LA SICUREZZA ALIMENTARE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA SICUREZZA ALIMENTARE"

Transcript

1 LA SICUREZZA ALIMENTARE Con l indagine del Panel agroalimentare viene somministrato periodicamente un questionario ad un campione di 6 imprese dell industria agroalimentare, prevalentemente impegnate nella prima trasformazione, e di 15 imprese della grande distribuzione, ottenendo una serie di valutazioni di carattere qualitativo, ex-post ed ex-ante, sull evoluzione del settore. L indagine permette di raccogliere informazioni sulla dinamica delle principali variabili economiche (vendite, prezzi, costi di produzione, addetti) e sui comportamenti delle imprese riguardo alle politiche commerciali e di approvvigionamento. In particolare, due volte l anno vengono rilevate attraverso le interviste le valutazioni degli operatori sull evoluzione congiunturale del settore, con periodo di osservazione semestrale. Altre due rilevazioni annuali sono destinate all approfondimento di particolari tematiche, di carattere generale e di carattere settoriale, specifiche per ogni comparto. In questa nota sono presentati sinteticamente i risultati dell indagine effettuata all inizio del 1, sul tema scottante della sicurezza dei prodotti alimentari e della loro rintracciabilità che, presente nell agenda dei responsabili di politica agricola già da qualche anno, è saltato alla ribalta in maniera definitiva in tutta Europa alla fine del con il diffondersi della paura di un contagio della versione umana della malattia della mucca pazza (BSE). L indagine è stata effettuata presso tutte le aziende del panel agroalimentare, appartenenti sia alla trasformazione industriale sia alla grande distribuzione alimentare, naturalmente con questionari differenti per adeguare la formulazione delle domande ai due gruppi di operatori. I temi affrontati sono stati i seguenti: Valutazione della situazione in ogni comparto circa la rilevanza di potenziali problemi di sicurezza alimentare.

2 In questa sezione del questionario sono state poste alcune domande volte a rilevare l opinione degli intervistati circa i potenziali rischi per la sicurezza alimentare, la natura di essi e le relative cause. Ciò al fine di individuare gli elementi deboli del sistema (controlli all interno e sui prodotti importati ed anche problemi di trasmissione delle informazioni). Si è indagato, inoltre, sulla problematica relativa agli Ogm e sulle modalità ritenute più opportune per aumentare le garanzie di sicurezza dei prodotti alimentari. Opinioni circa l atteggiamento dei consumatori e le loro aspettative di tutela. In questa parte si è indagato sulla capacità e possibilità del consumatore di acquisire informazioni utili circa la qualità e le caratteristiche dei prodotti alimentari acquistati. Sono stati quindi chiesti suggerimenti circa le azioni ritenute più efficaci al fine di migliorare l informazione. Garanzia di sicurezza alimentare e identificazione delle caratteristiche dei prodotti come fattore competitivo. Qui si è verificata la percezione degli operatori su quali siano i fattori che determinano la decisione di acquisto da parte del consumatore, focalizzando poi sui prodotti tipici e biologici. Modificazione dei processi produttivi in relazione alle spinte della sicurezza alimentare. L ultima sezione del questionario ha cercato di verificare la qualità dei rapporti degli operatori intervistati con i soggetti a monte e a valle, nonché l eventuale modifica di tali rapporti in seguito alle emergenze sulla sicurezza alimentare. L indagine si chiude con la richiesta di un giudizio circa le eventuali ripercussioni di nuove normative di qualità e di sicurezza alimentare sulle relazioni fra i soggetti della catena agroalimentare. L indagine è pubblicata in un Rapporto composto di tre capitoli. Nel primo capitolo è presentata sinteticamente una panoramica sull attuale situazione normativa relativamente al tema della sicurezza alimentare, con alcuni riferimenti applicativi relativi a quei comparti agroalimentari già interessati da alcune norme innovative. 2

3 Il secondo e il terzo capitolo riportano i principali risultati dell indagine ISMEA, l uno sulle aziende di prima trasformazione e l altro sulle imprese della Grande Distribuzione Alimentare. I risultati dell indagine presso l Industria Alimentare L indagine è stata effettuata prima dell approvazione dell ultimo Regolamento 2/178. Tuttavia i temi emersi presentano ancora una loro validità generale. Nel complesso si è rilevato un grado di percezione del problema della sicurezza alimentare molto maggiore presso gli operatori della Grande Distribuzione Alimentare, i quali attribuiscono i maggiori rischi ai prodotti di origine extracomunitaria, non risparmiando però le critiche anche ai prodotti nazionali. Secondo la GDA il problema principale risiede nell inefficiente sistema di controlli pubblici sia sui prodotti di importazione che sui prodotti di origine interna, nonché nell insufficienza dei controlli delle singole aziende. Gli operatori della prima trasformazione, invece, si dicono in generale molto più ottimisti escludendo in più di casi su possibilità di rischi per la salute umana (nella GDA tale percentuale è del 4). Tuttavia alcuni settori specifici evidenziano gravi problemi di sicurezza alimentare (trasformazione del pomodoro, mangimi, olio di oliva). Per gli industriali l esistenza di eventuali rischi sarebbe da attribuire ad insufficienti controlli delle aziende nonché alla carenza delle strutture produttive e di stoccaggio. Discordanti sono anche i giudizi delle due categorie di operatori riguardo all informazione del consumatore e al problema delle etichette o pubblicità ingannevoli. Gli industriali, infatti, ritengono che in generale il consumatore sia in grado di reperire informazioni precise sulle caratteristiche e sulla qualità del prodotto (con l eccezione degli operatori dell olio d oliva, macellazione cunicola, trasformazione dei cereali e mangimi). La GDA sostiene, invece, che il consumatore non solo legge raramente le etichette ma che se anche le leggesse con attenzione non troverebbe lì le informazioni desiderate. Tuttavia, mentre la GDA ritiene in maggioranza che non sia rilevante il problema delle 3

4 etichette o pubblicità ingannevoli, gli operatori industriali (soprattutto quelli dell olio di oliva, della macellazione bovina e del vino) la considerano una pratica frequente. I quesiti posti sulla percezione dei prodotti biologici e tipici da parte dei consumatori hanno messo in evidenza chiaramente quanto affermato nella parte introduttiva. Di fronte all emergenza questi prodotti, specialmente i biologici, hanno beneficiato della loro immagine legata alla salubrità (più che al rispetto ambientale) ed hanno così visto aumentare le vendite. L impulso che il mercato ha dato allo sviluppo dei prodotti biologici e dei prodotti tipici, sull onda emotiva della ricerca di garanzie sulla salubrità e sicurezza, potrebbe tuttavia venir meno nei prossimi anni, in seguito alle nuove normative sulla sicurezza alimentare che interesseranno tutti i prodotti. Dovranno quindi entrare in gioco elementi competitivi più evoluti, in grado di meglio differenziarli qualitativamente. Riguardo i rapporti intersettoriali, dall indagine emerge come i trasformatori siano molto più consapevoli di ciò che accade a monte (ossia dei comportamenti strategici dei propri fornitori) che a valle (ossia dei comportamenti strategici dei propri clienti) e sono comunque i rapporti a monte ad essere stati maggiormente modificati in seguito ai problemi relativi alla sicurezza alimentare. La GDA, invece, oltre ad essere perfettamente a conoscenza dei canali di approvvigionamento, delle modalità e delle procedure seguite dai fornitori ha mutato solo in rari casi tali rapporti, già accuratamente selezionati. Sull impatto futuro delle nuove normative sulla sicurezza alimentare, la stragrande maggioranza dei trasformatori sostiene che sicuramente esse stanno favorendo una migliore organizzazione all interno del proprio settore, rafforzando i legami fra chi produce, chi trasforma e chi commercializza. La GDA si sente meno coinvolta in questi cambiamenti normativi e ritiene solo probabile che essi andranno ad influire sui legami fra i soggetti della filiera agroalimentare. 4

5 La percezione del rischio In generale, gli operatori intervistati non rilevano l esistenza di elevati rischi per la sicurezza della salute dei consumatori relativamente agli alimenti da loro prodotti. Soltanto un 14 afferma la possibilità che vi siano pochi rischi ed un 3 che ve ne siano abbastanza. A livello di area geografica (Graf. 1), si evidenzia una forte fiducia nel grado di sicurezza degli alimenti presso gli operatori del Centro (Area 3) e del Nord Ovest (Area 1). Percentuali inferiori alla media, invece, si ritrovano nel Nord Est (area 2) e al Sud (Area 4). Graf. 1 Grado di sicurezza alimentare percepito dagli operatori, per area geografica ( di risposte per niente alla domanda esistono rischi relativi alla sicurezza per la salute del consumatore nel suo settore? ) Relativamente ai giudizi espressi per settore, il Graf. 2 mostra percentuali di risposte che escludono assolutamente la possibilità di rischi per la salute superiori all in 7 settori su 13, compresi fra il 5 e l in 3 casi e piuttosto basse soltanto in 2 casi. Il settore ritenuto più a rischio è la trasformazione del pomodoro, con solo 3 intervistati su disposti a scommettere sulla sua totale sicurezza, seguito da quello dei mangimi (46) e della trasformazione dell olio di oliva (6). Molto sicuri si dichiarano, invece, 5

6 gli operatori della trasformazione del riso, della macellazione delle carni bovine e suine e della trasformazione del latte ovicaprino e bovino. Graf. 2 Il grado di sicurezza alimentare percepito dagli operatori, per settori alimentari ( di risposte per niente alla domanda esistono rischi relativi alla sicurezza per la salute del consumatore nel suo settore ) Pomodoro Mangimi Olio d'oliva Mac. Cunicola Mac. Avicola Ortofrutta Cereali Vino Latte bovino Mac. Suina Latte ovicaprino Mac. Bovina Riso Il principale tipo di rischio, cui alcuni operatori hanno attribuito una probabilità diversa dallo zero ma comunque assai bassa, è rappresentato dalla contaminazione da agenti microbiologici e/o chimici nocivi come spore, batteri, metalli pesanti, ecc. Le ragioni principali cui sono attribuite tali contaminazioni investono la responsabilità aziendale (insufficienti controlli interni e scarsa serietà delle aziende produttrici), nonché l esistenza di strutture produttive e di stoccaggio/conservazione inadeguate. I prodotti nazionali sono ritenuti sicuramente quelli maggiormente esenti da rischi per la salute, contrariamente ai prodotti di origine extra-comunitaria. Vi è evidentemente una percezione del rischio che aumenta via via che l origine del prodotto si allontana geograficamente dal nostro paese. Comunque, il degli intervistati ha affermato che per i prodotti di importazione non vi sono maggiori problemi ad ottenere informazioni sulle caratteristiche igienico sanitarie e sulla sicurezza alimentare, rispetto a quelli prodotti in Italia. 6

7 Agli intervistati è stata posta la domanda su quale, a loro avviso, sia la fase dell intero processo di produzione-trasformazione-commercializzazione in cui è più probabile che si verifichino problemi per la sicurezza. Coerentemente con quanto dichiarato a livello generale, un quarto di loro ha affermato che nessuna fase è a rischio. La fase comunque ritenuta in assoluto più a rischio è senza dubbio quella agricola, indicata da oltre il degli intervistati come la principale fonte di pericolo per la sicurezza alimentare (Graf. 3). Graf. 3 Fasi a rischio nel processo di produzione-trasformazionecommercializzazione ( di citazioni sul totale) Produzione agricola/allevamento Nessuna fase Trasformazione/confezionamento Magazzinaggio/conservazione/trasporto Importazione materie prime e semilavorati Distribuzione Produzione di mangimi Non so Tutte le fasi Altro Importazione mangimi L identificazione del prodotto come fattore competitivo La quasi totalità degli intervistati (95-96) è consapevole del fatto che la sicurezza del prodotto (in termini di assenza di rischi per la salute) e la relativa garanzia igienico-sanitaria costituiscono un elemento importante per la scelta d acquisto da parte dei consumatori. Il luogo di provenienza è ritenuto molto importante per il consumatore dal 64 degli intervistati e la tipicità riconosciuta con marchio (Dop, Doc, Igp) dal 54. A livello di aree geografiche, se per la sicurezza e la garanzia igienico-sanitaria non si rilevano scostamenti sostanziali dalla media, si evidenzia una particolare attenzione alla provenienza al Centro e nel Nord Ovest ed una maggiore importanza della tipicità nelle regioni del Centro e del Sud (Graf. 4). 7

8 Graf. 4 Elementi importanti per il consumatore, per area geografica ( di citazioni sul totale rispondenti) Provenienza Tipicità Garanzia igienico-sanitaria Sicurezza In ogni caso gli operatori ritengono che sia i prodotti tipici sia i prodotti biologici sono percepiti come più sicuri (per la salute). Graf. 5 Percezione di garanzia di sicurezza nei prodotti tipici e biologici, per settori alimentari ( di risposte Si alle domande dai consumatori, i prodotti tipici (biologici) sono considerati più sicuri (come assenza di rischi per la salute) rispetto agli altri? ) Tipici Biologici Il Graf. 6 mostra percentuali di risposte affermative molto elevate in tutti i settori, specialmente con riferimento ai prodotti biologici. Per i tipici vi è una maggiore variabilità settoriale, con punte di risposte affermative molto alte per 8

9 il vino, la trasformazione del latte (bovino ed ovicaprino) e la macellazione suina e bovina. Relativamente basso il numero di operatori che afferma che il consumatore associa garanzia a tipicità nei settori della macellazione avicola, cunicola e dell olio d oliva. Graf. 6 Percezione di garanzia di sicurezza nei prodotti tipici e biologici, per settori alimentari ( di risposte Si alle domande dai consumatori, i prodotti tipici (biologici) sono considerati più sicuri (come assenza di rischi per la salute) rispetto agli altri? ) Vino Ortofrutta Pomodoro Tipici Olio d'oliva Cereali Riso Mangimi Mac. Bovina Mac. Suina Mac. Avicola Mac. Cunicola Biologici Latte bovino Latte ovicaprino Rapporti con fornitori e clienti In generale i rapporti con i clienti si stabiliscono sulla base di relazioni continuative di fiducia e conoscenza, sempre per il 75 dei casi e con la maggior parte dei clienti per il restante 25. I clienti sono scelti in base alle garanzie di solvibilità e alle condizioni di pagamento ed in base alla serietà in generale. Il rapporto con i clienti risulta molto stabile, al punto che soltanto il 5 degli operatori ha dichiarato di aver modificato i criteri di selezione in seguito ai problemi sulla sicurezza dei prodotti alimentari. La maggior parte dei trasformatori (52) conosce solo in parte i canali commerciali, le modalità e le procedure seguite dai clienti nella fase di commercializzazione delle loro produzioni. Vi è comunque un buon 29 che è perfettamente a conoscenza delle strategie commerciali dei clienti. Il 15, invece, non sa nulla di ciò che accade al proprio prodotto dopo la vendita al 9

10 cliente. La consapevolezza di ciò che accade a valle aumenta man mano che ci si sposta da Sud verso Nord (Graf. 7). Graf. 7 Conoscenza dei comportamenti strategici dei clienti, per area geografica ( di risposte Si, sempre e Si, solo per alcuni clienti alla domanda Siete a conoscenza dei canali commerciali, delle modalità e delle procedure seguite dai vostri clienti nella fase di commercializzazione delle vostre produzioni? Il settore dove la conoscenza del percorso seguito a valle dal proprio prodotto è più scarsa è sicuramente quello dell olio d oliva (Graf. 8).

11 Graf. 8 Conoscenza dei comportamenti strategici dei clienti, per settore alimentare ( di risposte Si, sempre e Si, solo per alcuni clienti alla domanda Siete a conoscenza dei canali commerciali, delle modalità e delle procedure seguite dai vostri clienti nella fase di commercializzazione delle vostre produzioni? Olio d'oliva Latte ovicaprino Pomodoro Latte bovino Mangimi Ortofrutta Riso Mac. Suina Vino Mac. Bovina Cereali Mac. Avicola Mac. Cunicola Per quanto riguarda i fornitori, la totalità degli operatori dichiara di avere con loro un rapporto continuativo di fiducia e conoscenza. Nella selezione di un nuovo fornitore l aspetto cui viene attribuita maggiore importanza è la qualità del prodotto, seguita dalla serietà in generale. Il 62 degli intervistati dichiara di essere sempre a conoscenza dei canali di approvvigionamento, delle modalità e delle procedure seguite dai fornitori di materia prima, mentre il 4 lo è solo per alcuni fornitori. Gli operatori delle regioni del Nord Ovest sono quelli che maggiormente interagiscono con i fornitori approfondendone la conoscenza, seguiti in questo da quelli del Sud. Meno informati su ciò che accade a monte risultano i trasformatori localizzati nelle regioni centrali (Graf. 9). 11

12 Graf. 9 Conoscenza dei comportamenti strategici dei fornitori, per area geografica ( di risposte Si, sempre e Si, solo per alcuni clienti alla domanda siete a conoscenza dei canali di approvvigionamento, delle modalità e delle procedure seguite dai vostri fornitori di materia prima? ) A livello settoriale (Graf. ) si rileva come i settori che conoscono meglio i propri fornitori di materia prima sono quelli dell ortofrutta, della trasformazione del latte (bovino ed ovicaprino), riso e vino. Meno informati, invece, di ciò che accade a monte sono gli operatori dei settori della macellazione cunicola, cereali e mangimi. 12

13 Graf. Conoscenza dei comportamenti strategici dei fornitori, per settore alimentare ( di risposte Si, sempre e Si, solo per alcuni clienti alla domanda siete a conoscenza dei canali di approvvigionamento, delle modalità e delle procedure seguite dai vostri fornitori di materia prima? ) Mac. Cunicola Cereali Mangimi Pomodoro Mac. Avicola Mac. Bovina Olio d'oliva Mac. Suina Vino Riso Latte bovino Latte ovicaprino Ortofrutta I problemi relativi alla sicurezza per la salute dei consumatori hanno inciso sui rapporti con i fornitori in misura assai maggiore che non nei rapporti con i clienti. Il 43 degli intervistati ha infatti dichiarato di aver modificato tali rapporti. In particolare, si rileva un elevata percentuale di operatori localizzati al Sud che ha dichiarato di aver modificato i rapporti con i fornitori (63), mentre vi è una minore incidenza di cambiamenti fra i trasformatori delle regioni del Nord Ovest (37) (Graf. 11). 13

14 Graf. 11 Modificazione dei rapporti con i fornitori in seguito ai problemi relativi alla sicurezza alimentare, per area geografica ( di risposte Si ) Graf. 42 Modificazione dei rapporti con i fornitori in seguito ai problemi relativi alla sicurezza alimentare, per settore alimentare ( di risposte Si ) Pomodoro Mac. Cunicola Latte bovino Mac. Avicola Olio d'oliva Mac. Bovina Vino Mac. Suina Latte ovicaprino Cereali Ortofrutta Mangimi Riso In conclusione, quasi i tre quarti degli intervistati ha dichiarato che sicuramente le normative sulla qualità e sulla sicurezza alimentare stanno favorendo una migliore organizzazione del proprio settore, rafforzando i legami fra chi produce, chi trasforma e chi commercializza. 14

15 I risultati dell indagine presso la GDA La percezione del rischio Gli operatori della Grande Distribuzione Alimentare hanno una visione più pessimista rispetto ai trasformatori riguardo alla sicurezza alimentare. Appena il 39 di loro si è sentito in grado di affermare la totale assenza di rischi per la salute dei consumatori, contro l 83 delle aziende di prima trasformazione alimentare del Panel Ismea. I più ottimisti sono gli operatori del Nord Ovest, con una percentuale comunque relativamente bassa e pari al 56, mentre la quota dei fiduciosi scende al 26 nelle regioni del Sud (Graf. 13). Graf. 13 Il grado di sicurezza alimentare percepito dagli operatori della GDA, per area geografica ( di risposte per niente alla domanda esistono rischi relativi alla sicurezza per la salute del consumatore riguardo i prodotti alimentari in genere? ) Riguardo i canali di vendita, la percezione del rischio alimentare è maggiore presso gli operatori di ipermercati e discount, mentre risulta inferiore nei supermercati e superettes (Graf. 14). 15

16 Graf. 15 Il grado di sicurezza alimentare percepito dagli operatori della GDA, per punti vendita ( di risposte per niente alla domanda esistono rischi relativi alla sicurezza per la salute del consumatore riguardo i prodotti alimentari in genere? ) Ipermercati Supermercati Superettes Discount L 88 degli intervistati attribuisce un rischio sicuramente più elevato ai prodotti provenienti da paesi extra UE, ma non sono risparmiati neanche i prodotti comunitari (71). Oltre un terzo degli operatori, inoltre, ha indicato anche i prodotti nazionali come prodotti a rischio. Va detto che la metà degli operatori ha sottolineato, per i prodotti di importazione, il problema del reperimento di informazioni circa le caratteristiche igienico-sanitarie e in generale sulla sicurezza alimentare. I motivi della scarsa sicurezza alimentare sono soprattutto dovuti, secondo gli intervistati, ad un inefficiente sistema dei controlli pubblici sia sui prodotti interni che di importazione, cui si aggiungono controlli insufficienti da parte delle aziende ed una loro scarsa serietà. Rintracciabilità Il Graf. 16 ed il Graf. 17 mostrano come la rintracciabilità faccia ormai parte integrante delle strategie commerciali della Grande Distribuzione Alimentare. Il 95 degli operatori intervistati ha affermato di disporre di un sistema di rintracciabilità per tutti i prodotti alimentari. Tale percentuale sale al nelle regioni del Nord Ovest e raggiunge il minimo (88) nelle regioni meridionali. 16

17 A livello di canali di vendita, i sistemi di rintracciabilità sono meno diffusi presso le superettes (78). Graf. 16 Presenza di un sistema di rintracciabilità nella GDA, per area geografica ( di risposte Si alla domanda Avete un sistema di rintracciabilità per tutti i prodotti alimentari? )

18 Graf. 17 Presenza di un sistema di rintracciabilità nella GDA, per canali di vendita ( di risposte Si alla domanda Avete un sistema di rintracciabilità per tutti i prodotti alimentari? ) Ipermercati Supermercati Superettes Discount La tutela del consumatore In questa sezione del questionario sono state poste domande sia sulla percezione, da parte degli operatori della GDA, sull atteggiamento dei consumatori relativamente alle tematiche più rilevanti legate alla sicurezza alimentare, sia sugli strumenti utili per una maggiore informazione e tutela dei consumatori. Poco meno della metà degli operatori della GDA intervistati è convinta che i consumatori leggano spesso le informazioni sulle etichette prima di acquistare un prodotto, mentre oltre la metà sostiene che tale lettura avviene raramente. 18

19 Graf. 18 La disinformazione delle etichette secondo la GDA, per area geografica ( di risposte poco e per niente alla domanda Un consumatore attento, con le attuali indicazioni, riesce ad avere informazioni precise sulle caratteristiche e sulla qualità dei prodotti? ) D altra parte gli stessi operatori sostengono che attualmente le informazioni contenute nelle etichette non sono sufficienti per avere informazioni precise sulle caratteristiche e sulla qualità dei prodotti. Ben il 58 di loro è di questa opinione e la percentuale sale al 65 nelle regioni centrali, mentre è pari al 44 nel Nord Ovest (Graf. 18). 19

20 Graf. 19 Informazioni ingannevoli su etichette, confezioni o pubblicità, per area geografica ( di risposte Si, spesso e Si, in alcuni casi alla domanda Capita che attraverso l etichetta o le scritte sulla confezione o la pubblicità vengano fornite informazioni inesatte ai consumatori relativamente alle caratteristiche o alla qualità dei prodotti? Minore, anche se sempre elevata, è la percentuale di operatori che crede che etichette, confezioni o pubblicità diano informazioni inesatte (43), mentre la maggior parte (58) ritiene che la scarsa informazione derivante dalle etichette dipenda da una normativa che non obbliga maggiore dettaglio e precisione. In effetti una normativa più stringente sulle etichette è in assoluto la cosa migliore, per questi operatori, al fine di migliorare l informazione dei consumatori, unitamente ad azioni/campagne informative delle Autorità pubbliche. Inoltre, 3 intervistati su 4 pensano che una maggiore e più precisa definizione normativa delle informazioni contenute in etichetta avrebbe sicuramente ripercussioni positive sulla loro attività. Sicurezza e identificazione del prodotto come fattore competitivo Gli operatori della GDA, in modo concorde con quelli della prima trasformazione, ritengono che i fattori cruciali per la decisione d acquisto da parte dei consumatori siano la sicurezza e le garanzie igienico-sanitarie. In

21 secondo piano si collocano la provenienza geografica, la tipicità, il metodo di produzione biologico (Graf. ). Graf. Fattori ritenuti determinanti dai consumatori per l acquisto di prodotti alimentari secondo la GDA ( di risposte Molto e Abbastanza ) Luogo di provenienza Tipicità (DOC, DOP, IGP) Garanzia igienicosanitaria Sicurezza Biologico Graf. 21 Incremento delle vendite di tipici e biologici dopo gli scandali alimentari, per area geografica Si In alcuni casi In ogni caso, secondo gli stessi operatori, dopo gli scandali alimentari che hanno acuito i timori relativi alla sicurezza alimentare le vendite di prodotti tipici e biologici sono aumentate. Il 46 di loro afferma che l aumento delle 21

22 vendite è stato generalizzato, mentre il 44 sostiene che si è limitato ad alcuni casi particolari. L incremento più diffuso di tali vendite è dichiarato nelle regioni del Nord Est (Graf. 21). Graf. 22 Intenzione dei Cedis e degli ipermercati di incrementare la presenza di prodotti tipici e biologici nei punti vendita, per area geografica Si In alcuni casi Del resto la quasi totalità dei Cedis ed ipermercati intervistati (98) ha dichiarato di avere in programma di aumentare la presenza di prodotti biologici e tipici nei propri punti di vendita. La metà di essi pensa di incrementare tale presenza nella maggior parte delle categorie merceologiche e l altra metà ritiene più opportuno farlo solo in alcune categorie. Anche in questo caso il potenziamento di tali prodotti nella gamma avverrà nel Nord Est in maniera più diffusa, in modo mirato soprattutto nelle regioni del Sud. La tendenza a potenziare i tipici e i biologici solo in alcune categorie merceologiche è legata anche al fatto che non tutti questi prodotti risultano profittevoli per la GDA. Soltanto il 28 degli intervistati ha affermato che questi prodotti riescono a spuntare in generale prezzi più elevati, mentre il 57 ritiene che prezzi maggiori si possono ottenere solo su alcuni prodotti specifici. Tale convinzione risulta particolarmente radicata fra gli operatori della GDA che opera nel Nord Ovest, ma è comunque condivisa da tutti ( Graf. 23). 22

23 Graf. 23 Possibilità di spuntare prezzi più alti su prodotti tipici e biologici, dopo gli scandali alimentari ( di risposte) Si In alcuni casi Rapporti con i fornitori I rapporti con i fornitori, sempre accuratamente selezionati, sono, nella totalità dei casi, basati sulla fiducia conquistata attraverso relazioni stabili e corrette. Graf. 24 Modificazione dei rapporti con i fornitori in seguito ai problemi relativi alla sicurezza alimentare, per area geografica ( di risposte) Si No Ciò è confermato dal fatto che ben pochi Cedis o ipermercati hanno modificato 23

24 i rapporti con i propri fornitori in seguito ai problemi relativi alla sicurezza alimentare (Graf. 24). In generale, l opinione degli intervistati sull impatto delle nuove norme sulla qualità e sulla sicurezza alimentare è che esse probabilmente rafforzeranno i legami fra i vari soggetti che concorrono alla produzione-trasformazionedistribuzione dei prodotti alimentari (Graf. 25). Graf. 25 La normativa sulla qualità e sulla sicurezza alimentare rafforzerà i legami fra produzione, trasformazione e distribuzione? ( di risposte) Certamente Probabilmente Infine, come era piuttosto logico attendersi, gli operatori della GDA individuano nei consumatori i principali interessati ad una maggiore sicurezza alimentare (62), seguiti dalla GDA (47), che come sempre è la diretta interprete dei bisogni del mercato finale (Graf. 26). 24

25 Graf. 26 Chi spinge per una maggiore sicurezza alimentare? ( di risposte. Erano possibili risposte multiple) Non so Operatori a monte Stato/UE Trasformazione Grande distribuzione Consumatori finali Redazione: Unità Osservatori, Panel e Indagini (+39)-(6) b.matteucci@ismea.it 25

Problematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di prima trasformazione del comparto oleario

Problematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di prima trasformazione del comparto oleario Panel agroalimentare Indagini monografiche Panel Agroalimentare Ismea Problematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di prima trasformazione del comparto oleario Novembre 2006

Dettagli

Strategie di internazionalizzazione: delocalizzazione produttiva

Strategie di internazionalizzazione: delocalizzazione produttiva Panel agroalimentari Indagini monografiche Panel Agroalimentari Ismea Strategie di internazionalizzazione: delocalizzazione produttiva 2005 Introduzione Attraverso le aziende del Panel delle aziende di

Dettagli

Sicurezza alimentare. La percezione dei consumatori. Marzo 2011

Sicurezza alimentare. La percezione dei consumatori. Marzo 2011 Sicurezza alimentare. La percezione dei consumatori Marzo 2011 1 Metodologia Universo di riferimento Popolazione italiana Numerosità campionaria 1.000 cittadini, disaggregati per sesso, età, area di residenza

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su

Dettagli

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO Analisi elaborata da Chiara Valentini e Toni Muzi Falconi SINTESI

Dettagli

UTILIZZO E LIVELLO DI SODDISFAZIONE VERSO I PRINCIIPALI STRUMENTI DI E-GOVERNEMENT TRA I CONSUMATORI ITALIANI.

UTILIZZO E LIVELLO DI SODDISFAZIONE VERSO I PRINCIIPALI STRUMENTI DI E-GOVERNEMENT TRA I CONSUMATORI ITALIANI. 29 marzo 2012 Anno 2011 USO DELL E-GOVERNMENT DA PARTE DI CONSUMATORI E IMPRESE L Istat, in collaborazione con il Dipartimento per l innovazione tecnologica (Dit), ha svolto nel 2011 un indagine sull utilizzo

Dettagli

Il settore moto e il credito al consumo

Il settore moto e il credito al consumo Il settore moto e il credito al consumo Rapporto di ricerca ISPO per Marzo 2010 RIF. 1201V110 Indice 2 Capitolo 1: Lo scenario pag. 3 Capitolo 2: Il Credito al Consumo: atteggiamenti 13 Capitolo 3: Il

Dettagli

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 14/15 X / 1 Il problema Un ottimo uso del vostro tempo! questa

Dettagli

Questionario Conosci l Europa

Questionario Conosci l Europa Questionario Conosci l Europa L Antenna Europe Direct Isernia della Camera di Commercio di Isernia opera sul territorio come intermediario tra l'unione europea ed i cittadini a livello locale. La sua missione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Panel Ismea. Struttura dell indagine, metodologia di rilevazione e dettaglio informativo

Panel Ismea. Struttura dell indagine, metodologia di rilevazione e dettaglio informativo Indagini di clima Metodologia Panel Ismea Struttura dell indagine, metodologia di rilevazione e dettaglio informativo I Panel Ismea Ismea conduce sistematicamente delle indagini congiunturali e tendenziali

Dettagli

Rapporto ricerca sull internazionalizzazione delle imprese. Febbraio 2013

Rapporto ricerca sull internazionalizzazione delle imprese. Febbraio 2013 Rapporto ricerca sull internazionalizzazione delle imprese Febbraio 2013 Le Key questions Key question 1:Quali sono le modalità di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane? Key question

Dettagli

DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA 1.1 - L assetto finanziario delle aziende Nel corso del 2014 la provincia reggiana evidenzia un saldo tra imprese che presentano aumenti e diminuzioni

Dettagli

La crisi economica nel Veneto: il punto di vista delle piccole imprese

La crisi economica nel Veneto: il punto di vista delle piccole imprese FONDAZIONE LEONE MORESSA Via Torre Belfredo 81/d 30171 Mestre (Venezia) Tel: 041-23.86.700 - Fax: 041-98.45.01 Email: info@fondazioneleonemoressa.org Web: www.fondazioneleonemoressa.org La crisi economica

Dettagli

effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi

effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi INTRODUZIONE I risultati che riportiamo nelle pagine seguenti

Dettagli

Anzianità di servizio

Anzianità di servizio Commento ai risultati del questionario di valutazione Su 754 questionari consegnati ne sono stati restituiti 157, pari al 21% del totale. Oltre ad essere ai limiti della rappresentatività, questo dato

Dettagli

Consumer trend: atteggiamenti e giudizi sul credito al consumo

Consumer trend: atteggiamenti e giudizi sul credito al consumo Consumer trend: atteggiamenti e giudizi sul credito al consumo Rapporto di ricerca Luglio 2010 (Rif. 1215v110) Indice 2 Capitolo I - L andamento dell economia e del credito al consumo oggi pag. 3 Capitolo

Dettagli

Indagine Mercato Immobiliare (Maggio 2009)

Indagine Mercato Immobiliare (Maggio 2009) Indagine Mercato Immobiliare (Maggio 2009) SINTESI Premessa L indagine che segue è stata realizzata per la Sezione Immobiliare che comprende anche le Agenzie Immobiliari senesi aderenti a Confindustria

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività

Dettagli

Donne e welfare. Novembre 2010

Donne e welfare. Novembre 2010 Donne e welfare Novembre 2010 1 Metodologia Universo di riferimento Donne residenti residenti in Italia Numerosità campionaria 800 donne disaggregate per età(giovani adulte anziane), condizione professionale

Dettagli

Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano. Progetto Orientamento scolastico e percorsi di studio al termine delle scuole medie

Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano. Progetto Orientamento scolastico e percorsi di studio al termine delle scuole medie Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano Progetto Orientamento scolastico e percorsi di studio al termine delle scuole medie SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANGELO CANOSSI, GARDONE VAL TROMPIA La scelta

Dettagli

rispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza

rispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza rispetto a... La normativa rintracciabilità sicurezza Quadro normativo COGENTE: disposizione di legge che impone l adozione di un sistema gestionale o di uno standard di qualità VOLONTARIO: regola tecnica

Dettagli

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica

Dettagli

C E N S I S OUTLOOK ITALIA. Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2 semestre 2013

C E N S I S OUTLOOK ITALIA. Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2 semestre 2013 C E N S I S OUTLOOK ITALIA Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2 semestre 2013 Roma, 16 ottobre 2013 - Sono sempre più numerose le famiglie che non riescono a far fronte alle spese

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese FONDAZIONE LEONE MORESSA Via Torre Belfredo 81/d 30171 Mestre (Venezia) Tel: 041-23.86.700 - Fax: 041-98.45.01 Email: info@fondazioneleonemoressa.org Web: www.fondazioneleonemoressa.org LA CRISI ECONOMICA

Dettagli

FARMACISTI, DONNE E FARMACI EQUIVALENTI

FARMACISTI, DONNE E FARMACI EQUIVALENTI FARMACISTI, DONNE E FARMACI EQUIVALENTI L atteggiamento delle donne verso il generico visto attraverso gli occhi del farmacista Sintesi dei risultati di ricerca per Conferenza Stampa Milano, 16 ottobre

Dettagli

1. Il decreto Legislativo 155/97

1. Il decreto Legislativo 155/97 CAPITOLO III IL SISTEMA H.A.C.C.P. 1. Il decreto Legislativo 155/97 Il Decreto Legislativo 155/97 stabilisce le regole generali che devono essere osservate da tutti i produttori e responsabili della filiera

Dettagli

Indagine sul comparto del trasporto merci e della logistica nell Area Milanese 2006

Indagine sul comparto del trasporto merci e della logistica nell Area Milanese 2006 Studi e Analisi presenta elaborazioni e indagini prodotte dal Centro Studi nei suoi ambiti d interesse Indagine sul comparto del trasporto merci e della logistica nell Area Milanese 2006 a cura di Maria

Dettagli

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello

Dettagli

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA All INTERNO DELL AZIENDE

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA All INTERNO DELL AZIENDE LA GESTIONE DELLA SICUREZZA All INTERNO DELL AZIENDE Nobody s Unpredictable Metodologia Tipologia d'indagine: indagine ad hoc su questionario semi-strutturato Modalità di rilevazione: interviste telefoniche

Dettagli

Osservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo

Osservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo Quesito 1 In linea generale ritieni positiva la tendenza di molti paesi europei a cercare di proteggere alcuni settori ritenuti strategici per

Dettagli

Comunicazione del rischio Sentiero docenti

Comunicazione del rischio Sentiero docenti Convegno Gli allergeni negli alimenti Roma 25 settembre 2013 Comunicazione del rischio Sentiero docenti Giulia Mascarello WP8 Strategie di comunicazione sui fattori di rischio di allergie alimentari U.O.

Dettagli

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la

Dettagli

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA L evento fieristico si presenta come momento imprescindibile in modo particolare per le piccole

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

Settori di attività economica

Settori di attività economica ELABORAZIONE DEI DATI QUALITATIVI Chiara Lamuraglia 1. Premessa Al fine di ottenere informazioni di carattere qualitativo che consentissero di interpretare e leggere in modo più approfondito i dati statistici,

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI PRODOTTI CHIMICI PER L INDUSTRIA

LA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI PRODOTTI CHIMICI PER L INDUSTRIA LA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI PRODOTTI CHIMICI PER L INDUSTRIA INDAGINE AssICC - TradeLab - Edizione 2014 Sedicesima edizione - Milano, Agosto 2015 REPORT DI SINTESI 1. INTRODUZIONE Di seguito sono presentati

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

Benefici, costi e aspettative della certificazione ISO 14001 per le organizzazioni italiane

Benefici, costi e aspettative della certificazione ISO 14001 per le organizzazioni italiane Università degli Studi di Padova Dipartimento Ingegneria Industriale Centro Studi Qualità Ambiente In collaborazione con ACCREDIA Ente Italiano di Accreditamento Benefici, costi e aspettative della certificazione

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

Comparazione dei Risultati dell Indagine

Comparazione dei Risultati dell Indagine Comparazione dei Risultati dell Indagine DOCTAE (Agr. nr. 2007-1983 001/001) Questo progetto è stato finanziato con il supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette unicamente il punto

Dettagli

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi Allegato I Parte A Obiettivi formativi Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012, si riportano di seguito i contenuti comuni degli specifici corsi

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

OSSERVATORIO STATISTICO

OSSERVATORIO STATISTICO OSSERVATORIO STATISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA IL TRASPORTO CAMIONISTICO DI MERCI IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE ANNUALE 2013 EXECUTIVE REPORT ES1. Il movimento merci dell Interporto di Bologna nel 2013

Dettagli

Questionario sui fabbisogni. di servizi per l internazionalizzazione delle aziende

Questionario sui fabbisogni. di servizi per l internazionalizzazione delle aziende Via Valentini, 14-59100 Prato tel. 0574 4551 - fax 0574 604595 www.ui.prato.it e-mail: uip@ui.prato.it Questionario sui fabbisogni di servizi per l internazionalizzazione delle aziende L IMPRESA E I MERCATI

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

LA RISTORAZIONE ITALIANA ALL ESTERO CONCORRENZA E CONTRAFFAZIONE CONSIDERAZIONI

LA RISTORAZIONE ITALIANA ALL ESTERO CONCORRENZA E CONTRAFFAZIONE CONSIDERAZIONI LA RISTORAZIONE ITALIANA ALL ESTERO CONCORRENZA E CONTRAFFAZIONE CONSIDERAZIONI Tra il 5 e il 14 febbraio 2011 è stata effettuata una rilevazione CAWI che ha investito un campione di 152 RISTORANTI ITALIANI

Dettagli

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi.

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. 5. Processi Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. Il criterio vuole approfondire come l azienda agrituristica

Dettagli

I giudizi sull esperienza universitaria

I giudizi sull esperienza universitaria . I giudizi sull esperienza universitaria Tra i laureati si rileva una generale soddisfazione per l esperienza universitaria nei suoi diversi aspetti. Sono molto apprezzati il corso di studio inteso come

Dettagli

LE RICERCHE DI MERCATO

LE RICERCHE DI MERCATO LE RICERCHE DI MERCATO IL MARKETING: UNA DEFINIZIONE STUDIO DELLE NORME DI COMPORTAMENTO DI UNA AZIENDA CON RIGUARDO ALLA PROGRAMMAZIONE, REALIZZAZIONE E CONTROLLO DELLE ATTIVITA DI SCAMBIO. QUESTE NORME

Dettagli

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Gennaio 2005 Indice Introduzione Obiettivo e metodologia dell indagine Composizione e rappresentatività

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

Università della Tuscia Dottorato in Economia e Territorio Tema: effetti degli standard nel settore agroalimentare

Università della Tuscia Dottorato in Economia e Territorio Tema: effetti degli standard nel settore agroalimentare Università della Tuscia Dottorato in Economia e Territorio Tema: effetti degli standard nel settore agroalimentare Dott. Alessandro Brazzini Tutor: Prof. Andrea Marescotti (Università di Firenze) Prof.

Dettagli

NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE

NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE Le ultime settimane sono caratterizzate da una situazione non facile

Dettagli

COME E CAMBIATA LA SPESA DELLE FAMIGLIE

COME E CAMBIATA LA SPESA DELLE FAMIGLIE GLI EFFETTI DELLA CRISI: EROSIONE DEL CETO MEDIO E CRESCITA DELLA POVERTA COLLOCAZIONE SOCIALE DELLE FAMIGLIE IN BASE AL REDDITO, AI COMPORTAMENTI DI CONSUMO E AGLI STILI DI VITA COME E CAMBIATA LA SPESA

Dettagli

INDAGINE SULLA PERCEZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEI CLIENTI GECA. Rapporto di sintesi.

INDAGINE SULLA PERCEZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEI CLIENTI GECA. Rapporto di sintesi. INDAGINE SULLA PERCEZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEI CLIENTI GECA. Rapporto di sintesi. I N D U S T R I E G R A F I C H E 1 Geca Spa Industrie Grafiche Via Magellano 11, 20090 Cesano Boscone (MI) Tel. +39

Dettagli

4 I LAUREATI E IL LAVORO

4 I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

IL PARMIGIANO-REGGIANO ED IL MARKETING TERRITORRIALE. Intervento di Kees De Roest Centro Ricerche Produzioni Animali

IL PARMIGIANO-REGGIANO ED IL MARKETING TERRITORRIALE. Intervento di Kees De Roest Centro Ricerche Produzioni Animali Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano Convegno IL PARMIGIANO-REGGIANO ED IL MARKETING TERRITORRIALE Intervento di Kees De Roest Centro Ricerche Produzioni Animali La vendita del Parmigiano-Reggiano

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA

Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA OBIETTIVI DELLO STUDIO Analizzare la percezione del rischio di incidente stradale di un campione di giovani prima

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

IL RISPARMIATORE RESPONSABILE

IL RISPARMIATORE RESPONSABILE IL RISPARMIATORE RESPONSABILE L INDAGINE COSA CONOSCENZA E INTERESSE VERSO GLI INVESTIMENTI SRI IMPORTANZA DELLE TEMATICHE AMBIENTALI, SOCIALI E DI GOVERNANCE ASPETTATIVE DEGLI INVESTITORI PRIVATI PER

Dettagli

COMUNE DI PISA DIREZIONE SERVIZI EDUCATIVI AFFARI SOCIALI

COMUNE DI PISA DIREZIONE SERVIZI EDUCATIVI AFFARI SOCIALI COMUNE DI PISA DIREZIONE SERVIZI EDUCATIVI AFFARI SOCIALI REPORT DI RILEVAZIONE DEL GRADIMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO 0-3 anni Anno Scolastico 2011/12 A cura della Direzione Servizi Educativi - Affari

Dettagli

Testimonianza 6Sicuro. Economia Cognitivo - Emotiva: presa delle decisioni in campo economico. Monza, 10 giugno 2011.

Testimonianza 6Sicuro. Economia Cognitivo - Emotiva: presa delle decisioni in campo economico. Monza, 10 giugno 2011. Testimonianza 6Sicuro Economia Cognitivo - Emotiva: presa delle decisioni in campo economico Monza, 10 giugno 2011 Chi presenta oggi 2 Agenda dell intervento Il mercato RC in Italia La struttura organizzativa

Dettagli

Il rapporto tra il Parlamento Europeo e comunità professionali italiane: Ricerca preliminare

Il rapporto tra il Parlamento Europeo e comunità professionali italiane: Ricerca preliminare Il rapporto tra il Parlamento Europeo e comunità professionali italiane: Il progetto EP4PC Ricerca preliminare 1 Aprile 2010 Background Simulation Intelligence è stata incaricata dal Committente di realizzare

Dettagli

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Indagine ottenuta grazie alla somministrazione di questionario ad oltre 260

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011

Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Stress Lavoro-Correlato e Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Obiettivi Rilevare il livello di benessere percepito dai lavoratori attraverso

Dettagli

GfK Group Indagine Efpa GfK Eurisko 15 Ottobre 2011. Presentazione della ricerca Efpa Italia - GfK Eurisko Nicola Ronchetti GfK Eurisko

GfK Group Indagine Efpa GfK Eurisko 15 Ottobre 2011. Presentazione della ricerca Efpa Italia - GfK Eurisko Nicola Ronchetti GfK Eurisko Presentazione della ricerca Efpa Italia - GfK Eurisko Nicola Ronchetti GfK Eurisko La ricerca Efpa Italia GfK Eurisko La ricerca Efpa Italia GfK Eurisko è stata condotta su un campione composto da: clienti

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

L ESEPRIENZA DELLO SPORTELLO: DATI STATISTICI

L ESEPRIENZA DELLO SPORTELLO: DATI STATISTICI L ESEPRIENZA DELLO SPORTELLO: DATI STATISTICI Pagina 1 di 5 1 QUADRO DI RIFERIMENTO Con il Reg. Ce 1169/2011, del 25 ottobre 2011, è stata varata la riforma comunitaria dell etichettatura dei prodotti

Dettagli

H A C C P. Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, analisi

H A C C P. Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, analisi H A C C P Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, analisi del pericolo e punti critici di controllo) rappresenta uno strumento operativo per l'analisi dei rischi che caratterizzano

Dettagli

Indagine 2011 Customer Satisfaction. Marzo 2011

Indagine 2011 Customer Satisfaction. Marzo 2011 Indagine 2011 Customer Satisfaction Marzo 2011 Obiettivi Per il terzo anno consecutivo, l UFFICIO MARKETING DI FIRE ha SVOLTO un indagine sul grado di soddisfazione dei propri CLIENTI, in base a un sistema

Dettagli

Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act

Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act CENTRO STUDI Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act Nota CNA N. 10/DICEMBRE 2014 CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL ARTIGIANATO E DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA

Dettagli

CAPITOLO II. (non downloader consapevoli)

CAPITOLO II. (non downloader consapevoli) CAPITOLO II Utenti che non hanno scaricato contenuti digitali nell ultimo anno ma sono consapevoli della possibilità di acquistare contenuti culturali da internet (non downloader consapevoli) I COMPORTAMENTI

Dettagli

Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano

Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano INTRODUZIONE Il ed economato (acquisti) della Provincia di Milano è impegnato da più di 6 anni per la diffusione

Dettagli

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000 ASSOCIAZIONE DOTTORANDI E DOTTORI DI RICERCA ITALIANI LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL Nel dicembre del la sezione di Bologna dell ADI ha condotto un questionario tra gli iscritti ai

Dettagli

I sistemi di incentivazione in Italia: stato dell arte ed evoluzioni future

I sistemi di incentivazione in Italia: stato dell arte ed evoluzioni future I sistemi di incentivazione in Italia: stato dell arte ed evoluzioni future Sintesi dei risultati di una ricerca sul campo Milano, Novembre 2007 Arthur D. Little S.p.A. Corso Sempione 66/68 20154 Milano

Dettagli

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014 Innovare in Filiere Tradizionali Federchimica 19-05-2014 Icap Leather chem L Azienda, fondata nel 1944, a seguito di espansione e di variazioni nell assetto societario acquisisce la denominazione di Icap

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

Progetto Regionale HP InterAziendale Scorze d arancia amara

Progetto Regionale HP InterAziendale Scorze d arancia amara Allegato 7 RELAZIONE: IL TEST DEI RITRATTI COME STRUMENTO DI VALUTAZIONE DEL CAMBIAMENTO DELLA PERCEZIONE DELLE CONOSCENZE RELATIVE AGLI INTEGRATORI ALIMENTARI L elaborazione del modello transteorico di

Dettagli

Controllo di gestione budget settoriali budget economico

Controllo di gestione budget settoriali budget economico Controllo di gestione budget settoriali budget economico TEMA Pianificazione, programmazione e controllo di gestione costituiscono le tre fasi del processo globale attraverso il quale l impresa realizza

Dettagli

LA QUALITÀ. Prof. Vincenzo Leo - Trasformazione dei prodotti- ITA Emilio Sereni

LA QUALITÀ. Prof. Vincenzo Leo - Trasformazione dei prodotti- ITA Emilio Sereni LA QUALITÀ REPETITA IUVANT «le cose ripetute aiutano» La qualità produttiva(libro): La qualità produttiva è la conformità delle caratteristiche del prodotto a standard prefissati, esiste anche la qualità

Dettagli

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo

Dettagli

REPUBBLICA - SOMEDIA INDAGINE SU LA DIFFUSIONE E L AFFERMAZIONE DELLE ENERGIE ALTERNATIVE. Roma, 27/03/2007 2006 117RS.

REPUBBLICA - SOMEDIA INDAGINE SU LA DIFFUSIONE E L AFFERMAZIONE DELLE ENERGIE ALTERNATIVE. Roma, 27/03/2007 2006 117RS. REPUBBLICA - SOMEDIA INDAGINE SU LA DIFFUSIONE E L AFFERMAZIONE DELLE ENERGIE ALTERNATIVE Roma, 27/03/2007 2006 117RS Presentazione 02 PRESENTAZIONE DELLA RICERCA Autore: Format Srl - ricerche di mercato

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA

LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA PREMESSA La certificazione volontaria di prodotto nasce dalla necessità da parte delle Organizzazioni che operano nel settore agroalimentare (Aziende produttrici, vitivinicole,ecc.)

Dettagli

FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate

FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate Nome del progetto Prevenzione Africa Richiedente Nome Imed Omrane

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza

Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza Edizioni Simone - Vol. 43/1 Compendio di statistica Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza Sommario 1. Distribuzioni semplici. - 2. Distribuzioni doppie. - 3. Distribuzioni parziali: condizionate e marginali.

Dettagli

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO QUESTIONARIO DI GRADIMENTO Il BRUCO Asilo Nido e Scuola d Infanzia Via Case Basse San Vittore, 24 Pavia www.asiloilbruco.com Tel. 0382.1726.241 Tel. 393.900.6211 Cari Genitori, il questionario è stato

Dettagli

SUMMARY REPORT MOPAmbiente. I principali risultati della ricerca

SUMMARY REPORT MOPAmbiente. I principali risultati della ricerca SUMMARY REPORT MOPAmbiente I principali risultati della ricerca VI Rapporto Periodo di rilevazione: 3 9 Novembre 2010 Metodologia: CATI; campione n=1000 casi, rappresentativo degli italiani dai 18 anni

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

Stage 6. "Esplorare nuovi Spazi"

Stage 6. Esplorare nuovi Spazi Stage 6. "Esplorare nuovi Spazi" Gli obiettivi Nella prima sezione del questionario si è chiesto ai partecipanti di esprimere un giudizio riguardo il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto

Dettagli