Lettura e interpretazione del bilancio d esercizio per non specialisti

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2 Reggio Emilia 15/22 novembre 2012 Lettura e interpretazione del bilancio d esercizio per non specialisti SC & A SCALABRINI CADOPPI & ASSOCIATI DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

3 La normativa di riferimento Codice Civile, Libro V, Sez. IX Del bilancio : artt bis Decreto Legislativo 9 aprile 1991 n. 127 con cui sono state attuate in Italia la IV e la VII Direttiva CEE in materia societaria relative rispettivamente al bilancio d esercizio e al bilancio consolidato Principio contabile nazionale n. 11: Bilancio d esercizio Finalità e postulati Principio contabile nazionale n. 12 Composizione e schemi del bilancio d esercizio di imprese mercantili industriali e di servizi

4 Il Bilancio d esercizio Finalità e postulati

5 Il Bilancio d esercizio finalità e postulati Decreto Legislativo 9 aprile 1991 n. 127 Con cui sono state attuate in Italia la IV e la VII Direttiva CEE in materia societaria relative rispettivamente al bilancio d esercizio e al bilancio consolidato Decreto Legislativo 17 gennaio 2003 n. 6, Principio contabile nazionale n. 11: Bilancio d esercizio Finalità e postulati Principio contabile nazionale n. 12 Composizione e schemi del bilancio d esercizio di imprese mercantili industriali e di servizi

6 Codice Civile art Redazione del bilancio 1) Gli amministratori devono redigere il bilancio d esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa. 2) Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico. 3) Se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, si devono fornire le informazioni complementari necessarie allo scopo.

7 Codice Civile art Redazione del bilancio 4) Se, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione degli articoli seguenti è incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta, la disposizione non deve essere applicata. La nota integrativa deve motivare la deroga e deve indicarne l'influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico. Gli eventuali utili derivanti dalla deroga devono essere iscritti in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recuperato. 5) Il bilancio deve essere redatto in unità di euro, senza cifre decimali, ad eccezione della nota integrativa che può essere redatta in migliaia di euro.

8 Codice Civile art bis Principi di redazione del bilancio Nella redazione del bilancio devono essere osservati i seguenti principi: 1) la valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell'attività, nonché tenendo conto della funzione economica dell'elemento dell'attivo o del passivo considerato; 2) si possono indicare esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell'esercizio; 3) si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza dell'esercizio, indipendentemente dalla data dell'incasso o del pagamento;

9 Codice Civile art bis Principi di redazione del bilancio 4) si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell'esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di questo; 5) gli elementi eterogenei ricompresi nelle singole voci devono essere valutati separatamente; 6) i criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio all'altro.

10 Principi Contabili Duplice funzione: 1) interpretare in chiave tecnica le norme di legge in materia di bilancio 2) integrare le norme sul bilancio ove queste risultino insufficienti

11 Principio Contabile n. 1 Finalità del bilancio d esercizio: 1) Fornire una periodica e attendibile conoscenza, secondo corretti principi contabili, del risultato economico e della connessa valutazione e composizione del patrimonio aziendale, nonché della situazione finanziaria 2) Fornire elementi informativi essenziali ad assolvere la funzione di strumento di informazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell impresa in funzionamento in modo da renderlo intelligibile e corretto (nota integrativa e rendiconto finanziario)

12 Definizione di corretti principi contabili I corretti principi contabili sono quei principi che hanno autorevole sostegno ed avallo della dottrina ragionieristica più evoluta e degli esperti amministrativi oculati e competenti, così da diventare di generale accettazione anche in un contesto internazionale.

13 Postulati del bilancio d esercizio Utilità del bilancio d esercizio per i destinatari e completezza dell informazione Prevalenza degli aspetti sostanziali su quelli formali. Esempi: leasing lease-back pronti contro termine

14 Postulati del bilancio d esercizio Comprensibilità (chiarezza) distinta indicazione dei componenti di reddito e patrimonio senza effettuazione di compensazioni netta individuazione dei componenti di reddito ordinari da quelli straordinari separata indicazione dei costi e dei ricavi della gestione tipica dagli altri costi e ricavi d esercizio

15 Postulati del bilancio d esercizio Incomparabilità delle finalità del bilancio d esercizio con l inclusione delle valutazioni prospettiche dell investitore Incomparabilità delle finalità del bilancio d esercizio con la determinazione del reddito fiscale

16 Postulati del bilancio d esercizio Prudenza: I profitti non realizzati non devono essere contabilizzati, mentre tutte le perdite anche se non definitivamente realizzate devono essere riflesse in bilancio Periodicità: Il bilancio si riferisce ad un determinato periodo amministrativo e non all intera vita aziendale

17 Comparabilità Postulati del bilancio d esercizio La forma di presentazione deve essere costante I criteri di valutazione adottati devono essere mantenuti costanti I mutamenti strutturali devono essere chiaramente evidenziati

18 Postulati del bilancio d esercizio Costanza di applicazione dei principi contabili ed in particolare dei criteri di valutazione: Il cambiamento dei principi contabili può/deve effettuarsi solo in casi eccezionali (sia per frequenza che per natura dell evento) Motivazione ed effetto del cambiamento devono essere propriamente evidenziati

19 Competenza Postulati del bilancio d esercizio L effetto delle operazioni e degli altri eventi deve essere rilevato contabilmente ed attribuito all esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono e non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti di numerario (incassi e pagamento) Correlazione di ricavi e costi relativi ad un esercizio

20 Postulati del bilancio d esercizio: la Competenza Competenza Ricavi Il processo produttivo dei beni o dei servizi è stato completato Si è verificato il passaggio sostanziale e non formale del titolo di proprietà

21 Postulati del bilancio d esercizio: la Competenza Competenza Costi I costi devono essere correlati con i ricavi d esercizio La correlazione si realizza: Per associazione di causa ad effetto tra costi e ricavi Per ripartizione dell utilità o funzionalità pluriennale (ammortamento) Per imputazione diretta dei costi al conto economico in base al tempo e/o al venir meno della loro utilità.

22 acquisto Ciclo reddituale Ciclo tecnico (produco) vendo pago Ciclo monetario incasso

23 Postulati del bilancio d esercizio Significatività e rilevanza dei fatti economici - Il bilancio d esercizio deve esporre solo quelle informazioni che hanno un effetto significativo e rilevante sui dati di bilancio o sul processo decisionale dei destinatari

24 Postulati del bilancio d esercizio Principio del costo (costo come criterio base delle valutazioni di bilancio dell impresa in funzionamento). - Il costo non rappresenta solo la spesa per l acquisizione dei beni utilizzati nel processo produttivo, ma è anche espressione del loro valore di funzionamento - Il criterio del costo è quello che lascia minor latitudine agli apprezzamenti soggettivi - Il criterio del costo è di facile applicabilità ed attuazione

25 Dalla situazione contabile al bilancio d esercizio Procedimento di formazione del bilancio d esercizio A) PROCEDIMENTI DI RILEVAZIONE Identificare i fatti economico-tecnici della gestione aziendale, interpretarli, controllarli e rappresentarli (scelta di criteri contabili ben precisi) B) PROCEDIMENTI DI RICOGNIZIONE DEI COMPONENTI ATTIVI E PASSIVI DEL CAPITALE D IMPRESA Formazione degli inventari contabili (strumento di controllo e di valutazione) C) PROCEDIMENTI DI RAPPRESENTAZIONE Esposizione della situazione patrimoniale-finanziaria e dei risultati conseguiti

26 Forma e struttura del bilancio d esercizio

27 Le fonti ART REDAZIONE del BILANCIO ART BIS - PRINCIPI di REDAZIONE ART TER - STRUTTURA dello STATO PATRIMONIALE e del CONTO ECONOMICO ART CONTENUTO dello STATO PATRIMONIALE ART.2424 BIS - DISPOSIZIONI per ALCUNE VOCI ART CONTENUTO del CONTO ECONOMICO ART.2425 BIS - ISCRIZIONE dei RICAVI e dei COSTI ART CRITERI DI VALUTAZIONE ART CONTENUTO della NOTA INTEGRATIVA ART RELAZIONE sulla GESTIONE ART BIS - BILANCIO in FORMA ABBREVIATA

28 Composizione del bilancio Il bilancio è un insieme unitario ed organico di documenti e la sua composizione è obbligatoria: Stato Patrimoniale Bilancio Conto Economico Nota Integrativa N.B. I corretti principi contabili richiederebbero anche il Rendiconto finanziario, ma per ora la sua mancanza non è considerata, in via generale, nel nostro ordinamento come violazione del principio della rappresentazione veritiera e corretta

29 Schemi di bilancio previsti dalla IV Direttiva CEE 1. S.P. 1. A SEZIONI CONTRAPPOSTE 2. IN FORMA SCALARE 2. C.E. 1. NATURA 2. DESTINAZIONE b. A SEZIONI CONTRAPPOSTE a. IN FORMA SCALARE b. A SEZIONI CONTRAPPOSTE a. IN FORMA SCALARE 3. Allegati (note al bilancio) La Direttiva non prevedeva alcun formato o sequenza obbligatoria ma è specificato il loro contenuto, delegandoli ai singoli Stati membri

30 Lo Stato Patrimoniale rappresentazione e valutazione della struttura patrimoniale-finanziaria d azienda colta in un dato istante Schema obbligatorio: art e 2424-bis del codice civile Esposizione di attività e passività a sezioni contrapposte Criterio di classificazione: destinazione economica Presenza di informazioni utili anche dal punto di vista finanziario Esposizione dei valori dell attivo al netto dei fondi rettificativi Presenza di risultati sintetici derivanti da sistemi impropri di scritture contabili (conti d ordine)

31 Lo Stato Patrimoniale secondo il codice civile Struttura a sezioni contrapposte ATTIVO PASSIVO A. Crediti verso soci B. Immobilizzazioni C. Attivo circolante D. Ratei e risconti Classificazione in base al ruolo di ciascuna attività nell ambito dell ordinaria gestione aziendale A. Patrimonio Netto B. Fondi per rischi ed oneri C. Trattamento di fine rapporto D. Debiti E. Ratei e risconti Classificazione in base alla natura delle fonti di finanziamento

32 Schema di stato patrimoniale ex art c.c.

33 Il Conto Economico rappresenta la situazione reddituale dell impresa in funzionamento con una sintesi di valori economici positivi e negativi attribuiti sulla base del criterio di competenza economica Schema obbligatorio: art del codice civile Esposizione dei componenti reddituali in forma scalare Suddivisione tra valori di natura ordinaria e straordinaria Esposizione dei valori di costo per natura

34 Il Conto Economico A) Valore della produzione B) - Costi della produzione = Differenza fra valore e costi della produzione C) +/- Proventi e oneri finanziari D) +/- Rettifiche di valore di attività finanziarie E) +/- Proventi e oneri straordinari = Risultato prima delle imposte - Imposte sul reddito = Utile / (Perdita) dell esercizio ======

35 Schema di Conto Economico ex art c.c.

36 Gestione straordinaria Relazione Ministeriale al D.lgs. 127/91 Per considerare straordinario un componente di reddito: Non è sufficiente l eccezionalità (a livello temporale) o l anormalità (a livello quantitativo) E necessaria l estraneità rispetto alla gestione ordinaria

37 Gestione straordinaria Principio contabile n. 29 Perché un evento si possa considerare straordinario devono ricorrere entrambe le seguenti condizioni: a) Gli eventi devono essere causali e accidentali e le operazioni sono estranee all attività ordinaria dell impresa b) Gli eventi devono essere infrequenti

38 Proventi e oneri straordinari a) Oneri, plusvalenze e minusvalenze derivanti da operazioni con rilevanti effetti sulla struttura dell azienda b) Plusvalenze e minusvalenze derivanti dall alienazione di immobili civili ed altri beni non strumentali all attività produttiva e non afferenti la gestione finanziaria c) Plusvalenze e minusvalenze da svalutazioni e rivalutazioni di natura straordinaria d) Sopravvenienze attive e passive derivanti da fatti naturali o da fatti estranei alla gestione dell impresa e) Componenti di reddito relativi ad esercizi precedenti f) Componenti straordinari conseguenti a mutamenti nei principi contabili adottati g) Imposte relative ad esercizi precedenti

39 Le imposte di competenza UTILE CIVILISTICO +/- VARIAZIONI FISCALI = IMPONIBILE FISCALE IMPONIBILE FISCALE x ALIQUOTA D IMPOSTA = IMPOSTA Le differenze tra imponibile fiscale e reddito ante-imposte civilistico possono generale uno spostamento temporale, ai fini fiscali, di componenti positivi o negativi di reddito e quindi di tassazione in diversi esercizi

40 Imposte differite e anticipate

41 Imposte differite e anticipate

42 Imposte differite e anticipate Le imposte differite e anticipate traggono origine dalle differenze fiscali che possono sorgere tra il risultato del conto economico ante-imposte e il reddito imponibile ai fini fiscali

43 Imposte differite e anticipate

44 Imposte differite e anticipate Le differenze temporanee determinano lo spostamento della tassazione da un esercizio ad un altro perché esistono differenti modalità di imputazione dei costi e dei ricavi in sede civilistica e tributaria. Lo sfasamento temporale comporta un anticipo o differimento del momento impositivo rispetto alla competenza civilistica. L effetto che ne deriva, però, è destinato ad annullarsi nel tempo perché i valori diventeranno imponibili o deducibili in uno o più esercizi successivi. Ø differenze temporanee POSITIVE ( tassabili ) Ø differenze temporanee NEGATIVE ( deducibili )

45 Imposte differite e anticipate

46 Imposte differite e anticipate Differenze temporanee positive originano valori imponibili negli esercizi futuri Derivano dalla deduzione di componenti positivi di reddito che saranno ripresi in esercizi successivi a quello in cui sono iscritti a conto economico (l imponibile dell esercizio corrente si riduce e aumentano quelli degli esercizi futuri) PASSIVITA PER IMPOSTE DIFFERITE (plusvalenze patrimoniali rateizzate, ammortamenti fiscali superiori alla quota civilistica)

47 Imposte differite e anticipate Differenze temporanee negative sono generate da componenti negative di reddito inserite a conto economico che saranno fiscalmente deducibili in esercizi futuri l imponibile dell esercizio corrente aumenta e diminuisce quello degli esercizi futuri ATTIVITA PER IMPOSTE ANTICIPATE (costi deducibili per cassa, costi con deducibilità parziale obbligatoria o facoltativa, accantonamenti a fondi del passivo, riporto a nuovo di perdite fiscali)

48 Imposte differite esempio

49 Imposte differite esempio (segue)

50 Imposte anticipate - esempio

51 Imposte anticipate esempio (segue)

52 La Nota Integrativa funzione di fornire l analisi e l illustrazione dei dati sintetici contenuti negli schemi di Stato Patrimoniale e di Conto Economico Schema obbligatorio: art del codice civile Determinante per la comprensione della dinamica economica caratterizzante l esercizio Necessità di fornire indicazioni in merito ad informazioni di dettaglio relative alle differenti voci di bilancio Necessità di indicare tutte le informazioni complementari ritenute necessario al bilancio per raggiungere il fine proprio Necessità di fornire rappresentazione di uno schema contenente la composizione del patrimonio netto ed un prospetto delle variazioni intervenute nelle parti ideali di patrimonio netto

53 Contenuto della Nota Integrativa CRITERI di VALUTAZIONE - Spiegazione IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI - Movimentazione IMMOBILIZZAZIONI IMMMATERIALI - composizione, ammortam., svalut. VOCI dell ATTIVO e del PASSIVO - Variazioni PARTECIPAZIONI - Elenco, sede, capitale, utile, quota posseduta CREDITI e DEBITI di durata SUPERIORE A 5 ANNI - Composizione RATEI e RISCONTI - Composizione RICAVI di VENDITA - Per categoria di attività e area geografica IMPOSTE DIFFERITE e ANTICIPATE - Modalità di calcolo DIPENDENTI - Numero medio AMMINISTRATORI E SINDACI - Compensi PATRIMONI DESTINATO - Specifica LEASING - Valori che si sarebbero ottenuti con il Metodo Finanziario PATRIMONIO NETTO - Composizione, variazioni, utilizzo delle Riserve

54 Contenuto della Nota Integrativa

55 Il Rendiconto Finanziario Consente l apprezzamento delle condizioni di economicità procedendo all analisi dei fenomeni caratterizzanti la dinamica finanziaria dell impresa in funzionamento Nessun obbligo legislativo a livello nazionale Esplicita previsione di tale documento sulla base dei Principi Contabili Nazionali (principio n. 12) Risorse finanziarie di riferimento: - disponibilità liquide - capitale circolante netto Esplicito obbligo di predisposizione sulla base di quanto previsto dai Principi Contabili Internazionali 55

56 Relazione sulla Gestione Non rappresenta un documento costitutivo del bilancio di esercizio, ma ha la funzione di correlare il medesimo con informazioni utili per una migliore comprensione della situazione patrimoniale-finanziaria e della dinamica reddituale 56

57 azione sulla gestione Relazione sulla Gestione Deve contenere un resoconto dell andamento della gestione della società Deve contenere informazioni circa alcuni aspetti gestionali critici Deve contenere informazioni concernenti i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell esercizio e l evoluzione prevedibile della gestione aziendale 57

58 Bilancio in forma abbreviata Previsione all interno dell art bis Chi può redigere un bilancio in forma abbreviata? Le aziende che non superino nel primo esercizio o, successivamente, per due esercizi consecutivi due dei seguenti parametri quantitativi totale dell attivo patrimoniale: euro totale dei ricavi delle vendite e delle prestazioni: euro dipendenti occupati in media durante l esercizio: 50 unità Semplificazioni sia in materia di redazione del Conto Economico, che in materia di redazione dello Stato Patrimoniale, che in tema di informativa da fornire all interno della Nota Integrativa 58

59 Bilancio in forma abbreviata

60 Il Bilancio d esercizio Riclassificazione e indici

61 Riclassificazione e indici Informazioni di natura volontaria utili alla lettura e all interpretazione del Bilancio e dell andamento aziendale

62 Stato Patrimoniale secondo corretti principi contabili (criterio finanziario) Le poste rettificative sono esposte a riduzione delle voci a cui si riferiscono I conti di patrimonio netto sono raggruppati e separati dalle passività L utile dell esercizio è parte integrante del patrimonio netto Le perdite a nuovo e la perdita dell esercizio sono esposti a riduzione del patrimonio netto

63 Stato Patrimoniale secondo corretti principi contabili (criterio finanziario) Le poste attive e passive devono essere classificate, separate e identificate per gruppi omogenei Riclassificazione degli elementi patrimoniali per gruppi omogenei sotto il profilo finanziario sulla base della loro diversa attitudine a trasformarsi in numerario Criterio di liquidità delle poste attive e di esigibilità delle poste passive Periodo amministrativo annuale assunto come criterio per la classificazione delle poste patrimoniali Rimanenze di magazzino considerate attività correnti

64 Stato Patrimoniale riclassificato (criterio finanziario) Attività A breve (o correnti) = liquidabili entro 12 mesi Immobilizzate = liquidabili oltre 12 mesi Passività A breve (o correnti) = esigibili entro 12 mesi A medio-lungo termine = esigibili oltre 12 mesi

65 Stato Patrimoniale riclassificato (criterio finanziario)

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68 Stato patrimoniale riclassificato : una sintesi

69 I Margini finanziari: il Capitale Circolante netto ATTIVITA CORRENTI PASSIVITA CORRENTI

70 Margini finanziari: un esempio

71 I Margini finanziari: il Margine di Tesoreria LIQUIDITA IMMEDIATE E DIFFERITE PASSIVITA CORRENTI

72 I Margini finanziari: il Margine di Struttura PATRIMONIO NETTO IMMOBILIZZAZIONI

73 Indici di liquidità e solvibilità Liquidità immeditate e differite Indice di liquidità = Passività correnti = 1,84

74 Indici di liquidità e solvibilità Attività correnti Indice di disponibilità = Passività correnti = 3,17

75 Indici di liquidità e solvibilità Patrimonio netto Grado di copertura delle immobilizzazioni = Immobilizzazioni = 1,41

76 Indici di liquidità e solvibilità Patrimonio netto Indice di indipendenza finanziaria = Capitale investito = 0,38

77 Il Conto Economico riclassificato Risultato netto Risultato della gestione caratteristica (reddito operativo) Risultato della gestione finanziaria (prov. e oneri finanziari) Risultato della gestione extra-caratteristica (prov. e oneri atipici) Gestione corrente o ordinaria Risultato della gestione straordinaria (prov. e oneri straordinari) Oneri tributari su reddito

78 Le diverse tipologie di riclassificazione 1. Conto economico a fatturato e costo del venduto 2. Conto economico a valore aggiunto 3. Conto economico a margine di contribuzione

79 Conto economico riclassificato a costo del venduto

80 Il Margine Lordo Industriale

81 Conto economico riclassificato a costo del venduto

82 Conto economico riclassificato a margine di contribuzione

83 Conto economico riclassificato a margine di contribuzione

84 Conto economico riclassificato - esempio

85 Conto economico riclassificato - esempio

86 Indici di redditività Redditività misura relativa Rapporto tra: Una determinata configurazione del REDDITO Il CAPITALE IMPIEGATO per l ottenimento di tale reddito

87 Indici di redditività ROE (return on equity) Indice di redditività del capitale proprio = ROE = Reddito netto Patrimonio netto = 0, PUNTO DI VISTA dei SOCI Rappresenta il rapporto tra il reddito netto dell esercizio ed i mezzi propri investiti (mantenuti investiti) dai soci nell impresa E una misura sintetica della redditività globale

88 Indici di redditività ROI (return on investments) Indice di redditività del Capitale Investito = ROI Reddito Operativo = Capitale investito = 0,01 Esprime la REDDITIVITA della gestione caratteristica. Il Capitale Investito deve essere depurato degli investimenti e attività extra-caratteristiche (es. immobili civili, partecipazioni, ecc.)

89 La scomposizione del ROI ROI Ro = Ci = Ro V X V Ci Significa che la redditività operativa della gestione dell impresa dipende: a) Dai margini di profitto che si ottengono per ognuno dei cicli produttivi (redditività delle vendite) b) Dalla velocità con cui tali cicli si ripetono nel corso di un esercizio (rotazione del capitale investito) e cioè dai volumi di vendita

90 La scomposizione del ROI Politica di bassi margini sulle vendite ed elevata rotazione del capitale investito Politica di elevati margini sulle vendite e minore velocità di rotazione del capitale investito

91 Indici di redditività ROA (return on assets) Indice di redditività del Capitale Investito totale Reddito della gestione corrente (*) + proventi finanziari. = Capitale investito globale = 0,003 Misura il rendimento lordo di tutti gli investimenti dell azienda (*) Reddito Operativo + reddito atipico

92 Indici di redditività ROS (return on sales) Indice di redditività delle vendite Reddito Operativo = Vendite = 0,001 Misura la redditività delle vendite

93 Indici di rotazione Indice di rotazione del Capitale investito Indice di rotazione del Capitale investito Vendite = Capitale investito = 0,001 Esprime quante volte, nell arco del periodo considerato, il capitale investito si è trasformato in risorse finanziarie attraverso le vendite

94 Indici di rotazione Indice di rotazione del Capitale investito Indice di rotazione del Capitale investito Vendite = Capitale investito = 0, Esprime quante volte, nell arco del periodo considerato, il capitale investito si è trasformato in risorse finanziarie attraverso le vendite

95 Indici di rotazione Rotazione dell attivo circolante Rotazione delle scorte Rotazione dei crediti

96 La scomposizione del ROE l effetto di leva finanziaria La redditività del capitale investito (ROE) dipende dai seguenti fattori: a) redditività operativa (espressa dal ROI) b) struttura finanziaria (misurata dal grado di indebitamento) c) tasso di incidenza della gestione finanziaria e delle altre gestioni extra-operative

97 La scomposizione del ROE l effetto di leva finanziaria Il ROE e il ROI sono pertanto tanto più divergenti quanto più alta è la partecipazione del capitale di credito al finanziamento dell azienda. La relazione fra ROE e ROI è denominata effetto di leva ed è originata dallo scostamento fra il tasso di redditività del capitale investito (ROI) e il costo del capitale di credito (i)

98 La scomposizione del ROE l effetto di leva finanziaria ROI > i L impresa è in grado di investire le risorse ottenute a debito ottenendo una redditività superiore all onerosità delle risorse stesse Il ROE cresce all aumentare del rapporto fra Capitale di terzi e Capitale proprio

99 La scomposizione del ROE l effetto di leva finanziaria ROI < i L impresa investe le risorse ottenute a debito ottenendo una redditività inferiore all onerosità delle risorse stesse Il ROE diminuisce all aumentare del rapporto fra Capitale di terzi e Capitale proprio

100 La leva finanziaria positiva

101 La leva finanziaria negativa

102 La leva finanziaria neutra

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