RESOCONTO ATTIVITÀ CONVENZIONE INTERREGIONALE INEMAR Allegato 1J-A

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RESOCONTO ATTIVITÀ CONVENZIONE INTERREGIONALE INEMAR 2009-2011. Allegato 1J-A"

Transcript

1 RESOCONTO ATTIVITÀ CONVENZIONE INTERREGIONALE INEMAR Allegato 1J-A Confronto e definizione di fattori di emissione medi per alcune tipologie emissive: studio di approfondimento per le piccole combustioni nel settore del riscaldamento civile e industriale INDICE 1. INTRODUZIONE 2 2. RISCALDAMENTO CIVILE METANO COMBUSTIBILI LIQUIDI GPL GASOLIO OLIO COMBUSTIBILE RISCALDAMENTO INDUSTRIALE METANO GPL GASOLIO OLIO COMBUSTIBILE CARBONE CONCLUSIONI 36 1

2 1. INTRODUZIONE Sono state analizzate in dettaglio le attività relative agli impianti di piccola combustione nel macrosettore 2 (attività SNAP e per il settore residenziale, attività e per il settore non residenziale) e nel macrosettore 3 (attività ). Nel macrosettore 2 sono stati presi in esame i quattro combustibili principali: metano, gasolio, GPL e olio combustibile; nel macrosettore 3 anche il carbone. Non sono stati trovati nel Guidebook 2009/10 e nei dati ISPRA disponibili (comunicati da R. De Lauretis) fattori di emissione per le attività ( altri sistemi nel settore commerciale e istituzionale), ( altri sistemi nel settore agricolo) e ( altri sistemi nel settore della combustione nell industria), che non sono di seguito discusse; pur se sono attualmente presenti fattori di emissione in Inemar, come in precedenza a nessuno di questi è assegnata la priorità = 1 che li rende utilizzabili in Inemar. Le fonti di dati e informazioni consultate per l aggiornamento dei fattori di emissione sono: ISPRA 2011: sono i dati medi più recenti e specifici per l Italia, utilizzati anche per l inventario nazionale; se il dato è disponibile, a meno di singole eccezioni discusse in seguito, si è scelta questa fonte. I FE del macrosettore 2 sono disponibili per singola attività SNAP, mentre i FE del macrosettore 3 sono dati medi per settore Guidebook 2009/2010: fonte di riferimento ufficiale, adottata in assenza del dato di ISPRA. Regione Piemonte 2008: sono state utilizzati alcuni dati proposti da Regione Piemonte e già inseriti nel database di Inemar. APEF (Air Pollutant Emission Factor) Library: si tratta di un database finlandese che ha riunito molti dati di FE di diversi Paesi europei, utilizzati come base di confronto ( Sono in seguito illustrati i confronti fra i fattori di emissione di queste fonti con quelli presenti in Inemar con priorità pari a 1, in ordine di combustibile. Nelle tabelle sono stati adottati i seguenti criteri per i colori: celle arancioni: proposti per l inserimento in Inemar con priorità 1 celle gialle: proposti per l inserimento in Inemar con priorità 0 Si noti che i FE di PM10 e PM2.5 sono caricati sempre con priorità 0 in Inemar perché per la loro stima Inemar usa il modulo della distribuzione granulometrica basandosi su un fattore di emissione di particolato con valore diverso da 0 (in genere PTS), per garantire congruenza fra i FE delle diverse dimensioni di particolato. Non sono stati considerati i FE dall uso di biomasse nel settore residenziale perché già oggetto di specifici approfondimenti, nonché di un convegno ad hoc nel maggio 2012 ( Si ricorda infine che, mentre Inemar si basa sulla classificazione SNAP, i dati del Guidebook sono disponibili suddivisi nella classificazione NFR. 2

3 2. RISCALDAMENTO CIVILE 2.1 METANO Nel capitolo dedicato ai piccoli impianti di combustione del Guidebook (capitolo 1.A.4) sono presenti tabelle di Tier 1 con fattori di emissione per il metano nel settore residenziale (tabella 3-4 pag. 21) e nel settore non residenziale (tabella 3-8 pag. 26). Per il settore residenziale, inoltre, sono presenti fattori di Tier 2 per: attività , tecnologia: boiler < 50 kw (tabella pag. 39) 1 attività , tecnologia: stufe domestiche (tabella pag. 38) attività , tecnologie: caminetti a gas, saune, stufe da esterno (tabella pag. 32) Per il settore non residenziale 2, sono presenti fattori di Tier 2 per: attività , tecnologia: boiler > 50 kw e <= 1 MW (tabella pag. 52) attività , tecnologia: boiler > 1 MW e <= 50 MW (tabella pag. 53) I dati di Tier 2 disponibili per l attività sono caricati sul database di Inemar con priorità 0 poiché si è deciso di non adottare la suddivisione proposta dal Guidebook sulla base della taglia delle caldaie. a. SETTORE RESIDENZIALE (ATTIVITA , ) Attività La tabella 1 mette a confronto i fattori di emissione disponibili per caldaie residenziali a gas naturale. Note sui fattori di emissione in tabella 1: CO 2 : il fattore di emissione deriva da analisi effettuate regolarmente sul gas naturale prodotto in Italia e su quello importato dall estero e può quindi variare di anno in anno. Nel 2010, la media pesata del PCI del gas importato/prodotto è pari a 8309 kcal/m 3 in condizioni standard (47 GJ/t). Come è spiegato nel National Inventory Report 2012 dell Italia (Annex 6, National emission factors), a partire dal 2008 il MSE ha cambiato metodo di stima all interno del bilancio energetico nazionale per uniformarsi alla metodologia Eurostat, che considera come valore del PCI il 10% del PCS, indipendentemente dal valore reale. ISPRA fornisce quindi due dati (entrambi associati ad un fattore di ossidazione pari a 0.995) in riferimento a due diversi valori di PCI (valore reale e da metodologia Eurostat). Il FE da utilizzare dipende quindi dall indicatore disponibile: se i dati dei consumi regionali di metano si riferiscono al PCI reale, il FE corretto per stimare le emissioni del 2010 è kg/gj, mentre, se i consumi si riferiscono alla metodologia Eurostat, il fattore corretto è kg/gj. Si propone di caricare entrambi i FE di ISPRA con priorità 0 e di continuare ad utilizzare il dato in Inemar di 55 kg/gj. PM10/PTS: per il metano il Guidebook indica un fattore di 0.5 g/gj in tutte le attività, mentre Inemar e ISPRA utilizzano un fattore pari a 0.2 g/gj (-60%). Anche Reg. Piemonte e Paesi Bassi hanno proposto un valore più basso del Guidebook (0.3 g/gj, figura 1). Si propone di non modificare il valore attualmente utilizzato in Inemar. 1 L unica differenza significativa fra i fattori di Tier 1 e di Tier 2 nelle caldaie residenziali è negli NOx, che risultano più alti per le caldaie più piccole rispetto alle caldaie di taglia maggiore (+23%). 2 Gli unici fattori di emissione che mostrano una differenza fra queste due tecnologie sono relativi a CO e COV, che risultano più alti per le caldaie più piccole rispetto alle caldaie di taglia maggiore (+50% per entrambi gli inquinanti). 3

4 Tabella 1_ Fattori di emissione per caldaie residenziali a gas naturale (attività ) a confronto (in arancione i dati proposti da inserire in Inemar con priorità = 1). Inquinante UM INEMAR 2008 (Priorità = 1) ISPRA 2011 Guidebook 2009/10 Tier 1 Differenza % ISPRA/Guidebook SO 2 g/gj NOx g/gj % COV g/gj % CH 4 g/gj CO g/gj % CO 2 kg/gj (PCI 8390) (PCI 8190) N 2 O g/gj 3 1 PM2.5 g/gj % PM10 g/gj % PTS g/gj % Pb mg/gj Cd mg/gj Hg mg/gj % As mg/gj Cr mg/gj Cu mg/gj Ni mg/gj Se mg/gj Zn mg/gj 13.6 DIOX ng/gj 0.5 BaP mg/gj IPA-CLTRP mg/gj Figura 1_ Fattori di emissione del PM10 per caldaie residenziali a gas naturale a confronto. 4

5 CO e COV: i fattori di emissione di ISPRA sono più bassi di quelli del Guidebook. Sull APEF Library sono disponibili i valori dei fattori di emissione di CO e COV che utilizza la Danimarca per questa attività (rispettivamente 20 g/gj e 4 g/gj), simili a quelli di ISPRA e più bassi di quelli del Guidebook. Si propone quindi di adottare il valore di ISPRA per uniformarsi al dato utilizzato nell inventario nazionale. Hg: la fonte dell attuale fattore di emissione utilizzato in Inemar con priorità 1 è NILU-AEAT, 2005 (Costs and Environmental Effectiveness of Reducing Mercury Emissions to Air from a Small-Scale Combustion Installations (SCIs), comunicazione personale luglio 2005, Kubica K.) con tecnologia di combustione e tecnologia di abbattimento non specificate. Si propone di adottare il valore di ISPRA, di fonte preferibile e con un valore più simile a quello indicato dal Guidebook (0.234 mg/gj è utilizzato anche dal Belgio). NOx: la combustione del metano nell attività è responsabile del 6% delle emissioni di NOx in Lombardia (risultati inventario 2008). Il fattore di emissione di ISPRA è il 39% più basso di quello del Guidebook. Altre fonti hanno proposto fattori di emissione simili al dato di ISPRA e inferiori al Guidebook (figura 2). Nel 2008 Regione Piemonte ha proposto il valore di 38 g/gj (attualmente utilizzato in Inemar), mentre sull APEF Library sono disponibili un fattore di emissione proposto dalla Danimarca (pari a 30 g/gj) e fattori di emissione proposti dal TNO per caldaie domestiche di potenza inferiore a 30 kw, distinti inoltre fra caldaie tradizionali e caldaie a condensazione. Le caldaie a condensazione, in particolare, hanno un fattore di emissione significativamente più basso e, nel 2011, la tecnologia a condensazione ha raggiunto un grado di penetrazione del 9% degli impianti di produzione termica funzionanti in Italia (Politecnico di Milano, Energy Efficiency Report, Novembre 2011). Considerando un ragionevole miglioramento tecnologico delle nuove caldaie in ingresso nel parco caldaie nazionale e il fatto che non sono attualmente disponibili dati di attività specifici per taglia e tipologia di caldaia, si propone di aggiornare il fattore di emissione degli NOx di Inemar con i più recenti dati messi a disposizione da ISPRA specifici per l Italia, senza adottare una specifica attività SNAP per caldaie domestiche di potenza inferiore a 50 kw. In particolare, si propone di adottare lo stesso fattore di emissione per tutte le caldaie a gas con potenza termica < 50 MW nel macrosettore 2 (34,82 g NOx/GJ, valore utilizzato da ISPRA per le attività e ). Diossine: il Guidebook indica per il settore residenziale un fattore di Tier 1 pari a 0.5 ng/gj, mentre un fattore di Tier 2 per boiler < 50 kw pari a 1.5 ng/gj (situazione tipica delle caldaie domestiche). Si propone di adottare il dato di Tier 2, più vicino a quello indicato dal Guidebook per il settore non residenziale (2 ng/gj per Tier 1 e Tier 2). 5

6 Figura 2_ Fattori di emissione degli NOx per caldaie residenziali a gas naturale (attività ) a confronto. Attività Non sono a disposizione valori di ISPRA per questa attività SNAP, i valori attualmente presenti in Inemar con priorità 1 (tutti di fonte ANPA Inemar, 2002) non sono associati ad alcuna tecnologia specifica. Il Guidebook specifica invece due tipi di tecnologie per i sistemi domestici che utilizzano gas naturale diversi da caldaie, turbine o motori a combustione interna: stufe e caminetti a gas, saune, stufe da esterno. Si propone di aggiornare i fattori presenti in Inemar con quelli del Guidebook di Tier 1 per il settore residenziale e di caricare con priorità 0 le tabelle di Tier 2 del Guidebook specificando la tecnologia associata (tabella 2). Il Guidebook non dà valori per i gas serra, quindi, per CH 4 e N 2 O, sono duplicati i fattori di ISPRA per le caldaie (tabella 1) associandoli anche all attività

7 Tabella 2_ Fattori di emissione per sistemi domestici a gas naturale diversi da caldaie (attività ). Inquinante UM INEMAR 2008 Guidebook 2009/10 Tier 1 All Guidebook 2009/10 Tier 2 caminetti a gas, stufe saune, stufe da esterno SO 2 g/gj NOx g/gj COV g/gj CH 4 g/gj 5.61 CO g/gj CO 2 kg/gj N 2 O g/gj 1.12 PM2.5 g/gj PM10 g/gj PTS g/gj Pb mg/gj Cd mg/gj Hg mg/gj As mg/gj Cr mg/gj Cu mg/gj Ni mg/gj Se mg/gj Zn mg/gj DIOX ng/gj BaP mg/gj IPA-CLTRP mg/gj b. RISCALDAMENTO CIVILE: SETTORE NON RESIDENZIALE (ATTIVITA , ) In tabella 3 si riportano i fattori di emissione disponibili per le caldaie con potenza termica < 50 MW. I dati non presentano differenze fra l attività (impianti commerciali e istituzionali) e (impianti in agricoltura, selvicoltura e acquacoltura). Per CO 2 e PTS valgono le stesse considerazioni viste per l attività

8 Tabella 3_ Fattori di emissione per caldaie non residenziali a gas naturale (attività e ) a confronto. Inquinante UM INEMAR 2008 ISPRA 2011 Guidebook 2009/10 Tier 2 Differenza % ISPRA/Guidebook SO 2 g /GJ NOx g /GJ % COV g /GJ 5 5 3/2 67% / 150% CH 4 g /GJ CO g /GJ /20-17%/ 25% CO 2 kg/gj (PCI 8390) (PCI 8190) N 2 O g /GJ 3 1 PM2.5 g /GJ % PM10 g /GJ % PTS g /GJ % Pb mg/gj Cd mg/gj Hg mg/gj % As mg/gj Cr mg/gj Cu mg/gj Ni mg/gj Se mg/gj Zn mg/gj 13.6 DIOX ng/gj 2 BaP mg/gj IPA-CLTRP mg/gj Note sui fattori di emissione in tabella 3: CO e COV: sul Guidebook si trovano due tabelle di Tier 2, una relativa a caldaie con capacità termica compresa fra 50 kw e 1 MW, e una relativa a caldaie con capacità termica compresa fra 1 MW e 50 MW. Queste due tabelle differiscono soltanto nei valori di CO e COV, che risultano più alti per le caldaie più piccole rispetto a quelle di taglia maggiore (+50% per entrambi gli inquinanti). Sulla base dei risultati dell inventario 2008 della Lombardia, queste caldaie sono responsabili di meno dell 1% delle emissioni regionali di CO e meno dello 0,1% delle emissioni regionali di COV. L adozione di questa ulteriore suddivisione sulla base della taglia delle caldaie proposta dal Guidebook avrebbe quindi effetti trascurabili sui risultati dell inventario per questi due inquinanti. Sull APEF Library sono disponibili i valori dei fattori di emissione di CO e COV che utilizza la Danimarca per l attività (rispettivamente 28 g/gj e 2 g/gj), anche in questo caso non differenziati a seconda della taglia delle caldaie. Si propone perciò di adottare i fattori di emissione di ISPRA indifferenziati per tutte le caldaie a gas con potenza termica < 50 MW nel macrosettore 2 (valori utilizzati da ISPRA anche nel settore residenziale). NOx: il fattore di emissione di ISPRA è il 50% più basso di quello del Guidebook. Altre fonti presenti sull APEF Library indicano fattori di emissione simili al dato di ISPRA e inferiori al Guidebook: la Danimarca usa 30 g/gj nel suo inventario nazionale, mentre la media dei fattori proposti dal TNO per diverse tecnologie rientranti nell attività è 41 g/gj. Si propone anche in questo caso di 8

9 adottare il fattore di emissione di ISPRA per uniformarsi al dato utilizzato nell inventario nazionale (figura 4). Figura 3_ Fattori di emissione del PM10 per caldaie non residenziali a gas naturale a confronto. Figura 4_ Fattori di emissione degli NOx per caldaie non residenziali a gas naturale a confronto. 9

10 c. Riassunto aggiornamento dei fattore di emissione delle caldaie a metano < 50 MW nel macrosettore 2 In Tabella 4 sono riassunti i nuovi fattori di emissione proposti per le caldaie a metano al di sotto dei 50 MW nel macrosettore 2, che non mostrano più alcuna distinzione fra il settore residenziale e il non residenziale, eccetto per le diossine, in cui il valore indicato dal Guidebook per il settore non residenziale è superiore di un terzo. Tabella 4_Riassunto dei fattori di emissione proposti per le caldaie a metano di potenza termica < 50 MW nel macrosettore 2 e delle variazioni apportate. Inquinante UM Settore residenziale Settore non residenziale Valore FE Valore FE Variazione Valore FE Variazione proposto 2008 apportata 2008 apportata SO 2 g /GJ NOx g /GJ % 38-8% COV g /GJ CH 4 g /GJ % 3-17% CO g /GJ CO 2 kg/gj N 2 O g /GJ % 3-67% PM2.5 g /GJ PM10 g /GJ PTS g /GJ Cd mg/gj new new Pb mg/gj new new Hg mg/gj % 0.2 As mg/gj new new Cr mg/gj new new Cu mg/gj new new Ni mg/gj new new Se mg/gj new new Zn mg/gj 13.6 new new DIOX ng/gj 1.5 (res.)/ 2 (non res.) new new BaP mg/gj IPA-CLTRP mg/gj new new 10

11 2.2 COMBUSTIBILI LIQUIDI Nel capitolo dedicato ai piccoli impianti di combustione del Guidebook (capitolo 1.A.4) sono presenti tabelle di Tier 1 con fattori di emissione generici per tutti i combustibili liquidi utilizzati nel settore residenziale (tabella 3-5 pag. 23) e nel settore non residenziale (tabella 3-9 pag. 27). Per il settore residenziale, inoltre, sono presenti fattori di Tier 2 per stufe domestiche (attività , tabella 3-21 pag. 40) e per boiler < 50 kw (tabella 3-22 pag. 41), ma sempre in riferimento a combustibili liquidi generici. Ad eccezione di singoli casi discussi in seguito, poiché il Guidebook non fa distinzione fra combustibili liquidi più o meno pesanti, tutti i dati sono stati aggiunti sul database di Inemar con priorità 0 perché difficilmente associabili a combustibili specifici. Per lo stesso motivo le differenze fra i fattori di emissione di ISPRA e quelli del Guidebook sono generalmente maggiori per i combustibili liquidi rispetto a quelle osservate per il metano. Fattori di emissione per alcuni singoli inquinanti (SO 2, NOx, CO, PM10) sono disponibili per caldaie e stufe domestiche soltanto per GPL (tabella A22 pag. 82), kerosene (tabella A23 pag. 83) e olio combustibile (tabella A24 pag. 83). Tali fattori sono evidenziati nella discussione che segue GPL a. SETTORE RESIDENZIALE (ATTIVITA , ) Attività La tabella 5 mette a confronto i fattori di emissione per la combustione del GPL in caldaie residenziali. Note sui fattori di emissione in tabella 5: CO 2 : la fonte del dato attualmente utilizzato in Inemar (62.44 kg/gj) è IPCC Il dato di ISPRA dipende da misure effettuate sul GPL prodotto in Italia e dall uso del fattore di default dell IPCC per quanto riguarda la quantità di GPL importata. Come per il metano, ISPRA usa un fattore leggermente più alto che in passato (+1.5% rispetto a 64 kg/gj di fonte ANPA 1999); qui l effetto è comunque trascurabile e si propone di non aggiornare il dato utilizzato in Inemar (utilizzato per la combustione del GPL anche in tutte le altre SNAP). Diossine: il valore di ISPRA (21.73 ng/gj) è più del doppio di quello del Guidebook, probabilmente perché datato. Notare che sull APEF Library l unico dato specifico per il GPL è fornito dall Austria, pari a 2.5 ng/gj per attività ed è ancora più basso del Guidebook. Si propone di adottare il fattore indicato dal Guidebook per generici combustibili liquidi. Tali emissioni sono comunque trascurabili. PTS/PM10/PM2.5: Reg. Piemonte e TNO (dati presenti in Inemar con priorità 0) hanno proposto valori ancora più bassi di ISPRA, così come il Belgio di cui è disponibile il dato medio per settore 0202 sull APEF Library (valori g/gj per il PTS). I Paesi Bassi usano il fattore di 2 g/gj per il PM10 nel loro inventario (IIR 2010, dato medio per settore 0202). Si propone di non aggiornare il fattore di emissione di 0.2 g/gj di Inemar e di adottare lo stesso fattore anche per le caldaie non residenziali (SNAP e ). Tale fattore è pari a quello del metano, come è ragionevole che sia dato che il GPL, nella maggior parte dei casi, giunge al sistema di combustione in fase gassosa e sono utilizzate le stesse tecnologie di combustione normalmente usate per il metano. 11

12 NOx: l attuale fattore utilizzato in Inemar è di fonte Reg. Piemonte 2008, il fattore di emissione di ISPRA è il 25% più alto di quello del Guidebook (specifico per il GPL). Belgio e Paesi Bassi usano lo stesso fattore del Guidebook (40 g/gj) nei loro inventari in tutto il macrosettore 2, mentre la Lituania utilizza un fattore di 100 g/gj. Si propone di adottare il fattore di emissione di ISPRA per uniformarsi al dato utilizzato nell inventario nazionale (figura 6). COV: il fattore di emissione utilizzato in Inemar, pari a quello di ISPRA, è più basso di quello del Guidebook per combustibili liquidi generici ed è in linea con i fattori utilizzati da Paesi Bassi e Belgio per il GPL nei loro inventari (valori da 0.8 a 5 g/gj). IPA-4: notare che sull APEF Library l unico dato specifico per il GPL è fornito dall Austria, pari a 0.04 mg/gj per attività , ed è circa 2000 volte inferiore a quello del Guidebook per generici combustibili liquidi. Tabella 5_ Fattori di emissione per caldaie residenziali a GPL (attività ) a confronto. I dati del Guidebook sono riferiti a combustibili liquidi generici (Tier 1), ad eccezione dei dati con (*) specifici per GPL. Inquinante UM INEMAR 2008 ISPRA 2011 Guidebook 2009/10 Differenza % ISPRA/Guidebook SO 2 g/gj (*) NOx g/gj (*) 25% COV g/gj % CH 4 g/gj 1 1 CO g/gj (*) CO 2 kg/gj N 2 O g/gj PM2.5 g/gj % PM10 g/gj % PTS g/gj % Pb mg/gj Cd mg/gj Hg mg/gj As mg/gj Cr mg/gj Cu mg/gj Ni mg/gj Se mg/gj 0 0 Zn mg/gj DIOX ng/gj % BaP mg/gj IPA-CLTRP mg/gj

13 Figura 5_ Fattori di emissione del PM10 per caldaie residenziali a GPL a confronto. Figura 6_ Fattori di emissione degli NOx per caldaie residenziali a GPL a confronto. 13

14 Attività Non sono a disposizione valori di ISPRA per questa attività SNAP, i valori attualmente presenti in Inemar con priorità 1 (tutti di fonte ANPA Inemar, 2002) non sono associati ad alcuna tecnologia specifica. Sul Guidebook non sono disponibili tabelle specifiche per il GPL per questa attività e anche sull APEF Library non si trovano fattori proposti da altri Paesi. Si propone di non aggiornare i fattori presenti in Inemar per questa attività e, poiché i dati sono indifferenziati per tutti i combustibili liquidi, di aggiungere sul database, sempre con priorità 0: i fattori di emissione di Tier 1 del Guidebook per il settore residenziale per tecnologie non specificate i fattori di emissione di Tier 2 del Guidebook per stufe domestiche (tabella 6 di seguito) che utilizzano combustibili liquidi. Tabella 6_ Fattori di emissione per stufe domestiche a GPL (attività ). I dati del Guidebook sono riferiti a combustibili liquidi generici (Tier 2). Inquinante UM Guidebook 2009/10 Tier 2 - stufe SO 2 g/gj 140 NOx g/gj 50 COV g/gj 20 CH 4 g/gj CO g/gj 100 CO 2 kg/gj N 2 O g/gj PM2.5 g/gj 10 PM10 g/gj 10 PTS g/gj 15 Pb mg/gj 5 Cd mg/gj 0.3 Hg mg/gj 0.03 As mg/gj 0.5 Cr mg/gj 5 Cu mg/gj 3 Ni mg/gj 100 Se mg/gj Zn mg/gj 5 DIOX ng/gj 10 BaP mg/gj 50 IPA-CLTRP mg/gj

15 b. SETTORE NON RESIDENZIALE (ATTIVITA , ) In tabella 7 si riporta il confronto fra i fattori di emissione disponibili per le caldaie con potenza termica < 50 MW nel settore non residenziale. I valori sono identici a quelli delle attività e Per quanto riguarda il particolato, si propone di uniformare il fattore di emissione con il dato utilizzato nel settore residenziale (0.2 g/gj, vedi tab. 5). Tabella 7_ Fattori di emissione per caldaie non residenziali a GPL (attività e ) a confronto. I dati del Guidebook sono riferiti a combustibili liquidi generici (Tier 1), ad eccezione dei dati con (*) specifici per GPL. Inquinante UM INEMAR 2008 ISPRA 2011 Guidebook 2009/10 Differenza % ISPRA/Guidebook SO 2 g/gj (*) NOx g/gj (*) 25% COV g/gj % CH 4 g/gj 1 1 CO g/gj (*) CO 2 kg/gj N 2 O g/gj 14 2 PM2.5 g/gj % PM10 g/gj % PTS g/gj % Pb mg/gj Cd mg/gj Hg mg/gj As mg/gj Cr mg/gj Cu mg/gj Ni mg/gj Se mg/gj 0 0 Zn mg/gj DIOX ng/gj % BaP mg/gj IPA-CLTRP mg/gj

16 c. Riassunto aggiornamento dei fattori di emissione delle caldaie a GPL < 50 MW nel macrosettore 2 In Tabella 8 sono riassunti i nuovi fattori di emissione con priorità 1 per le caldaie a GPL al di sotto dei 50 MW nel macrosettore 2, che non mostrano più alcuna distinzione fra il settore residenziale e il non residenziale. Gli unici dati specifici per la combustione del GPL nel Guidebook si trovano nel macrosettore 1 (dati medi di Tier 2 per settore 0103 per Process Furnaces, Heaters e Boilers): i fattori di emissione di metalli e IPA per il GPL sono gli stessi indicati all interno dello stesso Guidebook per il metano nel macrosettore 1 e 2. Per quanto riguarda metalli e IPA, si propone quindi di assegnare alle caldaie a GPL nel macrosettore 2, ove assenti, gli analoghi FE del metano, scelta effettuata anche dal Belgio per alcuni metalli (Cd e Hg) nel macrosettore 2. Tabella 8_Riassunto dei fattori di emissione con priorità 1 per le caldaie a GPL con potenza termica < 50 MW nel macrosettore 2 e delle variazioni apportate. Inquinante UM Settore residenziale Settore non residenziale Valore FE proposto Valore FE Variazione Valore FE Variazione 2008 apportata 2008 apportata SO 2 g/gj new 0 new NOx g/gj % 50 COV g/gj CH 4 g/gj CO g/gj CO 2 kg/gj N 2 O g/gj % 14-86% PM2.5 g/gj % PM10 g/gj % PTS g/gj % Pb mg/gj new 0 new Cd mg/gj new 0 new Hg mg/gj new 0 new As mg/gj new 0 new Cr mg/gj new 0 new Cu mg/gj new 0 new Ni mg/gj new 0 new Se mg/gj new 0 new Zn mg/gj new 0 new DIOX ng/gj 10 0 new 0 new BaP mg/gj new 0 new IPA-CLTRP mg/gj new 0 new 16

17 2.2.2 GASOLIO a. SETTORE RESIDENZIALE (ATTIVITA , ) Attività La tabella 9 mette a confronto i fattori di emissione per la combustione del gasolio in caldaie residenziali. Tabella 9_ Fattori di emissione per caldaie residenziali a gasolio (attività ) a confronto. I dati del Guidebook sono riferiti a combustibili liquidi generici (Tier 1), quindi sono identici a quelli visti nelle tabelle precedenti. Inquinante UM INEMAR 2008 ISPRA 2011 Guidebook 2009/10 Tier 1 Differenza % ISPRA/Guidebook SO 2 g/gj % NOx g/gj % COV g/gj % CH 4 g/gj 7 7 CO g/gj % CO 2 kg/gj N 2 O g/gj 14 2 PM2.5 g/gj % PM10 g/gj % PTS g/gj % Pb mg/gj % Cd mg/gj % Hg mg/gj As mg/gj % Cr mg/gj % Cu mg/gj % Ni mg/gj % Se mg/gj Zn mg/gj % DIOX ng/gj % BaP mg/gj IPA-CLTRP mg/gj 75 Note sui fattori di emissione in tabella 9: CO 2 : il nuovo dato messo a disposizione da ISPRA deriva da dati sperimentali sul gasolio utilizzato per il riscaldamento e la differenza è inferiore all 1% rispetto al dato di 74 kg/gj presente in Inemar. PM10: il fattore di emissione di ISPRA è il 28% più basso di quello attuale (di fonte Inemar 2001) ed è molto simile al dato indicativo del Guidebook per tutti i combustibili liquidi (figura 7). L unico fattore presente sull APEF Library è quello utilizzato dal Belgio, pari a 5 g/gj (valore medio per settore 0201 e 0202), mentre l EPA (1995) indica un fattore di emissione pari a 3.6 g/gj per il gasolio. Si propone di mantenere il fattore di emissione di 5 g/gj utilizzato in Inemar. NOx: il fattore di emissione di ISPRA è inferiore a quello del Guidebook, ma anche altri Paesi (Danimarca e Lituania) usano un dato più basso nei loro inventari: il fattore di emissione più alto 17

18 presente sull APEF per il settore 0202 è 52 g/gj (Danimarca, IIR 2011). Si propone di adottare il fattore di emissione di ISPRA per uniformarsi al dato utilizzato nell inventario nazionale (figura 8). SO 2 : il dato di ISPRA è il 67% più basso del dato che il Guidebook indica per tutti i combustibili liquidi. La Danimarca utilizza un fattore di emissione ancora più basso di ISPRA per il gasolio, pari a 23 g/gj. Il fattore di emissione di ISPRA (46.86 g/gj) corrisponde ad un tenore di zolfo dello 0.1% (pari al limite di legge introdotto per il gasolio ad uso riscaldamento a partire dal 1 gennaio 2008 con il D. Lgs. 152/2006) ed è il 53% più basso di quello attualmente utilizzato in Inemar (100 g/gj, di fonte Inemar 2001, che corrisponde ad un tenore di zolfo dello 0.2%). Si propone di adottare il fattore di emissione di ISPRA per uniformarsi al dato utilizzato nell inventario nazionale e alla normativa in vigore. Hg: la fonte dell attuale fattore di emissione utilizzato in Inemar con priorità 1 è NILU-AEAT, 2005 (Costs and Environmental Effectiveness of Reducing Mercury Emissions to Air from a Small-Scale Combustion Installations (SCIs), comunicazione personale luglio 2005, Kubica K.) con tecnologia di combustione e tecnologia di abbattimento non specificate. Si propone di aggiornare il fattore esistente con il dato del Guidebook. Diossine: il valore di ISPRA (23.43 ng/gj) è più del doppio di quello del Guidebook, probabilmente perché datato. Sull APEF Library non si trova nessun dato per le diossine riferito al gasolio. Si propone di adottare il dato del Guidebook per i generici combustibili liquidi. BaP e IPA-CLTRP: l attuale fattore di emissione del BaP presente in Inemar, pari a 10 mg/gj, è di fonte Guidebook 2009/10 per caldaie di potenza < 50 kw (Tier 2) ed è riferito a generici combustibili liquidi. Tale fattore appare eccessivo per il gasolio, così come i dati di Tier 1 del Guidebook in tabella 9. Sull APEF Library sono disponibili i fattori di emissione utilizzati dalla Danimarca nell IIR 2011 (tutti di fonte Finstad et al., 2001) per tutte le caldaie nel macrosettore 2: 0.08 mg/gj per il BaP, mg/gj per il Benzo(beta)fluorantene, mg/gj per il Benzo(k)fluorantene, mg/gj per l Indeno(1,2,3-c,d)pirene. Si propone di adottare tali fattori: in questo modo il FE per gli IPA-CLRTP è pari a mg/gj ed è confrontabile con il dato fornito da ISPRA per il gasolio utilizzato nel macrosettore 3 ( mg/gj, cfr tab. 19 pag. 30). 18

19 Figura 7_ Fattori di emissione del PM10 per caldaie residenziali a gasolio a confronto. Il dato del Guidebook è riferito a combustibili liquidi generici (Tier 1). Figura 8_ Fattori di emissione degli NOx per caldaie residenziali a gasolio a confronto. Il dato del Guidebook è riferito a combustibili liquidi generici (Tier 1). 19

20 Attività Non sono a disposizione valori di ISPRA per questa attività SNAP e ci sono solo fattori con priorità 0 in Inemar (non associati ad alcuna tecnologia specifica). Sul Guidebook non sono disponibili tabelle specifiche per il gasolio per questa attività e anche sull APEF Library non si trovano fattori proposti da altri Paesi. Come per il GPL si decide di caricare sul database, sempre con priorità 0: i fattori di emissione di Tier 1 del Guidebook per il settore residenziale (tabella 9 precedente) per tecnologie non specificate i fattori di emissione di Tier 2 del Guidebook per stufe domestiche (tabella 6) che utilizzano combustibili liquidi. b. SETTORE NON RESIDENZIALE (ATTIVITA , ) In tabella 10 si riporta il confronto fra i valori utilizzati in Inemar, quelli presenti nel Guidebook e i nuovi fattori di ISPRA per le caldaie con potenza termica < 50 MW nel settore non residenziale. In Inemar sono utilizzati gli stessi fattori per l attività e la , mentre i dati di ISPRA sono disponibili solo per la Tabella 10_ Fattori di emissione per caldaie non residenziali a gasolio (attività e ) a confronto. I dati del Guidebook sono riferiti a combustibili liquidi generici (Tier 1). Inquinante UM INEMAR 2008 ISPRA 2011 Guidebook 2009/10 - Tier 1 Differenza % ISPRA/Guidebook SO 2 g/gj % NOx g/gj % COV g/gj % CH 4 g/gj 7 7 CO g/gj % CO 2 kg/gj N 2 O g/gj 14 2 PM2.5 g/gj % PM10 g/gj % PTS g/gj % Pb mg/gj % Cd mg/gj % Hg mg/gj As mg/gj % Cr mg/gj % Cu mg/gj % Ni mg/gj % Se mg/gj Zn mg/gj % DIOX ng/gj % BaP mg/gj IPA-CLTRP mg/gj

21 c. Riassunto aggiornamento dei fattore di emissione delle caldaie a gasolio < 50 MW nel macrosettore 2 In Tabella 11 sono riassunti i nuovi fattori di emissione proposti per le caldaie a gasolio al di sotto dei 50 MW nel macrosettore 2, che non mostrano più alcuna distinzione fra il settore residenziale e il non residenziale, ad eccezione di Hg per il quale il Guidebook fornisce un valore più alto (0.1 mg/gj) per il settore non residenziale. Tabella 11_Riassunto dei fattori di emissione proposti per le caldaie a gasolio con potenza termica < 50 MW nel macrosettore 2 e delle variazioni apportate. Inquinante UM Settore residenziale Settore non residenziale Valore FE Valore FE Variazione Valore FE Variazione proposto 2008 apportata 2008 apportata SO 2 g/gj % % NOx g/gj % 50 COV g/gj CH 4 g/gj CO g/gj CO 2 kg/gj % % N 2 O g/gj % 14-86% PM2.5 g/gj PM10 g/gj PTS g/gj Pb mg/gj Cd mg/gj Hg mg/gj 0.03 (res.)/ 0.1 (non res.) % % As mg/gj Cr mg/gj Cu mg/gj Ni mg/gj Se mg/gj Zn mg/gj DIOX ng/gj 10 new new BaP mg/gj % % IPA-CLTRP mg/gj new new 21

22 2.2.3 OLIO COMBUSTIBILE I fattori di emissione forniti da ISPRA per il macrosettore 2 si riferiscono al combustibile residual oil che è stato associato all olio combustibile in Inemar. Confrontando inquinante per inquinante i fattori di emissione di ISPRA per il residual oil nel macrosettore 2 e il Low sulphur fuel oil (fattori disponibili per i macrosettori 1 e 3) si nota che i dati dei due combustibili sono del tutto confrontabili ad eccezione dei metalli e del particolato, tipici dell olio residuo e troppo alti per un olio combustibile. La fonte ISPRA non è stata quindi utilizzata per aggiornare i fattori dell olio combustibile per questi inquinanti. a. SETTORE RESIDENZIALE (ATTIVITA , ) Attività La tabella 12 mette a confronto i fattori di emissione dell olio combustibile utilizzato in caldaie residenziali. Tabella 12_ Fattori di emissione per caldaie residenziali ad olio combustibile (attività ) a confronto. I dati del Guidebook sono riferiti a combustibili liquidi generici (Tier 1), ad eccezione dei dati con (*) specifici per olio combustibile (Fuel Oil sul Guidebook). Inquinante UM INEMAR 2008 ISPRA 2011 Guidebook 2009/10 Tier 1 Differenza % ISPRA/Guidebook SO 2 g /GJ % NOx g /GJ % COV g /GJ % CH 4 g /GJ 3 3 CO g /GJ % CO 2 kg/gj N 2 O g /GJ 14 2 PM2.5 g /GJ % PM10 g /GJ % PTS g /GJ % Pb mg/gj % Cd mg/gj % Hg mg/gj % As mg/gj % Cr mg/gj % Cu mg/gj % Ni mg/gj % Se mg/gj Zn mg/gj % DIOX ng/gj % BaP mg/gj 0.08 (*) IPA-CLTRP mg/gj % 22

23 Note sui fattori di emissione in tabella 12: CO 2 : il fattore di emissione di ISPRA deriva da misure sperimentali sul combustibile prodotto in Italia e quello importato dall estero, considerando un fattore di ossidazione pari SO 2 : il fattore di emissione di ISPRA corrisponde ad un olio combustibile BTZ con un tenore di zolfo dello 0.3%, limite di legge per impianti aventi potenza termica nominale inferiore a 3 MW (D. Lgs 152/2006). Diossine: il dato attualmente utilizzato in Inemar (3.9 ng/gj) è di fonte ANPA 1999-Inemar Il nuovo dato di ISPRA sembra alto rispetto al Guidebook e ai fattori usati da altri Paesi: o Finlandia: 0.5 ng/gj, dato medio per settore 0202 (fonte UNEP 1999, Light Fuel Oil) o Austria: 1.5 ng/gj per l attività e 5 ng/gj per stufe nella (Oil). Si propone di adottare il dato del Guidebook per i generici combustibili liquidi. BaP e IPA-CLTRP: per il BaP la Danimarca utilizza lo stesso FE pari a 0.08 mg/gj per il Gas Oil e il Residual Oil nel suo inventario (IIR 2011), lo stesso vale per gli altri tre IPA della Convenzione sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero. Si propone di adottare lo stesso FE della Danimarca per il BaP e il dato di ISPRA per gli IPA-CLTRP (maggiore del FE danese soltanto del 4%). Attività Non sono a disposizione valori di ISPRA per questa attività SNAP e non ci sono fattori di emissione neanche con priorità 0 in Inemar. Sul Guidebook non sono disponibili tabelle specifiche per l olio combustibile per questa attività e anche sull APEF Library non si trovano fattori proposti da altri Paesi. Si decide di caricare sul database con priorità 0 i fattori di emissione di Tier 1 del Guidebook per il settore residenziale (vedi tabella 12 precedente) per tecnologie non specificate. b. SETTORE NON RESIDENZIALE (ATTIVITA , ) In tabella 13 si riporta il confronto fra i valori utilizzati in Inemar, quelli presenti nel Guidebook e i nuovi fattori di ISPRA per le caldaie con potenza termica < 50 MW nel settore non residenziale. Inemar utilizza attualmente fattori diversi per alcuni inquinanti nelle attività e , mentre i dati di ISPRA non presentano differenze. 23

24 Tabella 13_ Fattori di emissione per caldaie non residenziali a olio combustibile (attività e ) a confronto. I dati del Guidebook sono riferiti a combustibili liquidi generici (Tier 1), ad eccezione dei dati con (*) specifici per olio combustibile (contenuto di zolfo = 1.5% nel caso della , contenuto di zolfo non specificato nel caso della ) Inquinante UM ISPRA 2011 INEMAR 2008 Guidebook 2009/10 INEMAR 2008 Guidebook 2009/10 SO 2 g /GJ NOx g /GJ (*) COV g /GJ CH 4 g /GJ CO g /GJ (*) CO 2 kg/gj N 2 O g /GJ PM2.5 g /GJ PM10 g /GJ (*) PTS g /GJ Pb mg/gj Cd mg/gj Hg mg/gj As mg/gj Cr mg/gj Cu mg/gj Ni mg/gj Se mg/gj Zn mg/gj DIOX ng/gj BaP mg/gj (*) IPA-CLTRP mg/gj PCB mg/gj

25 c. Riassunto aggiornamento dei fattore di emissione delle caldaie a olio combustibile < 50 MW nel macrosettore 2 In Tabella 14 sono riassunti i nuovi fattori di emissione proposti per le caldaie a olio al di sotto dei 50 MW nel macrosettore 2. Per i metalli si propone di non aggiornare i fattori di emissione di Inemar, mentre, per il particolato, si propone di aggiornare i dati presenti con i FE di ISPRA disponibili per olio combustibile a basso tenore di zolfo utilizzato nel macrosettore 3 (dati medi per il settore 0301). Tabella 14_Riassunto dei fattori di emissione proposti per le caldaie a olio combustibile con potenza termica < 50 MW nel macrosettore 2 e delle variazioni apportate. Inquinante UM Valore FE Settore residenziale Valore FE 2008 (020202) Variazione apportata Valore FE 2008 (020103) Settore non residenziale Variazione apportata Valore FE 2008 (020302) Variazione apportata SO 2 g/gj % 150-3% 150-3% NOx g/gj % 150 0% 150 COV g/gj % 10 20% 12 0% CH 4 g/gj 3 3 0% 3 0% 3 0% CO g/gj % 16 0% 16 0% CO 2 kg/gj % % 75 1% N 2 O g/gj % 14-86% 14-86% PM2.5 g/gj % 27-55% 12 PM10 g/gj % 33-55% 15 PTS g/gj % 40-55% 18 Pb mg/gj 26/ Cd mg/gj 0.57/ Hg mg/gj As mg/gj Cr mg/gj 0.55/ Cu mg/gj 1.2/ Ni mg/gj Se mg/gj Zn mg/gj DIOX ng/gj % % new BaP mg/gj 0.08 new new new IPA-CLTRP mg/gj new new new PCB mg/gj new new new 25

26 3 RISCALDAMENTO INDUSTRIALE Il Guidebook rimanda al capitolo 1.A.4 dedicato alle Small Combustion per tutte le piccole combustioni (caldaie di potenza inferiore a 50 MW nel macrosettore 1, 2 e 3), quindi tutti i dati di fonte Guidebook che seguono sono identici a quelli riportati nelle tabelle del capitolo precedente per il riscaldamento civile (SNAP ). Nel caso del macrosettore 2 i fattori di emissione di ISPRA disponibili per le caldaie al di sotto dei 50 MW si riferiscono alle specifiche attività SNAP, nel caso del MAC 3, invece, sono disponibili solo dati medi per il settore Adottando la stessa scelta metodologica del Guidebook, che tratta allo stesso modo tutte le piccole caldaie sotto i 50 MW indipendentemente dal macrosettore 1, 2 o 3, si propone in linea di massima di aggiornare i fattori di emissione in parallelo a quelli proposti per il settore non residenziale del MAC METANO La tabella 15 mette a confronto i fattori di emissione per la combustione del gas naturale utilizzato nelle piccole caldaie industriali (attività ). Tabella 15_ Fattori di emissione per caldaie a metano (attività ) a confronto. Inquinante UM INEMAR 2008 ISPRA 2011 Guidebook 2009/10 Tier 1 Differenza % ISPRA/Guidebook Variazione apportata in INEMAR SO 2 g/gj % 72% NOx g/gj % COV g/gj % CH 4 g/gj % CO g/gj % -35% CO 2 kg/gj (PCI 8390) (PCI 8190) N 2 O g/gj % PM2.5 g/gj % PM10 g/gj % PTS g/gj % Pb mg/gj % 305% Cd mg/gj % new Hg mg/gj % 17% As mg/gj % -3% Cr mg/gj % -4% Cu mg/gj % -4% Ni mg/gj % -4% Se mg/gj % new Zn mg/gj % DIOX ng/gj 2 new BaP mg/gj new IPA-CLTRP mg/gj new 26

27 Note sui fattori di emissione in tabella 15: CO 2 e PM10: valgono le stesse considerazione fatte per il settore civile. NOx: sulla base dei risultati dell inventario della Lombardia del 2008, il 32% delle emissioni di NOx all interno del MAC 3 deriva dalla combustione del metano (4.4% sul totale delle emissioni regionali di NOx). L attuale fattore di emissione utilizzato in Inemar per la SNAP è il risultato di dati misurati presenti nel modulo delle emissioni puntuali del database Inemar 2007, si propone di non modificare questo fattore di emissione. Metalli: gli attuali FE utilizzati in Inemar sono di fonte EPA 2003 (ad eccezione di Hg di fonte ANPA 1999) e sono più simili a quelli del Guidebook rispetto a quelli di fonte ISPRA. I fattori del Cr e del Se di fonte ISPRA, in particolare, sembrano alti al confronto anche con altri dati disponibili sull APEF Library: come media per il settore 0301 il Portogallo utilizza mg/gj per il Cr e mg/gj per il Se. Si propone di aggiornare i dati di Inemar con quelli indicati sul Guidebook, fonte ufficiale per l Europa. In Tabella 16 sono riassunti i nuovi fattori di emissione proposti per le caldaie a metano al di sotto dei 50 MW nel macrosettore 2 e 3. L unica differenza significativa riguarda gli NOx. Tabella 16_Riassunto dei fattori di emissione proposti per le caldaie a metano con potenza termica < 50 MW nel macrosettore 2 e 3. Inquinante UM Valore FE proposto MAC 2 (020103, , ) Valore FE proposto MAC 3 (030103) SO 2 g/gj NOx g/gj COV g/gj CH 4 g/gj CO g/gj CO 2 kg/gj N 2 O g/gj PM2.5 g/gj PM10 g/gj PTS g/gj Pb mg/gj Cd mg/gj Hg mg/gj As mg/gj Cr mg/gj Cu mg/gj Ni mg/gj Se mg/gj Zn mg/gj DIOX ng/gj 1.5 (res.)/ 2 (non res.) 2 BaP mg/gj IPA-CLTRP mg/gj

28 3.2 GPL La tabella 17 mette a confronto i fattori di emissione per la combustione del GPL utilizzato nelle piccole caldaie industriali (attività ). Tabella 17_ Fattori di emissione per caldaie a GPL (attività ) a confronto. I dati del Guidebook sono riferiti a combustibili liquidi generici (Tier 1), ad eccezione dei dati con (*) specifici per GPL. Inquinante UM INEMAR 2008 ISPRA 2011 Guidebook 2009/10 Tier 1 Differenza % ISPRA/Guidebook Variazione apportata in INEMAR SO 2 g/gj 0.22 (*) new NOx g/gj (*) 43% vedi nota COV g/gj % 0% CH 4 g/gj 1 1 0% CO g/gj (*) 0% CO 2 kg/gj N 2 O g/gj % PM2.5 g/gj % PM10 g/gj % PTS g/gj % Pb mg/gj 16 Cd mg/gj 0.3 Hg mg/gj 0.1 As mg/gj 1 Cr mg/gj 12.8 Cu mg/gj 7.2 Ni mg/gj 260 Se mg/gj Zn mg/gj 8 DIOX ng/gj % new BaP mg/gj 5.2 IPA-CLTRP mg/gj 17.6 In Tabella 18 sono riassunti i nuovi fattori di emissione proposti per le caldaie a GPL al di sotto dei 50 MW, senza alcuna distinzione significativa fra macrosettore 2 e 3 ed eccezione degli NOx per cui la Reg. Piemonte propone di adottare lo stesso FE del metano (63 g/gj, da dati misurati), in quanto si ritiene poco ragionevole che il fattore di emissione del GPL su grandi impianti sia inferiore a quello previsto per il metano. 28

29 Tabella 18_Riassunto dei fattori di emissione proposti per le caldaie a GPL con potenza termica < 50 MW nel macrosettore 2 e 3. Inquinante UM Valore FE proposto MAC 2 (020103, , ) Valore FE proposto MAC 3 (030103) SO 2 g/gj NOx g/gj COV g/gj 2 2 CH 4 g/gj 1 1 CO g/gj CO 2 kg/gj N 2 O g/gj 2 2 PM2.5 g/gj PM10 g/gj PTS g/gj Pb mg/gj Cd mg/gj Hg mg/gj As mg/gj Cr mg/gj Cu mg/gj Ni mg/gj Se mg/gj Zn mg/gj DIOX ng/gj BaP mg/gj IPA-CLTRP mg/gj

30 3.3 GASOLIO La tabella 19 mette a confronto i fattori di emissione per la combustione del gasolio utilizzato nelle piccole caldaie industriali (attività ). Tabella 19_ Fattori di emissione per caldaie a gasolio (attività ) a confronto. I dati del Guidebook sono riferiti a combustibili liquidi generici (Tier 1). Inquinante UM INEMAR 2008 ISPRA 2011 Guidebook 2009/10 Tier 1 Differenza % ISPRA/Guidebook Variazione apportata in INEMAR SO 2 g/gj % -67% NOx g/gj COV g/gj % 100% CH 4 g/gj % CO g/gj % -17% CO 2 kg/gj N 2 O g/gj % PM2.5 g/gj % 0.0% PM10 g/gj % PTS g/gj % Pb mg/gj % Cd mg/gj % Hg mg/gj % new As mg/gj % Cr mg/gj % Cu mg/gj % Ni mg/gj % Se mg/gj Zn mg/gj % DIOX ng/gj % new BaP mg/gj 5.2 IPA-CLTRP mg/gj % new Note sui fattori di emissione in tabella 19: SO 2 : vedi attività NOx: si propone di mantenere invariato l attuale FE utilizzato in Inemar proposto dalla Reg. Piemonte nel 2008 specifico per caldaie < 50 MW. CO 2 : come per l attività si propone di utilizzare anche per questa attività il dato medio di fonte ISPRA derivato da misure sperimentali sul gasolio per riscaldamento (73.69 kg/gj, utilizzato anche dagli impianti in ETS, +0.5%). BaP e IPA-CLTRP: la Danimarca utilizza nel suo inventario gli stessi FE già discussi per le caldaie caldaie nel macrosettore 2. Si propone di adottare anche qui gli stessi FE. In Tabella 20 sono riassunti i nuovi fattori di emissione proposti per le caldaie a gasolio al di sotto dei 50 MW nel macrosettore 2 e 3. Differenze non significative riguardano NOx, CH 4, CO, particolato e IPA. Per 30

31 quanto riguarda i metalli, si propone di non aggiornare i dati utilizzati in Inemar poiché i FE dei metalli di fonte ISPRA 2011 sono identici per tutti i combustibili liquidi, mentre i dati attualmente utilizzati in Inemar mostrano differenze a seconda del combustibile utilizzato (gasolio, olio combustibile o petcoke). Tabella 20_Riassunto dei fattori di emissione proposti per le caldaie a gasolio con potenza termica < 50 MW nel macrosettore 2 e 3. Inquinante UM Valore FE Proposto MAC 2 (020103, , ) Valore FE Proposto MAC 3 (030103) SO 2 g/gj NOx g/gj COV g/gj 3 3 CH 4 g/gj CO g/gj CO 2 kg/gj N 2 O g/gj 2 2 PM2.5 g/gj 5 5 PM10 g/gj 5 5 PTS g/gj 5 5 Pb mg/gj Cd mg/gj Hg mg/gj 0.03 (res.)/ 0.1 (non res.) 0.1 As mg/gj Cr mg/gj Cu mg/gj Ni mg/gj Se mg/gj Zn mg/gj DIOX ng/gj BaP mg/gj IPA-CLTRP mg/gj

32 3.4 OLIO COMBUSTIBILE La tabella 21 mette a confronto i fattori di emissione per la combustione dell olio combustibile utilizzato nelle piccole caldaie industriali (attività ). Tabella 21_ Fattori di emissione per caldaie a olio combustibile (attività ) a confronto. I dati del Guidebook sono riferiti a combustibili liquidi generici (Tier 1). Inquinante UM INEMAR 2008 ISPRA 2011 Guidebook 2009/10 Tier 1 Differenza % ISPRA/Guidebook Variazione apportata SO 2 g/gj % vedi nota NOx g/gj % COV g/gj % 0% CH 4 g/gj 3 3 0% CO g/gj % 0% CO 2 kg/gj % N 2 O g/gj % PM2.5 g/gj % PM10 g/gj % PTS g/gj % -63% Pb mg/gj % Cd mg/gj % Hg mg/gj % As mg/gj % Cr mg/gj % Cu mg/gj % Ni mg/gj % Se mg/gj Zn mg/gj % DIOX ng/gj % 85% BaP mg/gj 5.2 new IPA-CLTRP mg/gj % new PCB mg/gj new Note sui fattori di emissione in tabella 21: SO 2 : il dato attualmente utilizzato in Inemar (di fonte ANPA 1999) è associato alla combustione, senza sistemi di abbattimento, di un olio con un tenore di zolfo pari al 2%. Il FE riportato da ISPRA corrisponde ad un olio con un tenore di S di circa 0.3%, limite di legge per impianti inferiori ai 3 MW secondo il D. Lgs. 152/2006. Tale limite sale all 1% di S per caldaie di potenza maggiore. Si propone di aggiornare il fattore assumendo un dato corrispondente al limite dell 1% di S, pari a 488 g/gj (ottenuto considerando un PCI di 41 GJ/t per l olio, FE -50% rispetto a 980 g/gj di Inemar). Metalli: come per il gasolio, si propone di non aggiornare i dati esistenti in Inemar poiché i FE dei metalli di fonte ISPRA 2011 sono identici per tutti i combustibili liquidi, mentre i dati attualmente utilizzati in Inemar mostrano differenze a seconda del combustibile utilizzato (gasolio, olio combustibile o petcoke). BaP e IPA-CLTRP: vedi nota macrosettore 2. 32

Relazione tecnico scientifica: emissioni di inquinanti dalla combustione civile

Relazione tecnico scientifica: emissioni di inquinanti dalla combustione civile Relazione tecnico - scientifica Emissioni di inquinanti dalla combustione civile TABELLE T_1 Tab. 5.2 Sintesi di fattori di emissione ottenuti dall'indagine ARPA 2003 (ARPA Lombardia, 2003) COMBUSTIBILE

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento

Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 447 Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo

Dettagli

Metodologia. 5 rapporto sull energia

Metodologia. 5 rapporto sull energia 2 Metodologia 5 rapporto sull energia 23 2.1 Usi finali e consumi finali Per l aggiornamento del bilancio energetico provinciale al 2005 si è adottata la stessa metodologia utilizzata per il Quarto Rapporto

Dettagli

Modulo puntuali Analisi dei casi critici / particolari nella ripartizione delle emissioni per linea, camino e combustibile

Modulo puntuali Analisi dei casi critici / particolari nella ripartizione delle emissioni per linea, camino e combustibile Modulo puntuali Analisi dei casi critici / particolari nella ripartizione delle emissioni per linea, camino e combustibile Esempio di emissioni per attività e combustibile da riassunto emissioni MSA Esempio

Dettagli

Risultati della caratterizzazione dei fumi

Risultati della caratterizzazione dei fumi Progetto Produzione di energia e sostanza organica dai sottoprodotti del vigneto Risultati della caratterizzazione dei fumi Paolo Giandon ARPAV Dipartimento Provinciale di Treviso Biella, 24 settembre

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

Risposta al 3 quesito della Procura di Venezia N. 1257 08 R.G.n.r./Mod. 45

Risposta al 3 quesito della Procura di Venezia N. 1257 08 R.G.n.r./Mod. 45 Direzione ecnica Servizio Osservatorio Aria Via Lissa, 6 3174 Venezia Mestre Italy el. +39 41 5445542 Fax +39 41 5445671 e-mail: orar@arpa.veneto.it Responsabile del Procedimento: Salvatore Patti [Documento

Dettagli

Energia. RSA Provincia di Milano. Energia

Energia. RSA Provincia di Milano. Energia RSA Provincia di Milano Energia Fig. 1: consumi elettrici per ciascun settore La produzione e il consumo di energia hanno impatto dal punto di vista ambientale, soprattutto per ciò che riguarda il consumo

Dettagli

1.2 Emissioni climalteranti

1.2 Emissioni climalteranti 1.2 Emissioni climalteranti In tema di cambiamenti climatici il PRAA stabiliva l impegno a ridurre, nel periodo 2008-2012, le emissioni di gas serra del 6,5% rispetto ai valori del 1990, facendo proprio

Dettagli

Disponibilità dati *** 2007 / 2010 C

Disponibilità dati *** 2007 / 2010 C EMISSIONI IN ATMOSFERA 2010 Emissioni in atmosfera Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera (INEMAR Puglia 2010) Nome indicatore DPSIR Fonte dati Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera

Dettagli

Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili.

Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili. REGIONE PIEMONTE BU12 20/03/2014 Codice DB1013 D.D. 12 marzo 2014, n. 52 Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili. Con D.C.R.

Dettagli

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2 La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

EMISSIONI DAI CEMENTIFICI IN PUGLIA

EMISSIONI DAI CEMENTIFICI IN PUGLIA EMISSIONI DAI CEMENTIFICI IN PUGLIA Caso studio: regione Puglia- anno 27 Ing. Monica Bevere Roma, 15 febbraio 211 Il quadro generale Il quadro generale Il risultato dell Italia (-,7 %) è coerente con il

Dettagli

Benefici ambientali dell utilizzo del Dual Fuel rispetto al gasolio nel trasporto pesante Una componente verso la low carbon economy ma non solo

Benefici ambientali dell utilizzo del Dual Fuel rispetto al gasolio nel trasporto pesante Una componente verso la low carbon economy ma non solo Benefici ambientali dell utilizzo del Dual Fuel rispetto al gasolio nel trasporto pesante Una componente verso la low carbon economy ma non solo Sebastiano Serra Ministero dell Ambiente della tutela del

Dettagli

Richiamiamo di seguito le principali ipotesi assunte, rimandando alla Tab. 4-6 il dettaglio dei valori numerici.

Richiamiamo di seguito le principali ipotesi assunte, rimandando alla Tab. 4-6 il dettaglio dei valori numerici. 5773/2207; DGR-8745/2008) riguardanti le prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti, sia nuovi (autorizzati successivamente al 1 gennaio 2010) che quelli oggetto di ristrutturazioni significative.

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

RELAZIONE SITUAZIONE AMBIENTALE

RELAZIONE SITUAZIONE AMBIENTALE Dipartimento XII - LL.PP. e Manutenzione Urbana V Unità Organizzativa Servizio Impianti Termici RELAZIONE SITUAZIONE AMBIENTALE Le elaborazioni qui contenute riguardano i dati che derivano dalle attività

Dettagli

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI TERAMO

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI TERAMO INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI TERAMO Documento redatto da INTRODUZIONE La Provincia di Teramo ha aderito, in qualità di struttura di supporto, al Patto dei Sindaci e, attraverso la sottoscrizione

Dettagli

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI TORRICELLA SICURA

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI TORRICELLA SICURA INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI TORRICELLA SICURA Documento redatto da INTRODUZIONE La Provincia di Teramo ha aderito, in qualità di struttura di supporto, al Patto dei Sindaci e, attraverso

Dettagli

PER INSERTI, STUFE, MONOBLOCCHI E FOCOLARI ALIMENTATI A LEGNA E PELLET

PER INSERTI, STUFE, MONOBLOCCHI E FOCOLARI ALIMENTATI A LEGNA E PELLET NUOVO LIBRETTO DI IMPIANTO 2014 PER INSERTI, STUFE, MONOBLOCCHI E FOCOLARI ALIMENTATI A LEGNA E PELLET SECONDO IL D.M. DEL 10/02/2014 1 www.zetalinea.it 1. Cos è il libretto di impianto? E la carta di

Dettagli

Inventario nazionale delle emissioni e disaggregazione provinciale. Antonella Bernetti, Ernesto Taurino ISPRA

Inventario nazionale delle emissioni e disaggregazione provinciale. Antonella Bernetti, Ernesto Taurino ISPRA Inventario nazionale delle emissioni e disaggregazione provinciale Antonella Bernetti, Ernesto Taurino ISPRA CONTENUTI STIME DELLE EMISSIONI NAZIONALI DA TRASPORTO STRADALE DISAGGREGAZIONE A LIVELLO PROVINCIALE:

Dettagli

SOMMARIO 2 GLI SCENARI DI RIFERIMENTO 4 3 STIMA DEL CONSUMO ENERGETICO 6. 3.1 Definizione del consumo energetico specifico 6

SOMMARIO 2 GLI SCENARI DI RIFERIMENTO 4 3 STIMA DEL CONSUMO ENERGETICO 6. 3.1 Definizione del consumo energetico specifico 6 SOMMARIO 1 PREMESSA 3 2 GLI SCENARI DI RIFERIMENTO 4 3 STIMA DEL CONSUMO ENERGETICO 6 3.1 Definizione del consumo energetico specifico 6 3.2 Gli esiti delle valutazioni 10 4 CONCLUSIONI 12 2 di 13 1 PREMESSA

Dettagli

ARPA Valle d Aosta Sezione ARIA ed ENERGIA Ing. Giordano Pession Ing. Ivan Tombolato. RIGENERGIA12, Aosta 26 maggio 2012 ARPA VdA

ARPA Valle d Aosta Sezione ARIA ed ENERGIA Ing. Giordano Pession Ing. Ivan Tombolato. RIGENERGIA12, Aosta 26 maggio 2012 ARPA VdA ARPA Valle d Aosta Sezione ARIA ed ENERGIA Ing. Giordano Pession Ing. Ivan Tombolato Uniformare gli strumenti e i sistemi di monitoraggio della qualità dell aria. Potenziare le misure di tutela (es. Piani

Dettagli

EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA. I fattori di conversione per le emissioni di gas serra e per l energia primaria

EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA. I fattori di conversione per le emissioni di gas serra e per l energia primaria ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI ROMA CO M M I S S I O N E E N E R G I A E I M P I A N T I EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA I fattori di conversione per le emissioni di gas serra e per l

Dettagli

Le emissioni atmosferiche delle attività produttive e delle famiglie Anni 1990-2006

Le emissioni atmosferiche delle attività produttive e delle famiglie Anni 1990-2006 Le emissioni atmosferiche delle attività produttive e delle famiglie Anni 99-26 28 gennaio 29 Direzione centrale per la comunicazione e la programmazione editoriale Tel. + 39 6 4673.2243-2244 Centro di

Dettagli

Analisi del trivai point

Analisi del trivai point Analisi del trivai point Strategia di controllo: il valore trivai (punto di trivalenza) Questa strategia di controllo, basata sul valore trivai, è generalmente usata se è disponibile come generatore ausiliario

Dettagli

Emissioni in atmosfera

Emissioni in atmosfera Seminario Il Testo Unico Ambientale D. Lgs n. 152/06 alla luce delle modifiche apportate dai recenti correttivi D. Lgs n. 128/10, D. Lgs n. 205/10, D. Lgs n. 219/10 Emissioni in atmosfera La parte V del

Dettagli

La qualità dell aria in Lombardia situazione e prospettive

La qualità dell aria in Lombardia situazione e prospettive La qualità dell aria in Lombardia situazione e prospettive Responsabile U.O. Qualità dell Aria Settore Monitoraggi Ambientali g.lanzani@arpalombardia.it Brescia 2 novembre 204 Confronto con la normativa

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO AOO Consiglio Regionale del Veneto - Ufficio archivio e protocollo - 22/06/2011-0009187 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO S Consiglio regionale del Veneto Interno del 22/06/2011 Num. 0009187 CRV CRV spc-upa

Dettagli

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000 pag. 217 6. Risultati Di seguito si riportano i risultati relativi alle diverse simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate. In particolare sono riportati i risultati sotto forma

Dettagli

Manuale d uso dello strumento di calcolo per il computo emissivo. Stima emissioni dell impianto

Manuale d uso dello strumento di calcolo per il computo emissivo. Stima emissioni dell impianto Manuale d uso dello strumento di calcolo per il computo emissivo In adempimento alla delibera dell Assemblea legislativa regionale n. 51 del 26 luglio 2011 è stato predisposto un servizio on-line per il

Dettagli

VALUTAZIONE SINTETICA DELLE MITIGAZIONI AMBIENTALI POSSIBILI CON LA REALIZZAZIONE DI UNA RETE DI TELERISCALDAMENTO.

VALUTAZIONE SINTETICA DELLE MITIGAZIONI AMBIENTALI POSSIBILI CON LA REALIZZAZIONE DI UNA RETE DI TELERISCALDAMENTO. Allegato 2b VALUTAZIONE SINTETICA DELLE MITIGAZIONI AMBIENTALI POSSIBILI CON LA REALIZZAZIONE DI UNA RETE DI TELERISCALDAMENTO. In questa memoria si analizzano le risultanze dello Studio di Impatto Ambientale

Dettagli

Il GPL in Italia Notorietà e reputazione presso utenti e non. Giuseppe Minoia, Presidente Gfk Eurisko

Il GPL in Italia Notorietà e reputazione presso utenti e non. Giuseppe Minoia, Presidente Gfk Eurisko Il GPL in Italia Notorietà e reputazione presso utenti e non Giuseppe Minoia, Presidente Gfk Eurisko Questa ricerca Presentiamo i risultati, in sintesi, di una ricerca di AssoGasliquidi condotta da GfK

Dettagli

Le attività di monitoraggio: il caso dell acciaieria Valbruna di Vicenza

Le attività di monitoraggio: il caso dell acciaieria Valbruna di Vicenza Le attività di monitoraggio: il caso dell acciaieria Valbruna di Vicenza Dipartimento Provinciale di Vicenza Servizio Stato dell Ambiente dr chim. Ugo Pretto, p.i. Francesca Mello Il sito produttivo Acciaierie

Dettagli

ISOTHERM PWR. Flameless Oxy-combustion. Energia con emissioni prossime allo zero

ISOTHERM PWR. Flameless Oxy-combustion. Energia con emissioni prossime allo zero ISOTHERM PWR Flameless Oxy-combustion Energia con emissioni prossime allo zero FLAMELESS OXY-COMBUSTION Energia dagli scarti a zero emissioni Energia da combustibili poveri: Rifiuti industriali liquidi

Dettagli

Risparmio energetico: Legge 10/91. Aslam Magenta - Ing. Mauro Mazzucchelli Anno Scolastico 2014-2015 50

Risparmio energetico: Legge 10/91. Aslam Magenta - Ing. Mauro Mazzucchelli Anno Scolastico 2014-2015 50 Risparmio energetico: Legge 10/91 Scolastico 2014-2015 50 INTRODUZIONE Le varie crisi energetiche originatesi negli anni settanta hanno sensibilizzato gli Stati più energivori alla limitazione dell uso

Dettagli

Tali fluidi, utilizzati in prossimità del punto di produzione, o trasportati a distanza, possono essere utilizzati per diversi impieghi:

Tali fluidi, utilizzati in prossimità del punto di produzione, o trasportati a distanza, possono essere utilizzati per diversi impieghi: LA COGENERAZIONE TERMICA ED ELETTRICA 1. Introduzione 2. Turbine a Gas 3. Turbine a vapore a ciclo combinato 4. Motori alternativi 5. Confronto tra le diverse soluzioni 6. Benefici ambientali 7. Vantaggi

Dettagli

Allegato 1. Bando per la progettazione e la realizzazione di interventi per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici o di uso pubblico

Allegato 1. Bando per la progettazione e la realizzazione di interventi per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici o di uso pubblico Allegato 1 Bando per la progettazione e la realizzazione di interventi per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici o di uso pubblico (D.d.g. n. 10652 del 20/10/2010, pubblicato sul BURL n.

Dettagli

Rapporto ISPRA sulla produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia

Rapporto ISPRA sulla produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia Page 1 of 11 n. 054 - Lunedì 17 Marzo 2014 Rapporto ISPRA sulla produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia Il documento analizza nel dettaglio le diverse sorgenti, il trend evolutivo delle fonti

Dettagli

RAB IMOLA. Relazione sulla visita svolta presso la centrale di cogenerazione Nuovo polo energetico di Enìa a Reggio Emilia

RAB IMOLA. Relazione sulla visita svolta presso la centrale di cogenerazione Nuovo polo energetico di Enìa a Reggio Emilia RAB IMOLA Relazione sulla visita svolta presso la centrale di cogenerazione Nuovo polo energetico di Enìa a Reggio Emilia In data 10/10/2008 si è svolta la visita presso la centrale di cogenerazione di

Dettagli

Lavoro d anno Corso di Energetica Industriale Professore: Antonio Ficarella

Lavoro d anno Corso di Energetica Industriale Professore: Antonio Ficarella Lavoro d anno Corso di Energetica Industriale Professore: Antonio Ficarella Nuova tecnologia per migliorare un impianto di riscaldamento ad uso domestico Sasha Luciana Catalini matricola: 10041516 a.a.

Dettagli

I vantaggi energetici ed ambientali della piccola e micro cogenerazione

I vantaggi energetici ed ambientali della piccola e micro cogenerazione Università di Ferrara GIORNATA DI STUDIO Cogenerazione distribuita per applicazioni civili e residenziali Ferrara, 5 dicembre 2007 I vantaggi energetici ed ambientali della piccola e micro cogenerazione

Dettagli

Valutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464)

Valutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464) Valutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464) Palmanova 10/06/2013 Introduzione La stima degli impatti locali delle strade nella città di Palmanova è stata effettuata

Dettagli

MICRO-COGENERAZIONE tecnologie e vantaggi delle fuel cell

MICRO-COGENERAZIONE tecnologie e vantaggi delle fuel cell MICRO-COGENERAZIONE tecnologie e vantaggi delle fuel cell Paolo Baggio - UNITN P. Baggio - Borgo - nov. 2013 1 Perché la Cogenerazione Co-generazione = produzione combinata di calore ed energia elettrica

Dettagli

Azienda USL n.4 - Nuovo presidio ospedaliero di Prato Prato Ugo Foscolo snc Edoardo Michele Majno

Azienda USL n.4 - Nuovo presidio ospedaliero di Prato Prato Ugo Foscolo snc Edoardo Michele Majno Via Giovanni Pisano, 1-59100 Prato Tel. 0574 5341 Fax 0574 53439 Pag.1 AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA AI SENSI DELL ART.69, MMA, DEL D.LGS.15/006 QUADRO RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI : (valori

Dettagli

Estratto Bilancio Energetico Comunale

Estratto Bilancio Energetico Comunale Data N. incarto Oggetto Proprietà 31 maggio 2011 11316 Città dell Energia AMB Estratto Bilancio Energetico Comunale Comune di Bellinzona - 2010 Bilancio Energetico Globale BILECO Bellinzona 31/05/2011

Dettagli

Il presenta capitolo analizza alcuni dei dati provinciali relativi al tema energia. Gli indicatori proposti sono in sintesi:

Il presenta capitolo analizza alcuni dei dati provinciali relativi al tema energia. Gli indicatori proposti sono in sintesi: Energia Energia Premessa Il presenta capitolo analizza alcuni dei dati provinciali relativi al tema energia. Gli indicatori proposti sono in sintesi: Richiesta di energia primaria Consumi energetici per

Dettagli

Ispezioni per l efficienza energetica. Franco De Col, ispettore impianti termici

Ispezioni per l efficienza energetica. Franco De Col, ispettore impianti termici Ispezioni per l efficienza energetica Franco De Col, ispettore impianti termici Incontri Provincia di Belluno 1. Tipi di rendimento e tipi di caldaia 2. La 10389-1:2009 e la 10389-2 3. Novità della 10389-1:2009

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Emissioni in impianti civili per il riscaldamento domestico

Emissioni in impianti civili per il riscaldamento domestico UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE E AMBIENTALI Emissioni in impianti civili per il riscaldamento domestico R. Gubiani, G.Pergher, D. Dell Antonia, D. Maroncelli Convegno Nazionale

Dettagli

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale Ufficio di contatto marchio di qualità: Moritz Dreher Neugasse 6 CH-8005 Zürich Tel.: +41 (0)44 250 88 16 Fax.: +41 (0)44 250 88 22 Email: dreher@holzenergie.ch Marchio di qualità Energia leg Svizzera

Dettagli

Emissioni dei veicoli a motore. Influenza dei combustibili

Emissioni dei veicoli a motore. Influenza dei combustibili Emissioni dei veicoli a motore. Influenza dei combustibili RG 3/2002 NGV System Italia Consorzio metano per auto via Serio, 16 20139 MILANO tel. 02-56810171 fax 02-56810131 e-mail: info@ngvsystem.it 1

Dettagli

6 SINTESI REGIONALE DEI RISULTATI

6 SINTESI REGIONALE DEI RISULTATI 6 SINTESI REGIONALE DEI RISULTATI 6.1 Ossidi di zolfo Per quanto riguarda gli ossidi di zolfo le emissioni sono dovute per il 93% ad Altre sorgenti/assorbenti in natura (con oltre 1.225.400 tonnellate)

Dettagli

PROSPETTIVE DI SVILUPPO NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI IN ALCUNI PAESI DELL EUROPA CENTRALE E SUD-ORIENTALE

PROSPETTIVE DI SVILUPPO NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI IN ALCUNI PAESI DELL EUROPA CENTRALE E SUD-ORIENTALE PROSPETTIVE DI SVILUPPO NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI IN ALCUNI PAESI DELL EUROPA CENTRALE E SUD-ORIENTALE SCHEDA PAESE: SLOVENIA Settembre 2009 INDICE Il bilancio energetico ed il ruolo delle

Dettagli

Libretto di impianto: la scheda 12. Libretto di impianto: la scheda 13 Libretto di impianto: la scheda 14.1. Compilazione a cura del MANUTENTORE

Libretto di impianto: la scheda 12. Libretto di impianto: la scheda 13 Libretto di impianto: la scheda 14.1. Compilazione a cura del MANUTENTORE Libretto di impianto: la scheda 11.2 Libretto di impianto: la scheda 12 NOTA BENE Se la prima verifica effettuata a cura dell'installatore è avvenuta con funzionamento in modalità "RISCALDAMENTO", tutte

Dettagli

La contabilità delle emissioni gas serra comunali: Approccio metodologico

La contabilità delle emissioni gas serra comunali: Approccio metodologico La contabilità delle emissioni gas serra comunali: Approccio metodologico 4 febbraio 2009 Contabilità delle emissioni comunali Il progetto è nato dalla collaborazione di CISA con ENEA. Enea ha messo a

Dettagli

Analisi della spesa energetica in un edificio tutto elettrico Simone Maggiore

Analisi della spesa energetica in un edificio tutto elettrico Simone Maggiore Roma, 08 Luglio 2015 Analisi della spesa energetica in un edificio tutto elettrico Simone Maggiore Il ruolo di RSE nella ricerca Ricerca sul Sistema Energetico RSE SpA svolge attività di ricerca applicata

Dettagli

Studio di fattibilità per la climatizzazione di edificio residenziale di nuova costruzione mediante sistema di trigenerazione

Studio di fattibilità per la climatizzazione di edificio residenziale di nuova costruzione mediante sistema di trigenerazione Studio di fattibilità per la climatizzazione di edificio residenziale di nuova costruzione mediante sistema di trigenerazione Il presente studio si propone di analizzare i vantaggi derivanti dall'utilizzo

Dettagli

Un passo avanti e due indietro: il settore termoelettrico nel sistema EU ETS

Un passo avanti e due indietro: il settore termoelettrico nel sistema EU ETS Un passo avanti e due indietro: il settore termoelettrico nel sistema EU ETS Milano, 28-02-06 www.kyototarget.org Per approfondimenti: Davide Zanoni, zanoni@avanzi.org Tel. 02-36518110 Cell 333 4963144

Dettagli

Il potenziale di risparmio al 2012 col meccanismo dei certificati bianchi

Il potenziale di risparmio al 2012 col meccanismo dei certificati bianchi SCHEDA N. 6: SPENDERE DI PIÙ PER LE MISURE DI EFFICIENZA ENERGETICA FA BENE ALLA BOLLETTA E RENDE INUTILE LA REALIZZAZIONE DI CENTRALI NUCLEARI Il potenziale di risparmio al 2012 col meccanismo dei certificati

Dettagli

AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA

AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA DCO 2/08 AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA (Articolo 2, comma 3, dei decreti ministeriali 20 luglio 2004) Documento per

Dettagli

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono

Dettagli

A T T E S TAT O D I P R E S TA Z I O N E E N E R G E T I C A D E G L I E D I F I C I

A T T E S TAT O D I P R E S TA Z I O N E E N E R G E T I C A D E G L I E D I F I C I PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI E CONSUMI STIMATI La sezione riporta l indice di prestazione energetica rinnovabile e non rinnovabile, nonché una stima dell energia consumata annualmente dall immobile

Dettagli

PAS 2014 Mishkin Eakins Forestieri, Istituzioni e mercati finanziari, Pearson, 2010. Il mercato obbligazionario

PAS 2014 Mishkin Eakins Forestieri, Istituzioni e mercati finanziari, Pearson, 2010. Il mercato obbligazionario PAS 2014 Mishkin Eakins Forestieri, Istituzioni e mercati finanziari, Pearson, 2010. Il mercato obbligazionario 1 Anteprima In questo capitolo analizzeremo i titoli di debito a lungo termine, cioè le obbligazioni.

Dettagli

CONVERSIONE TERMOCHIMICA

CONVERSIONE TERMOCHIMICA CONVERSIONE TERMOCHIMICA PIROLISI La pirolisi si può svolgere secondo diverse modalità: Carbonizzazione a temperature tra 300 C e 500 C Pirolisi convenzionale a temperature inferiori a 600 C Fast pirolisi

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

ALLEGATO II. Calcolo della produzione da cogenerazione

ALLEGATO II. Calcolo della produzione da cogenerazione ALLEGATO II Calcolo della produzione da cogenerazione I - Calcolo dell energia elettrica da cogenerazione 1. Per calcolare il risparmio di energia primaria di una unità di cogenerazione, occorre anzitutto

Dettagli

352&(662',&20%867,21(

352&(662',&20%867,21( 352&(662',&20%867,21( Il calore utilizzato come fonte energetica convertibile in lavoro nella maggior parte dei casi, è prodotto dalla combustione di sostanze (es. carbone, metano, gasolio) chiamate combustibili.

Dettagli

4.6 IL BIOSSIDO DI CARBONIO

4.6 IL BIOSSIDO DI CARBONIO 4.6 IL BIOSSIDO DI CARBONIO Il biossido di carbonio antropogenico deriva principalmente dalla combustione di fonti energetiche di origine fossile (petrolio e derivati, naturale, carbone). La quantità di

Dettagli

Il ruolo delle pompe di calore nel futuro contesto energetico. Ennio Macchi Dipartimento di Energetica - Politecnico di Milano

Il ruolo delle pompe di calore nel futuro contesto energetico. Ennio Macchi Dipartimento di Energetica - Politecnico di Milano Il ruolo delle pompe di calore nel futuro contesto energetico Dipartimento di Energetica - Politecnico di Milano Il quesito cui cercherò di rispondere 2 La pompa di calore utilizza energia elettrica per

Dettagli

IL METANO NELLE POLITICHE DI SOSTENIBILITA

IL METANO NELLE POLITICHE DI SOSTENIBILITA FEDERAZIONE NAZIONALE DISTRIBUTORI E TRASPORTATORI DI METANO Via Alberelli, 1 40132 BOLOGNA Tel. 051/400357 Fax 051/401317 Email: info@federmetano.it Web: www.federmetano.it IL METANO NELLE POLITICHE DI

Dettagli

Cogenerazione ad alto rendimento: prospettive, applicazioni e vantaggi per le imprese. La cogenerazione industriale in Italia.

Cogenerazione ad alto rendimento: prospettive, applicazioni e vantaggi per le imprese. La cogenerazione industriale in Italia. Cogenerazione ad alto rendimento: prospettive, applicazioni e vantaggi per le imprese La cogenerazione industriale in Italia Dipartimento di Energia - Politecnico di Milano Mantova - 29 ottobre 2014 CONTENUTI

Dettagli

REGOLAMENTI ERP & ETICHETTATURA ENERGETICA

REGOLAMENTI ERP & ETICHETTATURA ENERGETICA REGOLAMENTI ERP & ETICHETTATURA ENERGETICA INDICE GENERALE Regolamenti ERP & Etichettatura Energetica OBIETTIVO 20/20/20.... 5 MODALITÀ DI APPLICAZIONE E TEMPI.... 6 ETICHETTATURA NUOVI CONCETTI.... 7

Dettagli

Le pressioni locali ai cambiamenti climatici e la valutazione delle risposte

Le pressioni locali ai cambiamenti climatici e la valutazione delle risposte Le pressioni locali ai cambiamenti climatici e la valutazione delle risposte CRMA Folks & F. Stel ARPA Agenzia Regionale per la Protezione dell'ambiente del Friuli Venezia Giulia CRMA Centro Regionale

Dettagli

LE MANUTENZIONI E I CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI

LE MANUTENZIONI E I CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI LE MANUTENZIONI E I CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI Perche fare i controlli? RISPARMIO ENERGETICO Un impianto termico più efficiente consuma meno combustibile a parità di calore prodotto. RISPARMIO ECONOMICO

Dettagli

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L unità di Milano Città Studi del Centro matematita propone anche per l a.s. 2011-2012 una serie di problemi pensati per

Dettagli

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2 Mercato libero dell energia elettrica e del gas: evoluzione dalla liberalizzazione, passaggi dal servizio di Maggior Tutela e confronto con altri Paesi europei. Indice: Indice; p. 1 Introduzione; p. 2

Dettagli

EMISSIONI DA TRAFFICO E QUALITA DELL ARIA: ELEMENTI PER LA GESTIONE NELLA CITTA DI MILANO

EMISSIONI DA TRAFFICO E QUALITA DELL ARIA: ELEMENTI PER LA GESTIONE NELLA CITTA DI MILANO EMISSIONI DA TRAFFICO E QUALITA DELL ARIA: ELEMENTI PER LA GESTIONE NELLA CITTA DI MILANO Hanno collaborato: dott.. Bruno Villavecchia dott.. Marco Bedogni per l Agenzia Mobilità e Ambiente s.r.l. prof..

Dettagli

Questionario di gradimento del Museo di Palazzo Grimani Estratto dalla relazione sui dati raccolti giugno 2011 luglio 2012

Questionario di gradimento del Museo di Palazzo Grimani Estratto dalla relazione sui dati raccolti giugno 2011 luglio 2012 Questionario di gradimento del Museo di Palazzo Grimani Estratto dalla relazione sui dati raccolti giugno 2011 luglio 2012 Premessa La seguente analisi dei questionari distribuiti dal Museo di Palazzo

Dettagli

L'EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI

L'EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI L'EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI OPPORTUNITA' E RUOLI PER GLI ENERGY MANAGER Il punto sulla normativa relativa all'efficienza energetica L'evoluzione della normativa tecnica PRESTAZIONI ENERGETICHE

Dettagli

ALTRE MODALITA DI PRODUZIONE DI ENERGIA

ALTRE MODALITA DI PRODUZIONE DI ENERGIA Scheda 6 «Agricoltura e Agroenergie» ALTRE MODALITA GREEN JOBS Formazione e Orientamento LA COMPONENTE TERMICA DELL ENERGIA Dopo avere esaminato con quali biomasse si può produrre energia rinnovabile è

Dettagli

Relazione Tecnica. Allegato n 1. Valutazione Impatto Ambientale CENTRALE DI COGENERAZIONE. IMPIANTO DI POST COMBUSTIONE DEL CHP3 (Camino n 3)

Relazione Tecnica. Allegato n 1. Valutazione Impatto Ambientale CENTRALE DI COGENERAZIONE. IMPIANTO DI POST COMBUSTIONE DEL CHP3 (Camino n 3) Relazione Tecnica Allegato n 1 Valutazione Impatto Ambientale Impianto IPPC SEDAMYL S.p.A. AIA n.1018 del 12/10/2007 in fase di rinnovo Comune SALUZZO CENTRALE DI COGENERAZIONE IMPIANTO DI POST COMBUSTIONE

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE

SCHEDA DI VALUTAZIONE RUSSORESEARCH SCHEDA DI VALUTAZIONE per lo studio di fattibilità di un impianto di cogenerazione La scheda ha lo scopo di raccogliere i dati che rendono possibile fare una valutazione sulla convenienza

Dettagli

TAVOLO ISTITUZIONALE ARIA. 12 gennaio 2016

TAVOLO ISTITUZIONALE ARIA. 12 gennaio 2016 TAVOLO ISTITUZIONALE ARIA 12 gennaio 2016 LA QUALITA DELL ARIA CONFRONTI TREND PM10 (dati ARPA) 2 LA QUALITA DELL ARIA CONFRONTI TREND PM10 (dati ARPA) 3 LA QUALITA DELL ARIA CONFRONTI TREND PM10 (dati

Dettagli

COGENERAZIONE DIFFUSA

COGENERAZIONE DIFFUSA COGENERAZIONE DIFFUSA Fiscalità ed agevolazioni sui combustibili utilizzati di Dott.Ing.Luca Iacomino Direttore U.T.F. di Milano ACCISA: DEFINIZIONI Imposta indiretta sulla produzione e sui consumi che

Dettagli

***II POSIZIONE COMUNE

***II POSIZIONE COMUNE PARLAMENTO EUROPEO 1999 Documento di seduta 2004 C5-0522/2000 22/10/2000 ***II POSIZIONE COMUNE Oggetto: Posizione comune definita dal Consiglio in vista dell'adozione della direttiva del Parlamento europeo

Dettagli

Dirigenze e staff tecnico della Puros hanno una quarantennale esperienza nei combustibili tradizionali (nafta, gasolio, gas). Puros nasce nel 2003

Dirigenze e staff tecnico della Puros hanno una quarantennale esperienza nei combustibili tradizionali (nafta, gasolio, gas). Puros nasce nel 2003 Dirigenze e staff tecnico della Puros hanno una quarantennale esperienza nei combustibili tradizionali (nafta, gasolio, gas). Puros nasce nel 2003 con la volontà di realizzare stufe a biomasse per ridurre

Dettagli

ENERGIA DA OLI VEGETALI

ENERGIA DA OLI VEGETALI PROGETTO 012 ENERGIA DA OLI VEGETALI IMPIANTO DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA TRAMITE DIESEL GENSET ALIMENTATO AD OLIO DI PALMA Prove effettuate nell anno 2009 1 Scopo del documento Riportare i risultati

Dettagli

Addendum relativo all Iniziativa per i Consulenti di Servizi e Software Microsoft

Addendum relativo all Iniziativa per i Consulenti di Servizi e Software Microsoft Addendum relativo all Iniziativa per i Consulenti di Servizi e Software Microsoft ALLA FINE DEL PRESENTE ADDENDUM AL CONTRATTO PER MICROSOFT PARTNER PROGRAM ( MSPP ) FACENDO CLIC SUL PULSANTE ACCETTO,

Dettagli

Introduzione. Fonte: European Energy & Transport - Trends to 2030

Introduzione. Fonte: European Energy & Transport - Trends to 2030 Introduzione In Italia la produzione di energia elettrica avviene in gran parte grazie all utilizzo di fonti non rinnovabili e, in misura minore, con fonti rinnovabili che per loro natura hanno un minor

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli

Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006).

Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006). Marca da Al SUAP del Comune di Bollo Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006). Il/la sottoscritto/a nato/a a il residente

Dettagli

Art. 1 "A partire dal 1 giugno 2014, gli impianti termici sono muniti di un libretto di impianto per la climatizzazione"

Art. 1 A partire dal 1 giugno 2014, gli impianti termici sono muniti di un libretto di impianto per la climatizzazione Art. 1 "A partire dal 1 giugno 2014, gli impianti termici sono muniti di un libretto di impianto per la climatizzazione" QUESITO N. 2 Quali impianti devono essere muniti del libretto? Ad esempio se ho

Dettagli

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06)

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Nuovo ambito di applicazione Certificazione energetica Controllo e manutenzione degli impianti termici Verifiche del

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

Quadro dei consumi energetici

Quadro dei consumi energetici Quadro dei consumi energetici La situazione nazionale Il quadro dei consumi energetici nazionali degli ultimi anni delinea una sostanziale stazionarietà per quanto riguarda il settore industriale e una

Dettagli

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale » Spinaci Cubello Foglia Più 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,

Dettagli