CONOSCERE, FORMARE per CAMBIARE

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1 1 CONOSCERE, FORMARE per CAMBIARE Percorsi educativi per l affermazione di una cultura di genere Contro ogni forma di violenza e discriminazione Piena cittadinanza delle differenze A cura dell Associazione In Movimento "

2 PREMESSA: l idea che si intende proporre all attenzione nasce dalla consapevolezza dell estrema criticità cui è giunto il nostro Paese in tema di attacco alla dignità della donna. Il fenomeno della violenza contro le donne ha assunto proporzioni allarmanti e necessita di interventi determinati e tempestivi di prevenzione e contrasto anzitutto sul piano della crescita della sensibilità e della cultura. La scuola deve diventare il luogo nevralgico e decisivo per far crescere una nuova consapevolezza. La scuola è da intendersi, insieme alla famiglia, il luogo principale ove si sviluppano, si confermano o si decodificano processi culturali, valori e orientamenti, è la fucina dove si determinano i più rilevanti elementi di avvio dell affermazione della propria identità. E da considerarsi come luogo privilegiato di riflessione e sperimentazione di vita comunitaria e relazionale in cui le giovani generazioni vanno educate al rispetto di regole condivise, così da progettare il proprio destino personale secondo l appartenenza di genere, le propensioni, i desideri, le capacità. La classe è al contempo un microcosmo al cui interno si riflettono, nella quotidianità, disuguaglianze, pregiudizi, i condizionamenti culturali ricevuti che inducono a riprodurre i modelli delle differenze dei ruoli esistenti a tutti i livelli nella società. E per questa ragione che risulta assai utile, ed anzi indispensabile, agire sulla giovane comunità scolastica, con sensibilità, tatto e competenza per concorrere alla formazione di coscienze libere e critiche, consci delle proprie possibilità e capacità, dei propri diritti e doveri, capaci di scegliere il proprio futuro in piena libertà. Gli insegnanti, in questo contesto, assumono un ruolo di assoluta rilevanza nella sperimentazione di percorsi formativi innovativi e non tradizionali, atti a contrastare, nella scuola, la formazione degli stereotipi di genere fin dalla prima età. La scuola non può operare come corpo separato dalla società, dalle contraddizioni e dai conflitti che continuamente si propongono nella contemporaneità. Una sempre più forte e stringente collaborazione tra istituzioni 2

3 scolastiche e la pluralità di forze impegnate sul tema decisivo della crescita culturale e civile rappresenta per noi una necessità indispensabile e indifferibile da perseguire. La situazione di fatto è in tal modo sinteticamente ed efficacemente riassumibile: 3 La tradizionale differenza di carattere tra maschio e femmina non è dovuta a fattori innati, bensì ai condizionamenti culturali che l individuo subisce nel corso del suo sviluppo.la cultura alla quale apparteniamo come ogni altra cultura - si serve di tutti i mezzi a sua disposizione per ottenere dagli individui dei due sessi il comportamento più adeguato ai valori che le preme conservare e trasmettere: fra questi anche il mito della naturale superiorità maschile contrapposta alla naturale inferiorità femminile. In realtà non esistono qualità maschili e qualità femminili, ma solo qualità umane. L operazione da compiere dunque non è di formare le bambine a immagine e somiglianza dei maschi, ma di restituire a ogni individuo che nasce la possibilità di svilupparsi nel modo che gli è più congeniale, indipendentemente dal sesso a cui appartiene. Elena Gianini Belotti Dalla parte delle bambine COSTITUZIONE E CITTADINANZA ATTIVA Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l eguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

4 FINALITÀ EDUCATIVE Favorire lo sviluppo di una corretta identità di genere libera da condizionamenti socio culturali. Solo attraverso il riconoscimento e la valorizzazioni delle sostanziali differenze tra i generi si possono tutelare l agito e il sentire differenti per scongiurare una presunta o effettiva omologazione tra i sessi e promuovere una reale cultura paritaria tra gli uomini e le donne di domani consapevoli della propria identità. 4 DESTINATARI Il progetto, da svilupparsi nel corso dell anno anno scolastico, punta a coinvolgere gli alunni e le alunne delle varie classi attraverso molteplici attività differenziate per età, condivise con il corpo docente e i genitori coinvolti. OBIETTIVI GENERALI: individuazione degli stereotipi; lettura critica dei modelli forniti del sistema tradizionale dei ruoli maschilefemminile; sviluppo di pratiche per la loro trasformazione; favorire il superamento degli stereotipi di genere e la promozione di una cultura paritaria; contrastare l azione, ancora fortemente incipiente, degli stereotipi di genere che condizionano inconsapevolmente le piccole e grandi scelte di ogni giorno ; costruire percorsi di lavoro che stimolino la coscienza di genere nelle/gli alunne/i.

5 METODOLOGIA: La metodologia è incentrata sul principio dell esperienza diretta : FARE,SPERIMENTARE, CONDIVIDERE che consentirà alle/gli alunne/i, attraverso attività individuali e di gruppo, di prendere coscienza degli stereotipi che condizionano i giochi e le modalità di manifestare emozioni, sentimenti ed opinioni. Esperti /e coadiuveranno e concorderanno con i docenti coinvolti il programma delle attività da realizzare. Le direttrici di intervento sono tre : DOCENTI / ALUNNI / GENITORI. Si intende coinvolgere docenti e genitori sui condizionamenti che derivano dagli stereotipi e consuetudini che inconsapevolmente vengono introiettati e trasmessi; dall altra offrire alle/alunne/i, figlie/i stimoli e strumenti per superarli. Ogni alunna /o avrà a disposizione un DIARIO che si costruirà pagina dopo pagina similarmente ai piccoli passi che faranno verso la costruzione della propria identità di genere. Il diario rappresenterà uno spazio libero dove si potranno registrare pensieri e /o immagini sui temi affrontati; dove saranno raccolti i singoli elaborati e le pagine del giornalino delle emozioni. Questo loro raccontarsi sarà arricchito dalle immagini e video che realizzeranno per esemplificare e rielaborare gli argomenti trattati. La comunicazione attraverso le immagini infatti costituirà per gli alunni un ulteriore modo di elaborare soggettivamente le esperienze vissute, oltre che divenire strumento utile per raggiungere in maniera diretta ed efficace altri possibili fruitori. A termine del progetto si prevede la pubblicazione del diario tipo e la presentazione del DVD realizzato per raccontare e condividere l esperienza. Fatta esclusione delle interviste e del laboratorio Io racconto, che saranno condotte dalle esperte e/o dalle/dagli alunne/i direttamente, gli altri laboratori saranno gestiti dai docenti coinvolti durante le normali attività didattiche. Con cadenza periodica sarà previsto un incontro docenti, esperte referenti del progetto, alunne/i e genitori per condividere le attività svolte. E previsto un incontro di apertura e uno di chiusura aperto al pubblico con ospiti di rilievo impegnati nella tematica della cultura di genere. 5

6 ATTIVITA PROPOSTE: Le attività saranno suddivise in cinque laboratori: 6 1. Io sono.( 2 incontri condotti da esperte) Ob. Specifico / azione : Costruire l identità attraverso l emersione della soggettività e la differenza di genere. Modalità : interviste Strumenti : materiale strutturato Risultati attesi : Percezione e conoscenza di sé; percezione degli stereotipi; coinvolgimento dei docenti e dei genitori nelle proposte formative; 2. Io sento Ob. Specifico / azione : Costruire l identità attraverso l emersione della soggettività e la differenza di genere Modalità : realizzazione del Giornalino delle emozioni / Diario Gioco: il domino delle emozioni Strumenti : materiale strutturato Risultati attesi : percezione e conoscenza di sé; percezione di differenti modi di esprimere le proprie emozioni; percezione degli stereotipi.

7 3. Io immagino.. Ob. Specifico / azione : Portare all attenzione delle alunne/i il fatto che il linguaggio, così come oggi è strutturato, contribuisce a mantenere pregiudizi e stereotipi negativi per il genere femminile Modalità : ascolto e rielaborazione di fiabe e racconti ; gioco : le Cartefavola Strumenti : materiale strutturato Risultati attesi : Passaggio progressivo ad un uso più equilibrato del linguaggio per acquisire una competenza linguistica sempre più consapevole delle differenze; Superamento della falsa neutralità del linguaggio e sviluppo della possibilità di esprimere in maniera differente ma simmetrica l essere uomini e l essere donne 7 4. Cosa farò da grande? Ob. Specifico / azione : Conoscere sé e il mondo esterno per operare scelte consapevoli, responsabili, non condizionate da stereotipi legati alla differenza di genere Modalità : Prima fase (a casa):i ragazzi ricercano immagini che rappresentano persone che lavorano Seconda fase (in classe ) Si osserva il materiale selezionato e si individuano le varie mansioni e professioni Terza fase (a casa) Ogni ragazzo/a sceglie un immagine, inventa la storia personale di questa persona, scrive un testo breve Quarta fase (in classe) ogni ragazzo/a presenta il suo personaggio L insegnante fa da moderatore degli interventi, commenti, critiche. Strumenti : libri e riviste Risultati Attesi: Consapevolezza delle proprie capacità e aspirazioni; predisporre le basi per la costruzione di un progetto di vita libero da condizionamenti di genere;

8 8 5. Io racconto. ( 3 incontri condotti da esperte ) Ob. Specifico / azione : far sperimentare la capacità di raccontare le proprie esperienze costruendo attraverso le immagini videoregistrate una equilibrata memoria dei propri vissuti; Modalità :realizzazione di riprese audiovisive e fotografiche, effettuate nel corso delle varie attività svolte; Strumenti : filmati, videocamera/ macchina fotografica/cellurari. Risultati attesi : Aiutare le alunne/i a ripercorre l esperienza vissuta dentro e fuori dal contesto scolastico; favorire la condivisione dell esperienza; Insegnare l uso del mezzo audiovisivo; Stimolare all esercizio di una visione critica e consapevole della comunicazione audiovisiva.

9 MATERIALI 9 I materiali utilizzati saranno in parte appositamente strutturati secondo la fascia di età dei destinatari; in parte reperiti on-line tra quelli già collaudati in precedenti esperienze. VERIFICA Osservazione dei comportamenti delle alunne/i prima e dopo le attività proposte; Elaborazione questionari somministrati; Raccolta e valutazione dei materiali prodotti PRODOTTO FINALE: Pubblicazione Diario tipo; Realizzazione di un DVD.

10 In conclusione 10 Ci piace pensare che sia possibile un cammino educativo che: salvaguardi la sensibilità, i sentimenti,i corpi, ma porti a conquistare una nuova cittadinanza per la donna e per l uomo, una cittadinanza fatta di rispetto, di riconoscimento della differenza, delle differenze, e della scoperta della fecondità spirituale, culturale e politica... e non solo naturale, di tali differenze. Luce Irigaray, La democrazia comincia a due, Bollati Boringhieri

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