PROFESSIONAL AUDIO. Introduzione. Considerazioni preliminari. White Paper

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1 White Paper di Guido Noselli System Introduzione Nel mondo del Sound Reinforcement in questi ultimi anni sono stati detti e scritti fiumi di parole sui Vertical Line Array. Ogni fabbricante, dal più piccolo al più grande, ha illustrato in modo più o meno efficace ed obiettivo questi particolari sistemi di sonorizzazione, cercando di influenzare il lettore a valutare come positive e corrette le proprie scelte costruttive. Il proliferare di commenti che ha certamente informato il pubblico rendendolo edotto su questo particolare argomento, ha evitato, a chi come me ne parla per ultimo, di dover dedicare molte pagine alla descrizione accurata della teoria che sta dietro ai Vertical Line Array. Questo mi toglie anche la tentazione di dover criticare i prodotti d altri fabbricanti perchè già molti l hanno fatto nei commenti da tempo in circolazione nella comunità Audio. Al contrario porterò ad esempio i prodotti di alcuni, dedicandovi spazio, perchè le loro particolari realizzazioni in questo campo sono indispensabile supporto alla comprensione del lavoro e del risultato conseguito in Outline, la cui descrizione è lo scopo di queste pagine. Molta parte di quanto scritto in questo White Paper deriva direttamente dal testo e dai disegni contenuti in alcuni brevetti sul sistema Butterfly depositati nel corso del Considerazioni preliminari Prima di Christian Heil (Ref.1), Vertical Line Array era semplicemente la definizione utilizzata per descrivere appropriatamente un particolare tipo di diffusore: la colonnina d altoparlanti sovrapposti. Diffusore ancora oggi impiegato, dopo diversi decenni dalla sua comparsa, per la riproduzione vocale in ambienti riverberanti o in tutti i luoghi ove si renda necessario proiettare la voce a distanza con buona intelligibilità. La colonnina in questione non ha avuto, sino ai giorni nostri, alcun ulteriore sviluppo tecnologico che la rendesse adatta ad un impiego più generico ed impegnativo, come quello che deriva dalla riproduzione a larga banda di tutto lo spettro audio in un contesto di sonorizzazione professionale. La ragione di questo è nelle sue intrinseche caratteristiche, che ne han fatto e ne fanno un diffusore capace di riprodurre con una dispersione virtuale di tipo cilindrico, con un livello sonoro e una qualità adeguati, una porzione piuttosto contenuta di spettro audio, cioè quella banda di frequenze solitamente definita come Banda Vocale o Telefonica. Questo vale anche per le colonnine denominate Intellivox sviluppate nell ultimo decennio dalla Duran Audio (Ref.2), per le quali è stato implementato un sofisticato controllo DSP che consente di raggiungere valori di direttività sul piano verticale molto spinti, anche se in una banda ristretta dello spettro audio, più che sufficiente comunque per risolvere i problemi d intelligibilità del parlato in ambienti molto riverberanti. Tornando al campo di nostro interesse, a dispetto di tutti i suoi denigratori e degli scettici che l hanno osteggiato in ogni modo, tutti oggi devono attribuire a Heil, l inventore del V-DOSC, la riscoperta e l applicazione moderna e redditizia dal punto di vista acustico, dei principi che sono alla base del Vertical Line Array, per i quali se ne è reso possibile il loro l impiego a larga banda, nel Sound Reinforcement - page 1

2 in generale ed, in particolare, in quello d altissime prestazioni e qualità. Oggi dunque, con Vertical Line Array, è definito un sistema particolare di riproduzione del suono, che non ha niente a che vedere con la classica colonnina per la voce, a parte l analogia costruttiva, consistente per la colonnina, nell impiego di un certo numero d altoparlanti, generalmente di piccole dimensioni, montati accostati e sovrapposti verticalmente, e per il Line Array moderno, analogamente, nell impiego di un certo numero di diffusori completi, montati anch essi accostati e sovrapposti verticalmente, in grado di riprodurre tutta la banda audio o più generalmente una porzione molto ampia di essa, di solito mancante delle sole basse frequenze. In questa configurazione il sistema vanta un emissione acustica virtuale di tipo cilindrico che deriva dall effetto dell accoppiamento verticale degli elementi, in genere multivia che lo compongono. In verità l impiego di più vie, con altoparlanti dedicati ciascuno ad una banda audio ben precisa, per la costruzione di Vertical Line Array non è una soluzione introdotta recentemente da Heil, ma già sperimentata ed utilizzata da molti anni in diversi modelli di colonnine sonore. Un esempio interessante datato addirittura 1962 è descritto nella Ref.3 Merito di Heil non è stato dunque l aver introdotto l impiego di sistemi multivia disposti in linee di suono verticali, ma piuttosto l aver chiaramente descritto e dimostrato i criteri che regolano tali configurazioni, arrivando a formulare una completa teoria, basata sulle analogie tra l Acustica e l Ottica con riferimento alle leggi di Fresnel e di Fraunhofer. (Ref.4 e 5). Questo è il merito che la comunità audio internazionale deve correttamente ed obbiettivamente riconoscere a Heil, e questo, allo stesso tempo, è l apporto di conoscenza utile e fruibile per tutti che egli ha portato in questo settore. Il suo lavoro, infatti, chiarisce ancora una volta di più, come già in passato avevano fatto altri, tra i quali Olson e Beranek, per citare i più famosi (Ref. 6 e 7), come sia difficile o impossibile se si seguono strade ortodosse, costruire un Vertical Line Array ben funzionante su tutta la banda audio, sino a frequenze elevate dell ordine di 15/20 khz. Niente di nuovo quindi dal lavoro di Heil, ma soltanto una migliore conoscenza di quello che era lo stato dell arte? Dal punto di vista della teoria certamente niente di nuovo che già, seppure per una strada diversa e meno elegante forse, non fosse stato spiegato cinquant anni fa nei libri citati. Dal punto di vista della realizzazione pratica, però, Heil introduce un elemento di novità, del quale deposita in Francia il brevetto nel lontano 1988 e successivamente in Europa e America (Ref. 8), la cui importanza è tale da rilanciare il Vertical Line Array come una soluzione costruttiva di grand efficacia per diffusori professionali ad alta potenza; la stessa che pure era stata abbandonata dopo i primi tentativi tanti anni prima nel mondo dell Audio professionale e confinata, come si è visto, ad un impiego minore nelle citate colonnine sonore. L elemento di novità, è una particolare guida d onda, DOSC wave guide, che risolve il problema, fino a quel momento insormontabile, di ottenere da un altoparlante per le alte frequenze un emissione ad alto livello sonoro, adatta alla realizzazione di linee di suono verticali per un utilizzo nei concerti dal vivo ed in generale per la sonorizzazione di larghi spazi nel campo del Sound Reinforcement. Prima di illustrare l invenzione di Heil e descriverne la particolarità è necessario riassumere, almeno in breve (per il dettaglio rimando alla bibliografia citata), quali sono le più importanti caratteristiche di un Line Array, degno di questa definizione, con riferimento agli elementi che lo compongono. Come funziona un Vertical Line Array Essendo un Vertical Line Array per Sound Reinforcement formato da un certo numero di elementi/diffusori assemblati sovrapposti gli uni agli altri ma funzionanti singolarmente, appare chiaro che il funzionamento di un tale sistema è legato strettamente all accoppiamento acustico che si realizza tra tutti gli elementi in riferimento alla banda audio da riprodurre. In sostanza si può parlare d accoppiamento acustico quando le emissioni degli elementi che compongono il Line Array, essendo paragonabili alle emissioni tipiche delle sorgenti puntiformi, con riferimento alla frequenza più alta da riprodurre, interferiscono sommando le energie singolarmente emesse. Perchè si realizzi tale effetto, che è alla base del buon funzionamento del sistema, è necessario che siano rispettati due criteri fondamentali (Heil ne cita tre in più, che in questo contesto è superfluo richiamare, e dei quali, per chi desidera, è facile trovare descrizione nei suoi stessi scritti): a) La superficie occupata dalle sorgenti attive di cui sono composti gli elementi dell Array non deve essere meno dell 80% della superficie totale dell array stesso. b) Le sorgenti quindi devono essere strettamente accoppiate e separate tra loro da una distanza non superiore a mezza lunghezza d onda riferita alla frequenza più alta che esse devono riprodurre. - page 2

3 Questi due requisiti, assolti contemporaneamente, fanno sì che un certo numero di sorgenti (di per sé assimilabili alle sorgenti puntiformi rispetto alle frequenze che devono riprodurre) generi nel piano d accoppiamento un onda sonora simile o eguale all onda piana, analogamente per quanto avviene in una sorgente sonora effettivamente piana d eguali dimensioni, condizione di partenza per ottenere una propagazione virtualmente di tipo cilindrico. Quando la seconda di queste condizioni non si può realizzare per le ragioni di tipo geometrico più avanti illustrate, non potendosi quindi ottenere l accoppiamento desiderato che rende l insieme delle emissioni paragonabile all emissione di una sorgente ad onda piana, sarà necessario almeno che tra le stesse emissioni dei singoli elementi componenti il Line Array non si generi interferenza distruttiva nella banda di frequenze per le quali non si sia potuto realizzare il Coupling citato. Se i requisiti elencati sin qui sono facilmente raggiungibili per frequenze basse, lo sono meno per frequenze medie per le quali evitare interferenze distruttive a 1000 Hz, ad esempio (1/2 lunghezza d onda = circa 17 cm), implicherebbe l utilizzo di sorgenti che non superano la dimensione di 17 cm (altoparlante da 6,5 ), con tutto ciò che ne consegue in termini di scarsa efficienza. Per frequenze sopra i 1000 Hz, poi, le dimensioni delle sorgenti devono via via diminuire sino a valori che sono solamente teorici e materialmente irrealizzabili per sorgenti reali, quali gli altoparlanti. Punto debole di un Vertical Line Array Da tutto questo emerge che la realizzazione di un Vertical Line Array ha il proprio punto più debole nelle Alte frequenze o meglio in come s impiega o si realizza il componente attivo, altoparlante o altro che le deve riprodurre. Infatti, ad esempio, per riprodurre frequenze sino a 10'000 Hz (1/2 lunghezza d onda = 1,7 cm), si dovrebbero accoppiare strettamente sorgenti che non superino fisicamente questa dimensione. Anche ammesso, per assurdo, che altoparlanti così piccoli, circuito magnetico incluso, si possano costruire, si capisce che sarebbe tempo perso, vista l efficienza praticamente nulla di un tale ipotetico altoparlante. Creare dei line array verticali ben funzionanti a frequenze alte quindi, diventa una questione materiale praticamente insormontabile se si vogliono utilizzare gli altoparlanti tradizionali, come ad esempio quelli a cono o a duomo. Vedi ancora Fig. 2A, 2B, 2C, 2D. Ma anche le trombe di qualunque tipo, essendo per loro intrinseca natura condotti in espansione, che hanno pareti divergenti in funzione della dispersione sonora desiderata, e avendo inoltre superficie di bocca di dimensioni non trascurabili perché adeguate alla frequenza più bassa che vi deve transitare, con la conseguenza che, anche accostate, la distanza tra i centri di emissione, le gole, può essere anche elevata, per tutte queste ragioni non possono essere costruite con dimensioni e tipo di dispersione più adatte a formare Line Array funzionanti correttamente secondo i requisiti elencati. Gli altoparlanti a membrana piatta nei Vertical Line Array Se però si decidesse di utilizzare altoparlanti un po meno tradizionali, come quelli a membrana piatta, in una delle tipologie oggi prodotte, dagli elettrostatici agli isodinamici ecc., non sarebbe difficile ottenere comportamenti corretti anche alle alte frequenze. È facile intuire, infatti, come il comportamento di tali altoparlanti, con riferimento alla loro emissione sonora, sia quanto di meglio si possa pensare per la formazione di una linea di emissione sonora verticale. Questi altoparlanti, infatti, già di per sé, essendo composti da membrane piatte che si muovono in fase per tutte le frequenze che riproducono, sono assimilabili a piccole linee di suono, e la sovrapposizione di piccole linee di suono non può portare altro che alla formazione di una linea di suono più grande con emissione d onde sonore piane nel piano d accoppiamento o sovrapposizione. Sfortunatamente, allo stato attuale della tecnica, la loro intrinseca costruzione è tale per cui queste tipologie d altoparlanti non posseggono un efficienza ed un tenuta in potenza adeguate all alta pressione sonora che si richiede ad un Line Array di tipo professionale, capace di sonorizzare ampi spazi in larghezza e profondità. Per tale ragione il loro impiego non è diffuso, ma solo in qualche modello di minori prestazioni è dato di vederli in genere utilizzati. - page 3

4 portandole a frequenze il più elevate possibile compatibilmente con le loro dimensioni fisiche. La guida d onda di Heil invece costituisce un modo innovativo e valido per raggiungere lo scopo descritto: simulare il comportamento di una membrana piatta rettangolare impiegando un classico driver a compressione. Il sistema prevede una guida d onda che raccoglie l emissione del driver a compressione per mezzo di un elemento rifasatore che a sua volta crea con le pareti della guida d onda stessa uno stretto condotto anulare, di forma circolare al piano di gola dove ha luogo l emissione, trasformandolo gradatamente in Il Driver a Compressione nei Vertical Line Array Cosa impiegare quindi per la riproduzione delle frequenze alte che risponda ai requisiti necessari? Poiché il requisito più stringente, come si è visto, è nella capacità di restituire pressione sonora, tra tutti i componenti noti il giorno d oggi il più efficiente e il più rispondente per ottenerla è il Driver a Compressione. Il quale però non ha, come gli altri altoparlanti tradizionali, dimensioni trascurabili, ne ha un emissione sonora paragonabile a quella di una membrana piatta rettangolare. Ecco quindi che molti fabbricanti si sono cimentati nella realizzazione di guide d onda particolari o d adattatori acustici particolari che consentissero l impiego dei diffusissimi driver a compressione in multiplo per riprodurre le frequenze alte nei sistemi Line Array. Ma come è facile arguire dagli esempi schematici di queste pagine, nessun dispositivo ad essi ispirato, al di là del più o meno buono risultato acustico ottenuto, realizza pienamente quello che la teoria dei Line Array richiede: un emissione sonora da membrana piatta rettangolare. La più semplice ed efficace delle soluzioni per generare un onda piana. un condotto anulare rettangolare che termina nella fessura (slot) di uscita del suono. Tale fessura d emissione può diventare a sua volta la gola di una successiva tromba o guida d onda accoppiata, così da controllare la dispersione sul piano orizzontale. Lo scopo del rifasatore è quello di ottenere che l emissione di ogni punto del piano di gola circolare del driver si propaghi sino al nuovo piano di gola posto alla fine della guida d onda, slot di diffrazione, percorrendo la stessa distanza, in modo tale da ripresentare in forma rettangolare anziché circolare la stessa onda piana presente alla gola del driver a compressione. Le dimensioni laterali del condotto anulare sono molto contenute e tali da evitare che per riflessioni interne tra le pareti della guida d onda e del rifasatore si possano creare interferenze distruttive. Nelle Fig. dalla 6A alla 6D è schematizzata l innovazione di Heil. È manifesto che questo elemento simula molto da vicino la propagazione virtuale di tipo cilindrico di una membrana piatta rettangolare. In particolare, la Fig. 6A mostra un driver con rifasatore in sezione orizzontale; la Fig. 6B mostra lo stesso driver con rifasatore in sezione verticale; la Fig. 6C è una vista assonometrica illustrante il driver con rifasatore con la fessura d uscita del suono accoppiata ad una tromba anteriore o guida d onda; la Fig. 6D rappresenta lo schema di due unità con rifasatore sovrapposte in linea di suono per una propagazione sonora di tipo cilindrico. Appare evidente che il sistema di Heil è geometricamente ineccepibile e intrinsecamente corretto per raggiungere il risultato, rispetto a quelli meno corretti basati sull accoppiamento di varie guide d onda o trombe, ecc. E, in effetti, le prestazioni di tale sistema, a mio giudizio, stanno alla base del successo ottenuto dal prodotto in cui è impiegato. La guida d onda DOSC, unica soluzione possibile? Le tecniche illustrate sin qui o similari, consentono semplicemente di ridurre l effetto delle interazioni che si generano tra elemento ed elemento, - page 4

5 Altre valide soluzioni? La Guida d onda a Riflessione Solo recentemente è stata trovata una nuova soluzione. Dopo alcuni anni nei quali abbiamo assistito dapprima ad un disorientamento nel mercato del Sound Reinforcement professionale rispetto all impiego dei Line Array da parte della maggior parte dei fabbricanti mondiali e successivamente ad una loro mobilitazione nella ricerca di nuovi prodotti più o meno validi da commercializzare, sulla scia del successo che intanto i prodotti di Heil continuavano ad avere anno dopo anno. Forse questa nuova soluzione geometricamente non è del tutto ineccepibile come quella trovata da Heil, ma in ogni modo, a mio parere, è valida più delle altre che finora sono state avanzate poichè, basata su un principio completamente diverso, consente di realizzare una sezione per alte frequenze dal comportamento molto simile a quello di una sorgente a membrana piatta rettangolare, essendo questa, ripeto, la soluzione più adatta all impiego in un Vertical Line Array. Anzi la soluzione trovata, a ben guardare, consente la formazione d emissioni sonore non solamente per onde piane ma anche per onde convergenti e divergenti secondo le necessità realizzative. Voglio qui precisare che tale innovazione è stata fatta oggetto, quasi contemporaneo all insaputa reciproca dei suoi inventori, di due domande di brevetto, entrambe valide per le leggi che regolano i brevetti, essendo quella più recente presentata prima della pubblicazione della precedente, durante il cosiddetto periodo di latenza, che generalmente, salvo espressa volontà dell inventore, ha una durata di 18 mesi. Una domanda è Italiana, la N BS2001A del 03/10/2001, depositata dall Outline che io stesso rappresento, l altra è la Francese N del 08/09/2000, depositata da Eric Vincenot e Francois Deffarges, personaggi che non hanno bisogno di presentazione (Ref. 8). Il principio di funzionamento di detta guida d onda, genericamente definibile a riflessione, adatta ad essere impiegata proficuamente e non solo nei Vertical Line Array, è schematizzato rispettivamente nel gruppo di figure 7, per quanto riguarda i disegni che illustrano la domanda di brevetto italiana, - page 5

6 nel gruppo di Fig. 8, per quanto riguarda i disegni che illustrano la domanda di brevetto francese, ed è capace di concentrare nel proprio fuoco onde sonore piane incidenti la sua superficie e/o di emettere onde piane a partire da una sorgente puntiforme messa nello stesso fuoco, mantenendo il percorso del segnale identico dalla sorgente al piano d emissione considerato. Il principio di funzionamento si basa sulla riflessione del suono emesso dalla gola di un driver a compressione che avviene attraverso una superficie piana, parabolica, iperbolica o ellittica secondo il tipo di dispersione desiderata. ll suono emesso dalla gola circolare del driver, prima di essere riflesso, transita per una guida d onda formata da un lato da pareti parallele, convergenti o divergenti e dall altro divergenti conicamente o secondo altra espansione geometrica, in modo da formare ad una data distanza dalla gola iniziale un altra gola definita di diffrazione a forma rettangolare (slot) che è posta appena prima o appena dopo la porzione di superficie riflettente, determinando onde sonore d emissione piane o divergenti o convergenti. Oltre che vantaggi acustici facilmente intuibili, dall esame dei disegni riportati, questa soluzione presenta indubbi vantaggi anche di natura geometrica, perché il ripiegamento nei pressi della superficie di riflessione della guida d onda per le frequenze alte (generalmente diritta per non generare al suo interno interferenze distruttive), facilita il contenimento delle dimensioni del diffusore in cui è alloggiàta. Il suo funzionamento acustico inoltre, almeno nel caso di superficie riflettente parabolica, approssima quello della membrana piatta che tenta di emulare. Infatti, una parabola si comporta secondo lo schema qui riportato, Ma se si analizza attentamente la geometria del dispositivo proposto in dette domande di brevetto, ci si accorge che l emulazione dell emissione della membrana piatta non è del tutto realizzata e non raggiunge il grado di perfezione che invece la geometria adottata da Heil fa raggiungere al suo dispositivo. Infatti, la superficie parabolica riflettente, descritta come capace di trasformare l onda sonora piana di forma circolare emessa dal driver a compressione in un onda sonora piana rettangolare, che rappresenta il prerequisito per formare line array verticali ben funzionanti alle alte frequenze, richiede, perché questo si realizzi, la presenza di una sorgente effettivamente puntiforme e non avente una dimensione del tipo di quella che possiede, per quanto piccola, la gola del driver stesso. Analizzando la parabola, infatti, attraverso i disegni schematici, ci si accorge che essa, per sua geometria, non può riflettere in fasci paralleli il suono emesso da qualsiasi sorgente, che non sia puntiforme e posta nel suo fuoco e quindi, nel caso della gola di un driver a compressione come sorgente, non può approssimare il funzionamento per onde piane della membrana piatta. Appare anche evidente che i percorsi, da ogni punto della sorgente (rappresentata in tutti i disegni con un tratto più marcato) sino alla superficie d emissione, non possono rimanere eguali com è necessario per non incorrere nelle tipiche interferenze dovute a differenti tempi d arrivo del suono riprodotto dal dispositivo. - page 6

7 Questo avviene anche nel caso della guida d onda a riflessione dei brevetti citati. Infatti, poiché l emissione sonora reale non è un emissione puntiforme, non si può formare da questa un emissione puntiforme virtuale al di fuori della guida d onda per qualunque delle superfici di riflessione possibili parabolica inclusa. Uno sguardo alle Fig. 9B1, 9B2, 9B3, in riferimento all iperbole, chiarirà il concetto meglio d altre parole. E ancora in riferimento all ellisse ecco le Fig. 9C1, 9C2, 9C3. In sostanza le condizioni per una riflessione ottimale del suono, quelle che sono - page 7

8 strettamente paragonabili alle condizioni teoriche, in particolar modo quelle consentite da una parabola che è la superficie di riflessione attraverso la quale si possono approssimare le condizioni d emissione di una membrana piatta, si realizzano effettivamente e totalmente solo se la sorgente è puntiforme. Quando la sorgente reale ha una certa dimensione non trascurabile, come ad esempio la superficie di gola di un driver a compressione, e nel settore della sonorizzazione professionale per ragioni di potenza questa dimensione non è riducibile oltre un certo limite, l emissione sonora ottenuta con il metodo della riflessione è tanto più lontana dal raggiungere le caratteristiche d emissione di un diaframma piatto, tanto più grande è la dimensione della sorgente e tanto più alta è la banda di frequenze che attraverso la riflessione si devono riprodurre. Possiamo dedurre che dal punto di vista teorico e pratico questo metodo non presenta il rigore geometrico della guida d onda di Heil e quindi il suo utilizzo in multiplo per le sezione alti degli elementi di un Vertical Line Array, amplificherà le imperfezioni insite nel sistema per ragioni fisiche non superabili, anche se il risultato rimane potenzialmente migliore di quello che si può ottenere adottando le altre soluzioni di tipo classico sinora trovate, essendo anch esse condizionate in misura maggiore da questioni geometrico/fisiche non eludibili. La soluzione sin qui descritta, basata sul ripiegamento della guida d onda per ottenere la riflessione del tipo desiderato avendo una sorgente reale come la gola di un driver, a mio parere, può essere meglio sfruttata per la costruzione di diffusori singoli particolari che non devono essere necessariamente accoppiati in multiplo, come ad esempio wedge monitor di profilo molto basso, nei quali sia importante contenere le dimensioni fisiche nei limiti desiderati. Personalmente ho adottato tale sistema per H.A.R.D. 212, una wedge monitor no compromise di profilo estremamente basso, dalle caratteristiche acustiche e direttive tagliate per un uso di corta/media gittata. Dopo queste premesse è evidente, se sono riuscito sin qui a farmi capire con sufficiente chiarezza, che di fronte a queste ultime pur valide soluzioni al problema di riprodurre le alte frequenze nei Vertical Line Array, la guida d onda DOSC presenta una maggiore precisione ed il comportamento è molto più vicino a quello di una membrana piatta. Ma allora non c è proprio nessuna possibilità di costruire un dispositivo che si comporti analogamente a quello di Heil nelle prestazioni, pur senza cadere nella stessa logica costruttiva coperta da brevetto? Negli ultimi anni, trovare questo dispositivo alternativo è stato oggetto di ricerca e di sforzi continui in Outline per gli innumerevoli prototipi realizzati, sia di complicatissimi dispositivi singoli sia di altrettanto complicati elementi completi contenenti tali dispositivi, essendo quest ultimi necessari ad effettuare misure realmente indicative dei risultati acustici in caso d impiego nei Line Array. Quest intenso lavoro ha portato alla scoperta di una nuova soluzione al problema, con l invenzione di un dispositivo, la cui domanda di brevetto, già da tempo depositata in Italia, è stata estesa in campo internazionale (PCT). Il dispositivo presenta fortissima analogia di funzionamento con la membrana piatta, almeno in misura pari alla guida d onda di Heil, con la quale non condivide alcun principio, e non solo. Infatti, il nuovo dispositivo assomma all analogo funzionamento di una membrana piatta, versatilità e potenzialità molto più ampie della guida d onda a riflessione qui sopra descritta, poichè la supera in precisione, coerenza d emissione e prestazioni generali. Nelle prossime righe la dimostrazione. La Guida d onda a doppia riflessione DPRWG, Double Parabolic Reflective Wave Guide di Noselli come soluzione alternativa alla guida d onda DOSC di Heil. La soluzione tanto cercata e finalmente trovata, come tutte le soluzioni valide, è di una semplicità disarmante. La sua applicazione consente al progettista di sistemi d altoparlanti ampio margine di manovra dal punto di vista costruttivo e libera grandemente la creatività in riferimento alle forme dei diffusori, sino ad oggi ispirate alle classiche soluzioni imposte dalle tecniche note. In sostanza, il dispositivo, costruito sulla base dell invenzione, consente il superamento delle intrinseche limitazioni di natura geometrica e dimensionale degli altoparlanti tradizionali a cono, a duomo o driver a compressione, anche e sopratutto impiegati nella realizzazione dei Line Array o di quei sistemi dove l accoppiamento acustico corretto tra sorgenti multiple è indispensabile all ottenimento del risultato. L invenzione è basata sulla trasfomazione di una sorgente avente le dimensioni tipiche degli altoparlanti reali, dapprima in una virtuale sorgente puntiforme, con caratteristiche del tutto eguali ad una sorgente puntiforme reale e, poi in una seconda fase, sull ottenimento da questa sorgente puntiforme reale della dispersione sonora voluta, attraverso la riflessione con diversi tipi di superfici che hanno varia geometria, mantenendo sempre perfettamente eguali i percorsi del suono da qualsiasi punto della sorgente attiva primaria alla posizione di misura o d ascolto, passando dalla superficie di riflessione. Questa superficie di riflessione può essere piana, parabolica, iperbolica o ellittica, o più generalmente piana, concava o convessa. È molto più difficile descrivere il dispositivo con le parole che illustrarlo con i disegni che seguono. Le Fig. 10A, 10B, 10C, 10D, 10E schematizzano la trasformazione di una sorgente reale piana (rappresentata in tutti i disegni con un segmento continuo su una retta tratteggiàta) in una sorgente reale puntiforme attraverso una superficie di riflessione parabolica concava e, contemporaneamente, schematizzano la diffusione sonora nella direzione delle frecce, rispettivamente attraverso la stessa superficie parabolica (convessa) Fig.10A, una superficie piana Fig.10B, una superficie iperbolica (concava), Fig.10C, una superficie parabolica (concava), Fig.10D e una superficie ellittica (concava), Fig.10E. - page 8

9 Visto graficamente il comportamento del dispositivo, nelle figure che seguono, 11A, 11B sono schematizzate alcune rappresentazioni assonometriche di taluni esempi di riflettori acustici riproducenti gli aspetti dell invenzione. - page 9

10 sorgente piana o d altro tipo, pur mantenendo i percorsi sonori della medesima lunghezza. La Fig. 11C mostra lo spaccato di un esempio pratico della guida d onda a doppia riflessione nella quale sono stati impiegati anche dei setti separatori del condotto per l eliminazione delle possibili interferenze interne alle frequenze alte. Ci sono poi molte altre possibili combinazioni che impiegano contemporaneamente, allo scopo di aumentare il livello di pressione sonora, più sorgenti reali, la cui emissione, attraverso lo stesso meccanismo, è convogliata e riflessa nello spazio con la dispersione voluta. Ma dopo quanto già illustrato sin qui lascio a chi legge immaginare le numerose possibili configurazioni che questa tecnica offre. La prima applicazione pratica del dispositivo descritto, DPRWG-Double Parabolic Reflective Wave Guide, in una delle sue possibili varianti, è presente nel C.D.H. 483 Butterfly Hi-Pack. Eccone una parzialmente smontata. La Fig. 11D mostra un altro esempio ancora, ottenibile dalla rivoluzione della sezione della guida d onda rappresentata in Fig. 11A La Fig. 12 schematizza un altra possibilità che il sistema inventato offre, a dimostrazione della gran potenzialità di cui è dotato: la trasformazione di una sorgente reale in una sorgente puntiforme reale, dalla quale, attraverso altre due ulteriori superfici di riflessioni combinate, la trasformazione in una Certamente questo dispositivo rappresenta la parte tecnologicamente più interessante incorporata in questo elemento/diffusore, costruito da Outline per l impiego in multiplo nei Vertical Line Array, perché, come mi pare di aver ampiamente dimostrato, è una buona soluzione al problema della riproduzione delle alte frequenze in questo tipo di sistemi. Ma ovviamente nel Butterfly Hi-Pack sono state anche adottate tutte le soluzioni geometriche e meccaniche necessarie perché il resto dello spettro audio, non affidato alla sezione alti, potesse essere riprodotto con analoga qualità ed accuratezza. - page 10

11 Tutti gli accorgimenti costruttivi quindi sono stati scelti ed adottati allo scopo di ottemperare ai requisiti imposti dalla teoria dei Line Array in misura anche superiore al necessario ove fosse possibile. I disegni a seguire illustrano Butterfly C.D.H. 483 in versione definitiva, singolo e in array. La prima cosa che certamente salta all occhio guardando il disegno qui sopra è la forma esterna dell Hi-Pack, oggetto di una domanda internazionale di brevetto per disegno industriale, dalla quale deriva Butterfly, il nome del prodotto, per due ragioni: la prima perché la forma ricorda quella di una farfalla, la seconda perché della farfalla conserva la leggerezza: il suo peso, infatti, considerando che alloggia ben cinque altoparlanti è di circa 33 kg incluso l hardware di serie per la sospensione. La seconda novità, anch essa oggetto di richiesta di brevetto per disegno industriale e anche di richiesta di brevetto per invenzione insieme alla guida d onda DPRWG, consiste nella mancanza totale delle pareti superiore ed inferiore, che delimitano la cavità della tromba posta davanti allo slot di diffrazione. Lo scopo di tale soluzione è chiaramente quello di privilegiare l accoppiamento tra gli elementi dell array fino a frequenze le più elevate, mantenendo le distanze tra le sorgenti il più vicino possibile ed allo stesso tempo fornendo a queste un baffle di carico di forma opportuna senza soluzione di continuità, accorgimento efficace per minimizzare diffrazioni e alterazioni della risposta in gamma medio/alta dovute a discontinuità non trascurabili. La tromba stessa, o meglio le pareti laterali della tromba che determinano la dispersione orizzontale del sistema, terminando dolcemente con superfici tondeggianti che si raccordano con i fianchi esterni del box, anch essi tondeggianti e rastremati verso la parte posteriore, costituiscono un altra novità estetica e tecnica. Infatti tali accorgimenti geometrici e costruttivi hanno un duplice scopo: minimizzare eventuali diffrazioni alla bocca della tromba e allo stesso tempo irrigidire fortemente le pareti laterali del box, nel quale, oltre al resto, è alloggiàta una sezione bassi, del tipo passa banda con due altoparlanti dedicati. Il Box è costruito in multistrato composito, ottenuto quasi per intero per stampaggio ed incollaggio ad alta frequenza, di spessore contenuto, 14 mm, allo scopo di contenere il peso, ma, allo stesso tempo, migliorare la rigidità dell insieme ed eliminare le risonanze eventualmente eccitabili dalla sezione bassi. Il sistema di sospensione permette una variazione dell angolo reciproco tra due elementi con step minimi addirittura di 0,1 gradi, se richiesto; lo step minimo standard è di 0,25 gradi. Il dimensionamento e i materiali impiegati hanno reso possibile la certificazione, secondo le più severe normative internazionali, per la sospensione fino a 32 sistemi Hi-Pack in un Vertical Line Array che raggiunge quasi 8 metri di altezza. Dal punto di vista acustico, oltre alla novità rappresentata dalla DPRWG-Double Parabolic Reflective Wave Guide, vale la pena ricordare che il sistema è un tre vie, ma necessita della sola biamplificazione attiva. Una via per il driver a compressione con membrana da 3 e gola da 1,41 e una via per la sezione medio/bassi e sezione medi che sono connesse in parallelo senza alcun tipo di crossover a componenti passivi. Attraverso un taglio meccanico realizzato con una precisa e vincolante geometria delle camere di risonanza e dei rispettivi accordi, sia della sezione medio/bassi che della sezione medi, si è provveduto a rifasare le emissioni in modo da ottenere una somma coerente in tutta la banda riprodotta comune alle due sezioni. Questa tecnica, che ha richiesto un fine aggiustamento dei volumi e degli accordi utilizzati nel cabinet, presenta un grande vantaggio in riferimento soprattutto alle dimensioni compatte dell elemento d array, 240 mm in altezza, 700 mm in larghezza e 600 mm in profondità: è capace di produrre, infatti, grande energià nella gamma da 80 a 400 Hz, spesso invece, fortemente carente in altre realizzazioni di dimensioni paragonabili. Vantaggio tanto più - page 11

12 effettivo perché ottenuto con un minimo incremento del costo complessivo e del peso. Due leggerissimi 8 al Neodimio, infatti, sono impiegati nella sezione medio/bassi in una posizione abbastanza inusuale e con il magnete affacciato nella camera accordata verso l esterno per ottenere un efficace raffreddamento del circuito magnetico per ventilazione indotta dallo stesso movimento del cono. L emissione sonora di questi altoparlanti che lavorano caricati in passa banda, è stata convogliata in due grandi fessure frontali alle estremità del box, così che si sommi omogeneamente e perfettamente all emissione della sezione medi a sua volta affacciata alle pareti della tromba in posizione simmetrica ali lati dello slot di diffrazione. La sezione è composta da altri due 8, in questo caso in ferrite per una migliore dissipazione del calore, dovendo essi muoversi in minor misura dei precedenti descritti, perché smorzati da un piccolo volume posteriore di carico accordato per alzarne la risonanza, allo scopo di ottenere maggiore efficienza nella gamma media che è compito dei due coni riprodurre. La dispersione orizzontale è di 90 nel sistema definitivo, mentre i prototipi son stati realizzati con un angolo leggermente più stretto. La tromba che la determina ha un comportamento piuttosto desiderabile in riferimento alla dispersione: intanto è costante per tutta la banda di frequenze riprodotta ed il livello fuori asse si mantiene alto sino al raggiungimento della dispersione nominale, nel caso dei prototipi citati circa 80, dopo di che cala in modo deciso; indicazione questa della sua efficacia in riferimento alla direttività. Del resto la bocca ha una dimensione ampia, circa 50 cm prima dei raccordi arrotondati, il che significa che già a 700 Hz la tromba ha una dimensione congrua per il controllo della dispersione e a 1400 (1/2 ë) il controllo é pienamente realizzato. La dispersione verticale, come è ovvio è determinata dall altezza e dalla apertura degli elementi dell Array. Riporto un grafico delle misure polari rilevate nel piano orizzontale e verticale su un prototipo, solo per evidenziare il comportamento descritto ad alcune frequenze significative di centro banda Le caratteristiche preliminari per un solo elemento nella sua versione di serie sono le seguenti: Banda utile di frequenze Hz Dispersione Nominale Altoparlanti bassi medi alti Sensibilità 1W/1 m bassi medi alti 90 orizzontale 2) 8 Neodimio 2) 8 Ferrite 1) driver compressione da 3 - gola da 1,41 98 db 103 db 110 db Tenuta in Potenza continua - Hi-pass inserito bassi 400WAES medi 400WAES alti 120WAES Pressione sonora continua calcolata - 1m Bassi/medi 132 db SPL Alti 131 db SPL Pressione sonora di picco calcolata - 1m Bassi/medi 138 db SPL Alti 137 db SPL Sin qui ho illustrato con le parole più semplici di cui sono capace e con le immagini più comprensibili la tecnologia innovativa e originale che Outline impiega in questo nuovo prodotto. Butterfly Low-Pack C.D.L Dalle caratteristiche preliminari fornite per l Hi-Pack, appare evidente che il sistema deve essere coadiuvato da una sezione bassi adatta alle sue caratteristiche. Nel catalogo Outline esistono almeno due prodotti che possono completare il sistema in maniera egregià e con prestazioni certamente all altezza; si chiamano Victor Live e TopSub Plus. Entrambi impiegano due 18 nel classico carico reflex in box molto compatti nonostante la riproduzione ad alto livello di frequenze molto profonde; Victor Live, all occorrenza, può essere sospeso per una maggiore versatilità d impiego. Le prestazioni sono reperibili nella documentazione tecnico/commerciale Outline. Nonostante ciò si è deciso di introdurre nella linea Butterfly un nuovo sistema per basse frequenze da - page 12

13 utilizzare insieme all Hi-Pack, condividendone le funzionalità. Infatti, il box del nuovo sistema è costruito con dimensione multipla in altezza e possiede lo stesso ingombro in pianta pur non avendo ovviamente la cavità della tromba che è presente nell Hi-Pack. È dotato dello stesso sistema di sospensione che lo rende perfettamente compatibile e consente il suo collocamento anche all interno del Line Array principale. In multiplo sovrapposti se ne possono sospendere 16 (se lo spazio lo consente anche 24!!!!!) per un altezza di circa 8 metri e un peso totale di circa 700 kg, gestibile dal sistema di sospensione senza difficoltà alcuna. È a tutti gli effetti un elemento costruito con i criteri necessari per dare forma ad un vero e proprio Vertical Line Array adatto alla riproduzione delle basse frequenze. A dire il vero, poiché il sistema è stato progettato con alcuni particolari accorgimenti che rendono semplice una possibile sostituzione degli altoparlanti con altri di diametro inferiore al 18, in dotazione standard, come ad esempio un 15 o anche un 12, ed avendo il box dimensioni in assoluto compatte che occupano il solo spazio di due Hi-Pack sovrapposti, 480 mm in altezza, 700 mm in larghezza e 600 mm in profondità, per un peso netto di 43,5 kg, incluso hardware di sospensione, il Butterfly C.D.L. 1815, questa è la sigla della versione base, può essere facilmente configurato per meglio riprodurre la banda desiderata, dai bassi più profondi ai medio/bassi più alti, ed adattarsi alle più diverse esigenze di sonorizzazione, esaltando la versatilità dell intero Vertical Line Array. Già queste caratteristiche sarebbero sufficienti per farne un degno compagno di un prodotto tecnologico come l Hi-Pack C.D.H. 483, ma Outline grazie all intensa attività di questi anni recenti, frutto di sperimentazione continua d idee, ha deciso di aggiungere un ulteriore utile peculiarità al prodotto: la dispersione a Cardioide o Iper Cardioide. Certamente questa tipologià di diffusore per frequenze basse non è proprio una novità, anche se generalmente la tecnologia necessaria per ottenere questa figura di dispersione si applica da decenni con gran dimestichezza principalmente nei microfoni. In realtà ottenere una tale figura di dispersione dai diffusori per basse frequenze non è proprio un esercizio semplice. (Sull argomento suggerisco una lettura interessante. Ref. 9). Le dimensioni in gioco, legate a grandi altoparlanti e ai relativi box per contenerli e caricarli con un volume adeguato alla riproduzione delle frequenze basse, non consentono soluzioni sempre immediate e compatte e quindi non si sono viste nel tempo realizzazioni che abbiano avuto un vero successo commerciale. Le difficoltà costruttive che derivano dai motivi accennati, infatti, portano inevitabilmente ad alti costi, aggravati dal fatto che per queste tipologie è anche necessario impiegare un elettronica sofisticata, di solito del tipo digitale. Che io sappia sul mercato professionale, ad oggi, sono presenti solo due marchi che hanno in catalogo diffusori per basse frequenze con dispersione Cardioide o similare, l americano Meyer Sound Laboratory, che ne produce un paio di modelli con amplificatore incorporato; il più noto ed il primo a giungere sul mercato professionale qualche anno fa è il PSW-6, nel quale sono utilizzati in reflex ben sei altoparlanti di grandi dimensioni, quattro per la radiazione frontale, due 18 e due 15, altri due 15 affacciati posteriormente per annullare l emissione posteriore. Le prestazioni dichiarate sono di tutto rispetto, come è prassi da parte di questo marchio, 143 db la pressione massima di picco raggiungibile in semi spazio ad 1 metro, Hz il range di frequenze operativo, 200 Kg. di peso netto per una dimensione di 1083 mm di larghezza, 1089 mm di altezza e 794 mm di profondità: tutto questo con un rapporto d attenuazione fronte retro mediamente di 15 db per la banda dichiarata. Il secondo modello, sempre del tipo Cardioide, nato espressamente come elemento di Line Array, impiega quattro altoparlanti, due 18 per la radiazione frontale e due 15 per annullare la radiazione posteriore e sebbene abbia dimensioni e peso più contenuti, larghezza 1372 mm, altezza 508 mm, profondità 775 mm per un peso netto di 180 kg, vanta anch esso prestazioni dichiarate di tutto rispetto con 140 db di pressione massima di picco ed un analogo range di frequenze operativo Hz. La tecnologia adottata in queste due realizzazioni è relativamente semplice dal punto di vista fisico; infatti, il sistema di carico adottato in entrambe le sezioni d altoparlanti, quella anteriore e quella posteriore, è il classico ad inversione di fase, comunemente noto come bass reflex, mentre è complicato il controllo elettronico implementato, che consente la dispersione Cardioide del sistema. A Meyer Sound si è aggiunto di recente nella realizzazione di bassi a dispersione Cardioide un altro marchio molto noto, Nexo. Anche nel catalogo di quest azienda francese, infatti, sono ormai presenti un paio di modelli, il CD 12, che impiega due 12 e il nuovissimo CD 18 che impiega analogamente due 18. Il costruttore francese anziché scegliere una strada classica dal punto di vista della configurazione, il bass reflex, si è cimentato con buoni risultati, considerando le caratteristiche dichiarate, ad applicare quello che dall esterno appare come una complessa configurazione doppio reflex o anche detta passa banda d ordine superiore, il cui funzionamento riguardo alla dispersione cardioide è necessariamente controllato da un elettronica digitale certamente complessa e sofisticata. Infatti, uno sguardo ai sistemi mostra la presenza solo anteriore dei condotti d accordo e d emissione del suono verso l esterno delle due camere previste dalla configurazione doppio reflex, evidenziando che la direttività di cui è capace questo particolare diffusore si realizza in qualche modo esclusivamente utilizzando l elettronica digitale; ritardi e sfasamenti elettronici in sostanza tra le emissioni dei due singoli altoparlanti. La stessa configurazione è applicata anche nel CD 18. Le prestazioni dichiarate sono per il CD 12, 102 db (+/- 3dB) di sensibilità e 134 db (+/-3dB) massimi di picco ad 1m in semispazio, per ottenere i quali facendo un rapido calcolo, servono non meno di 1.700W Peak, un range di frequenze operativo da 39 a 250 Hz, un peso di 36 kg, incluso l hardware per la sospensione e un box che misura 600 mm in larghezza 400 mm in altezza 754 mm in profondità. Per il CD 18, invece, è dichiarata una sensibilità massima di 105 db (+/-3dB) ed una massima pressione sonora di picco in semi spazio di ben 145 db (+/- 3 db) per ottenere la quale servirà un - page 13

14 amplificatore capace di erogare ben W Peak!!!!!! Dopo aver valutato che l offerta del mercato di sistemi Cardiode era piuttosto contenuta in termini quantitativi, in Outline si è deciso di progettare e produrre un proprio sistema Cardioide per la riproduzione delle basse frequenze. Quale migliore occasione di progettarlo e costruirlo in abbinamento ad un sistema Vertical Line Array con il quale condivide una più spinta direttività? Ecco il disegno in versione definitiva di un singolo elemento e di un array del Butterfly C.D.L Il Box è costruito in multistrato composito, ottenuto il larga parte per stampaggio ed incollaggio ad alta frequenza. Lo spessore, a dispetto di quanto se ne pensi necessario l impiego in un box per basse frequenze, è decisamente contenuto, 14 mm, allo scopo di contenere il peso. La forma a uovo delle pareti laterali e la forma spezzata di quella superiore ed inferiore, conferisce al box una gran rigidità portando le risonanze residue fuori della gamma di lavoro del sistema e quindi non eccitabili nemmeno ai più alti livelli d emissione sonora. Il sistema di sospensione permette una variazione dell angolo reciproco tra due elementi in totale compatibilità con quello previsto nell Hi-Pack, con il quale ha in comune molte parti meccaniche. Fin qui le caratteristiche fisiche e meccaniche che ne fanno un prodotto tecnologicamente avanzato, ma a queste favorevoli peculiarità si aggiunge la - page 14

15 dispersione Cardioide o Ipercardioide della sua emissione sonora. La tecnica adottata per ottenerla è basata essenzialmente, come in tutte le realizzazioni Outline, sull applicazione di principi di fisica e di geometria applicata all acustica piuttosto che sull utilizzo intensivo di tecniche di correzione elettronica. Personalmente ritengo il fenomeno acustico un fenomeno del tutto fisico e quindi prima di intervenire con l elettronica, in ogni progetto viene scandagliata con pazienza, ed in genere con successo, ogni possibile configurazione che porti al raggiungimento delle prestazioni desiderate. Anche per il Low-Pack è stato adottato lo stesso criterio e dopo numerosi prototipi, valutazioni e misure sul campo è stato trovato un nuovo tipo di carico acustico ibrido del quale per quanto si è cercato, non è stata trovata traccia nella letteratura tecnica mondiale riguardante i diffusori acustici ed i particolare lo speciale genere dei diffusori per basse frequenze con dispersione del tipo Cardioide o similari. Di questa nuova configurazione, ibrida dal punto di vista fisico, perché impiega per caricare i due altoparlanti, posti all interno di un volume d aria comune, una combinazione complessa di passa banda e di passa alto meccanici, interagenti tra loro, è stata depositata una richiesta di brevetto Italiana ed una internazionale (PCT), supportata da grafici polari di risposta in frequenza e da uno schema di circuito elettrico equivalente, che, oltre a precisare la tipologià brevettata, rende comprensibile il principio di funzionamento, altrimenti di difficile spiegazione in mancanza di letteratura specifica. Per sottolineare la versatilità che la tecnologia, adottata nel sistema, offre, in riferimento alle possibili variazioni, sia della banda passante riprodotta con la sostituzione degli altoparlanti, sia della figura di dispersione, senza alcuna particolare processazione elettronica se non l impiego di un semplice delay funzione presente nel controller standard GENIUS 6, è stato coniato l acronimo: Il sistema reale, nella configurazione standard, impiega un altoparlante da 18 per l emissione frontale e l altoparlante interno al box, la cui emissione è utilizzata per ricreare nel sistema la dispersione a Cardioide o Ipercardioide desiderata è da 15. Qui sotto sono riportate le risposte polari normalizzate in semi spazio ottenute dal sistema, valide per il piano orizzontale. Per il piano verticale il sistema possiede una dispersione di circa 90, estesi dal piano di appoggio ad un immaginario piano verticale che lo interseca perpendicolarmente posteriormente al diffusore (la dispersione Cardioide in questo caso è modificata dal piano di appoggio, che in pratica elimina l emissione nel quadrante inferiore destro del diagramma polare). Da notare la omogenea riduzione dell emissione posteriore per tutte le bande di frequenza interessate e il notevole rapporto front to back che, da un minimo di 12 db a 120 Hz, frequenza superiore di taglio suggerita, dà luogo ad un attenuazione dell emissione posteriore di ben oltre 15 db per tutte le altre bande di frequenza. ADLS Adjustment Directivity Loudspeaker System. Schemi e grafici significativi sono qui sotto riportati. Le caratteristiche preliminari per un solo elemento nella sua versione di serie sono le seguenti: Banda utile di frequenze Hz La complessità sostanziale dal punto di vista del circuito elettroacustico adottato si traduce invece in una grande semplicità dal punto di vista costruttivo. Dispersione Nominale Free Field 180 orizzontale/verticale Dispersione Nominale Half Space 180 orizzontale 90 verticale - page 15

16 Altoparlanti frontale posteriore Sensibilità 1W/1 m Semispazio 1) 18 Ferrite 1) 15 Neodimio 102 db Tenuta in Potenza continua Hi-Pass inserito 18 frontale 1000WAES 15 posteriore 500WAES Pressione sonora continua calcolata - 1m Microfono frontale a 4 metri Semispazio 132 db SPL Pressione sonora di picco calcolata - 1m Semispazio 138 db SPL Rapporto db SPL Front to Back 1m Microfono posteriore a 4 metri Mediamente 15 db SPL Banda passante Hz Che altro dire sulla Serie Butterfly? Probabilmente si potrebbero riportare tantissimi altri dettagli importanti per illustrarne la filosofia di progetto ed i risultati ottenuti, ma credo che quanto è contenuto in questo White Paper sia più che sufficiente. Merita almeno un accenno il software di puntamento e di calcolo acustico/meccanico che sarà fornito insieme al sistema. Tutti convengono che le esigenze attuali di prestazioni e qualità sonora in un sistema audio per Sound Reinforcement sono cresciute in misura logaritmica rispetto a quelle che solo dieci anni fa sembravano irraggiungibili. La tecnologia dei materiali, nuove idee e, perché no, vecchie idee aggiornate alle possibilità costruttive odierne, hanno reso possibile un salto di qualità e di prestazioni. A questo purtroppo non si è affiancato un analogo salto di prestazioni nei comportamenti dei responsabili del sistema audio, siano essi i fonici che lo utilizzano o coloro che ne curano l allestimento. Questa discrasia, quando e dove non risolta, porta a risultati mediocri o addirittura penosi con riferimento all unico scopo per cui si dovrebbe impiegare un impianto di Sound Reinforcement: sospensione in sicurezza dell array, riducendo in questo modo il rischio di cattivi risultati. I tools offerti dai vari fabbricanti di Line Array sono generalmente sviluppati attraverso l impiego dei classici fogli di calcolo come Excel della Microsoft. Questo limita fortemente l accuratezza grafica dei programmi, non tanto per quanto riguarda la risoluzione di per sé, ma piuttosto per il livello di correlazione logico/visuale che linguaggi nati per i calcoli e tutt al più per i grafici statistici, possono permettere di realizzare. Per questa ragione, ma anche per una visione in prospettiva dello sviluppo di tali tools il team R&D Outline ha messo in atto uno sforzo rilevante, progettando e realizzando: V.I.P. Vector Implementation Protocol il primo software dedicato ad un determinato prodotto completamente sviluppato con un linguaggio di programmazione di alto livello che utilizza le potenti librerie grafiche Open GL. Elencare tutte le funzionalità realizzate nella Beta Version del software e tutte le funzionalità previste per lo sviluppo futuro, sarebbe un impresa qui troppo ardua. Mi limito a elencarne alcune significative e a riportare alcune schermate: Creazione, settaggio e puntamento manuale e automatico di 8 Vertical Line Array contemporanei aventi due diverse tipologie di diffusori Hi-Pack o Low-Pack o di una terza tipologià che è un misto delle due precedenti. servire l audience con il massimo della qualità sonora che le numerose condizioni di contorno rendono possibile, senza trascurare anche l ottenimento di un adeguato livello sonoro. Per non affidare alla casualità una di queste condizioni di contorno, come l errore o la scarsa preparazione umana, spesso le più determinanti per il risultato, i costruttori di sistemi sofisticati e quindi difficili da settare, come i Vertical Line Array, hanno sviluppato ognuno un cosiddetto Tool che, attraverso un software dedicato ad un determinato prodotto, di relativamente semplice utilizzo, guida il responsabile del settaggio del sistema audio nel suo corretto allestimento, sia dal punto di vista del puntamento, sia dal punto di vista meccanico, rispetto ai problemi che si presentano per la Creazione e posizionamento libero di 8 aree di ascolto diverse contemporanee sulle quali effettuare i puntamenti degli Array creati. È visibile la sezione e contemporaneamente l area di ascolto disegnata. - page 16

17 È proprio tutto! Mi auguro di essere riuscito a fare un sunto che renda merito al duro lavoro di questi anni svolto con grande passione e determinazione dal Team di R&D Outline. Gennaio 2003 BRESCIA ITALY Input parametri dimensionali della sezione mediana della superficie sulla quale si vuole effettuare il puntamento di ogni singolo elemento dell array o dei vari array posizionati. Il contenuto di questo documento è soggetto alle leggi del Copyright. È vietato farne riproduzione anche parziale senza il permesso esplicito dell autore. Tutti i marchi e i prodotti citati come esempio dello stato dell arte sono dei rispettivi proprietari. Le caratteristiche dei prodotti citati e le prestazioni riportate nel testo sono tratte dalla documentazione originale resa pubblica dal fabbricante. Le informazioni sui personaggi citati sono riportate da fonti di pubblica consultazione. Referenze e Bibliografia tecnica citata nel testo Per ogni Array viene fornito un grafico con tutti i parametri per una sospensione secondo i limiti imposti dalla normativa internazionale sulla sicurezza dei carichi sospesi. Tra molti parametri di tipo acustico rappresentati in reports di vario genere interessate è la visualizzazione, in ogni posizione del piano intercettata dall asse di puntamento di un elemento dell Array, della pressione sonora con grafico a barre ad ottave che tiene conto dell apporto di tutti gli elementi dell Array in quel punto. 1) Dr. Christian Heil CEO of L-ACOUSTICS Parc de la Fontaine de Jouvence MARCOUSSIS FRANCE 2) Duran Audio, Koxkampseweg 10, 5301 KK Zaltbommel, The Netherlands. 3) James F. Novak, A Column Loudspeaker with Controlled Coverage Angle. Preprint 260; Convention 14; October ) Sound Fields Radiated by Multiple Sound Sources Arrays Heil, Christian; Urban, Marcel AES Preprint 3269; Convention 92; March ) Wavefront Sculpture Technology, MARCEL URBAN, CHRISTIAN HEIL, PAUL BAUMAN AES Convention Paper 5488, Convention 111th, New York, ) Acoustical Engineering, Harry F.Olson D. Van Nostrand Company, Inc., ) Acoustics, Leo L. Beranek, Mc Graw- Hill Book Company, Inc Heil Christian, US Patent N 5,163,167 Sound Wave Guide 8) Eric Vincenot è CEO e progettista della NEXO SA 154 allée des Erables ZAC de Paris Nord II B.P F Roissy Cedex Francois Deffarges è un collaboratore e il coinventore del Dispositivo di sonorizzazione a guida d onda acustica descritto nella domanda di brevetto citata. 9) Design of a Loudspeaker System with a Low-Frequency Cardiodlike Radiation Pattern, Boone, Marinus M., Ouweltjes, Okke, JAES Volume 45 Number 9, September page 17

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