INTEGRAZIONE OSPEDALE TERRITORIO

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1 Casa Internazionale della Donna Roma, 24 giugno 2011 INTEGRAZIONE OSPEDALE TERRITORIO Ostetrica Antonella Bernardini

2 INTEGRAZIONE OSPEDALE E TERRITORIO L INTEGRAZIONE TRA LE STRUTTURE OSPEDALIERE E QUELLE DI TERRITORIO FAVORISCE LA CONTINUITA ASSISTENZIALE OSTETRICA, PROMUOVE UN MESSAGGIO UNIVOCO DI SALUTE CON BENEFICIO SIA PER LE UTENTI SIA PER GLI OPERATORI COINVOLTI, ATTRAVERSO LA CONDIVISIONE DI PROTOCOLLI ORGANIZZATIVI E ASSISTENZIALI.

3 UN PROGRAMMA DI FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA L ADESIONE ALLE LINEE GUIDA LA VERIFICA DI EFFICACIA ED EFFICIENZA IL CODICE DEONTOLOGICO DELL OSTETRICA DEVONO ESSERE STRUMENTI COMUNI A TUTTE LE OSTETRICHE TERRITORIALI E QUELLE OSPEDALIERE PER UNA CORRETTA, UNIVOCA E CONTINUATIVA ASSISTENZA DELLA DONNA NEL SUO PERCORSO NASCITA, AFFINCHE ELLA POSSA IMPLEMENTARE LA SUA DETERMINAZIONE NELLE SCELTE ASSISTENZIALI E QUINDI FAVORIRE LA SUA PARTECIPAZIONE ATTIVA NELLE DECISIONI SUL PROPRIO STATO DI SALUTE.

4 INTEGRAZIONE OSPEDALE TERRITORIO RIFERIMENTI LEGISLATIVI: L. 405/75 ISTITUZIONE DEI CONSULTORI FAMILIARI L. 833/78 ISTITUZIONE DEL SSN DLg 502/92, 517/93, 229/99. DM ADOZIONE DEL PROGETTO OBIETTIVO MATERNO INFANTILE LEA PIANO SANITARIO NAZIONALE PIANI SANITARI REGIONALI

5 DAL PROGETTO OBIETTIVO MATERNO INFANTILE TRASPARE LA TENDENZA ALLA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA FORTEMENTE INTEGRATO SECONDO UN MODELLO ORGANIZZATIVO DI TIPO DIPARIMENTALE E L IDENTIFICAZIONE DEL CONSULTORIO FAMILIARE COME PRESIDIO TERRITORIALE SPECIFICO PER LA SALUTE DELLA DIADE MADRE BAMBINO. COL NUOVO PIANO SANITARIO REGIONALE DEL LAZIO VIENE CONFERMATO IL CONSULTORIO FAMILIARE COME PRIMO RIFERIMENTO DEL PERCORSO NASCITA, IN STRETTA INTEGRAZIONE CON GLI ALTRI SERVIZI TERRITORIALI E OSPEDALIERI.

6 RACCOMANDAZIONI DEL PSR ALLE ASL LAZIO SUPERAMENTO DELL ECCESSIVA MEDICALIZZAZIONE DELL ASSISTENZA ALLA GRAVIDANZA, PARTO E PUERPERIO E PROMOZIONE DI UNA REALE INTEGRAZIONE TRA I VARI SERVIZI. PERCORSO NASCITA INTESO COME L INSIEME DI ATTIVITA DI PREVENZIONE E ASSISTENZA APPROPRIATE BASATE SUL PRINCIPIO DI PRESA IN CARICO DELLA COPPIA MADRE-NEONATO, DAL PERIODO PERI-CONCEZIONALE ALLE PRIME SETTIMANE DI VITA DEL BAMBINO.

7 CIASCUNA ASL DEVE PREVEDERE UN PERCORSO NASCITA APPROVATO CON DELIBERA AZIENDALE, CHE DEVE CONTENERE L ELENCO DI TUTTE LE STRUTTURE CHE PARTECIPANO AL PERCORSO, SPECIFICANDO LE FUNZIONI, IL LORO LIVELLO DI INTEGRAZIONE E IL MATERIALE DI SUPPORTO/INFORMATIVO DA UTILIZZARE PER GLI OPERATORI E L UTENZA. DALLE RACCOMANDAZIONI DEL PSR EMERGE IN MODO SIGNIFICATIVO IL RUOLO ASSEGNATO ALL OSTETRICA DURANTE IL PERCORSO NASCITA ATTRAVERSO: I CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA L ACCOGLIENZA DELLE GESTANTI A BASSO RISCHIO ALL AMBULATORIO GESTITO DALLE OSTETRICHE NEI REPARTI DI OSTETRICIA LA PROMOZIONE DI QUELLE PRATICHE BASATE SU SOLIDE PROVE DI EFFICACIA CHE SIANO CONSISTENTI CON I CONTENUTI AFFRONTATI NEL CORSO DI PREPARAZIONE ALLA NASCITA DOPO LA DIMISSIONE COL SOSTEGNO ALL ALLATTAMENTO E AL PUERPERIO

8 IL TERRITORIO QUALE INTEGRAZIONE ALLE STRUTTURE OSPEDALIERE DIMISSIONE PRECOCE ASSISTENZA DOMICILIARE IN PUERPERIO SOSTEGNO ALL ALLATTAMENTO BABY-MASSAGE

9 DIMISSIONE PRECOCE SI PARLA DI DIMISSIONE PRECOCE QUANDO AVVIENE PRIMA DELLE ORE DAL PARTO.

10 DIMISSIONE PRECOCE IN CONDIZIONI DI FISIOLOGIA LA DIMISSIONE PRECOCE DELLA PUERPERA PRESENTA NUMEROSI VANTAGGI: FAVORIRE LA RELAZIONE MADRE-FIGLIO E IL COINVOLGIMENTO DEL NEO-PADRE RISPETTARE I RITMI BIOLOGICI DEL BAMBINO INFONDERE FIDUCIA NELLE CAPACITA MATERNE RIDURRE IL CONTAGIO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE AUMENTARE IL NUMERO DEI BAMBINI ALLATTATI AL SENO RIDURRE I COSTI DELLA DEGENZA OSPEDALIERA CON RISPARMIO ECONOMICO PER LA SANITA

11 DIMISSIONE PRECOCE NON DEVE SIGNIFICARE DIMISSIONE AFFRETTATA I RISCHI DEL VUOTO ASSISTENZIALE NELLA PRIMA SETTIMANA DI PUERPERIO POSSONO COMPORTARE DELLE PATOLOGIE NEONATALI E MATERNE. SAREBBE PIU CORRETTO PARLARE DI DIMISSIONE CONCORDATA E APPROPRIATA, CHE TENGA CONTO DELLE ESIGENZE E DELLA VOLONTA DELLE MADRI E DELLA NECESSITA DI ATTIVARE E INTEGRARE TRA LORO LE NECESSARIE RISORSE TERRITORIALI PER SOSTENERE LA NUOVA FAMIGLIA NEL PERIODO CRITICO DEL RIENTRO A DOMICILIO, ATTRAVERSO LA SORVEGLIANZA CLINICA, IL SOSTEGNO E LA PROMOZIONE DELLA SALUTE DELLA MADRE E DEL NEONATO.

12 PUNTI CRITICI CARENZA DELLE STRUTTURE NON ADEGUATA INFORMAZIONE DELL UTENZA REALIZZAZIONE PROBLEMATICA DI PROGETTI DI ASSISTENZA INTEGRATA DIFFICOLTA ORGANIZZATIVA PRESENTATA DALLE GRANDI CITTA NUMERO DI OSTETRICHE INSUFFICIENTI A SODDISFARE LA VASTITA DEL TERRITORIO CARICHI DI LAVORO DELLE OSTETRICHE CONSULTORIALI

13 PRE-REQUISITI PER LA DIMISSIONE PRECOCE INFORMAZIONE DELL UTENZA TRAMITE LA CARTA DEI SERVIZI E L USO DI DEPLIANT ILLUSTRATIVI GIA DURANTE LA GRAVIDANZA E DURANTE IL RICOVERO IN OSPEDALE PER IL PARTO L ADOZIONE DI UNA SCHEDA OSTETRICA UNICA PER TUTTE LE STRUTTURE SANITARIE A LIVELLO COMUNALE O PROVINCIALE, DA CONSEGNARE ALLA GESTANTE, RAPPRESENTA UNO STRUMENTO UTILE PER FAVORIRE LA COMUNICAZIONE DELLE INFORMAZIONI TRA GLI OPERATORI TERRITORIALI E QUELLI OSPEDALIERI OFFERTA, ATTRAVERSO I CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA DI INFORMAZIOMI SULLA GRAVIDANZA E PARTO, DI NOZIONI DI PUERICULTURA E SUGGERIMENTI SULL ALLATTAMENTO AL SENO

14 PRE-REQUISITI PER LA DIMISSIONE PRECOCE ROOMING-IN COME PREMESSA PER UN ADATTAMENRO MATERNO-NEONATALE OTTIMALE E PER LA PROMOZIONE ALL ATTACCAMENTO E ALL ALLATTAMENTO AL SENO LA MADRE NON DEVE AVERE COMPLICAZIONI PATOLOGICHE, MA AVER AVUTO UNA RIPRESA DELLA NORMALITA DELLE SUE FUNZIONI ASSENZA NEL NEONATO DI ELEMENTI ANAMNESTICI E CLINICI CHE SUGGERISCONO LA NECESSITA DI ULTERIORI OSSERVAZIONI IN OSPEDALE INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE SITUAZIONI DI DISAGIO SOCIO-CULTURALE E AMBIENTALE O DI RISCHIO PSICO-RELAZIONALE, ATTRAVERSO L ATTIVAZIONE DEI SERVIZI PSICO-SOCIALI PRESENTI NEL TERRITORIO

15 ASSISTENZA DOMICILIARE IN PUERPERIO IN CONDIZIONI DI FISIOLOGIA L OSTETRICA/O E L OPERATORE SANITARIO DI RIFERIMENTO PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE E RELAZIONALE PER LE NEOMAMME. IL SUO INTERVENTO E ORIENTATO A PREVENIRE LE POSSIBILI COMPLICANZE PUERPERALI, A CONFERMARE ALLA DONNA LE SUE COMPETENZE NATURALI DI ACCUDIMENTO E A PROMUOVERE L ALLATTAMENTO AL SENO.

16 L ASSISTENZA DOMICILIARE IN PUERPERIO E UN OFFERTA ATTIVA DELLE OSTETRICHE CONSULTORIALI. DEVE ESSERE PROPOSTA ENTRO LA PRIMA SETTIMANA DI VITA DEL BAMBINO, IN QUANTO IN QUESTA FASE LA MADRE PUO INCONTRARE VARIE DIFFICOLTA, SPECIE PER QUANTO RIGUARDA L ALLATTAMENTO: E SU QUESTA PROBLEMATICA CHE ARRIVA LA GRAN PARTE DELLE RICHIESTE DI AIUTO. IL CONSULTORIO OFFRE LA DISPONIBILITA DI CONSULENZA TELEFONICA.

17 COUNSELLING SAPER COMUNICARE CON LE NEOMAMME E UNA CONDIZIONE IRRINUNCIABILE DELLA PROFESSIONE OSTETRICA, E UN ARTE MOLTO SOTTILE CHE PUO TRASMETTERE COMPETENZA O TOGLIERLA, INFONDERE FIDUCIA O AL CONTRARIO ALLONTANAMENTO

18 COUNSELLING FARE DOMANDE APERTE SAPERE ASCOLTARE ELOGIARE LA MADRE QUANDO ADOTTA COMPORTAMENTI CORRETTI FAVORIRE UN RAPPORTO EMPATICO USARE UN LINGUAGGIO SEMPLICE NEL DARE INFORMAZIONI E RACCOMANDAZIONI

19 CONTROLLO DELLA PUERPERA VALUTAZIONE DELLO STATO GENERALE INVOLUZIONE UTERINA E LOCHIAZIONI CONTROLLO DEL PERINEO E DELLA EVENTUALE SUTURA PARAMETRI VITALI FUNZIONE INTESTINALE ED EMORROIDI DIURESI ALIMENTAZIONE ARTI INFERIORI E MOBILIZZAZIONE

20 CONTROLLO DEL NEONATO STATO GENERALE E VITALITA CALO PONDERALE E CRESCITA STATO DI IDRATAZIONE COLORITO ITTERO TEMPERATURA (36,5 / 37,5) FREQUENZA CARDIACA ( / min) FREQUENZA RESPIRATORIA ( 60 atti / min) FUNZIONALITA INTESTINALE E URINARIA CORDONE OMBELICALE

21 RELAZIONE E AMBIENTE RELAZIONE MADRE / FIGLIO RELAZIONE MADRE / PADRE / FIGLIO FAMILIARI E PARENTI AMBIENTE DOMESTICO, CURA, PULIZIA E ORDINE PRESENZA DI AIUTO DOMESTICO

22 MISURE ANTI-SIDS CONSIGLIARE LA POSIZIONE SUPINA DURANTE IL SONNO NON FUMARE NON SURRISCALDARE L AMBIENTE IN CUI DORME IL BAMBINO FARLO DORMIRE NELLA STESSA STANZA DEI GENITORI

23 ALLATTAMENTO AL SENO L AVVIO FISIOLOGICO DELL ALLATTAMENTO AL SENO E FAVORITO DA: INFORMAZIONI RICEVUTE PRIMA DEL PARTO ROOMING-IN ATTACCAMENTO PRECOCE E FREQUENTE AL SENO CORRETTA MODALITA DI ATTACCAMENTO E POSIZIONE ALLATTAMENTO A RICHIESTA SCONSIGLIARE L USO DI PARACAPEZZOLI, TETTARELLE, CIUCCI E BIBERON ASSENZA DI AGGIUNTA DI ALCUN TIPO

24 E SEMPRE UTILE OSSERVARE LA POPPATA, IN PARTICOLARE LA POSIZIONE E IL MODO IN CUI IL BAMBINO SUCCHIA LE RAGADI DEI CAPEZZOLI RAPPRESENTANO UNO DEI MOTIVI DI MAGGIOR RICHIESTA DI AIUTO ALLE OSTETRICHE CONSULTORIALI

25 SOSTEGNO ALL ALLATTAMENTO IL SOSTEGNO ALL ALLATTAMENTO AL SENO VIENE SVOLTO DALLA OSTETRICA DEL CONSULTORIO ANCHE OLTRE LA PRIMA SETTIMANA DI VITA DEL BAMBINO, METTENDO A DISPOSIZIONE DELLE NEOMAMME DELLE GIORNATE DEDICATE PER IL CONTROLLO DELLA CRESCITA PONDERALE DEL BAMBINO E PER LA PROMOZIONE ALL ALLATTAMENTO MATERNO.

26 DURANTE QUESTI INCONTRI PERIODICI E COSTANTI LA NEOMAMMA RAFFORZA LA FIDUCIA IN SE STESSA, ACQUISTA SERENITA E MIGLIORA LA SUA RELAZIONE CON IL FIGLIO.

27 GRUPPI DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA DURANTE I PRIMI MESI DI VITA DEL BAMBINO, L OSTETRICA DEL CONSULTORIO COL SUPPORTO DELL AREA PSICO-SOCIALE, ORGANIZZA INCONTRI DI GRUPPO CADENZATI CON MAMME, PADRI E BIMBI. IL GRUPPO OFFRE MOTIVO DI AGGREGAZIONE E SOCIALIZZAZIONE SOCIALE, SOSTEGNO RECIPROCO, CONDIVISIONE DELLE STESSE ESPERIENZE E SENTIMENTI ( GIOIA O SCONFORTO).

28 CONSULTORIO FAMILIARE RMA IV DISTRETTO

29 BABY-MASSAGE IL MASSAGGIO E NUTRIMENTO EMOTIVO PER IL NEONATO. IL MASSAGGIO/TOCCO DEVE DIVENTARE UNO STILE DI VITA, UNA FILOSOFIA NELL ACCUDIMENTO DEL BAMBINO, IN UNA CONTINUA SCOPERTA DEL PIACERE DI DARE E DI RICEVERE.

30 BABY-MASSAGE DURANTE I PRIMI INCONTRI L OSTETRICA INVITA E INSEGNA ALLE NEOMAMME A MASSAGGIARE I PROPRI BIMBI, A SOTTOLINEARE L IMPORTANZA DEL CONTATTO E DELLE CAREZZE. NON SI TRATTA DI ABILITA MA DI AMORE. LE MANI DELLE MAMME COMINCIANO A DANZARE SUL CORPO DEL BAMBINO COSI LA SUA PELLE DIVENTA SEMPRE PIU ROSEA E CALDA.

31 CONSULTORIO FAMILIARE RMA IV DISTRETTO

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