Aree di produzione e prospettive delle DOP casearie italiane
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1 Scuola di Sicurezza Alimentare La valorizzazione del prodotto agroalimentare prospettive-strategie-comunicazioni Aree di produzione e prospettive delle DOP casearie italiane Vincenzo Bozzetti D.T. IL LATTE Torino, 23 Novembre 2010
2 Aree di produzione e prospettive delle DOP casearie italiane Dati generali della filiera latte italiana Livelli di autosufficienza e flussi degli scambi Produzioni casearie italiane Produzioni casearie italiane DOP Prospettive casearie italiane DOP
3 Mandria italiana da latte e, centri di trasformazione vacche da latte, in allev bufale da latte, in allev pecore da latte, in allev capre da latte, in allev centri di trasformazione Trasformazione: % coop, % privati Trasformazione diretta in azienda: 5-6 %
4 Fatturato Latte Italia ±5,4 miliardi di Euro, a livello allevamento ± 14,3 miliardi di Euro, a livello trasformazione ±21 miliardi di euro, a livello consumatori
5 Import-Export lattiero caseario 2009 Dati Assolatte tonnellate di prodotti 2,4 miliardi di Euro ton /eq /latte tonnellate di prodotti 1,4 miliardi di Euro ton /eq /latte
6 Prezzi medi Import-Export 2009 Elaborazione su dati Assolatte Import medio a Export medio a 838 /ton / ton. Import formaggio a Export formaggio a 2,8 / kg 5,7 / kg Possiamo esportare di più? Vedremo
7 Grafico dell autosufficienza lattiero casearia mondiale Fonte: IFCN
8 Grafico dei flussi del commercio lattiero mondiale Fonte: Rabobank
9 Disponibilità del latte e suo impiego industriale Fonte: Osservatorio Latte, 2008 Disponibilità 100 % Produzione nazionale 87,9 % Import materie prime 12,1 % Autoconsumo e reimpieghi 6,8 % Alimentazione umana 19,8 % Trasformazione a formaggio 69,9 % Altri prodotti 3,4 % Formaggi generici 36,3 % Formaggi DOP 33,6 %
10 Produzione di formaggi , secondo ISMEA - tonnellate - Vaccini e misti Ovini Caprini Bufalini Totale
11 Produzione di formaggi , secondo Assolatte - tonnellate - Vaccini Ovini Caprini Bufalini Misti Totale DOP
12 30 Anni di formaggio Dati Assolatte
13 Produzione formaggi DOP-IGP e STG 2009 Fonte: Assolatte ( Ton.) Grana Padano Parmigiano Reggiano Gorgonzola Mozzarella BC Pecorino Romano Asiago Provolone Valpadana Taleggio Montasio Quartirolo Fontina Pecorino Toscano Mozzarella STG Piave Pecorino Sardo Valtellina Casera Stelvio Toma Piemontese Bra 937 Ricotta Romana 750 Caciocavallo Silano 750 Raschera 745 Fiore Sardo 712 Monte Veronese 630 Casatella Trevigiana 467 Bitto 264 Ragusano 252 Castelmagno 227 Casciotta d Urbino 220 Formaggio di Fossa di Sogliano 150 Robiola di Roccaverano 88 Furmai de Mut d AVB 72 Canestrato Pugliese 67 Spressa delle Giudicarie 59 Provolone del Monaco 40 Pecorino Siciliano 35 Canestrato Moliterno IGP 20 Murazzano 16 Pecorino di Filiano 8 Valleé d Aoste Fromadzo 6
14 Superfici delle aree di produzione dei formaggi DOP-IGP e STG Kmq ( + /-1-2 % ) Mozzarella STG Grana Padano Pecorino Romano Caciocavallo Silano Gorgonzola Pecorino Siciliano Pecorino Sardo Fiore Sardo Pecorino Toscano Provolone Valpadana Taleggio Toma Piemontese Ricotta Romana Montasio Fontina Formaggio Fossa Sogliano Mozzarella BC Parmigiano Reggiano Asiago Canestrato Pugliese Bra Raschera Stelvio Canestrato Moliterno IGP Piave Bitto Quartirolo Valleé d Aoste Fromadzo Valtellina Casera Casciotta d Urbino Casatella Trevigiana Ragusano Pecorino di Filiano Monte Veronese Spressa delle Giudicarie Murazzano 600 Furmai de Mut d AVB 327 Robiola di Roccaverano 307 Provolone del Monaco 155 Castelmagno 111
15 Densità produzione formaggi DOP-IGP e STG Kg / Kmq / anno, su dati 2009 Parmigiano Reggiano Mozzarella BC Asiago Grana Padano Castelmagno Gorgonzola Quartirolo Pecorino Romano 583 Piave 545 Montasio 461 Taleggio 449 Valtellina Casera 436 Monte Veronese 432 Provolone Valpadana 395 Robiola di Roccaverano 286 Provolone del Monaco 258 Furmai de Mut d AVB 220 Fontina 216 Casatella Trevigiana 188 Stelvio 185 Bra 135 Pecorino Toscano 123 Raschera 108 Ragusano 108 Casciotta d Urbino 85 Bitto 78 Pecorino Sardo 77 Toma Piemontese 57 Spressa delle Giudicarie 46 Ricotta Romana 43 Fiore Sardo 30 Murazzano 26 Caciocavallo Silano 20 Formaggio Fossa Sogliano 10 Mozzarella STG 8 Canestrato Pugliese 7 Canestrato Moliterno IGP 4 Pecorino di Filiano 4 Valleé d Aoste Fromadzo 2 Pecorino Siciliano 1
16 Punti di forza dei consorzi di tutela Tipicità del prodotto Legame con il territorio Tradizione e penetrazione del consumo
17 Punti di debolezza dei consorzi di tutela Polarizzazione delle strutture associate Controlli e tracciabilità di filiera Volumi produttivi liberi Appiattimento dell offerta Incertezza del marketing
18 Opportunitàper i consorzi di tutela Rilancio degli scopi associativi Programmazione produzioni Diversificazione dell offerta Marketing pragmatico Innovazione nel confezionamento
19 Minacce per i consorzi di tutela Assemblearismo associativo Prodotti d imitazione Promozione selvaggia della GDO
20 Trend normative DOP 1951 Convenzione di Stresa : Adesione volontaria e caratterizzazione delle produzioni 1992 Reg /92: Paesi aderenti alla CEE e tutela delle produzioni 2006 Reg. 510 / 06: Apertura ai Paesi Terzi e tutela dei consumatori
21 Prezzo Prospettive dei formaggi DOP - 1 Il mercato èuna piramide! Quantità
22 Prospettive dei formaggi DOP 2 La piramide di Maslow ed i formaggi UOMO CONSUMO FORMAGGIO Autorealizzazione Stima Affetto Sicurezza e protezione Bisogni fisiologici Amatori-Intenditori Qualità sensoriale Qualità nutrizionale Sicurezza ed igiene Nutrizione primaria
23 Prospettive dei formaggi DOP - 3 Stime delle qualità sensoriali dei formaggi nel mondo Elevata 3-4 % ton Alta % Media % Bassa % Scarsa % Totale 100 %
24 Prospettive dei formaggi DOP - 4 Stime delle qualità sensoriali dei formaggi italiani Elevata 8-12 % ton Alta % Media % Bassa % Scarsa 8-12 % Totale 100 %
25 Prospettive dei formaggi DOP -5 Dipendono principalmente dalla consapevolezza del ruolo scelto dai loro produttori e dal loro posizionamento nell equilibrio del mercato
26 Prospettive per i piccoli produttori Dipendono principalmente dalla loro consapevolezza del ruolo e dal loro posizionamento nell equilibrio del mercato
27 Peculiaritàdei marchi collettivi Creazione dipendente da decisioni collettive Produzioni vincolati a standard produttivi Irrilevanza delle dimensioni aziendali Marketing promozionale istituzionale Risultati promo a favore dell immagine Minacce dalla ridondanza dei marchi
28 Peculiaritàdei marchi privati Creazione da investimenti aziendali Produzioni orientate all efficienza produttiva Rilevanza delle dimensioni aziendali Marketing promozionale aggressivo Risultati promo a favore delle vendite Minacce da inerzia / inedia commerciale
29 Miglioramenti futuribili per le DOP casearie italiane Incremento della trasparenza e di controlli Miglioramento delle normative vigenti Conversione conflittualità in collaborazione Orientamento dal prodotto al mercato
30 Sostenibilitàe volatilitàdei prezzi -1
31 Sostenibilitàe volatilitàdei prezzi -2
32 Grazie mille, per il cortese ascolto!
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