Risorse Servizi Funzioni
|
|
- Virginia Pandolfi
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 !! " "#
3 " Attori ambiente Attori gruppo di istituzioni 1 Desideri/Bisogni domande istituzioni Risorse Servizi Funzioni 2 attività Formula istituzionale attività Stato/forte vs debole meccanismi di coordinamento Quasi/mercato
4 $ % & ', + -./ $+)+,!)2+$ + (! 3 2 ) ( ) (0 1 ) ( ( * "" + - % " $
5 ( * macro Processo di governance micro Sistema delle istituzioni Az. senza scopo di lucro risorse finalità risorse Definizione strategie di governo delle risorse e loro distribuzione Sistema delle ANP Comunità Locale Sistema di gestione dello spazio di azione tempo
6 2 "" + Criticità del quadro normativo del sistema paese Grado di sussidiarietà Criticità delle attività di governo e dei ruoli critici ANP terzista della PA ANP come autoorganizzazione delle risposte ANP come dependance della PA - - Valorizzazione autonomie personali e istituzionali +
7 ( 2& Formula di funzionamento Autonomia organizzativa Sapere istituzionale Spazio gestito Spazio teorico Condotta aziendale Teorie di riferimento Autonomia istituzionale Autonomia finanziaria
8 & * * +
9 $ 2 " 2 " :0 " 0 *""1 1 * :
10 $ *"" *"" * "1 1 ;
11 "2* Sistemi informativi (SI) Competenze e cultura interna Ruolo della PA Governance del sistema Sistema di controllo e valutazione OGGI SI orientato ai fabbisogni informativi del Comune. Apertura a nuove forme di erogazione dei servizi in un contesto ancora dominato dall attore pubblico. Provider diretto o delega all esterno secondo logiche decisionali interne. Governo di un singolo ente e delle sue relazioni con l esterno. Sistema di controllo e gestione delle convenzioni; accreditamento. DOMANI SI integrato che ricompone le informazioni dagli attori pubblici e privati del territorio. Ampia diffusione delle conoscenze e competenze necessarie alla gestione dei quasi-mercati attraverso adeguati programmi di formazione Enabler: stabilisce regole e condizioni per l operare degli attori esterni; finanzia e valuta. Governo della rete. Verifica delle condizioni del quasimercato; sistema di accreditamento di eccellenza
12 - 4< & ; ; " "
13 $ Modello Strumento Servizio gestito direttamente dall ente pubblico Gerarchia Esternalizzazione Lavori su progetto Valorizzazione di iniziative di privati esistenti Autorizzazioni, appalti e convenzioni Modelli di quasi-mercato Accreditamento e voucherizzazione Mercato puro Prezzo
14 $ 4<! " " + " 1 ; Condizioni dal lato dell offerta Condizioni dal lato della domanda Condizioni ambientali Gli erogatori devono essere motivati almeno in parte da considerazioni finanziarie. Gli erogatori devono rispondere a requisiti pre-determinati dall attore pubblico, cui segue certificazione o accreditamento. Non dovrebbe esserci alcun incentivo per gli erogatori o gli acquirenti a discriminare tra gli utenti a favore di quelli meno costosi. Gli eventuali intermediari che acquistano i servizi per conto degli utenti finali devono essere motivati dall interesse degli utenti. L acquisto del servizio non avviene tramite corresponsione del prezzo da parte dell utente, ma tramite conferimento di risorse pubbliche, ex post (es. buono scuola) o ex ante (es. voucher). La struttura del mercato deve essere concorrenziale, caratterizzata cioè da una molteplicità di erogatori e di acquirenti. Acquirenti ed erogatori devono poter accedere ad informazioni accurate e indipendenti: i primi rispetto alla qualità, i secondi riguardo i costi. I costi di transazione devono essere limitati al minimo, soprattutto quelli legati all incertezza.
15 * " +" = =+ 5 "> " +5 ' * " **4 " 9 * " 1 9 " +?9 6" 9
16 ) * # $4 1< 1 "" 6 9A 11 " A
17 )
18 4< $1, 1 *# ) B"" * C "" *
19 $ % Istituzionale: trova fondamento in standard di servizio stabiliti ex-ante controllo Prevede l adozione di requisiti stabiliti in sede istituzionale con l intento prioritario di monitorare le strutture e l organizzazione. Controllo esercitato dall esterno con finalità di ordine normativo o sanzionatorio. Accreditamento Miglioramento incrementale della qualità dell assistenza Di eccellenza: indicatori di qualità valutati in itinere secondo un processo di validazione tra pari valutazione Consente di definire il posizionamento di un servizio rispetto alla performance migliore. Valutazione con effetti di promozione e riqualificazione continua nel tempo.
20 $ % Obiettivi Dimensioni indagate Focus 1) Affidabilità struttura Analisi delle dimensioni che compongono la struttura 2) Qualità prestazione erogata Analisi del processo in una visione dinamica Sul sistema gestionale organizzativo Sulle fasi del processo 3) Capacità di risoluzione del problema - Analisi dei risultati - Soddisfazione dell utente Sul prodotto
21 ! & (" *" : *" + '(+ *2"+ " 6 9+ $ < **2"< " " 1" *6+ +<91 ""+ *+<
22 % 2 6- B 2 2 %%% 9 4<+ 4 4<
23 % )* + Obiettivo dell accreditamento di eccellenza dichiarato: Le persone che ricevono assistenza domiciliare devono essere in grado di ottenere il massimo livello di indipendenza e sicurezza possibile a casa e nella comunità di riferimento. I requisiti da verificare nelle diverse aree: Accessibilità: Esistono procedure che rendono il servizio accessibile, l ente erogatore è responsabile di un adeguata attività informativa Screening: Gli assistiti sono informati su servizi erogati e tempi. La presa in carico deve avvenire tenendo conto dei principi di equità di trattamento, priorità alle urgenze, chiarezza degli obiettivi dell intervento, rendendo nota l eventuale lista d attesa. I soggetti le cui esigenze non possono essere soddisfatte devono essere messi in contatto con altri enti. Pianificazione dell intervento: Si considerano i seguenti parametri: analisi personalizzata delle esigenze sanitarie dell individuo; analisi delle condizioni mentali, emotive e fisiche; esplicitazione delle modalità di coordinamento tra diverse professionalità coinvolte nell intervento; stesura di un calendario. Monitoraggio: Le attività pianificate devono essere monitorate anche attraverso visite successive l intervento e telefonate a casa. Coordinamento: L assistenza domiciliare può consistere in un pacchetto di servizi sanitario-assistenziali che vanno tra loro coordinate atttraverso adeguati meccanismi operativi e di supervisione. Fine della prestazione e follow up: La fine della prestazione deve essere pianificata, secondo un processo predefinito. Vanno fissati dei momenti di follow up. Personale: Deve essere presente personale qualificato e adeguatamente formato al quale vanno offerte opportunità di sviluppo professionale. Vanno altresì considerate competenze di carattere soft (attitudine a lavorare con i pazienti, capacità comunicative.
24 )* + Obiettivo dell accreditamento di eccellenza dichiarato: I servizi all infanzia devono rispondere ai bisogni delle famiglie richiedenti prestazioni di alta qualità che garantiscano lo sviluppo e la salute del bambino. I requisiti da verificare nelle diverse aree: Screening: Le procedure di selezione si basano su principi di equità di trattamento e danno priorità alle famiglie con particolari urgenze. Esiste una gestione adeguata delle liste. Esistono meccanismi di identificazione dei bambini con esigenze particolari anche dal punto di vista logistico. Coinvolgimento dei genitori: Presenza e attività dei gruppi di rappresentanza, partecipazione alle riunioni a titolo volontario. Qualità e sicurezza dell ambiente: Ambiente adatto alle esigenze dei bambini in modo tale che sia accogliente, illuminato con luce naturale, confortevole, senza odori e fumi e adeguatamente ventilato. Qualità e stabilità delle relazioni: È garantita stabilità nella relazione insegnante-discente. Attività educative: Presenza di un programma educativo, ispirato da predeterminate linee guida, per indirizzare l attività giornaliera. Attenzione particolare a opportunità giornaliere di gioco all esterno e all interno e all utilizzo di biblioteche, musei, attività ricreative locali. Utilizzo minimo di televisione, video, computer. Personale: Personale qualificato per formazione, conoscenze, competenze ed esperienze dal punto di vista tecnico. Si valutano altresì le caratteristiche soft come la capacità di comunicazione. Al personale devono essere offerte opportunità di sviluppo professionale. Servizi per bambini con esigenze particolari: Si pianificano interventi ad hoc che includano la valutazione delle opzioni disponibili e l indicazione di benefici, rischi e conseguenze dei servizi pianificati. Chi eroga il servizio è responsabile della revisione dell intervento nel tempo, adattandolo a nuovi obiettivi emergenti.
25 % B2; +)! D
26 )
27 , " ) + $+ B & $ ""
28 -. / ) "" ,,
29 5" )+, B $ 69 C *690
30 & )+" #17,,,*# *7,* & ) 6 " + * " * + "
Introduzione. L evoluzione delle organizzazioni dall inizio del secolo a oggi 3 Il dirigente nei vari tipi di organizzazione 12
00 Calamandrei romane 16-07-2002 16:26 Pagina V Indice Introduzione XI PARTE PRIMA Il contesto: l ambiente organizzativo, la legislazione, i modelli 1 organizzativi CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni,
DettagliQUESTIONARIO 2: PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO
QUESTIONARIO 2: PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO Step 7 Elaborare un piano di miglioramento, basato sull autovalutazione report Attività 1 2 3 4 5 7.1. Raccogliere tutte le proposte relative alle azioni
DettagliPROCEDURA GESTIONE PROGETTO DI FORMAZIONE SUL CAMPO
REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE GPROF RGQ DIR STATO DELLE REVISIONI Nr. Data Redazione Aggiornamento Verifica Approvazione Modifiche apportate 0 13/05/2005 RGQ GEPROF
DettagliLe cure primarie tra ACN, indicatori di performance e bisogni dei cittadini. Lucia Borsellino - AGENAS
Le cure primarie tra ACN, indicatori di performance e bisogni dei cittadini Lucia Borsellino - AGENAS La misurazione delle performance per le cure primarie DEFINIZIONE PERCHÉ VALUTARE QUALI PERFORMANCE
DettagliGli ambiti di intervento del Piano di Zona
Conferenza di Welfare dei Consorzi In.Re.Te di Ivrea e C.I.S.S.-A.C di Caluso Gli ambiti di intervento del Piano di Zona 2011-2013 2013 e i prossimi passi a cura di Barbara Arcari 8 febbraio 2012 1 AZIONE
DettagliPROCEDURA GESTIONE PROGETTO DI FORMAZIONE SUL CAMPO
REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE GPROF RGQ DIR STATO DELLE REVISIONI Nr. Data Redazione Aggiornamento Verifica Approvazione Modifiche apportate 0 13/05/2005 RGQ GEPROF
DettagliFormazione professionale e percorsi duali. Valore, evoluzione e crescita di un sistema
Formazione professionale e percorsi duali Valore, evoluzione e crescita di un sistema Duale: gli obiettivi 1. Formazione professionale come volano per la crescita economica, sociale ed individuale 2. Preparare
DettagliPiano qualità
Azienda Pubblica di Servizi alla Persona S. Lorenzo e S. Maria della Misericordia Borgo Valsugana Piano qualità 2017-2018 1. PREMESSA: Il presente documento vuole evidenziare i principali interventi in
DettagliCORSO DI ALTA FORMAZIONE
CORSO DI ALTA FORMAZIONE TITOLO DEL CORSO TIPOLOGIA FORMATIVA DEL PROGETTO Formazione professionale PROFILO PROFESSIONALE Il Corso di Alta Formazione è rivolto a coloro che possiedono competenze e/o esperienze
DettagliQUESTIONARIO PARTE GENERALE per la raccolta dei dati dell organizzazione
Autorizzazione al funzionamento dei servizi socio-assistenziali QUESTIONARIO PARTE GENERALE per la raccolta dei dati dell organizzazione Denominazione dell organizzazione REQUISITO 1. FINALITÀ DEL SERVIZIO
DettagliIl servizio controllo qualità e trasparenza dell azione amministrativa incontra la Consulta del territorio il
Il servizio controllo qualità e trasparenza dell azione amministrativa incontra la Consulta del territorio il 12.12.2012 Per partire alcune definizioni Nelle pagine dedicate a trasparenza, valutazione
DettagliPARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1
Indice Autori Introduzione XV XVII PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni e principali teorie organizzative 3 Introduzione 3 L evoluzione
DettagliIl sistema dell accreditamento
Il sistema dell accreditamento L accreditamento (A.) è un istituto che regola i rapporti tra enti pubblici e soggetti privati. La Corte Costituzionale aveva così formulato la prima definizione di accreditamento:
DettagliComune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000
Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato
DettagliATTUARE LA RIFORMA PER MIGLIORARE LE PERFORMANCE DEGLI ENTI LOCALI
ATTUARE LA RIFORMA PER MIGLIORARE LE PERFORMANCE DEGLI ENTI LOCALI Giovanni Fosti Cesena, 12 Novembre 2010 1 Agenda a. La riforma a. Obiettivi b. Performance c. Trasparenza d. Meritocrazia e premialità
DettagliEMME 4 RSA. Master Middle Management Model per le Residenze Sanitarie Assistenziali
EMME 4 RSA Master Middle Management Model per le Residenze Sanitarie Assistenziali Il management nelle RSA Il management, a diversi livelli dell organizzazione, in relazione alla complessità, alla cultura
Dettagli(Lista di controllo EXTRA OSP. DISABILI) cognome nome
Dichiarazione del possesso dei requisiti ulteriori di qualità generali e specifici previsti per l accreditamento STRUTTURE EXTRA OSPEDALIERE REQUISITI delle STRUTTURE CHE EROGANO PRESTAZIONI RESIDENZIALI
DettagliLe motivazioni giuridiche del Bilancio Sociale nell istituzione scolastica
Le motivazioni giuridiche del Bilancio Sociale nell istituzione scolastica Istituto Comprensivo Montirone San Zeno Naviglio Anno scolastico 2009/2010 PAROLE CHIAVE TRASPARENZA COMUNICAZIONE PUBBLICA RENDICONTAZIONE
DettagliIL PIANO DEGLI EVENTI SCIENTIFICI ISPO
IL PIANO DEGLI EVENTI SCIENTIFICI ISPO Progettazione, realizzazione e rendicontazione Corso Facilitatori della Formazione 6 Settembre 2016 Dott. Barbara Mengoni Perché il Piano degli eventi scientifici?
Dettagli(Lista di controllo SPEC. AMB.) cognome nome
Dichiarazione del possesso dei requisiti ulteriori di qualità generali e specifici previsti per l accreditamento REQUISITI delle STRUTTURE CHE EROGANO PRESTAZIONI SPECIALISTICHE IN REGIME AMBULATORIALE
DettagliLezione 12. Differenziazione e integrazione (Cap. 6 (2): pp , Decastri 2016)
Lezione 12 Differenziazione e integrazione (Cap. 6 (2): pp. 161 181, Decastri 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata Anno Accademico 2016/2017 1 Contenuti 1. Le impostazioni teoriche precedenti
DettagliL integrazione della Customer Satisfaction nel ciclo delle performance
L integrazione della Customer Satisfaction nel ciclo delle performance Metodologia e strumenti per il Customer Satisfaction Management Cos è il CSM È un modello di rilevazione della soddisfazione dei cittadini
DettagliL ISTITUTO DELl ACCREDITAMENTO IN EMILIA-ROMAGNA: modalità innovativa.
L ISTITUTO DELl ACCREDITAMENTO IN EMILIA-ROMAGNA: modalità innovativa. Raffaele Fabrizio Responsabile Servizio Governo dell integrazione sociosanitaria e politiche per la non autosufficienza- Regione Emilia-Romagna
DettagliMAPPATURA DEI PROCESSI AZIENDALI
MAPPATURA DEI PROCESSI AZIENDALI 1 Campo di applicazione del SGQ Con riferimento al contesto in cui opera e all identificazione delle parti interessate, la SSIP ha definito il proprio modello dei processi
DettagliAssetto istituzionale dell organizzazione. Missione. Visione. Strategia. Pianificazione. Budget
istituzionale dell organizzazione Missione Visione Strategia Pianificazione Budget Analisi e Progettazione Organizzativa Rientrano nell ambito delle attività di Analisi e Progettazione Organizzativa gli
Dettagli8^ CONVENTION RSPP e ASPP. Salute e sicurezza sul lavoro Professionalità, modello di gestione: oltre l approccio sanzionatorio
Area Salute e Sicurezza sul Lavoro 8^ CONVENTION RSPP e ASPP Salute e sicurezza sul lavoro Professionalità, modello di gestione: oltre l approccio sanzionatorio Relazione introduttiva Il SPP, il responsabile
Dettagli1) Il sottoscritto / La sottoscritta cognome nome. legale rappresentante dello studio odontoiatrico associato sotto specificato
Da allegare alla domanda di accreditamento istituzionale Dichiarazione del possesso dei requisiti ulteriori di qualità specifici previsti per l accreditamento dei processi assistenziali LIVELLO DI ASSTENZA:
DettagliLA REALIZZAZIONE. L iter di costruzione della Bussola ed il suo risultato finale. Gianfranco De Gregorio Project Manager
LA REALIZZAZIONE L iter di costruzione della Bussola ed il suo risultato finale Gianfranco De Gregorio Project Manager Comunicare...perché? 2 La comunicazione capovolta Chi Come Perché 3 La comunicazione
DettagliSistema di misurazione e valutazione delle performance
Sistema di misurazione e valutazione delle performance I - Aspetti generali 1 - Il sistema di performance pag. 2 2 - Finalità e oggetto del sistema di performance pag. 2 3 - Soggetti del sistema di performance
DettagliCARTA DELLA QUALITÀ ORGANIGRAMMA AZIENDALE LE NOSTRE SEDI
CARTA DELLA QUALITÀ La presente Carta della Qualità di ORIENTAS S.r.l. ha come obiettivo quello di esplicitare ai Clienti, agli Utenti ed a tutte le altre parti interessate le caratteristiche dei servizi
DettagliALLEGATO B. Format per la redazione dell Offerta tecnica
Unione Europea Fondo Sociale Europeo Repubblica Italiana ASSESSORATO DEL LAVORO FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE Direzione Generale Servizio delle Politiche sociali, Cooperazione
DettagliModelli gestionali in oncologia
HEALTHCARE & PUBLIC SECTOR Modelli gestionali in oncologia Jean Marie Franzini Forlì, 13 luglio 2006 KPMG ADVISORY S.P.A. 2006 KPMG Advisory S.p.A., an Italian limited liability share capital company,
DettagliDenominazione del Profilo. Referente dei servizi per anziani. Descrizione sintetica
Denominazione del Profilo Referente dei servizi per anziani Descrizione sintetica Il Referente dei servizi per anziani cura gli aspetti organizzativi e assicura efficienza operativa, attraverso la promozione
DettagliTRACCIABILITÀ DELLE DELIBERAZIONI:
POLITECNICO DI BARI, I FACOLTÀ DI INGEGNERIA ANNO ACCADEMICO 2008-2009 TRACCIABILITÀ DELLE DELIBERAZIONI: GLI EFFETTI DELLA VALUTAZIONE AMBIENTALE TECNICHE DI VALUTAZIONE D IMPATTO AMBIENTALE CORSO DI
DettagliDocumento Strategico Aperto
Documento Strategico Aperto Documento Strategico Aperto Una strategia composita ed articolata Per il riordino e lo sviluppo del sistema territoriale integrato degli interventi e dei servizi in campo sociale
DettagliREV 4 01/10/2018 FORMAZIONE SUL CAMPO Centro Attività Formative PR CAF 07 PROCEDURA GESTIONE PROGETTO DI REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE GPROF
REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE GPROF RGQ DIR Nr. Data Redazione Aggiornamento STATO DELLE REVISIONI Verifica Approvazione Modifiche apportate 0 13/05/2005 RGQ GEPROF
DettagliPrima sessione: i percorsi di qualità
Prima sessione: i percorsi di qualità L accreditamento del percorso di screening: situazione italiana Paola Mantellini Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica - ISPO Di cosa stiamo parlando
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Tecnico del coordinamento delle fasi di realizzazione di attività progettuali
DettagliCRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI a.s. 2017/18
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto di Istruzione Superiore Guglielmo Oberdan Liceo: Scienze Umane - Economico Sociale Tecnico Economico: Amministrazione, Finanza e Marketing
DettagliCorso di Rivalidazione manageriale Lodi 2019
faini.mario@gmail.com Corso di Rivalidazione manageriale Lodi 2019 La gestione e la valorizzazione dei professionisti: i sistemi di valutazione nelle organizzazioni sanitarie: dalla performance organizzativa
DettagliVito Milazzo Indicatori nello studio del Medico di Medicina Generale. Siracusa 03.06.2005
Vito Milazzo Indicatori nello studio del Medico di Medicina Generale Siracusa 03.06.2005 Verifica e revisione di Qualità nelle Prestazioni Sanitarie Decreto legge n. 502 del 30 Dicembre 1992 Art. 8 I nuovi
DettagliScheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi
Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. III ann. Progetto di durata triennale AMBITO TERRITORIALE N.6 PROV TA ASL TA 1.1
DettagliI Questionari docenti, studenti, genitori
I Questionari docenti, studenti, genitori 1 «Funzioni» dei questionari Esiti formativi, successo scolastico e indicazioni sulle possibili azioni di miglioramento PISTE INTERPRETATIVE Efficacia nella promozione
DettagliAllegato 5. Peso Liv1 Peso Liv 2 Peso Liv 3 Peso TOT VALUTAZIONE DA 0 A 1 PER LIVELLO 3. grado di raggiungimento totale per ciasuna dimensione
Allegato 5 Descrizione Criteri Peso Liv1 Peso Liv 2 Peso Liv 3 Peso TOT VALUTAZIONE DA 0 A 1 PER LIVELLO 3 grado di raggiungimento su totale grado di raggiungimento totale per ciasuna dimensione COMPLIANCE
DettagliConsensus Conference Team Multidisciplinare (TMD) Uro-Oncologico Milano dicembre 2017
Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali Consensus Conference Team Multidisciplinare (TMD) Uro-Oncologico Milano 12-13 dicembre 2017 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE DELLE RETI ONCOLOGICHE REGIONALI
DettagliI processi direzionali
Metodi e strumenti per il controllo dei processi: certificazione ed accreditamento I processi direzionali Relatore: Dott.ssa Maria Rita Cavallo ASL TO 3 Pinerolo GLI 8 PRINCIPI DEL TQM Organizzazione orientata
DettagliCarta della Qualità. Quasar Progetto Srl individua la propria Mission nello sviluppare il settore della formazione in generale attraverso:
Carta della Qualità Il presente documento è costituito al fine di esplicitare e comunicare ai committenti, ai beneficiari e agli operatori coinvolti la politica della qualità e la trasparenza dei servizi
Dettaglicognome nome DICHIARA di possedere i seguenti requisiti specificati con il relativo punteggio nella tabella sottostante
Dichiarazione del possesso dei requisiti ulteriori di qualità generali e specifici previsti per l accreditamento STRUTTURE EXTRA OSPEDALIERE REQUISITI delle STRUTTURE CHE EROGANO PRESTAZIONI RESIDENZIALI
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
Allegato 2 Italia ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: IL VALORE DEL NOI SETTORE e Area di Intervento: A Assistenza 02 Minori (area prevalente) 03 Giovani OBIETTIVI DEL PROGETTO: Accompagnare
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA TRA. il Ministero dell'istruzione, dell Università e della Ricerca. (di seguito denominato MIUR)
PROTOCOLLO D'INTESA TRA il Ministero dell'istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e FIABA Onlus Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche (di seguito denominata
DettagliCARATTERISTICHE AZIENDALI. N. Numero di addetti con le seguenti 10 tipologie Contratto di TIcontratto presenti nell intera 10
CARATTERISTICHE AZIENDALI Protocollo n. 14 Caratteristiche strutturali dell impresa Prodotto e/o servizio principale realizzato dall impresa Fatturato 2016 Totale titolari e soci Totale Addetti 2016 Certificazioni
DettagliLA CHECK LIST STRUMENTO PRINCIPE DEL TQM E DELL ECCELLENZA AUTOVALUTARE L AUTOVALUTAZIONE
LA CHECK LIST STRUMENTO PRINCIPE DEL TQM E DELL ECCELLENZA AUTOVALUTARE L AUTOVALUTAZIONE a cura di Paolo Senni Guidotti Magnani STEP 1 DECIDERE COME ORGANIZZARE E PIANIFICARE L AUTOVALUTAZIONE PRESUPPOSTI
DettagliProgetto ANMDO: dalle raccomandazioni alla. Dott. Cristina Sideli 29 maggio 2018
Progetto ANMDO: dalle raccomandazioni alla validazione delle Linee Guida Dott. Cristina Sideli 29 maggio 2018 1 RUOLO DELLE LINEE GUIDA Le Linee guida sono raccomandazioni di comportamento clinico ed assistenziale,
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. Settore A: Assistenza Area di intervento: 01 Anziani (area prevalente) Area 12: Disagio adulto
ALLEGATO 6 TITOLO DEL PROGETTO: voce 4 1-2-3 Stella! L anziano conta ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETTORE e Area di Intervento: voce 5 Settore A: Assistenza Area di intervento: 01 Anziani (area prevalente)
DettagliA.P.S.P. "S. Spirito - Fondazione Montel"
I modelli di presa in carico Ogni figura professionale svolge autonomamente le proprie mansioni indipendentemente dall attività degli altri operatori Classicotradizionale Multidimensionale Le varie figure
DettagliCorso di: Accreditamento e Certificazione
Corso di: Accreditamento e Certificazione Prof. Giovanni Arduini Lezione n.4 Anno Accademico 2008/2009 La Giunta regionale ha approvato con deliberazione del 29 novembre 2007, n. 968 (in pubblicazione
DettagliGOVERNANCE ORGANIZZATIVA
GOVERNANCE ORGANIZZATIVA 1. Quale modello di governance per l impresa sociale: processi, strutture e ruoli Gli obiettivi strategici della proposta Tre sono le grandi direttrici da seguire per progettare
DettagliPROCEDURA PROGETTAZIONE FORMATIVA. Centro Attività Formative PR CAF 01 REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE RGQ
REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE RGQ GEPROF DIR STATO DELLE REVISIONI Nr. Data Redazione Aggiornamento Verifica Approvazione Modifiche apportate 0 03/01/2005 RGQ GEPROF
DettagliValidazione degli apprendimenti acquisiti
Validazione degli apprendimenti acquisiti Guida per la formazione professionale di base Sviluppo e garanzia della qualità per le procedure di validazione degli apprendimenti acquisiti Lista di controllo
DettagliSISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DEL DIRETTORE GENERALE
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DEL DIRETTORE GENERALE Approvato con Decreto Deliberativo Presidenziale n. 63 del 29.7.2016 1 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance
DettagliNapoli, 22 ottobre 2015 SALA CONVEGNI
Qualificazione e qualità: I veri professionisti della sicurezza anticrimine e le migliori soluzioni tecnologiche sul mercato La qualificazione delle aziende installatrici e manutentrici di sistemi di sicurezza,
DettagliSviluppo delle organizzazioni, dei processi e delle risorse umane
Sviluppo delle organizzazioni, dei processi e delle risorse umane Servizi personalizzati per la crescita delle organizzazioni e delle persone che le compongono Soluzioni concrete per lo sviluppo delle
DettagliINTRODUZIONE AIOT - Associazione Medica Italiana di Omotossicologia, è una Associazione medica senza scopo di lucro, fondata a Milano nel 1983.
E d. 04/2011 INTRODUZIONE AIOT - Associazione Medica Italiana di Omotossicologia, è una Associazione medica senza scopo di lucro, fondata a Milano nel 1983. AIOT ha come finalità: 1) la formazione e l
DettagliFORMAZIONE AZIENDALE. Focus area AFC - Amministrazione, Finanza e Controllo
FORMAZIONE AZIENDALE Focus area AFC - Amministrazione, Finanza e Controllo Gli strumenti di pianificazione e controllo di gestione a servizio dell impresa www.rwc.it PREMESSA LOGICHE DI PROGETTAZIONE E
DettagliComune di Modena DIREZIONE GENERALE Ufficio organizzazione, qualità e ricerche. Piano della qualità. Anno 2015 MARZO
Comune di Modena DIREZIONE GENERALE Ufficio organizzazione, qualità e ricerche Piano della qualità Anno 2015 MARZO 2015 1 Premessa Il "Piano annuale della qualità" relativo all anno 2015 contiene la pianificazione
DettagliGLI INCONTRI TERRITORIALI
WORKSHOP La rete oncologica lombarda: integrazione tra cure specialistiche e primarie GLI INCONTRI TERRITORIALI Obiettivi: promuovere l integrazione dei nella rete oncologica riportare nel DIPO la discussione
DettagliAllegato. Requisiti Generali di Accreditamento. 1 Criterio Attuazione di un sistema di gestione delle strutture sanitarie
Allegato Requisiti Generali di Accreditamento 1 Criterio Attuazione di un sistema di gestione delle strutture sanitarie 1.1 La pianificazione, programmazione, organizzazione e verifica delle attività clinico-assistenziali
DettagliStrutture per ANZIANI
Organismo accreditato da ACCREDIA UNI EN ISO 9001:2008 SGQ Certificato n. 1150 Strutture per ANZIANI Un nuovo approccio gestionale Non onorare la vecchiaia, è demolire la casa dove ci si deve addormentare
DettagliFederazione Istituti Attività Educative IL PROGETTO QUALITA. Centro Studi per la Scuola Cattolica
Federazione Istituti Di Attività Educative Centro Studi per la Scuola Cattolica IL PROGETTO QUALITA FIDAE Federazione Istituti di Attività educative CSSC - Centro Studi scuola Cattolica Agiqualitas G.
DettagliGLI ATTORI DEL SISTEMA DAI COMPITI AI RUOLI ALBINO BOTTAZZO
GLI ATTORI DEL SISTEMA DAI COMPITI AI RUOLI! ALBINO BOTTAZZO Introduzione La salute del paziente Cura della malattia Cura della persona Nel 1946 con l atto di Costituzione dell OMS (Organizzazione Mondiale
DettagliProf. Emmanuele Pavolini Università di Macerata Bologna
Welfare Aziendale e Conciliazione. Proposte e esperienze del mondo cooperativo Prof. Emmanuele Pavolini Università di Macerata Bologna 22-3-2017 Struttura della presentazione Pattern di diffusione di welfare
DettagliJoint Commission International
Il Programma per la implementazione del sistema di valutazione delle Aziende Sanitarie accreditate pubbliche e private e per la valutazione dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Pubbliche 1 Joint
DettagliIl sistema di valutazione in Trentino. Trento, 16 aprile 2014
Il sistema di valutazione in Trentino Trento, 16 aprile 2014 Agenda Introduzione Il nuovo modello di valutazione Riscontri sulla valutazione della dirigenza scolastica Strumenti per la valutazione esterna
DettagliProcessi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi per l Autismo Fondazione
DettagliModalità di erogazione dei dispositivi medici monouso. Art. 1 Procedura di erogazione
ALLEGATO 11 Modalità di erogazione dei dispositivi medici monouso Art. 1 Procedura di erogazione 1. La prescrizione dei dispositivi, effettuata sul ricettario standardizzato del Servizio sanitario nazionale,
DettagliSviluppo delle organizzazioni, dei processi e delle risorse umane
Sviluppo delle organizzazioni, dei processi e delle risorse umane Servizi personalizzati per la crescita delle organizzazioni e delle persone che le compongono Soluzioni concrete per lo sviluppo delle
DettagliComitato scientifico Provider ECM ASL VCO
Comitato scientifico Provider ECM ASL VCO Metodologia per il Miglioramento Continuo delle attività formative e Linee di indirizzo per l Analisi dei Bisogni e il Piano Formativo Aziendale 2018. Documento
DettagliPiano Annuale per l Inclusione
ISTITUTO COMPRENVO 1 Frosinone a.s._2015/2016 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92
DettagliScuole dell infanzia: attori, risorse, problemi di un sistema integrato. L Ente locale come regolatore e garante: l esperienza di Modena
Scuole dell infanzia: attori, risorse, problemi di un sistema integrato L Ente locale come regolatore e garante: l esperienza di Modena Dinamiche demografiche e sistema integrato 0/6. 2000/2010 Bambini
Dettagli2. La Rete dei servizi educativi 0-3
2. La Rete dei servizi educativi 0-3 Cosa trovo in questo capitolo Notizie sui servizi educativi cittadini Che tipologie di servizi ci sono Come sono gestiti Come fa il Comune a garantire la qualità ai
DettagliREQUISITI RETI INTEGRATE DI CURA TIPO SI NO D.A.
REQUISITI RETI INTEGRATE DI CURA Vengono indicati i contenuti del Piano e i requisiti della Rete Integrata di Cura. Tutti i requisiti sono obbligatori ai fini del funzionamento della rete, alcuni devono
DettagliI SISTEMI RADIO A TUTELA DEL TERRITORIO
I SISTEMI RADIO A TUTELA DEL TERRITORIO Aspetti organizzativi nella gestione dell emergenza Dott.ssa Luisa Zappini Responsabile Centrale Operativa Unica Emergenza e Coordinamento tra Protezione Civile
DettagliAzienda USL Pescara IL FARMACISTA : UN RIFERIMENTO PER LA GOVERNANCE AZIENDALE
Azienda USL Pescara IL FARMACISTA : UN RIFERIMENTO PER LA GOVERNANCE AZIENDALE Le scelte dell Asl di Pescara 2 - INTEGRAZIONE E TRASVERSALITA Agevolare forme di forte integrazione organizzativa tra: Stessa
DettagliCRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI
Allegato Verb 2 del 5/5/2016 CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI PREREQUISITI - contratto a tempo indeterminato; - assenza di azioni disciplinari con sanzioni erogate nel corso dell a.s.
DettagliI CITTADINI E ACCREDITATIION CANADA VALUTANO IL SISTEMA SOCIO SANITARIO REGIONALE 5 marzo, 2010
Risultati in termini di applicazione del processo e di conformità agli standard Progetto-Programma di accreditamento di eccellenza per le strutture sanitarie e sociosanitarie della Regione Veneto I CITTADINI
DettagliOpportunità e criticità nei processi di trasferimento dell innovazione. Catia Mastracci AN LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci
Opportunità e criticità nei processi di trasferimento dell innovazione Catia Mastracci AN LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Sul concetto di innovazione Elaborazione di soluzioni innovative esistenti
DettagliAnalisi del processo: definizione del flusso, descrizione del miglior percorso possibile
SMBG: PDTA, Analisi, Pianificazione di un Percorso per l Autocontrollo Analisi del processo: definizione del flusso, descrizione del miglior percorso possibile A. Arcangeli LA CLINICAL GOVERNANCE LA CLINICAL
DettagliQUALE RUOLO, RESPONSABILITA ED ATTIVITA DEVE AVERE UNA RETE ONCOLOGICA REGIONALE PER GARANTIRE LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE ONCOLOGICO
QUALE RUOLO, RESPONSABILITA ED ATTIVITA DEVE AVERE UNA RETE ONCOLOGICA REGIONALE PER GARANTIRE LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE ONCOLOGICO Dott. Rocco GUERRA Medico in formazione Specialistica Igiene e
Dettagli«INNOVAZIONI DIROMPENTI» «la scoperta dell acqua calda « Azienda Sanitaria Firenze. azienda usl toscana centro. Firenze - 15 dicembre 2016
Azienda Sanitaria Firenze azienda usl toscana centro «INNOVAZIONI DIROMPENTI» Firenze - 15 dicembre 2016 «la scoperta dell acqua calda «Fabrizio Bandini Sarà vero? E se si cosa c è di dirompente? 2008
DettagliL evoluzione dei modelli di valutazione nell Università
Valutazione dei sistemi educativi Prof. Giovanni Arduini Lezione n.6 Anno Accademico 2015/2016 Valutazione dei sistemi educativi - Prof. G.Arduini 1 L evoluzione dei modelli di valutazione nell Università
DettagliCOMUNE DI BIELLA. Piano Triennale della qualità
COMUNE DI BIELLA Piano Triennale della qualità 2018-2020 PREMESSA Nel panorama normativo di riferimento della pubblica amministrazione negli ultimi anni si sono susseguiti varie direttive e decreti aventi
DettagliCONFLITTUALITA TERRITORIALE e GESTIONE DEI RAPPORTI CON IL TERRITORIO
CONFLITTUALITA TERRITORIALE e GESTIONE DEI RAPPORTI CON IL TERRITORIO Cristiana Lavagetti Direzione Generale Ambiente, Energia e Reti UO Sviluppo Sostenibile e Valutazioni Ambientali La conflittualità
Dettaglie la formazione delle nuove figure professionali
SEMINARIO NAZIONALE EPALE Migranti e rifugiati: nuovi bisogni formativi degli educatori Catania, 20 novembre 2015 I cambiamenti nei CPIA e la formazione delle nuove figure professionali Giovanna Del Gobbo,
DettagliLO SVILUPPO DEL SISTEMA QUALITA NEL COMUNE DI MILANO
LO SVILUPPO DEL SISTEMA QUALITA NEL COMUNE DI MILANO CONVEGNO I SISTEMI DI QUALITA NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI FORUM P.A. 9 MAGGIO 2006 IL PROCESSO RIORGANIZZATIVO Principali criteri: Attuazione di
DettagliSocial Force Automation Ampliamento Replicabilità Ambito Capofila A2 - LIONI - Piazza della Vittoria, (AV) - Tel/Fax
MODULO 4 IL PROGETTO INDIVIDUALIZZATO Social Force Automation Ampliamento Replicabilità Ambito Capofila A2 - LIONI - Piazza della Vittoria, 20 83047 (AV) - Tel/Fax 082742992 S E S G O R C E I T A A L R
DettagliMonitoraggio e valutazione dei Piani Sociali di Zona
Monitoraggio e valutazione dei Piani Sociali di Zona Presentazione del percorso Emanuele Ranci Ortigosa Direttore scientifico IRS Bari, Regione Puglia 15 Febbraio 2011 1 Sommario della presentazione 1.
DettagliIX Giornata mondiale della BPCO
IX Giornata mondiale della BPCO V Conferenza Nazionale BPCO ROMA 17 Novembre 2010 La Programmazione Sanitaria e la BPCO Dr. Paola Pisanti Ministero della Salute Direzione Generale della Programmazione
DettagliSOCIO-SANITARI, SANITARI, SOCIO-
GLI INDICATORI DI VALUTAZIONE DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI, SANITARI, SOCIO- ASSISTENZIALI E SOCIO- EDUCATIVI NELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA L Accreditamento Istituzionale nel Veneto: un sistema qualità
DettagliAREA DIREZIONALE SERVIZIO INFORMAZIONE ISTITUZIONALE. Linee guida Carta dei Servizi di Ateneo
AREA DIREZIONALE SERVIZIO INFORMAZIONE ISTITUZIONALE Linee guida Carta dei Servizi di Ateneo Premessa La Carta dei Servizi rappresenta uno strumento di comunicazione istituzionale attraverso il quale l'università
Dettagli