Abruzzo: ancora terremoti! Riflessioni sulla prevenzione del rischio sismico in Italia dopo l evento del 6 aprile 2009

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1 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Ufficio Valutazione Prevenzione Mitigazione del Rischio sismico Abruzzo: ancora terremoti! Riflessioni sulla prevenzione del rischio sismico in Italia dopo l evento del 6 aprile 2009 Sergio Castenetto

2 CRONACA DI UN TERREMOTO "[...] allo stato funesto della Città rovinata in tante parti, e guaste in tutte le altre, talché la quarta parte di essa restò adeguata al suolo, e le altre tre rotte, e lesionate, si aggiunse il non meno funesto del contado. In esso fu il danno ineguale giacché ne toccò il maggiore ai castelli di Sant'Eusanio, di Castelnuovo, di Onda, e del Poggio presso Picenza. Questo cadde quasi del tutto, nell'altro di Sant'Eusanio rovinarono tutte le case, e le chiese sicché non rimasero nepure le mura laterali in piedi né chiesa alcuna e vi morirono persone in più gran numero che altrove onde lo scrissero totalmente rovinato. Eguali furono i danni di Castelnuovo divenuto un mucchio di sassi, caduti anche i torrioni delle mura comuni colla morte di 28 persone, tutte native del luogo [...] Nella Villa di Onda né tampoco restò casa impiedi [...]" (Anton Ludovico Antinori, sec. XVIII. Annali degli Abruzzi)

3 IL TERREMOTO DEL novembre 1461 Intensità X scala MCS Magnitudo Mw 6.5

4 ANCORA TERREMOTO

5 TERREMOTO DI LISBONA (1755)

6 TERREMOTO DI LISBONA (1755) Dopotutto, non è la natura che ha ammucchiato là ventimila case di sei-sette piani (J.J. Rousseau, 1756 dopo il terremoto di Lisbona) Terremoto di LIsbona del 1 novembre Stampa anonima

7 TERREMOTO DI CASAMICCIOLA (1883) Il rimedio, secondo me, non sta nel prevedere la catastrofe per fuggirla, ma nell evitarla dal bel principio, studiando il terreno sul quale edificare e facendosi guidare nella scelta dall esperienza e dalla scienza (prof. Luigi Palmieri, su Il Corriere del Mattino del 27 agosto 1883) Le rovine a Casamicciola dopo il terremoto dell isola d Ischia del 28 luglio 1883.

8 TERREMOTO DI REGGIO E MESSINA (1908) Terremoto di Reggio Calabria e Messina del 28 dicembre Particolare di una cartolina La sismologia non sa dire quando, ma sa dire dove avverranno terremoti rovinosi, e sa pure graduare la sismicità delle diverse province italiane, quindi saprebbe indicare al governo dove sarebbero necessari regolamenti edilizi più e dove meno rigorosi, senza aspettare che prima il terremoto distrugga quei paesi che si vogliono salvare (Luigi Mercalli, su Rassegna nazionale, dopo il terremoto del 1908)

9 L AZIONE DI PREVENZIONE Classificazione sismica e normativa RD n.193/1909 Norme tecniche ed igieniche per le riparazioni, ricostruzioni e e nuove costruzioni degli edifici pubblici e privati nei luoghi colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908

10 L AZIONE DI PREVENZIONE Classificazione sismica e normativa Scelta dei siti idonei Tecniche costruttive (muratura, telai) Regole costruttive (cordoli, strutture non a sbalzo o spingenti)

11 13 GENNAIO 1915, AVEZZANO Intensità XI grado MCS Magnitudo 7.0

12 13 GENNAIO 1915, AVEZZANO Il campo macrosismico 1049 località di segnalazione

13 13 GENNAIO 1915, AVEZZANO Trasacco Il prosciugamento del lago Fucino

14 13 GENNAIO 1915, AVEZZANO A Roma, effetti classificabili tra il VI e VII grado della scala Mercalli

15 13 GENNAIO 1915, AVEZZANO Dimensioni dell evento Conseguenze sociali

16 13 GENNAIO 1915, AVEZZANO Vittime Centri abitati distrutti Calo demografico

17 13 GENNAIO 1915, AVEZZANO Le vittime Percentuale del numero di vittime per località in ciascun comune L Aquila Pescara 15 Teramo 2 Rieti 391 Roma *477 Latina 2 Frosinone 527 TOTALE

18 13 GENNAIO 1915, AVEZZANO Momento di svolta nella ricerca sismologica

19 13 GENNAIO 1915, AVEZZANO Influenza del conflitto sulla gestione dei soccorsi e sulla ricostruzione

20 13 GENNAIO 1915, AVEZZANO Nel 1915 un violento terremoto aveva distrutto buona parte del nostro circondario e in trenta secondi ucciso circa trentamila persone. Quel che più mi sorprese fu di osservare con quanta naturalezza i paesani accettassero la tremenda catastrofe. In una contrada come la nostra, in cui tante ingiustizie rimanevano impunite, la frequenza dei terremoti appariva un fatto talmente plausibile da non richiedere ulteriori spiegazioni. C era anzi da stupirsi che i terremoti non capitassero più spesso. Nel terremoto morivano infatti i ricchi e poveri, istruiti e analfabeti, autorità e sudditi. Nel terremoto la natura realizzava quello che la legge a parole prometteva e nei fatti non manteneva: l uguaglianza. Uguaglianza effimera. Passata la paura, la disgrazia collettiva si trasformava in occasione di più larghe ingiustizie. Ignazio Silone

21 13 GENNAIO 1915, AVEZZANO AQ RD n. 573/1915 Norme da osservarsi per le riparazioni, ricostruzioni e e nuove costruzioni degli edifici pubblici e privati nelle zone sismiche interessate dal terremoto del 13 gennaio 1915

22 13 GENNAIO 1915, AVEZZANO Struttura, altezza, numero dei piani Larghezza delle strade Fondazioni, natura dei terreni, sopraelevazioni

23 La classificazione del territorio segue il verificarsi dei terremoti RD n. 431/1927 RD n. 640/1935 Garfagnana 1920 Mugello 1919 Rimini 1916 Ancona 1930 Monte Amiata 1917 Vulture 1930

24 Legge quadro n. 64 del 2 febbraio 1974 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche Novità Le norme tecniche e costruttive e la classificazione sismica verranno emanate attraverso decreti ministeriali e periodicamente aggiornate. La logica su cui si fonda la legge è quella di prescrivere norme per le costruzioni tali che un edificio sopporti senza gravi danni i terremoti meno forti e senza crollare i terremoti più forti, salvaguardando prima di tutto le vite umane.

25 CLASSIFICAZIONE SISMICA VECCHIA ( ) NUOVA (2004) CATEGORIA ZONA 1a 2a 3a nc

26 i numeri della classificazione sismica Categoria 1a 366 2a a 99 nc 5137 Zona Nella nuova classificazione sismica tutto il territorio nazionale è classificato con livelli diversi di severità

27 NUOVO TESTO UNICO PER LE COSTRUZIONI DM 14 gennaio 2008 Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni Novità Criteri e regole vengono scelti dai tecnici in funzione delle prestazioni che si vogliono ottenere dalla struttura e non più definite in modo scollegato dagli obiettivi del progetto

28 TUTTO CIO EVIDENTEMENTE NON BASTA Classificazione sismica Normativa Non annullano il rischio quindi

29 COSA E ACCADUTO IL 6 APRILE 2009 Ore 3,32 Magnitudo Ml 5.8 (Mw 6.3) Intensità epicentrale IX-X MCS

30 LA GRAVITA DEL DANNO La distribuzione del danneggiamento Near fault

31 LA GRAVITA DEL DANNO Quando arrivano le onde Effetti locali capita lo stesso ovunque?

32 LA GRAVITA DEL DANNO Vulnerabilità

33 L AQUILA CENTRO (VIII-IX MCS)

34 L AQUILA CENTRO (VIII-IX MCS)

35 L AQUILA CENTRO (VIII-IX MCS)

36 PETTINO (L AQUILA) (VII MCS)

37 CANSATESSA (L AQUILA) (VI-VII MCS)

38 BAZZANO (L AQUILA) (VIII MCS)

39 PAGANICA (L AQUILA) (VIII MCS)

40 POGGIO DI ROIO (L AQUILA) (VIII-IX MCS)

41 ONNA (L AQUILA) (IX-X MCS)

42 ONNA (L AQUILA) (IX-X MCS)

43 ONNA (L AQUILA) (IX-X MCS)

44 ONNA (L AQUILA) (IX-X MCS)

45 S. GREGORIO (L AQUILA) (IX MCS)

46 S. GREGORIO (L AQUILA) (IX MCS)

47 S. GREGORIO (L AQUILA) (IX MCS)

48 POGGIO PICENZE (VIII-IX MCS)

49 POGGIO PICENZE (VIII-IX MCS)

50 S. EUSANIO FORCONESE (IX MCS)

51 S. EUSANIO FORCONESE (IX MCS)

52 S. EUSANIO FORCONESE (IX MCS)

53 CASTELNUOVO (S.PIO DELLE CAMERE) (IX-X MCS)

54 CASTELNUOVO (S.PIO DELLE CAMERE) (IX-X MCS)

55 CASTELNUOVO (S.PIO DELLE CAMERE) (IX-X MCS)

56 CIVITARETENGA (NAVELLI) (VII MCS)

57 CIVITARETENGA (NAVELLI) (VII MCS)

58 RIFLESSIONI CONCLUSIVE - Conferma che lo zoccolo duro è l edilizia storica - Investire nel recupero edilizio in chiave antisismica - Crescita della consapevolezza (alcune cose sono state fatte, formazione-informazione) - Miglioramento della conoscenza - Aggiornamento della normativa che tenga conto delle osservazioni sperimentali - Maggiore attenzione alla pianificazione del territorio

59 PROGETTO MICROZONAZIONE SISMICA Associazione Geotecnica Italiana (AGI)-RELUIS ISPRA CNR (IGAG-IAMC-IMAA) INGV, sezioni di Milano e Roma ENEA Osservatorio Geofisico Sperimentale di Trieste Università di L Aquila (Ingegneria e Sc. Ambientali) Università Roma (RM1 e RM3) Università Chieti (Geologia e Geofisica) Università di Siena Università della Basilicata Università di Genova Università di Firenze Università di Pisa Politecnico di Milano Regione Emilia Romagna Regione Lazio Regione Toscana Provincia Autonoma di Trento Provincia di Perugia

60 PROGETTO MICROZONAZIONE SISMICA Rilievi geologici, indagini geognostiche, indagini geofisiche, analisi strumentali e di laboratorio, simulazioni numeriche 1 fase: 9 macroaree, tutti i comuni con Is maggiore o uguale al VII-VIII grado MCS (9 comuni) 2 fase: tutti i comuni con Is pari al VII grado MCS (6 comuni)

61 DOMANI

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