Schema dei controlli. AUTOCONTROLLO (4) ID ATTIVITA' DI CONTROLLO (5) Tipo di controllo (6) 1 controllo documentazione D ad ogni riconos. IS.ME.CERT.
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- Gianluigi Damiani
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1 Agricoltori riconoscimento iniziale ubicazione aziende agricole Mantenimento dei requisiti ubicazione delle aziende agricole e anagrafica dell'agricoltore l'impianto di produzione deve territorio come descritto al punto 3.1 a) il conduttore presenta regolare domanda di iscrizione all'elenco dei Produttori, come descritto al punto 3.1 del presente Piano di 1 controllo D ad ogni biotipi, forme di allevamento, densità il conduttore allega alla domanda idonea 2 controllo completezza D ad ogni d'impianto, altitudine come descritto 3 verifica ispettiva I ad ogni come descritti ai al punto 3.1 punti 3.1 b), c), d) e g) l'impianto di comunicare eventuali modifiche 4 controllo modifiche D ad ogni produzione deve (entro 15 gg.) territorio come descritto al punto 3.1 a) adeguatezza di biotipi, forme di comunicare eventuali modifiche allevamento, densità (entro 15 gg.) d'impianto, altitudine come descritti ai punti 3.1 b), c), d) e g) Cessazione attività cessazione attività comunicare la cessazione dell'attività (entro 15 gg) adeguatezza di conformità al disciplinare registrare le operazioni colturali nell'agenda del produttore 5 controllo completezza D ad ogni 6 verifica ispettiva I ad ogni 7 controllo cessazione D ad ogni 8 verifica ispettiva a campione I 35 9 controllo idoneità registrazioni I 35 Elenco, alla fine di ogni anno fuori zona solare, degli agricoltori specificando per ognuno: l'elenco degli appezzamenti (dati catastali), la tipologia delle coltivazioni (nr. piante, varietà), le potenzialità produttive inadeguatezza di Elenco, alla fine di ogni anno solare, degli agricoltori specificando per ognuno: l'elenco degli appezzamenti (dati catastali), la tipologia delle coltivazioni (nr. piante, varietà), le potenzialità produttive inadeguatezza di Elenco, alla fine di ogni anno solare, degli agricoltori specificando per ognuno: l'elenco degli appezzamenti (dati catastali), la tipologia delle coltivazioni (nr. piante, varietà), le potenzialità produttive mancato rispetto di anche uno qualunque dei requisiti di cui al punto 3.1.d) registrazioni carenti o incomplete raccolta vendita identificare il raccolto registrare nell'agenda del Produttore quantità, varietà, 10 controllo idoneità registrazione dati D 100 circuito (quali, quanto e carenze nella identificazione del (biotipo, data, luogo date e luoghi di raccolta e la dove) per ciascun agricoltore di raccolta e destinazione 11 carenza di destinazione) del conformità disciplinare come descritta al attenersi alle disposizioni punto 3.1. d) disciplinate come descritte al punto 3.1 d) raccolta effettuata come descritto ai punti 3.1 d), e) del presente Piano di attenersi alle disposizioni del 12 verifica ispettiva I 35 disciplinare riportate ai punti 3.1 (nota 12) d), e) rispetto delle registrare le singole quantità produzioni massime raccolte nell'agenda del consentite Produttore 13 controllo documentale D 100 raccolta non effettuata come ai punti 3.1 d), e) del Piano di superamento del limite massimo consentito pagina 1 di 4
2 Intermediari Riconoscimento iniziale ubicazione stabilimento di lavorazione Mantenimento dei requisiti ubicazione Cessazione attività Accettazione materia prima Stoccaggio vendita l'impianto di stoccaggio, se presente, deve trovarsi all'interno del l'impianto di stoccaggio, se presente, deve produrre specifica richiesta come definito al punto controllo certificato iscrizione CCIAA D ad ogni allegare alla richiesta idonea 15 controllo descrittiva degli D ad ogni 16 controllo indicazione della capacità produttiva D ad ogni dell'impianto 17 controllo autorizzazione sanitaria D ad ogni 18 verifica ispettiva I ad ogni l'impianto di comunicare eventuali modifiche 19 controllo modifiche D ad ogni stoccaggio, se (entro 15 gg.) presente, deve allegare alla 20 controllo descrittiva degli D ad ogni idonea (entro 15 gg.) 21 controllo indicazione della capacità produttiva D ad ogni dell'impianto 22 controllo autorizzazione sanitaria D ad ogni 23 verifica ispettiva I ad ogni comunicare eventuale 24 controllo cessazione D ad ogni cessazione (entro 15 gg.) il deve accertarsi della corretta provenire da aziende di fornitura iscritte all'elenco dei produttori Elenco intermediari e quantità trattate alla fine di ogni anno solare Elenco intermediari fuori zona inadeguatezza degli inadeguatezza degli Elenco intermediari e relativa capacità produttiva 25 controllo idoneità fornitura I 35 carenze documentali (nota 12) 27 fornitura non idonea registrare gli esiti di tali controlli 28 controllo idoneità registrazione D 100 Registrazione approvvigionamenti (quanto o e da dove) di materia prima carenza nella per ciascun intermediario non correttamente identificato deve essere mantenuta identificare il 29 controllo idoneità identificazione I 35 (nota 12) l'identificazione dei lotti e la registrare identificazione 30 controllo idoneità registrazione dati I 35 carenza nelle del (nota 12) registrazioni 31 non idonea deve essere identificare il 32 controllo idoneità identificazione I 35 non mantenuta (nota 12) circuito (quanto e dove) per correttamente l'identificazione dei ciascun intermediario identificato lotti e la registrare tale identificazione 33 controllo idoneità registrazione dati D 100 carenza nelle del registrazioni 34 non idonea pagina 2 di 4
3 trasformatori/confezionatori Riconoscimento iniziale Mantenimento dei requisiti ubicazione stabilimento di lavorazione ubicazione stabilimento di lavorazione l'impianto deve il titolare presenta regolare domanda certificazione ed iscrizione all'elenco dei trasformatori come descritto al punto 3.5 del presente Piano di l'impianto deve comunicare eventuali modifiche (entro 15 gg.) Cessazione attività cessazione attività comunicare eventuale cessazione (entro 15 gg.) Accettazione materia prima processo di trasformazione finito conformità al disciplinare l'impianto di trasformazione deve essere nelle condizioni tecniche idonee alla lavorazione del il titolare allega alla domanda idonea come descritto al punto 3.5 del presente Piano di l'impianto di allegare alla trasformazione deve idonea (entro essere nelle 15 gg.) condizioni tecniche idonee alla lavorazione del 35 controllo certificato iscrizione CCIAA D ad ogni 36 controllo descrittiva degli D ad ogni 37 controllo dell'indicazione capacità produttiva D ad ogni dell'impianto 38 verifica schede tecniche dell'impianto di D ad ogni cottura 39 controllo autorizzazione sanitaria D ad ogni 40 verifica ispettiva I ad ogni 41 controllo modifiche D ad ogni 42 controllo descrittiva D ad ogni 43 controllo indicazione capacità produttive D ad ogni 44 controllo autorizzazione sanitaria D ad ogni 45 verifica ispettiva I ad ogni 46 controllo cessazione D ad ogni il deve accertarsi della corretta 47 controllo idoneita fornitura I 35 (nota 12) provenire da di fornitura iscritti al sistema di (anche di eventuali intermediari) controllo registrare gli esiti di tali controlli 48 controllo idoneità registrazione D 100 il deve accertarsi della corretta essere identificato identificazione del 49 controllo idoneità della identificazione I 35 (nota 12) mantenere tra identificare il 50 controllo idoneità identificazione I 35 (nota 12) fornitore e confezioni registrare tale identificazione 51 controllo idoneità registrazione dati D 100 conformità al disciplinare processo di trasformazione operare in conformità al disciplinare 52 verifica del processo produttivo I 35 (nota 12) conforme con quanto descritto al punto registrare le condizioni 54 verifica delle registrazioni di processo I del Piano di operative mantenere identificare il 55 controllo idoneità identificazione I 35 (nota 12) tra fornitore e confezioni registrare tale identificazione 56 controllo idoneità registrazione dati D 100 caratteristiche del controllare le caratteristiche del 57 prove carpologiche (vedi piano di A 100 (nota 12) e delle finito campionamento al punto 3.8.6) confezioni conformi a 58 verifiche dirette sul I 101 (nota 12) quanto descritto al punto verifica della conformità delle confezioni I 100 registrare gli esiti di tali controlli 60 verifica conformità registrazioni I 100 Elenco trasformatori e confezionato alla fine di ogni anno solare Elenco confezionatori e confezionato alla fine di ogni anno solare Elenco confezionati e relativa quantità confezionate fuori zona impianto non idoneo impianto non idoneo inadeguatezza non proveninte da iscritti Registrazione registrazione approvvigionamenti (quanto dei controlli effettuati e da dove) di materia prima per ciascun confezionatore carente identificazione del circuito (quanto e dove) per ciascun confezionatore circuito (quanto e dove) per ciascun confezionatore non identificato registrazione della processo non conforme carenza nelle registrazioni di processo non identificato registrazione della non conforme non conforme confezioni non conformi registrazioni non conformi pagina 3 di 4
4 TTI IDONEI ALL'UTILIZZO DELLA I.G.P. Designazione e presentazione conformità della partita accertarsi che tutta la partita sulla quale utilizzare la denominazione abbia le evidenze oggettive che dimostrino che sia stata ottenuta in osservanza ai precedenti punti del presente piano di controllo utilizzare la denominazione esclusivamente per il per il quale si hanno le evidenze oggettive di cui sopra, e registrare i relativi quantitativi 61 controllo delle registrazioni delle verifiche dei requisiti di conformità della partita I 100 (nota 12) 62 controllo registrazioni D 100 (nota 12) utilizzare la denominazione secondo le modalità prescritte al punto e presentare la bozza delle etichette per l'approvazione dell'ente di controllo 63 controllo dell'avvenuto e corretto utilizzo della etichetta autorizzata conformità degli elementi di Il materiale utilizzato utilizzare esclusivamente 64 verifica correttezza diciture degli elementi di designazione e per l'etichettatura materiale di designazione e designazione e presentazione presentazione deve essere presentazione autorizzato, conforme a quanto prescritto e consentito indicato al punto I 100 I 100 (nota 12) circuito per ciascun confezionatore mancato controllo della presenza delle evidenze oggettive della conformità della partita utilizzo della denominazione per per il quale non sono disponibili le evidenze oggettive dei controlli effettuati presenza in azienda di etichettato con etichette non conformi utilizzo di etichette non conformi Note Testo 1 S'intendono i potenzialmente presenti in una ipotetica filiera di un vegetale tutelato, nella quale siano presenti con attività ben distinte i seguenti : l'agricoltore, l'eventuale intermediario e il trasformatore e/o confezionatore per la produzione del finito. 2 Per procedura s'intende una o più procedure necessarie per poter essere riconosciuto dall Organismo di controllo come idoneo a far parte del circuito della produzione tutelata. Per fase di processo s'intende una o più fasi potenzialmente determinanti per l ottenimento del finito con 3 Per requisito s'intendono le categorie di potenziali requisiti minimi che ciascuno soggetto deve possedere per poter conferire materie prime e prodotti finiti al circuito della produzione tutelata. Nella colonna descrizione vanno riportati i requisiti previsti dal Disciplinare di Produzione per quella 4 Per autocontrollo s'intende l'insieme della attività di riscontro che consentono di attribuire agli interi lotti produttivi la conformità, attuate dallo stesso soggetto identificato, ex ante, in fieri e/o ex post. 5 Per attività di controllo s'intendono le attività di riscontro e, attuate in fieri e/o ex post, che consentono, all Organismo di controllo, di attribuire agli interi lotti produttivi la conformità. 6 Per tipologia di controllo s'intende una delle seguenti: -) con la lettera D s'intende il controllo di tipo documentale -) con la lettera I s'intende il controllo di tipo ispettivo esercitato presso il soggetto riconosciuto -) con la lettera A s'intende il controllo analitico sul 7 Oltre ai documenti di seguito citati, ogni Organismo di controllo deve comunicare periodicamente al MIPAF almeno: -) il numero complessivo dei controlli effettuati evidenziando quelli ispettivi, quelli analitici di e quelli solo documentali; -) per ciascun controllo indicare, in un quadro sinottico: il soggetto, le attività produttive da esso svolte, la data del controllo, il tipo del controllo svolto, la descrizione sintetica dell'oggetto del controllo e la descrizione sintetica dell'esito del controllo. 8 Elencare le non conformità possibili per ciascun requisito individuato, predisponendo tante righe quante sono le non conformità possibili relativamente a ciascun requisito riportato nella colonna descrizione. Lo schema prevede alcune ipotesi minime ed altre da esplicitare (evidenziate con l 9 Per ogni non conformità identificata specificare se o. Per non conformità s'intendono le irregolarità che non generano presupposti di non conformità per la materia prima e per il. Per non conformità s'intendono le irregolarità che generano presupposti di non 10 Per trattamento della non conformità s'intende l'insieme delle azioni intraprese al fine di "risolvere" la non conformità in senso stretto (per es. riparazione, rilavorazione, scarto, riesame di prodotti ottenuti in condizioni simili a quelli non conformi, esclusione del dal circuito tutelato, e Nei casi in cui si adottino misure di esclusione di già identificato con la denominazione è obbligatorio comunicare tale decisione al MIPAF 11 Per azione correttiva s'intende l'insieme delle azioni intraprese al fine di eliminare le cause di non conformità esistenti o potenziali. Nella colonna devono quindi essere specificati (quando la casella è evidenziata con la dicitura "di vario tipo") gli interventi da adottare, che a titolo esemplificat a) intensificazione temporanea delle verifiche ispettive b) intensificazione temporanea dei controlli analitici c) intensificazione temporanea dei controlli documentali d) sessioni formative e) sospensione del soggetto dal circuito f) revoca del riconoscimento del soggetto Inoltre, l'organismo deve provvedere ad elaborare ed adottare specifiche procedure per la gestione dei casi di reiterazione della medesima non conformità Nei casi in cui si adottino misure di sospensione o revoca è obbligatorio comunicare tali decisioni al MIPAF 12 Del totale oggetto della verifica, almeno il 14% deve essere riscontrato in azienda durante la fase di processo. 13 Relativamente alle prove analitiche (chimiche, fisiche e organolettiche), occorre specificare il periodo di validità delle stesse, trascorso il quale e ove non sia avvenuto il confezionamento, le stesse dovranno essere ripetute. pagina 4 di 4
5 Note allegate allo schema produzion vegetali DOP e IGP Rev 00 Note Testo 1 S'intendono i potenzialmente presenti in una ipotetica filiera di un vegetale tutelato, nella quale siano presenti con attività ben distinte i seguenti : l'agricoltore, l'eventuale intermediario e il trasformatore e/o confezionatore per la produzione del finito. 2 Per procedura s'intende una o più procedure necessarie per poter essere riconosciuto dall Organismo di controllo come idoneo a far parte del circuito della produzione tutelata. Per fase di processo s'intende una o più fasi potenzialmente determinanti per l ottenimento del finito conforme a quanto previsto dal disciplinare di produzione. 3 Per requisito s'intendono le categorie di potenziali requisiti minimi che ciascuno soggetto deve possedere per poter conferire materie prime e prodotti finiti al circuito della produzione tutelata. Nella colonna descrizione vanno riportati i requisiti previsti dal Disciplinare di Produzione per quella categoria di requisito, elaborando tante righe quanti sono i requisiti "disciplinati". Per ogni requisito descritto riportare altresì il riferimento al, della presentata al MIPAF, nel quale è trattato. 4 Per autocontrollo s'intende l'insieme della attività di riscontro che consentono di attribuire agli interi lotti produttivi la conformità, attuate dallo stesso soggetto identificato, ex ante, in fieri e/o ex post. 5 Per attività di controllo s'intendono le attività di riscontro e, attuate in fieri e/o ex post, che consentono, all Organismo di controllo, di attribuire agli interi lotti produttivi la conformità. 6 Per tipologia di controllo s'intende una delle seguenti: -) con la lettera D s'intende il controllo di tipo documentale -) con la lettera I s'intende il controllo di tipo ispettivo esercitato presso il soggetto riconosciuto -) con la lettera A s'intende il controllo analitico sul 7 Oltre ai documenti di seguito citati, ogni Organismo di controllo deve comunicare periodicamente al MIPAF almeno: -) il numero complessivo dei controlli effettuati evidenziando quelli ispettivi, quelli analitici di e quelli solo documentali; -) per ciascun controllo indicare, in un quadro sinottico: il soggetto, le attività produttive da esso svolte, la data del controllo, il tipo del controllo svolto, la descrizione sintetica dell'oggetto del controllo e la descrizione sintetica dell'esito del controllo. 8 Elencare le non conformità possibili per ciascun requisito individuato, predisponendo tante righe quante sono le non conformità possibili relativamente a ciascun requisito riportato nella colonna descrizione. Lo schema prevede alcune ipotesi minime ed altre da esplicitare (evidenziate con la dicitura "di vario tipo"). Ogni eventuale modifica "riduttiva" va opportunamente giustificata. Pagina 1 di 2
6 Note allegate allo schema produzion vegetali DOP e IGP Rev 00 Note Testo 9 Per ogni non conformità identificata specificare se o. Per non conformità s'intendono le irregolarità che non generano presupposti di non conformità per la materia prima e per il. Per non conformità s'intendono le irregolarità che generano presupposti di non conformità per la materia prima e per il. Nello schema vengono riportate solo alcune indicazioni minime. Ogni eventuale modifica "riduttiva" va opportunamente giustificata 10 Per trattamento della non conformità s'intende l'insieme delle azioni intraprese al fine di "risolvere" la non conformità in senso stretto (per es. riparazione, rilavorazione, scarto, riesame di prodotti ottenuti in condizioni simili a quelli non conformi, esclusione del dal circuito tutelato, ecc.). Nei casi in cui si adottino misure di esclusione di già identificato con la denominazione è obbligatorio comunicare tale decisione al MIPAF 11 Per azione correttiva s'intende l'insieme delle azioni intraprese al fine di eliminare le cause di non conformità esistenti o potenziali. Nella colonna devono quindi essere specificati (quando la casella è evidenziata con la dicitura "di vario tipo") gli interventi da adottare, che a titolo esemplificativo ma non esaustivo di seguito si riportano: a) intensificazione temporanea delle verifiche ispettive b) intensificazione temporanea dei controlli analitici c) intensificazione temporanea dei controlli documentali d) sessioni formative e) sospensione del soggetto dal circuito f) revoca del riconoscimento del soggetto Inoltre, l'organismo deve provvedere ad elaborare ed adottare specifiche procedure per la gestione dei casi di reiterazione della medesima non conformità Nei casi in cui si adottino misure di sospensione o revoca è obbligatorio comunicare tali decisioni al MIPAF 12 Del totale oggetto della verifica, almeno il 14% deve essere riscontrato in azienda durante la fase di processo. 13 Relativamente alle prove analitiche (chimiche, fisiche e organolettiche), occorre specificare il periodo di validità delle stesse, trascorso il quale e ove non sia avvenuto il confezionamento, le stesse dovranno essere ripetute. Pagina 2 di 2
2 Schema Controlli DOP Valli Trapanesi 8feb16. Pagina 1 di 13
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