APPROCCIO AL PAZIENTE

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1 CROCE ROSSA ITALIANA VOLONTARI DEL SOCCORSO APPROCCIO AL PAZIENTE V.d.S. Marcello CESINARO

2 OBIETTIVO GESTIRE I DISAGI EMOTIVI CHE UNA PERSONA MANIFESTA DURANTE IL SOCCORSO.

3 I DISAGI EMOTIVI SONO MANIFESTATI A CAUSA DI: STATO PATOLOGICO (Carenza nutritivi,traumi,assunzione di sostanze, condizioni climatiche) STATO PSICOLOGICO (DISAGIO PSICHICO) (Stato di salute mentale del soggetto)

4 DISAGI EMOTIVI (stato patologico) IL COMPORTAMENTO CHE DEVE CARATTERIZZARE IL MODO DI RAPPORTARSI CON L INFORTUNATO E QUELLO DI CONSIDERARE CHE SI HA DAVANTI UNA PERSONA E NON UN CASO. A SEGUITO DI UN EVENTO PATOLOGICO LA PERSONA MANIFESTA: PAURA, ANGOSCIA, RABBIA. RAPPORTANDOSI CON IL SOCCORRITORE PUO RIVELARE: DIFFIDENZA, COLLABORAZIONE; DEPRESSIONE, ANSIETA, EUFORIA; IRRITABILITA, OSTILITA, AGGRESSIVITA.

5 DISAGI EMOTIVI (stato patologico) COME COMPORTARSI : CERCHIAMO DI ESSERE E APPARIRE CALMI E SICURI; NON DIRE COSE BANALI, PARAGONI CON ESPERIENZE PROPRIE, STORIE CON RISVOLTI FUNESTI; PERMETTIAMO AL PAZIENTE DI VEDERCI IN VISO, SENZA ESSERE TROPPO INVADENTI; PRESENTIAMOCI, CHIEDIAMO IL NOME; SPIEGARE LE AZIONI CHE COMPIAMO, CERCANDO DI DIRE LA VERITA IN MODO CELATO ;

6 DISAGI EMOTIVI (stato patologico) COME COMPORTARSI : NON OFFENDIAMOCI SE CI VENGONO RIVOLTE PAROLE O REAZIONI NEGATIVE; SOLO SE CERTI DI AVER STABILITO UN CERTO RAPPORTO DI COLLABORAZIONE, STABILIRE UN CONTATTO FISICO; FARE DOMANDE SEMPLICI E ASCOLTARE FINO ALLA FINE LA RISPOSTA; RACCOLTE LE INFORMAZIONI, SVIARE L ATTENZIONE SU QUANTO E ACCADUTO, USANDO TATTO E DISCREZIONE.

7 DISAGI EMOTIVI CASI PARTICOLARI PAZIENTE OSTILE, AGGRESSIVO COME COMPORTARSI : CERCHIAMO DI ESSERE O APPARIRE CALMI E SICURI; NON AVVICINARSI TROPPO AL PAZIENTE; PRESENTIAMOCI, CHIEDIAMO IL NOME; CREAMIO UNA SORTA DI ALLEANZA, SENZA ESSERE TROPPO INVADENTI; NON FARE NIENTE PER CUI SI SENTA MINACCIATO, FARLO PARLARE NEL MODO CHE PIU GLI AGGRADA ;

8 DISAGI EMOTIVI CASI PARTICOLARI PAZIENTE OSTILE, AGGRESSIVO COME COMPORTARSI : NON OFFENDIAMOCI SE CI VENGONO RIVOLTE PAROLE O REAZIONI NEGATIVE; NON RIMANERE IN LUOGHI CON OGGETTI POTENZIALMENTE PERICOLOSI; NON RIMANERE DA SOLI CON IL PAZIENTE; SE NECESSARIO FAR CHIAMARE DA ALTRA PERSONA, SENZA DAR SENTORE, LE FORZE DELL ORDINE.

9 DISAGI EMOTIVI CASI PARTICOLARI IL PAZIENTE E UN BAMBINO COME COMPORTARSI : PRESENTIAMOCI, CHIEDIAMO IL NOME; PARLARE IN MODO SEMPLICE; FARE POCHE DOMANDE IN MODO PRECISO E CALMO, SENZA ASSILLARE; SORRIDIAMO SEMPRE, DIAMO QUALCHE OGGETTO PER DISTRARLO; NON FACCIAMO I GENITORI, DIAMO SFOGO ALLE PAURE DEL BAMBINO.

10 DISAGI EMOTIVI CASI PARTICOLARI IL PAZIENTE E UN ANZIANO COME COMPORTARSI : PRESENTIAMOCI, CHIEDIAMO IL NOME; PARLARE IN MODO SEMPLICE E CHIARO; FARE POCHE DOMANDE IN MODO PRECISO E CALMO, SENZA ASSILLARE; SORRIDIAMO SEMPRE, SE NECESSARIO CONVINCERLO A FARE QUELLO CHE LA SITUAZIONE RENDE NECESSARIO.

11 DISAGI EMOTIVI CASI PARTICOLARI IL PAZIENTE E NON UDENTE COME COMPORTARSI : CHIEDIAMO A GESTI SE E IN GRADO DI LEGGERE IL LABIALE; SE E SI, PARLEREMO LENTAMENTE IN MODO NATURALE; SE E NO, COMUNICHEREMO A GESTI O CON DEI BIGLIETTI SCRITTI; NORME GENERALI DI APPROCCIO.

12 DISAGI EMOTIVI CASI PARTICOLARI IL PAZIENTE E NON VEDENTE COME COMPORTARSI : PRESENTIAMOCI, CHIEDIAMO IL NOME; PARLARE IN MODO SEMPLICE E CON NATURALEZZA; MANTENIAMO SEMPRE UN CONTATTO VERBALE E FISICO, SPIEGANDO QUELLO CHE STIAMO FACENDO; NORME GENERALI DI APPROCCIO.

13 DISAGI EMOTIVI CASI PARTICOLARI IL PAZIENTE E VITTIMA DI UN CRIMINE COME COMPORTARSI : NON AFFRONTARE I MALVIVENTI SE SONO ANCORA PRESENTI NELLA SCENA DEL DELITTO; CHIAMANDO I SOCCORSI SPECIFICARE CHE E STATO COMMESSO UN CRIMINE; NON ALTERARE LA SCENA DEL MISFATTO; SE LA VITTIMA E UNA DONNA CHE HA SUBITO UNO STUPRO, SUGGERIRE DI NON PULIRSI PER NON ELIMINARE INDIZI E, COMUNQUE, FARLA SENTIRE POSSIBILMENTE A PROPRIO AGIO.

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15 DISAGIO PSICHICO ALTERAZIONE DOVUTA A SCOMPENSO PSICHICO ACUTO CHE COMPORTA UNA GRAVE DIFFICOLTA A SVOLGERE, CON LE PROPRIE CAPACITA, IL NORMALE SVOLGIMENTO DELLA VITA QUOTIDIANA. CLASSIFICAZIONE: STATO CONFUSIONALE; AGITAZIONE PSICOMOTORIA; PSICOSI; CRISI DEPRESSIVE;

16 DISAGIO PSICHICO STATO CONFUSIONALE IL PAZIENTE MANIFESTA: LIEVE, PARZIALE O TOTALE DISORIENTAMENTO, NELLO SPAZIO, NEL TEMPO E VERSO GLI ALTRI; AMNESIA, NON RICORDA IL NOME, IL PROPRIO DOMICILIO, COME E ARRIVATO SUL POSTO.

17 DISAGIO PSICHICO AGITAZIONE PSICO-MOTORIA IL PAZIENTE MANIFESTA: INCAPACITA A RIMANERE FERMO O SEDUTO; TENSIONE, ANGOSCIA, IL PAZIENTE SI TORCE LE MANI; NON PORTA A TERMINE COSE INIZIATE; ALTERAZIONI NELLA SFERA AFFETTIVA E DELLO SVILUPPO DEL PENSIERO.

18 DISAGIO PSICHICO PSICOSI IL PAZIENTE MANIFESTA: DISTORSIONE DELLA REALTA, ALTERAZIONE DEL LINGUAGGIO E DELL INTELLETTO; DELIRIO, ALLUCINAZIONI, COMPORTAMENTO PRIMORDIALE; IL PAZIENTE NON E COSCIENTE DEI SUOI DISTURBI. ATTENZIONE, E POSSIBILE UNA AUTO O ETERO AGGRESSIONE!

19 DISAGIO PSICHICO DEPRESSIONE IL PAZIENTE MANIFESTA: ANSIA, SOFFERENZA, PENSIERI OSSESSIVI; ABBASSAMENTO DEL TONO DELL UMORE; APATIA, RILUTTANZA NEL COMUNICARE. ATTENZIONE, E POSSIBILE UNA AUTO O ETERO AGGRESSIONE!

20 DISAGIO PSICHICO : COME COMPORTARSI CERCHIAMO DI ESSERE O APPARIRE CALMI E SICURI; PRESENTIAMOCI, MOTIVARE LA NOSTRA PRESENZA; DIRE CHE AGIAMO PER IL SUO BENE, NON DIRE BANALITA ; INSTAURARE UN CONTATTO VERBALE SENZA ESSERE TROPPO INVADENTI, PERMETTIAMOGLI DI VEDERCI IN VISO; NON AGGREDIRE VERBALMENTE, NON CERCARE DI TRATTENERLO.

21 DISAGIO PSICHICO : COME COMPORTARSI NON OFFENDIAMOCI SE CI VENGONO RIVOLTE PAROLE O REAZIONI NEGATIVE; SOLO SE CERTI DI AVER STABILITO UN CERTO RAPPORTO DI COLLABORAZIONE, E SU ESPLICITO ASSENSO DEL PAZIENTE, STABILIRE UN CONTATTO FISICO; FARE DOMANDE SEMPLICI E PAZIENZA, I TEMPI DI DECISIONE SONO LUNGHI; ACCONTENTIAMO IL PAZIENTE IN TUTTE LE RICHIESTE RAGIONEVOLI,PER QUANTO SIA POSSIBILE.

22 DISAGIO PSICHICO CASI PARTICOLARI IL PAZIENTE E DELIRANTE COME COMPORTARSI : IL PAZIENTE VEDE ANIMALETTI, STRANE CREATURE.. NON NEGARE ASSOLUTAMENTE QUELLO CHE IL PAZIENTE CI RIFERISCE, MA CERCARE DI FARGLI CAPIRE CHE QUELLO CHE VEDE E CONSEGUENZA DEL SUO STATO DI ANSIA; PARLANDO, FAR INTENDERE AL PAZIENTE CHE HA BISOGNO DI CURE PER OVVIARE AL PROBLEMA.

23 DISAGIO PSICHICO CASI PARTICOLARI IL PAZIENTE E CATATONICO COME COMPORTARSI : IL PAZIENTE HA LO SGUARDO FISSO, E IMMOBILE, SEMBRA ESTRANEO ALLA SCENA, MA INTUISCE E PUO AVERE REAZIONI VIOLENTE PARLIAMOCI IN MODO SEMPLICE E CON NATURALEZZA; METTERSI ALLO STESSO PIANO, SIA VERBALMENTE CHE IN ALTEZZA, IN MODO AFFETTUOSO.

24 DISAGIO PSICHICO CASI PARTICOLARI PAZIENTE CON POTENZIALE O TENTATO SUICIDIO (depressione), COME COMPORTARSI : 118, Forze dell Ordine SE ARMATO NON FARE MOVIMENTI BRUSCHI; FARLO PARLARE, TENENDO UNA DOVUTA DISTANZA IN MODO TALE CHE NON SI SENTA MINACCIATO; NON CHIEDERE MAI DIRETTAMENTE IL MOTIVO CHE LO SPINGE AL SUICIDIO, ASCOLTARE SE DICE SPONTANEAMENTE LE PROPRIE RAGIONI; NON DIRE BANALITA, MA ALLO STESSO TEMPO NON MOSTRARSI INDIFFERENTI O DISINTERESSATI; ESPRIMERE GIUDIZI SOLO SE RICHIESTI E SEMPRE IN FORMA DUBITATIVA, PILOTARE I SUOI PENSIERI LONTANO DAL SUICIDIO CON DISCREZIONE; CHIEDERE SE DOBBIAMO DIRE QUALCOSA A QUALCUNO ; TENTATO SUICIDIO BLANDO : CONTROINTENZIONALE TENTATO SUICIDIO MANCATO : INTENZIONALE

25 Trattamento Sanitario Obbligatorio (T.S.O.) E UNA PROCEDURA DA ATTIVARE NEI CASI IN CUI UN PAZIENTE, CON UN FORTE DISAGIO PSICHICO, RIFIUTA IL RICOVERO OSPEDALIERO O UNA TERAPIA ADEGUATA. COME COMPORTARSI: CHIAMARE IL 118 ESPONENDO IL PROBLEMA; LO STESSO 118 CONTATTERA UN REPARTO PSICHIATRICO DI ZONA O IL SERVIZIO DI IGIENE MENTALE PER L ASPETTO ORGANIZZATIVO; PER L ASPETTO LEGISLATIVO, SEMPRE IL 118, CONTATTERA I VIGILI URBANI DEL COMUNE IN CUI SI PRESENTA IL CASO. RIMANERE SUL POSTO FINO A QUANDO CI VIENE RICHIESTO DAL 118 O DAI SANITARI.

26 DOMANDE? DUBBI? PERPLESSITA?

27 CONCLUSIONI SE SAPREMO VALUTARE E GESTIRE UNA SITUAZIONE IN CUI IL SOGGETTO E UN PAZIENTE CON DEI DISAGI EMOTIVI.. AVREMO RIDOTTO DI MOLTO LA SUA SOFFERENZA. GRAZIE PER L ATTENZIONE

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