Apprendere una lingua straniera attraverso la creazione di un prodotto audiovisivo
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- Battista Barone
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1 Communications Apprendere una lingua straniera attraverso la creazione di un prodotto audiovisivo Tomaso Tiraboschi, Daniela Iovino {tomaso.tiraboschi, Parole chiave: Produzione audiovisivi, Glottodidattica, Progetto Marco Polo, Collaborative learning, Nuove tecnologie Abstract Il seguente articolo intende presentare uno studio di caso nel quale l utilizzo di nuove tecnologie di ultima generazione viene impiegato per fini glottodidattici con una serie di aspetti cognitivi peculiari e possibili ricadute positive per l acquisizione linguistica che, in prima battuta, possono sfuggire, mentre se focalizzati possono influire fortemente sul raggiungimento degli obiettivi didattici. Journal of e-learning and Knowledge Society Vol. 5, n. 3, settembre 2009 (pp )
2 Communications - Vol. 5, n. 3, settembre Introduzione: definizione di un contesto didattico In questo articolo vengono esposte alcune delle attività dedicate agli studenti cinesi aderenti al progetto Marco Polo presso l Università degli Studi di Bergamo e organizzate dal Centro di Italiano per Stranieri. Il gruppo di apprendenti è composto da 9 studenti universitari provenienti da differenti province della Repubblica Popolare Cinese con un livello A1 di competenza della lingua italiana (secondo il QCER) ai quali viene proposto un corso di lingua italiana in modalità integrata fra presenza e distanza. 2 Aspetti tecnici Il corso e-learning proposto è caratterizzato dall implementazione di due aree: Marco Polo: percorso di lingua italiana per studenti cinesi in cui gli studenti accedono a una serie di esercizi in autoapprendimento creati ad hoc per apprendenti sinofoni e una seconda area Marco Polo: percorso di lettura finalizzata alle attività collaborative online. In tal modo risulta subito chiaro allo studente quale sia lo scopo di ogni area e allo stesso tempo viene ampliata la possibilità di accedere al confronto e alla discussione, grazie alle potenzialità della piattaforma e-learning di ateneo Quickr, la quale integra anche una serie di attività sincrone. Oltre alle due aree sopra descritte è stato presentato e reso disponibile agli studenti il software Adobe Captivate per la realizzazione da parte degli studenti stessi di alcuni prodotti audiovisivi 1, con l obiettivo di sviluppare e fissare l abilità linguistica riguardante la comprensione scritta (con una serie di ricadute positive, come vedremo in seguito). 3 Aspetti glottodidattici Per la scelta del percorso Marco Polo: percorso di lettura sono stati presi in considerazione i bisogni linguistici degli apprendenti caratterizzati da una lingua madre (cinese mandarino) tipologicamente distante rispetto alla lingua del paese ospitante con la quale dovranno confrontarsi durante il percorso universitario, in particolare con la lingua scritta dei testi di studio. Per fare in modo che gli studenti del progetto possano acquisire alcune tecniche di lettura riutilizzabili durante lo studio, è stato previsto che il percorso didattico online prenda in considerazione le tecniche di 2 diverse tipologie di lettura: la lettura scanning (detta anche selettiva) e la lettura skimming (detta anche orientativa o globale). Si tratta di differenti modalità di affrontare un testo scritto attraverso tecniche proprie di ciascuna lettura, le quali, gradualmente, avvicinano lo studente alla lettura studio. In breve, la lettura scanning si compie nel momento in cui si deve individuare un informazione precisa come 1 Visionabili all indirizzo: 138
3 Tomaso Tiraboschi, Daniela Iovino - Apprendere una lingua straniera attraverso la creazione di un prodotto audiovisivo un nome, una data, un orario: in questo caso il testo non viene letto ma fatto scorrere molto velocemente. Nella lettura skimming, invece, viene attivata la grammatica dell attesa (expectancy grammar vd. Balboni, 1998) e vengono lette solo le informazioni più salienti che sintetizzano quanto riportato nel testo (titoli, sottotitoli, inizi di paragrafo, ecc.). L analisi delle letture e l applicazione delle tecniche sono state affrontate attraverso un approccio didattico metacognitivo che gradualmente, prima in modo deduttivo poi induttivo, ha permesso agli studenti di riconoscere lo scopo della lettura e quindi le strategie da applicare. Attraverso l uso di Captivate gli studenti hanno creato dei video nei quali vengono spiegate le differenze fra le tipologie di lettura acquisite. L utilizzo di queste nuove tecnologie ha svolto una funzione ludica che di conseguenza ha aumentato le motivazioni interne dell apprendimento (De Beni e Moè, 2000), tra le quali l esperienza di flusso. 4 Aspetti innovativi Questo progetto è caratterizzato da una forte componente innovativa: pur attuandosi all interno di un normale corso e-learning di tipo blended, con un percorso didattico ben definito e plasmato sulla competenza linguistica dei discenti, si avvale in particolar modo di uno strumento che originariamente non può essere annoverato tra i software comunemente utilizzati per l acquisizione e lo studio di una lingua L2 in un contesto di CALL. Captivate, infatti, viene utilizzato per la creazione di video-guide dimostrative sull uso di programmi e per la produzione di giochi di ruolo e quiz interattivi facendone un ambiente di produzione multimediale lontano dai modelli di applicazioni didattiche per l apprendimento di L2. Tale caratteristica è il punto di forza della scelta di uno strumento di questo tipo: oltre ai percorsi didattici linguistici e grammaticali, che sono naturalmente stati proposti con le opportune modalità, l utilizzo di Captivate ha veicolato una serie di valori aggiunti notevoli, quali un elevata collaborazione, l utilizzo di media, canali e abilità linguistiche differenti, l acquisizione di competenze tecniche oltre che linguistiche, la creazione di una eredità cognitiva e metacognitiva. 5 Aspetti collaborativi Il lavoro di ideazione, progettazione e creazione di una presentazione animata ha permesso il pieno coinvolgimento degli studenti, favorendo l instaurarsi di un clima positivo nonché gli scambi di idee e il lavoro collaborativo. Inoltre, un progetto di questo tipo permette allo studente di avere un ruolo ben definito contribuendo con le proprie competenze, non solo di tipo linguistico, 139
4 Communications - Vol. 5, n. 3, settembre 2009 mettendole a disposizione del gruppo per la creazione di un elaborato di buon livello, in cui i soggetti coinvolti abbiano agito da protagonisti per raggiungere un obiettivo comune, condiviso, visibile e pratico. 6 Glottodidattica e multimedialità Oltre all aspetto collaborativo, è interessante scoprire come dal punto di vista cognitivo e linguistico l uso delle tecnologie multimediali in glottodidattica (CALL), possa avere effetti positivi sia sulle capacità di comprensione che sulla motivazione, nonché sulla qualità/quantità dell apprendimento (Chapelle, 2003), permettendo un approccio creativo che si realizza sia nell ambito della scrittura che dell oralità. Citando Gagné con la teoria del doppio codice (Gagné, 1985), l assimilazione di un concetto passa attraverso almeno un canale; se il canale viene raddoppiato, allora l apprendimento sarà doppiamente efficace e avrà una maggiore durata nel tempo. Un prodotto audiovisivo esplicita molto bene questa teoria, ma più che l elaborato in sé, è il processo di creazione a fare la differenza, poiché è durante la fase di realizzazione che è possibile non solo instaurare le dinamiche collaborative, ma anche dare il via alla negoziazione e all interazione comunicativa in lingua straniera utilizzando tutti i media a disposizione. La L2, in questo caso la lingua italiana per gli studenti cinesi, è sia il mezzo che l oggetto del percorso di apprendimento: il software utilizzato infatti era caratterizzato da un interfaccia in italiano, inoltre il progetto prevedeva la navigazione su siti web italiani e la registrazione del commento audio sempre in lingua italiana. Il medium comunicativo, quindi, si trova a coincidere perfettamente con l obiettivo formativo, ossia l assimilazione di una L2. 7 Competenze ed eredità cognitiva Uno degli obiettivi caratterizzanti il progetto riguarda la possibilità di creare un prodotto multimediale (di)mostrando di aver acquisito delle competenze specifiche nel tipo di lettura utilizzata. Questa modalità consente allo studente di esprimersi al meglio utilizzando sia il supporto testuale sia la componente audio e, allo stesso tempo, permette al tutor di valutare l effettiva comprensione degli argomenti trattati nonché di verificare il livello di competenza tecnica acquisita e il grado di soddisfazione raggiunto. Inoltre, tale prodotto rappresenta una sorta di eredità cognitiva per gli studenti dell anno successivo, i quali potranno constatare non solo il livello di competenze raggiunto dai colleghi che li hanno preceduti, ma potranno anche osservare ed ascoltare i problemi e le soluzioni trovate e confrontarsi con modelli cognitivi e metacognitivi diversi dai propri, entrando a far parte di una 140
5 Tomaso Tiraboschi, Daniela Iovino - Apprendere una lingua straniera attraverso la creazione di un prodotto audiovisivo nuova comunità di pratiche. Conclusioni Questa esperienza ha confermato le aspettative sia dei docenti che degli studenti. In particolare, i primi hanno potuto constatare la validità di uno strumento potente, ma allo stesso tempo flessibile e integrato all interno della piattaforma e-learning, permettendo un reale scambio dei ruoli fra mittente e destinatario dell informazione. Gli studenti, infatti, dalla fase di ricezione delle informazioni e delle competenze linguistiche e tecniche, sono passati alla fase di produzione e quindi di trasmissione degli elementi acquisiti. Il giudizio degli studenti è stato ampiamente positivo, in particolare sono state apprezzate le modalità innovative e collaborative con le quali sono stati affrontati i progetti, condiviso il know-how e condotte le attività di problem solving. La proposta di un esperienza nuova per tutti ha permesso loro di arricchire il proprio bagaglio linguistico e tecnico, e di scoprire nuove modalità di imparare divertendosi. Bibliografia Balboni P. (1998), Tecniche didattiche per l educazione linguistica: italiano, lingue straniere, lingue classiche, UTET, Torino. Chapelle C.A., Computer Applications in Second Language Acquisition, Cambridge. Cambridge University Press, De Beni R., Moè A. (2000), Motivazione e apprendimento, Bologna, Il Mulino. Gagné E.D. (1985), The Cognitive Psycology of School Learning, Boston Mariani L., Pozzo G., Stili (2002), Strategie nell apprendimento linguistico. Imparare ad imparare. Insegnare ad insegnare, La Nuova Italia, Milano. 141
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