IL SISTEMA DEI CONTROLLI
|
|
- Aniella Ranieri
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IL SALAME PIEMONTE IGP UN ANTICA NOVITA PIEMONTESE IL SISTEMA DEI CONTROLLI A TUTELA DELLA FILIERA E A GARANZIA DEI CONSUMATORI Gianni Comba Dir. Istituto Nord Ovest Qualità (INOQ) - Moretta, CN
2
3 3
4 DOP PIEMONTESI 13 DOP OTTENIBILI IN PIEMONTE FORMAGGI 6 esclusivamente piemontesi (Bra DOP, Robiola di Roccaverano DOP Castelmagno DOP, Raschera DOP, Murazzano DOP, Toma Piemontese DOP) 3 interregionali (Taleggio DOP, Grana Padano DOP e Gorgonzola DOP) CARNI LAVORATE 1 esclusivamente piemontese (Crudo di Cuneo DOP) 1 interregionale (Salamini italiani alla cacciatora DOP). PRODOTTI ITTICI 1 (Tinca gobba dorata del pianalto di Poirino DOP) CEREALI 1 Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP
5 IGP PIEMONTESI 8 IGP OTTENIBILI IN PIEMONTE 5 PRODOTTI FRUTTICOLI esclusivamente piemontesi Nocciola del Piemonte IGP Castagna Cuneo IGP Fagiolo Cuneo IGP Marrone della Valle di Susa IGP Mela Rossa Cuneo IGP 3 CARNI LAVORATE esclusivamente piemontesi Salame Piemonte IGP interregionali Mortadella Bologna IGP Salame Cremona IGP
6 FUNZIONAMENTO DI UN SISTEMA DI CONTROLLO ai sensi Reg. CE 1151/2012 MIPAAF - ICCQ Vigilanza sul sistema di controllo: vigilanza sugli OdC e sui Consorzi di Tutela Vigilanza sul mercato.coadiuvata dai Consorzi di Tutela ACCREDIA Organismi di Controllo Disciplinare Piano dei Controlli Verifica di conformità Autorizzazione all uso del marchio Aziende in filiera DOP/IGP o STG Produzione in autocontrollo documentato Prodotto DOP/IGP o STG
7 Sistema di Controllo concerne l'accertamento tecnico finalizzato all'individuazione: dell'origine della materia prima e delle sue caratteristiche; delle tecnologie e metodologie di produzione/trasformazione; la designazione della denominazione (e relativo logo) solo su prodotti che rispondono per caratteristiche fisiche, chimiche ed organolettiche previste dal disciplinare di produzione.
8 Sistema di Controllo Il sistema di controllo si fonda: sull esistenza di regola tecnica, in questo caso rappresentata dal disciplinare di produzione sulla dimostrazione da parte delle aziende che utilizzeranno il marchio, della costante rispondenza del processo e del prodotto finito ai requisiti previsti nel disciplinare, (attraverso la predisposizione ed il mantenimento di un sistema di autocontrollo aziendale) sulla sorveglianza periodica dell organismo di controllo dell effettiva rispondenza ai requisiti.
9 IL PIANO DI CONTROLLO Sulla base del Disciplinare di Produzione, l ente di controllo segnalato, deve redigere il Piano dei Controllo.
10 IL PIANO DI CONTROLLO Il Piano di controllo si prefigge i seguenti scopi: 1. definire il prodotto controllato; 2. elencare i punti necessari per accertare la conformità del prodotto alla Norma Disciplinare di riferimento; 3. indicare le modalità di accesso al sistema di controllo 4. indicare il sistema di garanzia di conformità (autocontrollo) richiesto alle aziende controllate; 5. illustrare le modalità di effettuazione delle verifiche documentali, ispettive, sensoriali e analitiche attuate dall organo di controllo per concedere e rinnovare alle aziende controllate l autorizzazione all impiego della DOP.
11 IL PIANO DI CONTROLLO Il Piano dei Controlli, redatto sulla base del disciplinare depositato presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e presso i competenti Servizi dell Unione Europea consente di specificare: la delimitazione della zona geografica di produzione della materia prima, la descrizione del prodotto e delle caratteristiche finali; la descrizione del metodo tradizionale di ottenimento; i sistemi di identificazione e rintracciabilità del prodotto; le modalità di presentazione al momento dell immissione del prodotto in commercio. l insieme dei controlli ai quali il prodotto deve essere sottoposto affinché possa essere contrassegnato con il marchio distintivo della IGP Mela Rossa Cuneo, è costituito: dalle attività direttamente a carico dei soggetti interessati lungo la filiera di produzione disciplinata (attività di autocontrollo); dai controlli di conformità svolti da INOQ al fine di accertare la completa conformità dei processi e dei prodotti.
12 Scopo e campo di applicazione Il P.C Salame Piemonte IGP ; trova applicazione, per le specifiche parti di pertinenza, presso tutti i soggetti della filiera disciplinata che concorrono alla produzione della denominazione. allevatori, macelli sezionamenti, Controllati da IPQ, nell ambito della certificazione del Prosciutto Crudo di Parma (che PER QUESTE CATEGORIE, presenta requisiti identici al discip Salame Piemonte IGP). salumifici, confezionatori/affettatori. 13
13 Accesso al sistema di controllo Con l atto della presentazione della domanda di accesso al sistema di controllo tutti i soggetti accettano integralmente i contenuti del Piano dei Controlli per l IGP Salame Piemonte e assumono diretta responsabilità per le attività svolte.
14 PROCEDURA DI RICONOSCIMENTO VERIFICA ISPETTIVA INIZIALE INOQ verificherà : la corrispondenza delle condizioni rispetto a quanto comunicato nella documentazione allegata alla domanda e la capacità del soggetto produttivo di soddisfare i requisiti disciplinati, in relazione alle specifiche attività da esso svolte. la disponibilità di attrezzature ed impianti idonei. l adeguatezza dei sistemi per l identificazione e rintracciabilità la capacità di soddisfare i requisiti disciplinati con particolare riferimento alle prescrizioni relative all allevamento ed all alimentazione; macellazione e/o sezionamento, di procedure di produzione e di stagionatura, modalità di affettatura e confezionamento. 15
15 PROCEDURA DI RICONOSCIMENTO RILASCIO IDONEITA VERIFICA ISPETTIVA INIZIALE OK KO Comitato Esecutivo di Certificazione, delibera il rilascio della certificazione di conformità. L azienda viene inserita negli elenchi dei soggetti idonei alla produzione di Salame Piemonte, tenuti da INOQ. supplemento di istruttoria per valutare la soluzione delle anomalie emerse, INOQ informa di tale rilascio, il richiedente, l'autorità nazionale di controllo (MIPAAF) ed il Consorzio di Tutela 16
16 ADEMPIMENTI A CARICO DEI SOGGETTI CERTIFICATI Ogni soggetto è tenuto a produrre, conservare, rendere disponibile ai controlli di INOQ e trasmettere adeguata documentazione prodotta in autocontrollo ad evidenza del rispetto dei requisiti di conformità di prodotti e processi, dell osservanza delle disposizioni del presente PC corretta identificazione e completa tracciabilità delle produzioni ottenute e immesse nel circuito della denominazione Salame Piemonte 17
17 ADEMPIMENTI A CARICO DEI SOGGETTI CERTIFICATI TRASMISSIONE MENSILE DEI DATI PRODUTTIVI I produttori/salumifici riconosciuti sono tenuti a trasmettere mensilmente a INOQ: kg materia prima acquistata fornitore della materia prima con riferimento al DDT; KG prodotto idoneo alla denominazione Salame Piemonte per Lotto di produzione Kg prodotto finito idoneo alla denominazione Salame Piemonte approvvigionato (Kg) e relativa provenienza (e relativo fornitore); 18
18 ADEMPIMENTI A CARICO DEI SOGGETTI CERTIFICATI TRASMISSIONE MENSILE DEI DATI PRODUTTIVI I confezionatori riconosciuti sono tenuti a trasmettere mensilmente a INOQ: Kg. (e pezzi)come Salame Piemonte IGP ; data di confezionamento e lotto di vendita; quantità di prodotto declassato (in kg e/o facoltativamente, n pezzi); I soggetti confezionatori riconosciuti che effettuano anche attività di affettamento, sono inoltre tenuti a trasmettere a INOQ : lotto di origine del prodotto idoneo all affettamento; data di preparazione all affettamento e data di affettamento; quantità di prodotto finito idoneo (in kg e/o facoltativamente anche il numero pezzi) avviate all affettamento numero di vaschette ottenute e relativo peso unitario; indicazione del lotto di vendita; 19
Il piano dei controlli nella produzione e valorizzazione di DOP e IGP
Valorizzazione del prodotto agroalimentare Denominazioni geografiche: sistemi si controllo e di certificazione Il piano dei controlli nella produzione e valorizzazione di DOP e IGP Gianni Comba Dir. Istituto
DettagliModalità di accesso ad una DOP/IGP
Modalità di accesso ad una DOP/IGP Rev. 00 1 SOMMARIO 1. MODALITÀ DI ACCESSO AD UNA DOP/IGP 3 2. IL PERCORSO CERTIFICATIVO DELLA DOP CANESTRATO PUGLIESE 4 3. ALLEGATO 1 - DOCUMENTI DA ALLEGARE AL MODELLO
DettagliModalità di accesso ad una DOP/IGP
Modalità di accesso ad una DOP/IGP Rev. 00 1 SOMMARIO 1. MODALITÀ DI ACCESSO AD UNA DOP/IGP 3 2. IL PERCORSO CERTIFICATIVO DELLA DOP OLIO EXTRAVERGINE D OLIVA TERRA DI BARI 4 3. ALLEGATO 1 - DOCUMENTI
DettagliFAO - Geographical Indications Study Tour
FAO - Geographical Indications Study Tour Bologna, 9 ottobre 2014 Direzione Generale Agricoltura, economia ittica, attività faunistico - venatorie Servizio Percorsi di qualità, relazioni di mercato e integrazione
DettagliModalità di accesso ad una DOP/IGP
Modalità di accesso ad una DOP/IGP Rev. 00 1 SOMMARIO 1. MODALITÀ DI ACCESSO AD UNA DOP/IGP 3 2. IL PERCORSO CERTIFICATIVO DELLA DOP CACIOCAVALLO SILANO 4 3. ALLEGATO 1 - DOCUMENTI DA ALLEGARE AL MODELLO
DettagliDisciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.A - Appendice Settore Accessori Moda
Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.A - Appendice Settore Accessori Moda Pagina 1 di 5 APPENDICE SETTORE ACCESSORI MODA 1 - Obiettivo Il
DettagliDisciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice
Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.C. Appendice Settore C/Terzi; C/Lavorazioni; Sub-fornitori Pagina 1 di 4 APPENDICE C/TERZI, C/LAVORAZIONE
DettagliModalità di accesso ad una DOP/IGP
Modalità di accesso ad una DOP/IGP Rev. 00 1 SOMMARIO 1. MODALITÀ DI ACCESSO AD UNA DOP/IGP 3 2. IL PERCORSO CERTIFICATIVO DELLA DOP OLIO EXTRAVERGINE D OLIVA TERRA DI BARI 4 3. ALLEGATO 1 - DOCUMENTI
DettagliDisciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.S. Appendice Settore Prodotti Sementieri
Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.S. Appendice Settore Prodotti Sementieri Pagina 1/5 APPENDICE I SETTORE PRODOTTI SEMENTIERI 1 - Obiettivo
DettagliIl prodotto tipico. La valorizzazione dei prodotti tipici. La normativa. Il prodotto tipico
Il prodotto tipico La valorizzazione dei prodotti tipici Il caso del DOP e il ruolo dei consorzi di tutela Non tutti i prodotti caratteristici di una determinata zona possono definirsi tipici Un prodotto
DettagliDisciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.S. - Appendice Settore Strumenti di Scrittura
Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.S. - Appendice Settore Strumenti di Scrittura Pagina 1 di 5 APPENDICE SETTORE STRUMENTI DI SCRITTURA
DettagliIl sistema delle IG in Italia e la sua rilevanza nell'ambito del comparto agroalimentare
Il sistema delle IG in Italia e la sua rilevanza nell'ambito del comparto agroalimentare Seminario FAO sui prodotti ad indicazione geografica Roma, 6 ottobre 2014 1 I dati essenziali L Italia si conferma
DettagliREGOLAMENTO DI PRODUZIONE DELLA CARNE DI RAZZA BOVINA PIEMONTESE DEL CONSORZIO MACELLAI TIPICI DI CUNEO
Pagina: 1 di 7 REGOLAMENTO DI PRODUZIONE DELLA CARNE DI RAZZA BOVINA DEL CONSORZIO MACELLAI TIPICI DI CUNEO Pagina: 2 di 7 Premessa Il Consorzio Macellai Tipici di Cuneo - Carnè promuove la realizzazione
DettagliIL DIRETTORE GENERALE DEL CONTROLLO DELLA QUALITÀ E DEI SISTEMI DI QUALITÀ
DECRETO 21 luglio 2009. Conferimento a «Valoritalia società per la certificazione delle qualità e delle produzioni vitivinicole italiane S.r.l.», dell incarico a svolgere le funzioni di controllo previste
DettagliREGIONE PIEMONTE ASSESSORATO AGRICOLTURA, TUTELA DELLA FAUNA E DELLA FLORA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA
ALLEGATO A REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO AGRICOLTURA, TUTELA DELLA FAUNA E DELLA FLORA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA PIANO DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 DELLA REGIONE PIEMONTE- MISURA 132 PARTECIPAZIONE
DettagliVisto il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999 relativo all organizzazione comune del mercato vitivinicolo;
DECRETO 2 aprile 2009. Conferimento al Consorzio di tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero dell incarico a svolgere le funzioni di controllo per la DOCG «Roero» e per le DOC «Colline Saluzzesi»,
DettagliDisciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.T - Appendice Settore Tessile
Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.T - Appendice Settore Tessile Pagina 1 di 5 APPENDICE I SETTORE TESSILE 1 - Obiettivo Il presente documento
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI DEL SETTORE ITTICO. La filiera
CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI DEL SETTORE ITTICO La filiera LA FILIERA ITTICA FILIERA insieme definito delle organizzazioni (o operatori) con i relativi flussi materiali che concorrono alla formazione,
DettagliSchema e Piano dei Controlli dei prodotti florovivaistici della Campania ai fini dell uso del marchio Standard Garantito Fiori della Campania
Schema e Piano dei Controlli dei prodotti florovivaistici della Campania ai fini dell uso del marchio Standard Garantito Fiori della Campania copia controllata N copia non controllata 02 30.09.05 Seconda
DettagliDisciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.P. Appendice Settore Pelletteria
Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.P. Appendice Settore Pelletteria Pagina 1/5 APPENDICE I SETTORE PELLETTERIA 1 - Obiettivo Il presente
DettagliProgetto ITALIALLEVA:
Progetto ITALIALLEVA: NUOVE ESIGENZE DEI CONSUMATORI: Sicurezza alimentare Conoscenza e trasparenza dei processi produttivi Eticità dei processi produttivi QUADRO NORMATIVO: Pacchetto igiene Mangimi Condizionalità
DettagliCertificazione dei prodotti agricoli: le esperienze del mondo produttivo. A cura del dott. Franco Parola
Certificazione dei prodotti agricoli: le esperienze del mondo produttivo A cura del dott. Franco Parola Tracciabilità - Rintracciabilità Lotti - Filiera Dal campo alla tavola La filiera è l insieme di
DettagliQualità degli alimenti
Qualità degli alimenti La qualità viene definita come la capacità di soddisfare le esigenze del cliente che usufruisce di un prodotto o servizio. Esistono fattori qualitativi oggettivi, che dipendono dall'alimento,
DettagliDEL PROTOCOLLO D INTESA AGRICOLTORI/CONSUMATORI
PIANO DI CONTROLLO DEL PROTOCOLLO D INTESA AGRICOLTORI/CONSUMATORI SETTORE ORTOFRUTTICOLO PROMOSSO DA Indice generale 1. Premessa...3 2. Scopo e campo di applicazione....3 3. Accesso al sistema di controllo...
DettagliQualità Garantita dalla Regione Puglia. Bari Assessorato Regionale Risorse Agroalimentari, 14 aprile 2016
Qualità Garantita dalla Regione Puglia Bari Assessorato Regionale Risorse Agroalimentari, 14 aprile 2016 Marchio non Registrato Il marchio collettivo comunitario con indicazione d origine Prodotti di Puglia,
DettagliVisto il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999 relativo all organizzazione comune del mercato vitivinicolo;
DECRETO 2 aprile 2009. Adeguamento dell incarico a svolgere le funzioni di controllo al Consorzio di tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero per le DOCG «Barbaresco», «Barolo» e «Dolcetto di Dogliani
DettagliREGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE FORMAGGI A PASTA DURA E SEMIDURA
PRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE FORMAGGI A PASTA DURA E SEMIDURA 1 1. CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente
DettagliRoma 16 giugno Relatore: Dott. Roberto Varese Dirigente SACO VII
Utilizzo di una denominazione protetta nell etichettatura, etichettatura, nella presentazione o nella pubblicità di prodotti composti, elaborati o trasformati Roma 16 giugno 2009 Relatore: Dott. Roberto
DettagliIL DIRETTORE GENERALE DEL CONTROLLO DELLA QUALITÀ E DEI SISTEMI DI QUALITÀ
DECRETO 21 luglio 2009. Conferimento a «Toscana CertiÞ cazione Agroalimentare S.r.l.», in breve «TCA S.r.l.», dell incarico a svolgere le funzioni di controllo previste dall articolo 48 del Regolamento
DettagliL attività del Consorzio del Prosciutto Toscano
L attività del Consorzio del Prosciutto Toscano Regione Toscana 26 febbraio 2013 Il Prosciutto Toscano Riconoscimento della DOP nel 1996 Inizio produzione tutelata: settembre 1997 Materia prima: cosce
DettagliIl Marchio QM Qualità Garantita dalle Marche
Il Marchio QM Qualità Garantita dalle Marche - - - - - - Regione Marche Servizio Agricoltura, Forestazione e Pesca Ferruccio Luciani Roma - 23 maggio 2013 Situazione attuale delle produzioni di qualità
DettagliREGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE CON IL MARCHIO PSV PLASTICA SECONDA VITA
Pag. 1 / 7 REGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE CON IL MARCHIO PSV PLASTICA SECONDA VITA ISTITUTO ITALIANO DEI PLASTICI S.r.l. via M.U. Traiano 7 20149 Milano tel.: 02 3456021 fax: 02 3314930 e-mail:
DettagliAree di produzione e prospettive delle DOP casearie italiane
Scuola di Sicurezza Alimentare La valorizzazione del prodotto agroalimentare prospettive-strategie-comunicazioni Aree di produzione e prospettive delle DOP casearie italiane Vincenzo Bozzetti D.T. IL LATTE
DettagliPRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA CON DGR N. 2210 DEL 09/12/2015 AI SENSI DEL REG. (CE) N.
PRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA CON DGR N. 2210 DEL 09/12/2015 AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE Pane 1. CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente
DettagliTipo di controllo (6) Entità del controllo per anno (in %) 1 controllo documentaz. D ad ogni riconos. aziende agricole richiedenti
Produttori PROCEURA O FASE iniziale ubicazione terreni con superficie destinata a caroteti impianti di coltivazione REQUSTO (3) escrizione n territorio delimitato (requisito 3) letamazione (requisito 4)
DettagliLA NORMA UNI EN E LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO A MARCHIO IIP UNI
LA NORMA UNI EN 14351-1 E LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO A MARCHIO IIP UNI Monza 16 aprile 2013 Piero Ricci I.I.P. S.r.l. Istituto Italiano dei Plastici La verifica della conformità Quando un utente acquista
DettagliPIANO DEI CONTROLLI DEL MCG VALTELLINA
[ PIANO DEI CONTROLLI DEL MCG VALTELLINA Allegato A) alla deliberazione n. 95 del 24/06/13 Soggetto interessato Richiesta iniziale della Licenza d uso del MCG per i prodotti di cui ai commi 4, 5 e 6 dell
DettagliPRODOTTI DI QUALITA. REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA CON DGR N del 09/12/2015 AI SENSI DEL REG. (CE) N.
PRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA CON DGR N. 2210 del 09/12/2015 AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE PRODOTTI DOLCI, SALATI E BEVANDE A
DettagliPRODOTTI DOP, IGP, STG: IL LORO SVILUPPO E LA LORO AFFERMAZIONE NELLA STORIA DI TRE REGOLAMENTI COMUNITARI
PRODOTTI DOP, IGP, STG: IL LORO SVILUPPO E LA LORO AFFERMAZIONE NELLA STORIA DI TRE REGOLAMENTI COMUNITARI Responsabile Area Agricoltura e Industria Alimentare Nomisma spa I temi di approfondimento Il
DettagliProtocollo data. SEDE LEGALE O AMMINISTRATIVA Via C.A.P. Comune Località Telefono Fax. Legale rappresentante Sig. nato a il e residente a Prov.
Protocollo data RAGIONE SOCIALE (timbro) SEDE LEGALE O AMMINISTRATIVA Via C.A.P. Comune Località Telefono Fax Legale rappresentante Sig. nato a il e residente a Prov. in Via SEDE PRODUTTIVA: Via C.A.P.
DettagliSEMINARIO PRODOTTI ITTICI
SEMINARIO PRODOTTI ITTICI La legislazione applicata alla commercializzazione dei prodotti della pesca Salvatore Baglieri Servizio Veterinario Igiene degli Alimenti di O. A. - AUSL 7, Ragusa Comiso 05 Marzo
DettagliLA FAMIGLIA ALLASIA E RUBIANO
LA FAMIGLIA ALLASIA E RUBIANO 1 2 Vi raccontiamo una storia Nel mezzo al territorio del vecchio MARCHESATO DI SALUZZO nasce l azienda CARNI DOCK. Si trova a due passi dal CASTELLO DI LAGNASCO, trecentesco
DettagliTracciabilità e Rintracciabilità a garanzia della qualita` e sicurezza dei prodotti alimentari
Specialisti della Codifica, marcatura ed etichettatura Tracciabilità e Rintracciabilità a garanzia della qualita` e sicurezza dei prodotti alimentari SICUREZZA ALIMENTARE La garanzia della sicurezza degli
DettagliPIANO DEI CONTROLLI E PROSPETTO TARIFFARIO D.O. ALTO ADIGE O DELL ALTO ADIGE/ SÜDTIROL O SÜDTIROLER
CAMERA DI COMMERCIO DI PIANO DEI CONTROLLI E PROSPETTO TARIFFARIO D.O. ALTO ADIGE O DELL ALTO ADIGE/ SÜDTIROL O SÜDTIROLER PIANO DELLE VERIFICHE E DEI CONTROLLI E PROSPETTO TARIFFARIO DELLA D.O. ALTO ADIGE
DettagliLISTA DI RISCONTRO SUINO LODIGIANO TERRA BUONA N DEL VERBALE: ALLEVAMENTO. Riportare il nominativo dell Allevamento OBIETTIVI DELLA VERIFICA
DATA N DEL VERBALE: ALLEVAMENTO (n progressivo) Riportare il nominativo dell Allevamento OBIETTIVI DELLA VERIFICA Riportare lo scopo della Verifica FIGURE COINVOLTE NELLA VERIFICA PERSONA FUNZIONE FIRMA
DettagliProcedura Utilizzo Marchio PRODOTTI DI PUGLIA Settore Agro-Alimentare. Procedura Utilizzo Marchio PRODOTTI DI PUGLIA REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE
Procedura Utilizzo Marchio REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE 1 SOMMARIO 1. PREMESSA 2. PROCEDURA E CAMPO DI APPLICAZIONE 3. SOGGETTI LEGITTIMATI 4. CONDIZIONI DI ACCESSO 5. ACCORDI FILIERA 6. RICHIESTA DI CONCESSIONE
DettagliI PRODOTTI DOP E IGP DELL EMILIA-ROMAGNA nati qui, apprezzati in tutto il mondo
I PRODOTTI DOP E IGP DELL EMILIA-ROMAGNA DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA, ECONOMIA ITTICA, ATTIVITA FAUNISTICO-VENATORIE SANA Bologna 6-9 settembre 2014 Cosa sono Le produzioni a qualità regolamentata DOP
DettagliTARIFFARIO PER L ATTIVITÀ DI CONTROLLO DELL OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA DOP RIVIERA LIGURE
CAMERE DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DELLA LIGURIA TARIFFARIO PER L ATTIVITÀ DI CONTROLLO DELL OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA RIVIERA LIGURE 1 1. Generalità. I prezzi riportati nel presente
DettagliALLEGATO A. Procedura di Utilizzo Marchio. Qualità Sicura Sicilia
ALLEGATO A Procedura di Utilizzo Marchio QS Qualità Sicura Sicilia SOMMARIO 1. PREMESSA 2. PROCEDURA E CAMPO DI APPLICAZIONE 3. SOGGETTI LEGITTIMATI 4. PRODOTTI E SERVIZI 5. LOGO DEL MARCHIO 6. MODALITÀ
DettagliFRIULI o FRIULI VENEZIA GIULIA
PIANO DELLE VERIFICHE E DEI CONTROLLI e TARIFFARIO PER LA DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA DEI VINI FRIULI o FRIULI VENEZIA GIULIA D.M. 14 giugno 2012 e D.M. 11 novembre 2011 PIANO DELLE VERIFICHE
DettagliPRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE
PRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE FORMAGGI FRESCHI O A BREVE MATURAZIONE 1 1. CAMPO DI APPLICAZIONE
DettagliDISCIPLINARE DI PRODUZIONE Susumelle di Reggio Calabria. Art. 1 Denominazione
DISCIPLINARE DI PRODUZIONE Susumelle di Reggio Calabria Art. 1 Denominazione Il nome Susumelle di Reggio Calabria è riservato esclusivamente al prodotto che risponde alle condizioni ed ai requisiti stabiliti
DettagliSimona Caselli Assessore Agricoltura Regione Emilia-Romagna
Simona Caselli Assessore Agricoltura Regione Emilia-Romagna La politica della qualità Popolarità guadagnata nel tempo delle produzioni italiane e importanza socioeconomica dei prodotti tipici Costi di
DettagliL IMPORTANZA DEL CONTROLLO DI FILIERA NEL LATTE ALIMENTARE
L IMPORTANZA DEL CONTROLLO DI FILIERA NEL LATTE ALIMENTARE Dott. Olindo Mazzotti Centrale del Latte di Torino & C. S.p.A. Unità Operativa CLR Latte Tigullio GENOVA PALAZZO DUCALE, 5 NOVEMBRE 2014 IL LATTE
DettagliConvegno CENTRO CONGRESSI CCIAA TORINO FILIERA CARNE BOVINA. Silvana Russo
Convegno CENTRO CONGRESSI CCIAA TORINO FILIERA CARNE BOVINA Silvana Russo CRAI: LA PRESENZA GEOGRAFICA CRAI sviluppa un fatturato alle casse di 3.200 mio/euro con una superficie di vendita pari a ca. 691.240
DettagliSistema di tracciabilità volontario nel settore calzature DOCUMENTO NORMATIVO
REV. DATA DESCRIZIONE PREPARATO VERIFICATO APPROVATO 0 1 a emissione Unionfiliere Segreteria Tecnica Organizzativa A. Vittoria Comitato Esecutivo di Unionfiliere 1 SCOPO DEL Il presente Documento Normativo
DettagliPIANO DEI CONTROLLI E PROSPETTO TARIFFARIO DELLA D.O. SALICE SALENTINO AI SENSI DEL DM 14 GIUGNO 2012
PIANO DEI CONTROLLI E PROSPETTO TARIFFARIO DELLA D.O. SALICE SALENTINO AI SENSI DEL DM 4 GIUGNO 202 REV. DATA ELABORATO VERIFICATO APPROVATO 0 24/07/202 Romualdo Topputi Angelo Raffaele Caforio Eupremio
DettagliPIANO DELLE VERIFICHE E DEI CONTROLLI E PROSPETTO TARIFFARIO PER LE DENOMINAZIONI DI ORIGINE DEI VINI
PIANO DELLE VERIFICHE E DEI CONTROLLI E PROSPETTO TARIFFARIO PER LE DENOMINAZIONI DI ORIGINE DEI VINI -AI SENSI DEL DM N. 794 DEL 14/06/2012- REV. DATA ELABORATO VERIFICATO per la Segreteria Tecnica APPROVATO
DettagliGuida per la predisposizione del Disciplinare di Produzione ai fini della certificazione volontaria dei prodotti agroalimentari 1
Guida per la predisposizione del Disciplinare di Produzione ai fini della certificazione volontaria dei prodotti agroalimentari 1 1. GENERALITA...1 1.1. MOTIVAZIONE ED OBIETTIVI....1 1.2. DESCRIZIONE DEL
DettagliProdotti DOP Quantità certificata Casciotta di Urbino 250 t Oliva Ascolana del Piceno q (1 produzione 2007/2008) Prosciutto di Carpegna Olio ext
I prodotti della filiera suinicola (dati tratti dall elenco delle denominazioni italiane del Mi.P.A.A.F. aggiornato al 22.02.2008) Italia: n. 20 DOP n. 8 IGP Regione Marche: n. 3 DOP n. 2 IGP n. 23 Prodotti
DettagliIL PIANO DELLE VERIFICHE E DEI CONTROLLI MOLISE D.O.C.
(Schede aggiornate DM 17.07.2008) IL PIANO DELLE VERIFICHE E DEI CONTROLLI MOLISE D.O.C. 1 SCHEDA 1 VITICOLTORE - Controllo Albo Vigneti 1 Soggetto I viticoltori, conduttori a qualunque titolo di appezzamenti
DettagliI salumi nell alimentazione moderna Bologna, 31 ottobre 2012
I salumi nell alimentazione moderna Bologna, 31 ottobre 2012 Direzione Generale Agricoltura, economia ittica, attività faunistico- venatorie Servizio Percorsidiqualità,relazionidi mercatoeintegrazionidi
DettagliPRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA CON DGR N DEL 09/12/2015 AI SENSI DEL REG. (CE) N.
PRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA CON DGR N. 2210 DEL 09/12/2015 AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE Pasta 1. CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente
DettagliPIANO DI CONTROLLO PER VINI A D.O. COLLI DEL TRASIMENO
Pagina 1 di 9 PIANO DI CONTROLLO PER VINI A D.O. COLLI DEL TRASIMENO (in accordo all Allegato 2 del Decreto n.794 del 14 Giugno 2012 Approvazione dello schema di piano dei controlli, in applicazione dell
DettagliDI S AR DEG NA I.G.P.
AG NELLO DI S AR DEG NA I.G.P. E importante tutelare la qualità dell agnello sardo L apposizione del marchio IGP, Indicazione Geografica Protetta, sulle carni e sulle confezioni, attesta il legame tra
DettagliPIANO DELLE VERIFICHE E DEI CONTROLLI DELLA D.O. Cannonau di Sardegna AI SENSI DEL DM 14 GIUGNO 2012
DELLA AI SENSI DEL DM 14 GIUGNO 2012 REV. DATA ELABORATO VERIFICATO APPROVATO 0 24/07/12 Acquisizione documentazione (anche per via telematica) Attività di di VITICOLTORE Produzione delle uve a D.O. dei
DettagliPROSCIUTTO DI PARMA Denominazione di Origine Protetta
PROSCIUTTO DI PARMA Denominazione di Origine Protetta REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 1208/2013 DELLA COMMISSIONE del 25 novembre 2013 SISTEMA DI CONTROLLO E SCHEMA DI CERTIFICAZIONE Sistema tariffario
DettagliMarchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone
pag. 1 Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone DISCIPLINARE DI PRODUZIONE VITE AD UVA DA VINO DA PRODUZIONE INTEGRATA Premessa Il Parco Regionale di Montevecchia
DettagliModena, 28 maggio 2009 Michele Fusillo
ASSALZOO Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici Presenta CODEX ASSALZOO Modena, 28 maggio 2009 Michele Fusillo Igiene dei mangimi Reg. CE n. 183/2005 Art. 20: Manuali di corretta
DettagliCOLLI ORIENTALI DEL FRIULI PICOLIT
PIANO DELLE VERIFICHE E DEI CONTROLLI PER LA DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA E GARANTITA DEI VINI COLLI ORIENTALI DEL FRIULI PICOLIT D.M. 4 giugno 202 PIANO DELLE VERIFICHE E DEI CONTROLLI PER LA
DettagliPiccolissimi: Pe < 200kW Piccoli: 200 Pe< 1000 kw. Piccolissimi: Pe < 200kW Piccoli: 200 Pe< 1000 kw Medi: 1000 Pe < 5000 kw Grandi: Pe 5000 kw
IMPIANTI A BIOMASSA - FILIERA DEI COMBUSTIBILI LIQUIDI AMBITI DI Siti UNESCO - candidature in atto Core zone Siti UNESCO - candidature in atto buffer zone Beni Paesaggistici PRINCIPALI DISPOSIZIONI DI
DettagliREGIONE PIEMONTE ASSESSORATO CACCIA E PESCA
REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO CACCIA E PESCA DISPOSIZIONI IN ORDINE ALL IMPIANTO E ALL ESERCIZIO DEGLI ALLEVAMENTI DI FAUNA SELVATICA A SCOPO DI RIPOPOLAMENTO O A SCOPO ALIMENTARE. (ART. 22 L.R. 4 SETTEMBRE
DettagliIl Comitato Promotore presenta Il Consorzio di Garanzia del Suino italiano
Il Comitato Promotore presenta Il Consorzio di Garanzia del Suino italiano GRAN BRETAGNA MOLTO FAVOREVOLE 82% ABBASTANZA FAVOREVOLE 16% POCO FAVOREVOLE 1% PER NULLA FAVOREVOLE 1% ASSOSUINI TAB. SINTETICA
DettagliProt Pos. 16 SEDE
Ufficio II E p.c. Roma, 30 marzo 2004 Ai Direttori degli Uffici periferici LORO SEDI Ai Direttori degli Uffici centrali Prot. 21167 Pos. 16 SEDE Oggetto: Controlli etichettatura delle carni bovine../.
DettagliDispositivo per il controllo di conformità della Specialità Tradizionale Garantita Pizza Napoletana INDICE. 1. Definizioni e Abbreviazioni...
Dispositivo per il controllo di della Specialità Tradizionale Garantita Pizza Napoletana INDICE 1. Definizioni e Abbreviazioni... 2 2. Riferimenti... 2 3. Richiedenti l attestazione di... 2 4. Identificazione
DettagliPROGRAMMA INTERREGIONALE AGRICOLTURA - QUALITA
IBERAZIONE N. PROGRAMMA INTERREGIONALE AGRICOLTURA - QUALITA Obiettivi e contenuti L obiettivo che il programma si pone è quello di qualificare e certificare le produzioni agricole, attraverso controlli
DettagliFORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO DOP PIANO DI CONTROLLO
Redatto da: P.C. Verificato da: S.P. Rev. 01 del 27/09/11 approvata da GTV del MIPAAF Pag. 1 di 69 DIPARTIMENTO CONTROLLO QUALITÀ P.R. FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO DOP PIANO DI CONTROLLO Redatto da: P.C.
DettagliDISCIPLINARI DI PRODUZIONE PRODOTTI ZOOTECNICI
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO F Dgr n. 1330 del 23 luglio 2013 pag. 1/19 DISCIPLINARI DI PRODUZIONE PRODOTTI ZOOTECNICI Legge Regionale 31 maggio 2001, n. 12 Tutela e valorizzazione dei prodotti
DettagliMarchio di qualità con indicazione di origine. Marchio di qualità Südtirol/Alto Adige. Disciplinare. per il settore
Marchio di qualità con indicazione di origine Marchio di qualità Südtirol/Alto Adige Disciplinare per il settore Canederli allo speck e al formaggio e altri prodotti finiti Decreto del Direttore della
DettagliLA REGIONE FVG VERSO GLI OBIETTIVI EUROPEI 2020: IL NUOVO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE ED IL SOSTEGNO ALLE PRODUZIONI DI QUALITÀ
LA REGIONE FVG VERSO GLI OBIETTIVI EUROPEI 2020: IL NUOVO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE ED IL SOSTEGNO ALLE PRODUZIONI DI QUALITÀ Ing. Paolo Stefanelli Direttore Generale ERSA STRUMENTI DI QUALITA NELL
DettagliIstituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione: «Angelo Berti»
Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione: «Angelo Berti» I prodotti alimentari: i prodotti tipici tradizionali. I PRODOTTI D.O.P. Denominazione Origine Protteta. Verso
DettagliSCIMUDIN DELLA VALTELLINA
1 A L L E G A T O 1 SCIMUDIN DELLA VALTELLINA Disciplinare di produzione Art. 1 - Attribuzione del Marchio Collettivo Geografico Scimudin della Valtellina Art. 2 - Caratteristiche del prodotto 2.1. Caratteristiche
DettagliPROSCIUTTO DI SAURIS
ISTITUTO NORD EST QUALITA PROSCIUTTO DI SAURIS Incazione Geografica Protetta RIEPILOGO ATTIVITA PRODUTTIVA ANNO 0 DOSSIER 0 Sez. PDS Origine e provenienza delle cosce suine fresche per la IGP Periodo N.
DettagliI prodotti a Denominazione di Origine Protetta (DOP), ad Indicazione Geografica Protetta (IGP), e le Specialità Tradizionali Garantite (STG)
I prodotti a Denominazione di Origine Protetta (DOP), ad Indicazione Geografica Protetta (IGP), e le Specialità Tradizionali Garantite (STG) EMAA 05/06 XI / 1 DO e IG protette da cosa? Il Regolamento 2081/92
DettagliSEMINARIO TEMATICO 4 Qualità dei prodotti e sostenibilità economica, sociale, ambientale. Legnaro (Padova) Venerdì 19 Novembre 2010
SEMINARIO TEMATICO 4 Qualità dei prodotti e sostenibilità economica, sociale, ambientale Legnaro (Padova) Venerdì 19 Novembre 2010 La valorizzazione dei prodotti agroalimentari del territorio tra marchi
DettagliSTG LATTE E FIENO DOMANDA DI ADESIONE AL SISTEMA DI CONTROLLO E CERTIFICAZIONE
Pag. 1 di 7 Il sottoscritto Signor/a Spett. CCPB Srl Via Carlo Pisacane, 32 60019 Senigallia (AN) Fax 071/7910043 e-mail : certificazionidopigp@ccpb.it Cod. Fiscale nato/a a Prov. il e residente in via
DettagliLa filiera agroalimentare
1. Dalla produzione al consumo DALLE AZIENDE AGRICOLE AL MERCATO ALL INGROSSO MERCATO ALL INGROSSO AZIENDE AGRICOLE PRODOTTI DA CONSUMARE FRESCHI AZIENDE DI TRASFORMAZIONE ORTOMERCATO MERCATO DELLE CARNI
DettagliDisciplinare di etichettatura del sistema di qualità Qualità Verificata Carne di vitello al latte e cereali ai sensi del regolamento (CE) n.
giunta regionale Allegato B al Dpgr n. 162 del 14 novembre 2013 pag. 1/16 Disciplinari di etichettatura del sistema di qualità Qualità Verificata Legge Regionale 31 maggio 2001, n. 12 Disciplinare di etichettatura
DettagliMinistero delle politiche agricole alimentari e forestali
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE COMPETITIVE, DELLA QUALITÀ AGROALIMENTARE E DELLA PESCA DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE DELLA QUALITÀ AGROALIMENTARE
DettagliCONTROLLI SULLE IMPRESE (art. 25 del D.Lgs. n. 33/2013) attività svolte dall Ufficio Metrico
CONTROLLI SULLE IMPRESE (art. 25 del D.Lgs. n. 33/2013) attività svolte dall Ufficio Metrico Tipologia dei controlli Riferimenti normativi Criteri e modalità dei controlli Coerenza della produzione in
DettagliREGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA. Salumificio F.lli Uanetto & C. S.n.c. Via Napoleonica CASTIONS DI STRADA (UD)
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI CASTIONS DI STRADA Sede legale Salumificio F.lli Uanetto & C. S.n.c. Via Napoleonica 33050 CASTIONS DI STRADA (UD) Unità operativa Salumificio
DettagliDISCIPLINARE DI PRODUZIONE VITELLO AL LATTE E CEREALI
Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni TESTO CONSOLIDATO (in vigore dal 10/04/2015) Allegato F della Deliberazione della Giunta regionale
DettagliIndice generale. Prefazione
Indice generale Prefazione Autori XI XIII Capitolo 1: Contesto istituzionale e normativo dell Unione Europea 1 1 Trattati e Stati membri 1 2 Le istituzioni dell Unione Europea 3 2.1 Parlamento Europeo
DettagliANTEPRIMA :: Lattiero caseari - Latte e derivati bovini - News e analisi - News mercati - se...
Page 1 of 8 Homepage > settimana n. 6/2017 Latte e derivati bovini - News mercati il settimanale Ismea di informazione sui prodotti agricoli e agroalimentari n. 05/2017- settimana n. 6 dal 6 al 12 febbraio
DettagliPer i paesi dove si consuma carne suina esiste una forte relazione fra popolazione residente e allevamento e macellazione di suini
suini macellati (milioni) Per i paesi dove si consuma carne suina esiste una forte relazione fra popolazione residente e allevamento e macellazione di suini 600 500 400 suini macellati = 0,39x abitante
DettagliLa tracciabilità in Coop. San Rocco L RFID per il controllo dell intera filiera del bovino, dall allevamento al banco vendita
La tracciabilità in Coop. San Rocco L RFID per il controllo dell intera filiera del bovino, dall allevamento al banco vendita Chi siamo La Cooperativa Agricola San Rocco raccoglie numerosi soci agricoltori
Dettagli4.10 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI
Unione Industriale 55 di 94 4.10 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI 4.10.1 Generalità Il fornitore deve predisporre e mantenere attive procedure documentate per le attività di prova, controllo e collaudo allo
DettagliPRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA CON DGR N. 2210 DEL 09/12/2015 AI SENSI DEL REG. (CE) N.
PRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA CON DGR N. 2210 DEL 09/12/2015 AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE SFARINATI DA CEREALI 1. CAMPO DI APPLICAZIONE
DettagliEconomia dei Mercati Agro-Alimentari (a.a. 06/07)
SOLUZIONE Economia dei Mercati Agro-Alimentari (a.a. 06/07) Esame (24 luglio 2007) 1. (15 p.) Si consideri il mercato dei pomodori pelati in scatola e si ipotizzi che esso sia caratterizzato dall esistenza
Dettagli3. La tutela del marchio e l articolo 517 bis
3. La tutela del marchio e l articolo 517 bis del Codice Penale Il regolamento n. 2081/92 CEE si occupa della protezione comunitaria delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei prodotti
Dettagli