CREATIVITÀ NELL HOME RECORDING

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1 NUOVE TECNOLOGIE PER LA MUSICA: L HOME RECORDING (PARTE TERZA) PROF. MAURIZIO PISCITELLI

2 Indice 1 CREATIVITÀ NELL HOME RECORDING L ESECUZIONE LIVE di 8

3 1 Creatività nell home recording L evoluzione della musica elettronica è legata allo sviluppo delle tecnologie che permettono di crearla. L innovazione tecnologica incita la creatività del compositore elettronico e quest ultimo, elabora nuove possibilità creative con la macchina, non prevista dal costruttore. Generalmente si parla di strumenti elettronici come mezzi poco flessibili, ma la realtà è tutt altra: essi sono capaci di svelare lati sempre nuovi, grazie all interazione con il suo utilizzatore. Può accadere che il musicista usi la macchina in modo scorretto o addirittura casuale data la difficoltà del suo utilizzo e data la propria inesperienza. Questo approccio può portare alla creazione di qualcosa di imprevisto che si rivela interessante, oppure che un malfunzionamento generi un suono nuovo o la premessa per lo sviluppo di nuovi generi: questo è accaduto per la techno detroit e per l industrial. Dagli anni 70 c è stata la diffusione di apparecchiature elettroniche nella società e soprattutto tra i dilettanti. Un dilettante, nel campo di sperimentazione musicale elettronico, può rivelarsi certamente più creativo di un ingegnere elettronico. Il primo avrà un approccio ludico/sperimentativo, mentre il secondo tende ad utilizzare coscientemente la macchina ma così facendo, rischia di utilizzare procedimenti già conosciuti. La diffusione tecnologica musicale è passata per l introduzione del protocollo MIDI. Senza di esso, gli strumenti elettronici, non avrebbero mai avuto un dialogo sincronizzato. Senza Musical Instrument Digital Interface, probabilmente non esisterebbe l idea di home recording e la musica elettronica, nel suo complesso, sarebbe assolutamente diversa. L ultima frontiera nel campo della computer music sembra essere rappresentata dai software a basso costo di ultima generazione, studiati per utenti di tutte le fasce, dal principiante al professionista, come Reason (realizzato dalla software housesvedesepropellerhead Software), FL Studio(realizzato dalla software house Belga Image-Line Software) e soprattutto Ableton Live, sviluppato dalla fine degli anni 90 dai musicisti Robert Henke and Gerhard Behles noti al pubblico come Monolake e rilasciato dalla Ableton AG (casa di realizzazione software tedesca). Questi software permettono di far interagire l uomo e la macchina secondo una dimensione estremamente ludica ed interattiva.la vera particolarità dell home recording è quella di rappresentare uno strumento integrante del sistema compositivo personale, a differenza dell utilizzo di studi di registrazione professionali, in cui l artista generalmente, si occupa solo di suonare il proprio strumento (lasciando al fonico il resto del lavoro di registrazione e spesso di elaborazione). Inoltre, ogni unità della catena di registrazione (strumenti, cavi, processori di segnale audio, convertitori ecc.) ed il loro uso particolare da parte del 3 di 8

4 fruitore, divengono vere e proprie scelte stilistiche. L aspetto creativo non si esaurisce nella creazione del brano (inteso come struttura e strumenti musicali) o nella scelta degli strumenti da utilizzare, ma la post produzione diviene luogo di montaggio artistico del materiale audio, sotto il lavoro diretto del musicista. Lo standard qualitativo sonoro delle composizioni e degli strumenti musicali a cui siamo esposti attraverso i media, le innovazioni tecnologiche, gli interessi delle case discografiche, ha creato dei punti di riferimento (acustici ed artistici) ormai condivisi dalla società. Quando ascoltiamo una registrazione che differisce dallo standard a cui siamo abituati, si verifica un discostamento, che può diventare caratteristico di un compositore. I software informatici sono caratterizzate da una base di funzioni condivise (come ad esempio il copia/incolla, l undo) e la registrazione è un processo conosciuto praticamente da tutti gli individui, nella società. Queste sono le stesse funzioni che si trovano combinate nel sequencer: registrare, ripetere, combinare, giustapporre. Gli strumenti informatici consentono al compositore di elaborare la musica secondo prospettive nuove, con la semplicità di funzioni già conosciute ed utilizzate in altre applicazioni software. Spesso l intero processo di lavoro con il sequencer è una continua ricerca di stimoli nuovi, una continua sperimentazione su quel che è possibile fare o non fare, che ci porta a risultati impensabili. Con il sequencer e con l informatica si possono realizzare progetti impossibili da eseguire manualmente, né probabilmente essere ipotizzati a prìori, ma che vengono scoperti attraverso vari steps. Ci si trova a metà strada tra l insight ed il procedere per tentativi e verifiche. Il discorso vale sia per la combinazione dei suoni, sia per la loro creazione: anche la costruzione di un suono è una procedura di problem solving che parte dall ispirazione. Il principiante può procedere attraverso tentativi, ascoltando e/o vedendo i risultati ottenuti; può utilizzare l aspetto musicale rappresentato visivamente, e quindi, utilizzare regole visive di composizione che avranno un loro corrispettivo sonoro, o ancora, può usare in modo personale le periferiche di comunicazione con gli strumenti ed il computer: come una tastiera o una batteria elettronica. Probabilmente, essendo una tecnica basata su una tecnologia poco conosciuta, il procedimento tramite tentativi e verifiche è tra le più usate, anche quando si ha un idea di partenza (che non è una vera e propria idea musicale ma piuttosto un ispirazione, nel senso artistico del termine). Ma quand è che ci si rende conto di aver raggiunto il risultato? Nella produzione artistica risulta difficile definire il problema che affronta un artista, poiché durante il processo di soluzione egli può trovare un ulteriore ispirazione che causa l abbandono dell idea iniziale. D altronde una creazione artistica non può essere collegata direttamente ad un processo conscio, ma neanche totalmente ad un processo inconscio. Se poi si cimenta in questa attività un musicista principiante, o ancor meglio, qualcuno che non ha mai 4 di 8

5 studiato musica, si creerà un continuo flusso tra conscio ed inconscio. Possiamo definire inconscio, tutto ciò che riguarda l insight creativo che spinge il soggetto verso l azione di componimento; conscio invece è il continuo scambio di feedback tra uomo e computer. Tra questi, si stabilisce un ulteriore processo inconscio riguardante la possibile inconsapevolezza del risultato che andremo ad ottenere, nel caso procedessimo per tentativi. Il giudizio dell efficacia del prodotto registrato è dato dall esperienza musicale acquisita dal compositore principiante: sia solo d ascolto o che sia stabilita durante la stessa registrazione (poiché anch essa diventa un esperienza acquisita).l home recording, le sue tecniche ed i suoi processi, aggiungono ulteriori caratteristiche creative ed artistiche a ciò che è una composizione musicale. Possiamo accomunare la post produzione musicale a quella cinematografica ma, mentre la seconda tende ad elaborare la relazione intreccio/trama/racconto, la prima tende ad enfatizzare l impatto emozionale dovuto alla distribuzione del suono; al tipo di suono; agli effetti ultranaturali che può suscitare. La registrazione oggi è divenuta la parte più importante del processo creativo musicale, tanto che, la musica dance, conosciuta per la sua capacità di evocare il movimento corporeo, tende a curare maggiormente la qualità e l impatto sonoro, piuttosto che l armonia o il contrappunto. Se, l impulso creativo in passato veniva appagato attraverso lo strumento musicale, con la registrazione fai da te il campo creativo di applicazione dell impulso si estende ad una serie di fattori che, spesso, non hanno propriamente a che fare con la musica. Da qui nasce la forza creativa dell interazione uomocomputer, mediata attraverso i vari software. Questi ultimi, sono realizzati in modo tale da diversificarsi nel loro essere userfriendly (di facile utilizzo), venendo così incontro a tutti gli utenti che effettuano home recording, ma che non conoscono bene il funzionamento del programma. Il caso emblematico di creatività applicata alla registrazione fai da te, è quello che riguarda la composizione di musica elettronica: intesa come musica prodotta totalmente attraverso strumenti elettronici, da parte di musicisti principianti. La musica elettronica, d altronde, trova la sua espressività migliore nelle composizioni che non seguono regole tonali particolari. Spesso il compositore non si preoccupa neanche della tonalità dei suoni, ma solo della loro combinazione. In questo campo, un novizio trova spazio per mettersi alla prova, senza troppe difficoltà ed apprendere dalle esperienze che farà, attraverso l utilizzo del computer, di software e hardware. Dopo aver appreso le prime conoscenze tecniche di base, il principiante può lanciarsi in un processo di operate/testing continuo, dove i feedback inviati dal computer sono di tipo sonoro (relativo a quel che si è creato) e di tipo visivo (relativo a quel che vediamo sul monitor). Feedback e ripetizione sono due concetti che si trovano alla base dell apprendimento e assieme ad esse si trova il concetto 5 di 8

6 di motivazione: capacità di formare e mantenere degli scopi, caratterizzata da un certo livello di attivazione. Si può procedere senza un idea musicale precisa, ma valutando se ciò che viene creato piaccia oppure no, facendo riferimento alle informazioni di ritorno. Questa attività è simile a quella del gioco, dove l altro giocatore è il computer, o uno degli strumenti di volta in volta coinvolti. Il compositore si cimenta così in un attività ludica, che porta ad un risultato musicale: risultato che rappresenta l evento creativo della composizione e non unicamente dello sviluppo dell idea musicale. La creatività, con l utilizzo del computer, è sempre stimolata attraverso dei processi azione-reazione (visuali e sonori), è un processo simile a quello di un videogioco con un alto coefficiente di interattività. In fondo, suonare è un po' come giocare, come rappresentato bene dalla terminologia inglese play, che significa sia giocare che suonare. Sloboda offre una descrizione interessante del processo di soluzione di problemi attuato nella composizione musicale: All inizio, il giovane compositore può determinare i suoi obbiettivi in base a una visione superficiale delle forme musicali della sua cultura. Egli può, ad esempio, rendersi conto delle caratteristiche più superficiali di un movimento di una sonata [ ] Con l aumentare delle conoscenze del mezzo egli può iniziare ad estrarre i principi fondamentali più fondamentali dei moti melodici ed armonici che sono alla base di ogni specifica forma. Egli capisce perché le caratteristiche abituali della forma sonata abilmente funzionano da un punto di vista musicale; ma si renderà anche conto di come e quando sarà possibile allontanarsi da tali forme, per produrne di nuove, funzionanti altrettanto bene. 1 Le tecnologie elettroniche sembrano riportare la figura del musicista ad una identità persa, con l introduzione delle rigide regole musicali dettate dai conservatori. La definizione di conservatorio sembra riassumere l approccio adottato per l insegnamento della musica. Una visione che rimanda ad un passato nostalgico, ad una riproduzione di brani considerati musicalmente perfetti, ma composti secoli fa. Si è andata perdendo l attività musicale come forma ludica, soppiantata da un professionismo sfrenato. La nascita di investimenti discografici e delle industrie culturali ha creato un mercato di fruizione musicale, imperniato sul guadagno economico dettato dalle strategie di marketing e di comunicazione. Il musicista che compone per passione rischia di essere ignorato dal panorama di diffusione musicale o di assoggettare la propria creatività al solo scopo dell utile economico. La tecnologia riveste un duplice ruolo: da un lato crea i presupposti per le industrie culturali musicali, dall altro crea l incipit per l abbattimento del valore prettamente economico, dando al compositore la possibilità di rendersi elemento unico e decisivo nella comunicazione musicale. 6 di 8

7 2 L esecuzione live L esecuzione dal vivo diventa una rappresentazione musicale, successiva a quella della composizione. In altre parole, un musicista è conosciuto tramite le sue registrazioni, non tramite le sue performance dal vivo. Quanto detto, è talmente vero che spesso ci si ritrova ad un concerto avendo come base di riferimento musicale il brano dell artista registrato su cd, e la resa dal vivo, non essendo uguale a quella prodotta in studio di registrazione, viene considerata pessima o ottima, solo per il suo discostarsi dal brano di riferimento (quello registrato). Questo accade perché i vincoli presenti nel contesto di un concerto sono nettamente maggiori rispetto a quelli della fase di composizione. Le possibilità offerte da uno studio di registrazione (sia in contesto home, sia professionale) sono infinite e variabili a seconda del tempo a disposizione per la lavorazione. Inoltre, se per una band rock la gestione del concerto non è troppo complessa (nonostante le evidenti differenze di resa sonora o di errori più o meno evidenti di esecuzione non presenti nei brani registrati) per una band di genere elettronico (che utilizza sintetizzatori, drummachinesecc) il tutto può divenire davvero complicato. Facciamo degli esempi pratici: una band elettronica, legata necessariamente al sequencer ed alla sua programmazione, può mettere in play il software e lasciarlo lavorare autonomamente e senza alcun errore. A volte questo è inevitabile perché sarebbe impossibile eseguire ciò che si è registrato più volte, raggiungendo quella perfezione tipica della macchina (ma poco adatta agli esseri umani). Certo, il solo fatto di trovarsi in un concerto (o ancora meglio, in un evento) crea negli spettatori uno stato mentale che potrebbe non far valutare questi aspetti. Questi stimoli cattureranno l attenzione del pubblico, sottraendo parte dell elaborazione cognitiva all elaborazione della musica. Ad esempio: un compositore produce musica esclusivamente con il computer. Nel presentarsi ad un concerto potrebbe rivelarsi un disastro, il fatto di suonare in play back. La realtà ci mostra il contrario: l evento, la folla, l euforia e molti altri aspetti contestuali possono distogliere l attenzione dalla musica, non facendo notare agli spettatori che il brano live è esattamente identico a quello conosciuto tramite mezzi di diffusione (il brano registrato). Ma se la differenza tra il brano composto (quindi registrato) e l esecuzione live è quella della presenza di piccole differenze, rispetto al brano di riferimento (quello registrato) il compositore di musica al computer può programmare anticipatamente tali differenze. Così creerà quell effetto di improvvisazione tipico del concerto acustico dal vivo. In effetti questa è una 7 di 8

8 tecnica poco utilizzata, ma si rivela molto interessante. Altra modalità di presentazione dal vivo con strumentazione elettronica è quella di suonare uno strumento per ogni persona del gruppo (come ad esempio i Kraftwerk).Il metodo più usato è quello di utilizzare un sequencer che controlla molti strumenti elettronici e attraverso un mixer e alcuni controller come le masterkeyboard, controllare singolarmente uno strumento alla volta. Il caso più estremo di utilizzo degli strumenti elettronici dal vivo è quello del musicista Klaus Schulze, nel concerto dal vivo di For Barry Graves nel 1976, quando si esibiva da solo, di fronte ad un muro di sintetizzatori e cavi audio. Con l aiuto di un solo sequencer hardware (molto distante dalle funzionalità dei sequencers software moderni) ha composto (o meglio riprodotto) una canzone totalmente dal vivo. 1 Sloboda J.A. (1998). La mente musicale. Bologna: Il Mulino, p di 8

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