Possiamo definire sistema ogni insieme di elementi, materiali e immateriali, coordinati ed integrati per il raggiungimento di un certo fine.
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- Angelo Giglio
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1 L azienda è una organizzazione economica durevole che, utilizzando i fattori produttivi attraverso le attività economiche, produce beni e servizi utilizzati dall uomo per soddisfare i propri bisogni. Tali beni e servizi verranno scambiati sul mercato contro pagamento di un prezzo. L organismo azienda è stabile perché essa viene creata per durare nel tempo. Tuttavia la sopravvivenza dell azienda è possibile solo se l organizzazione aziendale è in grado di auto generare VALORE ECONOMICO, cioè quelle risorse necessarie ad alimentare i processi di produzione e consumo. Le risorse materiali ed immateriali nonché la forza lavoro rappresentano i fattori produttivi che consentono all impresa di svolgere la propria attività. E necessario che tali fattori vengano organizzati per consentire il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Distinguiamo a tal fine: - l organizzazione tecnica che si occupa della gestione delle risorse materiali dell impresa come impianti, macchinari, attrezzature etc.. - l organizzazione umana che riguarda i rapporti che si creano fra i soggetti che interagiscono all interno dell impresa. In un impresa di piccole dimensioni è l imprenditore che decide personalmente su tutti i problemi di gestione mentre con il crescere delle dimensioni aziendali i problemi si fanno più complessi e la loro soluzione è delegata a più organi fra i quali è necessario stabilire le funzioni e fissare le relazioni di autorità e potere. 1
2 Come è stato precedentemente detto, la nostra attenzione si concentrerà su un impresa individuale che è l oggetto di studio nella classe terza. Considereremo pertanto la struttura elementare che è il modello organizzativo prescelto dalle imprese di piccole dimensioni, con ristretto numero di dipendenti, che operano in un solo mercato e che producono un solo tipo di prodotto o di servizio come per esempio le imprese artigianali. Il modello che rappresenta la struttura organizzativa è il seguente: Come messo in evidenza dall organigramma sopra presentato, la funzione di direzione è svolta da un unico organo che si identifica generalmente con l imprenditore. Dalla direzione dipendono direttamente gli organi esecutivi ai quali è demandato il compito di eseguire materialmente le operazioni aziendali. Tra il vertice strategico ed il nucleo operativo si instaurano rigidi rapporti di gerarchia: il potere è accentrato nelle mani del proprietario ed il coordinamento avviene attraverso uno stile di direzione autoritario. La trasmissione delle informazioni avviene attraverso canali poco formalizzati che vanno dal vertice al nucleo operativo. L impresa può essere considerata come un SISTEMA. Possiamo definire sistema ogni insieme di elementi, materiali e immateriali, coordinati ed integrati per il raggiungimento di un certo fine. In tale ottica il sistema impresa può essere diviso in tre sottosistemi: - Sottosistema ORGANIZZATIVO: che coordina elementi umani, materiali ed immateriali, presenti nell impresa; 2
3 socio-tecnico aperto funzionale - Sottosistema GESTIONALE: che esegue le operazioni, diverse a seconda del tipo di impresa, necessarie per il raggiungimento dell obiettivo generale; - Sottosistema INFORMATIVO: che fornisce agli altri sottosistemi le informazioni necessarie per effettuare scelte più razionali ed opportune. Esso è preposto anche al controllo delle conseguenze delle decisioni prese da cui trarre le informazioni necessarie per correggere ed orientare la condotta dell impresa stessa (feedback). L impresa può essere considerata inoltre, come un sistema: caratterizzato da decisioni umane e operazioni tecniche; in quando essa influenza ed è influenzata dall'ambiente circostante dal quale riceve in input energie e informazioni e restituisce in output beni e servizi; in quanto è costituito al suo interno da elementi che svolgono funzioni diverse (approvvigionamenti, acquisti, vendite) 3
4 L azienda è dunque un sotto-sistema dell ambiente esterno al quale deve adattarsi per garantirsi la sua sopravvivenza. Essa è sottoposta a condizionamenti di varia natura che provengono dall esterno. Ogni impresa che vuole acquisire e mantenere un significativo vantaggio competitivo sui suoi concorrenti deve possedere capacità di adattamento all ambiente circostante, dimostrando di avere dinamismo e capacità di recepire le informazioni trasformandole in innovazioni se l ambiente subisce rapidi cambiamenti. L insieme delle operazioni compiute durante la vita di un impresa prendono il nome di gestione. Tali operazioni sono coordinate perché, pur essendo di diversa natura, tendono al raggiungimento di un fine comune. Occorre distinguere fra: - I fatti esterni di gestione che pongono l impresa in contatto con l ambiente e con i soggetti esterni nei confronti dei quali l impresa assume posizioni debitorie e creditorie (appartengono a questo gruppo le operazioni di finanziamento, investimento e disinvestimento); - I fatti interni di gestione che si svolgono all interno del sistema aziendale, senza alcun rapporto con l ambiente esterno, senza scambi economici e movimenti finanziari. 4
5 Oggetto di studio in tale fase saranno le operazioni di gestione esterna che verranno analizzate sotto l aspetto economico e finanziario. La gestione può essere, infatti, analizzata sotto tre aspetti: - Aspetto TECNICO che riguarda le operazioni interne di gestione; - Aspetto FINANZIARIO che riguarda le operazioni di provvista ed impiego del capitale; - Aspetto MONETARIO che riguarda tutte le attività che determinano entrate e uscite monetarie (operazioni ordinarie e straordinarie, conferimenti, prelevamenti o rimborsi di capitale); - Aspetto ECONOMICO che riguarda il sostenimento di costi per l acquisto dei fattori produttivi ed il conseguimento dei ricavi per la vendita di beni e servizi. La tendenza dell impresa a vivere a lungo determina la necessità di suddividere la gestione in esercizi: per esercizio s intendono l insieme delle operazioni svolte in un periodo amministrativo che nella maggior parte dei casi coincide con l anno solare. Tale esigenza deriva da necessità di ordine economico-aziendale (controllo periodico dell andamento della gestione) e giuridico-fiscale (per l obbligo di compilazione dei documenti da cui si desume l andamento dell attività aziendale, base di riferimento per il prelievo periodico dei redditi d impresa da parte dello stato ai fini della tassazione). 5
6 Le operazioni di gestione analizzate saranno: - FINANZIAMENTI con cui l impresa acquisisce le risorse finanziarie da impiegare nello svolgimento della propria attività; - INVESTIMENTI ossia combinazione di fattori produttivi per produrre beni e servizi da scambiare sul mercato; - DISINVESTIMENTI riguardano la vendita di beni e servizi che permettono di ottenere dei ricavi e tramite essi entrate monetarie. Si tratta dell ultima fase del ciclo di gestione che consente una ritrasformazione in denaro di ciò che era stato investito per iniziare la produzione. Il fabbisogno finanziario, o fabbisogno di capitali, di un azienda esprime la quantità di mezzi monetari necessari per acquisire i fattori produttivi, che consentano lo svolgimento dell attività produttiva. La sua copertura si realizza attraverso il ricorso ad opportune fonti di finanziamento, che possono raggrupparsi in due tipologie: - Finanziamento con capitale interno costituito dal capitale di conferimento e dall autofinanziamento; - Finanziamento con capitali esterni costituito per un verso dai finanziamenti effettuati dall imprenditore a titolo di capitale proprio e dall altro dal ricorso al capitale di terzi ossia con i c.d. debiti di funzionamento e debiti di finanziamento. In particolare i debiti di funzionamento sostituiscono temporaneamente il denaro nel regolamento degli scambi, mentre i debiti di finanziamento sono quelli che la banca concede alle imprese e che possono assumere forme diverse. Per quanto riguarda la fase di finanziamento il seguente schema può facilitarne la comprensione: 6
7 CAPITALE INTERNI ESTERNI POLITICA DELL AUTOFINANZIAMENTO UTILE NON RIPARTITO RISERVE PROPRIO IN DENARO E IN NATURA DI TERZI Dallo schema si evince che il fabbisogno finanziario di un impresa trova la sua copertura attraverso due tipologie di fonti di finanziamento: - Finanziamento con capitale interni rappresentato dall autofinanziamento che si realizza attraverso utili non ripartiti e la costituzione di riserve; - Finanziamenti esterni a titolo di capitale proprio o di terzi. Le imprese individuali hanno un limitato accesso al mercato dei capitali: esse possono reperire finanziamenti a titolo di capitale di debito solo ricorrendo al tradizionale canale bancario oppure al credito di fornitura. Quando l imprenditore non vuole o non può ricorrere all indebitamento nei confronti del 7
8 sistema bancario o dei fornitori, può essere l imprenditore stesso a finanziare l attività aziendale: in tal caso il finanziamento conferisce più elasticità alla gestione perché le condizioni a cui viene subordinato possono essere concordate opportunamente con le reali esigenze dell attività d impresa. Inoltre il ricorso al capitale di debito comporta il pagamento di interessi passivi che possono pregiudicare l equilibrio economico della gestione. I caratteri distintivi fra le due forme di finanziamento sono: scadenza, rischio e remunerazione. I finanziamenti a titolo di capitale proprio sono, a differenza dei finanziamenti a titolo di capitale di debito, esposti ad un maggiore rischio, non sono soggetti ad una remunerazione prefissata (dipende infatti dall andamento dell attività aziendale) e non sono soggetti a scadenza. Per quanto riguarda le operazioni di investimento, come detto in precedenza, riguardano l acquisizione di fattori produttivi necessari allo svolgimento dell attività d impresa. investimenti acquisto fattori produttivi Fattori produttivi a fecondità ripetuta fattori produttivi a fecondità semplice I fattori produttivi a fecondità ripetuta danno la loro utilità in più cicli produttivi mentre i fattori produttivi a fecondità semplice esauriscono la loro utilità in un singolo ciclo produttivo. Emerge un determinato grado di interdipendenza fra struttura degli investimenti e durata delle fonti nel senso che la loro durata dovrebbe essere corrispondente: il fabbisogno durevole in investimenti a lungo termine (immobilizzazioni) dovrebbe essere coperto da fonti finanziarie a lunga scadenza (capitale proprio e debiti a medio/lungo termine) mentre il fabbisogno temporaneo di fattori produttivi a fecondità semplice dovrebbe essere coperto da fonti di finanziamento a breve termine. La mancanza di correlazione fra fonti e impieghi evidenzia una struttura patrimoniale e finanziaria non equilibrata. 8
9 ATTIVO IMMOBILIZZ PATRIMONIO NETTO PASSIVITA' CONS: ATTIVO CIRCOLANTE PASSIVITA' CORRENTI L impresa è in tal caso capitalizzata perché il capitale proprio è maggiore del capitale di terzi con l indicatore di riferimento < di 2 (vedi leverage o indice di indebitamento). L attivo immobilizzato è interamente finanziato con capitale permanente, vale a dire patrimonio netto + passività consolidate. Specularmente l attivo circolante è più che sufficiente per coprire i debiti con scadenza entro l anno. Questo sta ad indicare un azienda in perfetto equilibrio finanziario. Il PATRIMONIO può essere definito come l insieme dei beni economici a disposizione dell imprenditore in un dato momento. Con il susseguirsi delle operazioni di gestione la composizione del patrimonio muta continuamente nel tempo. Gli elementi del patrimonio vengono classificati in: - Impieghi (secondo la loro destinazione), - Fonti (secondo la loro provenienza). Strutturalmente il patrimonio è rappresentato tramite un prospetto che prende il nome si STATO PATRIMONIALE che è diviso in due sezioni: 9
10 ATTIVITA - IMPIEGHI PASSIVITA - F.TI DI FINANZIAMENTO ATTIVO IMMOBILIZZATO. immateriali. materiali. finanziarie PATRIMONIO NETTO. capitale sociale. riserve. utile/ perdita d esercizio ATTIVO CIRCOLANTE. rimanenze. crediti. disponibiltà liquide RATEI E RISCONTI ATTIVI F.DI PER RISCHI E ONERI DEBITI PER TFRL DEBITI. debiti a breve termine. debiti a medio termine. debiti a lungo termine RATEI E RISCONTI PASSIVI TOTALE ATTIVITA TOTALE PASSIVITA La somma dei valori attribuiti a tutte le attività dell impresa prende il nome di patrimonio lordo. La differenza fra il totale delle attività e quello delle passività è detta PATRIMONIO NETTO. Le operazioni di gestione originano tipicamente costi e ricavi. I COSTI sono oneri sostenuti dall impresa per l acquisto di fattori produttivi necessari allo svolgimento della propria attività. Per fattori produttivi s intendono beni strumentali, beni destinati alla lavorazione o alla vendita e servizi. Il sostenimento di costi determina il sorgere di un debito che comporterà delle uscite monetarie. I RICAVI sono corrispettivi che derivano dalla cessione di beni e prestazione di servizi. I ricavi si ricollegano alle operazioni di disinvestimento quindi alla vendita di beni e servizi da parte dell impresa. Il conseguimento di ricavi determina il sorgere di crediti che determineranno delle entrate monetarie. 10
11 N.B. I ricavi pluriennali come i costi pluriennali fanno riferimento in modo particolare, in quanto trattati soprattutto nelle società di capitali, alla voce aggio e disaggio su prestiti obbligazionari. In sintesi: -ACQUISTO SOSTENIMENTO COSTI ACCENSIONE DEL DEBITO USCITA MONETARIA -VENDITA CONSEGUIMENTO RICAVO RISCOSSIONE DEL CREDITO ENTRATA MONETARIA I costi e i ricavi sono valori economici è sono misurati da valori finanziari. L aspetto finanziario è originario perché di esso si ha un immediata percezione mentre l aspetto economico è derivato perché è misurato dalla variazione finanziaria. I costi e ricavi individuano l aspetto economico della gestione: un impresa è in equilibrio economico quando il flusso dei ricavi è tale da coprire tutti i costi dei fattori produttivi e di corrispondere un adeguata remunerazione all imprenditore (utile). I ricavi sono elementi positivi del reddito d esercizio e vengono rilevati in avere del conto economico d esercizio mentre i costi sono considerati elementi negativi del reddito d esercizio e vengono rilevati in dare del conto economico d esercizio. UTILE=RICAVI-COSTI Il reddito d esercizio può essere definito come l incremento o il decremento che subisce il patrimonio per effetto della gestione. Esso si calcola come differenza fra costi e ricavi di competenza del periodo amministrativo. Per competenza s intende il principio della competenza economica indipendentemente dalla manifestazione finanziaria: occorre pertanto imputare all esercizio solo costi e ricavi di competenza economica indipendentemente dalla data di pagamento o di riscossione. 11
12 Un ricavo è di competenza dell esercizio se il bene è stato consegnato o spedito o se il servizio è stato reso. Un costo è di competenza dell esercizio in cui è stato utilizzato il relativo fattore produttivo. Ma la categoria dei conti economici non si esaurisce con i soli costi e ricavi di competenza; esistono infatti anche altri conti economici: Conti economici Conti economici di reddito conti accesi alle variazioni d'esercizio(che accolgono costi e ricavi di competenza economica dell'esercizio) e loro rettifiche - conti accesi a costi e ricavi pluriennali ( di competenza di più esercizi) - conti accesi a costi e ricavi sospesi (di competenza economica futura) - conti di risultato (conto economico) Conti di patrimonio accesi al patrimonio netto ed alle sue parti ideali( apporti, prelevamenti extragestione e risultati di gestione) I conti FINANZIARI sono accesi ai valori finanziari e si classificano in: 12
13 conti accesi alle liquidità(cassa, banca, valori bollati) conti accesi a crediti e debiti(sia di funzionamento che di finanziamento) conti accesi a ratei, fondi oneri futuri e fondi rischi (di natura presunta) Conti finanziari Sono chiamati conti patrimoniali i conti finanziari, i conti economici di patrimoni netto, i conti economici accesi a costi e ricavi pluriennali e i conti economici accesi ai costi e ricavi sospesi i cui saldi al termine dell esercizio affluiscono nella situazione patrimoniale. Sono conti economici d esercizio i conti economici accesi alle variazioni d esercizio, i cui saldi al termine dell esercizio affluiranno nella situazione economica. A questo punto possiamo ipotizzare la costituzione di un impresa individuale. In considerazione del nostro territorio, dell economia locale possiamo ipotizzare lo sviluppo di un impresa di tipo commerciale. Analizzeremo, pertanto, i principali fatti di gestione che verranno rilevati in partita doppia: la sua nascita, la sua costituzione, le operazioni di gestione inerenti gli investimenti ed i finanziamenti e quindi il sostenimento di oneri ed il conseguimento di ricavi di cui l impresa è protagonista. La costituzione di un impresa commerciale individuale è vincolata ad una serie di adempimenti giuridici e fiscali: - Presentazione della dichiarazione d inizio attività al comune dove è ubicata l impresa; - Richiesta entro 30 giorni dall inizio dell attività l iscrizione nel registro delle imprese tenuto dalla CCIAA competente; - Presentazione all Agenzia delle Entrate della dichiarazione di inizio attività ed ottenimento dell assegnazione del numero di partita IVA (rilasciato anch esso dalla CCIAA e coincidente con il numero di iscrizione nel registro delle imprese). Al momento della costituzione l imprenditore effettua un apporto iniziale che può essere: 13
14 - Disponibilità liquide ossia denaro contante, assegni circolari e bancari versati in cassa o fatti affluire su un conto corrente intestato alla nuova impresa; - Conferimento in natura cioè fabbricati, arredamento, automezzi etc. che entreranno a far parte del patrimonio dell impresa insieme ai beni acquistati da terzi. I beni apportati dall imprenditore sono soggetti a valutazione in quando, non essendo acquistati sul mercato sono privi di un prezzo che ne indica il valore. Essi verranno valutati al prezzo corrente desumibile dal mercato o al prezzo di riproduzione e di riacquisto. L insieme degli apporti in denaro e in natura rappresentano il patrimonio netto di costituzione che viene riepilogato in un prospetto chiamato inventario di costituzione; esso verrà trascritto nel libro degli inventari come prima registrazione. Dopo la redazione dell inventario di costituzione, l impresa avvia la tenuta della contabilità generale provvedendo alla numerazione progressiva delle pagine del libro giornale e del libro degli inventari, alla predisposizione del piano dei conti, all intestazione dei conti di mastro e di eventuali sottoconti. Dopo aver assolto agli adempimenti giuridici ed amministrativi, l imprenditore può procedere all acquisto disgiunto (separato) di beni necessari all attività dell impresa o acquistare un azienda già funzionante in grado di consentirgli immediatamente lo svolgimento dell attività. Se supponiamo che l imprenditore acquisti un azienda già funzionante parleremo di apporto congiunto perché i beni appartenenti all azienda hanno una destinazione economica unitaria. L acquisto di un azienda già funzionante comporta il pagamento di un prezzo superiore rispetto al valore del patrimonio netto contabile (somma algebrica di tutte le attività e passività) dell impresa; questo maggior valore è definito avviamento e fa riferimento alla maggiore capacità di produrre utili di un impresa già funzionante rispetto ad una di nuova costituzione. L avviamento è una immobilizzazione immateriale cioè ha il requisito dell utilità pluriennale ma non della materialità. Gli articoli in partita doppia saranno: 14
15 denominazione dei conti e descrizione dare avere banca c/c apporto in c/c ,00 patrimonio netto apporto in c/c ,00 acquisto impresa Fabbricati Rossi 92000,00 Arredamento acquisto impresa Rossi 26000,00 Automezzo acquisto impresa Rossi 28260,00 Merci acquisto impresa Rossi 38052,50 crediti v/clienti acquisto impresa Rossi 16124,37 Avviamento acquisto impresa Rossi 13479,00 acquisto impresa mutui passivi Rossi 22000,00 debiti v/fornitori acquisto impresa Rossi 11915,87 Rossi c/cessione(prezzo cessione) prezzo cessione ,00 merci c/apporti giro dal conto 38052,50 al conto acceso ai Merci costi 38052,50 Rossi c/cessione(prezzo cessione) pag. prezzo cessione ,00 banca c/c ,00 Al cedente dell impresa Signor Rossi viene intestato il conto finanziario Signor Rossi/cessione che accoglie il debito dell impresa verso il cedente per un importo pari al prezzo di cessione. Tale conto finanziario si chiuderà nel momento dell estinzione del debito cioè al pagamento del prezzo di cessione. Il conto merci dev essere girato al conto merci c/apporti che è un conto economico acceso ai costi d esercizio. Tutti gli adempimenti relativi alla fase di costituzione possono essere svolti presso lo studio di un libero professionista. La costituzione di un impresa comporta il sostenimento di una serie di costi detti di start-up inerenti a costi di registrazione, oneri tributari (imposta di bollo e di registro), onorari per prestazioni professionali. Tali oneri denominati costi d impianto, sono costi ad utilità pluriennale che fanno parte delle immobilizzazioni immateriali. Il conto nel quale sono rilevati è un conto economico di reddito acceso ai costi pluriennali. Per quanto riguarda i compensi ai liberi professionisti essi sono gravati da ritenuta d acconto da operare al momento di pagamento della parcella; tale ritenuta costituisce un acconto ai fini IRPEF che il professionista potrà portare in detrazione dell imposta dovuta in sede di dichiarazione dei redditi. 15
16 L impresa che opera la ritenuta funge da sostituto d imposta ossia deve calcolare sul compenso dovuto e trattenere la somma a titolo di ritenuta che poi verserà all amministrazione finanziaria. Contabilmente la ritenuta d acconto (pari al 20% del compenso) viene rilevata nel conto finanziario debiti per ritenute da versare che rappresenta il debito dell impresa per le ritenute effettuate e da versare. Supponiamo di dover pagare onorari per euro 425,40 per prestazioni professionali avute in fase di costituzione dell impresa. Le nostre scritture in partita doppia saranno le seguenti: denominazione conti e descrizione dare avere costi d'impianto ric.fatt 425,40 iva ns/credito 54,08 debiti v/fornitori 479,48 debiti v/fornitori pag. fatt 479,48 debiti per ritenute daversare 52,00 banca c/c 427,48 debiti per ritenute daversare vers. Riten. 52,00 banca c/c 52,00 Rientrano nel computo dei costi d impianto eventuale contributo per la cassa previdenza (che sarà assoggettata ad IVA). Il calcolo della ritenuta sarà eseguita solo sul compenso. L avvio di un impresa comporta anche la stipulazione di contratti riguardanti l erogazione di taluni servizi (energia, acqua, telefono) che richiedono il versamento di cauzioni in denaro a favore delle imprese che forniscono il servizio. La cauzione rappresenta un credito nei confronti di tali aziende e viene rilevato nel conto finanziario crediti per cauzioni. La scrittura in partita doppia sarà: crediti per cauzioni deposito cauzioni 102,00 cassa telecom 102,00 La fase successiva alla costituzione dell impresa riguarda l acquisto dei fattori produttivi: si tratta della fase della gestione aziendale in cui l impresa compie gli investimenti necessari alla realizzazione del processo produttivo. L acquisto dei fattori produttivi viene effettuato sui mercati di approvvigionamento e rappresenta un operazione di investimento che genera costi. 16
17 I fattori produttivi di un impresa commerciale sono classificabili in beni strumentali, merci e materie di consumo, servizi (trasporti, assicurazioni, pubblicità, energia elettrica). La rilevazione degli acquisti si rileva in due fasi: - Ricevimento della fattura: in tale fase rileviamo il sostenimento di costi ed il contemporaneo sorgere del debito; le fatture indicano inoltre l importo dell iva che rappresenta un credito del compratore per imposte; - Regolamento delle fatture che è un operazione che investe solo l aspetto finanziario; in tale fase avremo una riduzione del debito ed una diminuzione delle disponibilità liquide. L acquisto di fattori produttivi ad utilità pluriennale come fabbricati, impianti, attrezzature, arredamento, automezzi, rappresenta un investimento in immobilizzazioni materiali. Si tratta di beni che forniscono la loro utilità per più esercizi amministrativi e partecipano alla formazione del reddito per più esercizi attraverso le quote di ammortamento. L acquisto di una immobilizzazione determina il sorgere di: - Un costo pluriennale - Un credito Iva. L Iva non viene applicata solo nel caso di acquisto da privati; in alcuni casi l operazione è soggetta per alcuni beni, es. i fabbricati, ad imposta di registro il cui onere va ad incrementare il costo del bene; - Un debito verso il fornitore per un ammontare pari al costo più l IVA. L acquisto di immobilizzazioni materiali in genere è accompagnato dal sostenimento di costi accessori d acquisto (costi notarili, di installazione e colludo) che, secondo corretti principi contabili, vengono patrimonializzati cioè portati in aumento del conto al quale si riferiscono. Le scritture sul libro giornale saranno: denominazione conti e descrizione dare avere impianti e macchinari ric.fatt 930,00 iva ns/credito 186,00 debiti v/fornitori 1116,00 debiti v/fornitori pagata fattura 1116,00 banca c/c 1116,00 17
18 Per quanto riguarda l acquisto di merci e materie di consumo si rileva in conti economici accesi ai costi d esercizio. denominazione conti e descrizione dare avere merci c/acquisti ric.fatt 930,00 iva ns/credito 186,00 debiti v/fornitori 1116,00 debiti v/fornitori pagata fattura 1116,00 banca c/c 1116,00 Si può verificare che, la merce acquistata, alla verifica, presenti difetti qualitativi e quantitativi. In base alla gravità del danno l acquirente, nei confronti del fornitore, può procedere alla richiesta di due modalità. Con la prima si procede alla restituzione della merce, e ciò avviene quando i difetti sono consistenti. Con la seconda si ottiene il riconoscimento di determinati abbuoni, quando la gravità del danno non è eccessiva. Se si procede alla restituzione della merce, la nota di variazione richiesta dall acquirente ed emessa dal fornitore, può avvenire con o senza la variazione dell iva. Se avviene con la variazione iva in partita doppia avremo: denominazione conti e descrizione dare avere debiti v/fornitori 1220,00 resi su acquisti 1000,00 iva ns credito 220,00 Se la restituzione avviene senza tener conto della variazione iva avremo:, debiti v/fornitori 1000,00 resi su acquisti 1000,00 All acquirente vengono riconosciuti da parte del fornitore degli abbuoni qualitativi con o senza rettifica iva; contabilmente avremo debiti v/fornitori 600,00 ribassi e abbuoni attivi 600,00 debiti v/fornitori 732,00 Iva ns/credito 132,00 ribassi e abbuoni attivi 600,00 18
19 Sia i resi su acquisti che gli abbuoni sono rettifiche al costo d acquisto delle merci. Merci c/acquisto resi su acquisti rib. E abb. attivi Xxx xxx xxx Oltre all acquisto di beni strumentali, di merci e materiali di consumo un impresa commerciale acquista anche dei servizi (pubblicità, trasporto, assicurazione). Detti costi vengono registrati in conti economici di reddito accesi ai costi d esercizio. Contabilmente avremo: denominazione conti e descrizione dare avere costi per servizi 1000,00 iva ns credito 220,00 debiti v/fornitori 1220,00 Per quanto riguarda il regolamento delle fatture essa determina una riduzione del conto debiti v/fornitori e dà luogo quindi ad una variazione finanziaria attiva. L avvenuto pagamento si registra in avere del conto acceso al mezzo di pagamento e determina una variazione finanziaria passiva. Gli strumenti di pagamento sono diversi: - Pagamento in contanti. Contabilmente avremo: debiti v/fornitori 600,00 cassa 600,00 - Regolamento con assegni bancari: debiti v/fornitori 600,00 banca c.c 600,00 - Regolamento con rilascio di una cambiale passiva: debiti v/fornitori 600,00 cambiale passiva 600,00 - Regolamento con rilascio di cambiali attive debiti v/fornitori 600,00 cambiale attiva 600,00 19
20 - Pagamento con addebito sul c/c bancario o postale debiti v/fornitori 2880,00 banca c.c 2880,00 debiti v/fornitori 2880,00 c/c postale 2880,00 Può accadere in alcuni casi che, nella fase della stipulazione del contratto il fornitore chieda un acconto iniziale. Contabilmente, dal lato del compratore, l acquisto di merci con versamento di un acconto dà luogo alle seguenti fasi: - Invio della somma dovuta a titolo d acconto, - Ricevimento e registrazione della fattura relativa all acconto, - Ricevimento della fattura relativa all acquisto delle merci. L importo da assoggettare ad iva sarà l importo residuo al netto dell acconto con il medesimo storno. Se supponiamo un acquisto di merci per euro 6000 con pagamento a 60 gg, e pagamento di un acconto alla stipula del contratto pari al 40% dell importo della merce, contabilmente avremo: debiti v/fornitori 2928,00 banca c/c 2928,00 fornitore c/acconti 2400,00 iva ns credito 528,00 debiti v/fornitori 2928,00 merci c/acquisti 6000,00 iva ns credito 792,00 fornitore c/acconti 2400,00 debiti v/fornitori 4392,00 debiti v/fornitori 4392,00 banca c/c 4392,00 Possiamo ipotizzare ora la vendita dei beni da parte della nostra impresa commerciale. La vendita rappresenta la fase della gestione in cui l impresa colloca sul mercato i beni e servizi oggetto della propria attività. La vendita consiste in un operazione di disinvestimento poiché l impresa recupera i mezzi finanziari investiti nell acquisto dei fattori produttivi e genera ricavi. 20
21 In contabilità le operazioni si rilevano in due fasi: - L emissione delle fatture : sulla base dei documenti di vendita emessi, si rileva nell aspetto finanziario il sorgere del credito verso i clienti e nell aspetto economico l ottenimento di ricavi; le fatture indicano inoltre l importo dell iva che rappresenta un debito del venditore per imposte; - Il regolamento delle fatture che investe solo l aspetto finanziario: esso comporta una riduzione del credito ed un aumento di disponibilità liquide. Contabilmente avremo: crediti V/clienti 2440,00 merci c/vendite 2000,00 iva ns debito 440,00 banca c/c crediti V/clienti 2440,00 Se l acquirente riscontra delle differenze qualitative e/o quantitative rispetto a quanto ordinato, l impresa venditrice può vedersi restituire parte della merce venduta, o può essere costretta a concedere degli abbuoni. Resi su acquisti e ribassi e abbuoni passivi rappresentano delle rettifiche di ricavo. Merci c/vendite resi su vendite rib. E abb. Pass. Xxx xxxx xxxx Nel caso di restituzione della merce contabilmente avremo le seguenti scritture con o senza rettifica iva: resi su vendite 600,00 iva ns debito 132,00 crediti V/clienti 732,00 Resi su vendite 600,00 crediti V/clienti 600,00 Nel caso in cui ci siano dei ribassi e abbuoni passivi contabilmente avremo le seguenti scritture con o senza rettifica iva: ribassi e abb.pass. 320,00 Iva ns/debito 70,40 Crediti vs/clienti 390,40 21
22 ribassi e abb.pass. 320,00 crediti V/clienti 320,00 Qualora nella fase contrattuale venga previsto il versamento di un acconto da parte del cliente, dobbiamo distinguere tre momenti diversi: - Il ricevimento della somma a titolo di acconto, - L emissione della fattura relativa all acconto, - L emissione della fattura relativa alla vendita di merci con storno dell acconto, - La riscossione del saldo. Supponiamo la vendita di merci per euro con riconoscimento all acquirente di un pagamento a 60 giorni ma con previsione, in fase di stipula del contratto, di un importo a titolo di acconto pari al 25% dell importo della merce venduta. Contabilmente avremo: banca c/c 3702,70 crediti V/clienti 3702,70 crediti V/clienti 3702,70 clienti c/acc 3035,00 iva ns debito 667,70 crediti V/clienti 11108,10 clienti c/acc iva ns debito 2003,10 merci c/ven 12140,00 banca c/c 11108,10 crediti V/clienti 11108,10 Il regolamento dei crediti verso clienti dà luogo a permutazioni finanziarie; può avvenire in una delle seguenti modalità: - Riscossione in contanti: cassa 11108,10 crediti V/clienti 11108,10 22
23 - Riscossione di assegni bancari o circolari: banca c/c 11108,10 crediti V/clienti 11108,10 - Accreditamento in c/c bancario o postale: banca c/c 11108,10 crediti V/clienti 11108,10 c/c postale 11108,10 crediti V/clienti 11108,10 - Ricevimento di cambiali attive cambiali attive 11108,10 crediti V/clienti 11108,10 - Emissione di una tratta su un cliente a favore di un fornitore: in tal caso l impresa venditrice ordina - al cliente di pagare un proprio fornitore: debiti v/forn 11108,10 crediti V/clienti 11108,10 Per quanto riguarda la fase di finanziamento abbiamo già detto in precedenza che ogni azienda ha bisogno di capitali per finanziare i processi di investimento e per far fronte alla gestione corrente. I debiti di finanziamento sono quelli che la banca concede alle imprese e che possono assumere forme diverse. Le principali forme di finanziamento sono: - Operazione di smobilizzo crediti che consentono all impresa di ottenere un entrata monetaria in c/c di corrispondenza attraverso la cessione alla banca di crediti commerciali non ancora scaduti; - Operazioni di prestito attraverso le quali l impresa ottiene un entrata monetaria a fronte di un debito di finanziamento nei confronti della banca. In particolare i prestiti bancari sono debiti di finanziamento che determinano per l impresa affidata da un lato un entrata di denaro e dall altro il sorgere di un debito verso la banca (es. i mutui). 23
24 All ottenimento del mutuo contabilmente avremo: banca c/c Ottenuto mutuo 30000,00 mutui passivi 30000,00 L estinzione del mutuo avviene in maniera periodica in base ad un piano di ammortamento precostituito. Ogni qualvolta che, si estingue una parte del mutuo, in partita doppia abbiamo: mutui passivi Rimborso 4558,93 interessi passivi 1800,00 banca c/c 6100,88 Ipotizziamo che l azienda in considerazione che opera nell ambito commerciale, alla fine dell esercizio amministrativo abbia ottenuto un utile di euro 89700, con un patrimonio di funzionamento rappresentato dal seguente Stato Patrimoniale: STATO PATRIMONIALE SINTETICO AL 31/12/n ATTIVO importi % PASSIVO importi % PATRIMONIO IMMOBILIZZ. NETTO immat capitale materiali utile finanziarie TOTALE IMMOB ,5 TOT ,42 ATTIVO CIRC. PASS.CONS ,77 rimanenze crediti PASS. CORR ,81 dispon. Liquide TOTALE ATT. CIRC ,5 RATEI E RISCONTI ATT. 0 Totale impieghi Totale fonti L impresa presenta immobilizzazioni all incirca uguali all attivo circolante, un ricorso prevalente al capitale proprio rispetto al capitale di debito ed una forte presenza del capitale permanente (somma di capitale proprio più passività consolidate) rispetto ai finanziamenti a breve termine. 24
25 L impresa pertanto si presenta ben capitalizzata e presenta anche una soddisfacente relazione fra fonti e impieghi; infatti il capitale permanente copre interamente l investimento in fattori produttivi a lungo ciclo di utilizzo; specularmente l attivo circolante è maggiore dei debiti a breve. Si può concludere che la nostra impresa è in perfetto equilibrio economico e finanziario. 25
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