livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera"

Transcript

1 Rapporto 2013 sui livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera dell anno 2012 dello stabilimento della Cogne Acciai Speciali

2 2 Punti di emissione area a caldo: E1, E2, E3, E4, E5, E64, E6, E9, E12, E23, E50, E100, E30, E31, E32, E33, E34, E35, E36, E102, E45, E15, E14, E72, E44, E42, E66, E65, E62, E58, E63 Punti di emissione area laminazione: E51, E55, E56, E59, E60, E29, E37, E38, E41, E47, E22, E57, E88, E13, E19, E99, E67, E68, E7, E10, E93 Punti di emissione area lavorazioni meccaniche: E52, E92, E8, E24, E17, E 16

3 I siti e le aree produttive della Cogne 3

4

5 5 La Cogne Acciai Speciali è specializzata nella produzione di acciai inossidabili, acciai per valvole, acciai per utensili, pezzi a disegno e acciai da costruzione di media e alta lega. L intero ciclo produttivo si articola all interno di tre aree: L Area a Caldo Si tratta dell area all interno della quale avviene la fabbricazione e la prima trasformazione a caldo di lingotti, blumi, billette, blocchi per stampi, tondi per tubi. Gli impianti sono costituiti essenzialmente da: Forno elettrico ad arco UHP Convertitore AOD Impianto di affinazione LF e impianto di degasaggio RH Colata continua Pressa da 2000 ton. Pressa da 5000 ton. Martellatrice SXP 40 Impianto di rifusione sotto scoria ESR Trattamenti termici L area laminazione Qui sono presenti un laminatoio integrato per la produzione di barre e vergella, il laminatoio Blooming di prima sbozzatura, dei forni di trattamento termico ed un impianto di decapaggio chimico per la vergella. L area di lavorazioni meccaniche L attività prevede la finitura dei semilavorati in acciaio, anche per valvole di motori endotermici, mediante pelatura, rettifica, raddrizzatura ecc. Qui vengono inoltre realizzati pezzi a disegno e trattamenti termici.

6 6

7 I reparti produttivi 7

8 8 Queste aree sono organizzate per singoli reparti produttivi, secondo il seguente schema: REPARTO PARCO ROTTAMI (punto di emissione autorizzato: E50) PREPARAZIONE DELLA CARICA PER IL FORNO FUSORE U.H.P. REPARTO ACCIAIERIA (punti di emissione autorizzati:e1 E5-E64) FUSIONE DEL MATERIALE NEL FORNO FUSORE U.H.P. (punti di emissione autorizzati: E2 E3 - E4 E5 -E6 E12 E23 E64) AFFINAZIONE DELL ACCIAIO LIQUIDO PRODUZIONE LINGOTTI. REPARTO COLATA CONTINUA (punti di emissione autorizzati: E9 E11 E18 ) PRODUZIONE BILLETTE. REPARTO FUCINA (punti di emissione autorizzati: E39-E40-E42- E44-E72-E62-E63-E58-E65-E66) I LINGOTTI PROVENIENTI DALL ACCIAIERIA E DALL IMPIANTO DI RIFUSIONE SOTTO SCORIA VENGONO RISCALDATI IN FORNI A CARRO E A CAMERA E POI TRASFERITI PER LA LAVORAZIONE A CALDO NEI successivi IMPIANTI. REPARTO LAMINATOIO BLOOMING E BILLETTE (punti di emissione autorizzati: E30 E31 E32 E33 E34 E35 E36 ) I LINGOTTI PROVENIENTI DALL ACCIAIERIA E LE BRAMME PRODOTTE IN COLATA CONTINUA VENGONO RISCALDATI IN FORNI A POZZO E POI TRASFERITI AL LAMINATOIO. IMPIANTO DI RIFUSIONE SOTTOSCORIA (PUNTI DI EMISSIONE AUTORIZZATI: E15) I lingotti provenienti dall Acciaieria sono trasformati attraverso un processo di elettrorifusione. REPARTO ATOMIZZAZIONE POLVERI (punti di emissione autorizzati: E45 E102) PRODUZIONE DI POLVERI METALLICHE PRELEGATE PER VARI USI:RICARICA SUPERFICIALE, SINTERIZZAZIONE E COMPATTAZIONE ISOSTATICA A CALDO. REPARTO CONDIZIONAMENTO ACCIAI (punti di emissione autorizzati: E55 E56 E59 E60 ) I SEMILAVORATI PRODOTTI IN COLATA CONTINUA, AL LAMINATOIO BLOOMING E IN FUCINA, PRIMA DI ESSERE TRASFERIRTI AL LAMINATOIO BARRE / VERGELLA O AL REPARTO DELLE LAVORAZIONI MECCANICHE, SUBISCONO UNA LAVORAZIONE DI CONDIZIONAMENTO PER ELIMINARE I DIFETTI SUPERFICIALI.

9 9 REPARTO LAMINATOIO BARRE / VERGELLA (punti di emissione autorizzati: E51 E13 E19 E61) LE BILLETTE PROVENIENTI DAL REPARTO CONDIZIONAMENTO ACCIAI O DIRETTAMENTE DALLA COLATA CONTINUA VENGONO RISCALDATE IN UN FORNO E POI INVIATE IN LAMINAZIONE TRAMITE UN TRASFERITORE. REPARTO FINITURE E TRATTAMENTO TERMICO BARRE (punti di emissione autorizzati:e92 E8) LE BARRE PROVENIENTI DAL LAMINATOIO VENGONO TRASFERITE, SE NECESSARIO, AI FORNI DI TRATTAMENTO DOVE, A SECONDA DEL TIPO DI ACCIAIO, SUBISCONO TRATTAMENTI DI SOLUBILIZZAZIONE (AUSTENITICI), RICOTTURA DI RICRISTALLIZZAZIONE (FERRITICI), RICOTTURA GLOBULARE O BONIFICA (MARTENSITICI). REPARTO TRATTAMENTI TERMICI E DECAPAGGI VERGELLA (punti di emissione autorizzati: E93 - E99 E67 E68 E7 E10 E22 E57 E88 E29 E37 E38 E41 E43 E46 E47) I ROTOLI PROVENIENTI DAL LAMINATOIO VENGONO TRASFERITI AI FORNI DI TRATTAMENTO TERMICO. DOPO LE LAVORAZIONI DI TRATTAMENTO TERMICO I ROTOLI VENGONO PORTATI AL DECAPAGGIO (REPARTO SODA E DECAFAST). REPARTO RETTIFICHE (punti di emissione autorizzati: E16 E17) I ROTOLI DI ACCIAIO PER VALVOLE, PROVENIENTI DAL LAMINATOIO Treno-Vergella-barre (tvb), VENGONO TRASPORTATI AL REPARTO REPARTO LAVORAZIONI MECCANICHE e trattamenti termici (punti di emissione autorizzati:-e52 - E24) I PRODOTTI PROVENIENTI DALLA FUCINA E IN PARTE DAL LAMINATOIO BLOOMING VENGONO SOTTOPOSTI A TRATTAMENTO TERMICO AL TERMINE DEL QUALE VENGONO LAVORATI PER LA PRODUZIONE DI MANDRINI DI DIVERSO DIAMETRO E LUNGHEZZA, ALLA PELATRICE, ALLA NASTRATRICE, AI TORNI, ALLE FORATRICI E ALLE FILETTATRICI. IMPIANTO DI TRATTAMENTO SCORIE DI ACCIAIERIA (punti di emissione autorizzati: E100 - E14) L ATTIVITÀ DELL IMPIANTO TRATTAMENTO SCORIE CONSISTE NELLA SEPARAZIONE DEL MATERIALE INERTE DAL MATERIALE FERROSO, MAGNETICO E AMAGNETICO, CHE VIENE RECUPERATO E RIUTILIZZATO IN ACCIAIERIA. DOPO IL TRATTAMENTO, LE SCORIE RESIDUE VENGONO CONFERITE PRESSO DISCARICHE AUTORIZZATE.

10 Il flusso produttivo

11 Annealing heat treatment for martensitic wire rod 11 Continous casting 4 strands Wire rod mill Heat treatment rotating furnace Pickiling Wire rod annealed + pickled Cutting Reheating Bar + billets rolling mill Straightening rod to bar Walking beam furnace for stainless steel wire rod Rolled bars, reebars and bars for valves Argon oxygen decarburization 80t Cont. atmosphere heat treatment Peeling/turning Peeled bars Drawing Polished bars UHP Arc Furnace 90t Ingots casting Pit furnaces Blooming ø 950 ø 650 Centerless grinding Ground bars Arc reheating 80t Ladle wire injection Car furnaces Forging presses 5000 & 2000t Peeled bars Heat treatment Peeling/turning Round bars for seamless tubes Rh - vacuum degassing Electrode casting Electroslag remelting Furnaces Forging machine SX P40 Machining Tailor made shaped products and blocks Inspection and grinding Raw Materials Melting and Gas Atomisation Sieving and Packaging Atomised powders Ingots, forged blooms, rolled billets

12 Le certificazioni ambientali

13 13 Con una collocazione dello stbilimento industriale che trova riscontro solo in poche altre realtà siderurgiche italiane (BZ, Terni), la fabbrica della Cogne Acciai Speciali opera in un contesto produttivo nelle immediate vicinanze di un insediamento cittadino particolarmente importante. Già al momento della privatizzazione dell azienda, il problema dell impatto ambientale e delle situazioni pregresse era stato il principale oggetto di discussione. Da allora, la Cogne ha mantenuto alta l attenzione al problema ambientale, predisponendo e dando seguito a piani di miglioramento continuo e, nei casi più significativi (come le emissioni in atmosfera), ponendosi dei traguardi ancora più restrittivi dei soli limiti di legge, che peraltro sono il frutto del lavoro di coordinamento tra azienda, Regione e Organi tecnici di controllo. L azienda mantiene un sistema volontario di gestione ambientale certificato ISO14001 che garantisce, al di là del semplice assolvimento degli obblighi di legge, una gestione ottimale di tutti gli aspetti riguardanti tali tematiche. Tale certificazione, che ha validità triennale, è stata rinnovata il 28 febbraio 2011 e confermata nel 2013.

14 14

15 Normative di riferimento e Autorizzazioni Integrata Ambientale (AIA) 15

16 16 In considerazione della tipologia delle attività lavorative svolte al proprio interno, lo stabilimento della Cogne Acciai Speciali è soggetto al rilascio dell Autorizzazione Integrale Ambientale, ossia del provvedimento che autorizza l esercizio di un impianto imponendo misure tali da evitare oppure ridurre le emissioni nell aria, nell acqua e nel suolo per conseguire un livello elevato di protezione dell ambiente nel suo complesso. Principali soggetti coinvolti: Impresa, Regione, Comuni, Arpa, Azienda USL, Vigili del Fuoco e Corpo Forestale Principali aspetti ambientali considerati nell AIA: Emissioni in atmosfera Scarichi idrici Rifiuti Protezione del suolo Rumore esterno Utilizzo risorse Rilascio dell AIA: l Autorizzazione viene rilasciata a seguito di una fase istruttoria che prevede la raccolta, la condivisione tra i soggetti coinvolti e l analisi, tra l altro, delle informazioni inerenti gli impianti e l organizzazione dell impresa, con l obiettivo di verificare il rispetto di tutti i limiti normativi ambientali, verificare l utilizzo delle migliori tecnologie disponibili qualora applicabili, individuare eventuali piani di miglioramento o approfondimento volti al miglioramento continuo, definire un piano di monitoraggio e controllo (ossia i controlli che l azienda dovrà effettuare e le informazioni che dovrà trasmettere agli Enti competenti, al fine di una costante valutazione della gestione da parte dell azienda dei vari aspetti ambientali). La Cogne Acciai Speciali ha ottenuto l autorizzazione Integrata Ambientale mediante Provvedimento Dirigenziale dell Assessorato Territorio Ambiente del 26/10/2007.

17 17 In particolare, l attività di controllo effettuata dagli Enti esterni stabilita dall AIA prevede le seguenti verifiche secondo le tempistiche indicate: Aspetto ambientale Tipologia di intervento Descrizione attività Metodologia Verifica documentale Verifica autocontrolli trasmessi dal gestore e verifica attività del piano di monitoraggio e controllo Controllo documentale e sopralluogo in stabilimento Emissioni in atmosfera Campionamenti Verifica emissioni polveri ai camini E1, E2, E3, E4, E5, E64 Verifica emissioni Decafast Verifica emissioni polveri E55, E56, E59, E60 Sopralluogo in stabilimento, campionamento e analisi Monitoraggio sodatura riducente Emissioni in acqua Verifica documentale Verifica autocontrolli trasmessi dal gestore e verifica attività registri di amnutenzione degli impinati di trattamento acque Controllo documentale e sopralluogo in stabilimento Sopralluoghi Visita di controllo e esercizio (integrato) Sopralluogo in stabilimento Campionamenti Prelievo di campioni medi di tre ore agli scarichi SA01 e SA02, prelievo campioni scarichi parziali DA02 e DA03 Campionamento e analisi Gestione rifiuti Verifica documentale Verifica analisi di caratterizzazione dei rifiuti previste, verifica del Piano di monitoraggio e controllo (registro Carico-scarico, produzione annua e produzione specifica) Controllo documentale e sopralluogo in stabilimento Sopralluoghi Verifica corretta gestione degli stoccaggi dei rifiuti Sopralluogo in stabilimento Campionamenti Eventuali campionamenti di rifiuti per caratterizzazione completa degli stessi Eventuali controlli e analisi in stabilimento Emissioni sonore Sopralluoghi Monitoraggio presso recettori e eventualmente all interno dell azienda Misurazioni interne ed esterne all azienda, controllo documentale è bene evidenziare che l attività di controllo degli Enti preposti non si limita unicamente agli adempimenti fissati dall AIA, ma si sviluppa durante l anno anche in ulteriori controlli, campionamenti e sopralluoghi all interno dei vari reparti e sugli impianti presenti in stabilimento.

18

19 Autocontrolli effettuati da CAS

20

21 21 L attività di autocontrollo effettuata da CAS avviene secondo le tempistiche e i parametri previsti dall Autorizzazione Integrata Ambientale. Operativamente, tutti gli aspetti ambientali sono monitorati per conto di CAS da aziende specializzate nel settore, accreditate e certificate, che seguono le metodiche di campionamento e di analisi ufficiali richiamate nell AIA stessa e comunque previste dalla normativa vigente, nonché impiegate dagli enti di controllo esterni. Questo garantisce l assoluta significatività dei dati ottenuti, nonché la loro riproducibilità e confrontabilità. E bene evidenziare che, a differenza di quanto avviene in molte altre realtà siderurgiche assimilabili a quelle della CAS, la Cogne ha avviato, a partire dal Reparto decapaggio, l installazione di sistemi di analisi in continuo 24h su 24h dei valori di emissione, con la trasmissione in tempo reale agli enti esterni di controllo che garantisce la massima sicurezza e trasparenza nella raccolta dei dati. Di seguito vengono riportati in tabella i punti di emissioni e la tipologia del controllo:

22 22 In questa tabella sono indicati per ciascun punto di emissione il n. di parametri ricercati e la quantità di analisi effettuate nel corso del 2012 AREA Punto di emissione Impianto/Fase del processo Frequenza autocontrollo N PARAMETRI Campionamenti totali Area a Caldo E1 Aspirazione primaria forno fusorio UHP Trimestrale/Annuale Area a Caldo E2 Aspirazione primaria convertitore AOD Trimestrale/Annuale Area a Caldo E3 Aspirazione primaria convertitore AOD Trimestrale/Annuale Area a Caldo E4 Impianto LF Semestrale/Annuale Area a Caldo E5 Aspirazione secondaria forno fusorio UHP e convertitore AOD Trimestrale/Annuale Area a Caldo E64 Aspirazione secondaria forno fusorio UHP e convertitore AOD Trimestrale/Annuale Area a Caldo E6 Impianto RH fase di preriscaldo Annuale 1 3 Area a Caldo E9 Impianto ossitaglio e postazione argon Trimestrale/Annuale 2 12 Area a Caldo E12 Impianto RH fase di degassaggio Semestrale 11 1 Area a Caldo E23 Movimentazione e carico ferroleghe in AOD Semestrale 1 6 Area a Caldo E50 Carico Fe-Cr in cesta rottami Semestrale 1 6 Area a Caldo E100 Impianto trattamento scorie AOD/UHP Semestrale 1 6 Area a Caldo E25 Forno a Carro Annuale 1 1 Area a Caldo E26 Forno a Carro Annuale 1 1 Area a Caldo E27 Forno a Carro Annuale 1 1 Area a Caldo E28 Forno a Carro Annuale 1 1 Area a Caldo E14 Taglio Rottami Semestrale 1 6 Area a Caldo E30 Forno a metano Cella Stein n. 14 Annuale 1 3 Area a Caldo E31 Forno a metano Cella Stein n. 13 Annuale 1 3 Area a Caldo E32 Forno a metano Cella Stein n. 12 Annuale 1 3 Area a Caldo E33 Forno a metano Cella Stein n. 11 Annuale impianto non in funzione nel 2012 Area a Caldo E34 Forno a metano Cella Stein n. 9 Annuale 1 3 Area a Caldo E35 Forno a metano Cella Stein n. 1 Annuale 1 3 Area a Caldo E36 Forno a metano Celle Stein n P Annuale 1 3 Area a Caldo E102 Atomizzazione ASEA Semestrale 1 6 Area a Caldo E45 Imp.Polveri Forni fusori Semestrale 1 6 Area a Caldo E15 Impianto ESR Annuale 1 3 Area a Caldo E62 Forno MAERZ 100 TON Annuale 1 1 Area a Caldo E63 Forno Sigma 200TON Annuale 1 1 Area a Caldo E44 Forni a Metano (N 4) Annuale 1 1 Area a Caldo E42 Forni a Metano (N 6) Annuale 1 1 Area a Caldo E66 Forno MAERZ 100 TON Annuale 1 1 Area a Caldo E65 Forno SIGMA 100TON Annuale 1 1

23 23 AREA Punto di emissione Impianto/Fase del processo Frequenza autocontrollo N PARAMETRI Campionamenti totali Area a Caldo E58 Forno Sigma 200TON Annuale 1 1 Area a Caldo E72 Troncatrice BRAUN'S Semestrale 1 6 Lam/TTD E51 Forno riscaldo billette (Bendotti) Annuale 1 3 Lam/TTD E55 Molatrici C.M. n. 1-2 Semestrale 1 6 Lam/TTD E56 Molatrici C.M. n. 3-4 Semestrale 1 6 Lam/TTD E59 Molatrici C.M n Molatrice Schlutter Semestrale 1 6 Lam/TTD E60 Molatrice Schlutter n. 2 Semestrale 1 6 Lam/TTD E29 Decafast vasche acidi Semestrale 5 18 Lam/TTD E37 Decafast vasche acidi Semestrale 5 18 Lam/TTD E38 Decafast vasche acidi Semestrale 5 18 Lam/TTD E41 Decafast vasche acidi Semestrale 5 18 Lam/TTD E47 Decafast vasche acidi Semestrale 5 18 Lam/TTD E22 Forno di preriscaldo Sodatura Riducente Annuale 1 3 Lam/TTD E57 Vasca Sali fusi Semestrale/Annuale 4 18 Lam/TTD E88 Vasca di spegnimento Annuale 4 9 Lam/TTD E13 Troncatrice barre Revass Semestrale 1 6 Lam/TTD E19 Aspirazione Gabbia Duo reversibile treno laminazione TVB Semestrale 1 6 Lam/TTD E99 Sabbiatrice TOSCA Semestrale 1 6 Lam/TTD E67 Forno Olivotto continuo riscaldo Annuale 1 1 Lam/TTD E68 Forno Olivotto continuo tempra Annuale 1 1 Lam/TTD E7 Forno SOFIND 1 Annuale 1 1 Lam/TTD E10 Forno SOFIND 2 Annuale 1 1 Lam/TTD E93 Forno Olivotto Rotante Annuale 1 1 Lam/TTD E61 Impianto di Metallizzazione Annuale 1 3 Area a Freddo E16 Sabbiatrice FISCHER(RET) Semestrale 1 6 Area a Freddo E17 Sabbiatrice Tosca (RET) Semestrale 1 6 Area a Freddo E92 Pelatrice LANDGRAFF Annuale 1 3 Area a Freddo E8 Forno SIGMA 15 TON Annuale 1 1 Area a Freddo E24 Forno SIGMA 80 TON Annuale 1 1 Area a Freddo E49 Forno a carro Sottri 2 Annuale 1 1 Area a Freddo E53 Forno a carro Sottri 3 Annuale 1 1 Area a Freddo E52 Forno SELAS Annuale 1 1 TOTALE

24 24 Confronto tra i risultati dei campionamenti descritti e i limiti autorizzati* AREA Punto di emissione Impianto/Fase del processo Parametro Media Valore limite (mg/nm 3 ) Polveri 8,69 35 Ossidi di Azoto 10, Cd 0,0004 0,2 Area a Caldo E1 Aspirazione primaria forno fusorio UHP Cd + Hg 0,0004 0,2 Cr + Ni 0,19 1 Pb + Cu + Mn 0,08 5 IPA - Idrocarbur i Policiclici Aromatici 0,002 0,1 Diossine 0, , Polveri 1, Cd 0,0001 0,2 Area a Caldo E2 Aspirazione primaria convertitore AOD Cr + Ni 0,02 1 Pb + Cu + Mn 0,01 5 Cd+Hg 0,0001 0,2 Composti del fluoro (espressi come HF) 0,03 5 Nel 2012 i risultati di tutte le analisi effettuate dagli Enti di controllo esterni hanno confermato il pieno rispetto dei limiti autorizzati *I limiti autorizzati sono quelli fissati dalla Regione e, in taluni casi, sono più restrittivi delle norme nazionali.

25 25 AREA Punto di emissione Impianto/Fase del processo Parametro Media Valore limite (mg/nm 3 ) Polveri 6,7 150 Cd 0,002 0,2 Area a Caldo E3 Aspirazione primaria convertitore AOD Area a Caldo E4 Impianto LF Area a Caldo E5 Aspirazione secondaria forno fusorio UHP e convertitore AOD Cd + Hg 0,004 0,2 Cr + Ni 0,487 1 Pb + Cu + Mn 0,297 5 Composti del fluoro (espressi come HF) 0,03 5 Polveri 0,49 50 Cd + Hg 0,0002 0,2 Cr + Ni 0,010 1 Pb + Cu + Mn 0,008 5 Polveri 0,72 10 NO x Ossidi di Azoto 7,4 500 Cd 0,0002 0,2 Cd+Hg 0,002 0,2 Cr 0,011 1 Ni 0,002 1 Cr +Ni 0,013 1 Pb + Cu + Mn 0,006 5 Pb 0,001 5 Mn 0,003 5 IPA - Idrocarburi Policiclici Aromatici 0,008 0,1 Diossine 0, , Composti del fluoro (espressi come HF) 0,029 5 Nel 2012 i risultati di tutte le analisi effettuate dagli Enti di controllo esterni hanno confermato il pieno rispetto dei limiti autorizzati

26 26 AREA Punto di emissione Impianto/Fase del processo Parametro Media Valore limite (mg/nm 3 ) Area a Caldo E64 Aspirazione secondaria forno fusorio UHP e convertitore AOD Polveri 0, NOx Ossidi di Azoto 1, Cd 0,0001 0,2 Cd+Hg 0,0001 0,2 Cr 0,076 1 Ni 0,006 1 Cr +Ni 0,082 1 Pb + Cu + Mn 0,014 5 Pb 0,002 5 Mn 0,009 5 IPA - Idrocarburi Policiclici Aromatici 0,002 0,1 Diossine 0, , Composti del fluoro (espressi come HF) 0,007 5 Area a Caldo E6 Impianto RH fase di preriscaldo Polveri 3, Area a Caldo E9 Impianto ossitaglio e postazione argon Area a Caldo E12 Impianto RH fase di degassaggio Polveri 1,36 50 NOx Ossidi di Azoto 6,8 350 Polveri 12,0 150 Cd + Hg 0,003 0,2 Hg 0,003 0,2 Cr + Ni 0,85 1 Pb + Cu + Mn 2,23 5 Area a Caldo E23 Movimentazione e carico ferroleghe in AOD Polveri 2,8 20 Area a Caldo E50 Carico Fe-Cr in cesta rottami Polveri 0,79 20 Nel 2012 i risultati di tutte le analisi effettuate dagli Enti di controllo esterni hanno confermato il pieno rispetto dei limiti autorizzati

27 27 AREA Punto di emissione Impianto/Fase del processo Parametro Media Valore limite (mg/nm 3 ) Area a Caldo E100 Impianto trattamento scorie AOD/UHP Polveri 2,52 50 Area a Caldo E30 Forno a metano Cella Stein n. 14 NO x Ossidi di Azoto Area a Caldo E31 Forno a metano Cella Stein n. 13 NO x Ossidi di Azoto Area a Caldo E32 Forno a metano Cella Stein n. 12 NO x Ossidi di Azoto Area a Caldo E33 Forno a metano Cella Stein n. 11 NO x Ossidi di Azoto N.D 500 Area a Caldo E34 Forno a metano Cella Stein n. 9 NO x Ossidi di Azoto Area a Caldo E35 Forno a metano Cella Stein n. 1 NO x Ossidi di Azoto Area a Caldo E36 Forno a metano Celle Stein n P NO x Ossidi di Azoto Area a Caldo E102 Atomizzazione ASEA Polveri 0,32 10 Area a Caldo E45 Imp.Polveri Forni fusori Polveri 1,92 10 Area a Caldo E15 Impianto ESR Polveri 0,77 50 Area a Caldo E14 Taglio Rottami Polveri 3,34 20 Area a Caldo E72 Troncatrice BRAUN S Polveri 30,20 50 Area a Caldo E58 Forno SIGMA da 200 Ton NOx Ossidi di Azoto Area a Caldo E42 Forno a Metano (N 6) NO x Ossidi di Azoto Area a Caldo E44 Forno a Metano (N 4) NOx Ossidi di Azoto Area a Caldo E66 Forno MAERZ 100 TON NO x Ossidi di Azoto Area a Caldo E65 FORNO SIGMA 100TON NO x Ossidi di Azoto Area a Caldo E62 Forno MAERZ 100 TON NO x Ossidi di Azoto Area a Caldo E63 Forno SIGMA 200 Ton NOx Ossidi di Azoto Lam/TTD E51 Forno riscaldo billette (Bendotti) NO x Ossidi di Azoto Nel 2012 i risultati di tutte le analisi effettuate dagli Enti di controllo esterni hanno confermato il pieno rispetto dei limiti autorizzati

28 28 AREA Punto di emissione Impianto/Fase del processo Parametro Media Valore limite (mg/nm 3 ) Lam/TTD E55 Molatrici C.M. n. 1-2 Polveri 0,10 20 Lam/TTD E56 Molatrici C.M. n. 3-4 Polveri 5,30 20 Lam/TTD E59 Molatrici Schlutter1 + Molatrici C.M. n. 5-6 Polveri 17,03 50 Lam/TTD E60 Molatrice Schlutter n. 2 Polveri 7,68 50 HF 0,62 3 Lam/TTD E29 Decafast vasche acidi Lam/TTD E37 Decafast vasche acidi Lam/TTD E38 Decafast vasche acidi Lam/TTD E41 Decafast vasche acidi Lam/TTD E47 Decafast vasche acidi H2SO4+SOx 5, HNO 3 +NOx 3, HF 0,04 3 H2SO4+SOx 16, HNO 3 +NOx 20, HF 0,03 3 H2SO4+SOx 1, HNO 3 +NOx 0, HF 0,13 3 H2SO4+SOx 4, HNO 3 +NOx 12, HF 0,04 3 H2SO4+SOx 4,6 350 HNO 3 +NOx 6,2 100 Lam/TTD E22 Forno di preriscaldo Sodatura Riducente NO x Ossidi di Azoto 77,3 350 Sostanze alcaline 0,03 5 Lam/TTD E57 Vasca Sali fusi Cr VI +Ni 0,001 0,1 Cr + Mn 0,003 0,5 Nel 2012 i risultati di tutte le analisi effettuate dagli Enti di controllo esterni hanno confermato il pieno rispetto dei limiti autorizzati

29 29 AREA Punto di emissione Impianto/Fase del processo Parametro Media Valore limite (mg/nm 3 ) Cr VI + Ni 0,016 1 Lam/TTD E88 Vasca di spegnimento Cr VI 0, Cr + Mn 0,01 5 Lam/TTD E13 Troncatrice barre Revass Polveri 3,08 50 Lam/TTD E19 Aspirazione Gabbia Duo reversibile treno laminazione TVB Polveri 2,99 10 Lam/TTD E99 Sabbiatrice Tosca Polveri 1,9 50 Lam/TTD E67 Forno Olivotto continuo riscaldo NO x Ossidi di Azoto Lam/TTD E68 Forno Olivotto continuo tempra NO x Ossidi di Azoto Lam/TTD E7 Forno SOFIND 1 NO x Ossidi di Azoto Lam/TTD E10 Forno SOFIND 2 NO x Ossidi di Azoto Lam/TTD E93 Forno Olivotto Rotante NO x Ossidi di Azoto Area a Freddo Area a Freddo Area a Freddo Area a Freddo Area a Freddo Area a Freddo E52 Forno SELAS NO x Ossidi di Azoto E92 Pelatrice LANDGRAFF Polveri 4,9 50 E8 Forno SIGMA 15 TON NO x Ossidi di Azoto E24 Forno SIGMA 80 TON NO x Ossidi di Azoto E17 Sabbiatrice TOSCA Polveri N.D 50 E16 Sabbiatrice Fischer Polveri 17,6 50 Nel 2012 i risultati di tutte le analisi effettuate dagli Enti di controllo esterni hanno confermato il pieno rispetto dei limiti autorizzati

30 30 Composizione percentuale delle sostanze presenti nel flusso di massa emesso. Come lo scorso anno, grazie ai sistemi di abbattimento e agli accorgimenti tecnici messi in atto nelle lavorazioni, la CAS emette complessivamente il 3% del flusso di massa totale autorizzato in kg/h. Ossidi di azoto 76% Acido Fluoridrico da decafast 0,0725% Diossine 0, % Polveri 24% Cromo+Nichel 0,29%

31 Rinnovo Autorizzazione Integrata Ambientale Focus sul piano di miglioramento delle emissioni dell acciaieria

32 32 Il 28 dicembre 2012 Rinnovo Autorizzazione Integrata Ambientale Il 28 dicembre del 2012, con Provvedimento Dirigenziale n del 28, è stata rinnovata l Autorizzazione Integrata Ambientale alla Cogne Acciai Speciali di Aosta. Come spiegato nella prima parte del Rapporto, questo documento ha come obiettivo la prevenzione e la riduzione integrate dell inquinamento e prevede interventi intesi a evitare, ove possibile, o a ridurre le emissioni nell aria, nell acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti, per conseguire un livello elevato di protezione dell ambiente. In particolare, la nuova Aia ribadisce la validità della metodologia sinora applicata di monitoraggio di tutti i punti di emissioni presenti nello stabilimento compresi quelli non ricompresi dalla normativa AIA allo scopo di assicurare una gestione integrata dei livelli di salvaguardia ambientale. Al riguardo, si sottolinea che, benché la normativa relativa all AIA non ricomprendesse tutte le lavorazioni svolte, in occasione del rinnovo dell Autorizzazione, l azienda ha scelto di inserire tutti i punti di emissione presenti nello stabilimento, al fine di garantire una gestione integrata dei livelli di salvaguardia ambientale. Infine, dal punto di vista operativo, l AIA prevede una serie di interventi di miglioramento ambientale fissati all interno di un cronoprogramma, che, di fatto, anticipa di 2/3 anni l entrata in vigore dei nuovi limiti emissivi stabiliti dall Unione europea. Nel dettaglio, il Cronoprogramma, che prevede investimenti per 3 milioni di euro, risulta così articolato:

33 CRONOPROGRAMMA INTERVENTI MIGLIORAMENTO AIA 33 NUM INTERVENTO TEMPISTICHE PROGETTAZIONE TEMPISTICHE ATTUAZIONE NOTE Tamponamenti edificio ACC per contenimento emissioni diffuse Sistema di abbattimento diossine per nuovo limite al forno fusorio UHP intervento a Sistema di abbattimento diossine per nuovo limite al forno fusorio UHP intervento b Intervento per il contenimento emissioni diffuse Decafast Intervento per abbassamento emissioni polveri a 10 mg/ Nm3 punto emissione E1 primario UHP Installazione misuratore in continuo polveri e portata Intervento per abbassamento emissioni polveri a 10 mg/nm3 punti emissione E2 + E3 primari AOD Installazione misuratore in continuo polveri e portata Intervento per abbassamento emissioni polveri a 10 mg/nm3 punto emissione E4 LF Intervento per abbassamento emissioni polveri a 10 mg/ Nm3 punto emissione E9 CCO + postazione Argon Intervento per abbassamento emissioni polveri a 10 mg/nm3 punto emissione E100 Impianto trattamento scorie UHP/AOD Intervento per abbassamento emissioni polveri a 10 mg/nm3 punti emissione E55 + E56 Centri Maskin e Schlutter 1 e 2 31/12/2015 Attivare tavolo tecnico 31/08/ /09/ /08/ /02/ /06/ /12/ /01/ /09/ /06/ /02/ /12/ /08/ /06/ /01/ /06/ /12/ Pavimentazione aree scoperte 30/06/ /12/2014

34 34 FOCUS SULLE ATTIVITÀ DI RIDUZIONE E DI CONTENIMENTO DELLE EMISSIONI DEL REPARTO ACCIAIERIA 2013 Il reparto Acciaieria si trova così come evidenziato nelle pagine precedenti all interno della cosiddetta Area a Caldo, dove avvengono la fabbricazione e la prima trasformazione a caldo di lingotti, blumi, billette, blocchi per stampi, tondi per tubi. In quest area, gli impianti sono costituiti essenzialmente da: Forno elettrico ad arco UHP, Convertitore AOD, impianto di affinazione LF e impianto di degasaggio. Per quanto attiene alla Fusione del materiale nel Forno Fusore UHP, i punti di emissioni autorizzati dall AIA sono: E1 E5 E64; mentre per l affinazione dell acciaio liquido per la produzione di lingotti, i punti di emissione autorizzati sono: E2 E3 E4 E5 E6 E12 E23 E64. Abitualmente l acciaieria opera tutti i giorni dell anno, con l esclusione del sabato pomeriggio, della domenica e delle prime 8 ore del lunedì. Inoltre, l acciaieria effettua due fermate di circa due settimane tra la fine del mese di luglio e il mese di agosto e durante le festività di fine anno. Andamento attività impianti - Settimana tipo % impinati in funzione

35 35 Si riporta di seguito l elenco dei punti di emissione del Reparto Acciaieria PUNTO DI EMISSIONE E1 E2 E3 E4 E5 E64 E6 E9 E12 E23 E50 E100 IMPIANTO/FASE DI PROCESSO Aspirazione primaria forno fusore UHP Aspirazione primaria convertitore AOD Aspirazione primaria convertitore AOD Impianto LF Aspirazione secondaria forno fusore UHP e convertitore AOD Aspirazione secondaria forno fusore UHP e convertitore AOD Impianto RH fase di preriscaldo Impianto ossitaglio e postazione Argon Impianto RH fase di degasaggio Movimentazione carico ferroleghe AOD Carico Fe-Cr in cesta rottami Impianto trattamento scorie UHP/AOD Particolare importanza per le emissioni in atmosfera rivestono le aspirazioni primarie del forno fusore UHP (E1), le aspirazioni primarie del convertitore AOD (E2 ed E3), e le aspirazioni secondarie del forno UHP e del convertitore AOD (E5 ed E64).

36 36 Si riporta di seguito uno schema dei sistemi di aspirazione primario e secondario. Camino Camino Camino E1 E5-E64 E2-E3 Filtro Filtro Filtro Camino E4 Filtro Forno UHP AOD LF Aspirazione Primaria Aspirazione Secondaria

37 37 Immediatamente dopo il rilascio dell AIA, l azienda ha avviato una serie di attività specificatamente volte alla riduzione, al contenimento e al controllo delle emissioni in atmosfera dell acciaieria, secondo il seguente Cronoprogramma degli Interventi di Miglioramento: - Con largo anticipo sul cronoprogramma è stata terminata la prima fase delle attività di tamponamento dell edificio dell acciaieria finalizzate a contenere le emissioni diffuse in atmosfera. - Con anticipo sul cronoprogramma sono stati ultimati i lavori di ampliamento della superficie filtrante relativi al punto di emissione E3 e della densità degli elementi filtranti a entrambi i punti di emissione E2 ed E3, con l obiettivo di garantire l abbassamento da 150 mg/nm3 a 10 mg/nm3 del limite di emissione delle polveri in atmosfera provenienti dall impianto convertitore AOD dell acciaieria (punti di emissione E2 Ed E3). L intervento verrà implementato entro il primo trimestre 2014 con l installazione di due sistemi di misurazione in continuo di polveri e portata ad entrambi i punti di emissione. - Sempre in anticipo sul cronoprogramma sono stati completati gli interventi finalizzati a garantire l abbassamento da 50 mg/ Nm3 a 10 mg/nm3 del limite di emissione delle polveri in atmosfera provenienti dalla colata continua (ossitaglio e postazione argon) e collegati al punto di emissione E9. Con particolare riguardo all Acciaieria, dall entrata in vigore dell AIA ad oggi, in accordo con gli Organismi di controllo sono stati definiti due Piani di miglioramento che consentiranno di innalzare ulteriormente il livello di sicurezza: - Piano di miglioramento 1: installazione di un sistema di monitoraggio in continuo degli impianti di aspirazione e abbattimento delle emissioni dei principali impianti dell acciaieria. Tale sistema consente di accrescere ulteriormente i livelli di sicurezza riguardanti le emissioni dei principali impianti dell acciaieria, grazie ad un sistema di controllo che permetterà di conoscere istantaneamente il loro stato di funzionamento. In particolare, con l ausilio di quadri sinottici opportunamente progettati e posizionati in postazioni strategiche, gli operatori e i manutentori potranno supervisionare gli impianti interessati e intervenire tempestivamente e risolvere il problema. Tali procedure garantiscono sia il mantenimento in piena efficienza degli impianti di tutela ambientale, sia la continuità delle attività produttive. - Piano di miglioramento 2: consolidamento di procedure automatiche di gestione dei sistemi di misura in continuo di polveri e portate. Al fine di garantire un livello di sicurezza totale e costante, relativamente ai punti di emissione degli impianti di aspirazione e abbattimento dell acciaieria, il tavolo tecnico ha previsto che i principali punti di emissione dell acciaieria siano dotati di un sistema di misurazione in continuo di polveri e portata. Attualmente tale sistema è già attivo sui camini dell aspirazione secondaria (E5 e E&64), mentre è in corso di installazione sui primari dell AOS e dell UHP (E1, E2, E3). Tali sistemi sono e saranno collegati a impianti di allarme che, in caso di anomalia, bloccheranno automaticamente la produzione, impendendo così il possibile raggiungimento dei limiti di emissione. Ovviamente, questa procedura prevede anche dei protocolli di gestione atti ad informare tempestivamente i responsabili e ad avviare le attività di controllo correlate.

38 38 Gli effetti di tutte le attività concluse e avviate nel corso del 2013 possono essere descritti dal seguente grafico: Il grafico è il risultato di un elaborazione e di un confronto dei dati pubblicati da ARPA relativamente ai PM10 per i mesi compresi tra gennaio e settembre 2013 rispetto ai dati dello stesso periodo del Dal grafico si evidenzia che: - la media dei PM è inferiore alla media PM ; - le linee di tendenza dei due anni per i mesi che vanno da gennaio a settembre presentano entrambe un andamento decrescente, con una «forbice» ulteriormente migliorativa per il 2013, risultato delle attività di contenimento e riduzione delle emissioni in atmosfera dell acciaieria avviate dall azienda. - Tale tendenza è di tipo stagionale, in quanto con ogni probabilità subirà un inversione nei mesi freddi quando alle emissioni derivanti dall attività produttiva e dal traffico urbano, autostradale e ferroviario si andranno a sommare quelle relative al funzionamento degli impianti di riscaldamento.

39 Prospettive future 39 Con l obiettivo di approfondire la conoscenza delle emissioni in atmosfera tipiche dell acciaieria, l azienda ha inoltre avviato nel 2013 uno studio indipendente con l Università Bicocca di Milano, affidato al prof. Demetrio Pitea, che si articola in due fasi. La prima fase già ultimata è servita a compiere un confronto statistico su tutti i dati raccolti all interno dello stabilimento tra il 2008 e il 2012 da CAS e/o ARPA in occasione di autocontrolli aziendali, progetti in ambito AIA, misure condotte al di fuori delle attività AIA negli anni oggetto di indagine ed ha permesso di stabilire che: - I valori misurati alle emissioni sono sempre stati ampiamente al di sotto del limite di legge. In particolare Nel 2012, la concentrazione media annuale delle polveri totali nelle emissioni è compresa tra 1% e 10% del corrispondente valore limite fissato nell Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) vigente nel I dati nel loro insieme costituiscono una banca dati idonea all esame statistico, sia per la prima fase che per quella successiva. La seconda fase di studio avviata da qualche mese e in fase di ultimazione - prevede un analisi statistica dei dati finalizzata alla caratterizzazione qualitativa delle emissioni dell acciaieria. Questa indagine consentirà di definire la composizione dei metalli presenti nelle polveri emesse dallo stabilimento e permetterà così di individuare e tracciare l impronta delle emissioni CAS nei PM10. In tal modo, una volta determinato il contributo delle fonti di emissioni della CAS rispetto alle altre fonti, sarà possibile contribuire alla definizione delle azioni trasversali di miglioramento della qualità dell aria della Piana di Aosta.

40

RAPPORTO 2018 sui. Livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera. dell anno 2017 dello stabilimento della Cogne Acciai Speciali

RAPPORTO 2018 sui. Livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera. dell anno 2017 dello stabilimento della Cogne Acciai Speciali RAPPORTO 2018 sui Livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera dell anno 2017 dello stabilimento della Cogne Acciai Speciali 2 PUNTI DI EMISSIONE AREA A CALDO: E1, E5, E64, E2, E3, E4, E6, E12,

Dettagli

livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera

livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera Rapporto 2014 sui livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera dell anno 2013 dello stabilimento della Cogne Acciai Speciali 2 PUNTI DI EMISSIONE AREA A CALDO: E1, E2, E3, E4, E5, E64, E6, E9,

Dettagli

livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera

livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera Rapporto 205 sui livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera dell anno 204 dello stabilimento della Cogne Acciai Speciali 2 PUNTI DI EMISSIONE AREA A CALDO: E, E2, E3, E4, E5, E64, E6, E9, E2,

Dettagli

livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera dell anno dello stabilimento della Cogne Acciai Speciali

livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera dell anno dello stabilimento della Cogne Acciai Speciali Rapporto 2017 2014 sui sui livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera dell anno 2013 2016 dello stabilimento della Cogne Acciai Speciali 2 PUNTI DI EMISSIONE AREA A CALDO: E1, E5, E64, E2, E3,

Dettagli

livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera dell anno dello stabilimento della Cogne Acciai Speciali

livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera dell anno dello stabilimento della Cogne Acciai Speciali Rapporto 206 204 sui sui livelli e sulla qualità delle emissioni in atmosfera dell anno 203 205 dello stabilimento della Cogne Acciai Speciali 2 PUNTI DI EMISSIONE AREA A CALDO: E, E2, E3, E4, E5, E64,

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli

PRINCIPI FONDAMENTALI...

PRINCIPI FONDAMENTALI... QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3

Dettagli

PIANO DI MONITORAGGIO REPORT ANNO 2014 Relazione Tecnica

PIANO DI MONITORAGGIO REPORT ANNO 2014 Relazione Tecnica DOCUMENTO REDATTO IN COLLABORAZIONE CON: PIANO DI MONITORAGGIO REPORT ANNO 2014 Relazione Tecnica Il presente documento costituisce la relazione annuale sul piano di monitoraggio e controllo come prevista

Dettagli

Valutazioni e analisi di microinquinanti

Valutazioni e analisi di microinquinanti Valutazioni e analisi di microinquinanti LA RETE DI MONITORAGGIO CON STAZIONI FISSE SUL TERRITORIO REGIONALE 25 STAZIONI FISSE suddivise in 14 URBANE 9 INDUSTRIALI 2 RURALI ~ 150 parametri misurati Superamenti

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

DOCUMENTO A SUPPORTO DEL PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA

DOCUMENTO A SUPPORTO DEL PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l Ambiente dell Emilia-Romagna Via Po, n. 5 40139 - BOLOGNA tel 051/6223811 - fax 051/543255 P.IVA e C.F. 04290860370 Sezione Provinciale di Forlì-Cesena C.P. 345

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE AREA RISORSE IDRICHE E QUALITÀ DELL ARIA

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE AREA RISORSE IDRICHE E QUALITÀ DELL ARIA DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE AREA RISORSE IDRICHE E QUALITÀ DELL ARIA N. 53-14382/2010 OGGETTO: Autorizzazione Integrata Ambientale ex D.Lgs. 18 febbraio 2005, n. 59. Aggiornamento per modifica non sostanziale.

Dettagli

Le attività di monitoraggio: il caso dell acciaieria Valbruna di Vicenza

Le attività di monitoraggio: il caso dell acciaieria Valbruna di Vicenza Le attività di monitoraggio: il caso dell acciaieria Valbruna di Vicenza Dipartimento Provinciale di Vicenza Servizio Stato dell Ambiente dr chim. Ugo Pretto, p.i. Francesca Mello Il sito produttivo Acciaierie

Dettagli

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO VIII Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE Roma, 5 novembre 2003 PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO Massimo Capobianco, Giorgio Zamboni

Dettagli

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.

Dettagli

Relazione Tecnica SALUZZO NUOVA CENTRALE DI COGENERAZIONE DENOMINATA CHP4 SITA A SALUZZO. Allegato n 3. Autorizzazione Integrata Ambientale

Relazione Tecnica SALUZZO NUOVA CENTRALE DI COGENERAZIONE DENOMINATA CHP4 SITA A SALUZZO. Allegato n 3. Autorizzazione Integrata Ambientale Relazione Tecnica Allegato n 3 Autorizzazione Integrata Ambientale Impianto IPPC SEDAMYL S.p.A. (AIA n.1018 del 12/10/2007) Comune SALUZZO NUOVA CENTRALE DI COGENERAZIONE DENOMINATA CHP4 SITA A SALUZZO.

Dettagli

Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis. Life Cycle Engineering: www.studiolce.it

Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis. Life Cycle Engineering: www.studiolce.it Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis Life Cycle Engineering: www.studiolce.it 0 Introduzione: Certificazione ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale L'obiettivo del Sistema

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

Risultati della caratterizzazione dei fumi

Risultati della caratterizzazione dei fumi Progetto Produzione di energia e sostanza organica dai sottoprodotti del vigneto Risultati della caratterizzazione dei fumi Paolo Giandon ARPAV Dipartimento Provinciale di Treviso Biella, 24 settembre

Dettagli

DITTA VENETA RECUPERI ABIENTE SRL

DITTA VENETA RECUPERI ABIENTE SRL Pagina 1 di 6 RELAZIONE TECNICA 1 semestre 2015 DITTA VENETA RECUPERI ABIENTE SRL IMPIANTO UBICATO IN SONA ( VR ) IN VIA MOLINARA, 7 Villafranca di Verona 31 Luglio 2015 TIPOLOGIA DI IMPIANTO : IMPIANTO

Dettagli

Azienda USL n.4 - Nuovo presidio ospedaliero di Prato Prato Ugo Foscolo snc Edoardo Michele Majno

Azienda USL n.4 - Nuovo presidio ospedaliero di Prato Prato Ugo Foscolo snc Edoardo Michele Majno Via Giovanni Pisano, 1-59100 Prato Tel. 0574 5341 Fax 0574 53439 Pag.1 AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA AI SENSI DELL ART.69, MMA, DEL D.LGS.15/006 QUADRO RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI : (valori

Dettagli

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale II semestre 2015 Pubblicato in data 3 febbraio 2016 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...

Dettagli

LABORATORIO NORD - OVEST Offerta di energia. Il sistema Cogen-Barca

LABORATORIO NORD - OVEST Offerta di energia. Il sistema Cogen-Barca LABORATORIO NORD - OVEST Offerta di energia. Il sistema Cogen-Barca Bologna, 15 maggio 2006 Hera Bologna s.r.l. 1 COGEN OSPEDALE MAGGIORE RIVA CALZONI BARCA BECCACCINO 2 La rete 3 Le condotte Posa tubazioni

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI

RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI INCONTRO TECNICO CON LE IMPRESE Venerdì 20 Aprile 2012, ore 17:00 Piano Primo Autorizzazione allo scarico nelle Reti Fognarie Consortili

Dettagli

CERTIFICAZIONE ISO 14001

CERTIFICAZIONE ISO 14001 CERTIFICAZIONE ISO 14001 Il Comune di Mozzate ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 in data 30.04.2003, ha difatti impostato e mantiene attivo un Sistema di Gestione Ambientale in linea con

Dettagli

221 00 COM O - VI A R OVELLI, 40 - TEL. 03 1.27. 20.13 - F AX 03 1.27. 33.84 INFORMATIVA N. 10/2015

221 00 COM O - VI A R OVELLI, 40 - TEL. 03 1.27. 20.13 - F AX 03 1.27. 33.84 INFORMATIVA N. 10/2015 Como, 24.2.2015 INFORMATIVA N. 10/2015 Comunicazioni all Archivio dei rapporti finanziari Modifica dei termini e delle modalità di trasmissione INDICE 1 Premessa... pag. 2 2 Ambito soggettivo... pag. 2

Dettagli

PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite.

PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. STATO DEL DOCUMENTO REV. PAR. PAG. DESCRIZIONE Data REV. 01 Emissione

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE AREA RISORSE IDRICHE E QUALITÀ DELL ARIA

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE AREA RISORSE IDRICHE E QUALITÀ DELL ARIA DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE AREA RISORSE IDRICHE E QUALITÀ DELL ARIA N. 23-353840/2007 OGGETTO: Aggiornamento dell Autorizzazione Integrata Ambientale D.D. n. 49-549082/2006 ex D.Lgs.18 febbraio 2005,

Dettagli

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE Pag. 1 di 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE INDICE 1. Scopo... 2 2. Principi guida... 2 3. Politica per la qualità e l Ambiente... 2 4. Pianificazione... 2 5. Responsabilità, autorità e comunicazione...

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

Determinazione 4 marzo 2014 n. 4/2014

Determinazione 4 marzo 2014 n. 4/2014 Determinazione 4 marzo 2014 n. 4/2014 Definizione, in attuazione di quanto previsto dall articolo 4, comma 1, della deliberazione 26 settembre 2013, 405/2013/R/com, delle modalità e tempistiche delle dichiarazioni

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

Sede legale ARPA PUGLIA

Sede legale ARPA PUGLIA Direzione Generale Arpa Puglia Direzione Scientifica Arpa Puglia Servizio INFO Dipartimento Arpa Puglia di Taranto Oggetto: Nota tecnica ARPA in riscontro alle segnalazioni pervenuta al Servizio INFO inerente

Dettagli

Considerazioni sulla organizzazione del servizio di manutenzione Giuseppe IOTTI, ANACAM

Considerazioni sulla organizzazione del servizio di manutenzione Giuseppe IOTTI, ANACAM Technical Convention QUALITY IN MAINTENANCE: FULL SAFETY, FULL ACCESSIBILTY Augsburg, 18 October 2007 Considerazioni sulla organizzazione del servizio di manutenzione Giuseppe IOTTI, ANACAM Ascensori esistenti

Dettagli

Amministrazioni comunali di Rezzato e Mazzano

Amministrazioni comunali di Rezzato e Mazzano C.F. n CRRRRT48B06D117X; Partita IVA n 0073846016 1 Amministrazioni comunali di Rezzato e Mazzano Adeguamento tecnologico della cementeria Italcementi di Rezzato-Mazzano Obiettivi di riduzione delle emissioni

Dettagli

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2 La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di

Dettagli

Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento

Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 447 Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo

Dettagli

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività

Dettagli

Trasmissione mensile dei dati sulle prestazioni specialistiche. Estensione alle strutture pubbliche, classificate ed aziendalizzate

Trasmissione mensile dei dati sulle prestazioni specialistiche. Estensione alle strutture pubbliche, classificate ed aziendalizzate Trasmissione mensile dei dati sulle prestazioni specialistiche. Estensione alle strutture pubbliche, classificate ed aziendalizzate Il flusso mensile per il Privato Accreditato la Determina Dirigenziale

Dettagli

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE

Dettagli

CSM care S.r.l. Via Polidoro da Caravaggio, 15 20156 Milano Partita IVA 06369260960 Tel. 02 3086652 r.a. Fax 02 3087805 email: info@csmcare.

CSM care S.r.l. Via Polidoro da Caravaggio, 15 20156 Milano Partita IVA 06369260960 Tel. 02 3086652 r.a. Fax 02 3087805 email: info@csmcare. CSM care S.r.l. Via Polidoro da Caravaggio, 15 20156 Milano Partita IVA 06369260960 Tel. 02 3086652 r.a. Fax 02 3087805 email: info@csmcare.it Sicurezza sul lavoro La gestione della salute e della sicurezza

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA NELLE REALTA DELLE COOPERATIVE SOCIALI

L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA NELLE REALTA DELLE COOPERATIVE SOCIALI L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA NELLE REALTA DELLE COOPERATIVE SOCIALI 1 INDICE Agenzia Formativa Certificata DAS UK 1. Premesse pag. 3 2. Obiettivi dell indagine pag. 4 3. Metodologia pag. 5 4. Alcuni

Dettagli

FILIERA PRODUTTIVA COMPLETA

FILIERA PRODUTTIVA COMPLETA 2 FILIERA PRODUTTIVA COMPLETA TRATTAMENTO TERMICO LAVORAZIONI MECCANICHE LAMINAZIONE VERNICIATURA PRODUZIONE ACCIAIO MAGAZZINO L unione tra Esti e Acciaierie Venete ha dato luogo ad una nuova realtà, unica

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle

Dettagli

Salute e Sicurezza dei Lavoratori nella filiera del riciclo della carta: il punto di vista dell ente di certificazione. Milano 18 novembre 2008

Salute e Sicurezza dei Lavoratori nella filiera del riciclo della carta: il punto di vista dell ente di certificazione. Milano 18 novembre 2008 Elementi salienti e criticità di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza dei Lavoratori nella filiera del riciclo della carta: il punto di vista dell ente di certificazione. Milano 18 novembre

Dettagli

Gli obiettivi del Piano energetico regionale. Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia

Gli obiettivi del Piano energetico regionale. Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia Gli obiettivi del Piano energetico regionale Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia 1 Il progetto del PER Il Servizio Energia è attualmente impegnato, attraverso un

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE Convegno SURFACE TREATMENTS News 2011 Fiera di Milano Rho LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE PER ANODIZZATORI E VERNICIATORI DELL ALLUMINIO Ing. Rolando Ragazzini 1 Principali aspetti ambientali nel settore

Dettagli

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA. CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana

PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA. CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana E ANIA - Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici Confindustria,

Dettagli

su proposta dell Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Antonio Fosson;

su proposta dell Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Antonio Fosson; LA GIUNTA REGIONALE Richiamato il decreto legislativo n. 541 del 30 dicembre 1992 recante Attuazione della direttiva 92/28/CEE concernente la pubblicità dei medicinali per uso umano ; richiamato il decreto

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) GUIDA UTILE.......... LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) Pag. 1 di 6 INDICE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) COS È LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO 14001?...

Dettagli

Relazione Tecnica. Allegato n 1. Valutazione Impatto Ambientale CENTRALE DI COGENERAZIONE. IMPIANTO DI POST COMBUSTIONE DEL CHP3 (Camino n 3)

Relazione Tecnica. Allegato n 1. Valutazione Impatto Ambientale CENTRALE DI COGENERAZIONE. IMPIANTO DI POST COMBUSTIONE DEL CHP3 (Camino n 3) Relazione Tecnica Allegato n 1 Valutazione Impatto Ambientale Impianto IPPC SEDAMYL S.p.A. AIA n.1018 del 12/10/2007 in fase di rinnovo Comune SALUZZO CENTRALE DI COGENERAZIONE IMPIANTO DI POST COMBUSTIONE

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione

Dettagli

STAINLESS STEEL AND SUPERALLOYS

STAINLESS STEEL AND SUPERALLOYS STAINLESS STEEL AND SUPERALLOYS Modernità, dinamismo, esperienza, conoscenza e stato dell arte degli impianti: questi sono gli elementi che hanno reso Italfond una tra le più accreditate acciaierie a livello

Dettagli

regolatorie- proposte

regolatorie- proposte SICUREZZA: Novità legislative e regolatorie- proposte La sicurezza degli impianti gas esistenti: un requisito fondamentale ed una grande opportunità Mauro Farronato ASSOTERMICA L Associazione Nazionale

Dettagli

Parte 1: VERIFICA PROGETTO

Parte 1: VERIFICA PROGETTO Parte 1: VERIFICA PROGETTO Parte 1a: analisi aspetti ambientali Aspetto ambientale Impatto Rientra nel progetto Utilizzo di risorse idriche nelle proprietà Impoverimento risorse idriche dell ente Perdite

Dettagli

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale II semestre 2014 Pubblicato in data 02 febbraio 2015 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...

Dettagli

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei prodotti Le tipologie di certificazione rilasciate da ICMQ riguardano sia le certificazioni cogenti, cioè obbligatorie secondo la

Dettagli

MOGS per le piccole e medie imprese: le novità introdotte dal D.M. 13 febbraio 2014. Dott.ssa Fabiana Maria Pepe

MOGS per le piccole e medie imprese: le novità introdotte dal D.M. 13 febbraio 2014. Dott.ssa Fabiana Maria Pepe MOGS per le piccole e medie imprese: le novità introdotte dal D.M. 13 febbraio 2014. Dott.ssa Fabiana Maria Pepe Con il decreto ministeriale 13 febbraio 2014 trovano attuazione le procedure semplificate

Dettagli

POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA

POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA 01.04 La Politica per la Qualità e per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro definita dalla Direzione contiene

Dettagli

E. C. F o. P. Ente Cattolico Formazione Professionale di Monza e Brianza. Prot. N. 4658 Monza, 21/01/13

E. C. F o. P. Ente Cattolico Formazione Professionale di Monza e Brianza. Prot. N. 4658 Monza, 21/01/13 Prot. N. 4658 Monza, 21/01/13 Ai Signori Dirigenti delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie della Provincia di e di OGGETTO: ISCRIZIONI AI PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IEFP)

Dettagli

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione A. Programma del corso per addetti delle imprese di da amianto (30 ore) TEMA 1. Aspetti introduttivi 2. Aspetti sanitari 2. Dispositivi di Protezione

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

IL PROBLEMA DEL PRODURRE

IL PROBLEMA DEL PRODURRE IL PROBLEMA DEL PRODURRE IL CICLO TECNOLOGICO E I PROCESSI PRIMARI E SECONDARI Ing. Produzione Industriale - Tecnologia Meccanica Processi primari e secondari - 1 IL CICLO TECNOLOGICO Il ciclo tecnologico

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 Adottato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 in data 09 maggio 2011 1 1. OGGETTO E OBIETTIVI La trasparenza consiste nella

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

OSSERVAZIONI il settore industriale

OSSERVAZIONI il settore industriale OSSERVAZIONI Lo stabilimento siderurgico di Taranto costituisce un enorme patrimonio nazionale, perché é in grado di competere ai massimi livelli internazionali, e un suo sottoutilizzo non comporta solo

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Norme in materia di dimensionamento energetico

Norme in materia di dimensionamento energetico Norme in materia di dimensionamento energetico Evoluzione della normativa europea La situazione italiana Le detrazioni fiscali Certificazione e classificazione energetica degli edifici L Attestato e la

Dettagli

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE ACCORDO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ CONCERNENTI L ESERCIZIO, IL CONTROLLO, LA MANUTENZIONE E L ISPEZIONE DEGLI IMPIANTI TERMICI AI SENSI DELLA DGR. N. X/1118 DEL 20 DICEMBRE 2013 TRA FINLOMBARDA S.P.A.

Dettagli

Studio dei trattamenti termici per acciai speciali

Studio dei trattamenti termici per acciai speciali Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Corso di laurea in ingegneria dei materiali Studio dei trattamenti termici per acciai speciali Relatore: Ing. Marcello Gelfi Correlatore: Ing. Annalisa

Dettagli

ARPA Valle d Aosta Sezione ARIA ed ENERGIA Ing. Giordano Pession Ing. Ivan Tombolato. RIGENERGIA12, Aosta 26 maggio 2012 ARPA VdA

ARPA Valle d Aosta Sezione ARIA ed ENERGIA Ing. Giordano Pession Ing. Ivan Tombolato. RIGENERGIA12, Aosta 26 maggio 2012 ARPA VdA ARPA Valle d Aosta Sezione ARIA ed ENERGIA Ing. Giordano Pession Ing. Ivan Tombolato Uniformare gli strumenti e i sistemi di monitoraggio della qualità dell aria. Potenziare le misure di tutela (es. Piani

Dettagli

Il Ministro delle Attività Produttive

Il Ministro delle Attività Produttive Il Ministro delle Attività Produttive VISTO l articolo 21, del Decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164, che stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2003, le imprese di gas naturale che svolgono nel

Dettagli

www.dirittoambiente.net

www.dirittoambiente.net Dr.ssa Gioconda Bezziccheri DOCUMENTI INformazione 2009 E vietato il plagio e la copiatura integrale o parziale di testi e disegni a firma degli autori - In relazione all articolo Considerazioni sull Allegato

Dettagli

Guida alla realizzazione della certificazione di qualità

Guida alla realizzazione della certificazione di qualità Guida alla realizzazione della certificazione di qualità L ottenimento della certificazione di qualità è un processo che spaventa chi per la prima volta l affronta per i costi innegabili ad essa connessi

Dettagli

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PREMESSA Il panorama delle disposizioni all interno delle quali si pone la manutenzione è cambiato e si avverte la necessità di individuare

Dettagli

Il Sistema di Gestione Integrato in una realtà complessa e differenziata nel territorio

Il Sistema di Gestione Integrato in una realtà complessa e differenziata nel territorio 26 settembre 2014 Il Sistema di Gestione Integrato in una realtà complessa e differenziata nel territorio Pasquale DEL NORD Responsabile HSE di Trenitalia Trenitalia ed il gruppo FS Controllata al 100%

Dettagli

Il concetto di gestione dei rifiuti

Il concetto di gestione dei rifiuti Autorizzazioni e adempimenti per la gestione dei rifiuti Relatore: Laura Pampaloni Il concetto di gestione dei rifiuti Il D.lgs n. 152/2006 definisce la GESTIONE come la raccolta, il trasporto, il recupero

Dettagli

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI OGGETTO: CORSI DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA PER LAVORATORI, PREPOSTI, DIRIGENTI - ART. 37 D. LGS. 81/08 Accordi Stato Regioni del 21 dicembre

Dettagli

COMUNE DI VILLAFRATI PROVINCIA DI

COMUNE DI VILLAFRATI PROVINCIA DI COMUNE DI VILLAFRATI PROVINCIA DI PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE DESCRIZIONE: LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA MEDIA GIOVANNI XXIII COMMITTENTE: COMUNE DI VILLAFRATI IL TECNICO: ARCH.

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA IL DIRIGENTE

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA IL DIRIGENTE D. R. S. n. 430 REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE DIPARTIMENTO DEL TERRITORIO ED AMBIENTE SERVIZIO 3 - Tutela dall inquinamento atmosferico, elettromagnetico, acustico

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA 2014-2016 AZIENDA SPECIALE SERVIZI PUBBLICI LOCALI VIA SOLFERINO, 13 56022 CASTELFRANCO DI SOTTO (PI) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2014-2016 Con la redazione del programma triennale per la

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI

Dettagli

Linee guida per l attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale in un Comune secondo le norme ISO 14001

Linee guida per l attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale in un Comune secondo le norme ISO 14001 Linee guida per l attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale in un Comune secondo le norme ISO 14001 A- Elaborazione della documentazione: Le fasi principali sono le seguenti: a - b - Elaborazione

Dettagli

Articolo 1 Composizione

Articolo 1 Composizione Regolamento interno di organizzazione per il funzionamento della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Istituita dall art. 3, comma 7, della legge 12 luglio

Dettagli

CMM STRUTTURE. strutture in acciaio per il supporto di pannelli fotovoltaici CMM CARPENTERIA STRUTTURE [1] CMM dispone di uno

CMM STRUTTURE. strutture in acciaio per il supporto di pannelli fotovoltaici CMM CARPENTERIA STRUTTURE [1] CMM dispone di uno CMM STRUTTURE CMM L azienda è una delle primarie aziende a livello europeo nel settore del taglio laser di tubi, profili, travi e lamiere in acciaio. [1] CARPENTERIA Oltre alle fasi di taglio laser, CMM

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

Informazione sui rischi di incidente rilevante ai cittadini Stabilimento Cogne Acciai Speciali CORPO VALDOSTANO DEI VIGILI DEL FUOCO

Informazione sui rischi di incidente rilevante ai cittadini Stabilimento Cogne Acciai Speciali CORPO VALDOSTANO DEI VIGILI DEL FUOCO Informazione sui rischi di incidente rilevante ai cittadini Stabilimento Cogne Acciai Speciali Premessa CHE COS È IL RISCHIO INDUSTRIALE? La presenza sul territorio di stabilimenti industriali espone la

Dettagli

COMUNE DI PORTOFERRAIO PROVINCIA DI LIVORNO. SALES S.p.A.

COMUNE DI PORTOFERRAIO PROVINCIA DI LIVORNO. SALES S.p.A. COMUNE DI PORTOFERRAIO PROVINCIA DI LIVORNO SALES S.p.A. RELAZIONE TECNICA SU EMISSIONI LOCALIZZATE E DIFFUSE NONCHE MODALITA E CRITERI DI BAGNATURA ORDINARIA E STRAORDINARIA DI CUMULI, PIAZZALI E STRADE

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli