PSICOLOGIA DELL HANDICAP E DELLA RIABILITAZIONE Daniela Antonello

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1 PSICOLOGIA DELL HANDICAP E DELLA RIABILITAZIONE Daniela Antonello I^ LEZIONE IN PRESENZA (15/5 e 20/5) Le questioni di fondo del pianeta H ABSTRACT Alcune questioni di fondo riguardanti: l integrazione e il cambiamento, il problema della classificazione, l attività legislativa in rapporto all handicap, la professionalità del docente di sostegno. Elementi di analisi dell evoluzione del concetto di integrazione scolastica con riferimento anche alla normativa 1 che ne accompagna e sottolinea lo sviluppo. INSERIMENTO L HANDICAP tra: ASSIMILAZIONE INTEGRAZIONE 1 Si allega scheda informativa sulla legislazione vigente. Consultare, per approfondimenti legislativi, l archivio del settore handicap del Sito:

2 VERSO UNA DEFINIZIONE MEDICI LAVORATIVI PER L HANDICAP entrano in campo vari aspetti: ASSISTENZIALI SOCIALI CAUSE ALTERAZIONI ANATOMICHE E FUNZIONALI ESITI INVALIDANTI ( incidenti, operazioni..) EFFETTI SULLA VITA SOCIALE Da ciò difficoltà a fornire una definizione esauriente e completa Legge 118/1971 ne dà una definizione generica: Si considerano mutilati ed invalidi civili i cittadini con minorazioni congenite o acquisite, fisiche o psichiche, che abbiano una riduzione permanente delle capacità di lavoro non inferiore ad 1/3, e se minori di 18 anni abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età

3 Legge Regione Veneto n.46/1980 introduce una definizione più descrittiva: Handicappato è la persona di qualsiasi età che per evento patologico, congenito, ereditario, traumatico o comunque intervenuto, è menomata nelle proprie facoltà fisiche, psichiche o sensoriali; incontra difficoltà di relazione, apprendimento, inserimento lavorativo ed è pertanto soggetta, o esposta, a processi o situazioni di emarginazione L O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) L handicap è la condizione di svantaggio vissuta da una persona a seguito di una menomazione e disabilità che limita o impedisce la possibilità di ricoprire il ruolo normalmente proprio a quella persona in relazione all età, al sesso e ai fattori socio-culturali Dunque l handicap non è un dato iniziale, univoco ma: la conseguenza, la fase terminale di un processo che vede, nella sua sequenza: tappe della malattia la quale genera menomazione a cui segue la disabilità che si traduce in handicap LEGGE QUADRO N. 104 del 5/2/1992 ART.3 SOGGETTI DI DIRITTO

4 E persona handicappata colui che presenta una FISICA MINORAZIONE Stabilizzata o Progressiva PSICHICA SENSORIALE che è APPRENDIMENTO Causa di DIFFICOLTA di RELAZIONE INTEGRAZIONE LAVORATIVA Tale da determinare un PROCESSO DI SVANTAGGIO SOCIALE o EMARGINAZIONE ASPETTI ESSENZIALI PER L INTEGRAZIONE a) L emarginazione non è un fatto esterno ma nasce da un fatto sociale, dall esistenza di precisi modelli culturali e di costume b) Non esiste handicap senza barriere (fisiche, legali, pscologiche )

5 La disabilità più le barriere danno significato al concetto di handicappato c) L handicap va definito nella sua complessità attraverso più strumenti: 01. diagnosi funzionale 02. profilo dinamico funzionale 03. piano educativo individualizzato (P.E.I.) 04. programmazione educativa 05. programmazione curricolare 06. P.O.F. (Piano dell Offerta Formativa d Istituto) Dalle più recenti Indicazioni Ministeriali e Raccomandazioni 07. Piani di studio personalizzati 08. Portfolio delle competenze individuali d) L integrazione ha significato se si identifica con un processo di pieno sviluppo di tutte le potenzialità operative/relazionali, per mezzo dell educazione e partecipazione reale alla vita comunitaria e) Il processo è valido solo se è programmato e condotto in modo razionale e scientifico: chiarezza efficacia efficienza misurabilità degli obiettivi- metacognizione

6 HANDICAPPATI OGGI -> SOGGETTI DI DIRITTO TRA L INSERIMENTO E L INTEGRAZIONE INSERIMENTO = Immissione di un soggetto in un gruppo preesistente senza che si inneschi alcun tipo di relazione fra il soggetto ed il gruppo. Questi rimane estraneo al gruppo e viceversa perchè non viene attivato alcun tipo di COMUNICAZIONE. INTEGRAZIONE = E un qualcosa di più dell inserimento. Quando i soggetti entrano in relazione fra loro e riconoscono ed assumono l altrui identità come ipotesi esistenziale, quando contribuiscono alla crescita integrale uno dell altro senza discriminazione alcuna (Randazzo -Chiti) Secondo A.Canevaro Se un bambino viene ammesso in una scuola che NON procede ad alcun cambiamento -> VIENE ASSIMILATO Se l accoglienza comporta CAMBIAMENTI (adattamenti) da entrambe le parti (bambino handicappato/scuola) si può parlare di -> INTEGRAZIONE perciò: INTEGRAZIONE -> CAMBIAMENTI + ADATTAMENTI RECIPROCI TRA SCUOLA-ALUNNO H

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