FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO. Pianificazione, organizzazione ed analisi del processo di allenamento.

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1 Pianificazione, organizzazione ed analisi del processo di allenamento.

2 I MODELLI DI PRESTAZIONE LIVELLO INTERNAZIONALE: Scelta del modello, tanto allenamento, tecnica ed efficienza, numeri riferiti alla tecnica individuale MASSIMO LIVELLO ITALIANO: Battuta forte o salto flot, tanto attacco, tanti numeri riferti ai sistemi di gioco, poca qualità in ricezione, poca difesa. LE NOSTRE SQUADRE: modelli di prestazione e metodologie presi dall'alto livello, scelte dei ruoli in funzione delle esigenze immediate, I NOSTRI GIOVANI: Specializzazione precoce delle tecniche di gioco con inadeguate capacità tecniche individuali

3 L ALLENAMENTO NELLA PALLAVOLO E un processo d azione complesso che si pone lo scopo di influire, in modo pianificato, sul livello di prestazione e sulle capacità di misurarsi con gli altri MIGLIORARE IL LIVELLO DI PRES TAZIONE S viluppo delle: Capacità condizionali Capacità tecniche Capacità tattiche

4 Con i giovani: L'ALLENAMENTO: 1. necessità di risultati, 2. utilizzare i migliori atleti per costruire una squadra che giochi subito bene. 3. Immediati risultati agonistici, con conseguente sviluppo di abilità motorie, imprecise e incomplete, che limitano lo sviluppo futuro.

5 L'ALLENAMENTO: Con gli adulti, 1. disabitudine al lavoro analitico 2. diminuita predisposizione mentale al lavoro tecnico, 3. tanto lavoro sull'organizzazione di gioco, 4. progressivo e nascosto impoverimento tecnico che limita il raggiungimento della massima prestazione individuale e di squadra con progressivo abbassamento dei livelli tecnici dei campionati

6 IL GIOCO: Troppo standardizzato e precocemente organizzato in base alle risorse ed al loro utilizzo immediato, per risultati a breve termine, specializzazione dei SISTEMI DI GIOCO anticipata

7 IL GIOCO: Scelta di sistemi di gioco che coinvolgano gli atleti prima in tutti i fondamentali, poi in quelli caratterizzanti il ruolo. Creare modelli positivi e perseguibili,, che diano margini nelle scelte e crescita tecnica, nell'ottica ddi un completo processo di crescita dell'atleta.

8 LA BATTUTA: Troppo condizionata dagli errori e poco seguita dal punto di vista tecnico e metodologico. Troppo presto mentalmente e tecnicamente vincolata all'organizazione del gioco.

9 LA BATTUTA: Una battuta in salto, con obiettivo la manualità, da subito suddivisione delle zone e gestione del colpo, costruzione di una progressione metodologica in tre anni. Una battuta flot o salto flot che sappia colpire tutto il campo.

10 LA RICEZIONE: Scelta dei ruoli, dei sistemi, delle tecniche e delle posizioni, in funzione dell'efficenza e dell'organizzazione del gioco, ridotto lavoro sulla tecnica analitica e ridotto numero di ripetizioni.

11 LA RICEZIONE: Il bagher come strumento da perfezionare attraverso milioni di ripetizioni,, grande lavoro sulla motricità, sulla lettura e sulla tecnica. Scelta dei ruoli, in base alle potenzialità prestative,, specializzazione completa del ruolo.

12 IL PALLEGGIATORE: Precocemente impostato ad una distribuzione essenziale ed produttiva per la squadra. Spesso impostato con tecniche incomplete e ad una gestione delle traiettorie vincolate alla squadra ed agli atleti con cui gioca, ritardando il normale processo di evolutivo.

13 IL PALLEGGIATORE: Moltissimo allenamento differenziato utilizzando da subito alzate da tutte le zone del campo con palloni, parabole e tempi diversi

14 L'ATTACCO: Imitazione dell'alto livello senza avere i requisiti tecnici e fisici spesso con modelli di riferimento inadeguati o sbagliati

15 L'ATTACCO: Grande lavoro sul colpo,, sui tempi di attacco, sulla gestione delle traiettorie, con la presenza del muro

16 IL MURO: IL MURO: Meno curato nella tecnica di base, spesso automatizza tecniche e posture che comprometteranno l'apprendimento di tecniche evolute

17 IL MURO: Grande lavoro sulla gestione della rete, sugli spostamenti, sui tempi di salto e sul piano di rimbalzo

18 LA DIFESA: Spesso lasciata alle caratteristiche individuali,, è povera di tecniche e capacità tattiche che favoriscono la lettura delle traiettorie e la scelta della posizione.

19 LA DIFESA: Il lavoro parte dalla gestione della palla addosso, con uscita di contrattacco,, per arrivare al lavoro di contatto con il suolo e alla tecnica acrobatica

20 Capacità Coordinative PRESTAZIONE SPORTIVA Si basa su: Capacità Condizionali Capacità di elaborazione tattica : Si consegue attraverso: PROGRAMMAZIONE METODOLOGIA

21 1. La Fase Iniziale (10-12 anni): Le Capacità Coordinative LAVORO GENERALE DI PREPARAZIONE AL GESTO 2. La fase di perfezionamento (12-16) : Le abilità Motorie LAVORO TECNICO DI SVILUPPO 3. La fase di stabilizzazione: Successioni di fasi ordinate di acquisizioni. La metodologia, lavoro tecnico sia analitico che riferito al gioco LA SQUADRA ED IL GIOCO

22 1. Minivolley : Fase propedeutica preparazione al gesto 2. Under 12 : 3. Under 13 : 4. Under 14 : 5. Under 16 : 6. Under 18 : 7. Sempre : Fase analitica conoscenza del gesto Fase della consapevolezza apprendimento positivo Fase delle ripetizioni sviluppo della tecnica Fase degli obiettivi la motivazione Fase della specializzazione tecnica l allenamento Fase dello sviluppo agonistico lavoro tecnico consapevole

23 CAPACITA COORDINATIVE Si basano su: Fattori fisici Patrimonio Motorio Capacità degli Analizzatori Si esprimono nel/nella: Controllo di Azioni Motorie Maggiore capacità d apprendimento motorio

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25 1. Minivolley : Fase propedeutica preparazione al gesto 2. Under 12 : 3. Under 13 : 4. Under 14 : 5. Under 16 : 6. Under 18 : 7. Sempre : Fase analitica conoscenza del gesto Fase della consapevolezza apprendimento positivo Fase delle ripetizioni sviluppo della tecnica Fase degli obiettivi la motivazione Fase della specializzazione tecnica l allenamento Fase dello sviluppo agonistico lavoro tecnico consapevole

26 1. Le Capacità coordinative (sinonimo = DESTREZZA): rappresentano i presupposti consolidati, ma generalizzati, cioè di base, su cui costruiscono le abilità motorie: Si distinguono in : -GENERALI: addestramento mulutilaterale -SPECIALI: relative alla disciplina 4. Le Abilità Motorie (sinonimo= TECNICA): Vanno riferite ad azioni concrete di movimento stabilizzate ed automatizzate (gesto tecnico), si fissano sulle capacità coordinative, più la base è ampia, più si avrà sviluppo tecnico con conseguente aumento della massima prestazione.

27 1. La coordinazione Segmentaria: La capacità di coordinare i movimenti di diversi segmenti del corpo 2. La capacità di differenziazione: La Capacità di raggiungere una sintonia molto precisa tra singole fasi del movimento e spostamenti dei segmenti corporei 3. La capacità di equilibrio: La capacità di mantenere il corpo in uno stato di equilibrio, di mantenere tale stato o recuperarlo durante o dopo ampi o veloci spostamenti del corpo 4. La Capacità di orientamento: La capacità di determinare e cambiare, nello spazio e nel tempo, la posizione ed i movimenti del corpo, riferiti ad un corpo o ad un oggetto in movimento 5. La Capacità di ritmo: La capacità di comprendere un ritmo proveniente dall esterno, la posizione ed i movimenti del corpo riferito ad un campo di azione 6. La capacità di adattamento e trasformazione: La capacità che permette, in base ai cambiamenti di una situazione che sono stati percepiti o previsti, di adattarne il programma alle nuove circostanze 7. La capacità di reazione: La capacità di iniziare ed eseguire rapidamente delle azioni motorie nel modo più opportuno e nel minor tempo possibile

28 1. Minivolley : Fase propedeutica preparazione al gesto 2. Under 12 : 3. Under 13 : 4. Under 14 : 5. Under 16 : 6. Under 18 : 7. Sempre : Fase analitica conoscenza del gesto Fase della consapevolezza apprendimento positivo Fase delle ripetizioni sviluppo della tecnica Fase degli obiettivi la motivazione Fase della specializzazione tecnica l allenamento Fase dello sviluppo agonistico lavoro tecnico consapevole

29 Atleti longitipi: Tendenzialmente svantaggiati sul piano coordinativo Caratterizzati da tempi di apprendimento tecnico molto variabili ed eterogenei Facilitati da processi di insegnamento monotematici e basati sulle ripetizioni Metodiche prioritarie: Percorso analisi sintesi globale sia per il volume delle ripetizioni che per un incremento progressivo delle variabili situazionali

30 Atleti longitipi: Tendenza a perdere qualità esecutiva delle tecniche senza un lavoro tecnico analitico Tendenza a strutturare le proprie sicurezze sulla stabilità delle tecniche nell esercitazione analitica e di sintesi Lavoro analitico imprescindibile Lavoro sintetico di adattamento situazionale Lavoro globale per stabilizzare i processi di apprendimento e per il controllo dei picchi prestativi

31 Atleti longitipi e lavoro tecnico : Iniziale tendenza all incremento dei valori di positività senza una significativa riduzione dell errore (addirittura incremento)» Scarsa attenzione al rendimento in gioco La riduzione dell errore,, in una fase successiva del programma, si riscontra proporzionalmente al volume ed alla qualità del lavoro di sintesi» Il rendimento in gioco è legato a fattori comportamentali

32 Atleti normotipi alti: Tendenzialmente caratterizzati da capacità di controllo motorio e di apprendimento tecnico proporzionale ai valori di forza relativa e funzionale espressi Facilitati da processi di insegnamento variamente complessi ma costantemente applicati al gioco Metodiche prioritarie: Percorso analisi globale per volume di ripetizioni e immediata applicazione nelle dinamiche di gioco

33 Atleti normotipi alti: Tendenza a fluttuazione del controllo motorio legata sia al volume di lavoro tecnico analitico sia alla condizione fisica (forza) Tendenza a strutturare le proprie sicurezze sulla stabilità delle tecniche nel gioco Lavoro analitico per il volume delle ripetizioni Lavoro globale di verifica costante dei processi di apprendimento (importante il raffronto con l andamento della positività)

34 Atleti normotipi alti e lavoro tecnico: Iniziale tendenza all incremento dei valori di positività abbinati talvolta anche a riduzione dell errore» Facilità di inserimento legata all importanza dei propri punti di forza rispetto al sistema di gioco adottato La riduzione dell errore appare un fattore essenzialmente legato all esperienza di gioco specifica nella categoria» Il rendimento in gioco è legato o alla qualità delle tecniche o alla quantità delle stesse

35 Atleti normotipi: Tendenzialmente caratterizzati da capacità di controllo motorio e di apprendimento tecnico buoni e costanti nel tempo Facilitati da processi di insegnamento globali applicati al gioco ed altamente specifici rispetto al ruolo ricoperto Metodiche prioritarie: Lavoro di sintesi e lavoro globale per garantire un volume di ripetizioni situazionali significativo (apprendimento nel gioco)

36 Atleti normotipi: Tendenza a esprimere grande padronanza tecnica e di apprendimento situazionale Tendenza a strutturare le proprie sicurezze nel gioco e a perdere sicurezza a fronte di lavori tecnici individuali Lavoro sintetico ad obiettivi sia per il volume delle ripetizioni nelle dinamiche del gioco che per la ricerca del successo Lavoro globale di sviluppo del rendimento

37 Atleti normotipi e lavoro tecnico : Iniziale e marcata tendenza al decremento dei valori di negatività (errori e palle regalate all avversario) senza significativi incrementi di positività» Facilità di inserimento in situazioni particolari e specifiche della gara (cambio tattico estemporaneo, ecc.) I successivi incrementi di positività sono riscontrabili solo a fronte di qualità nel lavoro di squadra» Il rendimento sviluppa attraverso

38 1. Minivolley : Fase propedeutica preparazione al gesto 2. Under 12 : 3. Under 13 : 4. Under 14 : 5. Under 16 : 6. Under 18 : 7. Sempre : Fase analitica conoscenza del gesto Fase della consapevolezza apprendimento positivo Fase delle ripetizioni sviluppo della tecnica Fase degli obiettivi tecnici la motivazione Fase della specializzazione tecnica l allenamento Fase dello sviluppo agonistico lavoro tecnico consapevole

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41 Lavoro tecnico analitico 2-3 ore a settimana sui fondamentali comuni Battuta, muro, difesa, bagher di appoggio, palleggio di alzata, Lavoro tecnico differenziato 2 3 ore a settimana Bagher di ricezione, tecnica di alzata rapportata alle zone del campo, spostamenti a muro, difesa di zona, Lavoro tecnico sintetico di applicazione e di collegamento Teoria

42 1. Minivolley : Fase propedeutica preparazione al gesto 2. Under 12 : 3. Under 13 : 4. Under 14 : 5. Under 16 : 6. Under 18 : 7. Sempre : Fase analitica conoscenza del gesto Fase della consapevolezza apprendimento positivo Fase delle ripetizioni sviluppo della tecnica Fase degli obiettivi tecnici la motivazione Fase della specializzazione tecnica l allenamento Fase dello sviluppo agonistico lavoro tecnico consapevole

43 DEFINIZIONE DELLE PRORITA': scelta di lavoro tecnico individuale su aspetti tecnici prioritari VERIFICATI PRIMA SPECIALIZZAZIONE: ridefinizione dei tempi di lavoro destinati ai fondamentali caratterizzanti il ruolo LAVORO TECNICO ANALITICO: ripresa del lavoro tecnico analitico, per l'applicazione delle abilità motorie alle capacità condizionali TARATURA DEI MODELLI PRESTATIVI di riferimento, individuali e di squadra

44 ALLENAMENTI SETTIMANALI: 3-4 LAVORO DIFFERENZIATO : 30'-40' - 30'-40' all'inizio dell'allenamento,in forma analitica,, anche come forma di riscaldamento, con obiettivo tecnico in linea con il tema centrale dell'allenamento LAVORO INDIVIDUALIZZATO: 30'-40' - 40'-50' divisione in gruppi di diverso ruolo per iniziare un lavoro qualitativo sui collegamenti semplici,, grande attenzione alla tecnica applicata alla situazione. INIZIO LAVORO SPECIALIZZATO: 30'-40' - 30'-40' nella seconda parte esercizi di tipo sintetico monotematici,, con stesso tema, per ogni ruolo

45 1. Minivolley : Fase propedeutica preparazione al gesto 2. Under 12 : 3. Under 13 : 4. Under 14 : 5. Under 16 : 6. Under 18 : 7. Sempre : Fase analitica conoscenza del gesto Fase della consapevolezza apprendimento positivo Fase delle ripetizioni sviluppo della tecnica Fase degli obiettivi la motivazione Fase della specializzazione tecnica l allenamento Fase dello sviluppo agonistico lavoro tecnico consapevole

46 LAVORO DIFFERENZIATO: 2 4 ore a settimana, partendo da esercitazioni in forma analitica e poi sintetica LAVORO SPECIALIZZATO: : 2 4 ore di lavoro specializzato inserito in progressioni di esercizi che abbiano come obiettivo la tecnica del fondamentale dominante per ruolo. Costruzione di progressioni da somministrare sistematicamente nell'arco dell'anno, che tocchino tutti gli aspetti tecnici. LAVORO INDIVIDUALIZZATO: cura della tecnica individuale, durante esercitazioni di tipo sintetico e sintetico-globale. Sollecitazioni tecniche durante le ripetizioni,, un atleta ed un fondamentale per volta

47 ALLENAMENTI SETTIMANALI: 3-4 LAVORO DIFFERENZIATO: 30'-40' - 30'-40' all'inizio dell'allenamento,in forma analitica, anche come forma di riscaldamento, con obiettivo tecnico in linea con il tema centrale dell'allenamento LAVORO SPECIALIZZATO: 30'-40' - 30'-40' nella seconda parte esercizi di tipo sintetico a gruppi di lavoro, con stesso tema, per ogni ruolo LAVORO INDIVIDUALIZZATO: 2 sintetico cura della tecnica individuale singola o per ruolo., 3 sintetico sintetico 1 globale, 3 sintetico 1 globale,

48 1. Minivolley : Fase propedeutica preparazione al gesto 2. Under 12 : 3. Under 13 : 4. Under 14 : 5. Under 16 : 6. Under 18 : 7. Sempre : Fase analitica conoscenza del gesto Fase della consapevolezza apprendimento positivo Fase delle ripetizioni sviluppo della tecnica Fase degli obiettivi la motivazione Fase della specializzazione tecnica l allenamento Fase dello sviluppo agonistico lavoro tecnico consapevole

49 INDIVIDUALE: : lavoro di verifica e di valutazione dei fondamentali caratterizzanti, in caso di limiti evidenti evitare un eccesso delle ripetizione nel globale,, selezionare il fondamentale, estrapolare l'aspetto instabile e riprogrammare un lavoro analitico per 10 sedute per un totale di almeno 7 ore di lavoro. DI SQUADRA: lavoro su singole fasi di gioco,, o sui collegamenti, evidenziare la situazione o il tocco da migliorare, creare un ambiente attentivo positivo, verifica e filtro dei feedback. Evidenziare problematiche tecniche comuni per riprogammare il lavoro, sensibilizzazione mentale e tecnica sulle peculiarità delle singole fasi di gioco. Taratura dei modelli di riferimento.

50 ALLENAMENTI SETTIMANALI: 3-4 LAVORO DIFFERENZIATO: 15-20' - 15'-20' all'inizio dell'allenamento,in forma analitica, anche come forma di riscaldamento, con obiettivo tecnico in linea con il tema centrale dell'allenamento LAVORO SPECIALIZZATO: 40'-50' - 50'-60' nella seconda parte esercizi di tipo sintetico a gruppi di lavoro, con stesso tema, per ogni ruolo LAVORO INDIVIDUALIZZATO: 1 sintetico cura della tecnica individuale singola o per ruolo., 2 sintetico sintetico 2 globale, 2 sintetico 2 globale,

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