COMUNE DI CETRARO N.1 PROVINCIA DI COSENZA. Relazione tecnica

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1 COMUNE DI CETRARO PROVINCIA DI COSENZA OGGETTO DELL INTERVENTO: Progetto esecutivo per la realizzazione di un Centro Polisportivo. COGNOME E NOME DEL RICHIEDENTE: AIETA GIUSEPPE TITOLARITA :SINDACO LOCALIZZAZIONE INTERVENTO : CETRARO via Della Libertà ELABORATI: Relazione tecnica IL PROGETTISTA: Arch. Saverio Saulo IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Arch. Gianfranco Leonetti TAVOLA APPROVAZIONI: DATA: N.1 ott 2008 SCALA

2 RELAZIONE TECNICA La presente relazione tecnica accompagna gli elaborati grafici allegati al progetto per la costruzione di un Centro Polisportivo, sito in Via Libertà del Comune di Cetraro. Con l intervento preposto, che si andrà ad inserire in un contesto urbano in fase di riqualificazione, si migliorerà la funzionalità e fruibilità delle aree limitrofe al realizzando Lungomare, spazio che allo stato attuale risulta essere incolto ed in completo stato di abbandono. Per la realizzazione di quanto in progetto, si provvederà innanzitutto ad acquisire parte di un area privata individuata in Catasto al Fg 47 p.lla 1085 e p.lla 1098 in catasto intestato al Demanio pubblico dello Stato rami Marina ma di fatto facente parte del patrimonio disponibile dello Stato, di tale aree saranno acquisiti in proprietà dal Comune di Cetraro complessivamente circa mq. L area oggetto di intervento è individuata nel PRG vigente come zona da destinare ad attività collettive, di questa, una parte verrà destinata a verde con l inserimento di un parco giochi per bimbi, mentre, nella rimanente, saranno realizzati: un campo di calcetto in erba sintetica ed un campo polifunzionale completo con pavimentazione in gomma. L area sarà inoltre dotata di servizi igienici per lo svolgimento di attività agonistiche con annesso un locale Bar. L'impianto è all'aperto. L'impianto ha una superficie di 3500 mq. circa. Si precisa che in detto impianto sportivo di base sarà utilizzato solo per attività amatoriali e ricreative. UBICAZIONE L area interessata è ubicata nelle vicinanze dell agglomerato urbano della Marina di Cetraro (Borgo San Marco) separata dall arenile dalla strada comunale ( viale Della Libertà) e dal realizzando lungomare. Catastalmente l area interessata dall impianto polisportivo è individuata nel N.C.T. del Comune di Cetraro, in Via Libertà, al foglio n. 47 p.lla 1085 e della p.lla 1098 in catasto intestata al Demanio pubblico dello Stato rami Marina. La stessa area, per come meglio evidenziato negli elaborati grafici allegati, è facilmente accessibile, infatti, è ubicata a stretto contatto con lo svincolo principale che collega la strada Nazionale S.S. 18 1

3 con la marina di Cetraro. Il predetto impianto e le aree di pertinenza sono servite da una strada di accesso di larghezza pari a mt L'ubicazione dell'impianto sportivo è tale da consentire l'avvicinamento e la manovra dei mezzi di soccorso. Nelle immediate vicinanze, con la realizzazione del nuovo tratto di lungomare, sono disponibili nuove aree di parcheggio e le zone di concentrazione dei mezzi pubblici sono situati in posizione tale da non costituire ostacolo al deflusso. L'impianto è provvisto di un luogo da cui è possibile coordinare gli interventi di emergenza; detto ambiente è facilmente individuabile ed accessibile da parte delle squadre di soccorso. Per consentire l'intervento dei mezzi di soccorso gli accessi all'area di servizio annessa all'impianto, hanno i seguenti requisiti minimi: - raggio di volta non inferiore a 13 mt; - altezza libera non inferiore a 4 mt; - larghezza: non inferiore a 3.50 mt; - pendenza: non superiore a 10%; - resistenza al carico: per automezzi di peso complessivo non inferiore a 20 t. AREA DI SERVIZIO ANNESSA ALL'IMPIANTO Non essendo nell'impianto prevista la presenza di spettatori, non è stata prevista un'area di servizio esterna all'impianto costituita da spazi scoperti delimitati in modo da risultare liberi da ostacoli al deflusso. SPAZI RISERVATI AGLI SPETTATORI E ALL'ATTIVITA' SPORTIVA Non sono previsti spazi riservati agli spettatori Spazio di attività sportiva La capienza dello spazio di attività sportiva è pari al numero di praticanti e di addetti previsti in funzione dell'attività sportiva. Lo spazio di attività sportiva è collegato agli spogliatoi ed all'esterno dell'area di servizio dell'impianto con percorsi separati da quelli degli spettatori. La recinzione esterna sarà realizzata su tutto il perimetro dell area interessata. L'impianto non risulta suddiviso in settori. 2

4 MISURE PER L'EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA L'impianto sarà provvisto di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso l'esterno. Il sistema delle vie di esodo è stato dimensionato in funzione di quanto previsto dall'art. 8 del Decreto 18/3/1996. La misurazione delle uscite è eseguita nel punto più stretto delle vie di esodo. Tutte le uscite di sicurezza sono munite di infissi, apribili verso l'esterno e saranno dotate di maniglioni antipanico. Sulle porte di uscita saranno installati cartelli con la scritta USCITA DI SICUREZZA - ad un'altezza non inferiore a 2 mt dal suolo. Le uscite di sicurezza saranno mantenute sempre sgombre da materiali o da altri impedimenti che possono ostacolarne l'utilizzazione. CALCOLO DELL'AFFOLLAMENTO E VERIFICA DELLE VIE DI ESODO L impianto da realizzare non prevede al suo interno la presenza di spettatori. SPAZIO IMPIANTO Uscita N 1 Larghezza = 2,50 Lunghezza = 45 Posizione U.S. = Impianto N Moduli = 2 Spazio di attività sportiva Affollamento: - praticanti + addetti Affollamento presente: Praticanti + addetti = 20 Considerando la formula: moduli necessari = (max affollamento) / (capacità di deflusso). Il N di moduli necessari è: Moduli Necessari = 1 Max Affollamento = 50 3

5 Capacità Deflusso = 250 Misure in termini di moduli e di massimo affollamento consentito: (N.B.: per LUNGHEZZA si intende la lunghezza del percorso di esodo fino a luogo sicuro) SPAZIO IMPIANTO Uscita N 1 Larghezza = 2,50 Lunghezza = 40 Posizione U.S. = Spazio Att. Sportiva N Moduli = 2 Uscita N 2 Larghezza = 3.0 Lunghezza = 40 Posizione U.S. = Spazio Att. Sportiva N Moduli = 5 Persone evacuabili e max affollamento ipotizzabile: N Totale Moduli = 7 Persone Evacuabili = 1750 Max Affoll. Ipotizzabile = 50 Il numero di uscite dallo spazio riservato agli spettatori non è inferiore a 2. Essendo previsti posti per portatori di handicap, su sedie a rotelle, di cui alla legge 9 gennaio 1989, n. 13, sull'abbattimento delle barriere architettoniche, il sistema delle vie di uscita sono conseguentemente dimensionati. DISTRIBUZIONE INTERNA Non prevista. SERVIZI DI SUPPORTO DELLA ZONA SPETTATORI L impianto sarà dotato di servizi igienici anche fruibili dai diversamente abili. Le dimensioni e l ubicazione di detti servizi sono meglio evidenziati negli eleborati grafici allegati. Pronto Soccorso 4

6 Non previsto. Spogliatoi Gli spogliatoi per atleti ed eventualmente per gli arbitri e i relativi servizi sono conformi per numero e dimensioni ai regolamenti o alle prescrizioni del C.O.N.I. e delle Federazioni Sportive Nazionali relative alle discipline previste nella zona di attività sportiva. Tutte le aperture dei locali spogliatoio, sia interne che esterne, saranno realizzate in modo tale da garantire l apertura verso l esterno. STRUTTURE FINITURE ED ARREDI I requisiti di resistenza al fuoco degli elementi strutturali dei locali dell'impianto, sono stati valutati secondo le prescrizioni e le modalità di prova stabilite nella circolare del Ministero dell'interno n. 91 del 14 settembre 1961 e s.i.m. prescindendo dal tipo di materiale costituente l'elemento strutturale stesso (ad esempio calcestruzzo, laterizi, acciaio, legno massiccio, legno lamellare, elementi compositi). Per la restante parte sono impiegati materiali di classe 0 (non combustibile). I materiali di cui ai precedenti capoversi sono omologati ai sensi della normativa vigente. Le pavimentazioni delle zone dove si praticano le attività sportive, all'interno degli impianti sportivi, sono considerate attrezzature sportive e quindi non necessitano di classificazione ai fini della reazione al fuoco. Non viene consentita la posa in opera di cavi elettrici o canalizzazioni che possono provocare l'insorgere o il propagarsi di incendi all'interno di eventuali intercapedini realizzate al di sotto di tali pavimentazioni. L edificio spogliatoi e bar sarà realizzato con struttura portante in c.a., nel rispetto delle norme dettate dalla Legge n 64/74, e succ. mod. ed int., per quanto concerne le zone sismiche di seconda categoria. La struttura sarà realizzata sul principio del telaio, costituita da pilastri, travi rovesce, a spessore o ricalate, con l utilizzo di conglomerato cementizio classe 250 a q.li 3.00 di cemento tipo R 325, con ferro di armatura del tipo Fe B44K ad aderenza migliorata. Il solaio de l piano, sarà realizzato con l impiego di travetti resistenti prefabbricati in laterizio, posti ad interasse di cm 50, con pignatte e soprastante soletta collaborante, per 5

7 uno spessore complessivo pari a cm 20. La tampognatura esterna sarà in laterizio forato, del tipo isolater dello spessore di cm 30/35, posto in opera con malta cementizia. Le tramezzature interne saranno in mattoni forati di cm 8.00, posti a coltello. Gli intonaci che steso sulle murature ha una funzione duplice, per proteggerle dall'azione degli agenti atmosferici ed estetiche. Ma allo strato d'intonaco è richiesta anche una permeabilità allo scopo di non costituire barriera al vapore in movimento da ambiente caldo a quello freddo, ovvero dall'interno verso l'esterno. La struttura dell'intonaco deve perciò permettere la diffusione del vapore consentendo al muro di «respirare >;si useranno intonaci e calce, a malta bastarda e cementizi, miscelate per mezzo di sostanze idrofughe oppure con trattamenti superficiali idrorepellenti (ad esempio con soluzioni a base di siliconi). Per quanto è inerente la parte estetica, i paramenti esterni, intonacati a frattazzo, avranno il consueto color giallo ocra. Gli intonaci interni saranno del tipo liscio civile. I rivestimenti dei servizi igienici saranno realizzati in piastrelle di ceramica, le soglie saranno realizzate con pietra da taglio. I pavimenti interni saranno in ceramica del tipo klinker posti in opera con collante speciale. Sarà realizzato un muri in c.a. ad est lato strada in conglomerato cementizio preconfezionato a resistenza caratteristica e classe di esposizione 1 (ambiente secco con umidità relativa inferiore al 70%), dimensione massima degli inerti pari a 30 mm, classi di lavorabilità (slump) S4 (semifluida), rapporto A/C <= 0,65, eseguito, per operazioni di mediagrande entità, secondo le prescrizioni tecniche previste, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo spargimento, la vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta regola d'arte, con ferri di armatura Rck 30 N/mmq del tipo Fe B44K ad aderenza migliorata. IMPIANTI TECNICI Impianti elettrici Gli impianti elettrici saranno realizzati in conformità alla legge l0 marzo 1968, n. 186, (G.U, n 77 del 23 marzo 1968). La rispondenza alle vigenti norme di sicurezza è attestata con la procedura di cui al D.M. del n. 37 regolamento di attuazione della Legge n. 248 del In particolare, ai fini della prevenzione degli incendi, gli impianti elettrici: 6

8 - non costituiscono causa primaria di incendio o di esplosione; - non forniscono alimento o via privilegiata di propagazione degli incendi. Il comportamento al fuoco della membratura è compatibile con la specifica destinazione o d'uso dei singoli locali; - sono suddivisi in modo che un eventuale guasto non provochi la messa fuori servizio dell'intero sistema (utenza); - dispongono di apparecchi di manovra ubicati in posizioni protette e riportano chiare indicazioni dei circuiti cui si riferiscono. Il sistema utenza dispone dei seguenti impianti di sicurezza: a) illuminazione; b) impianti di estinzione incendi. Gli ambienti interni dell'impianto saranno dotati di un impianto di illuminazione di sicurezza. L'impianto di illuminazione di sicurezza, dei locali spogliatoio, assicura un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad 1 m di altezza dal piano di calpestio lungo le vie di uscita. Il quadro elettrico generale (solo spogliatoio) è ubicato in posizione facilmente accessibile, segnalata e protetta dall'incendio per consentire di porre fuori tensione l'impianto elettrico dell'attività. Impianto di allarme Non presente. MEZZI ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI Estintori L'impianto sportivo è dotato di un adeguato numero di estintori portatili. Gli estintori sono distribuiti in modo uniforme nell'area da proteggere, e alcuni si trovano: - in prossimità degli accessi; - in vicinanza di aree di maggior pericolo. Gli estintori saranno ubicati in posizione facilmente accessibile e visibile; appositi cartelli segnalatori ne facilitano l'individuazione, anche a distanza. Gli estintori portatili hanno capacità estinguente non inferiore a 13A - 89B. 7

9 GESTIONE DELLA SICUREZZA Il titolare dell'impianto o complesso sportivo è responsabile del mantenimento delle condizioni di sicurezza; per tale compito si avvale di una persona appositamente incaricata, o di un suo sostituto, che è sempre presente durante l'esercizio dell'attività. Per garantire la corretta gestione della sicurezza è predisposto un piano finalizzato al mantenimento delle condizioni di sicurezza, al rispetto dei divieti, delle limitazioni e delle condizioni di esercizio ed a garantire la sicurezza delle persone in caso di emergenza. In particolare il piano, tenendo anche conto di eventuali specifiche prescrizioni imposte dalla Commissione Provinciale di vigilanza, elenca le seguenti azioni concernenti la sicurezza a carico del titolare dell'impianto: - controlli per prevenire gli incendi; - istruzione e formazione del personale addetto alla struttura, ivi comprese esercitazioni sull'uso dei mezzi antincendio e sulle procedure di evacuazione in caso di emergenza; - informazione degli spettatori e degli atleti sulle procedure da seguire in caso di incendio o altra emergenza; - garantire il funzionamento, durante le manifestazioni, dei dispositivi di controllo degli spettatori; - garantire la perfetta fruibilità e funzionalità delle vie di esodo; - garantire la manutenzione e l'efficienza dei mezzi e degli impianti antincendio; - garantire la manutenzione e l'efficienza o la stabilità delle strutture fisse o mobili della zona di attività sportiva e della zona spettatori; - garantire la manutenzione e l'efficienza degli impianti; - fornire assistenza e collaborazione ai Vigili del Fuoco ed al personale adibito al soccorso in caso di emergenza; - predisporre un registro dei controlli periodici ove annotare gli interventi manutentivi ed i controlli relativi all'efficienza degli impianti elettrici, dell'illuminazione di sicurezza, dei presidi antincendio, dei dispositivi di sicurezza e di controllo, delle aree a rischio specifico e dell'osservanza della limitazione dei carichi di incendio nei vari ambienti dell'attività ove tale limitazione è imposta. In tale registro sono annotati anche i dati relativi alla formazione del personale addetto alla struttura. Il registro è mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per i controlli da parte degli organi di vigilanza. 8

10 La segnaletica di sicurezza è conforme alla vigente normativa e alle prescrizioni di cui alla direttiva 92/58/CEE del 24 giugno 1992 e consente, in particolare, la individuazione delle vie di uscita, dei servizi di supporto, dei posti di pronto soccorso e dei mezzi e impianti antincendio. Appositi cartelli indicano le prime misure di pronto soccorso. All'ingresso dell'impianto sono esposte bene in vista precise istruzioni relative al comportamento del personale e del pubblico in caso di sinistro ed in particolare una planimetria generale per le squadre di soccorso che indica la posizione: - dei mezzi e degli impianti di estinzione disponibili; - dei dispositivi di arresto degli impianti di distribuzione dell'elettricità; - Sarà esposta una planimetria d'orientamento, in prossimità delle vie di esodo. La spesa complessiva relativa all intervento ammonta a ,00. Per maggiori dettagli si rinvia agli elaborati grafici allegati. Il Tecnico 9

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