CAPITOLO 1 IL RICICLAGGIO
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- Romano Bartolomeo Longo
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1 CAPITOLO 1 IL RICICLAGGIO
2 E il reato previsto dall art 648 bis c.p., primo capoverso Fuori dai casi di concorso del reato, chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo, ovvero compie in relazione ad essi altre operazioni, in modo da ostacolare l identificazione della loro provenienza delittuosa, è punito con la reclusione da 4 a 12 anni e con la multa da euro a euro
3 Il riciclaggio è un ipotesi di reato che offende: Patrimonio Amministrazione della giustizia Ordine pubblico Ordine economico Risparmio, inteso quale investimento
4 Trattasi di reato di comune, ossia, non richiede in capo all autore della condotta una particolare qualifica; si estrinseca in due componenti
5 Si estrinseca in due componenti: 1. La sanzionata condotta di sostituzione è integrata dal passaggio di denaro, beni o altre utilità ad una persona (accipiens) che ricevendoli provvede a restituirli in beni o entità diverse a chi glieli ha forniti (tradens) 2. La sanzionata condotta di trasferimento, introdotta nel 1993, consiste nel comportamento di traslazione spaziale di un bene o del passaggio interpersonale di trasferimento ad altro soggetto del bene
6 Le 3 norme di riferimento del codice penale che disciplinano l intera materia sono: Art. 648 c.p. Ricettazione Art. 648 bis c.p. Riciclaggio Art 648 ter c.p. Reimpiego
7 Art 648 ter c.p. Reato di impiego di denaro, beni o altra utilità di provenienza illecita: Chiunque fuori dei casi di concorso nel reato e dei casi previsti dagli art. 648 e 648 bis, impiega un attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto. È punito con la reclusione da 4 a 12 anni e con la multa da E 1.032,00 a ,00. La pensa è aumentata, quando il fatto è commesso nell esercizio di un attività professionale La pena è diminuita nell ipotesi di cui al secondo comma dell art. 648 Si applicano l ultimo comma dell art. 648.
8 Riciclaggio ai sensi dell art. 2 del D.lgs. n.231/2001: Ai soli fini del presente decreto le seguenti azioni, se commesse intenzionalmente costituiscono riciclaggio:
9 a) La conversione o il trasferimento di beni, effettuati essendo a conoscenza, che essi provengono da un attività criminosa o da una partecipazione a tale attività, allo scopo di occultare o dissimulare chiunque sia coinvolto in tale attività a sottrarsi alle conseguenze giuridiche delle proprie azioni;
10 b) L occultamento o la dissimulazione della reale natura, provenienza, ubicazione, disposizione, movimento, proprietà dei beni o dei diritti sugli stessi, effettuati essendo a conoscenza che tali beni provengono da un attività criminosa o da una partecipazione a tale attività;
11 c) L acquisto, la detenzione o l utilizzazione di beni essendo a conoscenza al momento della loro ricezione, che tali beni provengono da un attività criminosa o da una partecipazione a tale attività;
12 d) La partecipazione ad uno degli atti di cui alle lettere precedenti, l associazione per commettere tale reato, il tentativo di perpetrarlo, il fatto di aiutare, istigare o consigliare qualcuno a commetterlo o il fatto di agevolare l esecuzione.
13 La formulazione del Decreto Legislativo esclude la formula: fuori dai casi di concorso a differenza di quanto previsto dal codice penale.
14 Ne consegue che una condotta penalmente non punibile può comunque essere oggetto di segnalazione come operazione di autoriciclaggio ai fini delle responsabilità previste dal D.lgs 231/2001
15 Tale definizione di fatti di riciclaggio dell art. 2 è la riproduzione del testo letterale della previsione dell art. 1 della Direttiva 2005/60/CE votata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, datata 26 ottobre 2005.
16 Riciclaggio ai sensi del D.lgs 231/2007 L art. 12 del D.lgs 231/2007 indica i professionisti destinatari di obblighi antiriciclaggio: 1. I soggetti iscritti nell albo dei ragionieri e dei periti commerciali. 2. I soggetti iscritti nell albo dei dottori commercialisti. 3. I soggetti iscritti nell albo dei consulenti del lavoro. 4. Ogni altro soggetto che rende i servizi forniti da periti e consulenti. 5. Tutti gli altri soggetti che svolgono in maniera professionale attività in materia di contabilità e tributi. 6. I prestatori di servizi relativi a società e trust ad esclusione di quelli già specificamente indicati. 7. I notai e gli avvocati quando in nome o per conto dei clienti compiono qualsiasi operazione di natura finanziaria o immobiliare o quando assistono i clienti nella realizzazione di operazioni di:
17 a) Trasferimento a qualsiasi titolo di diritti reali su beni immobili (usufrutto) o attività economiche. b) La gestione di denaro, strumenti finanziari o altri bene. c) L apertura o la gestione di conti bancari, libretti di deposito e conti di titoli. d) L organizzazione degli apporti necessari alla costituzione, gestione o amministrazione di società. e) La costituzione, la gestione o l amministrazione di società, enti, trust o soggetti giuridici analoghi.
18 Il comma 2 dell art. 12 precisa come l obbligo di segnalazione di operazioni sospette di cui all art. 41 non si applica ai soggetti indicati dal comma 1 per le informazioni ricevute da un loro cliente o riguardanti lo stesso, nel corso dell esame della sua posizione giuridica o dell espletamento di compiti di difesa o rappresentanza in un procedimento giudiziario, o in relazione ad esso, compresa la consulenza sull eventualità di intentare o evitare un procedimento ove tali informazioni siano ricevute ottenute prima durante o dopo il procedimento stesso.
19 Gli obblighi di cui al Titolo 2 capo 1 e 2, non si osservano in relazione allo svolgimento della mera attività di redazione e/o trasmissione delle dichiarazioni dei redditi e degli adempimenti in materia di amministrazione del personale di cui all art. 2 comma 1 L n. 12.
20 Tra i vari obblighi alcuni comportano conseguenze di natura penale. Si segnala fra tutti quello previsto dal combinato disposto dagli artt. 21, 18 c.1 lett. c di fornire informazioni sullo scopo e natura prevista del rapporto continuativo o della prestazione professionale e di fornirle veritiere:
21 Obblighi: 1. Di adeguata verifica della clientela (ex art. 21, 18 c.1 lett b) reclusione da 6 mesi a 1 anno e multa da 500 a euro 2. Ex art. 21,18 c.1 lett c arresto da 6 mesi a 3 anni e ammenda da euro 3. Di registrazione ex art. 36 multa da a euro 4. Di comunicazione segnalazione e flusso di ritorno delle informazioni ex art. 46 c.1 e 48 c.4 arresto da 6 mesi a 1 anno e ammenda da a euro 5. Di comunicazione da parte degli organi di controllo reclusione fino a 1 anno e multa da 100 a euro
22 D. lgs 231/2007 e art. 25 octies D. lgs 231/2001 Nel novero dei fatti di reato presupposto ricorrenza della responsabilità penale delle società compare anche il fatto di riciclaggio, ovviamente come riportato nel codice penale, e sempre che, naturalmente, ne derivi un interesse o un vantaggio per l ente medesimo. Le odierne ipotesi di auto-riciclaggio con finalità imprenditoriali aprono un varco considerevole rispetto al detto limite, andando a coincidere l interesse o il vantaggio dell ente con il dolo specifico dell ipotesi di auto-riciclaggio.
23 Ulteriore problematica è quella che impone attraverso un richiamo all art. 648 quater c.p., operato dall art. 63 del D.lgs. 231/2007 la confisca per equivalente del prodotto o profitto del fatto di reato di riciclaggio. Già sulla base di questo richiamo, dunque, l eventuale inserimento di ipotesi di autoriciclaggio estenderanno automaticamente la penale responsabilità degli enti ai fatti di autoriciclaggio.
24 RICICLAGGIO- ANTIRICICLAGGIO e QUADRO RW Premessa: segnalazione di operazioni sospette. I soggetti indicati negli artt. 10, 10 c. 2, 11,13,14 ex art. 41D.lgs. 231\2007 inviano alla UIF una segnalazione di operazione sospetta quando sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio (o di finanziamento del terrorismo). Il sospetto è desunto da caratteristiche, entità, natura dell operazione o di qualsivoglia altra circostanza conosciuta in ragione delle funzioni esercitate, tenuto conto anche della capacità economica e dell attività svolta dal soggetto cui è riferita, in base agli elementi a disposizione, dei segnalanti nell ambito dell attività svolta ovvero a seguito del conferimento di un incarico.
25 Se è corretto affermare che il quadro RW sia un quadro non reddituale in cui devono essere inseriti i dati relativi per determinate operazioni con l estero, la funzione di evidenziazione seppur ai fini fiscali, dei dati relativi alle singole operazioni, che il quadro espleta realizza sostanzialmente una occasione di auto-riciclaggio. L esistenza di operazioni da indicare, ma non riportate, nel quadro RW si può tradurre nella condizione di una doverosa segnalazione ai sensi dell art. 41, in quanto potenziali profitti o prodotti di azioni di riciclaggio.
26 CAPITOLO 2 AUTO-RICICLAGGIO PROPOSTA LEGISLATIVA
27 Decreto legge n. 4/2014 Complesso di norme volte a favorire il rientro di capitali dall estero senza riduzione dell imponibile o delle imposte con mera riduzione delle sanzioni amministrative.
28 Testo finale del Decreto legge n. 4/2014 presentato al 46^ Consiglio dei Ministri il 24 gennaio 2014 vedeva espunta l ipotesi di reato La prima commissione di studio per l introduzione del reato, presieduta dal Dott. Greco, è stata istituita dal Ministro Severino nel 2012 La seconda commissione è stata istituita nel 2013 presieduta dal Dott. Nicola Gratteri
29 Autoriciclaggio Definizione: l attività di occultamento dei proventi dei propri crimini. Attualmente questa ipotesi è esclusa da una clausola espressa dalla norma che disciplina il riciclaggio (art. 640 bis c.p. primo capoverso: Fuori dai casi di concorso del reato, chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo, ovvero compie in relazione ad essi altre operazioni, in modo da ostacolare l identificazione della loro provenienza delittuosa, è punito con la reclusione da 4 a 12 anni e con la multa da euro a euro ) Allo Stato quindi il riciclaggio proprio è considerato una mera conseguenza del reato che lo ha presupposto, senza effetti di natura penale.
30 Fonti normative estere a) Direttiva Europea n. 2005/60/CE b) Direttiva Europea n. 2006/70/CE c) Convenzione penale sulla corruzione sottoscritta a Strasburgo il ratificata dall Italia nel 2012 d) Convenzione Europea sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato (Strasburgo ratificata in Italia nel )
31 Si sono pronunciati a favore dell introduzione del reato: Il fondo monetario Internazionale nel 2006 Le linee guida sulla trasparenza dei pagamenti del OECD Banca d Italia Procura nazionale antimafia
32 L attuale situazione è giustificata dall art. 6 par. 2 lett.b) della convenzione di Strasburgo dell che prevedeva, e prevede, che nelle single legislazioni nazionali possa essere previsto che il reato di riciclaggio non sia configurabile nei confronti dei coautori del reato presupposto.
33 A tali Fonti preesistono: Direttiva 1 n. 91/308/CEE del sulla prevenzione dell uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività illecite. Direttiva 2 n. 2001/97/CE del recante modifiche alla Direttiva relativa alla prevenzione dell uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività illecite
34 Direttiva 2005/60/CE L art. 1 c.2 lett. B) definisce il riciclaggio come l occultamento o la dissimulazione dei beni provenienti da un attività criminosa o da una partecipazione tale attività. AL CONTRARIO L art. 684 bis c.p. attualmente la esclude con la locuzione fuori dai casi di concorso nel reato.
35 Nuovo art. 648 bis c.p. L attuale emendamento c.d. Civiati/Ricchiuti riscrive l intero testo dell art. 648 bis c.p. con una formulazione non lontana da quella proposta con il disegno di legge n. 19/2014 a firma del Senatore Pietro Grasso.
36 E punito con la reclusione da 4 a 12 anni con la multa da a euro chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo ovvero compie altre operazioni in modo da ostacolare la loro provenienza delittuosa. Si applica la pena della reclusione da 2 a 8 anni e della multa da a euro se il denaro, i beni o altre utilità provengono da delitto non colposo per il quale è stabilita la pena della reclusione nel massimo non superiore a 6 anni. La pena è aumentata quando il fatto è commesso nell esercizio di una professione ovvero di attività bancaria o finanziaria. La pena è diminuita fino a 2/3 per chi si sia efficacemente adoperato per assicurare le prove del reato e per evitare che l attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori. Si applica l ultimo comma dell art.648 c.p.
37 Secondo i proponenti la nuova fattispecie incriminatrice si basa essenzialmente su 4 punti: 1. Estensione della punibilità al concorrente nel reato presupposto (autoriciclaggio). 2. La modifica dell attuale circostanza attenuante secondo cui la pena è diminuita se il denaro, i beni o le altre utilità provengono da un delitto per il quale è stabilita pena inferiore a 5 anni con l aumento a 6 anni della pena. 3. L inserimento nell attuale circostanza aggravante del riferimento all attività bancaria e finanziaria. 4. La cooperazione per assicurare le prove del reato.
38 Nuovo disegno di Legge Un altro disegno di Legge del Ministro della Giustizia Orlando, è già stato calendarizzato per il Consigli dei Ministri, e uno degli aspetti distintivi di questa nuova formulazione è l introduzione delle finalità imprenditoriali. L auto-riciclaggio, in pratica, non dovrebbe ricomprendere l autoreimpiego. La discussione circa tale argomento è slittata al 10 giugno. Il sopradetto Disegno di Legge, prossimo alla discussione, è denominato Misure volte a rafforzare il contrasto alla criminalità organizzata ed ai patrimoni illeciti.
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