IO LAVORO SOBRIO. Ambiente di lavoro cantieri edili ubicati nel territorio di competenza dell A.S.L. n 18

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1 PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD ) BANDO REGIONALE PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD BURP ) IO LAVORO SOBRIO Responsabile del progetto Roberto Zanelli Dirigente Medico ASL 18 - Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro del Dipartimento di Prevenzione Via Vida n Alba (CN) Spresal.alba@asl18.it Tel: Fax: Partner Collegamento con strutture territoriali locali: Possibile collegamento con il S.E.R.T., il Servizio di Psicologia e A.C.A.T. territoriale; Collegamento a livello nazionale: confronto con il Dott. A. Noventa, Psicologo, Responsabile U.O. Prevenzione Dipartimento delle Dipendenze dell A.S.L. di Bergamo, Coordinatore del gruppo di lavoro nazionale Società Italiana di Alcologia (S.I.A.) Alcol Guida e Lavoro Filone tematico Azione Altri temi Percezione del rischio, con particolare riferimento a quello infortunistico, derivante dall'assunzione di bevande alcoliche nei luoghi di lavoro. Destinatari finali Destinatari intermedi Datori di lavoro e dirigenti, coordinatori per la sicurezza, medici competenti, RSPP, RLS e RSU del settore edilizia Organizzazioni Sindacali, Associazioni di Categoria, Comitato Paritetico Territoriale per l Artigianato, Comitato Paritetico Territoriale Setting Ambiente di lavoro cantieri edili ubicati nel territorio di competenza dell A.S.L. n 18 Integrazione con azioni locali Tipologia dell intervento La Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte, sulla base degli indici infortunistici del comparto edile, ha promosso, tra le attività degli S.Pre.S.A.L., uno specifico progetto di prevenzione e vigilanza in questo settore. Questo progetto integra le tradizionali attività di prevenzione e vigilanza con gli aspetti più innovativi della promozione ed educazione della salute. Si sta valutando la possibilità di integrare questo progetto con quelli relativi agli incidenti stradali ed alcol e guida in corso di attuazione nell A.S.L. n 18. Informativo Comunicativo Formativo Educativo Organizzativo Sviluppo di comunità Ambientale Altro x x x x x

2 Durata Biennale ProSa on-line: P0808 VALUTAZIONE PROGETTO: 31/32 FINANZIAMENTO: ABSTRACT E stato scelto il comparto edile in quanto dal punto di vista epidemiologico risulta uno dei settori maggiormente a rischio per infortuni e malattie professionali; infatti le statistiche I.N.A.I.L lo inseriscono tra i settori con indici infortunistici di frequenza e gravità, nonché di mortalità, nettamente superiori alla media. Inoltre gli addetti del settore risultano avere un aspettativa di vita inferiore a quella di altri comparti lavorativi. I dati di letteratura come quelli pubblicati dall O.M.S. e dall I.L.O, evidenziano come l assunzione di alcol in orario di lavoro concorra significativamente all aumento dell incidenza degli eventi infortunistici determinando altresì una maggiore gravità delle lesioni. Si rileva, inoltre, che nel nostro territorio, in aggiunta alla tradizionale attività edile in ambito civile ed industriale, sono attualmente in corso d opera i lavori per la realizzazione del tratto autostradale Asti- Cuneo e sarà di prossima apertura il cantiere del nuovo ospedale di Verduno che impegneranno centinaia di lavoratori per i prossimi 5-10 anni. Lo S.Pre.S.A.L. dell A.S.L. n 18 ha già avuto esperienze di formazione in materia di prevenzione alcologica all'interno di due aziende del territorio (un'industria tessile ed un'industria di prefabbricati), che ha coinvolto i quadri dirigenziali, le altre figure individuate per la sicurezza, nonché il Medico Competente. Tali esperienze hanno dato esito positivo in termini di percezione, da parte delle suddette figure aziendali, del rischio infortunistico derivante dall'assunzione di bevande alcoliche all'interno delle rispettive aziende. Per questi motivi, lo Spresal è intenzionato a strutturare in maniera più organizzata gli interventi di promozione ed educazione alla salute in ambito lavorativo. Il nostro è un progetto esplorativo in quanto prevede una fase preliminare di studio in merito ai livelli di conoscenza, da parte dei Datori di Lavoro e di tutte le figure aziendali che si occupano di sicurezza, della relazione esistente tra l assunzione di alcol e il possibile aumento dell incidenza e della magnitudo degli eventi infortunistici. Inoltre è un progetto di sensibilizzazione in quanto mira a diffondere e ad aumentare tale conoscenza. L'obiettivo del progetto è l'integrazione della "prevenzione alcologica" nell'ambito dell'igiene del Lavoro e si esplica attraverso le seguenti attività: Individuazione e coinvolgimento di un gruppo di progetto per ogni azienda coinvolta, ai fini della formazione diretta a DATORI DI LAVORO, DIRIGENTI, MEDICI COMPETENTI, RSPP, RLS e RSU per dare seguito all'attività di prevenzione iniziata dal Servizio. Tale fase ha la finalità di mantenere viva l'attenzione sul problema. Rilevazione delle opinioni e degli atteggiamenti comportamentali per migliorare le conoscenze in merito al problema alcol e mondo del lavoro. Supporto ai Datori di Lavoro attraverso idonea formazione, affinché possano sensibilizzare conseguentemente i lavoratori relativamente ai rischi derivanti dall'assunzione di bevande alcoliche sia in ambito lavorativo sia extralavorativo, anche ai fini della promozione di stili di vita sani. Approfondimento delle conoscenze legislative vigenti in materia. Informazione circa l'esistenza delle risorse in campo alcologico presenti nel territorio di appartenenza. La metodologia adottata è il modello di pianificazione PRECED-PROCEED di L. W. Green Tale modello, teso a ridurre il fallimento registrato dall educazione alla salute nell ultima decade, forza il pianificatore a focalizzare la sua attenzione sull output in termini di miglioramento della salute e della qualità di vita, interrogandosi sul perché ricercare quel risultato prima ancora di chiedersi come raggiungerlo. Il modello prevede diverse fasi quali: diagnosi sociale, diagnosi epidemiologia, la diagnosi comportamentale e ambientale, diagnosi educativa e organizzativa, diagnosi amministrativa e politica, nonché implementazione e valutazione del progetto.

3 E stato predisposto un piano di valutazione di processo che prevede l individuazione di indicatori pertinenti al programma di attività del progetto ed un piano di valutazione di risultato attraverso il quale verranno misurati i cambiamenti attesi. CONTESTO DI PARTENZA Il Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell A.S.L. 18 (Alba-Bra) ha già operato in materia di prevenzione alcologica in ambito lavorativo, effettuando due interventi di sensibilizzazione/formazione in un' industria tessile ed in un' industria di prefabbricati del proprio territorio, che hanno coinvolto i quadri dirigenziali, le figure aziendali per la sicurezza individuate dal D.Lgs. 626/94 (R.S.P.P., R.L.S.), nonché il medico competente. In particolare, il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dell industria di prefabbricati, a seguito del nostro intervento, ha promosso, in collaborazione con il medico competente, un azione di sensibilizzazione rivolta a tutte le maestranze, utilizzando il pacchetto formativo Alcol e Lavoro realizzato dalla società Glasor di Bergamo. Le figure aziendali di entrambe le ditte hanno espresso soddisfazione rispetto all intervento da noi proposto. Da parte nostra queste esperienze sono state considerate positivamente sia per quanto concerne la percezione del rischio infortunistico derivante dall'assunzione di bevande alcoliche, da parte delle suddette figure aziendali, sia per la percezione delle problematiche connesse all uso di alcol sul luogo di lavoro. Si è verificato inoltre che le informazioni fornite sono state utilizzate per mettere in atto cambiamenti di tipo organizzativo e comportamentali, finalizzati alla promozione della salute e del benessere interno all azienda. Il nostro Servizio, dopo il primo intervento, ha continuato negli anni uno scambio informativo con le aziende interessate. In relazione a quanto sopra, riteniamo che questo Servizio abbia dimostrato di avere al suo interno le potenzialità, le competenze e la volontà per strutturare in maniera più organizzata questo tipo di interventi di promozione ed educazione alla salute in ambito lavorativo. DIAGNOSI EDUCATIVA ED ORGANIZZATIVA Dai dati di letteratura si evince che l assunzione di alcol determina ripercussioni sulla salute dell uomo. L alcol può causare danni di vario tipo: epatici (cirrosi epatica, tumori del fegato.), neurologici, cardiovascolari, immunitari, psicologici (disturbi dell umore e disadattamento). I dati di letteratura come quelli pubblicati dall O.M.S. e dall I.L.O, evidenziano come l assunzione di alcol in orario di lavoro, oltre ai danni su organi bersaglio, concorra all aumento dell incidenza degli eventi infortunistici determinando altresì, nell ambito degli stessi, una maggiore gravità delle lesioni. Infine, è noto che le problematiche correlate all assunzione dell alcol, influenzando il mondo in cui si lavora, (scarso rendimento del lavoratore, aumento dell assenteismo, maggior probabilità di commettere errori durante le varie fasi lavorative ), determinano anche una ricaduta negativa a livello socioeconomico (indennizzi, cure, riabilitazioni ecc ). Il comparto edile risulta di particolare interesse per un intervento di prevenzione, in quanto è uno dei settori maggiormente a rischio per infortuni e malattie professionali. Infatti le statistiche I.N.A.I.L. lo inseriscono tra i settori con indici infortunistici di frequenza e gravità, nonché di mortalità, nettamente superiori alla media; gli addetti del settore risultano inoltre avere un aspettativa di vita inferiore a quella di altri comparti lavorativi. DETERMINANTI PREDISPONENTI - Cultura del bere legata alla tradizione e alla realtà produttiva vitivinicola del territorio - Assunzione di bevande alcoliche come momento di socializzazione tra i colleghi di lavoro, anche a livello extralavorativo (fine o inizio del turno di lavoro) - Stili di vita a livello familiare e sociale - Percezione del rischio infortunistico correlato all assunzione di alcolici - Livello di conoscenza in materia legislativa - Livello di conoscenza sugli effetti dell alcol - Stimolo ad implementare nuove soluzioni (auto efficacia) DETERMINANTI ABILITANTI - Normativa sull Igiene e Sicurezza del Lavoro

4 - Presenza di leggi specifiche in materia di dipendenze - Disponibilità di risorse economiche aziendali - Impegno delle Istituzioni - Facilità di accesso alle risorse - Aumento delle life skills DETERMINANTI RINFORZANTI - Associazioni di Categoria - Medici Competenti motivati - Adozione di comportamenti sani da parte dei componenti dell azienda a vari livelli (dirigenti, capireparto,...) - Altri Datori di Lavoro con esperienze analoghe - Disponibilità delle strutture pubbliche La diagnosi educativa ed organizzativa, secondo le priorità riportate nella tabella relativa alla gerarchia degli obiettivi, sarà discussa e rimodulata con i destinatari durante la prima e seconda fase del programma di attività tramite: focus-group incontri finalizzati al confronto tra le parti (Azienda e S.Pre.S.A.L.) eventuale selezione e ridefinizione partecipata dei suddetti determinanti TRASFERIBILITÀ DI PROVE DI EFFICACIA DISPONIBILI E ESEMPI DI BUONA PRATICA Tra i molteplici esempi di buona pratica che abbiamo studiato, riportiamo i tre ai quali ci siamo maggiormente ispirati: 1. La percezione dei rischi alcolcorrelati tra i lavoratori: dalla ricerca all intervento a cura di A. Noventa e Altri - Azienda U.S.L. di Modena Il progetto ha coinvolto aziende del settore ceramico, metalmeccanico, materie plastiche e alimentare; è il progetto che più si avvicina al nostro in quanto anche questo è di tipo esplorativo. Tale progetto ha inserito, nelle varie fasi, delle attività con caratteristiche paragonabili a quelle scelte da noi, come ad esempio: - Costituzione di un gruppo di progetto in ogni azienda; - Rilevazione delle opinioni e dei comportamenti relativi ad alcol e lavoro per migliorare le conoscenze in merito al problema sul territorio; - Ampliamento delle conoscenze legislative e sensibilizzazione dei gruppi aziendali nell ottica di migliorare la qualità di vita individuale e collettiva; - Accesso facilitato ai servizi per i lavoratori con problematiche alcolcorrelate e dei loro familiari. Tale progetto ha evidenziato come la Ricerca-Intervento possa rappresentare un utile strumento di prevenzione alcologica nella realtà lavorativa ed ha permesso di registrare una significativa richiesta di dare continuità all attività di prevenzione avviata. Tenuto conto che parte di questi risultati sono anche gli obiettivi attesi dal nostro progetto e viste le nostre precedenti esperienze in materia di prevenzione alcologica, le difficoltà che prevediamo di incontrare sono ascrivibili allo sforzo teso a riportare sul piano della concretezza un problema che spesso viene percepito in modo astratto e non calato nella realtà lavorativa. Riteniamo di poter affrontare quest ostacolo richiedendo la consulenza del Dott. Andrea Noventa (vedasi le numerose esperienze vissute in campo), e la collaborazione del nostro Servizio di Psicologia. 2. Progetto alcol e lavoro San Pellegrino Spa : La valutazione dell intervento formativo. ( ) In questo caso si sono sfruttati interventi di formazione per raggiungere la sensibilizzazione dei lavoratori di tutta l azienda rispetto alle problematiche alcolcorrelate ed in particolare rispetto ai rischi legati all uso di alcol sul luogo di lavoro e agli effetti sulla salute del lavoratore. Anche in questo caso, è stato previsto un momento di formazione dei gruppi aziendali e successivamente dei lavoratori. Le componenti sindacali dell azienda hanno riconosciuto l importanza di cominciare a trattare queste problematiche con l obiettivo di promuovere il benessere dei lavoratori ed offrire opportunità di cura e trattamento per i lavoratori che ne necessitano. 3. Tenaris Dalmine: l esperienza di un azienda multinazionale A.S.L. di Bergamo 2003 L azienda, multinazionale del settore metalmeccanico, ha affrontato il problema del consumo di bevande alcoliche in relazione ai rischi infortunistici sul luogo di lavoro, con un programma che ha coinvolto la

5 Direzione e la struttura medica aziendale, i rappresentanti sindacali, il Servizio SERT di Bergamo ed un medico ricercatore. Anche questo progetto ha previsto una fase conoscitiva del consumo di alcol alla quale è seguita un importante fase di sensibilizzazione dei lavoratori. Tra i vari obiettivi raggiunti, sono state individuate delle linee di comportamento per i capi e per la struttura medica aziendale, concordate con i RLS, per la segnalazione e la gestione di stati acuti o cronici legati all assunzione di alcol, nel rispetto della normativa vigente. MODELLI TEORICI DI CAMBIAMENTO DEI COMPORTAMENTI E STILE DI CONDUZIONE DEL PROGETTO Per il progetto si è scelto uno stile di conduzione prevalentemente concertato, in quanto si è voluto che i destinatari finali partecipassero attivamente alla definizione operativa tramite la selezione dei determinanti e la ridefinizione della diagnosi educativa e alla sua implementazione, ma ancor di più nella fase di generazione di possibili soluzioni, che non sono mai presentate come pronte all uso ma bensì costruite e validate insieme. Inoltre le valutazioni intermedie e finali saranno uno strumento per ripensare e ridiscutere tutto il percorso. I modelli teorici che abbiamo studiato per basare l intervento preventivo sono stati principalmente: 1. Il modello delle life Skills Tale modello assume che il consumo di bevande alcoliche sia risultante di un mancato apprendimento di abilità di vita. In quest'ottica, la prevenzione passa attraverso la promozione e l'insegnamento di questo tipo di abilità sociali, ovvero attraverso lo sviluppo di competenze che permettono di fronteggiare le influenze sociali verso il consumo di alcol. Anche un attenta opera di sensibilizzazione contestualizzata al nostro settore di azione deve essere letta come destinata ad aumentare la capacità dell individuo di discernere il comportamento più idoneo nell ambito lavorativo. Questo modello teorico è stato ampliamente applicato per la formazione degli adolescenti, pur faticando a trovarne riscontro nei progetti che abbiamo esaminato, abbiamo voluto conservarlo in quanto la presenza di apprendisti di giovane età nel settore edile è di particolare rilievo e bisognevole di notevole attenzione. 2. La teoria dell'apprendimento sociale Si basa sull'interrelazione esistente tra persona, ambiente e comportamento. Tale teoria attribuisce particolare importanza alle capacità dell'individuo di elaborare delle risposte agli stimoli che provengono dall'ambiente esterno, sulla base del gruppo sociale nel quale è inserito e dei comportamenti assunti dai membri del peer-group. E stato scelto questo modello teorico in quanto riteniamo che il luogo di lavoro possa essere un setting privilegiato per sperimentare nuovi comportamenti, un quotidiano in cui la spinta a conformarsi può essere quanto mai positiva. La principale applicazione di questa teoria nel progetto è proprio nell importanza data alla preparazione del contesto attraverso la creazione di un ambiente favorevole, da raggiungere con la costituzione e formazione del gruppo aziendale. Questa teoria trova ampia applicazione all interno del progetto La percezione dei rischi alcolcorrelati tra i lavoratori: dalla ricerca all intervento condotto dall A.S.L. di Modena. 3. Il Modello delle Credenze sulla salute Data una certa minaccia alla salute, la probabilità di adottare un comportamento preventivo dipenderà da quanto il soggetto si percepisce vulnerabile e da quanto percepisce grave la minaccia, ma anche da quanto l individuo ritiene che i benefici dell azione siano superiori ai costi e alle barriere dell azione preventiva. In particolare, questo modello ci ha aiutato a tenere sempre a mente come i fattori demografici (quali il sesso, l età, ) e sociopsicologici (classe sociale, il gruppo di riferimento, provenienza geografica..), che agiscono come moderatori nella percezione della minaccia e come elementi induttori del comportamento preventivo, stimolino all azione o all immobilità. Lo studio di questo modello ci ha spinto ad un uso consapevole e mirato della selezione delle informazioni da trasmettere ai destinatari, con particolare enfasi nell impiego di fatti concreti e vicini ai lavoratori per contestualizzare ed attualizzare il rischio.

6 GERARCHIA DI OBIETTIVI CONGRUENTI CON LA DIAGNOSI EDUCATIVA ED ORGANIZZATIVA Gerarchia Risultato diagnosi Obiettivo Ambientale - Effettuazione delle lavorazioni in condizioni microclimatiche Al termine degli interventi i Datori di Lavoro saranno sensibilizzati a lavorare particolarmente sfavorevoli che richiedono, più di altri settori, un maggiore consumo di bevande; per il raggiungimento dei seguenti - Accesso alle bevande alcoliche sul posto di lavoro come momento di socializzazione tra i colleghi risultati: - Ridistribuzione delle attività lavorative tenendo conto delle condizioni microclimatiche sfavorevoli, con conseguente riduzione dello stress; - Cambiamento di tipo organizzativo dell'azienda, come ad esempio: indisponibilità di bevande alcoliche nelle mense, nei distributori automatici e negli eventuali circoli aziendali e promuovere il consumo di bevande analcoliche in relazione alle condizioni di lavoro Predisponente - Cultura del bere legata alla tradizione e alla realtà produttiva vitivinicola del territorio - percezione del rischio infortunistico correlato all assunzione di alcolici - livello di conoscenza in materia legislativa - livello di conoscenza sugli effetti dell alcol - Stimolo ad implementare nuove soluzioni (auto efficacia) Al termine degli interventi, il gruppo di progetto aziendale sarà in grado di riconoscere il rischio connesso all uso di bevande alcoliche all interno della propria azienda in quanto la formazione mira ad aumentare le conoscenze sugli effetti dell alcol, le conoscenze legislative, nonché le conoscenze in materia di dipendenze. Inoltre i destinatari saranno stimolati a trovare, all interno della propria realtà lavorativa, soluzioni idonee a sostenere, nel tempo, l azione preventiva intrapresa. Abilitante - Facilità di accesso alle risorse territoriali Rinforzante - Altre Aziende che hanno trattato problematiche alcolcorrelate Creazione di una rete di supporto che garantisca, agli aderenti al progetto che ne faranno richiesta, un accesso facilitato alle strutture che si occupano di dipendenze. Portare a conoscenza i gruppi di progetto aziendali circa l esistenza di aziende attive in tal senso per un possibile confronto e conseguente superamento di eventuali ostacoli incontrati durante il percorso preventivo. PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ Chi fa Che cosa Entro quando Presentazione interna del progetto (Direttore Luglio 2006 Generale Direttore Dipartimento Direttori delle Strutture ) e Direttore del Servizio Contatti con le Associazioni di Categoria e le OO.SS. per l'individuazione dei primi stakeholders e per la presentazione dell ipotesi di progetto Ottobre 2006

7 con l aiuto di tutti gli operatori e Direttore del Servizio e collaborazione con SOC Psicologia + eventuale consultente esterno e collaborazione con SOC Psicologia + eventuale consulente esterno e destinatari e consultente esterno Organizzazione di un seminario informativo ed educativo rivolto agli stakeholders e alle aziende destinatarie per approfondire la problematica Gennaio - Febbraio 2007 Individuazione ed arruolamento delle Aziende Gennaio - Febbraio 2007 Organizzazione di focus-group con i destinatari del progetto per la rilevazione di opinioni ed atteggiamenti relativi alla loro percezione del fenomeno in azienda Somministrazione di questionario a tutti i lavoratori sull'auto-percezione della salute, sui consumi di alcol nonché su opinioni e conoscenze rispetto al tema alcol e lavoro, alcol e guida, alcol e legislazione Costituzione di un gruppo tecnico interno alle Aziende: su base volontaria motivato alla partecipazione al progetto composto da Dirigenza, RSPP, M.C., R.L.S., R.S.U. Corso formativo rivolto al gruppo di progetto aziendale, ai fini di aumentare il livello delle conoscenze sull'alcol quale fattore di rischio Distribuzione di materiale informativo e di supporto all'interno delle aziende Raccolta, organizzazione e valutazione dei risultati del progetto ALLEANZE PER SALUTE TRA GLI ATTORI INTERESSATI Referenti per la Promozione della Salute dell A.S.L.; Giugno - Luglio 2007 Giugno - Luglio 2007 Settembre 2007 Novembre 2007 Novembre 2007 Febbraio 2008 E già stata concordata una collaborazione coi i Servizi S.E.R.T. dell A.S.L. 18 per una migliore conoscenza del fenomeno sul territorio; E già stata concordata una collaborazione con il Servizio di Psicologia dell A.S.L. 18 per un approccio multidisciplinare al fenomeno e per una collaborazione relativamente alle fasi che comportano l uso di strumenti quali focus e per la predisposizione dei questionari; E prevista la collaborazione, in materia di alcol e guida, con il gruppo di dell A.S.L. 18 Prevenzione Infortuni da incidenti stradali nel settore di Autotrasporti, nell ambito dei progetti regionali Prevenzione Incidenti Stradali ; Si è già ottenuta la disponibilità a collaborare per il superamento di eventuali punti critici, del Dott. A. Noventa, Responsabile dell U.O. Prevenzione SERT 1 Dipartimento delle Dipendenze A.S.L. di Bergamo e Responsabile del lavoro alcol e guida della Società Italiana di Alcologia. PIANO PER LA VALUTAZIONE DI PROCESSO Chi fa Che cosa Entro quando e Direttore del Servizio Presentazione interna del progetto (Direttore Generale, Direttore Dipartimento e Direttori Strutture) per l avvio del progetto Luglio 2006 Punto critico Indicatore processo - Autorizzazione ad avviare il progetto - Ufficializzazione collaborazione con la S.O.C. di Psicologia e del S.E.R.T Strumento - riunione informativa - supporto informatico per la presentazione della metodologia

8 (SI/NO) adottata Contatti con le Associazioni di Categoria e le OO.SS per l individuazione dei primi stakeholders e presentazione dell ipotesi di progetto Ottobre Adesione e condivisione di obiettivi comuni (n aziende che hanno risposto all invito/totale aziende contattate) - lettera di invito e contatti telefonici - supporto informatico per la presentazione del progetto, Direttore del Servizio e l aiuto di tutti gli operatori e collaborazione con SOC di Psicologia + eventuale consulente esterno e destinatari e consulente esterno Organizzazione di un seminario informativo ed educativo rivolto agli stakeholders e alle aziende destinatarie per approfondire la problematica Analisi dei bisogni che terrà conto dei ruoli professionali rappresentati nelle varie realtà lavorative, dell utilizzo di linguaggi diversi nonché della valutazione del grado di percezione del rischio Alcol e Lavoro Costituzione di un gruppo tecnico interno alle aziende - Corso formativo rivolto al gruppo di progetto aziendale, ai fini di aumentare le conoscenze sull alcol quale fattore di rischio - Distribuzione di materiale informativo e di supporto alle aziende - raccolta, organizzazione e valutazione dei risultati del progetto Gennaio Febbrai o 2007 Giugno Luglio 2007 Settemb re 2007 Novemb re 2007 Febbrai o 2008 Arruolamento ditte (n aziende aderenti al progetto/totale aziende invitate) - rilevazione di opinioni ed atteggiamenti dei destinatari del progetto relativi alla loro percezione del fenomeno in azienda - rilevazione sull auto-percezione della salute dei lavoratori, sui consumi di alcol nonché su opinioni e conoscenze rispetto al tema alcol e lavoro, alcol e guida, alcol e legislazione (n aziende che percepiscono il fenomeno/totale aziende aderenti al progetto) SI/NO (n aziende che hanno costituito il gruppo aziendale/totale aziende aderenti al progetto) Coinvolgimento dei gruppi tecnici aziendali (n gruppi aziendali che hanno partecipato al corso/totale gruppi aziendali costituiti) Rilevazione grado di soddisfazione (n aziende soddisfatte a percorso ultimato / totale aziende aderenti al progetto) - registrazione delle ditte arruolate su supporto informatico - rilascio, come sorta di impegno assunto dalle aziende, della ricevuta di avvenuta adesione - focus group - somministrazione del questionario opportunamente predisposto - supporto informatico per la valutazione dei risultati Azione di supporto - Rilevazione presenze - Materiale didattico - Attestato di partecipazione -Attribuzione logo Somministrazione questionari gradimento di di

9 PIANO PER LA VALUTAZIONE DI RISULTATO Gerarchia Obiettivo (atteso di cambiamento) Indicatore Ambientale Predisponente Abilitante Rinforzante Ottenere da parte dei Datori di Lavoro i seguenti risultati: - Ridistribuzione delle attività lavorative tenendo conto delle condizioni microclimatiche sfavorevoli; - Cambiamento di tipo organizzativo dell'azienda, come ad esempio: indisponibilità di bevande alcoliche nelle mense, nei distributori automatici e negli eventuali circoli aziendali e promuovere il consumo di bevande analcoliche in relazione alle condizioni di lavoro Al termine degli interventi il Datore di Lavoro sarà in grado di riconoscere il rischio connesso all uso di bevande alcoliche all interno della propria azienda in quanto la formazione mira ad aumentare le conoscenze sugli effetti dell alcol, le conoscenze legislative nonché le conoscenze in materia di dipendenze. Inoltre il gruppo di progetto aziendale verrà stimolato a trovare, all interno della propria realtà lavorativa, soluzioni idonee a sostenere, nel tempo, l azione preventiva intrapresa. Creazione di una rete di supporto che garantisca, agli aderenti al progetto che ne faranno richiesta, un accesso facilitato alle strutture che si occupano di dipendenze Portare a conoscenza i gruppi di progetto aziendali circa l esistenza di aziende attive in tal senso per un possibile confronto e conseguente superamento di eventuali ostacoli incontrati durante il percorso preventivo quali- e/o quantitativo n di aziende che hanno messo in atto almeno una soluzione / n totale delle aziende che hanno aderito al progetto n datori di lavoro che forniscono risposte corrette / totale datori di lavoro che hanno aderito al progetto Standar d 25% delle aziende 50% delle aziende Strumento Valutazione dei cambiamenti ambientali ed organizzativi attraverso la somministrazione di un questionario ai gruppi di progetto aziendali Verifica del livello di conoscenza della relazione esistente tra assunzione di alcol ed il possibile aumento dell incidenza e della magnitudo degli eventi infortunistici attraverso la somministrazione di un questionario ai gruppi di progetto aziendali SI / NO SI Predisposizione di un piano di informazione destinato alle aziende aderenti al progetto SI / NO SI Incontro da concordarsi con gruppo di progetto aziendale. In tale contesto verrà anche valutata la necessità di ulteriori interventi per sostenere, nel tempo, l azione preventiva intrapresa RICADUTE DEL PROGETTO Rispetto ai destinatari si prevede di stimolare la loro visione della sicurezza all interno delle aziende come un problema che necessita di una visione globale e non solo tecnica, ma che metta in primissimo piano il fattore umano. Per quanto riguarda le ricadute interne ai servizi, il progetto permetterà di introdurre un modus operandi basato sull approccio proposto dai più innovativi studi di Workplace Health Promotion; in particolare la scelta di applicare un metodo progettuale basato sul Modello PRECEDE-PROCEED di L.W. Green, forza il pianificatore a focalizzare da subito la sua attenzione sull output desiderato interrogandosi sul perché ricercare quel risultato prima ancora di chiedersi come raggiungerlo. Con l avvio del progetto sarà possibile incoraggiare gli stessi operatori ad integrare la prevenzione alcologica nell ambito dell igiene del lavoro, ampliando quindi la valutazione dei rischi lavorativi nell ambienti di lavoro verso una più varia concezione degli stessi in riferimento al benessere organizzativo e ad una visione più organica del lavoratore/persona.

10 Diffondere la conoscenza dell esistenza sul territorio di strutture di supporto per affrontare problematiche connesse all abuso e alla dipendenza di sostanze alcoliche. Il coinvolgimento della figura del Medico Competente aziendale ha come ricaduta un importante azione formativa sulla WHP di tali figure che potranno esportare questi concetti anche in altri ambiti all interno della stessa azienda o in altre aziende Implementare il concetto di rete: molto spesso le diverse strutture delle ASL lavorano da sole senza dare ai loro progetti la necessaria multidisciplinarietà; imparare a collaborare con altre strutture diventa oggi una risorsa preziosa. PIANO DI COMUNICAZIONE Premessa Considerata la realtà economica e culturale del territorio della nostra A.S.L., votata alla produzione vinicola, il piano di comunicazione deve avere l'obiettivo primario di prevenire eventuali contestazioni chiarendo le finalità del progetto, peraltro esplicitate a partire dal titolo che non intima io sono astemio ma io non bevo sul luogo di lavoro. E già stata fatta un attenta e dettagliata analisi (che non si riporta in questo contesto per motivi di sintesi), per la definizione dei diversi target e degli strumenti più opportuni per il loro coinvolgimento, con la chiarificazione dei relativi obiettivi. Coordinamento gruppo progetto e partner La comunicazione interna al gruppo di progetto è facilitata dalla vicinanza tra gli operatori per cui sarà di tipo informale con contatti diretti e quotidiani. Saranno svolte riunioni periodiche a seconda dell argomento da affrontare con i gli altri Servizi a cui è stata richiesta collaborazione. Il progetto è già stato illustrato agli Operatori del S.Pre.S.A.L. in una riunione di Servizio. Sono previsti contatti diretti, alcuni già avviati, con il Direttore Generale dell'a.s.l. e il Direttore di Dipartimento di Prevenzione e altri Direttori di Struttura per illustrare il progetto e chiedere collaborazione. Diffusione nelle organizzazioni e nella comunità Per i motivi citati nella premessa e nell'intento di dare visibilità al progetto, saranno previste alcune azioni comunicative, da intraprendere all avvio del progetto, quali: - Organizzazione di una conferenza di presentazione del progetto - Rassegna stampa sui quotidiani locali e su news letter tematiche (es. Sicuri di essere sicuri ) - Comunicazione tramite mailing-list - Inserimento sul sito internet aziendale e link su altri siti Diffusione scientifica e professionale Alla conclusione del progetto, se i risultati saranno quelli attesi, è ipotizzabile organizzare un momento (tipo seminario o convegno) di restituzione e socializzazione dei risultati. Sarà inoltre realizzato un report riassuntivo di tutto il cammino. Altro Elaborazione di un logo da assegnare alle aziende che hanno aderito al progetto e che hanno completato con successo l'intero percorso. Il logo può essere utilizzato come marchio di qualità spendibile, a discrezione delle aziende, in termini di ritorno di immagine. Inoltre, il nome delle aziende che avranno ottenuto il logo verrà inserito nelle successive presentazioni del progetto DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO Ogni step del progetto sarà accompagnato da idonei materiali. Per la fase di illustrazione e proposta del progetto, che è già stata avviata, è stata realizzata una presentazione in MS PowerPoint ed un report descrittivo. Nel piano di comunicazione è prevista la realizzazione di differenti materiali a seconda del momento e del contesto; a titolo di esempio saranno preparati brevi comunicati stampa per la rassegna; cartelline contententi il materiale informativo da distribuire nel convegno

11 Nella fase centrale del progetto, ovvero durante i contatti con i destinatari sarà distribuito del materiale informativo sul progetto e sui rischi derivanti dall uso di alcol, sia realizzato dal Servizio sia selezionando quello già esistente e preparato da altre strutture. Per l organizzazione dei focus-group con i gruppi tecnici aziendali e per la rilevazione di opinioni ed atteggiamenti relativi alla loro percezione del problema, i materiali saranno realizzati con la supervisione delle SOC di Psicologia e del SERT. GRUPPO DI PROGETTO Nominativo Professionalità Servizio organizzazione Ruolo e compiti ZANELLI Roberto Medico del Lavoro S.Pre.S.A.L. Responsabile del Progetto Fase di Progettazione GIACHELLI Vilma Assistente Sanitaria S.Pre.S.A.L. Progettazione e diagnosi educativa Operatività MORETTO Erica BOGETTI Davide MODARELLI Mariangela GHISA Anna Assistente Amministrativa S.Pre.S.A.L. Progettazione e piano di comunicazione Operatività Formazione Laurea in medicina Formazione in materia di prevenzione, promozione ed educazione alla salute. Studi in scienze della comunicazione T.P.A.L.L. S.Pre.S.A.L. Operatività Formazione Tecnica in materia di Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro T.P.A.L.L. S.Pre.S.A.L. Operatività Laurea in Tecnico della Prevenzione in Ambienti e Luoghi di Lavoro T.P.A.L.L. S.Pre.S.A.L. Operatività Laurea in Tecnico della Prevenzione in Ambienti e Luoghi di Lavoro

12 BUDGET Tipologia di spesa Voci analitiche di spesa Auto/cofinanziamento Personale - Operatori ASL Consulente esterno - Psicologo - Consulente esterno Formazione Gruppo Aziendale Finanziamento richiesto Altre figure Attrezzature - Videoproiettore - Attrezzature informatiche (PC ) Sussidi Materiale per il seminario Stampe del questionario Materiale informativo Materiali vari di cancelleria Lettere ed inviti Spese di gestione e funzionamento Attestati con Logo Rassegna Stampa Corrispondenza varia Conferenza di presentazione Corso di formazione Uso attrezzature del Servizio Spese di 400 coordinamento TOTALE Alba, 27 Luglio 2006 Il Responsabile del progetto Dott. Roberto ZANELLI Il Referente Aziendale PES Dott.ssa Carla GEUNA Il Commissario Dott. Giovanni MONCHIERO

PROGETTO Modulo parte I IO LAVORO SOBRIO A.S.L. n 18 (Alba-Bra) Responsabile del progetto Dott. Roberto Zanelli Dirigente Medico

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