-Parco del Ticino- Lonate Pozzolo, 06/10/2016. Relatori: Colombo Fabrizio Poretti Roberto

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1 LEZIONI DI PRIMO SOCCORSO -Parco del Ticino- Lonate Pozzolo, 06/10/2016 Relatori: Colombo Fabrizio Poretti Roberto

2 Obiettivi del corso apprendere alcune nozioni non arrecare danno al paziente portare aiuto concreto

3 Comportamenti IN OGNI SITUAZIONE DI EMERGENZA MEDICA E INDISPENSABILE MANTENERE LA CALMA E RASSICURARE IL PAZIENTE PARTICOLARE ATTENZIONE ALL AUTOPROTEZIONE!

4 NUE 112 Numero Unico Emergenza Sostituisce in determinate aree telefoniche i vari numeri di emergenza utilizzati per contattare: Polizia 113 Carabinieri 112 Vigili del Fuoco 115 Emergenza sanitaria 118 Protezione civile e Polizia locale Recependo l art. 26 della Direttiva 2002/22/CE del Parlamento Europeo

5 Numero Unico Emergenza 112 Centrale Operativa - S.S.U.Em. 118 ubicata presso l Ospedale di Circolo di Varese alla chiamata risponde un operatore del NUE 112 a cui dare le generalità; viene poi trasferita la chiamata all Emergenza Sanitaria a cui risponde un infermiere professionale verrà inviata sul posto l ambulanza più vicina disponibile ed, eventualmente, una automedica attrezzata con medico ed infermiere a bordo trasporto del paziente all ospedale più vicino o più adeguato alle esigenze mediche dello stesso

6 Chiamare Soccorso Medico TELEFONARE AL n 112 RIFERIRE CON PRECISIONE LOCALITA, VIA E NUMERO CIVICO LASCIARE UN RECAPITO TELEFONICO PER EVENTUALI COMUNICAZIONI DALLA CENTRALE OPERATIVA COMUNICARE LE CONDIZIONI DEL PAZIENTE ( COSCIENZA, RESPIRO, POLSO) E DESCRIZIONE DELLO SCENARIO

7 PATOLOGIE MEDICHE

8 Patologie Mediche LIPOTIMIA O SVENIMENTO EPILESSIA CONVULSIONE

9 LIPOTIMIA O SVENIMENTO (NON PERICOLO PER LA VITA DEL PAZIENTE) EPISODIO TRANSITORIO DI PERDITA DI COSCIENZA SOLITAMENTE SECONDARIO A MOMENTANEA CARENZA DI OSSIGENO PER LE CELLULE CEREBRALI

10 LIPOTIMIA O SVENIMENTO RESPIRO SPONTANEO POLSO PERIFERICO PRESENTE PALLORE CUTE (possibile) ASSENZA DI CIANOSI MUCOSA RAPIDA RIPRESA DELLA COSCIENZA IN DECUBITO SUPINO

11 LIPOTIMIA O SVENIMENTO COSA FARE E COSA NON FARE VALUTARE RESPIRO E CIRCOLO (sempre presenti) PROTEGGERE LA VITTIMA CHIAMARE (eventualmente) IL S.S.U.Em. 118 LASCIARE IL PAZIENTE SUPINO NON FARE INGERIRE ALCUN LIQUIDO RIMUOVERE CORPI ESTRANEI DAL CAVO ORALE (facilmente estraibili) SLACCIARE ED ALLENTARE CINTURE, COLLETTI E/O CRAVATTE ( che possono alterare la normale circolazione ) SOLLEVARE GLI ARTI INFERIORI PER FAVORIRE IL RITORNO VENOSO AL CUORE

12 EPILESSIA - CONVULSIONE PERDITA DI COSCIENZA ASSOCIATA A MOVIMENTI NON COORDINATI DELLA MUSCOLATURA VOLONTARIA

13 EPILESSIA - CONVULSIONE PAZIENTE INCOSCIENTE RESPIRO SPONTANEO, SPESSO RUSSANTE POLSO PERIFERICO PRESENTE MOVIMENTI DEGLI ARTI INCOORDINATI, POI FLACCIDITA MUSCOLARE EMISSIONE DI SCHIUMA, SPESSO STRIATA DI SANGUE, DALLA BOCCA POSSIBILE PERDITA CONTROLLO SFINTERICO PROGRESSIVA MA LENTA RIPRESA DELLO STATO DI COSCIENZA

14 EPILESSIA - CONVULSIONE COSA FARE E COSA NON FARE PROTEZIONE DELLA VITTIMA DURANTE LA CRISI NON CONTRASTARE I MOVIMENTI DEGLI ARTI CHIAMARE IL NON FARE INGERIRE ALCUN LIQUIDO RIMUOVERE, AL TERMINE DELLA CRISI, SE POSSIBILE, EVENTUALI CORPI ESTRANEI DALLA BOCCA TAMPONARE E MEDICARE EVENTUALI FERITE CAUSATE DALLA CADUTA A TERRA O DAI MOVIMENTI INVOLONTARI LA CRISI CONVULSIVA SINGOLA NON COMPORTA PERICOLO PER LA VITA

15 PATOLOGIE TRAUMATICHE

16 ma prima 1 VALUTO LA SCENA 2 AUTOPROTEZIONE e DPI 3 INIZIO UN PRIMO ESAME

17 PATOLOGIE TRAUMATICHE FERITE DELLA CUTE USTIONI CONTUSIONI DISTORSIONI E LUSSAZIONI ARTICOLARI FRATTURE OSSEE

18 FERITA DELLE CUTE da taglio da punta lacere lacero contuse per arma da fuoco

19 FERITA DELLE CUTE COSA FARE E COSA NON FARE 1. Autoprotezione 2. Detergere e lavare abbondantemente con acqua 3. Rimuovere eventuali corpi estranei 4. Tamponare le emorragie venose con modesta compressione (NO LACCIO EMOSTATICO) e le emorragie arteriose con compressione continua e mirata del punto di sanguinamento 5. Coprire con garze o stoffa pulita, non applicare cotone o similari 6. Recarsi in pronto soccorso (NESSUNA EMERGENZA SE NON SANGUINAMENTO ARTERIOSO IN ATTO)

20 USTIONE PRIMO GRADO : eritrodermia, lesione superficiale della cute, guarigione senza cicatrice SECONDO GRADO: flittene (o bolla) contenente siero, lesione più profonda, guarigione con discromie ed inestetismi TERZO GRADO: lesione con necrosi a tutto spessore della cute, guarigione per cicatrice deturpante (deficit funzionali), possibilità di infezioni

21 USTIONE 1. Ricordare che sia il caldo che il freddo eccessivo provocano la lesione della cute (USTIONE e CONGELAMENTO), così come l elettricità ed agenti chimici. 2. La cute protegge dagli agenti infettanti esterni: le lesioni di terzo grado (lesione totale della cute) possono causare infezioni generalizzate per penetrazione di germi nell organismo 3. La gravità delle ustioni è direttamente proporzionale alla percentuale di cute lesa

22 USTIONE COSA FARE E COSA NON FARE 1. Detergere con abbondante acqua corrente fredda 2. Rimuovere delicatamente eventuali indumenti (od altro) che ricoprono l ustione se non adesi alla cute lesa 3. Non applicare pomate o disinfettanti (soprattutto se alcoolici) 4. Coprire la cute ustionata con garze o stoffe pulite 5. Recarsi in pronto soccorso (non indicazione se ustione di primo grado)

23 CONTUSIONE TRAUMATISMO CHE PUO INTERESSARE, OLTRE CUTE E SOTTOCUTE, STRUTTURE PROFONDE: MUSCOLI ED ORGANI VASCOLARI O FASCIALI PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA CONTUSIONE ADDOMINALE (LESIONI DI ORGANI INTERNI: FEGATO, MILZA, RENI)

24 CONTUSIONE 1. Ogni contusione causa edema (gonfiore) della zona colpita direttamente proporzionale alla gravità del trauma 2. Possibile ecchimosi (colorazione bluastra) per lesione vascolare e stravaso ematico 3. Comparsa di limitazione funzionale dolente della zona colpita

25 CONTUSIONE COSA FARE E COSA NON FARE 1. Applicare ghiaccio sulla zona contusa ( il ghiaccio è un ottimo antiinfiammatorio ed antidolorifico) in modo da limitare l estensione della tumefazione (non applicare il ghiaccio direttamente sulla cute per possibilità di ustione da freddo) 2. L edema e l eventuale ecchimosi guariscono spontaneamente (per il riassorbimento di ecchimosi sono necessari almeno 10/15 giorni) 3. Ogni contusione addominale consiglia la valutazione medica presso il pronto soccorso

26 DISTORSIONE E LUSSAZIONE ARTICOLARE DISTORSIONE LUSSAZIONE DISLOCAZIONE TRAUMATICA MOMENTANEA DEI RAPPORTI ARTICOLARI CON LESIONE PARZIALE DELLE STRUTTURE LEGAMENTOSE DISLOCAZIONE TRAUMATICA PERSISTENTE DEI RAPPORTI ARTICOLARI CON LESIONE TOTALE DELLE STRUTTURE LEGAMENTOSE Radiografia non urgente Riposo funzionale totale e non carico articolare Ghiaccio localmente Guarigione completa senza terapia chirurgica (solitamente) Ripristino cruento (in anestesia generale) dei rapporti articolari Guarigione completa che spesso necessita di terapia chirurgica Radiografia urgente Immobilizzazione dell articolazione Riabilitazione funzionale Riabilitazione funzionale

27 FRATTURA OSSEA LESIONE TRAUMATICA CHE ALTERA LA STRUTTURA DELL OSSO CREANDO UNA SOLUZIONE DI CONTINUO COMPOSTE SCOMPOSTE PLURIFRAMMENTARIE SCOMPOSTE - ESPOSTE

28 FRATTURA OSSEA 1. Riparazione spontanea dell osso ( 25/35 giorni ) 2. Le fratture in età pediatrica spesso sono a legno verde (rigonfiamento senza soluzione di continuo) 3. Intervento ortopedico mirato a ripristinare l anatomia e stabilizzare la lesione ( mezzi di sintesi, fissatori esterni ed apparecchi gessati ) 4. Le fratture scomposte possono causare lesione delle strutture muscolo - tendinee e vascolari 5. Le fratture esposte comportano un rischio di infezione ossea con conseguente difficoltà di guarigione

29 FRATTURA OSSEA COSA FARE E COSA NON FARE 1. Valutare mobilità e polso delle estremità coinvolte dalla frattura 2. Immobilizzare la frattura con le articolazioni prossimali e distali (con stecche o materiali di fortuna ) 3. Evitare comunque il carico e la mobilizzazione 4. Coprire con garze o stoffa pulita le lesioni da fratture esposte 5. Eventuale applicazione di ghiaccio 6. Recarsi in pronto soccorso per le indagini radiografiche (senza emergenza se non alterazione della circolazione/polso distale)

30 EMORRAGIE

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32 Emorragia VENOSA Colorazione più scura, violacea Fuoriuscita continua del sangue ARTERIOSA Colorazione rosso vivo Fuoriuscita del sangue a zampillo

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34 EMORRAGIA cosa fare Esempio pratico: arto con emorragia esterna massiva in corso Posizione arto Compressione Punti di compressione Laccio emostatico?

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36 EPISTASSI cosa fare Pz.seduto testa in avanti Ghiaccio su fronte Pinzamento ali nasali Tamponi con garze

37 INTOSSICAZIONI

38 INTOSSICAZIONE ETILICA ALTERAZIONE DELLA COSCIENZA DOVUTA AD INGESTIONE INCONGRUA DI ALCOOL, SPESSO ASSOCIATA A NAUSEA, VOMITO E CEFALEA

39 INTOSSICAZIONE ETILICA ALTERAZIONE DEL COMPORTAMENTO ALTERAZIONE DELL ELOQUIO ALTERAZIONE DELLA COSCIENZA MOVIMENTI MUSCOLARI SCOORDINATI E DIFFICOLTA A MANTENERE LA STAZIONE ERETTA VOMITO (FREQUENTE) PROGRESSIVA E LENTA SCOMPARSA DEI SINTOMI

40 AVVELENAMENTO L AVVELENAMENTO PUO AVVENIRE PER: 1. INGESTIONE 2. INALAZIONE 3. ASSORBIMENTO 4. INIEZIONE ( PUNTURE DI ANIMALI )

41 AVVELENAMENTO PREVENZIONE AUTOPROTEZIONE RACCOGLIRE CONFEZIONE ED ETICHETTA DELL AGENTE TOSSICO INFORMARSI SUI TEMPI DI INTOSSICAZIONE E PESO DELLA VITTIMA CONSULTAZIONE TELEFONICA CON IL CENTRO ANTIVELENI DELL OSPEDALE DI NIGUARDA NON PROVOCARE IL VOMITO NON ESISTONO ANTIDOTI UNIVERSALI

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44 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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