo per assicurare la trasmissione del loro valore sociale.

4 indice Capitolo 1 _ Il tempo del sanatorio - I stagione sanitaria 1.1 Garbagnate Milanese: Sanatorio Vittorio Emanuele III 1.2 Roma: Istituto Carlo Forlanini 1.3 Confronto Abstract Prefazione Parte Prima SANATORI/OSPEDALI: UN APOLOGIA DEL VALORE SOCIALE Capitolo 1 _ Il lascito di un secolo 1.0 Linea del tempo generale 1.1 L uso e il disuso nel tempo 1.2 Riconoscimento di una struttura di valori 1.3 Risorse per uno sviluppo sostenibile Capitolo 2 _ Le prospettive 2.1 Garbagnate Milanese e Roma: perché? 2.2 Il panorama degli interventi 2.3 Impulsi e motivazioni Parte Seconda RIGENERAZIONE SOCIALE: COMUNITA E LUOGO Capitolo 1 _ L urgenza 1.1 RI _ paradigma del positivo 1.2 RI_generare Capitolo 2 _ Il ruolo dell architettura 2.1 I campi di azione 2.2 Il metodo Capitolo 2 _ Il tempo dell ospedale - II stagione sanitaria 2.1 Garbagnate Milanese: Azienda Ospedaliera G. Salvini 2.2 Roma: Azienda Ospedaliera San Camillo - Forlanini 2.3 Confronto Capitolo 3 _ Oggi - Conclusione delle stagioni sanitarie 3.1 Stato di fatto ex Ospedale G. Salvini di Garbagnate Milanese 3.2 Stato di fatto ex Ospedale Forlanini di Roma 3.3 Le idee 3.4 La partecipazione 3.5 Confronto: Potenzialità e criticità Parte Quarta SANATORI/OSPEDALI: PROGETTI DI RIGENERAZIONE Capitolo 1 _Garbagnate Milanese 1.1 La fase 0: scenario complessivo 1.2 Le fasi Capitolo 2 _Roma 2.1 La fase 0: scenario complessivo 2.2 Le fasi Conclusioni Bibliografia Indice delle tavole: 1 - PROGETTO DI RIGENERAZIONE: GARBAGNATE MILANESE Scala 1: Parte Terza GARBAGNATE MILANESE E ROMA: AFFINITA E DIVERGENZE 2 - PROGETTO DI RIGENERAZIONE: ROMA Scala 1:500

5 PREFAZIONE Mosse da interrogativi e riflessioni su alcune architetture del XX secolo, che oggi non trovano un ruolo nella società, abbiamo deciso di approfondire il tema delle architetture sanitarie, vista l attualità del dibattito. Per affrontare il tema ci siamo basate sul censimento delle architetture sanatoriali italiane del secolo scorso, realizzato in altri studi precedenti, che ci ha permesso di definire e comprendere i campi in cui si inseriscono questi luoghi in attesa. Il quadro complessivo della produzione ha innescato una lettura critica ed una valutazione dei casi che ci ha portato alla scelta di due complessi su cui concentrare il nostro lavoro: l ex Sanatorio Vittorio Emanuele III di Milano, a Garbagnate Milanese, e l ex Istituto Carlo Forlanini di Roma. Questi due grandi complessi sanatoriali si distinguono dalla massa di cui fanno parte 1 in quanto sono da poco dismessi ed al centro di dibattiti in atto. Oltre all attualità del tema, questi due casi sono rappresentativi del panorama italiano per diverse ragioni: il loro bacino d utenza, che li ha resi importanti per un ampia fascia di popolazione, gli investimenti socio-economici, la storia che li ha prodotti e che hanno vissuto ed la significativa qualità architettonica. Il fatto che siano stati dismessi esprime una loro carenza nel rispondere alle esigenze della sanità contemporanea, ma per capire le prospettive di questi edifici non bisogna soffermarsi solo sulle loro mancanze. Per dimostrare che questi complessi hanno un possibile futuro, siamo partite da una visione globale del patrimonio sanitario del secolo scorso. Attraverso una rilettura del sistema di valori che struttura questi luoghi, è emersa la forte componente sociale di ogni singolo valore. Da questa analisi abbiamo trovato impulsi e motivazioni per indagare il futuro dei casi studio in modo che non vada perduta la componente sociale. Per questo motivo si è guardato ad altri casi nel patrimonio sanatoriale, ricercando quali scelte sono state effettuate e attraverso quali valori gli edifici hanno ritrovato un nuovo ruolo. A seguito di queste considerazioni, ci siamo chieste quale può essere il ruolo dell architettura e quali metodi propone per dare un contributo a questo dibattito. La nostra disciplina è chiamata a confrontarsi con le comunità che compongono il contesto dei complessi sanatoriali per poter contribuire ad un processo rigenerativo. Questo termine indica un azione volta allo sviluppo sostenibile della società, che interessa il contesto edilizio, sociale ed economico al fine di mantenere la vocazione sociale di questi luoghi. 1 B. Reichlin, Riflessioni sulla conservazione del patrimonio architettonico, in E. Palazzotto, Il Restauro del moderno in Italia e Europa, Franco Angeli, Milano,