La movimentazione del paziente non autosufficiente

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1 La movimentazione del paziente non autosufficiente La movimentazione dei malati è parte integrante delle attività terapeutiche (P.Dotte) 1

2 Movimentazione Per Movimentazione manuale dei carichi (MVC) si intendono le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, tirare, portare o spostare un carico. NORMATIVE PRECEDENTI AL D.LGS. 81/08 2

3 In passato la L. 635 del 1934, determinava in 20 kg il peso massimo sollevabile dalle donne adulte. La legge 1204/71 sulla tutela delle lavoratrici madri stabilisce che le donne in gestazione e fino a sette mesi dopo il parto non devono essere adibite al trasporto e sollevamento di pesi 3

4 Il D. Lgs. 626/94 dedicava l intero Titolo V alle norme di prevenzione dei rischi da MMC Il D. Lgs. 626/94 dedicava l intero Titolo V alle norme di prevenzione dei rischi da MMC 4

5 TITOLO VI DEL D.Lgs 81/08 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Tale Titolo, diviso in 2 Capi (Disposizioni generali e Sanzioni) comprende quattro articoli (dal 167 al 170) ed un allegato (allegato XXXIII) dove vengono riprese, modificate ed integrate le direttive già presenti nel Titolo V del D.Lgs. 626/94 Art. 167 del D.Lgs 81/08 il campo di applicazione, chiarisce che cosa si intende per azioni od operazioni di movimentazione manuale di carichi, non solo cioè quelle più tipiche di sollevamento, ma anche quelle, rilevanti, di spinta, traino e trasporto di carichi che in conseguenza di condizioni ergonomiche sfavorevoli comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari (a differenza della 626 che recitava solo i rischi, tra l altro, di lesioni dorso-lombari ) 5

6 Art. 167 del D.Lgs 81/08 Le patologie da sovraccarico biomeccanico sono definite come patologie delle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolari Ad esempio, le patologie della spalla in occasione di attività di movimentazione manuale dei carichi (MMC) sembrano più chiaramente incluse L IGIENE LAVORATIVA 6

7 REGOLE DI IGIENE LAVORATIVA STARE DI FRONTE ALLA DIREZIONE DA SEGUIRE PER EVITARE TORSIONI DEL RACHIDE QUANDO SI SPOSTA UN PAZIENTE O UN CARICO INERTE DISTANZIARE I PIEDI PER AVERE UNA BUONA BASE D APPOGGIO FLETTERE LE GINOCCHIA E TENERE IL TRONCO PIÙ VERTICALE POSSIBILE TENERE IL PESO VICINO AL CORPO QUESTE SEMPLICI REGOLE CI PERMETTONO UNO SPOSTAMENTO PIÙVELOCE E PIÙSICURO SIA PER IL PAZIENTE SIA PER L OPERATORE. 7

8 Rischi da manovre scorrette I rischi più frequenti in cui l'operatore può incorrere nell'eseguire manovre di trasferimento scorrette sono: STRAPPI MUSCOLARI TENDINOPATIE LOMBALGIE DA SOVRACCARICO FUNZIONALE PATOLOGIE DEL RACHIDE ma soprattutto NOTEVOLE PERDITA DI TEMPO MEMORANDUM: Le manovre di movimentazione devono avvenire garantendo la sicurezza dell operatore e del paziente È fondamentale conoscere le capacità residue e le possibilità di movimento del pz e fare in modo che egli le utilizzi dandogli indicazioni chiare e precise Se non conosciamo il grado di collaborazione del pz è sempre meglio effettuare il trasferimento in 2 operatori Se il pz è pesante è necessario eseguire il trasferimento in 2 operatori o ancora meglio con l ausilio di un sollevatore Durante le manovre di trasferimento i 2 operatori devono lavorare con la maggiore sincronia possibile (stabilire chi guida l azione che si svolgerà contemporaneamente) 8

9 MEMORANDUM: È importante avvicinarsi il più possibile al corpo del pz e assicurarsi delle buone prese. Per avere una maggiore stabilità, durante la movimentazione, si deve sempre allargare bene la base d appoggio e abbassare il baricentro del corpo facendo quindi una maggior leva sugli arti inferiori rispetto al tronco e agli arti superiori. Si può facilitare la movimentazione sfruttando il peso del proprio corpo È importante organizzare in maniera adeguata gli eventuali ausili necessari per evitare manovre scorrette durante la movimentazione È importante utilizzare gli ausili a disposizione facendoli diventare strumenti di lavoro quotidiano. POSIZIONI E AZIONI PERICOLOSE PER IL RACHIDE DURANTE LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI INERTI 9

10 SOLLEVARE DA TERRA UN PESO A SCHIENA FLESSA E GINOCCHIA ESTESE FACENDO LEVA SULLA SCHIENA E NON SULLE GAMBE SOLLEVARE IN MODO BRUSCO SPOSTARE UN CARICO FACENDO SOLO UNA TORSIONE DEL BUSTO INVECE DI GIRARE TUTTO IL CORPO USANDO GLI ARTI INFERIORI TENERE IL PESO LONTANO DAL CORPO NORME D IGIENE POSTURALE DA ADOTTARE PER EVITARE POSIZIONI E POSTURE SCORRETTE DURANTE LE ATTIVITÁ QUOTIDIANE E PREVENIRE DISTURBI MUSCOLO- SCHELETRICI A CARICO DEL RACHIDE 10

11 SCENDERE DAL LETTO Prima di mettersi seduti ruotarsi sempre sul fianco, evitando quindi di passare direttamente dalla posizione supina a quella con le gambe distese Far scivolare le gambe giù dal letto, una per volta. Sollevarsi spingendo sul braccio del lato su cui si è girati STARE SEDUTI IN AUTO O IN POLTRONA 11

12 SOLLEVARE UN PESO DA TERRA PORTARE PESI Se possibile distribuire il peso in maniera uguale nelle due mani, dividendo equamente e simmetricamente il peso. se non è possibile, tenere l' oggetto il più vicino possibile al proprio corpo con le braccia piegate, oppure farsi aiutare. 12

13 SPOSTARE OGGETTI SPOSTARE OGGETTI Non ruotare solo il tronco ma ruotare tutto il corpo spostando i piedi 13

14 LAVORI DOMESTICI POSTURE 14

15 Caratteristiche dei presidi per la movimentazione dei carichi Le metodiche di trasferimento possono variare in relazione all entità e alla tipologia della disabilità del paziente: Paziente non collaborante Il paziente non può aiutare il movimento ne con gli arti superiori ne con gli arti inferiori (es.: Anziano allettato, paziente in anestesia generale, in coma, paziente che oppone resistenza alla mobilizzazione, ecc.). Paziente parzialmente collaborante Il paziente può sfruttare una residua capacità di movimento (es.: emiplegico, paraplegico, paziente in fase di recupero funzionale, ecc.). 15

16 Posizionamento nel letto del paziente non collaborante INTERVENTI: - Adeguamento del letto regolabile - Uso di teli per lo scorrimento - Manovra manuale - Uso del sollevatore se necessario (es. per rifacimento del letto occupato). Gli ausili di movimentazione manuale Esistono vari mezzi per facilitare i modi di agire nella movimentazione manuale: essi portano un contributo, e a volte una soluzione, permettendo in modo particolare: Di migliorare le prese e il modo di afferrare (teli con maniglie, cinture..) Di evitare lesioni cutanee da sfregamento/frizione, favorendo al contempo lo scivolamento e abolendo la necessitò del sollevamento (teli di scorrimento, asse con telo rotante o rollbord, tavoletta di scivolamento..) Di permettere rotazioni, evitando qualsiasi sforzo in torsione ( dischi rotanti..) 16

17 Presidi per la movimentazione dei carichi Sollevatore Telo di scorrimento Tavoletta di scivolamento Asse con telo rotante (roolbord) Cintura ergonomica Carrozzina/comoda Letto SOLLEVATORE I sollevatori o sollevapazienti sono il principale ausilio per la movimentazione del paziente non autosufficiente, in grado di ridurre in modo significativo il sovraccarico del rachide dell operatore durante le comuni manovre di trasferimento del paziente 17

18 Caratteristiche Comandi facilmente raggiungibili Dotazione di comando mobile Ruote piroettanti, frenabili e a basso attrito Base allargabile che consente un facile accesso a carrozzine, comode Elevata escursione del braccio (deve consentire il sollevamento da terra) Blocco di sicurezza automatico in caso di emergenza 18

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21 SOLLEVARE IL PAZIENTE DA TERRA CON IL SOLLEVATORE 21

22 TELI DI SCORRIMENTO Facilitano lo spostamento e la rotazione del paziente a letto. Possono essere leggermente imbottiti e il materiale a basso attrito ne riduce notevolmente la frizione. Questi prodotti sono usati per il trasferimento e la rotazione di qualsiasi tipo di paziente con ridotta o assente capacità motoria. Il lenzuolo scorrevole o telo di scorrimento può essere usato sia su un normale materasso sia su un materasso antidecubito. Asse con telo rotante o ROLLBORD Serve per movimentare pazienti con ridotte o nulle capacità motorie E particolarmente indicato per superare un lieve dislivello durante i trasferimenti laterali letto-letto, letto-barella E un asse a scivolamento indeformabile con sistema di telo in teflon rotante Utile per spostare a scivolamento e con minimo sforzo da parte del persona e confortevole per il paziente. 22

23 23

24 Sacco scorrevole E formato da un telo rotante in materiale scorrevole morbido imbottito di silicone Può svolgere le stesse funzioni del rollbord e dei teli senza attrito, in quanto può superare minimi dislivelli tra i piani di trasferimento Sono di facile posizionamento e rimozione da sotto il corpo del paziente Per motivi igienici e per semplificare la manovra di traino/spinta, va posto un lenzuolo tra paziente e sacco 24

25 -Facilita i movimenti laterali dei pazienti e permette loro di spostarsi verso la testiera del letto. - Ruotare il paziente risulta molto più semplice tirando il lenzuolo che viene posto sopra il telo scorrevole attraverso il letto. - Si può così aiutare il paziente ad assumere una posizione comoda dopo la rotazione. - La parte in eccesso del telo scorrevole può essere arrotolata dietro la schiena del paziente come supporto per mantenere la posizione sul fianco. -Ruotare il paziente sul fianco e inserire il materassino scorrevole il più possibile sotto i fianchi e le spalle del paziente prima di riportarlo in posizione supina. - Si consiglia di sistemare sopra il telo di scorrimento un semplice lenzuolo, permettendo così una movimentazione più semplice e stabile. - Di solito il telo di scorrimento viene rimosso dopo la rotazione -Per rimuovere il telo è sufficiente tirarne la parte inferiore facendolo scivolare fuori. - Durante questa operazione finale l operatore deve sostenere il paziente con una mano, in modo da tenere fermo il corpo 25

26 Telo con maniglie Costituito da robusto materiale sintetico scorrevole, lavabile e dotato di 4 maniglie (2 per lato) Si usa per distribuire meglio il carico associato ad una cinghia che collega le due maniglie inferiori, specie per spostare verso il cuscino, cambio postura (supino/seduto), trasferimento laterale di pazienti di basso peso da parte di 2 operatori Telo di scorrimento 26

27 Cintura ergonomica Sono utilizzate per le seguenti funzioni: Sono utili per il supporto ed il sostegno del paziente durante i trasferimenti Aiutare il paziente ad alzarsi o a sedersi. Trasferire il paziente dalla carrozzina al letto, al WC all auto. Sostenere il paziente mentre cammina. Le cinture non devono essere usate come un ausilio per sollevare il paziente. 27

28 CINTURA ERGONOMICA Indicazioni d'uso La cintura deve essere sistemata attorno ai fianchi del paziente. Agganciare la fibbia e sistemare la cintura, stringendo o allargando se necessario. La cintura può essere indossata anche dall operatore e in questo caso servirà al paziente come sostegno durante il trasferimento. Cintura ergonomica di utilizzo Esempio 28

29 Tavoletta di scivolamento E costituito da un asse rigido in materiale antiscivolo Posta sotto il paziente permette di effettuare i trasferimento letto-carrozzina e viceversa con minimo sforzo per l operatore. È ideale nei trasferimenti tra piani posti su livelli diversi o in presenza di piccole fessure 29

30 Cura delle posture e Criteri per un corretto trasferimento Criteri per un corretto trasferimento 1 L operatore deve sempre verificare di avere una corretta posizione della schiena durante la manovra di trasferimento e che la presa sull utente sia sicura; Chiedere, per quanto possibile, la collaborazione del paziente; Coinvolgereil paziente informandolo su ciò che si intende fare, su come si intende procedere e dargli il segnale d inizio onde non trovarlo impreparato. In questo modo il paziente non si impaurisce e collabora durante il movimento; 30

31 Criteri per un corretto trasferimento 2 E importante non esercitare mai trazioni soprattutto agli arti superiori, ma prendere sempre l utente a livello di tronco, sostenendo la spalla; Se le condizioni clinico-motorie lo consentono,far caricare il paziente sugli arti inferiori durante il trasferimento; Se il paziente riesce a venire in piedi è importante bloccare ginocchia e piedi con i propri arti inferiori per evitare scivolamenti o cedimenti durante il trasferimento ; Cura delle posture nel paziente emiplegico 31

32 Paziente colpito da ICTUS Un ictus è il risultato un danno procurato ad una parte del cervello da un'interruzione del suo rifornimento di sangue. Un Ictus può provocare diversi disturbi, mentali o fisici: Coma (perdita di coscienza) Paralisi di un lato del corpo (Emiplegia) Perdita di forza di uno dei lati del corpo (emiparesi) Perdita della consapevolezza di una parte del corpo (Neglet) Paziente colpito da ICTUS Difficoltà nel capire e nel formulare il linguaggio ( afasia ) Difficoltà a tossire e deglutire Lo scarso controllo della vescica Disturbi emotivi Variazioni del tono dell'umore 32

33 POSIZIONE SUPINA Letto: in orizzontale Testa: appoggiata sul cuscino, non protesa in avanti Spalle: l'emiplegica poggia sul cuscino o su un traverso in modo che l'altezza delle spalle sia uguale Braccio emiplegico: appoggiato su di un cuscino posto a fianco del corpo leggermente abdotto( staccato dal fianco) Gomito: teso Mano: ben aperta con il palmo appoggiato al cuscino Anca emiplegica:tesa e ben appoggiata su di un cuscino o traverso in modo che le anche siano alla stessa altezza ed l piede sia posizionato in modo corretto POSIZIONE ADAGIATA SUL LATO Letto: EMIPLEGICO in orizzontale Testa:ben appoggiata su un cuscino Tronco: ruotato all'indietro sostenuto da un cuscino posto dietro la schiena e glutei per evitare un' eccessiva caduta all'indietro Spalla emiplegica: al di sotto, portata in avanti Braccio emiplegico:in avanti fino a formare un angolo di circa 90 con il corpo,totalmente sostenuto da un cuscino Gomito: teso con il palmo della mano girato verso l'alto Gamba emiplegica: anca estesa, ginocchio leggermente flesso Emilato sano: braccio posato lungo il corpo o su un cuscino, gamba e piede sano su di un cuscino con ginocchio ed anca leggermente flessi La spalla va, con molta cautela, portata in avanti in modo che non rimanga incastrata sotto il corpo. Durante il posizionamento della spalla è importante non trazionarla con forza per il rischio di lussazzione. E' importante che tale operazione non venga fatta tirandi il braccio, ma spostando la spalla trazionandola dalla scapola. 33

34 POSIZIONE ADAGIATA SUL LATO SANO Letto: in orizzontale Testa: ben appoggiata lungo l'asse del corpo Spalla emiplegica: molto in avanti Braccio e mano emiplegica: appoggiati su un cuscino Gamba emiplegica: anca e ginocchio leggermente flessi, gamba e piede appoggiati completamente su un cuscino per evitare che il piede vada in supinazione Braccio sano: nella posizione più confortevole per il paziente Gamba sana: anca e ginocchio leggermente flessi o estesi( dipende da come sta più comodo il paziente) N:B: non mettere niente contro il palmo della mano plegica del paziente perchè si potrebbe innescare uno schema prensorio rifleso (GRASP) Passaggi posturali 34

35 Rotazione sul lato sano a letto Passiva: Il ginocchio emiplegico è flesso Le mani del paziente sono giunte per sostenere il braccio plegico Girare il paziente accompagnado il movimento a livello della spalla e dell' anca Attiva: Il paziente incrocia le mani e ruota la testa, le spalle e le braccia L'assistente aiuta la rotazione accompagnando la gamba plegica con le mani rispettivamente sull'anca e sulla parte laterale del piede Rotazione sul lato emiplegico Viene usata una manovra di facilitazione Trattenere la spalla ed il ginocchio emiplegico Il paziente porta attivamente la gamba ed i braccio verso il lato plegicoeseguendo così una rotazione sul fianco 35

36 Spostamento laterale nel letto Letto: del tutto piano Paziente: coricato con le ginocchia flesse e i talloni il più possibile vicino ai glutei Manovra di facilitazione: una mano preme il ginocchio plegico verso il basso mentre l'altra accompagna il bacino nel suo movimento verso l'alto e lateralmente Chiedere al paziente di aiutare nello spostamento facendogli sollevare i sedere nella direzione voluta Spostare quindi lateralmente ed insieme spalle e coscieper ottenere il risultato desiderato Passaggio dalla posizione sdraiata a quella seduta Passiva: L'assistente fa ruotare il paziente, a ginocchia flesse sul lato plegico Con la mano sana il paziente si appoggia a sua volta sul bordo del letto per aiutarsi araddrizare il troco L'assistente con una mano porta le gambe del paziente fuori dal letto e con l'altra raddrizza il tronco fino raggiungere la posizione seduta Attiva: Il paziente è coricato sul lato plegico Con la mano sana si alza sul bordo del letto L'assistente facilita ed accompagna il movimento 36

37 Riepilogo passaggi posturali Da supino sul fianco chiedere al malato di portarsi verso il bordo del letto opposto al lato dove verrà fatto ruotare ; l operatore si porrà a lato del malato a livello della vita; il malato incrocerà le mani e inizierà a ruotare sul fianco; l operatore aiuterà nella rotazione il malato posizionando una mano a livello della scapola libera e a livello del bacino ruotandolo verso di se; Da supino a seduto sul letto ruotare il paziente sul fianco senza trazionarlo per le braccia; portargli gli arti inferiori flessi al di fuori del bordo del letto; sollevargli il tronco lateralmente,richiedendogli, se possibile, di spingersi con il braccio appoggiato; Riepilogo passaggi posturali Da seduto sul letto alla sedia Posizionare la carrozzina frenata, con il bracciolo verso il letto tolto e con le pedaline aperte verso il lato sano Con utente non collaborante L operatore si pone di fronte all utente con le gambe leggermente divaricate e i piedi a contatto con i piedi del malato; si chiede al paziente di posizionare le proprie braccia sulle spalle dell assistente; l operatore passa le braccia sotto le ascelle del paziente e gli pone le mani sulle scapole; l operatore fissa le ginocchia del paziente con le proprie; poi si china e traziona leggermente il paziente per le spalle fino a che il sedere viene sollevato dal piano d appoggio; infine l operatore compie un movimento di rotazione verso la sedia; l utente viene fatto cosi sedere. 37

38 Riepilogo passaggi posturali Con utente collaborante L operatore si pone a lato della parte malata; con la mano vicina al tronco del paziente gli cinge la vita, mentre con l altra mano gli prende il braccio plegico; con un piede si blocca il piede malato del paziente; si chiede al paziente di mettere la mano sana sul bracciolo della sedia; si chiede al paziente di alzarsi e poi sedersi sulla sedia aiutando nella manovra. 38

39 Cura delle posture nel paziente operato d anca (frattura/protesi) POSIZIONE SUPINA Letto: in orizzontale. Testa: appoggiata sul cuscino, non protesa in avanti. Anca operata: tesa ed appoggiata su un cuscino o su un traverso (In modo che le anche siano alla stessa altezza ed il piede sia posizionato in modo migliore). Posizionare un cuscino grosso tra le gambe per mantenerle divaricate; Posizionare un archetto alzacoperte sul lato operato 39

40 POSIZIONE ADAGIATA SUL LATO SANO Letto: in orizzontale Testa: ben appoggiata, lungo l'asse del corpo. Gamba operata : anca e ginocchio leggermente flessi;gamba e piede completamente appoggiati su di un cuscino grosso per evitare che l anca operata vada in intrarotazione POSIZIONE ADAGIATA SUL LATO OPERATO Fino a nuovo ordine dell ortopedico è consigliabile non posizionare mai il paziente su questo fianco 40

41 POSIZIONI ANTALGICHE E/O DI RILASSAMENTO PER LA SCHIENA POSIZIONE SUPINA: stesi sul letto a pancia in su con un cuscino sotto la testa e uno sotto le ginocchia 41

42 POSIZIONE PRONA: sdraiati pancia sotto con un cuscino sotto la pancia. Non mettere il cuscino sotto la testa POSIZIONE SUL FIANCO: sdraiarsi sul fianco con un cuscino in mezzo alle gambe su cui appoggiare la gamba che sta sopra 42

43 L'individuo deve essere indotto a farsi coinvolgere in un contributo attivo e responsabile di fronte alla tutela della propria salute ESERCIZI PER PREVENIRE LA LOMBALGIA 43

44 SI DIVIDONO IN: Esercizi di rilassamento Esercizi di allungamento o di Stretching Sono esercizi importanti per riacquistare l'elasticità perduta Posizione supina Supino con arti inferiori flessi, braccia lungo i fianchi Lentamente inspiro dal naso e espiro dalla bocca Cerco di sentire quali parti del corpo toccano il tappeto (piante dei piedi,natiche, arcata costale,nuca...) 44

45 Posizione supina Supino con arti inferiori flessi e piedi appoggiati al materassino braccia lungo i fianchi Inspiro profondamente dal naso e gonfio la pancia Espiro lentamente dalla bocca Posizione supina Supino con arti inferiori flessi e piedi appoggiati al materassino braccia lungo i fianchi Inspiro profondamente dal naso e gonfio la pancia Contemporaneamente faccio un'antiversione del bacino Espiro lentamente dalla bocca e compio una retroversione del bacino 45

46 Posizione supina Supino con arti inferiori flessi e piedi appoggiati al materassino braccia lungo i fianchi Inspiro dal naso, porto una gamba verso il torace buttando fuori l'aria dal naso Inspiro dal naso e porto l'altra gamba verso il torace buttando fuori l'aria da naso 46

47 Posizione supina Supino con arti inferiori flessi e piedi appoggiati al materassino braccia lungo i fianchi Mantenendo le gambe vicine ruoto verso destra e verso sinistra 47

48 Posizione supina Supino con arti inferiori flessi e piedi appoggiati al materassino Mani incrociate dietro la nuca Bel respiro profondo, inspiro l'aria dal naso, Sollevo la testa, buttando lentamente fuori l'aria dalla bocca Mantengo in posizione per 10 secondi Riporto giù la testa e le braccia 48

49 Posizione supina Supino con arti inferiori flessi e piedi appoggiati al materassino Mani incrociate dietro la nuca Sollevo prima una e poi l'altra gamba portandole a 90 Bel respiro profondo Sollevo la testa e le spalle Tengo in posizione respirando per 10 secondi Ritorno in posizione di partenza appoggiando prima la testa e poi porto giù una gamba e poi l'altra Posizione supina Supino con arti inferiori flessi e piedi appoggiati al materassino Porto le gambe al petto e le abbraccio Bel respiro profondo Sollevo spalle e collo rannicchiandomi e buttando fuori l'aria Mantengo i posizione per 10 secondi Ritorno in posizione di partenza rilassando il collo e poi le gambe 49

50 Posizione prona Fronte appoggiata al tappetino Braccia allungate in avanti Stringere glutei e caviglie (come se ci fosse una pallina) Allungarsi per 10 secondi Rilassare 50

51 Posizione prona Fronte appoggiata al tappetino Braccia ad aeroplano Stringere glutei e caviglie (come se ci fosse una pallina) Sollevare ritmicamente le braccia fino a 10volte, mantenendole all'altezza delle spalle Rilassare 51

52 Posizione a 4 zampe Posizione a quattro zampe con i polsi all'altezza delle spalle e le ginocchia all'altezza del bacino Respiro profondo con il naso e inarco la schiena verso l'alto gonfiando il torace Butto fuori l'aria dalla bocca inarcando la schiena verso il basso 52

53 Posizione a 4 zampe Partendo dalla posizione a 4 zampe mi siedo sui talloni Allungo le braccia in avanti Testa fra le braccia Tengo in posizione per 10 secondi Ritorno in posizione quadrupedica portando prima le braccia verso le ginocchia e poi sollevando la colonna 53

54 Posizione seduta sul tappetino Gambe allungate e divaricate Peso su entrambi i glutei Allungare le braccia in avanti con mani incrociate Flettersi in avanti Mantenere in posizione per 10 secondi Ritornare in posizione di partenza 54

55 Posizione seduta sul tappetino Una gamba tesa mentre l'altra si piega e appoggia la pianta del piede sull'interno coscia Mani sulla coscia tesa e lentamente mi allungo in avanti Tenere in posizione per 10 secondi Ritornare in posizione di partenza Cambio gamba 55

56 Posizione seduta sul tappetino ESERCIZI PER LA CERVICALE Flessione ed estensione del capo Rotazione laterale del capo Inclinazione del capo Rotazione completa del rachide cervicale (3 volte da un lato e 3 volte dall'altro) 56

57 Ortostatismo Appoggiare la schiena e le spalle al muro mantenendo i piedi a circa 20 cm dal muro Flettere le gambe mantenendo la schiena e i talloni appoggiati Mantenere in posizione per 10 secondi Ritornare in posizione di partenza scivolando lungo la parete e non staccando la schiena 57

58 DOMANDE DUBBI PERPLESSITA'??????? 58

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