BRC-IoP issue 4: un nuovo approccio. S. Nestori Valutatore sistemi di autocontrollo igienico-sanitario

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "BRC-IoP issue 4: un nuovo approccio. S. Nestori Valutatore sistemi di autocontrollo igienico-sanitario"

Transcript

1 BRC-IoP issue 4: un nuovo approccio S. Nestori Valutatore sistemi di autocontrollo igienico-sanitario

2 *Le aziende produttrici di imballaggi alimentari «vivono» nella costante incertezza relativa all orientamento del mercato. *I clienti chiedono di adottare uno standard per la gestione del sistema di autocontrollo igienico *Il panorama a riguardo è variegato e disomogeneo in funzione delle aree geografiche *Esistono alcuni «movimenti» specifici in atto nel mondo della certificazione, ma non sono oggetto dell incontro odierno *

3 Per capire come si sta evolvendo il sistema certificativo che ruota intorno agli standard BRC, ho ritenuto corretto utilizzare le slides introduttive presentate ad un meeting che si è tenuto a gennaio a Londra, al quale erano stati invitati gli OdC. E una panoramica generale sulla situazione attuale *

4

5

6

7 Occorre considerare che BRC ha inviato una bozza dello standard ad ottobre, al fine di ricevere commenti e suggerimenti Ad onore del vero alcune incongruenze che avevamo segnalato sono rimaste e potranno comportare dei problemi applicativi Ma analizziamo gli aspetti essenziali *

8

9

10

11

12

13 Figure 2 Decision Tree - Packaging Category Determination Review the use of the packaging, or packaging product group. Category Is the packaging intended for a food product or hygiene sensitive products, e.g. cosmetic products? Yes Is the packaging intended for direct contact with a food or hygiene sensitive product? Yes Hygiene Risk No No Is the product already in packaging that provides an absolute barrier? No Hygiene Risk Yes Low Risk

14 *In armonia con gli altri standard globali di BRC, il concetto di requisiti fondamentali è stato introdotto nello standard per individuare al suo interno sistemi o operazioni particolari che devono essere attivi al momento della verifica. *

15 *I requisiti fondamentali sono contraddistinti dall'indicazione "FONDAMENTALE" direttamente dopo l'area d'intestazione e contrassegnati dall'asterisco. *La mancata conformità con la dichiarazione di intenti di una clausola fondamentale porta alla non certificazione. Questa condizione richiede un ulteriore verifica ispettiva completa per dimostrare evidenza di conformità. *

16 Le clausole considerate fondamentali sono: Impegno dell alta direzione, clausola 1.2 Analisi dei rischi e dei pericoli, clausola 2.2 Verifiche ispettive interne, clausola 3.3 Specifiche, clausola, 3.7 Rintracciabilità, clausola 3.9 Cura delle strutture e pulizia, clausola 4.9 Controllo del processo, clausola 5.3 Formazione e competenza, clausola 6.1

17 *3.1 Impegno dell alta direzione *3.2 Sistema basato sul rischio *3.3 Sistema di gestione per la qualità e condizioni operative adeguate *

18 All'interno dell azienda, la sicurezza, la legalità e la qualità dei prodotti realizzati devono essere considerate come una responsabilità trasversale che coinvolge e usa competenze ed esperienze diverse all'interno dell'organizzazione. L'adozione efficace dei principi di questo standard si spinge oltre la responsabilità dei singoli individui e deve essere completamente supportata da tutto il gruppo dirigenziale. *

19 *Lo standard richiede una valutazione dei rischi per la qualità e la sicurezza del prodotto associate alla realizzazione di imballaggi e materiali da imballaggio. *Il processo di analisi di rischi e pericoli definito nello standard dovrebbe consentire l'individuazione e il controllo dei rischi potenziali, o attraverso i programmi di prerequisiti esistenti, come quelli relativi a pulizia, controllo degli infestanti e manutenzione, o attraverso l'introduzione di controlli specifici. *Un'analisi dei rischi e dei pericoli efficace offre una base per il sistema gestionale. *

20 *Lo standard richiede all'organizzazione di documentare il quadro di riferimento delle politiche e delle procedure di gestione attraverso cui raggiungere i requisiti contenuti nello standard. Prevede inoltre che l azienda mantenga le condizioni ambientali ed operative di base che sono necessarie per la realizzazione di prodotti sicuri e legali in adeguate condizioni igieniche. *

21 Lo standard ha introdotto nuovi argomenti? Sicuramente si, sia in termini di requisiti specifici che di approccio ad alcune tematiche

22 Lo standard ha elaborato alcune tematiche dominanti Gestione dei materiali di riciclo Dichiarazioni di conformità Controllo del processo di stampa Sicurezza dei siti Gestione degli outsourcer Servizi Ausiliari Adeguatezza delle attrezzature

23 Gestione dei materiali di riciclo Lo standard ha sottolineato in più requisiti la necessità di tenere sotto controllo i materiali di riciclo, sia in termini di tracciabilità dei lotti, validazione dei processi coinvolti, corretta conservazione, corretta definizione delle specifiche e delle dichiarazioni di conformità

24 Dichiarazione di conformità Lo standard ha introdotto la chiara necessità di gestire le dichiarazioni di conformità dei prodotti e le loro specifiche tecniche e di conseguenza prestare maggiore attenzione alle evidenze che fungono da supporto alle dichiarazioni stesse. Nel nostro Paese questa richiesta coincide con un incremento delle attività svolte dagli Organi dello Stato

25 Controllo del processo di stampa Lo standard ha voluto sancire la necessità di controllare il processo di stampa, sia in termini di possibili contaminanti chimici, sia in termini di «leggibilità» dei testi stampati.

26 Sicurezza dei siti La sicurezza dei siti, è una tematica molto sensibile soprattutto per i Grandi Committenti che temono sabotaggi relativi ai loro brand molto caratterizzati

27 Gestione degli Outsourcer Lo standard ha introdotto l obbligo di avvisare il cliente qualora si dovesse utilizzare un outsourcer per soddisfare una richiesta. E una richiesta molto chiara da parte della GDO in termini di trasparenza.

28 Servizi Ausiliari Lo standard ha introdotto la necessità di valutare l incidenza dei servizi ausiliari (acqua, vapore ecc ) in termini di valutazione dei rischi

29 Adeguatezza delle attrezzature Si chiede di valutare le attrezzature anche in fase di acquisizione o di progettazione, al fine di rendere gli impianti più gestibili in termini di manutenzione, pulizia, sistemi di controllo

30 Considerazioni assolutamente personali L atteggiamento di BRC, anche negli incontri con gli OdC è molto chiaro : Occorre «alzare l asticella» Questo varrà sia per le Organizzazioni che per gli OdC

31 Considerazioni assolutamente personali Prevale il concetto di «scarsa fiducia» : Scarsa fiducia nei fornitori e quindi maggiore richiesta di dichiarazioni Scarsa trasparenza dimostrata nella gestione degli outsourcer Paura di attacchi esterni e di conflitti sociali interni

32 Considerazioni assolutamente personali Prevale il concetto di «scarsa fiducia» : Scarsa fiducia nei confronti degli OdC e quindi richieste pressanti di esami per gli auditor, witness audit incrociati, controlli sui report, tendenza ad «eliminare» gli OdC poco coinvolti nel settore specifico

33 Attenzione alla valutazione modificata E stata introdotta la classificazione delle Organizzazioni. L Organizzazione in funzione del numero e del tipo di anomalie ricevute in fase di audit, verrà valutata ( A,B,C ) oppure non verrà certificata (D) Tale classificazione comparirà sul certificato

34 Livello NC C o Major nei confronti della dichiarazion e di intenti di un requisito fondamental e A 0 10 o inferior e B 1 10 o inferior e B 0 da 11 a 20 C Maj Min Azione correttiva Frequenza delle verifiche ispettive Evidenza oggettiva in 28 giorni di calendario Evidenza oggettiva in 28 giorni di calendario Evidenza oggettiva in 28 giorni di calendario 12 mesi 12 mesi 12 mesi

35 Livello NC C o Major nei confronti della dichiarazion e di intenti di un requisito fondamental e C 2 20 o inferi ore C < 2 Fino a 30 C Maj Min Azione correttiva Frequenza delle verifiche ispettive Ulteriore sopralluogo entro 28 giorni Ulteriore sopralluogo entro 28 giorni 6 mesi 6 mesi

36 Livello NC C o Major nei confronti della dichiarazion e di intenti di un requisito fondamental e C Maj Min Azione correttiva Frequenza delle verifiche ispettive D 1 o più Certificazione non concessa. Ulteriore verifica ispettiva necessaria D D 1 o più 3 o più D 2 21 o più D Inferi ore a 2 31 o più Certificazione non concessa. Ulteriore verifica ispettiva necessaria Certificazione non concessa. Ulteriore verifica ispettiva necessaria Certificazione non concessa. Ulteriore verifica ispettiva necessaria Certificazione non concessa. Ulteriore verifica ispettiva necessaria

37 Attenzione!!! BRC ha recentemente «bacchettato» gli OdC, accusandoli di proteggere eccessivamente le Organizzazioni, attraverso la riduzione delle non conformità segnalate formalmente. Dovete sapere che BRC monitora costantemente gli OdC attraverso KPI molto «stretti» in termini di tolleranza

38 Spero di non avervi tediato troppo Grazie

SICUREZZA ALIMENTARE

SICUREZZA ALIMENTARE SICUREZZA ALIMENTARE Soluzioni e Formazione specializzata per la Sicurezza Alimentare: Settori Alimentare e Packaging Rif. GMP - Legislazione cogente e Standard Volontari applicabili Sicurezza Alimentare

Dettagli

Offerta Formativa. La Norma ISO 9001:2000. Principi, contenuti, applicazioni ed evidenze oggettive

Offerta Formativa. La Norma ISO 9001:2000. Principi, contenuti, applicazioni ed evidenze oggettive Scheda n 1 Titolo del corso Offerta Formativa La Norma ISO 9001:2000 Principi, contenuti, applicazioni ed evidenze oggettive Obiettivo del corso Il corso si propone di trasmettere ai partecipanti tutte

Dettagli

INDICE PREMESSA 1 INTRODUZIONE 2 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 5 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 6 3 TERMINI E DEFINIZIONI 6

INDICE PREMESSA 1 INTRODUZIONE 2 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 5 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 6 3 TERMINI E DEFINIZIONI 6 INDICE PREMESSA 1 INTRODUZIONE 2 figura 1 Illustrazione del ciclo Plan-Do-Check-Act su due livelli... 4 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 5 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 6 3 TERMINI E DEFINIZIONI 6 4 CONTESTO

Dettagli

SICUREZZA, IMBALLAGGIO e le attese dell INDUSTRIA ALIMENTARE

SICUREZZA, IMBALLAGGIO e le attese dell INDUSTRIA ALIMENTARE Imballaggi in plastica per l Industria Alimentare - Innovazione e Sostenibilità Cervesina (PV) - 26 Settembre 2008 SICUREZZA, IMBALLAGGIO e le attese dell INDUSTRIA ALIMENTARE Maurizio Bonuomo Barilla

Dettagli

Kit Documentale Qualità UNI EN ISO 9001:2015. Templates modificabili di Manuale, Procedure e Modulistica. Nuova versione 3.

Kit Documentale Qualità UNI EN ISO 9001:2015. Templates modificabili di Manuale, Procedure e Modulistica. Nuova versione 3. Premessa Il sistema di gestione per la qualità conforme alla norma internazionale UNI EN ISO 9001:2015 dovrebbe essere implementato nell ordine di seguito indicato, che riporta le clausole della norma

Dettagli

Il controllo delle dichiarazioni di conformità. Valutazione delle principali non conformità

Il controllo delle dichiarazioni di conformità. Valutazione delle principali non conformità Il controllo delle dichiarazioni di conformità Valutazione delle principali non conformità Reg. CEE/UE 1935/04 Art. 16 - Dichiarazione di conformità 1. Le misure specifiche di cui all articolo 5 prevedono

Dettagli

Seminari / Corsi / Percorsi formativi INDICE

Seminari / Corsi / Percorsi formativi INDICE INDICE Come realizzare un Sistema di Gestione per la Qualità conforme alla norma ISO 9001:2008... 2 Come realizzare sistemi di gestione ambientale secondo la norma ISO 14001:2004... 3 Come realizzare sistemi

Dettagli

1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE REQUISITI ESSENZIALI RISPETTO AI QUALI È RICHIESTA LA VALUTAZIONE... 3

1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE REQUISITI ESSENZIALI RISPETTO AI QUALI È RICHIESTA LA VALUTAZIONE... 3 PSC 05B-IOP - SERVIZIO DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ: INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 2. REQUISITI ESSENZIALI RISPETTO AI QUALI È RICHIESTA LA VALUTAZIONE... 3 3. DEFINIZIONI E ASSEGNAZIONE

Dettagli

ACM CERT S.r.l. ACM CERT S.r.l. Corso Auditor/Lead Auditor ISO 9001:2015. Organismo di Certificazione. SGQ n. 135A

ACM CERT S.r.l. ACM CERT S.r.l. Corso Auditor/Lead Auditor ISO 9001:2015. Organismo di Certificazione. SGQ n. 135A ACM CERT S.r.l. Organismo di Certificazione SGQ n. 135A ACM CERT S.r.l. P.le Cadorna, 10 20123 Milano www.acmcert.it info@acmcert.net Corso Auditor/Lead Auditor ISO 9001:2015 LA NORMA ISO 9001-2015 ISO

Dettagli

IX CONGRESSO NAZIONALE SIMEU TORINO, 6-8 NOVEMBRE 2014 CENTRO CONGRESSI LINGOTTO. Valutati e Valutatori Dott. Gianluca Acquaviva

IX CONGRESSO NAZIONALE SIMEU TORINO, 6-8 NOVEMBRE 2014 CENTRO CONGRESSI LINGOTTO. Valutati e Valutatori Dott. Gianluca Acquaviva IX CONGRESSO NAZIONALE SIMEU TORINO, 6-8 NOVEMBRE 2014 CENTRO CONGRESSI LINGOTTO La qualità in medicina d'urgenza: chi valuta cosa? Valutati e Valutatori Dott. Gianluca Acquaviva AUDIT esterni: Effettuati

Dettagli

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato

Dettagli

Corso di formazione ed addestramento per Auditor/Lead auditor su OSA nel campo della Sicurezza Alimentare

Corso di formazione ed addestramento per Auditor/Lead auditor su OSA nel campo della Sicurezza Alimentare Corso di formazione ed addestramento per Auditor/Lead auditor su OSA nel campo della Sicurezza Alimentare 3-6 aprile 2013 formazione in aula 8-13 aprile 2013 formazione in campo e report finale Sirolo

Dettagli

Certificazioni di sistema

Certificazioni di sistema 21 Giugno 2017 Certificazioni di sistema ISO DIS 22000 FSSC 22000 v.4 Associazione Svizzera per Sistemi di Qualità e di Management (SQS) 1 Argomenti Panoramica degli Standard di riferimento La ISO / DIS

Dettagli

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership

Dettagli

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008 Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008 1 1. Qualità e SGQ 2 Cosa è la Qualità Qual è di qualità migliore? Una Fiat Panda Una Ferrari 3 Definizione di qualità: Il grado in cui

Dettagli

I rischi legali connessi alle attività di certificazione

I rischi legali connessi alle attività di certificazione I rischi legali connessi alle attività di certificazione Il punto di vista degli Organismi di Certificazione Vincenzo Patti Presidente AIOICI AIOICI www.aioici.org AIOICI è un'associazione senza fini di

Dettagli

LA NUOVA NORMA UNI 10617 2009 IMPIANTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE - SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA- TERMINOLOGIA E REQUISITI ESSENZIALI

LA NUOVA NORMA UNI 10617 2009 IMPIANTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE - SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA- TERMINOLOGIA E REQUISITI ESSENZIALI LA NUOVA NORMA UNI 10617 2009 IMPIANTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE - SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA- TERMINOLOGIA E REQUISITI ESSENZIALI B. MANFREDI INAIL Direzione Generale - Consulenza Tecnica

Dettagli

ott. 15 FORNITORI AUTENTICITA GESTIONE DEI FORNITORI DI MATERIE PRIME E MATERIALE PER L IMBALLAGGIO REQUISITO FONDAMENTALE 3.5.1

ott. 15 FORNITORI AUTENTICITA GESTIONE DEI FORNITORI DI MATERIE PRIME E MATERIALE PER L IMBALLAGGIO REQUISITO FONDAMENTALE 3.5.1 3.5.1 GESTIONE DEI FORNITORI DI MATERIE PRIME E MATERIALE PER L IMBALLAGGIO 3.5.1.1 L azienda deve adottare una procedura documentata per la valutazione del rischio associato a ciascuna materia prima o

Dettagli

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014 Per una migliore qualità della vita I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014 Alessandro Ficarazzo Certiquality 12 febbraio 2015 QUALITY ENVIRONMENT

Dettagli

Valentina Tolaini ENEA Roma 2 Febbraio 2015

Valentina Tolaini ENEA Roma 2 Febbraio 2015 SICUREZZA ALIMENTARE E GESTIONE DELLA QUALITÀ NEL SETTORE DELLA PRODUZIONE TRADIZIONALE Valentina Tolaini ENEA Roma 2 Febbraio 2015 Traditional Food: Entrepreneurship, Innovation and Technology Transfer

Dettagli

VERIFICHE ANALITICHE. VALIDAZINE E VERIFICA DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO E DI PROCESSO. IL VI PRINCIPIO CODEX

VERIFICHE ANALITICHE. VALIDAZINE E VERIFICA DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO E DI PROCESSO. IL VI PRINCIPIO CODEX VERIFICHE ANALITICHE. VALIDAZINE E VERIFICA DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO E DI PROCESSO. IL VI PRINCIPIO CODEX Inquadramento normativo SICURA 28/05/2009 Autocontrollo Il sistema normativo richiede la stesura

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA Processo Sequenza di processo Area di Attività Qualificazione regionale SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Organizzazione,

Dettagli

Normativa Cogente e Volontaria nel Packaging Flessibile destinato al Contatto con Alimenti

Normativa Cogente e Volontaria nel Packaging Flessibile destinato al Contatto con Alimenti REGOLE ALIMENTARI E MADE IN ITALY Normativa Cogente e Volontaria nel Packaging Flessibile destinato al Contatto con Alimenti Napoli 2 Marzo 2013 Salvatore Minucci salvatore.minucci@tin.it Premessa Questa

Dettagli

ORGANIZZAZIONE Un modello organizzativo per l efficacia e l efficienza dello Studio

ORGANIZZAZIONE Un modello organizzativo per l efficacia e l efficienza dello Studio ORGANIZZAZIONE Un modello organizzativo per l efficacia e l efficienza dello Studio Alessandra Damiani Managing Partner Barbieri & Associati Dottori Commercialisti Consulente per l Organizzazione degli

Dettagli

L iter di verifica: una attività oggettiva che ha una incidenza sulla valutazione della conformità. Ing. Claudio Raponi ALPI Associazione 1

L iter di verifica: una attività oggettiva che ha una incidenza sulla valutazione della conformità. Ing. Claudio Raponi ALPI Associazione 1 L iter di verifica: una attività oggettiva che ha una incidenza sulla valutazione della conformità Ing. Claudio Raponi ALPI Associazione 1 L obiettivo : Testing, Inspection, Certification: gli elementi

Dettagli

PROCEDURA PER IL CONTROLLO UFFICIALE PRESSO OPERATORE DEL SETTO RE ALIMENTARE : XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXI

PROCEDURA PER IL CONTROLLO UFFICIALE PRESSO OPERATORE DEL SETTO RE ALIMENTARE : XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXI Pg 1 di 9 PROCEDURA PER IL CONTROLLO UFFICIALE PRESSO OPERATORE DEL SETTO RE ALIMENTARE : XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXI Pg 2 di 9 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2. DEFINIZIONI 3. RIFERIMENTI NORMATIVI

Dettagli

UNI EN 16636 PEST MANAGEMENT SERVICES

UNI EN 16636 PEST MANAGEMENT SERVICES UNI EN 16636 PEST MANAGEMENT SERVICES PERCHÉ CERTIFICARSI UNI EN 16636 Dimostrare al cliente l impegno e professionalità del servizio Garantire personale formato e competente BENEFICI AZIENDE DI DISINFESTAZIONE

Dettagli

Manuale SGI All. 5.2 Politica Aziendale Ed. 04 Rev. 01

Manuale SGI All. 5.2 Politica Aziendale Ed. 04 Rev. 01 La politica aziendale è un insieme di principi di comportamento e di impegni definiti dall Alta Direzione per supportare le attività e migliorare le prestazioni aziendali in termini di: - impatti sull

Dettagli

Rintracciabilità di Filiera dalla UNI10939 alla ISO 22005

Rintracciabilità di Filiera dalla UNI10939 alla ISO 22005 Rintracciabilità di Filiera dalla UNI10939 alla ISO 22005 1 Rintracciabiltà: : UNI 10934 vs ISO 22005 Ente Nazionale Italiano di Unificazione 2 ISO 22005:2007 Tracciabilità nella filiera dei mangimi e

Dettagli

Concetti di pericolo, rischio, danno, prevenzione

Concetti di pericolo, rischio, danno, prevenzione Concetti di pericolo, rischio, danno, prevenzione La valutazione dei rischi La valutazione dei rischi è un processo di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti da pericoli

Dettagli

GMP nella produzione dei cosmetici

GMP nella produzione dei cosmetici GMP nella produzione dei cosmetici Giulia Trovato DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE S.C. IGIENE E SANITA PUBBLICA ASL TO 5 Regolamento (CE) n.1223/2009 Considerazione 16 Per garantirne la sicurezza, i prodotti

Dettagli

RSA 01. Pag.1/8 Rev.03. F. Costa/ R. De Pari

RSA 01. Pag.1/8 Rev.03. F. Costa/ R. De Pari Pag.1/8 03 20/05/2019 02 25/10/2017 01 18/05/2017 Eliminato para 4.2.2 in seguito ad accreditamento dello schema Modificato para 4.1 per i requisiti minimi in termini di esperienza complessiva e di audit

Dettagli

CORSO ex REC STRUTTURA INTERVENTO FORMATIVO

CORSO ex REC STRUTTURA INTERVENTO FORMATIVO CORSO ex REC STRUTTURA INTERVENTO FORMATIVO AREA GIURIDICA ore: La legislazione sul Commercio e la Somministrazione; Diritto Costituzionale; Legislazione Fiscale; Legislazione Sociale e Diritto del Lavoro

Dettagli

P r e f a z i o n e. Piano dell opera

P r e f a z i o n e. Piano dell opera Bertocco_06 16-10-2006 10:17 Pagina IX I n d i c e P r e f a z i o n e Piano dell opera V V I I 1 I n t r o d u z i o n e 1 1.1 Qualità: sua evoluzione e stato attuale................... 1 1.2 La qualità

Dettagli

LE GUIDE ISO (TC 176) E IAF:

LE GUIDE ISO (TC 176) E IAF: LE GUIDE ISO (TC 176) E IAF: COME VERIFICARE I PROCESSI DELL ALTA DIREZIONE (ISO 9001-APG OTTOBRE 2004) AUDIT SULLA POLITICA E GLI OBIETTIVI DELLA QUALITA E SUL RIESAME DELLA DIREZIONE (ISO 9001-APG DICEMBRE

Dettagli

I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015

I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO 9001 Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 Le principali novità 1. Le relazioni fra l Organizzazione ed il contesto interno ed esterno 2. Le aspettative delle parti

Dettagli

Sistemi di Gestione per la Qualità e della Sicurezza Informatica

Sistemi di Gestione per la Qualità e della Sicurezza Informatica Sistemi di Gestione per la Qualità e della Sicurezza Informatica Certificazione dei Sistemi e delle Professionalità 13/05/2003 Fabrizio Cirilli per 1 Normazione, accreditamento e certificazione Enti normatori

Dettagli

«REACH e CLP e la comunicazione nella filiera cosmetica: il punto di vista di un fornitore di prodotti chimici»

«REACH e CLP e la comunicazione nella filiera cosmetica: il punto di vista di un fornitore di prodotti chimici» «REACH e CLP e la comunicazione nella filiera cosmetica: il punto di vista di un fornitore di prodotti chimici» Federica Rapaccioli A.C.E.F. S.p.A. Azienda Chimica e Farmaceutica Scheda dei Dati di Sicurezza

Dettagli

SISTEMI DI CONTROLLO. Free University of Bolzano

SISTEMI DI CONTROLLO. Free University of Bolzano SISTEMI DI CONTROLLO 1 Free University of Bolzano SISTEMI DI CONTROLLO 2 Il controllo e le verifiche sono effettuati a valle del processo produttivo, con analisi sul prodotto finito. La prevenzione mira

Dettagli

introduzione Sandro Storelli CNA Padova, 4 maggio 2016

introduzione Sandro Storelli CNA Padova, 4 maggio 2016 introduzione Sandro Storelli CNA UNI UN ISO 13485 E lo standard internazionale per la gestione della qualità riconosciuto dall industria dei dispositivi medici. Lo standard definisce i requisiti di un

Dettagli

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE PROCEDURA DI GESTIONE DELLE VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE EMESSA DA: VERIFICATA DA: APPROVATA DA: (Responsabile Piani di Audit) (Responsabile del Gruppo Qualità) (Dirigente Scolastico) Doc.:.PQ03 Rev.: 4

Dettagli

Modena, 28 maggio 2009 Michele Fusillo

Modena, 28 maggio 2009 Michele Fusillo ASSALZOO Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici Presenta CODEX ASSALZOO Modena, 28 maggio 2009 Michele Fusillo Igiene dei mangimi Reg. CE n. 183/2005 Art. 20: Manuali di corretta

Dettagli

Materiali di confezionamento La valutazione del rischio e la sua gestione ai fini della sicurezza degli alimenti

Materiali di confezionamento La valutazione del rischio e la sua gestione ai fini della sicurezza degli alimenti Tecnologie per l Industria Alimentare Efficienza, Sicurezza e Qualità del processo produttivo Materiali di confezionamento La valutazione del rischio e la sua gestione ai fini della sicurezza degli alimenti

Dettagli

MODULO TECNICO PROFESSIONALE COMPARTO: RISTORAZIONE- PUBBLICI SERVIZI PRODUZIONE E VENDITA ALIMENTI

MODULO TECNICO PROFESSIONALE COMPARTO: RISTORAZIONE- PUBBLICI SERVIZI PRODUZIONE E VENDITA ALIMENTI ORE: 60 MODULO TECNICO PROFESSIONALE COMPARTO: RISTORAZIONE- PUBBLICI SERVIZI PRODUZIONE E VENDITA ALIMENTI AREA PROFESSIONALE: PRODUZIONE PANE PASTA PASTICCERIA Modulo formativo/u.f. 1: ORIENTAMENTO 1.

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA SECONDO LA NORMA ISO 9001:2000

IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA SECONDO LA NORMA ISO 9001:2000 IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA SECONDO LA NORMA ISO 900:2000 Dott. Milko Zanini Ufficio Qualità corso qualità avanzato interno re. 0 del 09- -2005 Qualità: Insieme delle proprietà e delle caratteristiche

Dettagli

SOMMARIO. Capitolo 3

SOMMARIO. Capitolo 3 SOMMARIO Prefazione... III Nota sugli autori... VII Privacy & Audit Capitolo 1 INTRODUZIONE 1.1 A chi ci rivolgiamo... 4 1.2 Prerequisiti per la lettura... 5 1.3 Ambito della trattazione... 5 1.3.1 Esclusioni...

Dettagli

EQDL Start. Approccio per processi. Temi: Pianificazione, controllo e miglioramento dei processi. Syllabus da a

EQDL Start. Approccio per processi. Temi: Pianificazione, controllo e miglioramento dei processi. Syllabus da a EQDL Start Approccio per processi Temi: Pianificazione, controllo e miglioramento dei processi Syllabus da 3.1.4.1 a 3.1.4.4 La patente europea della Qualità - EQDL START European Quality Driving Licence

Dettagli

Principi Attivi ad Alta Attività materie prime che hanno dosaggi molto bassi in genere inferiori a 10 mg

Principi Attivi ad Alta Attività materie prime che hanno dosaggi molto bassi in genere inferiori a 10 mg 1 Principi Attivi ad Alta Attività materie prime che hanno dosaggi molto bassi in genere inferiori a 10 mg La loro preparazione, lavorazione e utilizzo implica la soluzione di problemi di contaminazione

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Tecnico esperto dell'elaborazione del piano di sicurezza aziendale, pianificazione

Dettagli

BRC APPROVAZIONE FORNITORI 3.5.1GESTIONE DEI FORNITORI DI MATERIE PRIME E MATERIALE PER L IMBALLAGGIO 4 L azienda deve adottare un efficiente

BRC APPROVAZIONE FORNITORI 3.5.1GESTIONE DEI FORNITORI DI MATERIE PRIME E MATERIALE PER L IMBALLAGGIO 4 L azienda deve adottare un efficiente BRC 7 3.5 APPROVAZIONE FORNITORI 3.5.1GESTIONE DEI FORNITORI DI MATERIE PRIME E MATERIALE PER L IMBALLAGGIO 4 L azienda deve adottare un efficiente sistema di approvazione e controllo dei fornitori, per

Dettagli

PIÙ FIDUCIA IN UN MONDO COMPLESSO IN UN MONDO COMPLESSO. verifica di prodotti

PIÙ FIDUCIA IN UN MONDO COMPLESSO IN UN MONDO COMPLESSO. verifica di prodotti PIÙ FIDUCIA PER VINCERE PIÙ FIDUCIA IN UN MONDO COMPLESSO PER VINCERE IN UN MONDO COMPLESSO verifica di prodotti Verifichiamo la qualità GLUTEN FREE della tua BIRRA Chi è UL? UL è un'organizzazione globale

Dettagli

BVQI Italia. Roberta Prati. For the benefit of business and people

BVQI Italia. Roberta Prati. For the benefit of business and people BVQI Italia Roberta Prati For the benefit of business and people Uffici del gruppo Nord America 554 Francia 5567 BVQI Certification Body Un network operativo presente in 140 paesi con 600 uffici e 18000

Dettagli

Formazione, aggiornamento e valutazione delle competenze professionali dei tecnici ispettori per produzioni biologiche

Formazione, aggiornamento e valutazione delle competenze professionali dei tecnici ispettori per produzioni biologiche Formazione, aggiornamento e valutazione delle competenze professionali dei tecnici ispettori per produzioni biologiche Relatore WÜA TzÜA WÉÇtàÉ YxÜÜâvv Dr. Agr. Donato Ferrucci Presentazione del relatore

Dettagli

CODICE ETICO /07/2017 K.Partesana M. Fresta Prima emissione. REV Data Emesso Approvato Note

CODICE ETICO /07/2017 K.Partesana M. Fresta Prima emissione. REV Data Emesso Approvato Note CODICE ETICO 00 07/07/2017 K.Partesana M. Fresta Prima emissione REV Data Emesso Approvato Note CE_IT_2017_07_00 QUESTO DOCUMENTO E' DI PROPRIETÀ DI HDF CHE SE NE RISERVA TUTTI I DIRITTI. 1 Il presente

Dettagli

ISO/TC 210/WG 1 Application of quality systems to medical devices. wg1n233 Draft White Paper - ISO Transition Planning Guidance for ISO 13485:2016

ISO/TC 210/WG 1 Application of quality systems to medical devices. wg1n233 Draft White Paper - ISO Transition Planning Guidance for ISO 13485:2016 Francesco Dall Angelo- D&D Consulting - 4 maggio 2016 ISO/TC 210/WG 1 Application of quality systems to medical devices wg1n233 Draft White Paper - ISO Transition Planning Guidance for ISO 13485:2016 Replaces:N

Dettagli

Prot. DC2018SSV236 Milano, 27/08/2018

Prot. DC2018SSV236 Milano, 27/08/2018 Prot. DC2018SSV236 Milano, 27/08/2018 A tutti gli Organismi di Certificazione accreditati FSM ISO 22000 Responsabili di schema Alle Associazioni degli organismi di valutazione della conformità Loro Sedi

Dettagli

TECNICO DELLO SVILUPPO DI COLTIVAZIONI, ALLEVAMENTI E ATTIVITÀ D IMPRESA AGRICOLA, ANALISI E MONITORAGGIO DELLE PRODUZIONI E DELLO SVILUPPO

TECNICO DELLO SVILUPPO DI COLTIVAZIONI, ALLEVAMENTI E ATTIVITÀ D IMPRESA AGRICOLA, ANALISI E MONITORAGGIO DELLE PRODUZIONI E DELLO SVILUPPO TECNICO DELLO SVILUPPO DI COLTIVAZIONI, ALLEVAMENTI E ATTIVITÀ D IMPRESA AGRICOLA, ANALISI E MONITORAGGIO DELLE PRODUZIONI E DELLO SVILUPPO PROGRAMMA DIDATTICO UF 1 Progettazione produzioni nell impresa

Dettagli

Manuale SGI All. 5.2 Politica Aziendale Ed. 04 Rev. 02

Manuale SGI All. 5.2 Politica Aziendale Ed. 04 Rev. 02 La politica aziendale è un insieme di principi di comportamento e di impegni definiti dall Alta Direzione per supportare le attività e migliorare le prestazioni aziendali in termini di: - impatti sull

Dettagli

GESTIONE DEI PROGRAMMI DI AUDIT

GESTIONE DEI PROGRAMMI DI AUDIT Procedura del Sistema di Gestione della Qualità e Accreditamento Pagina 1 di 6 SOMMARIO 1. SCOPO 2. GENERALITÀ E DESCRIZIONE DEL PROCESSO 3. APPLICABILITÀ 4. TERMINI E DEFINIZIONI 5. RIFERIMENTI 6. RESPONSABILITÀ

Dettagli

IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO

IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO Che cos è la logistica? Il concetto di logistica è spesso poco chiaro Per logistica, spesso, s intendono soltanto le attività di distribuzione fisica dei prodotti (trasporto

Dettagli

Metodologie applicative degli audit nella filiera delle carni

Metodologie applicative degli audit nella filiera delle carni Metodologie applicative degli audit nella filiera delle carni Contributi pratici Valerio Giaccone Università di Padova. Premessa Maurizio Ferri AUSL di Pescara Con l introduzione dei nuovi Regolamenti

Dettagli

Il vostro partner strategico vi da il. BENVENUTO al Seminario transizione ISO 9001:2015 ISO 14001:2015 Roma, 10 giugno 2016

Il vostro partner strategico vi da il. BENVENUTO al Seminario transizione ISO 9001:2015 ISO 14001:2015 Roma, 10 giugno 2016 Il vostro partner strategico vi da il BENVENUTO al Seminario transizione ISO 9001:2015 ISO 14001:2015 Roma, 10 giugno 2016 1 DQS HQ Germania Francoforte 1985 Primo ente di certificazione ad ottenere l

Dettagli

Sezione VII Autocontrollo

Sezione VII Autocontrollo Sezione VII Autocontrollo Formazione per Tecnici 18 20 Settembre2018 AGENFORM - MORETTA (CN) This work is licensed under the Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.

Dettagli

Antonella Del Fiore ENEA Roma 2 Febbraio 2015

Antonella Del Fiore ENEA Roma 2 Febbraio 2015 SICUREZZA ALIMENTARE E GESTIONE DELLA QUALITÀ NEL SETTORE DELLA PRODUZIONE TRADIZIONALE Antonella Del Fiore ENEA Roma 2 Febbraio 2015 Per verificare se un sistema di gestione è stato correttamente implementato

Dettagli

Riepilogo iniziativa CF_1697_I_2018

Riepilogo iniziativa CF_1697_I_2018 Riepilogo iniziativa CF_197_I_2018 1. Soggetto presentatore Nome Partita IVA Tipologia Sede Telefono Ente Bilaterale Terziario Distribuzione e Servizi Provincia di Crotone 910282079 Organismi di formazione,

Dettagli

Istituto di istruzione superiore "Barsanti - Fiorillo"

Istituto di istruzione superiore Barsanti - Fiorillo di mercoledì 24 gennaio 2018 presso la sede di Indirizzo: Via Poggioletto, 26 Viale G. Galilei, 131 (Marina di Carrara), Massa, 54100 codice sede: MSIS00600A Orari di apertura al pubblico Telefono: 0585634433,

Dettagli

RSA 01. Pag.1/9 Rev.02

RSA 01. Pag.1/9 Rev.02 Pag.1/9 02 25/10/2017 01 18/05/2017 Modificato para 4.1 per i requisiti minimi in termini di esperienza complessiva e di audit da svolgere; revisione generale per correzione refusi Modificato para 4.2

Dettagli

ACCREDITAMENTO LABORATORI DI ANALISI UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005. Dr.ssa Eletta Cavedoni Cosmolab srl Tortona

ACCREDITAMENTO LABORATORI DI ANALISI UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005. Dr.ssa Eletta Cavedoni Cosmolab srl Tortona ACCREDITAMENTO LABORATORI DI ANALISI UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 Dr.ssa Eletta Cavedoni Cosmolab srl Tortona UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 Titolo: Requisiti generali per la competenza dei laboratori

Dettagli

MODELLI DI MANAGEMENT

MODELLI DI MANAGEMENT MODELLI DI MANAGEMENT Erogazione del servizio Appuntamento Stesura del progetto Obiettivo raggiunto gruppo di lavoro consegna documenti Primo Contatto Primo incontro Ri essioni e idee Presentazione e conferma

Dettagli

Oggetto: Proposta di convenzione Associati Confindustria Emilia Progetto Nuova Privacy

Oggetto: Proposta di convenzione Associati Confindustria Emilia Progetto Nuova Privacy Oggetto: Proposta di convenzione Associati Confindustria Emilia Progetto Nuova Privacy Macro Group: Chi siamo Macro Group fornisce servizi e soluzioni nell ambito applicativo-gestionale da oltre 30 anni

Dettagli

Hazard Analysis Critical Control Points. (Dlg. 155/97)

Hazard Analysis Critical Control Points. (Dlg. 155/97) Hazard Analysis Critical Control Points (Dlg. 155/97) L'HACCP (Hazard-Analysis and Critical Control Points) è un protocollo (ovvero un insieme di procedure), volto a prevenire le possibili contaminazioni

Dettagli

SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA. Area Sicurezza Alimentare e Produttiva

SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA. Area Sicurezza Alimentare e Produttiva SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA Area Sicurezza Alimentare e Produttiva I Regolamenti comunitari sulla sicurezza alimentare e dei mangimi Regolamento 178/2002 Reg.854/2004 Alimenti

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 TRASPORTI Processo Trasporto intermodale, logistica integrata e distribuzione Sequenza di processo

Dettagli

Cortona, 20 Maggio 2004

Cortona, 20 Maggio 2004 AIEA XVIII Convegno Nazionale di Information Systems Auditing: 25 anni di Audit: l evoluzione di una professione L esperienza di Rete Ferroviaria Italiana SpA - Gruppo Ferrovie dello Stato Gian Fabrizio

Dettagli

Acque potabili: la rete per la qualità

Acque potabili: la rete per la qualità Seminario Acque potabili: la rete per la qualità Verso un sistema integrato di sorveglianza, monitoraggio e gestione del rischio: il modello Water Safety Plans Tolmezzo, 12 maggio 2016 T.d.P. Claudia STEFANUTTI

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO (SGI) LISTA DI RISCONTRO PER: RESPONSABILITA DELLA DIREZIONE

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO (SGI) LISTA DI RISCONTRO PER: RESPONSABILITA DELLA DIREZIONE 1 5 RESPONSABILITA DELLA DIREZIONE 5.1 Impegno della direzione. 2 In che modo l Alta Direzione dà evidenza del suo impegno nello sviluppo e attuazione del SGI e nel miglioramento continuo della sua efficacia:

Dettagli

BRC Version 7 LA NUOVA VERSIONE DEL GLOBAL STANDARD FOR FOOD SAFETY

BRC Version 7 LA NUOVA VERSIONE DEL GLOBAL STANDARD FOR FOOD SAFETY BRC Version 7 LA NUOVA VERSIONE DEL GLOBAL STANDARD FOR FOOD SAFETY Isabella d Adda Verona, 24 Marzo 2015 GLI OBIETTIVI DELLA VERSIONE 7 a Garantire la tracciabilità lungo l intera supply-chain Dare maggiore

Dettagli

SIAN Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione

SIAN Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione SIAN Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione TIPOLOGIE DEI Controllo ufficiale sulle imprese alimentari autorizzate, riconosciute o registrate inserite nell archivio del SIAN. Il controllo può

Dettagli

AREA C: SISTEMI INTEGRATI

AREA C: SISTEMI INTEGRATI AREA C: SISTEMI INTEGRATI Codice Titolo Ore C01 Formazione in merito al Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN 28 ISO 9001 C02 Internal Auditing secondo la linea guida UNI EN ISO 19011:2012 28 C03 Formazione

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SECONDO GLI STANDARD UNI EN ISO 14000

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SECONDO GLI STANDARD UNI EN ISO 14000 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SECONDO GLI STANDARD UNI EN ISO 14000 Il Punto di vista del mercato... Legislazioni più severe Politiche economiche orientate..all incentivazione Crescente attenzione

Dettagli

Autoservizi LOCATELLI S.r.l. Politica aziendale Qualità, Sicurezza, Ambiente ed Energia

Autoservizi LOCATELLI S.r.l.   Politica aziendale Qualità, Sicurezza, Ambiente ed Energia Autoservizi LOCATELLI S.r.l. www.autoservizilocatelli.it Politica aziendale Qualità, Sicurezza, Ambiente ed Energia Obiettivi prioritari di Autoservizi Locatelli S.r.l. sono la piena soddisfazione del

Dettagli

VANTAGGI DELLA ISO22000 La ISO può essere utilizzata nell intera supply chain. Accettata a livello mondiale, la ISO soddisfa e ricopre un

VANTAGGI DELLA ISO22000 La ISO può essere utilizzata nell intera supply chain. Accettata a livello mondiale, la ISO soddisfa e ricopre un La Sicurezza Alimentare e la Norma ISO 22000:05 Breve introduzione al Sistema di gestione per la sicurezza alimentare Carlotta Amadasi VETNEVE FOLGARIA 2016 VANTAGGI DELLA ISO22000 La ISO 22000 può essere

Dettagli

Master FOOD SAFETY EXPERT A cura di: Gruppo Maurizi Business School

Master FOOD SAFETY EXPERT A cura di: Gruppo Maurizi Business School Master FOOD SAFETY EXPERT A cura di: Gruppo Maurizi Business School Il Master Food Safety Expert Per conoscere il mondo della food safety in ogni suo aspetto. Il Master ha come obiettivo quello di rendere

Dettagli

TECNICO/ECONOMICO DI QUALIFICAZIONE ENERGETICA DI UN EDIFICIO RESIDENZIALE MULTIPIANO

TECNICO/ECONOMICO DI QUALIFICAZIONE ENERGETICA DI UN EDIFICIO RESIDENZIALE MULTIPIANO IL PROGETTO 1 TECNICO/ECONOMICO DI QUALIFICAZIONE ENERGETICA DI UN EDIFICIO RESIDENZIALE MULTIPIANO Relazione Introduttiva Simone Silvestri per il Collegio provinciale dei Geometri e Geometri laureati

Dettagli

Revisione Linee Guida RABC

Revisione Linee Guida RABC Revisione Linee Guida RABC Assemblea dei Soci 28 giugno 2018 UNI EN 14065:2016 30 giugno 2016: Pubblicazione della UNI EN 14065:2016; Formazione Gruppo di Lavoro formato da 10 esperti delle Aziende Associate;

Dettagli

Gestione dell integrazione del progetto. Luigi De Laura, PMP, PE, PMI Central Italy Chapter Branch Toscana director

Gestione dell integrazione del progetto. Luigi De Laura, PMP, PE, PMI Central Italy Chapter Branch Toscana director Gestione dell integrazione del progetto Luigi De Laura, PMP, PE, PMI Central Italy Chapter Branch Toscana director 1 Gestione dell integrazione del progetto La gestione dell integrazione di progetto include

Dettagli

Albero delle decisioni per identificare un CCP. (domande per ciascun pericolo, materia prima o fase) un pericolo a livelli di rischio?

Albero delle decisioni per identificare un CCP. (domande per ciascun pericolo, materia prima o fase) un pericolo a livelli di rischio? Albero delle decisioni per identificare un CCP. (domande per ciascun pericolo, materia prima o fase) SI D1 - La materia prima può contenere un pericolo a livelli di rischio? NO Non è un CCP D2 - La successiva

Dettagli

UNI ISO Il nuovo standard internazionale. Ing. Nadia Mogavero

UNI ISO Il nuovo standard internazionale. Ing. Nadia Mogavero UNI ISO 45001 Il nuovo standard internazionale Ing. Nadia Mogavero Indice 1. Perché una nuova norma sui sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro? 2. Il percorso di pubblicazione della ISO

Dettagli

CORSO: ABILITAZIONE COMMERCIO E SOMMINISTRAZIONE ALIMENTARE

CORSO: ABILITAZIONE COMMERCIO E SOMMINISTRAZIONE ALIMENTARE MATERIA: RICONOSCIMENTO MERCEOLOGICO ED ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI N.ORE: 10 Identificare le caratteristiche merceologiche ed organolettiche delle principali derrate alimentari Gestire il rapporto commerciale

Dettagli

Certificazione di sistema. Simona Tornielli Resp Area agroalimentare IMQ Jesi, 13 Marzo 2009. Certificazione di prodotto.

Certificazione di sistema.  Simona Tornielli Resp Area agroalimentare IMQ Jesi, 13 Marzo 2009. Certificazione di prodotto. Simona Tornielli Resp Area agroalimentare IMQ Jesi, 13 Marzo 2009 FILIERA AGRO ALIMENTARE AGRICOLTURA INDUSTRIA COMMERCIO ALL INGROSSO COMMERCIO AL DETTAGLIO (GDO) RISTORAZIONE CONSUMATORE SISTEMA DI GESTIONE

Dettagli

VERBALE DI RIESAME DELLA DIREZIONE

VERBALE DI RIESAME DELLA DIREZIONE VERBALE DI RIESAME DELLA EZIONE MOD02.01 Rev. 03 15/09/2010 Pag 1di 4 Riesame del 15 aprile 2014 Presenti Dirigente Scolastico (Fiorella Fambrini), RGSQ, RPP, RDC, RPM, ACQ Lista delle informazioni analizzate

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Gestione del processo produttivo, qualità, funzioni tecniche e logistica interna

Dettagli

Management e Certificazione della Qualità

Management e Certificazione della Qualità Management e Certificazione della Qualità Prof. Alessandro Ruggieri A.A. 2012-2013 Oggetto della lezione Approccio sistemico alla gestione Miglioramento continuo 2 1 I PRINCIPI DI GESTIONE DELLA QUALITÀ

Dettagli

REQUISITI SPECIFICI PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DELLE FIGURE PROFESSIONALI DEL FOOD SAFETY MANAGEMENT SYSTEMS

REQUISITI SPECIFICI PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DELLE FIGURE PROFESSIONALI DEL FOOD SAFETY MANAGEMENT SYSTEMS Pag.1/11 02 28.08.19 01 02.04.19 Dettagliati i requisiti minimi per le figure professionali individuate Individuate e differenziate due figure professionali in food safety manager e il food safety auditor

Dettagli

CALENDARIO CORSI 2017

CALENDARIO CORSI 2017 DNV GL - Business Assurance Segreteria Didattica Training Tel. +39 039 60564 - Fax. +39 039 6058324 e-mail: training.italy@dnvgl.com www.dnvgl.it/training DNV GL DNV GL - Business Assurance è uno dei principali

Dettagli

Esperto in biotecnologie dei prodotti alimentari

Esperto in biotecnologie dei prodotti alimentari identificativo scheda: 34-001 stato scheda: Validata Descrizione sintetica La figura professionale ha competenze nel campo della produzione, della conservazione, del controllo di qualità, nonché della

Dettagli

SI - Documento. Politica Aziendale

SI - Documento. Politica Aziendale pag.1/5 Con il presente documento, l Alta Direzione intende esprimere formalmente l orientamento e gli indirizzi dell organizzazione BERTO S S.P.A. in materia di qualità, ambiente e sicurezza, in conformità

Dettagli