II. LO STATO DELLA RICERCA 3. RISORSE, CARATTERISTICHE ISTITUZIONALI E FINANZIAMENTO

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1 II. LO STATO DELLA RICERCA 3. RISORSE, CARATTERISTICHE ISTITUZIONALI E FINANZIAMENTO

2 LO STATO DELLA RICERCA II IL DIMENSIONAMENTO DELLA RICERCA IN ITALIA E NEL CONFRONTO INTERNAZIONALE: RISORSE FINANZIARIE E UMANE La quota del prodotto interno lordo (PIL) dedicata in Italia alla spesa in ricerca e sviluppo (R&S) è rimasta stabile nell ultimo quadriennio ( ), confermandosi su valori molto inferiori alla media dell Unione Europea e dei principali paesi OCSE. L'Italia con l'1,27% si colloca solo al 18 posto (con una quota uguale alla Spagna) tra i principali paesi OCSE per il quadriennio , con valori superiori solo a Russia, Turchia, Polonia e Grecia, ben al disotto della media dei paesi OCSE (2,35%) e di quelli della comunità europea (2,06% per UE 15 e 1,92% per UE 28). Vi sono peraltro significative eterogeneità a livello regionale; il solo Piemonte presenta quote di spesa in R&S prossime alle medie dei paesi UE e OCSE. La ripartizione delle quote di spesa tra settori istituzionali vede prevalere il settore privato, che rimane comunque sottodimensionato rispetto alla media europea, sui settori dell istruzione superiore e pubblica. Tra il 2005 e il 2014 si è registrata una graduale convergenza della composizione della spesa italiana verso la media comunitaria, con una graduale diminuzione della quota della ricerca pubblica e dell istruzione superiore e un corrispondente lento aumento di quella del settore privato. Fig. 28 Spesa in R&S delle regioni italiane espressa come percentuale del PIL regionale. Anno Sono indicate le variazioni rispetto all anno 2010 (Fonte Istat La ricerca e sviluppo in Italia 2015) Nel quadriennio , in contrasto con quanto avviene nei paesi OCSE, la fonte di finanziamento prevalente per la spesa in R&S è stato il settore pubblico, nonostante la riduzione dei finanziamenti statali (del 21% tra il 2008 e il 2014). N 44

3 RAPPORTO SULLO STATO DEL SISTEMA UNIVERSITARIO E DELLA RICERCA 2016 Anche la quota di personale italiano impiegato in attività di R&S rispetto al totale della forza lavoro (pari a 9,55 unità di equivalenti full-time per 1000 unità di forza lavoro) risulta molto inferiore alla media dei paesi dell Unione Europea (pari a 11,15 ) e a quella dei principali paesi OCSE (pari a 12,39 ), nonostante una modesta crescita di 0,41 nel quadriennio Anche in questo caso emerge una notevole eterogeneità a livello regionale, con le regioni del Nord Italia e il Lazio che presentano quote di personale impiegato in R&S paragonabili alle medie europee e il resto dell Italia su valori molto inferiori. Come per le quote di spesa, nel quadriennio , anche la quota di personale impiegato in R&S ha visto una diminuzione nel settore pubblico e dell istruzione superiore e un incremento nel settore privato. Fig. 29 Spesa in R&S per tipologia e settore istituzionale. Italia. Anno 2013 (valori percentuali) (Fonte Istat La ricerca e sviluppo in Italia 2015) II IL FINANZIAMENTO PUBBLICO DELLA RICERCA: IL RUOLO DEL MIUR L'analisi delle risorse riguardanti i principali programmi di finanziamento del MIUR evidenzia un andamento a campana rovesciata per tutte le principali iniziative. Il Fondo Ordinario per il finanziamento degli enti e istituzioni di ricerca (FOE), distribuito in parte su base premiale, raggiunge un massimo nel 2011, per poi decrescere negli anni successivi. Per l anno 2015 sono stati stanziati per gli enti di ricerca vigilati dal MIUR milioni di euro. I fondi dedicati ai Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale delle università (PRIN) hanno raggiunto un massimo nel 2009, per poi mostrare una tendenza alla diminuzione. Negli ultimi anni i PRIN non sono stati banditi con cadenza annuale; dopo il 2012 c è stato un bando solo alla fine del 2015, con uno stanziamento pari a 95 milioni di euro. Anche le risorse destinate al Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base (FIRB) si sono attestate nel 2014 ai livelli minimi degli ultimi anni: tra i programmi, quello denominato SIR (Scientific Independence of young Researchers), bandito nel 2014 e destinato a sostenere i giovani ricercatori nella fase di avvio della propria attività di ricerca indipendente, ha avuto una dotazione di 54 milioni di euro. Il Fondo per le Agevolazioni alla Ricerca (FAR) non è stato finanziato negli ultimi tre anni ( ). Sul fondo FAR sono gestiti i progetti che rientrano nel Programma Operativo Nazionale (PON). Recentemente è stato approvato dalla Commissione Europea il PON Ricerca e Innovazione , che prevede un budget complessivo di milioni di euro per programmi di ricerca e innovazione al Sud. 45

4 LO STATO DELLA RICERCA Fig. 30 Spesa in ricerca e sviluppo per fonte di finanziamento* (miliardi di euro) * La voce Settore pubblico include anche il settore universitario. (Fonte: Eurostat Science, technology and innovation Database) Tab. 11 Ammontare dei programmi di finanziamento del MIUR (milioni di euro) (Fonte: MIUR) II LA CAPACITÀ DI ACCESSO AI FINANZIAMENTI EUROPEI L'analisi della capacità dell Italia di accedere ai finanziamenti europei nell ambito del programma quadro denominato Horizon 2020 (H2020), che rappresenta l ottavo ciclo pluriennale di programmazione coordinato a livello comunitario per il settennio , si focalizza sui primi due anni di programmazione ( ). Sono considerati sia i progetti approvati e già avviati (circa 5.000) sia quelli approvati ma non ancora avviati (circa 1.700), su un totale di progetti presentati. Rispetto all analoga analisi relativa al periodo (coincidente con le prime sei annualità del 7 programma quadro), il sistema della ricerca nazionale mostra una maggiore capacità di partecipazione e un più alto tasso di successo nei progetti collaborativi caratterizzanti il secondo e terzo pilastro di Horizon 2020 (rispettivamente Industrial 46

5 RAPPORTO SULLO STATO DEL SISTEMA UNIVERSITARIO E DELLA RICERCA 2016 Leadership, con dotazione finanziaria di M e Societal Challenges, con dotazione finanziaria di M ). Invece permangono, e in qualche caso aumentano, le criticità riguardanti il primo pilastro (Excellent Science, con una dotazione finanziaria per il settennio di M, che include il finanziamento dei bandi ERC). Fig. 31 Rapporto tra finanziamenti ottenuti dai partecipanti ai progetti finanziati H2020, suddivisi per nazionalità dell istituzione, e contributo di ciascun paese al budget H2020 F - finanziamento ottenuto in H2020; C - contribuzione al budget di H2020 impegnato; C_PRE - contribuzione al budget di H2020 pre"corrections". (Fonte: H2020_projects_opendata; Complessivamente, permane una significativa distanza tra la quota dell'italia del contributo nazionale alla dotazione finanziaria del programma quadro (12,5% dopo la correzione effettuata ex post in favore di alcuni paesi) e i finanziamenti ottenuti (8,1% del totale erogato). Tale risultato riflette il tasso di successo (10,6%), significativamente inferiore rispetto ad altri importanti paesi europei, mentre il tasso di partecipazione alle proposte, 12,7%, è in linea con la percentuale di contribuzione alla dotazione finanziaria. Questi dati determinano un ritorno sul territorio nazionale di 0,66 centesimi (0,71 teorico) per ogni euro investito dall Italia nel programma quadro. A livello di programma di finanziamento, il divario maggiore si registra nel programma ERC del pilastro Excellent Science, dove la percentuale di progetti basati in Italia (in termini di finanziamenti) si ferma al 5% e il tasso di successo italiano è minore della metà di quello medio complessivo. Tuttavia emergono situazioni più favorevoli per alcuni A livello di programma di finanziamento, la perdita maggiore si concentra nel programma ERC del pilastro settori disciplinari (matematica, fisica dei costituenti fondamentali della materia, economia) e alcune istituzioni. Il divario E tra contributi nazionali e finanziamenti ottenuti è almeno in parte il riflesso della esigua numerosità del personale direttamente o indirettamente dedicato alla ricerca. Se si confrontano i risultati in rapporto alla numerosità del personale addetto alla ricerca, il divario tra l Italia e i principali paesi presi a confronto si azzera o cambia segno. L 47

6 LO STATO DELLA RICERCA Fig. 32 Distribuzione regionale dei progetti ERC basati in Italia. Call ERC StG, PoC, SyG, CoG e AdG dal 2007 al 2015 (esclusa la call AdG-2015) (Fonte: Elaborazione ANVUR) Mediamente, l entità del finanziamento attratto dalle istituzioni italiane, sia nel ruolo di coordinatore sia nel ruolo di partner di progetto, risulta inferiore alla media UE (del 27% per il finanziamento dei coordinatori, in diminuzione rispetto all analogo dato rilevato nel settimo programma quadro). Vi sono rilevanti differenze tra regioni sia in termini di tasso di successo sia in termini di entità di finanziamenti attratti (o, alternativamente, di numerosità di progetti). II I CORSI DI DOTTORATO: ANALISI DEGLI EFFETTI DEL DM 45/2013 E SUCCESSIVI REGOLAMENTI A livello nazionale sussistono eterogeneità regionali sia in termini di tasso di successo sia in termini di entità d La riforma prevista dalla legge 30 dicembre 2010, n. 240 e attuata dal decreto ministeriale dell 8 febbraio 2013, n. 45 ha modificato radicalmente nel nostro Paese la disciplina che regola il processo di formazione dottorale, affidando all ANVUR il sistema di accreditamento e valutazione dei Corsi di Dottorato. A seguito della riforma, già nel 2013 il numero dei corsi di dottorato si è ridotto del 41%, a causa dei nuovi requisiti introdotti in termini di numero di docenti e borse di studio. La riduzione dei corsi si è riflessa in misura modesta sul numero complessivo dei posti di dottorando perché è contemporaneamente salito il numero medio dei posti per corso. Solo nel 2014 si è registrata una significativa flessione dei posti di dottorando (-25%), a causa dell introduzione del requisito di un numero congruo di posti finanziati pari ad almeno il 75% dei posti disponibili, che ha tagliato il numero dei posti senza borsa. 48

7 RAPPORTO SULLO STATO DEL SISTEMA UNIVERSITARIO E DELLA RICERCA 2016 Fig. 33 Numero di corsi di dottorato per area geografica dal 2010 al 2015 (Fonte: Anagrafe dottorati MIUR-CINECA; elaborazioni ANVUR) Fig. 34 Numero di posti di dottorato con indicazione della percentuale dei posti finanziati e non finanziati ( ) I (Fonte: Anagrafe dottorandi MIUR-CINECA; elaborazioni ANVUR) ( La qualità dei collegi dei docenti, misurata sulla base delle valutazioni effettuate sui prodotti della ricerca che i membri dei collegi hanno sottoposto alla VQR , è sensibilmente migliorata nel 2014, mentre si è stabilizzata nel Infine, gli studenti ammessi ai corsi successivamente alla riforma sono caratterizzati da un abbassamento, seppure lieve, dell età alla laurea. La percentuale di iscritti ai corsi di dottorato provenienti da altri atenei o dall'estero, pur in lieve aumento, rimane insoddisfacente. 49

8 LO STATO DELLA RICERCA Tab. 12 Ateneo di provenienza dei dottorandi (Fonte: Anagrafe dottorandi MIUR-CINECA; elaborazioni ANVUR) II LA STRUTTURA OCCUPAZIONALE DEGLI ENTI DI RICERCA VIGILATI DAL MIUR Il personale degli enti di ricerca (sia quelli del settore Istruzione sia quelli del settore Università e Ricerca) vigilati dal MIUR, include il personale di ricerca (ricercatori e tecnologi), il personale tecnico-amministrativo (dirigente e non dirigente), l ulteriore personale (direttori di istituto e di dipartimento e contrattisti), e i collaboratori (titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa). Il personale di ruolo addetto alla ricerca, contrariamente a quello delle università, tra il 2008 e il 2014 è aumentato del 18% dopo essere leggermente diminuito nella prima parte dello scorso decennio. Un andamento simile a quello osservato per il personale docente di ruolo delle università si rileva solo per le qualifiche superiori: i dirigenti di ricerca/dirigenti tecnologi e i primi ricercatori/tecnologi, sono cresciuti fino al 2007 (rispettivamente +28% e +11% rispetto al 2005) per poi iniziare una fase di contrazione (rispettivamente -36% e -9% nel 2014 rispetto al 2007). Per quanto riguarda la composizione del personale di ruolo addetto alla ricerca, la componente femminile è passata dal 33% del 2005 al 40% del 2014; l età media è rimasta pressoché stazionaria (intorno ai 49 anni), sebbene si osservi un lieve aumento del personale tra i 45 e i 64 anni. Tab. 13 Personale degli enti di ricerca vigilati dal MIUR. Anni 2008 e 2014 (valori assoluti) * * Seguendo la classificazione del Conto Annuale, sono esclusi i dipendenti con contratto a tempo determinato (Fonte: Elaborazioni ANVUR su dati Conto Annuale - Ragioneria Generale dello Stato) I dipendenti di ruolo tecnico-amministrativi sono rimasti invece costanti (intorno a unità) determinando una diminuzione del loro numero in rapporto al personale di ricerca (da 95 tecnici e amministrativi su 100 ricercatori nel 2005 a 75 su 100 nel 2014). L analisi per profili professionali evidenzia una diminuzione del numero di dirigenti e di funzionari a partire dal 2008 (il cui numero arriva a contare nel 2014 poco più della metà delle unità del 2005) a favore di un aumento del numero dei collaboratori (+21% nel 2014 rispetto al 2005). La quota femminile tra i dipendenti tecnici e amministrativi è cresciuta nell intero periodo di osservazione, passando dal 37% del 2005 al 42% del 2014; anche l età media è rimasta sostanzialmente invariata negli anni (intorno 50

9 RAPPORTO SULLO STATO DEL SISTEMA UNIVERSITARIO E DELLA RICERCA 2016 ai 49 anni), sebbene nel periodo considerato si osserva la quasi totale assenza di giovani con età inferiore ai 24 anni e pochissime unità di personale tra i 25 e i 29 anni. Il personale flessibile (personale a tempo determinato, in formazione lavoro, con contratto di lavoro interinale e dai lavoratori socialmente utili) è composto principalmente da personale di ricerca e da personale tecnico-amministrativo. Infine, al personale dipendente e a quello flessibile si affiancano i collaboratori (titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa) il cui numero di contratti attivi dal 2005 al 2014 è diminuito sensibilmente (-71% nel 2014 rispetto al 2005). Occorre tuttavia tenere conto che gli enti differiscono significativamente tra loro sia per dimensione (numero di addetti) sia per struttura (rapporto tra il personale di ricerca e quello tecnico-amministrativo). Tab. 14 Personale dipendente per ente. Anni (valori assoluti) (Fonte: Elaborazioni ANVUR su dati Conto Annuale - Ragioneria Generale dello Stato) 51

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