LE REGOLE COMPOSITIVE. Rudolf Arnheim Arte e Percezione Visiva

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1 LE REGOLE COMPOSITIVE Rudolf Arnheim Arte e Percezione Visiva

2 Equilibrio: La struttura nascosta di un quadrato Non vediamo disco e quadrato separati: nessun oggetto viene percepito come unico e isolato dal resto Non rileviamo dimensioni, distanze, direzioni una ad una per poi confrontarle pezzo per pezzo, ma è una nostra prerogativa vedere queste caratteristiche come proprietà dell'intero campo visivo. Altra differenza importante: le varie caratteristiche delle immagini prodotte dal senso della vista non sono statiche.

3 Equilibrio: La struttura nascosta di un quadrato Il disco non solo è spostato in rapporto al centro del quadrato, ma dimostra una certa irrequietezza: è come se prima fosse stato al centro e volesse tornarvi, o come se volesse allontanarsene ancora di più l'esperienza visiva è dinamica Il fatto di vedere il disco come se si sforzasse di raggiungere il centro vuol dire che esso è attratto da qualcosa che in realtà non è contenuto nella figura. Il centro è invisibile, eppure è indiscutibilmente una parte della figura che percepiamo, un invisibile centro di forza.

4 Equilibrio: La struttura nascosta di un quadrato Il disco dà un'impressione di maggiore stabilità quando il suo centro coincide con il centro del quadrato Per ogni rapporto spaziale tra oggetti c'è una distanza esatta stabilita intuitivamente dall'occhio. Potremmo dire che il centro è indotto. Vi sono quindi, nel campo visivo, più cose di quante non colpiscano la retina

5 Equilibrio: La struttura nascosta di un quadrato Il disco è influenzato tanto dai bordi e dal centro del quadrato quanto dalla croce formata dall'asse verticale e da quello orizzontale, e inoltre dalle diagonali Al centro tutte le forze si equilibrano e quindi la posizione centrale è quella di maggiore stabilità Un'altra posizione di relativa stabilità si può trovarla spostando il disco lungo uno dei quattro assi principali e lungo le diagonali Lungo le diagonali il punto di equilibrio si trova un po più vicino all'angolo che al centro del quadrato, il che può significare che il centro è più forte dell'angolo e che il suo prevalere deve venir compensato da una maggior distanza

6 Equilibrio: La struttura nascosta di un quadrato ESPERIMENTO: Un disco nero del diametro di 4 cm. è stato calamitato ad un quadrato bianco di cm. 46 x 46. Spostando il disco in varie posizioni si chiedeva ai soggetti di indicare se mostrasse la tendenza a spingersi in una direzione precisa, e quanto fosse forte questa tendenza. RISULTATI: Le risposte non si distribuiscono a caso, ma si raggruppano lungo gli assi principali dello scheletro strutturale. Area di stabilità intorno al centro. Il centro non è un punto morto, l'equilibrio del centro è vivo e carico di tensione

7 Due dischi in un quadrato Come elementi di una coppia i due dischi tendono ad essere simmetrici, nel senso che vengono loro attribuiti un egual valore e un'eguale funzione rispetto al tutto. In B le diverse posizioni creano tra i due una distinzione che è in contrasto col loro far parte di una coppia simmetrica. A B

8 Equilibrio psicologico ed equilibrio fisico Che cosa si intende per equilibrio? Per la fisica l'equilibrio è la condizione di un corpo in cui le forze che agiscono su di esso si bilanciano. Ad es. quando si hanno due forze di intensità eguale che agiscono in direzioni opposte. Questa definizione può venire applicata all'equilibrio visivo. In una composizione ben bilanciata tutti i fattori, come la forma, la direzione, e la collocazione, si determinano in modo da rendere inammissibile un cambiamento e da conferire al tutto un carattere di "necessità" in tutte le sue parti.

9 Equilibrio psicologico ed equilibrio fisico Una composizione sbilanciata dà l'impressione di accidentalità, di transitorietà, e quindi di non validità; gli elementi che la compongono mostrano la tendenza a cambiare posto o forma. L'equilibrio non esige la simmetria, che rappresenta, per esempio nel caso di una composizione con due estremità uguali, il mezzo più elementare per crearlo.

10 Equilibrio psicologico ed equilibrio fisico A B Una composizione è equilibrata quando non sono presenti condizioni di ambiguità

11 Equilibrio psicologico ed equilibrio fisico Due proprietà degli oggetti visivi hanno un'influenza particolare sull'equilibrio: IL PESO LA DIREZIONE PESO Nel mondo fisico si chiama peso l'azione della forza gravitazionale che attira gli oggetti verso il basso. Il peso visivo si esercita però anche in altre direzioni. Diversi fattori determinano il peso:

12 Collocazione Una posizione forte sullo schema strutturale sopporta un peso maggiore di una posizione scentrata Profondità spaziale Maggiore è la profondità raggiunta da un'area del campo visivo, maggiore è il suo peso. Dimensione Oggetti grandi risultano più pesanti di quelli piccoli Colore I colori chiari hanno più peso di quelli scuri Isolamento Un sole o una luna in un cielo vuoto avranno più peso di un oggetto di aspetto analogo ma circondato da altre cose. Forma Una configurazione regolare sembra più pesante di una irregolare. Compattezza E' il grado di concentrazione di una massa attorno al suo centro. Figure con un alto valore di compattezza sono più pesanti

13 DIREZIONE La direzione della forza visiva è determinata da vari fattori, tra i quali l'attrazione esercitata dal peso degli elementi circostanti. La direzione dipende anche dalla forma degli oggetti (Es. triangolo) Nei film i tecnici del montaggio spesso fanno seguire o precedere a una scena di movimento verso destra una di movimento verso sinistra.

14 ALTO E BASSO Il mondo è dominato dalla forza di gravità Salire verso l'alto significa vincere una resistenza Scendere o cadere è arrendersi all'attrazione verso il basso Diverse collocazioni sono dinamicamente disuguali Allontanarsi dal centro di gravità richiede lavoro Ciò significa che un oggetto acquisterà peso se collocato in alto In direzione verticale l'equilibrio non si ottiene disponendo ad altezza diversa oggetti uguali: il più alto deve essere il più leggero.

15 DESTRA E SINISTRA Lo storico d'arte Wolfflin richiamò l'attenzione sul fatto che i dipinti cambiano aspetto e perdono in significato quando vengono ad assumere la loro immagine speculare. Egli si era reso conto che ciò accade perché le pitture vengono "lette" da sinistra a destra e, ovviamente, la sequenza cambia quando la pittura viene invertita. La direzione della diagonale che va dal basso a sinistra all'alto a destra è vista come ascendente; la sua opposta come discendente. Qualsiasi oggetto pittorico appare più pesante a destra Quando due oggetti uguali compaiono nella metà sinistra e destra del campo visivo, quello di destra appare più grande: perché appaiano uguali, quello di sinistra va ingrandito.

16 DESTRA E SINISTRA Qualsiasi immagine viene "letta" da sinistra verso destra, il movimento verso destra si percepisce come più agevole, meno faticoso. Se al contrario si vede un cavaliere traversare il dipinto da destra a sinistra, sembra che debba superare una resistenza maggiore, che faccia uno sforzo più duro e quindi che vada più lento.

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