CODICE MONDIALE DI ETICA DEL TURISMO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CODICE MONDIALE DI ETICA DEL TURISMO"

Transcript

1 CODICE MONDIALE DI ETICA DEL TURISMO In occasione di innumerevoli incontri abbiamo più volte affermato che i sostanziali mutamenti intervenuti nel corso della seconda metà del XX secolo hanno spinto le organizzazioni internazionali, le imprese ed i tanti protagonisti che operano all interno del mondo del turismo, ad interrogarsi sui reali valori in gioco, sugli impatti spesso devastanti di uno sviluppo economico ed ambientale incontrollato, sulla qualità delle relazioni tra i visitatori e le popolazioni autoctone e, non ultimo, sulla necessità di una più equa ripartizione dei profitti. Tutto ciò ha condotto la maggior parte degli organismi nazionali ed internazionali ad affrontare la questione etica del turismo, adottando dichiarazioni, carte e codici etici, volti ad orientare correttamente l esercizio e lo sviluppo dell attività turistica. Risulta pertanto evidente che da alcuni anni a questa parte, anche all interno del fenomeno turistico, si è iniziato a porre la questione del rapporto tra economia ed etica. Noi tutti dobbiamo infatti riconoscere che in molti territori ad alta vocazione turistica uno sviluppo incontrollato delle attività turistiche, basato unicamente su un impostazione economica, ha comportato profonde incidenze negative, sia nei confronti dell ambiente naturale, sia nei confronti del tessuto sociale e culturale delle popolazioni locali, con effetti talvolta devastanti. A sostenere che i servizi turistici non vanno pensati e predisposti esclusivamente in termini materiali, né misurati ed asserviti alle logiche di un crudo e miope profitto, non siamo certo i soli.

2 L Organizzazione Mondiale del Turismo, preoccupata per alcuni segnali consumistici e antisociali che rischiavano di disperdere i veri valori dell attività turistica, ha lanciato temi ed avviato iniziative per lottare contro la povertà, contro lo sfruttamento dei minori, contro il turismo sessuale e qualsivoglia forma di violenza e di discriminazione. Questi aspetti negativi del fenomeno turistico vengono ampiamente evidenziati nel Codice Mondiale di Etica del Turismo approvato all unanimità dall Assemblea Generale dell OMT il 1 Ottobre 1999 a Santiago del Cile. Esaminando velocemente il Preambolo ed i titoli dei dieci articoli che compongono il Codice, ci si rende facilmente conto che un analisi dettagliata dell intero documento richiederebbe ben altro tempo, mi limiterò pertanto ad illustrare alcuni passaggi fondamentali che per noi, operatori di Turismo Sociale, risultano essere particolarmente significativi. Prendiamo ad esempio l articolo 2: Il turismo, strumento di crescita individuale e collettiva, laddove al punto 1 si sottolinea che: Il turismo.deve essere concepito e praticato come un mezzo privilegiato di crescita individuale e collettiva; praticato con la necessaria apertura di spirito, costituisce un fattore insostituibile di autoeducazione personale, di mutua tolleranza e di accostamento alle legittime differenze tra popoli e culture, e alle loro diversità mentre al punto 3 si ribadisce che : Lo sfruttamento degli esseri umani in qualunque sua forma, in particolare quello sessuale e quando colpisce i bambini, arreca danno agli obiettivi fondamentali del

3 turismo e costituisce la negazione della sua esistenza; pertanto.deve essere sanzionato dalle legislazioni nazionali tanto dei paesi visitati quanto di quelli degli autori di tali atti, anche quando questi sono stati commessi all estero. E del tutto evidente che una tale affermazione costituisce un grande passo in avanti rispetto ai precedenti documenti quali la Carta del Turismo o il Codice del Turista adottato a Sofia in occasione dell Assemblea Generale dell OMT nel Purtuttavia, non si deve dimenticare che il Codice Mondiale, al di là del suo nome altisonante, rimane un codice di etica e non di diritto, e che solo attraverso un formale recepimento dei suoi principi all interno delle legislazioni nazionali, si potranno produrre effetti tangibili. Non va però trascurato il fatto che dopo l adozione del Codice da parte dell OMT, i principi contenuti nel documento sono stati oggetto di approvazione da parte dell Assemblea Generale delle Nazioni Unite con un apposita risoluzione adottata il 21 dicembre Una tale risoluzione ha finito con il conferire maggiore autorevolezza al Codice, specie se si considera che il testo invita i governi e le altre autorità del settore turistico ad incorporare nella forma più confacente, il contenuto del Codice Mondiale di Etica del Turismo nelle leggi, nei regolamenti e nelle attività comportamentali e deontologiche pertinenti. Già in occasione della XVI^ Assemblea Generale dell OMT, tenutasi a Dakar nel 2005, risultavano essere 68 i Paesi che avevano incorporato i principi del Codice nei loro testi legislativi o si erano ispirati agli stessi per dar vita a nuove leggi o regolamenti nazionali.

4 Tale risultato può ritenersi piuttosto soddisfacente, specie se si tiene conto che nel corso dell ultima riunione del Comitato Mondiale, tenutasi a Bali, ci è stato riferito che numerosi altri Paesi si sono uniti a quanti hanno incorporato i principi del Codice nei propri testi legislativi. Quello che è certo è che si dovrà comunque insistere sulla strada intrapresa, sostenendo la campagna di adesione al Codice, finalizzata ad ottenere una più ampia integrazione dei suoi principi all interno delle singole legislazioni nazionali. E questo il compito principale che spetta ai componenti il Comitato Mondiale e in particolare all Italia che si è assunta il ruolo di diffondere i principi del Codice attraverso l azione di un Segretariato Permanente con sede a Roma. Tornando ad esaminare i contenuti specifici ci possiamo rendere conto che il Codice fa espresso riferimento alle attività turistiche secondo i canoni dello sviluppo sostenibile. IL TURISMO FATTORE DI SVILUPPO SOSTENIBILE E il titolo dell articolo 3, con il quale ci viene ricordato che: È dovere di tutti i protagonisti dello sviluppo turistico salvaguardare l ambiente e le risorse naturali, nella prospettiva di una crescita economica sana, continua e sostenibile, atta a soddisfare equamente i bisogni e le aspirazioni delle generazioni presenti e future.

5 Nel condividere pienamente il contenuto dell articolo, vorrei cogliere l occasione per sottolineare che grazie ai reiterati interventi dei rappresentanti del BITS alcuni passaggi sostanziali finalizzati ad evitare il rischio che le proposte di Turismo Sostenibile divenissero elitarie o, peggio ancora, veicoli di sfruttamento e di discriminazione, sono stati inseriti nella Dichiarazione di Quebec, documento finale del Summit Mondiale dell Ecoturismo organizzato nel maggio 2002 a Quebec City dall OMT e dall UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l Ambiente). Gli articoli che seguono (dal 4 al 9) descrivono sia i contenuti valoriali dell attività turistica, sia i comportamenti che dovrebbero essere adottati da parte di tutte le categorie impegnate nel settore. Si tratta di articoli che: - ipotizzano un corretto utilizzo ed una valorizzazione delle bellezze artistiche appartenenti al patrimonio culturale dell umanità; - richiamano gli operatori al rispetto dei diritti dei lavoratori, delle norme sanitarie e delle esigenze culturali e spirituali dei turisti; - puntano sul mantenimento delle attività artigianali e delle tradizioni popolari e, in sintesi, - affermano il diritto delle singole Regioni e delle Comunità Locali a beneficiare maggiormente delle risorse prodotte, attraverso una più equa ripartizione dei profitti.

6 Essi andrebbero esaminati nella loro interezza poiché costituiscono il cuore del Codice, ma, visto il tempo a disposizione, ritengo opportuno focalizzare la nostra attenzione su quei passaggi che risultano essere più significativi per noi, attori del Turismo Sociale. Una tale decisione ci porta direttamente ad esaminare l articolo 7: Diritto al Turismo e, in particolare, i commi 3 e 4 dello stesso. 3) Il turismo sociale, e in particolare il turismo associativo, che permette l accesso di un numero sempre più grande di persone allo svago, ai viaggi e alle vacanze, deve essere sviluppato con il sostegno delle autorità pubbliche; 4) Il turismo delle famiglie, dei giovani, degli studenti, degli anziani e dei portatori di handicap deve essere incoraggiato e facilitato; Innanzitutto voglio qui evidenziare che il Turismo Sociale non solo viene qualificato come l elemento che facilita un ampio accesso allo svago, ai viaggi ed alle vacanze, ma viene anche correttamente coniugato nei suoi vari aspetti e nelle diverse forme di turismo delle famiglie, dei giovani e degli studenti, delle persone anziane e dei disabili. Altro apporto di tutto rilievo si ricava dall affermazione in base alla quale si sostiene che il Turismo Sociale dovrà essere promosso con il sostegno delle autorità pubbliche e che tutte le sue diverse forme andranno incoraggiate e facilitate! E ovvio che per il nostro mondo il contenuto di questo articolo, che ci riconosce un indubbia funzione sociale e culturale, ci ripaga di lunghi periodi di amarezze e di incomprensioni, ci svincola da quell immagine di mera assistenzialità e ci toglie una

7 volta per tutte da quell angusto angolo di insignificante marginalità in cui per troppo tempo si è cercato di collocarci. Possiamo oggi affermare che attraverso il Codice Mondiale, il Turismo Sociale, viene nobilitato più che riqualificato e che, una volta ricollocato al centro del fenomeno, riacquista piena e totale dignità in forza dei suoi valori di socialità, sostenibilità e solidarietà. Prima di terminare, vorrei approfittare dell occasione per accennare anche all articolo 10 con il quale, a scopo di conciliazione, si manifesta l intenzione di sottoporre, le eventuali dispute relative all applicazione o all interpretazione del Codice ad un organismo terzo imparziale denominato Comitato Mondiale di Etica del Turismo, ricordando, non senza una punta di orgoglio che spero mi verrà perdonata, di essere stato inserito fin dalla sua costituzione tra gli undici componenti titolari. Poiché ricercare la concreta ed effettiva applicazione dei principi del Codice è compito primario che spetta ai componenti il Comitato Mondiale, posso assicurarvi che un tale impegno è stato rigorosamente rispettato, anche se sono fermamente convinto che avremmo potuto e dovuto fare di più. Noi tutti infatti sappiamo bene che approvare un codice non basta! Quello che occorre è fare in modo che i Paesi che l hanno adottato e le Nazioni Unite che gli hanno conferito una solenne e unanime approvazione, trovino modalità e risorse per dargli applicazione.

8 Ciò chiama in causa non solo i Governi Nazionali e le grandi Istituzioni, ma anche quanti come noi intendono promuovere un turismo responsabile, sostenibile ed accessibile a tutti; un turismo che, favorendo l economia di mercato, l impresa privata e la libertà di commercio, permetta di ottimizzare i suoi effetti benefici creando sviluppo economico e occupazione. Negli anni a venire saremo quindi ulteriormente coinvolti nel sostenere con convinzione le iniziative intraprese dall OMT contro le varie forme di ingiustizia e di discriminazione. Sia ben chiaro però che se da un lato è vero che non dobbiamo cedere a forme di arrogante supponenza atteggiandoci a maestri, è altrettanto vero che non possiamo nascondere le nostre radici e le nostre convinzioni più profonde. Sono radici e convinzioni che ci portano ad affermare, oggi come ieri, che il turismo non è vero turismo se non è scoperta del mondo e di noi stessi; che il turismo non è vero turismo se non si riesce continuamente a provare stupore; che il turismo non è vero turismo se non favorisce l arricchimento sociale, culturale ed umano e, infine, che il turismo non è vero turismo se, combattendo la povertà e ogni forma di violenza e di discriminazione, non promuove un autentico cammino di pace.

9

Codice mondiale di Etica del Turismo per un turismo responsabile.

Codice mondiale di Etica del Turismo per un turismo responsabile. Adottato alla XIII assemblea Generale della OMT ORGANIZZAZIONE MONDIALE del TURISMO (Santiago del Cile, 27 settembre 1 ottobre 1999) 23/01/13 1 L ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL TURISMO è la sola organizzazione

Dettagli

proposta di deliberazione n. 10/16

proposta di deliberazione n. 10/16 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di deliberazione n. 10/16 PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE ALLE CAMERE concernente: MODIFICA DELL ARTICOLO 33 DELLA COSTITUZIONE IN MATERIA DI PROMOZIONE

Dettagli

NUOVI SCENARI DEL TURISMO NEL MEDITERRANEO. Intervento di Norberto Tonini (Comitato Mondiale di Etica del Turismo UNWTO - )

NUOVI SCENARI DEL TURISMO NEL MEDITERRANEO. Intervento di Norberto Tonini (Comitato Mondiale di Etica del Turismo UNWTO - ) NUOVI SCENARI DEL TURISMO NEL MEDITERRANEO Intervento di Norberto Tonini (Comitato Mondiale di Etica del Turismo UNWTO - ) Dichiarazione di Montreal (articolo 8) conciliare lo sviluppo del turismo, la

Dettagli

NORMATIVA EUROPEA DISABILITA

NORMATIVA EUROPEA DISABILITA In Cammino con lo PSIR Welfare di seconda generazione Focus sulla filiera Disabili NORMATIVA EUROPEA DISABILITA 7 MAGGIO 2015 Paola Cermelli Presidente dell Ordine Assistenti Sociali Regione Liguria NORMATIVA

Dettagli

Il cuore dell Italia che fa impresa

Il cuore dell Italia che fa impresa Il cuore dell Italia che fa impresa Promozione sociale attraverso l impresa I valori comuni Le imprese, in particolare le piccole imprese e l artigianato, costituiscono da sempre il più importante patrimonio

Dettagli

Istituzioni e violenza

Istituzioni e violenza Istituzioni e violenza Lo stato dell arte in materia di legislazione internazionale, europea, nazionale sul tema della violenza alle donne 6 aprile 2011 Il tema della violenza contro le donne non ha trovato

Dettagli

SINTESI DEL DOCUMENTO

SINTESI DEL DOCUMENTO SINTESI DEL DOCUMENTO 1 Il Comitato di Distretto del Mobile Imbottito, nell attuale scenario di crisi, al fine di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti delle

Dettagli

ISTITUZIONE DELLA CONSULTA COMUNALE PER L'INTEGRAZIONE DELLE PERSONE IN SITUAZIONE DI HANDICAP E DELLE LORO FAMIGLIE. IL CONSIGLIO

ISTITUZIONE DELLA CONSULTA COMUNALE PER L'INTEGRAZIONE DELLE PERSONE IN SITUAZIONE DI HANDICAP E DELLE LORO FAMIGLIE. IL CONSIGLIO P.G. N.: 78687/2001 N. O.d.G.: 190/2001 N. Archivio: 108 Data Seduta Giunta: 22/05/2001 Data Seduta Consiglio: 10/09/2001 Data Pubblicazione: 12/09/2001 Data Esecutività: 22/09/2001 ISTITUZIONE DELLA CONSULTA

Dettagli

Turismo sostenibile. La mia breve presentazione di oggi. 1. Un richiamo al concetto di sviluppo sostenibile (2)

Turismo sostenibile. La mia breve presentazione di oggi. 1. Un richiamo al concetto di sviluppo sostenibile (2) Turismo sostenibile Questo sconosciuto! Luca Dalla Libera La mia breve presentazione di oggi 1. Un richiamo al concetto di sviluppo sostenibile (2) 2. Un introduzione al turismo sostenibile (2) 3. Alcune

Dettagli

Città del Vaticano, 20 giugno ********* Udienza privata con il Santo Padre Francesco

Città del Vaticano, 20 giugno ********* Udienza privata con il Santo Padre Francesco Città del Vaticano, 20 giugno 2015 ********* Udienza privata con il Santo Padre Francesco ********* Saluto di Antonio D Amato Presidente Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro ********* 1 Padre Santo,

Dettagli

Carta del Turismo e Codice del turista

Carta del Turismo e Codice del turista Carta del Turismo e Codice del turista L Assemblea Generale dell Organizzazione Mondiale del Turismo, riunita a Sofia (Rep. Popolare di Bulgaria) per la sua VI riunione ordinaria dal 17 al 26 settembre

Dettagli

PAESAGGIO TRATTURALE E BIODIVERSITÀ Campobasso 21_11_2013. L Unesco

PAESAGGIO TRATTURALE E BIODIVERSITÀ Campobasso 21_11_2013. L Unesco PAESAGGIO TRATTURALE E BIODIVERSITÀ Campobasso 21_11_2013 L Unesco INDICE L UNESCO nel mondo e in Italia Cenni storici Cos è il DESS La Settimana ESS Ruolo della Regione Molise nei rapporti con l Unesco

Dettagli

Risoluzione 41/128 dell Assemblea Generale delle Nazioni unite, 4 dicembre 1986.

Risoluzione 41/128 dell Assemblea Generale delle Nazioni unite, 4 dicembre 1986. DICHIARAZIONE SUL DIRITTO ALLO SVILUPPO Risoluzione 41/128 dell Assemblea Generale delle Nazioni unite, 4 dicembre 1986. L Assemblea Generale, Avendo presenti i fini e i principi della Carta delle Nazioni

Dettagli

UN-WTO. Valeria Di Comite

UN-WTO. Valeria Di Comite UN-WTO Valeria Di Comite 2015-2016 ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL TURISMO (UNWTO): prima della sua nascita la IUOTO 1947 IUOTO International Union of Official Travel Organisations organizzazione internazionale

Dettagli

PROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole

PROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole PROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole COMUNE DI PALMI AREA POLITICHE DEL WELFARE PREMESSA Il progetto Anziani meno soli prevede la realizzazione di servizi, iniziative ed

Dettagli

POLITICA SUI DIRITTI UMANI

POLITICA SUI DIRITTI UMANI POLITICA SUI DIRITTI UMANI Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Dettagli

ADOTTIAMO UN CONSIGLIERE REGIONALE? NO PREGO, NOI CONSIGLIERI ADOTTIAMO I GIOVANI!

ADOTTIAMO UN CONSIGLIERE REGIONALE? NO PREGO, NOI CONSIGLIERI ADOTTIAMO I GIOVANI! ADOTTIAMO UN CONSIGLIERE REGIONALE? NO PREGO, NOI CONSIGLIERI ADOTTIAMO I GIOVANI! I GIOVANI ADOTTANO LA POLITICA? La naturale ricerca della propria AFFERMAZIONE PERSONALE e le attese di PROTAGONISMO

Dettagli

TURISMO SOSTENIBILE DEFINIZIONE

TURISMO SOSTENIBILE DEFINIZIONE TURISMO SOSTENIBILE DEFINIZIONE Lo sviluppo del turismo sostenibile soddisfa i bisogni dei turisti e delle regioni ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità per il futuro. Si tratta

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Confindustria

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Confindustria PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Confindustria Progetti di impiego dei beni confiscati alla criminalità organizzata,

Dettagli

CLASSE 5 TURISMO. Abilità. Conoscenze. Lezione frontale Schematizzazioni alla lavagna Lezione interattiva Lettura e analisi guidata del testo

CLASSE 5 TURISMO. Abilità. Conoscenze. Lezione frontale Schematizzazioni alla lavagna Lezione interattiva Lettura e analisi guidata del testo CLASSE 5 TURISMO CODICE A1 LE FONTI DELLA LEGISLAZIONE TURISTICA Comprensione della complessità normativa riferita al turismo Confrontare le competenze divise fra Stato e Regioni Le fonti della legislazione

Dettagli

GESTIONE DEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Sintesi -

GESTIONE DEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Sintesi - GESTIONE DEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Sintesi - INDICE 1. INTRODUZIONE... 2 2. PRINCIPI... 2 1 1. INTRODUZIONE FINCANTIERI opera in un quadro di concorrenza leale con onestà, integrità,

Dettagli

Protocollo d intesa. Tra

Protocollo d intesa. Tra Protocollo d intesa Tra IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA (di seguito denominato MIUR) E IL VOLONTARIATO INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO (di seguito denominata VIS) VISTA la

Dettagli

Educazione sanitaria e Promozione della salute

Educazione sanitaria e Promozione della salute Educazione sanitaria e Promozione della salute L educazione sanitaria Secondo OMS, l educazione sanitaria ha lo scopo di aiutare le popolazione ad acquisire la salute attraverso il proprio comportamento

Dettagli

La sussidiarietà e il terzo settore PIERO D ARGENTO BARI - 28 MAGGIO 2011 ASSEMBLEA REGIONALE PER IL VOLONTARIATO

La sussidiarietà e il terzo settore PIERO D ARGENTO BARI - 28 MAGGIO 2011 ASSEMBLEA REGIONALE PER IL VOLONTARIATO La sussidiarietà e il terzo settore PIERO D ARGENTO BARI - 28 MAGGIO 2011 ASSEMBLEA REGIONALE PER IL VOLONTARIATO Il principio costituzionale Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono

Dettagli

REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI

REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 54 del 29.10.2012 TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI DEL COMUNE DI ZIBIDO SAN GIACOMO art. 1 PRINCIPI ISPIRATORI 1.

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 21 DEL REGIONE BASILICATA

LEGGE REGIONALE N. 21 DEL REGIONE BASILICATA LEGGE REGIONALE N. 21 DEL 13-04-1996 REGIONE BASILICATA INTERVENTI A SOSTEGNO DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI IN BASILICATA ED ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE REGIONALE DELL' IMMIGRAZIONE Fonte: BOLLETTINO

Dettagli

L IMPEGNO DI COSTA CROCIERE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

L IMPEGNO DI COSTA CROCIERE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE L IMPEGNO DI COSTA CROCIERE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE COSTA CROCIERE Primo operatore turistico italiano, Costa Crociere appartiene al Gruppo Carnival Corporation & plc. Da sempre impegnata a sviluppare

Dettagli

Le scelte didattiche. Educazioni,

Le scelte didattiche. Educazioni, Educazioni, discipline di studio, competenze Le scelte didattiche. Educazioni, Imparare ad apprendere e apprendere a vivere Rovato,, 20 novembre 2008 Quarto incontro Luisa Bartoli e Carlo Baroncelli Primi

Dettagli

Portare l Italia e il mondo sul sentiero dello sviluppo sostenibile

Portare l Italia e il mondo sul sentiero dello sviluppo sostenibile Portare l Italia e il mondo sul sentiero dello sviluppo sostenibile Enrico Giovannini Università di Roma Tor Vergata Portavoce dell Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) www.asvis.it Il

Dettagli

Modulo 1 Corso 2 La comunicazione del mondo integratori in farmacia e al consumatore. Shackleton Consulting

Modulo 1 Corso 2 La comunicazione del mondo integratori in farmacia e al consumatore. Shackleton Consulting Modulo 1 Corso 2 La comunicazione del mondo integratori in farmacia e al consumatore Shackleton Consulting Il piano degli incontri Parte prima La comunicazione come educazione Cap. I La comunicazione in

Dettagli

Lo stato dell arte del volontariato per i beni culturali

Lo stato dell arte del volontariato per i beni culturali La Magna Charta del volontariato è un obiettivo importante raggiunto, ma costituisce anche un ulteriore impulso a proseguire verso una più ampia affermazione del volontariato e il superamento delle criticità

Dettagli

Gruppo di lavoro: Infanzia, genitorialità, scuole primarie, bambini e famiglie, multiculturalità. 13 Maggio Verona

Gruppo di lavoro: Infanzia, genitorialità, scuole primarie, bambini e famiglie, multiculturalità. 13 Maggio Verona Gruppo di lavoro: Infanzia, genitorialità, scuole primarie, bambini e famiglie, multiculturalità 13 Maggio 2016 - Verona I Partecipanti alla discussione, il tema della discussione. 16 operatori della Uisp

Dettagli

Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Difensori dei diritti umani

Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Difensori dei diritti umani Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Difensori dei diritti umani Dichiarazione sul diritto e la responsabilità degli individui, dei gruppi e degli organi della società di promuovere e proteggere le libertà

Dettagli

Deontologia e responsabilità professionali dell'assistente sociale. Laboratorio di formazione per assistenti sociali. Brescia 2012

Deontologia e responsabilità professionali dell'assistente sociale. Laboratorio di formazione per assistenti sociali. Brescia 2012 Deontologia e responsabilità professionali dell'assistente sociale Laboratorio di formazione per assistenti sociali Brescia 2012 ART. 33 L assistente sociale deve contribuire a promuovere una cultura della

Dettagli

OBIETTIVI MINIMI DI DIRITTO ED ECONOMIA IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITA CLASSE QUINTA

OBIETTIVI MINIMI DI DIRITTO ED ECONOMIA IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITA CLASSE QUINTA OBIETTIVI MINIMI DI DIRITTO ED ECONOMIA IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITA CLASSE QUINTA LO STATO E LA SUA EVOLUZIONE STORICA I caratteri delle monarchie assolute in Europa. L assolutismo illuminato.

Dettagli

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. LE FONTI Il diritto primario (1)

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. LE FONTI Il diritto primario (1) Dipartimento di Giurisprudenza DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA LE FONTI Il diritto primario (1) LE FONTI DEL DIRITTO EUROPEO Diritto europeo primario Diritto europeo derivato IL DIRITTO PRIMARIO Trattati istitutivi

Dettagli

LE ISTITUZIONI EUROPEE ED IL QUADRO ISTITUZIONALE RIVISTO DOPO I VARI TRATTATI

LE ISTITUZIONI EUROPEE ED IL QUADRO ISTITUZIONALE RIVISTO DOPO I VARI TRATTATI Trento, 11 marzo 2010 LE ISTITUZIONI EUROPEE ED IL QUADRO ISTITUZIONALE RIVISTO DOPO I VARI TRATTATI ARGOMENTI: 1. IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA 2. IL TRATTATO DI LISBONA 3. IL QUADRO ISTITUZIONALE

Dettagli

LA TIPOLOGIA DEL NOSTRO PROGETTO

LA TIPOLOGIA DEL NOSTRO PROGETTO Siamo un gruppo da anni impegnato con iniziative culturali che mettono al centro della vita locale dei territori e dell iniziativa sociale il valore dei giovani che si riconoscono nei principi di libertà,

Dettagli

Descrizione della pratica. 1. Identificazione. Istituto scolastico dove si sviluppa la pratica: Istituto Comprensivo Gandhi Pontedera

Descrizione della pratica. 1. Identificazione. Istituto scolastico dove si sviluppa la pratica: Istituto Comprensivo Gandhi Pontedera Descrizione della pratica 1. Identificazione Istituto scolastico dove si sviluppa la pratica: Istituto Comprensivo Gandhi Pontedera Nome della pratica/progetto: Curricolo verticale sulla cittadinanza Persona

Dettagli

L AGENDA 21 LOCALE E IL PROGETTO PETER PAN

L AGENDA 21 LOCALE E IL PROGETTO PETER PAN Provincia di Ancona Assessorato all Ambiente Capitolo Terzo L AGENDA 21 LOCALE E IL PROGETTO PETER PAN Il Piano di Azione Locale della Provincia di Ancona L'Amministrazione Provinciale di Ancona nell anno

Dettagli

Un Alleanza per un Italia sostenibile e più giusta

Un Alleanza per un Italia sostenibile e più giusta Un Alleanza per un Italia sostenibile e più giusta Il modello di sviluppo attuale non è sostenibile Siamo ad un bivio storico e la direzione che prenderemo determinerà il successo o il fallimento. Con

Dettagli

Strumenti per comunicare lo sviluppo rurale: l esperienza del GAL Marghine

Strumenti per comunicare lo sviluppo rurale: l esperienza del GAL Marghine Strumenti per comunicare lo sviluppo rurale: l esperienza del GAL Marghine Il Gal Marghine Il GAL Marghine coinvolge 10 comuni del Centro Sardegna (Prov. Nuoro), per un area di 534 Kmq ed una popolazione

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE TENTORI, BRAGA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE TENTORI, BRAGA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1230 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI TENTORI, BRAGA Introduzione dell educazione di genere nelle attività didattiche delle scuole

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA GIUNTA MUNICIPALE DI BOLOGNA E LA GIUNTA MUNICIPALE DI FIRENZE

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA GIUNTA MUNICIPALE DI BOLOGNA E LA GIUNTA MUNICIPALE DI FIRENZE PROTOCOLLO D INTESA TRA LA GIUNTA MUNICIPALE DI BOLOGNA E LA GIUNTA MUNICIPALE DI FIRENZE La Giunta Municipale di Bologna nella persona del Sindaco dottor Virginio Merola La Giunta Municipale di Firenze

Dettagli

Il Presidente della Repubblica

Il Presidente della Repubblica Il Presidente della Repubblica Visto Vista l articolo 87 della Costituzione; la legge 25 marzo 1985, n. 121, recante ratifica ed esecuzione dell accordo, con protocollo addizionale, firmato a Roma il 18

Dettagli

PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Francavilla di Sicilia Via Napoli, 2 Francavilla di Sicilia(Me) Telefono 0942 981230 c.f.96005620834 c.u.ufal7m

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA PER

PROTOCOLLO DI INTESA TRA PER PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE TOSCANA COMUNI DI AREZZO, FIRENZE, GROSSETO, LIVORNO, LUCCA, MASSA, PISA, PISTOIA, PRATO, SIENA ANCI REGIONALE PER LA COSTITUZIONE DI UNITÀ TERRITORIALI PER L ACCOGLIENZA

Dettagli

La Carta di Bangkok per la Promozione della Salute in un mondo globalizzato

La Carta di Bangkok per la Promozione della Salute in un mondo globalizzato La Carta di Bangkok per la Promozione della Salute in un mondo globalizzato Scopo La Carta di Bangkok identifica le azioni, gli affidamenti e gli impegni richiesti per affrontare i determinanti di salute

Dettagli

INTRAPRENDERE UN PERCORSO PER DIVENTARE UNA DESTINAZIONE TURISTICA ACCESSIBILE

INTRAPRENDERE UN PERCORSO PER DIVENTARE UNA DESTINAZIONE TURISTICA ACCESSIBILE TRENTINO ACCESSIBILE INTRAPRENDERE UN PERCORSO PER DIVENTARE UNA DESTINAZIONE TURISTICA ACCESSIBILE LINEE GUIDA DELLA POLITICA TURISTICA PROVINCIALE 2 Obiettivo: un turista come ospite e come persona Il

Dettagli

Carta dei Valori del Gruppo Finmeccanica

Carta dei Valori del Gruppo Finmeccanica Carta dei Valori del Gruppo Finmeccanica Approvata dal Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica SpA nella riunione del 14 marzo 2012 Il nostro modo di fare impresa Finmeccanica è un Gruppo internazionale

Dettagli

CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA

CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA Città di Ozieri Provincia di Sassari PIANO AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2013-2015 Ex art. 48 D.Lgs. n. 198/2006 CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA Allegato alla deliberazione della Giunta Comunale

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE QUANTE EDUCAZIONI NELLA SCUOLA ITALIANA? Alla legalità Alle pari opportunità Alla differenza di genere Alla pace Alla salute (droghe, fumo ) Alla mondialità Alla cooperazione

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI PIAN DEL BRUSCOLO (Provincia di Pesaro e Urbino)

UNIONE DEI COMUNI PIAN DEL BRUSCOLO (Provincia di Pesaro e Urbino) UNIONE DEI COMUNI PIAN DEL BRUSCOLO (Provincia di Pesaro e Urbino) REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E VANTAGGI ECONOMICI AD ENTI, ASSOCIAZIONI, ISTITUZIONI Approvato con deliberazione

Dettagli

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE Questo documento offre una sintesi del POR 2014-2020 con particolare riferimento agli interventi previsti a favore degli immigrati. PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE 2014-2020 Il Programma Operativo

Dettagli

Inclusione lavorativa: il diritto di affermare la propria abilità

Inclusione lavorativa: il diritto di affermare la propria abilità Università Cattolica Milano 28 maggio 2016 Inclusione lavorativa: il diritto di affermare la propria abilità Avv. Laura Abet Centro antidiscriminazione Franco Bomprezzi Dichiarazione universale dei diritti

Dettagli

Legge Regionale Basilicata 13/4/1996 n.21. B.U.R. 20/4/1996 n.20

Legge Regionale Basilicata 13/4/1996 n.21. B.U.R. 20/4/1996 n.20 Legge Regionale Basilicata 13/4/1996 n.21 B.U.R. 20/4/1996 n.20 INTERVENTI A SOSTEGNO DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI IN BASILICATA ED ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE REGIONALE DELL' IMMIGRAZIONE [1] Articolo

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità Allegato alla deliberazione consiliare n. 45 del 18/04/2012 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI Art. 1 Costituzione e finalità Il Comune di Senigallia riconosce nei giovani

Dettagli

Seminario informativo Assistenti Sociali per la protezione civile A.s.Pro.C nelle Marche

Seminario informativo Assistenti Sociali per la protezione civile A.s.Pro.C nelle Marche Seminario informativo Assistenti Sociali per la protezione civile A.s.Pro.C nelle Marche Marzia Lorenzetti Consigliere Regionale Ordine Assistenti Sociali delle Marche Ancona 22 gennaio 2016 Seminario

Dettagli

Organismo paritetico sulla formazione. La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida

Organismo paritetico sulla formazione. La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida Organismo paritetico sulla formazione La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida Milano, 16 aprile 2009 Agenda Introduzione La cornice di riferimento I nostri principi

Dettagli

2.13. La collaborazione con le altre organizzazioni internazionali

2.13. La collaborazione con le altre organizzazioni internazionali 2.13. La collaborazione con le altre organizzazioni internazionali Il legame esistente tra il Consiglio d Europa e le altre organizzazioni internazionali è un legame molto stretto di collaborazione e cooperazione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale. AVIS Regionale Toscana

PROTOCOLLO D INTESA. tra. Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale. AVIS Regionale Toscana PROTOCOLLO D INTESA tra Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale e AVIS Regionale Toscana VISTO il D.L. del 16 aprile 1994, n.297 e successive modificazioni ed integrazioni, contenente

Dettagli

Loro Sedi. Oggetto: Rinnovo Protocollo d intesa MIUR LAV ( Lega Antivivisezione )

Loro Sedi. Oggetto: Rinnovo Protocollo d intesa MIUR LAV ( Lega Antivivisezione ) Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione Ufficio 6 Roma, 8 febbraio

Dettagli

Sport Senza Frontiere Italia Movimento per lo sport etico e solidale

Sport Senza Frontiere Italia Movimento per lo sport etico e solidale Presentation title Sport Senza Frontiere Italia Movimento per lo sport etico e solidale "Sport has the power to change the world. It has the power to unite in a way that little else does. It speaks to

Dettagli

Introduzione ai Diritti Umani. Scuole medie

Introduzione ai Diritti Umani. Scuole medie Introduzione ai Diritti Umani Scuole medie Inventiamo le regole per il mondo Carta delle Nazioni Unite (1945) Dichiarazione dei diritti dell uomo (1948) Patti sui diritti (1966) civili e politici economici,

Dettagli

A.DI.PROD.IT. Dati allarmanti dalla ricerca del CNR voluta dalla Regione Lazio. Lazio povero uno su cinque

A.DI.PROD.IT. Dati allarmanti dalla ricerca del CNR voluta dalla Regione Lazio. Lazio povero uno su cinque A.DI.PROD.IT ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PER LA DIFESA DEI PRODOTTI ITALIANI Membro del Comitato Regionale Utenti e Consumatori Organizzazione senza scopo di lucro Dati allarmanti dalla ricerca del CNR voluta

Dettagli

PERUGIA EUROPA

PERUGIA EUROPA Seminario di Studio Il ruolo delle assemblee elettive nei processi di pianificazione strategica 2003- Strumenti ed esperienze di pianificazione strategica PIANIFICAZIONE STRATEGICA Nuova modalità di programmazione

Dettagli

CITTÀ DI MOGLIANO VENETO Provincia di Treviso

CITTÀ DI MOGLIANO VENETO Provincia di Treviso CITTÀ DI MOGLIANO VENETO Provincia di Treviso REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO E DELLA PROMOZIONE SOCIALE Approvato con deliberazione di Consiglio

Dettagli

COMMISSIONE EUROPEA CONTRO IL RAZZISMO E L INTOLLERANZA

COMMISSIONE EUROPEA CONTRO IL RAZZISMO E L INTOLLERANZA CRI(2000)21 Version italienne Italian version COMMISSIONE EUROPEA CONTRO IL RAZZISMO E L INTOLLERANZA RACCOMANDAZIONE DI POLITICA GENERALE N 5 DELL ECRI LA LOTTA CONTRO L INTOLLERANZA E LA DISCRIMINAZIONE

Dettagli

RICHIAMATI CONSAPEVOLI

RICHIAMATI CONSAPEVOLI I Difensori civici delle Regioni a Statuto ordinario e speciale e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, riuniti a Roma i giorni 23 settembre e 7 ottobre 2003, RICHIAMATI l atto costitutivo dell

Dettagli

Una prospettiva innovativa sul lavoro

Una prospettiva innovativa sul lavoro La vocazione professionale in Poste Italiane Una prospettiva innovativa sul lavoro novembre 2008 Premessa Nell incontro del 20 maggio 2008 l Osservatorio sulla Responsabilità Sociale d Impresa ha iniziato

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI BERGAMO

REGOLAMENTO CONSULTA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO CONSULTA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI BERGAMO Art. 1 - Costituzione E istituita la Consulta del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Bergamo, con sede presso

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI. Scuola Secondaria di Primo Grado - RELIGIONE CATTOLICA- Classe Prima

CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI. Scuola Secondaria di Primo Grado - RELIGIONE CATTOLICA- Classe Prima CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Secondaria di Primo Grado - RELIGIONE CATTOLICA- Classe Prima COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE COMPETENZE SOCIALI

Dettagli

LA QUESTIONE INTERCULTURALE NELLA SCUOLA ODIERNA

LA QUESTIONE INTERCULTURALE NELLA SCUOLA ODIERNA LA QUESTIONE INTERCULTURALE NELLA SCUOLA ODIERNA I DATI Negli ultimi cinque anni la presenza degli alunni stranieri nelle scuole italiane è raddoppiata, passando dai 112mila ragazzi ai quasi 330mila del

Dettagli

CITTA DI RIVAROLO CANAVESE

CITTA DI RIVAROLO CANAVESE CITTA DI RIVAROLO CANAVESE Città Metropolitana di Torino COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 17 del 10/02/2016 OGGETTO: ADOZIONE DEL CODICE ETICO PER LA BUONA POLITICA - CARTA DI AVVISO

Dettagli

Convenzione Internazionale sull eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle do nne

Convenzione Internazionale sull eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle do nne Convenzione Internazionale sull eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle do nne 1. QUADRO INTERNAZIONALE Convenzione sull eliminazione di tutte le forme di discriminazione

Dettagli

Verbale del Consiglio di Amministrazione del 18/09/2013

Verbale del Consiglio di Amministrazione del 18/09/2013 Via S. Martino, 2-25045, Castegnato (BS) C.F. 80046970176 - Part. IVA 01786260172 TEL. 030.27.21.339 - FAX 030.55.33.117 Verbale del Consiglio di Amministrazione del 18/09/2013 L anno duemilatredici del

Dettagli

Regolamento per la disciplina e la promozione dell associazionismo nel territorio comunale

Regolamento per la disciplina e la promozione dell associazionismo nel territorio comunale Allegato n. 1 alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 03 del 30.01.2007 Regolamento per la disciplina e la promozione dell associazionismo nel territorio comunale ENTRA IN VIGORE DAL _30/01/2007 TITOLO

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISCRIZIONE ALL ALBO DELLE ASSOCIAZIONI E DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ORGANIZZATE NEL TERRITORIO COMUNALE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISCRIZIONE ALL ALBO DELLE ASSOCIAZIONI E DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ORGANIZZATE NEL TERRITORIO COMUNALE REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISCRIZIONE ALL ALBO DELLE ASSOCIAZIONI E DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ORGANIZZATE NEL TERRITORIO COMUNALE Allegato alla Deliberazione di Consiglio Comunale n. 13 del

Dettagli

Fondazione Lavoroperlapersona

Fondazione Lavoroperlapersona Fondazione Lavoroperlapersona Fondazione Lavoroperlapersona Siamo una Fondazione di Partecipazione senza scopo di lucro nata nel 2011, con sede a Roma e a Offida, un piccolo borgo nelle Marche. Il senso

Dettagli

IL TURISMO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA

IL TURISMO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA IL TURISMO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA Il turismo era indicato nella Costituzione del 1948 = vecchio art. 117 = turismo ed industria alberghiera era una materia di legislazione concorrente. Oggi dopo la

Dettagli

Pratica di cittadinanza e Legami di comunità nel volontariato ANTEAS 9 Incontro annuale di confronto fra i gruppi ANTEAS della Regione

Pratica di cittadinanza e Legami di comunità nel volontariato ANTEAS 9 Incontro annuale di confronto fra i gruppi ANTEAS della Regione Pratica di cittadinanza e Legami di comunità nel volontariato ANTEAS 9 Incontro annuale di confronto fra i gruppi ANTEAS della Regione 26/06/2014 San Giovanni al Natisone 1 Programma h 9.00 Accoglienza

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI DIPARTIMENTO MICROAREA DISCIPLINE GIURIDICHE-ECONOMICHE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI DIPARTIMENTO MICROAREA DISCIPLINE GIURIDICHE-ECONOMICHE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI DIPARTIMENTO MICROAREA DISCIPLINE GIURIDICHE-ECONOMICHE LICEO DELLE SCIENZE UMANE E LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE (programmazione elaborata in conformità

Dettagli

LA TUTELA DEI DIRITTI DEL TURISTA

LA TUTELA DEI DIRITTI DEL TURISTA LA TUTELA DEI DIRITTI DEL TURISTA Generale mancanza di effettività della tutela* Un atteggiamento remissivo del turista di fronte agli inadempimenti delle imprese operanti nel settore equivale a denegata

Dettagli

Si aggiunga come primo riconoscimento:

Si aggiunga come primo riconoscimento: PROPOSTA DI EMENDAMENTI DELL'OSSERVATORIO REGIONALE DEL VOLONTARIATO TRATTE DAL DOCUMENTO "RICHIESTE DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL SISTEMA INTEGRATO DEGLI

Dettagli

VIOLENZA CONTRO LE DONNE E CONVENZIONE DI ISTANBUL

VIOLENZA CONTRO LE DONNE E CONVENZIONE DI ISTANBUL VIOLENZA CONTRO LE DONNE E CONVENZIONE DI ISTANBUL La Convenzione di Istanbul: Una pietra miliare nel contrasto e nella prevenzione della violenza contro le donne La Convenzione del Consiglio d Europa

Dettagli

AVVIO DI NUOVE FORME DI COLLABORAZIONE CON I COMUNI FONDAZIONE PER LEGGERE BIBLIOTECHE SUD OVEST MILANO

AVVIO DI NUOVE FORME DI COLLABORAZIONE CON I COMUNI FONDAZIONE PER LEGGERE BIBLIOTECHE SUD OVEST MILANO AVVIO DI NUOVE FORME DI COLLABORAZIONE CON I COMUNI FONDAZIONE PER LEGGERE BIBLIOTECHE SUD OVEST MILANO ASSEMBLEA GENERALE 14 DICEMBRE 2015 PREMESSA Il presente studio di fattibilità ha cercato di seguire

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Comune di Lamezia Terme (CZ)

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Comune di Lamezia Terme (CZ) PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Comune di Lamezia Terme (CZ) Progetti di impiego dei beni confiscati alla criminalità

Dettagli

COMUNE DI VALLEFOGLIA

COMUNE DI VALLEFOGLIA COMUNE DI VALLEFOGLIA (Provincia di Pesaro e Urbino) REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI, AUSILI FINANZIARI E VANTAGGI ECONOMICI 61022 VALLEFOGLIA (PU), Piazza IV Novembre,

Dettagli

L esperienza degli ospedali in Campania

L esperienza degli ospedali in Campania SANIT Roma, 25 giugno 2008 L esperienza degli ospedali in Campania Dr. Renato Pizzuti Settore Assistenza Ospedaliera Regione Campania INDAGINE CONOSCITIVA 2006 SULLE ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO

Dettagli

VIII LEGISLATURA DOCUMENTI PROPOSTE DI LEGGE E RELAZIONI PROPOSTA DI LEGGE. Prot. n. 140/8L/2007 Genova,

VIII LEGISLATURA DOCUMENTI PROPOSTE DI LEGGE E RELAZIONI PROPOSTA DI LEGGE. Prot. n. 140/8L/2007 Genova, Atti consiliari Regione Liguria VIII LEGISLATURA DOCUMENTI PROPOSTE DI LEGGE E RELAZIONI REGIONE LIGURIA PROPOSTA DI LEGGE Prot. n. 140/8L/2007 Genova, 11.09.2007 di iniziativa dei Consiglieri regionali

Dettagli

MANIFESTO EUROPEO SUI GIOVANI E LO SPORT

MANIFESTO EUROPEO SUI GIOVANI E LO SPORT CONSIGLIO D EUROPA 8^ Conferenza dei Ministri europei responsabili dello Sport Lisbona, 17 18 maggio 1995 MANIFESTO EUROPEO SUI GIOVANI E LO SPORT Articolo 1 Obiettivo Articolo 2 Definizioni Articolo 3

Dettagli

CreActive ENTERPRISES. YOU(TH) CAN DO IT! BUSINNESS PLAN E START UP

CreActive ENTERPRISES. YOU(TH) CAN DO IT! BUSINNESS PLAN E START UP CreActive ENTERPRISES. YOU(TH) CAN DO IT! BUSINNESS PLAN E START UP E iniziato ieri, lunedì 3 maggio a Trento, il corso di formazione CreActive Enterprises. You(th) can do it!, che si rivolge a 12 giovani

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico " A. Baggi Sassuolo ( Modena ) PROGRAMMAZIONE ANNUALE DEL DIPARTIMENTO DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA Pag. 1/6 PROGRAMMAZIONE DIRITTO CLASSE QUINTA R.I.M.

Dettagli

CONFERENZA MONDIALE SUI DIRITTI UMANI (VIENNA 1993) - DICHIARAZIONE FINALE I diritti umani delle donne e delle bambine sono parte inalienabile,

CONFERENZA MONDIALE SUI DIRITTI UMANI (VIENNA 1993) - DICHIARAZIONE FINALE I diritti umani delle donne e delle bambine sono parte inalienabile, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani 1948 Art.1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.. Art.2 Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate

Dettagli

COMPETENZE DI RELIGIONE PER IL PRIMO BIENNIO (primo anno)

COMPETENZE DI RELIGIONE PER IL PRIMO BIENNIO (primo anno) COMPETENZE DI RELIGIONE PER IL PRIMO BIENNIO (primo anno) 1) Riconoscere i contenuti culturali della disciplina in riferimento all esperienza dell alunno e alle sue domande di senso. 2) Saper riconoscere

Dettagli

Viaggi. Vedere più in là della spiaggia e del sole

Viaggi. Vedere più in là della spiaggia e del sole Vedere più in là della spiaggia e del sole Una destinazione di vacanza può essere valutata non solo in funzione del paesaggio, del prezzo e delle prestazioni offerte. Il viaggiatore può anche preoccuparsi

Dettagli

Lo studio di fattibilità della valorizzazione

Lo studio di fattibilità della valorizzazione Lo studio di fattibilità della valorizzazione Venezia, 3 dicembre 2014 Prof. Antonella Faggiani valutareilprogetto2@gmail.com Estimo Corso di laurea magistrale in Architettura per il Nuovo e per l Antico

Dettagli

I DIRITTI FONDAMENTALI

I DIRITTI FONDAMENTALI I DIRITTI FONDAMENTALI Le libertà fondamentali nello stato moderno Soggetti di diritto e situazioni giuridiche soggettive Cittadinanza e condizione giuridica dello straniero Diritti inviolabili e doveri

Dettagli

CITTÀ DI ALESSANDRIA REGOLAMENTO COMUNALE DELLE UNIONI CIVILI

CITTÀ DI ALESSANDRIA REGOLAMENTO COMUNALE DELLE UNIONI CIVILI CITTÀ DI ALESSANDRIA REGOLAMENTO COMUNALE DELLE UNIONI CIVILI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 70 del 19.05.2014 INDICE GENERALE Art. 1 Principi e definizione dell Unione Civile.....

Dettagli

Abbiamo diritto alla pace!

Abbiamo diritto alla pace! Abbiamo diritto alla pace! Ordine del Giorno per il riconoscimento internazionale del diritto umano alla pace Il Consiglio Comunale (Provinciale o Regionale) di.., preoccupato per il persistente dilagare

Dettagli