Progetto Second Chance: Piano di formazione

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1 Progetto Second Chance: Piano di formazione Stato:

2 Sommario 1. Contesto di riferimento La formazione professionale in Svizzera Formazioni nell ambito della vendita presenti a livello svizzero Formazioni destinate a pubblici particolari nell ambito della vendita presenti nel Canton Ticino Pubblico di riferimento Scopi e obiettivi della formazione Scopi della formazione Obiettivi didattici Pianificazione del percorso formativo Elementi di transfert of innovation Pianificazione del percorso formativo Bilancio iniziale Modello negozio-scuola Bilancio iniziale articolo 33: Verifica e validazione delle competenze acquisite nella pratica Formazione di base nel negozio-scuola Completamento formazione CFP Percorso di formazione articolo Certificazioni Descrittivi moduli di formazione Moduli di recupero delle competenze di base in lingua locale (italiano) e/o matematica Modulo 1: Conoscenze aziendali Modulo 2: Consulenza servizio alla clientela Modulo 3: Gestione e esposizione della merce Modulo 4: Modi di pagamento Modulo 5: Conoscenze specifiche del ramo Modulo 6: Economia aziendale Modulo 7: Calcolo professionale Modulo 8: Conoscenze informatiche Modulo 9: Regole e contratti Modulo 10. Civica Modulo 11. Lingua nazionale locale Il coaching Allegati A. Pianificazione bilancio iniziale Negozio-scuola B. Pianificazione Moduli Negozio-scuola

3 1. Contesto di riferimento Il progetto Europeo Second Chance vuol fornire un opportunità di formazione professionale a giovani che non sono riusciti a portare a termine una prima formazione professionale. Il trasferimento del modello tedesco nel contesto svizzero è svolto nell ambito della vendita. Si tratta di un settore che offre diversi percorsi formativi e che permette al nostro progetto di integrarsi in modo coerente con i percorsi certificanti riconosciuti. In questo testo, dopo aver brevemente esposto le caratteristiche principali della Formazione Professionale in Svizzera, ci espliciteremo le caratteristiche delle formazioni nel campo della vendita, le possibilità già oggi offerte a pubblici particolari nel Canton Ticino, per in seguito addentrarci nell organizzazione di quanto prevediamo nell ambito del progetto Second Chance. 1.1 La formazione professionale in Svizzera In Svizzera la formazione professionale di base è regolata a livello della Confederazione grazie alla Legge Federale per la Formazione Professionale (LFPr). Essa succede alle scuole dell obbligo e può essere acquisita in due modalità: L apprendistato. Si tratta di una formazione che prevede l alternanza fra formazione a scuola, formazione in azienda e formazione in centri interaziendali. Essa prevede la stipulazione di un contratto d apprendistato con un azienda abilitata dalle autorità cantonali a formare degli apprendisti. La scuola professionale a tempo pieno. In questo caso la scuola funge anche da azienda formatrice grazie a dei laboratori di pratica interni alla scuola. Da notare che non per tutte le professioni è possibile acquisire una formazione professionale di base in una scuola a tempo pieno. I livelli di competenza acquisibili con una formazione professionale di base sono pure distinti in due livelli: 1. La formazione biennale, che dà luogo ad un Certificato di Formazione Pratica (CFP). 2. La formazione triennale o quadriennale a dipendenza delle professioni, che dà luogo ad un Attestato Federale di Capacità (AFC) 1. La formazione biennale Si tratta di un tipo di formazione che consente di acquisire una qualifica professionale riconosciuta dalle Associazioni Padronali anche a giovani con capacità pratiche legate all esercizio di una professione nei suoi aspetti più semplici, ma con difficoltà particolari quali per esempio lacune nelle competenze della scuola dell obbligo o condizioni sociali tali per cui il più complesso apprendistato triennale o quadriennale non sembra pensabile. La LFPr regola la formazione biennale dotandola di particolare flessibilità in modo che possa adeguarsi alle caratteristiche del singolo. Si prevede quindi la possibilità di accorciare di un anno la formazione per giovani con doti particolari per l apprendimento della professione a questo livello, oppure di aumentarne di un anno la durata per giovani che denotano difficoltà d apprendimento. Per le persone in formazione con difficoltà particolari è previsto un Sostegno Individualizzato. La formazione biennale è armonizzata con la formazione triennale o quadriennale e l ottenimento del 3

4 Certificato di formazione pratica dà luogo all equivalenza di un anno di tirocinio. 2. La formazione triennale o quadriennale Con questo tipo di formazione, la cui durata varia a dipendenza delle professioni, la persona in formazione acquisisce le competenze utili all esercizio completo della professione appresa. Al termine dell apprendistato la persona può accedere ad ulteriori possibilità di qualifica grazie ai corsi per gli esami professionali superiori (Brevetto o Maestria) oppure alle Scuole Specializzate Superiori. Nel corso dell apprendistato, oppure al suo termine, la persona può frequentare dei corsi di Maturità e presentarsi ali esami di Maturità professionale acquisendo la possibilità di frequentare una Scuola Universitaria professionale o, dopo la frequenza di un corso passerella, i Politecnici o le Università. La figura 1 sintetizza quanto abbiamo brevemente esposto. Figura 1: Struttura della formazione post-obbligatoria in Svizzera 4

5 La transizione fra scuola dell obbligo e formazione professionale è oggetto di attenzione particolare. Fra le misure volte a favorire questo tipo di transizione (Transizione I) segnaliamo: Le formazioni transitorie Si tratta di corsi di Pretirocinio destinati a giovani che necessitano di un anno aggiuntivo alla scuola dell obbligo prima di iniziare un apprendistato. Nel Canton Ticino si distinguono: Pretorocinio d Orientamento. Esso è destinato a ragazzi che, al termine della scuola dell obbligo, non hanno ancora maturato una scelta professionale e, di regola, presentano lacune nelle competenze scolastiche. Il pretirocinio d orientamento prevede corsi ed incontri individuali volti a favorire l orientamento professionale, stages e corsi volti a rafforzare le basi scolastiche. Pretirocinio d Integrazione. Esso è destinato a giovani che al loro arrivo in Svizzera hanno più di 15 anni e necessitano di un anno volto ad apprendere la lingua locale, ad eventualmente rafforzare le loro basi scolastiche, a conoscere il funzionamento del nostro Paese in modo da favorirne l integrazione e di un orientamento professionale. Il Case management. Esso ha lo scopo di favorire la transizione I e l acquisizione di un Certificato o Attestato di capacità per giovani che, al termine della scuola dell obbligo, si segnalano per difficoltà importanti dal punto di vista sociale e tali da mettere a repentaglio la loro entrata e permanenza in apprendistato per ragioni che non sono legate a loro doti scolastiche o cognitive, bensì per la mancanza di punti di riferimento adulti sicuri. Questi giovani sono affiancati adulti qualificati per il loro accompagnamento lungo l arco della transizione e dell apprendistato che, in caso di necessità, coordinano pure l eventuale rete di sostegno sociale. Alle misure descritte sopra, si aggiunge un semestre di motivazione, previsto nel quadro delle Misure Attive dell Assicurazione Disoccupazione e destinato a giovani prima dei 18 anni che hanno perso un posto d apprendistato o hanno interrotto la loro formazione professionale. 1.2 Formazioni nell ambito della vendita presenti a livello svizzero La formazione professionale di base svizzera nell ambito della vendita segue, come previsto dal modello generale (vedi figura 1), la possibilità di conseguire due livelli di certificazione: Attestato federale di capacità (AFC) d impiegato di commercio al dettaglio della durata di tre anni. L impiegato del commercio al dettaglio può scegliere fra due opzioni: consulenza alla clientela oppure gestione delle merci. Le due specializzazioni danno luogo ad azioni di vendita diverse: nel primo caso, si tratta di vendere della merce con un interazione diretta con il consumatore come avviene nei piccoli negozi, mentre nel secondo si tratta d indurre il consumatore all acquisto grazie alla disposizione mirata delle merci come avviene nei supermercati. Certificato di formazione pratica (CFP) di assistente del commercio al dettaglio della durata di due anni. In questo caso non sono previste opzioni. Le persone titolari di un CFP possono proseguire la loro formazione inserendosi automaticamente al secondo anno del percorso triennale AFC. Data la situazione economica attuale e l evoluzione del commercio al dettaglio, l attività professionale che, potenzialmente, dà più possibilità di reperire un posto di lavoro è quella legata alla gestione delle merci 5

6 Inoltre va segnalata la possibilità per le persone che attestano una pratica professionale di almeno cinque anni di esperienza professionale, tre dei quali nel settore della vendita per ottenere un AFC o due anni nel settore della vendita per il CFP, di svolgere una formazione abbreviata o una procedura di validazione degli apprendimenti (VAE), così come indicato dall articolo 33 della Legge federale sulla formazione professionale (LFPr). 1.3 Formazioni destinate a pubblici particolari nell ambito della vendita presenti nel Canton Ticino Se guardiamo alla realtà ticinese, ci rendiamo conto che, all intenzione di persone che necessitano di una qualifica o riqualifica professionale nel campo della vendita, nel corso degli anni sono stati elaborati percorsi formativi appositi che ci sembra vadano considerati in modo da non creare ridondanze poco motivate. In particolare, per le persone che auspicano o abbisognano di qualifica o riqualifica professionale nel campo della vendita, oltre ai tirocini triennale o biennale che tutti coloro che trovano un posto d apprendistato possono svolgere, troviamo: Corsi per persone con esperienza che intendono qualificarsi svolgendo gli esami come da articolo 33. Questi corsi sono svolti da enti sindacali e sono organizzati nel seguente modo. - Corso organizzato da Società impiegati di commercio (SIC Ticino) Si tratta di un corso organizzato in forma modulare che prepara a sostenere gli esami di fine tirocinio come Impiegato di vendita al dettaglio. Gli esami di fine tirocinio sono svolti con gli apprendisti che fanno capo al CPC di Bellinzona. Questi corsi sono destinati a persone che esercitano la professione da almeno cinque anni. - Corso organizzato dall Ente per la formazione continua e l educazione permanente ( ECAP) Esso prepara a sostenere gli esami di fine tirocinio come Assistente del Commercio al Dettaglio (CFP). In questo corso i moduli corrispondono alle materie che caratterizzano il programma della formazione scolastica degli assistenti del commercio al dettaglio. Con la frequenza di questi moduli la persona in formazione ha l occasione di raggiungere gli obiettivi previsti nel piano di formazione per assistenti del commercio al dettaglio. Gli esami svolti dalle persone che seguono questo percorso si tengono in concomitanza degli esami degli apprendisti che frequentano la scuola al CPC di Chiasso. L esame pratico corrisponde però a quello degli Impiegati del commercio al dettaglio, in modo da consentire a queste persone di acquisire un credito in vista di un eventuale ottenimento di un AFC. Tirocinio per adulti in riformazione o riqualifica professionale al CPC Locarno. Questo tirocinio, messo a punto da Milena Zerbola e Claudio Biaggi in collaborazione con l ufficio Assicurazione invalidità (AI) con destinatari particolari persone adulte in ri-formazione professionale AI, è frequentato anche da persone in riqualifica professionale per disoccupazione. Le persone in formazione stipulano un contratto di apprendistato con un azienda formatrice e svolgono un apprendistato regolare che si caratterizza per una durata più breve per rapporto all apprendistato usuale: invece dei tre anni d apprendistato previsti per l apprendistato usuale, l apprendistato per adulti in ri-formazione o riqualifica ne prevede due. La diminuzione del tempo d apprendistato è consentita dalla riduzione della parte destinata alla pratica in azienda e non comporta quindi una diminuzione delle ore destinate all apprendimento a scuola. L abbreviazione della parte pratica in azienda è resa possibile dal fatto che 6

7 i destinatari dispongono già di competenze trasversali utili all esercizio di una professione perché di regola sono persone già qualificate dal punto di vista professionale ed una professione l hanno già praticata. Per loro si tratta quindi acquisire le competenze specifiche all esercizio delle professioni nel campo della vendita. Questa formazione consente di presentarsi agli esami per ottenere il titolo di Impiegato di Commercio al dettaglio (formazione triennale) dopo due anni. Inoltre Milena Zerbola ha aperto il progetto di un Negozio-Scuola progetto MOSALE (Moda-Sapori- Letteratura) a Riazzino. Esso comprende articoli di abbigliamento, generi alimentari, cosmetici e libri. Si tratta un negozio reale con apertura alla clientela. Il Negozio-Scuola è per ora destinato a verificare la possibilità di ri-formazione professionale nel campo della vendita per casi AI, ma con il progetto Second Chance potrebbe ampliare il proprio pubblico di riferimento. 2. Pubblico di riferimento Considerando che nel contesto ticinese esistono diverse offerte destinate a pubblici in qualifica o riqualifica professionale abbiamo cercato di identificare un target idoneo al progetto Second chance (vedi figura 2). Figura 2 Profili e offerte presenti sul territorio Motivazione, soft-skill, competenze scolastiche, senza esperienza professionale Apprendistato regolare CFP/AFC Motivazione, soft-skill, competenze scolastiche, con esperienza professionale nella vendita Percorsi formativi per certificazione come da articolo 33 LFfp Motivazione, soft-skill, competenze scolastiche, senza esperienza professionale nella vendita ma esperienza in un altra professione Apprendistato abbreviato per adulti Lacune in ambito scolastico o con difficoltà in ambito motivazionale o soft skill Progetto Second Chance Da quest analisi risulta che i destinatari del progetto europeo Second Chances sono giovani fino a circa 26 anni che non son riusciti a portare a termine una formazione professionale e/o sono disoccupati. Pensando alla realtà ticinese ed escludendo i giovani con qualifiche alte (per esempio liceali) che interrompono gli studi, ma, di regola, si avviano a una formazione professionale con abbastanza agio, riteniamo sia realistico pensare a giovani in difficoltà con la transizione dalla scuola dell obbligo all apprendistato. Fra questi possiamo distinguere: giovani che, malgrado l anno di pretirocinio d orientamento (vedi formazioni transitorie figura 1) e un successivo semestre di motivazione, non sono riusciti ad immettersi in apprendistato. Potenzialmente si tratta di un pubblico che, senza voler escludere le eccezioni, presenta lacune nella scolarità di base alle 7

8 quali spesso s aggiungono difficoltà nelle soft skills ; giovani che hanno intrapreso un apprendistato o una scuola professionale a tempo pieno, ma hanno interrotto il loro iter formativo. Le ragioni dell interruzione possono essere a carattere eterogeneo, spaziando da una mancanza di motivazione per la professione o scuola intrapresa, alla mancanza di doti per la stessa, a problemi analoghi alla popolazione indicata nel punto precedente. Trattandosi di un pubblico a carattere variegato, si ritiene che prima di un azione formativa sia interessante operare un bilancio di competenze per capire quale percorso sembra più adeguato alla situazione del singolo e quale/i eventuali moduli di complemento o recupero possano essere auspicabili. 3. Scopi e obiettivi della formazione 3.1 Scopi della formazione Avvantaggiare un pubblico debole ad entrare nel mondo del lavoro. Consentire delle possibilità di recupero e empowerment. Sviluppare delle competenze professionali di base nell ambito della vendita. Facilitare l accesso a un percorso professionalizzante che dia luogo a un CFP o AFC. 3.2 Obiettivi didattici Al termine della formazione i giovani sapranno: Presentarsi ad un potenziale datore di lavoro in modo adeguato. Ricevere, sballare e riporre la merce in modo adeguato al tipo di prodotto. Esporre la merce in modo consono ad attivarne la vendita. Svolgere semplici attività di consulenza alla clientela e promuovere semplici azioni di vendita supplementare o complementare. Utilizzare in modo adeguato la cassa procedendo all incasso e restituendo il resto. Inserirsi in un percorso formativo adeguato alle loro possibilità e proseguirlo. 4. Pianificazione del percorso formativo 4.1 Elementi di transfert of innovation Il percorso formativo elaborato ha tenuto in considerazione alcune peculiarità del progetto tedesco Abschlussorientierte modulare nachqualifikation: - inserimento di un bilancio iniziale; - strutturazione modulare della formazione: certificazione di ogni modulo e possibilità di riconoscere la formazione svolta nei percorsi regolari; - svolgimento di un attività di pratica aziendale durante la formazione. 8

9 Tabella 1: Strutturazione modulare della formazione Campi di qualificazione Obiettivi fondamentali Moduli Lavori pratici Economia Società La disponibilità nei confronti della clientela e la conoscenza delle merci concernente l'azienda rappresentano le premesse per il buon svolgimento dell'attività nel commercio al dettaglio e per la soddisfazione personale sul lavoro. Gli assistenti del commercio al dettaglio sanno servire e consigliare conformemente alle esigenze della clientela. Conoscono l assortimento e i prodotti del loro campo di attività, sanno presentare la merce e conoscono il flusso di merce del loro punto di vendita. Comprendono i sistemi più importanti relativi alla gestione delle merci nella loro azienda. - Gli assistenti del commercio al dettaglio dispongono di conoscenze dei prodotti, dell assortimento e del ramo che permettono loro di gestire i prodotti in modo professionale e di rispondere alle domande dei clienti. - Le conoscenze basilari di economia aiutano gli assistenti del commercio al dettaglio a comprendere le peculiarità del commercio al dettaglio. Essi dispongono pertanto di conoscenze di base concernenti la posizione del commercio al dettaglio nell economia e le sue funzioni e attività principali. Gli assistenti del commercio al dettaglio conoscono le relazioni fondamentali fra società, economia ed ecologia. Si comportano in modo responsabile nella collettività e nei confronti dell ambiente e conoscono le più importanti basi legali che disciplinano la quotidianità privata. M1 Conoscenze aziendali M6 Economia aziendale M8 Conoscenze informatiche M2 Consulenza - servizio alla clientela M7 Calcolo professionale M9 Regole e contratti M3 Gestione e presentazione della merce M10 Civica M4 Modi di pagamento M5 Conoscenze specifiche del ramo Lingua locale nazionale La capacità di comunicare nella lingua nazionale locale è premessa essenziale per l'esercizio dell'attività professionale e per lo sviluppo personale degli assistenti del commercio al dettaglio. Scopo della formazione è saper comunicare oralmente nella lingua nazionale locale in maniera corretta e in funzione dell interlocutore e della situazione. Gli assistenti del commercio al dettaglio sviluppano la capacità di comprendere le domande dei clienti e di reagire in modo appropriato. Sono in grado di leggere, capire e redigere testi semplici. M 11 Lingua nazionale locale 9

10 4.2 Pianificazione del percorso formativo Il percorso formativo (vedi figura 3) inizia con un bilancio iniziale volto ad evidenziare le risorse del giovane in termini di soft skills e di competenze di base e, rapportandoli alle risorse richieste dalle attività professionali legate alla vendita, evidenziare le sue necessità sul piano formativo. 10

11 Figura 3: Struttura della formazione per le persone senza esperienza professionale Formazione base negozio-scuola A. Entrata nel mondo del lavoro M1: Conoscenze aziendali B Completamento percorso CFP Bilancio iniziale M2: Consulenza-servizio alla clientela M3: Gestione presentazione delle Recuper merci M4: Modi di pagamento Attestato di partecipazione M5:Pratica del commercio al dettaglio e conoscenze specifiche del ramo M6: Economia aziendale M8: Conoscenze informatiche M7: Calcolo professionale M9: Regole e contratti M10: Civica Recupero competenze di base basebasebasbase M11. Lingua nazionale locale Coaching individuale Pratica nel negozio scuola o in un azienda esterna Contratto di tirocinio con un azienda formatrice titolari di un Label Change Giver 2 sett. 6 mesi 12 mesi 12 mesi 11

12 Bilancio Accertamento e certificazione delle competenze professionali e definizione di un piano di qualifica personalizzato Figura 4: Struttura della formazione per le persone con esperienza professionale di cinque anni di cui due nell ambito della vendita Lavori pratici Economia Società Lingua nazionale locale M1: Conoscenze aziendali M6: Economia aziendale M8: Conoscenze informatiche M11. Lingua nazionale locale M2: Consulenza-servizio alla clientela M7: Calcolo professionale M9: Regole e contratti M3: Gestione presentazione delle merci M10: Civica M4: Modi di pagamento M5: Conoscenze specifiche del ramo Coaching individuale 12

13 4.2.1 Bilancio iniziale Modello negozio-scuola L attività di bilancio iniziale prevista nel piano di formazione assolve a varie importanti funzioni. Preliminarmente è bene specificare che essa non riveste una funzione valutativa in senso stretto, meno ancora selettiva (la valutazione dell utilità e sostenibilità del percorso per ogni giovane interessato alla formazione viene comunque svolta a monte), bensì di analisi preliminare del potenziale, a beneficio di ogni partecipante e della sua conoscenza di sé. Rivolta ad un gruppo-target di giovani con lacune in ambito scolastico, difficoltà in ambito motivazionale o fragilità personali, presumibilmente inattivi da tempo, la prima tappa del percorso intende innanzitutto fornire un terreno di pratica per la capacità di mantenere impegni e orari, di rimanere in un aula e dedicare una quantità di tempo importante della giornata ad attività strutturate, condividere lo spazio fisico con un gruppo di persone, intessere nuovi legami interpersonali, tutti presupposti necessari alla ripresa di qualsivoglia attività, che non è opportuno dare per scontati. La scelta di rivisitare e proporre una metodologia sviluppata nell ambito di due precedenti progetti europei e in particolare del progetto Youth2Work ( CH1-LEO ) è motivata dal successo avuto dalla sperimentazione del metodo svolta in Ticino e negli altri paesi partners nel Il metodo Career Circles si basa sul coaching di gruppo e sul mentoring, sul supporto tra pari finalizzato all empowerment, al rafforzamento del senso di auto-efficacia dei giovani partecipanti. Il metodo propone un approccio esperienziale e attivo che lo distingue dalle tradizionali metodologie d aula, presumibilmente invise a giovani che hanno alle spalle un rapporto negativo con la scuola. Grazie ad un kit di attività strutturate, risultate utili e piacevoli durante la sperimentazione, i partecipanti riescono, in un tempo relativamente esiguo, a migliorare sensibilmente la conoscenza di sé relativamente ad aspetti importanti per la riattivazione personale e professionale, a far chiarezza rispetto ai propri obiettivi e ad impostare una strategia di breve e medio termine per affrontare con maggiore ottimismo la loro situazione. Al termine del percorso, i partecipanti dispongono di un inventario ragionato delle proprie risorse personali e sociali, sono più consapevoli dei loro limiti e sono informati su come poterli superare durante il percorso formativo. A seconda dei curricula professionali e formativi dei partecipanti, saranno selezionate attività mirate di rilevamento delle competenze professionali già maturate e/o delle competenze di base (literacy, numeracy, italiano L2). I partecipanti hanno inoltre condiviso con il gruppo di lavoro difficoltà e aspirazioni, in un contesto protetto e confermante: la costruzione del gruppo-classe entro il quale i partecipanti svolgeranno i 6 mesi di formazione previsti dal Modello 2nd Chance è un altro aspetto molto importante da curare sin dall avvio del percorso, aspetto che viene agevolato dal metodo proposto. I risultati del Bilancio iniziale forniranno anche una base solida sulla quale lavorare nei mesi successivi, durante gli incontri di coaching individuale a sostegno della apprendimento e degli sviluppi formativi e professionali al termine della formazione seguita. 13

14 Il bilancio si terrà nel corso di due settimane e seguirà lo schema seguente Tabella 2: Descrittivo bilancio iniziale Bilancio iniziale Proposta di Bilancio iniziale e motivazionale Conoscenza di sé, tra la sfera personale e quella professionale. Individuazione delle proprie caratteristiche, dei propri valori e delle risorse personali con riferimento a rientro in formazione e al mondo del lavoro. Inventario di aspirazioni, punti di forza, aspetti da rinforzare, obiettivi a medio e lungo termine, ecc. Durata Rilevamento delle competenze di base, professionali ed extra professionali, oltre che personali e sociali. Al termine del percorso i partecipanti disporranno di descrittivi dettagliati delle proprie risorse, da riprendere e rinforzare durante la fase di coaching individuale. Analisi dei fattori di motivazione individuali e ri-attivazione personale rispetto a un progetto professionale (empowerment e auto-efficacia). Riflessione individuale e condivisione in gruppo finalizzate a rinforzare l immagine di sé e le proprie leve motivazionali e a costruire un gruppo di lavoro collaborativo e trainante. 18 ore/lez giorni su 2 settimane (event. 6 mezze giornate) Elaborazione di una strategia personale di riavvicinamento al mondo della formazione e del lavoro. (Individuazione di possibili obiettivi professionali, Networking, ) Raccolta preliminare di elementi e impostazione della strategia di ricerca di impiego che sarà perseguita durante il coaching individuale. Durata totale 18 ore/lezione Bilancio iniziale articolo 33: Verifica e validazione delle competenze acquisite nella pratica Le persone che invece dispongono già di un esperienza professionale di cinque anni di cui due nel settore della vendita potranno invece svolgere un bilancio iniziale mirato alla verifica delle competenze acquisite nella pratica. Questa procedura potrà servire a un duplice scopo: 1) definire un percorso di formazione individualizzato in vista della certificazione finale; 2) attivare una procedura di validazione degli apprendimenti acquisiti (VAE) che come previsto dalla SEFRI 1 si articolata così in cinque fasi 2 : Fase 1: informazione e consulenza (portale d'entrata) Le persone interessate possono informarsi e farsi consigliare presso il portale d'entrata del Cantone di domicilio. Ottengono quindi informazioni generali sulla procedura, informazioni specifiche sulle singole 1 Segreteria di Stato per la Formazione, la Ricerca e l Innovazione

15 professioni e un sostegno nell'allestimento del dossier. Fase 2: bilancio della situazione Facendo il bilancio della situazione, il candidato ha la possibilità di identificare, analizzare e documentare. Il dossier può essere allestito individualmente o con il sostegno di specialisti. Fase 3: valutazione I periti valutano il dossier in base al profilo di qualificazione e delle norme di superamento del titolo ambito. Il risultato viene messo per iscritto in un rapporto all'attenzione dell'organo competente per la validazione. Fase 4: convalida Un organo competente per la validazione regionale o cantonale decide quali campi del profilo di qualificazione sono soddisfatti. Se il candidato dispone delle competenze operative professionali necessarie in un campo specifico, non devono più essere presentati altri apprendimenti acquisiti e nemmeno conseguito un esame (= certificazione parziale). Il risultato è inserito in un certificato degli apprendimenti acquisiti. Contemporaneamente vengono segnalate anche le competenze mancanti e in che modo queste possono essere acquisite. Sostanzialmente i candidati dovrebbero acquisire le competenze operative mancanti in corsi strutturati con esami o attraverso ulteriori esperienze professionali. Questo deve avvenire entro cinque anni. Fase 5: certificazione L'autorità competente per gli esami valuta gli apprendimenti acquisiti. Vi sono tre tipi di validazione possibile: certificazione di equipollenza di formazioni conseguite in passato, certificazione di apprendimenti acquisiti attraverso la procedura di validazione, controllo attraverso un esame della formazione complementare Formazione di base nel negozio-scuola Dopo il bilancio iniziale, la persona in formazione svolge una prima formazione di sei mesi in un Negozio Scuola. Questa struttura vuole consentire alle persone in formazione una prima introduzione alla professione della vendita attraverso un percorso di breve durata che allea la formazione teorica svolta in aula attraverso moduli formativi, con una formazione pratica, svolta in negozio. L opportuna articolazione teoria-pratica persegue tre scopi: L alternanza fra formazione in aula e formazione pratica in negozio modellizza la situazione formativa tipica dell apprendistato e con questo si vogliono aiutare giovani che hanno cattivi vissuti in questo tipo di formazione a riaccostarvisi con vissuti migliori; si vuol permettere alle persone in formazione di attribuire senso professionale a quanto acquisito in aula; si vuol ancorare la formazione in aula, a carattere forzatamente astratto, a situazioni professionali attraverso metodologie adeguate. Ai moduli teorico-pratici legati alla professione si accostano moduli opzionali volti a risaldare le competenze di base in italiano e matematica destinati a coloro che non dispongono ancora di competenze di base in queste materie analoghe a quelle di un giovane al termine della scuola obbligatoria o che necessitano di un consolidamento. La loro frequenza è legata ai risultati riscontrati al momento del bilancio personale. I quattro moduli legati alla vendita sono stati elaborati facendo riferimento diretto alle competenze previste dall ordinanza di Assistente del commercio al dettaglio CFP dell 8 dicembre La durata totale della formazione è di 640 ore di formazione suddivise sull arco di sei mesi. Ogni modulo prevede una certificazione 15

16 delle competenze acquisite. Tabella 3: Titoli e durata dei moduli formazione negozio scuola N Modulo/attività formativa Ore totali Ore teoria Ore Pratica 0 Bilancio iniziale Conoscenze aziendali Consulenza e servizio alla clientela Gestione e presentazione della merce Modi di pagamento Recupero competenze base aree italiano e matematica (percorso differenziato in base ai bisogni individuali) Coaching individuale e collettivo TOTALE Alla formazione modulare nel negozio scuola, può essere affiancato un coaching individuale destinato a coloro che, nel momento del bilancio iniziale necessitano di un sostegno particolare sul piano delle soft skill. Il Coaching potrà prolungarsi anche nel corso della formazione ulteriore Completamento formazione CFP Terminata questa prima formazione al giovane si apriranno due possibilità: svolgere un apprendistato biennale in un azienda di tirocinio titolare di un Label Change Giver che, in due anni lo condurrà ad acquisire un Certificato Federale di Formazione pratica come addetto al commercio al dettaglio. In alternativa la persona potrà optare per l inizio di una pratica professionale come venditore non qualificato e, dopo cinque anni d esercizio della professione o rispettivamente 2 anni per persone che già hanno esercitato una professione in un altro ambito per almeno 3 anni, svolgere i corsi preparatori previsti da ECAP, SIC e presentarsi agli esami di fine tirocinio. 16

17 Tabella 4: Titoli e durata dei moduli complemento percorso CFP N Modulo Ore teoria 5 Conoscenze specifiche del ramo Economia aziendale Calcolo professionale 50 8 Conoscenze informatiche 60 9 Regole e contratti Civica Lingua nazionale locale 190 Totale Percorso di formazione articolo 33 A seguito del bilancio di competenze o della validazione degli apprendimenti acquisiti le persone che dispongono di un esperienza professionale di almeno cinque anni di cui due nel settore della vendita seguono un percorso formativo individualizzato. Nel primo caso le persone dovranno comunque sostenere tutte le procedure di qualificazione previste mentre per chi ha sostenuto una procedura VAE dovrà certificare solo i moduli per i quali non è stato possibile ottenere una validazione. Tabella 5: Titoli e durata dei moduli complemento percorso per ottenimento CPF con articolo 33 N Modulo Ore teoria 1 Conoscenze aziendali 20 2 Consulenza e servizio alla clientela 20 3 Gestione e presentazione della merce 20 4 Modi di pagamento 15 5 Conoscenze specifiche del ramo 45 6 Economia aziendale 30 7 Calcolo professionale 21 8 Conoscenze informatiche 25 9 Regole e contratti Civica Lingua nazionale locale 54 Preparazione esami, documentazione apprendimento e certificazione competenze 15 acquisite Totale

18 5. Certificazioni La formazione prevede due tipi di certificazioni: - Certificato delle competenze acquisite rilasciato per ogni singolo modulo rilasciato dalle istituzioni che propongono la formazione - Certificato di perfezionamento professionale rilasciato dalla Divisione della formazione professionale. È allo studio la possibilità di farsi riconoscere i moduli certificati nei percorsi regolari CFP. 6. Descrittivi moduli di formazione 6.1 Moduli di recupero delle competenze di base in lingua locale (italiano) e/o matematica I due moduli, della durata di 40 ore l uno, offrono alle e ai partecipanti l opportunità di recuperare e/o consolidare le loro competenze nella lingua locale (italiano) e/o matematica. Essi si tengono a gruppi, ma prevedono un individualizzazione dei contenuti in modo da offrire a ciascun partecipante l opportunità di recuperare o consolidare quanto gli è necessario per proseguire al meglio la sua formazione. La frequenza dei moduli è stabilita al momento del bilancio iniziale fondandosi sui risultati di un test sulle competenze di base nella lingua locale e in matematica. I loro contenuti sono vicini alle necessità legate alla professione del venditore e la metodologia utilizzata dai formatori prevede il coinvolgimento attivo delle e dei partecipanti e un approccio fondato sulle situazioni di vita professionale e/o quotidiana. Occorre inoltre sottolineare che i moduli professionalizzanti contengono possibilità di consolidamento e perfezionamento delle competenze nella lingua locale e in matematica. 18

19 6.2 Modulo 1: Conoscenze aziendali Tabella 6: Descrittivo modulo 1 Modulo 1 Ore di studio aula Competenza operativa di riferimento Modulo 1: Conoscenze aziendali Modello negozio-scuola: 30 ore Modello articolo 33: 20 La disponibilità nei confronti della clientela e la conoscenza delle merci concernente l'azienda rappresentano le premesse per il buon svolgimento dell'attività nel commercio al dettaglio e per la soddisfazione personale sul lavoro. Gli assistenti del commercio al dettaglio sanno servire e consigliare conformemente alle esigenze della clientela. Conoscono l assortimento e i prodotti del loro campo di attività, sanno presentare la merce e conoscono il flusso di merce del loro punto di vendita. Comprendono i sistemi più importanti relativi alla gestione delle merci nella loro azienda. Obiettivi operativi Le persone in formazione conoscono la catena commerciale Le persone in formazione conoscono i compiti principali del singolo anello di una catena commerciale Le persone in formazione capiscono il gioco delle interazioni tra commercio al dettaglio e consumatrice o consumatore Le persone in formazione sanno elencare le diverse prestazioni di servizio Le persone in formazione sanno come possono influire sul successo dell azienda Le persone in formazione conoscono quanto è necessario affinché il lavoro in team abbia successo. Competenza metodologica - Gli assistenti del commercio al dettaglio riconoscono le interazioni della loro attività con le altre attività dell azienda e si comportano di conseguenza. - Gli assistenti del commercio al dettaglio sono corresponsabili per i processi aziendali più semplici. In caso di eventi non abituali informano i rispettivi servizi. Competenza sociale e - Gli assistenti del commercio al dettaglio sono in grado di lavorare in équipe. personale Conoscono le regole per poter svolgere un efficace lavoro di équipe. - Gli assistenti del commercio al dettaglio sono in grado di adattare il linguaggio e il comportamento ad ogni genere di situazione e alle esigenze degli interlocutori. Sono puntuali, ordinati e affidabili. - Gli assistenti al commercio al dettaglio sono in grado di sopportare la fatica svolgendo con tranquillità e cura i lavori loro affidati.. Contenuti - Catena commerciale - Prestazioni di servizio - Lavoro di team Campo di qualificazione Procedura di qualificazione Lavori pratici Esame scritto 19

20 6.2 Modulo 2: Consulenza servizio alla clientela Tabella 7: Descrittivo modulo 2 Modulo 2 Ore di studio aula Competenza operativa di riferimento Obiettivi operativi Competenza metodologica Consulenza servizio alla clientela Modello negozio-scuola: 80 ore Modello articolo 33: 20 La disponibilità nei confronti della clientela e la conoscenza delle merci concernente l'azienda rappresentano le premesse per il buon svolgimento dell'attività nel commercio al dettaglio e per la soddisfazione personale sul lavoro. Gli assistenti del commercio al dettaglio sanno servire e consigliare conformemente alle esigenze della clientela. Conoscono l assortimento e i prodotti del loro campo di attività, sanno presentare la merce e conoscono il flusso di merce del loro punto di vendita. Comprendono i sistemi più importanti relativi alla gestione delle merci nella loro azienda Gli assistenti del commercio al dettaglio sono consapevoli dell importanza dei clienti nel commercio al dettaglio e sono in grado di adeguare il proprio comportamento in funzione dei bisogni dei clienti stessi e degli obiettivi dell azienda Gli assistenti del commercio al dettaglio conoscono i principi di un colloquio di vendita e sono in grado di tenere colloqui di vendita a beneficio dei clienti e dell azienda Gli assistenti del commercio al dettaglio conoscono il percorso dal produttore al consumatore e sono in grado di spiegare quello della merce della propria azienda Gli assistenti del commercio al dettaglio dispongono di conoscenze di base sulla gestione delle merci e sono in grado di applicare i sistemi in vigore nella propria azienda. - Gli assistenti del commercio al dettaglio applicano diversi metodi per lo svolgimento del colloquio di consulenza e di vendita, per la soddisfazione del cliente e nell interesse dell azienda. Competenza sociale e - Gli assistenti del commercio al dettaglio sono aperti, spontanei disposti la personale dialogo. Conoscono l importanza della comunicazione verbale e non-verbale e si comportano di conseguenza. - Gli assistenti del commercio al dettaglio sono in grado di adattare il linguaggio e il comportamento ad ogni genere di situazione e alle esigenze degli interlocutori. Sono puntuali, ordinati e affidabili. - Nel lavoro quotidiano del commercio al dettaglio, sono frequenti le situazioni di conflitto. Gli assistenti del commercio al dettaglio ne sono consapevoli, in simili casi, reagiscono in modo tranquillo e ponderato. Contenuti - Comunicazione - Colloquio di vendita - Prestazioni di servizio - Vendita supplementare e complementare - Vendita alternativa 20

21 Procedura di qualificazione - Reclamazione dei clienti - Reclamazione dei fornitori - Gestione delle obiezioni dei clienti - Gestione del tacchinaggio Esame orale in negozio e esame scritto 6.3 Modulo 3: Gestione e esposizione della merce Tabella 8: Descrittivo modulo 3 Modulo 3 Ore di studio aula Competenza operativa di riferimento Obiettivi operativi Gestione e esposizione della merce Modello negozio-scuola: 80 ore Modello articolo 33: 20 ore La disponibilità nei confronti della clientela e la conoscenza delle merci concernente l'azienda rappresentano le premesse per il buon svolgimento dell'attività nel commercio al dettaglio e per la soddisfazione personale sul lavoro. Gli assistenti del commercio al dettaglio sanno servire e consigliare conformemente alle esigenze della clientela. Conoscono l assortimento e i prodotti del loro campo di attività, sanno presentare la merce e conoscono il flusso di merce del loro punto di vendita. Comprendono i sistemi più importanti relativi alla gestione delle merci nella loro azienda Gli assistenti del commercio al dettaglio conoscono i prodotti e le offerte di servizi dell azienda e sanno applicare le proprie conoscenze per promuovere le vendite Gli assistenti del commercio al dettaglio conoscono e sanno applicare le possibilità di combinazione dei prodotti e della vendita supplementare dell'azienda Gli assistenti del commercio al dettaglio conoscono diverse forme di promozione delle vendite e di presentazione della merce e sono in grado di spiegarle con l aiuto di esempi concreti. Competenza metodologica - Gli assistenti del commercio al dettaglio conoscono i metodi di presentazione validi nel loro punto di vendita e li sanno applicare efficacemente. Competenza sociale e personale - Gli assistenti del commercio al dettaglio sono corresponsabili per i processi aziendali più semplici. In caso di eventi non abituali informano i rispettivi servizi. - Gli assistenti del commercio al dettaglio sono in grado di adattare il linguaggio e il comportamento ad ogni genere di situazione e alle esigenze degli interlocutori. Sono puntuali, ordinati e affidabili. Contenuti - Logistica della merce in negozio e in magazzino - Misure di promozione delle merci 21

22 Procedura di qualificazione - Tipi di esposizione interna - Cartelli indicatori - Sconti e ribassi - Vetrine - Saldi e liquidazioni - Gestione cassa - Gestione carte di credito - Vendita a credito - Vendita a scelta - Riservazione della merce con e senza acconto - Riservazione con caparra - Ricevute Esame orale in negozio e esame scritto 6.4 Modulo 4: Modi di pagamento Tabella 9: Descrittivo modulo 4 Modulo 4 Ore di studio aula Competenza operativa di riferimento Obiettivi operativi Modi di pagamento Modello negozio-scuola: 30 ore Modello articolo 33: 15 ore La disponibilità nei confronti della clientela e la conoscenza delle merci concernente l'azienda rappresentano le premesse per il buon svolgimento dell'attività nel commercio al dettaglio e per la soddisfazione personale sul lavoro. Gli assistenti del commercio al dettaglio sanno servire e consigliare conformemente alle esigenze della clientela. Conoscono l assortimento e i prodotti del loro campo di attività, sanno presentare la merce e conoscono il flusso di merce del loro punto di vendita. Comprendono i sistemi più importanti relativi alla gestione delle merci nella loro azienda. - Gli assistenti del commercio al dettaglio sono in grado di spiegare un sistema di cassa e un sistema di ordinazione delle merci e di applicarli secondo direttive.(ripreso da AFC). Contenuti - Gestione cassa - Gestione carte di credito - Vendita a credito - Vendita a scelta - Riservazione della merce con e senza acconto - Riservazione con caparra - Ricevute Procedura di qualificazione Esame orale in azienda e esame scritto 22

23 6.5 Modulo 5: Conoscenze specifiche del ramo Tabella 10: Descrittivo modulo 5 Modulo 5 Ore di studio aula Competenza operativa di riferimento Obiettivi operativi Conoscenze specifiche del ramo Modello apprendistato: 160 ore Modello articolo 33:45 ore Gli assistenti del commercio al dettaglio dispongono di conoscenze dei prodotti, dell assortimento e del ramo che permettono loro di gestire i prodotti in modo professionale e di rispondere alle domande dei clienti. 6.1 Gli assistenti del commercio al dettaglio conoscono le affinità tra i rami del gruppo di cui fanno parte e acquisiscono le relative conoscenze di base. 6.2 Gli assistenti del commercio al dettaglio dispongono delle conoscenze specifiche del ramo e sono in grado di applicarle alla vendita. 6.3 Gli assistenti del commercio al dettaglio conoscono le proprietà e le caratteristiche fondamentali dell assortimento del ramo e le sanno applicare a beneficio dei clienti. 6.4 Gli assistenti del commercio al dettaglio sono in grado di informare i clienti sugli standard energetici, ambientali e sociali relativi ai prodotti della propria azienda. Contenuti Procedura di qualificazione Ampliare il vocabolario, considerare le varie categorie di linguaggio tecnico. Conoscere la composizione dei vari gruppi di rami. Conoscere le proprietà dei prodotti. Conoscere la provenienza dei prodotti, (paesi produttori). Conoscere la cura e le norme d igiene riferite ai vari prodotti. Conoscere le norme sulla conservazione e immagazzinamento dei prodotti. Conoscere le regole di smaltimento del materiale di imballaggio. Esame orale pratico in negozio -1 ora 23

24 6.6 Modulo 6: Economia aziendale Tabella 11: Descrittivo modulo 6 Modulo 76 Ore di studio aula Competenza operativa di riferimento Obiettivi operativi Contenuti Procedura di qualificazione Economia aziendali Modello apprendistato: 100 ore Modello articolo 33: 30 ore Le conoscenze basilari di economia aiutano gli assistenti del commercio al dettaglio a comprendere le peculiarità del commercio al dettaglio. Essi dispongono pertanto di conoscenze di base concernenti la posizione del commercio al dettaglio nell economia e le sue funzioni e attività principali. 3.1 Gli assistenti del commercio al dettaglio sono in grado di capire e descrivere i principali compiti del commercio al dettaglio. 3.2 Gli assistenti del commercio al dettaglio conoscono le principali differenze delle varie forme organizzative e aziendali del commercio al dettaglio e sono in grado di descrivere quelle della loro azienda. 3.3 Gli assistenti del commercio al dettaglio conoscono la dipendenza del commercio al dettaglio dai mutamenti economici, sociali ed ecologici e sono in grado di spiegarne gli effetti sulla loro azienda di formazione. Conoscere i settori economici e le tipologie di beni e servizi. Conoscere le regole e i documenti per gestire la merce in arrivo Conoscere le caratteristiche dei vari tipi di negozio e di servizio. Saper gestire il cambio valuta, le carte di credito e di addebito. Saper calcolare gli sconti e i ribassi. Conoscere i parametri per la composizione del prezzo. Conoscere il procedimento per calcolare il tasso d interesse Conoscere le regole per effettuare l inventario. Conoscere le regole delle procedure esecutive. Esame scritto -1 ora 24

25 6.7 Modulo 7: Calcolo professionale Tabella 12: Descrittivo modulo 7 Modulo 7 Ore di studio aula Competenza operativa di riferimento Obiettivi operativi Conoscenze aziendali Modello apprendistato: 50 ore Modello articolo 33: 21 ore Le conoscenze basilari di economia aiutano gli assistenti del commercio al dettaglio a comprendere le peculiarità del commercio al dettaglio. Essi dispongono pertanto di conoscenze di base concernenti la posizione del commercio al dettaglio nell economia e le sue funzioni e attività principali. 3.4 Gli assistenti del commercio al dettaglio sanno applicare, nella pratica professionale, le operazioni fondamentali e il calcolo percentuale; dimostrano sicurezza con i numeri e il denaro e sono in grado di allestire un preventivo personale. Contenuti Conoscere l interazione fra il commercio al dettaglio e i consumatori. Distinguere i vari tipi di servizio e di prestazione di servizi Conoscere i principi della comunicazione verbale e non verbale. Conoscere i modi di pagamento e saperli mettere in pratica. Conoscere le misure promozionali e saperle applicare all interno e all esterno del negozio. Saper eseguire vari tipi di esposizione della merce. Saper tenere un colloquio di vendita inserendo le vendite complementari e supplementari. Conoscere i compiti del magazzino. Procedura di qualificazione Esame scritto -1 ora 25

26 6.8 Modulo 8: Conoscenze informatiche Tabella 13: Descrittivo modulo 8 Modulo 8 Ore di studio aula Competenza operativa di riferimento Conoscenze informatiche Modello apprendistato: 60 ore Modello articolo 33: 25 ore Gli assistenti del commercio al dettaglio conoscono le relazioni fondamentali fra società, economia ed ecologia. Si comportano in modo responsabile nella collettività e nei confronti dell ambiente e conoscono le più importanti basi legali che disciplinano la quotidianità privata. Obiettivi operativi di riferimento 4.1 Gli assistenti del commercio al dettaglio conoscono semplici applicazioni informatiche e sono in grado di utilizzare sistemi elettronici. Contenuti Conoscenze di base dei seguenti programmi informatici: Word, Excel, PowerPoint, Posta elettronica. Internet Explorer, regole e pericoli. Saper redare una lettera. Procedura di qualificazione Redazione e stampa di una lettera - 45 minuti 6.9 Modulo 9: Regole e contratti Tabella 14: Descrittivo modulo 9 Modulo 9 Ore di studio aula Competenza operativa di riferimento Obiettivi operativi di riferimento Contenuti Regole e contratti Modello apprendistato: 30 ore Modello articolo 33: 25 ore Gli assistenti del commercio al dettaglio conoscono le relazioni fondamentali fra società, economia ed ecologia. Si comportano in modo responsabile nella collettività e nei confronti dell ambiente e conoscono le più importanti basi legali che disciplinano la quotidianità privata. 4.5 Gli assistenti del commercio al dettaglio sono in grado di spiegare, con esempi semplici, facili temi giuridici relativi a singoli individui, famiglie, datori di lavoro, locatari, assicurati o contribuenti. La storia delle assicurazioni. Contratto di locazione. Contratto di compravendita, contratto di tirocinio. La cassa disoccupazione. Regole e pericoli del contratto Leasing Regole e pericoli degli acquisti con pagamenti rateali 26

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