Incidentalità stradale: giovani più a rischio, ma meno consapevoli
|
|
- Rebecca Venturi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Incidentalità stradale: giovani più a rischio, ma meno consapevoli Summary: Negli ultimi 20 anni si sono verificati 4,3 milioni di incidenti stradali con lesioni a persone, con 6 milioni di feriti e morti; Il numero di incidenti è cresciuto sensibilmente tra il 1991 e il 2002 (da 171 a 265mila, +55,5%), per poi registrare un calo significativo nei successivi 8 anni (211mila incidenti nel, -20,3% rispetto al 2002); Il tasso di lesività è rimasto sostanzialmente invariato nel tempo, contrariamente ai tassi di mortalità (44 morti ogni incidenti nel 1991, 19 nel ) e incidentalità (491 incidenti ogni veicoli circolanti nel 1991, 434 nel ); Nel il 79,4% dei morti e il 61,2% dei feriti causati da incidenti stradali sono maschi. Oltre un terzo dei morti e poco meno della metà dei feriti ha meno di 35 anni; Più di un italiano su tre (36,3%) ritiene che nel nostro Paese il numero degli incidenti stradali sia superiore a quello degli altri Paesi europei, con percentuali più alte tra i maschi e tra i giovani di anni (rispettivamente 39,9% e 44,4% degli intervistati); Gli italiani ritengono che le strade più rischiose siano in assoluto le autostrade (36,8% degli intervistati), mentre la casistica dell incidentalità stradale rileva un più alto rischio sulla rete stradale urbana (76% di incidenti, 72% di feriti, 43% di morti nel ); Quando la sicurezza stradale è affrontata in termine di situazioni a rischio, emerge la convinzione che i pericoli maggiori si corrano alla guida di moto-ciclomotori (41,5%) e di automobili (34,8%); Solo il 20% dei 18-24enni ritiene che l alta velocità sia un fattore di rischio nella guida altrui, mentre nelle altre classi d età la stessa percentuale è circa il doppio; L 80% circa degli italiani ritiene che lo strumento più utile per ridurre l incidentalità sia la manutenzione delle strade e, solo in seconda istanza, l incentivazione del trasporto pubblico e maggiori controlli sull adozione delle cinture di sicurezza (circa il 60% degli intervistati); Tra i giovani si riscontra una generale sottovalutazione dell utilità di una maggiore informazione unitamente alla minore importanza assegnata ai controlli e all attività di repressione dei comportamenti fuori norma. (cinture di sicurezza, limiti di velocità ecc.).
2 DIMENSIONI DEL FENOMENO «In un mercato unico del trasporto, con spostamenti stradali in piena espansione, occorre un approccio sistematico per ridurre i costi elevati inerenti agli incidenti stradali e le diseguaglianze tra Stati membri. Questo approccio implica un azione coordinata, orientata verso obiettivi comuni, a livello locale, regionale, nazionale e comunitario». Tale affermazione, contenuta nella Comunicazione della Commissione Europa del 2003 intitolata Salvare vite sulle nostre strade - Una responsabilità condivisa, rappresenta una sintesi efficace della politica europea in materia di sicurezza stradale, certificando il passaggio definitivo da una strategia troppo spesso improntata sull iniziativa dei singoli Stati Membri che aveva caratterizzato gli anni Novanta, ad una strategia comune e coordinata. A rendere quanto mai necessario e non più rinviabile tale passaggio era, anzitutto, l eccessivo costo dell incidentalità stradale, sia in termini economici (160 miliardi di euro tra costi diretti e indiretti nell UE15, 2% del Pil), sia in termini di perdite di vite umane ( morti nell UE15 tra il 1991 e il 2002). Nel caso specifico dell Italia, gli anni compresi tra il 1991 e il 2002 erano stati caratterizzati da un aumento significativo del numero di incidenti stradali (da 171 a 265mila, +55,5%) e dal contestuale incremento del numero di feriti (da 240 a 378mila, +57,2%), mentre il numero di morti era diminuito solo marginalmente (da a ,9%). Nel corso degli ultimi anni, la nuova strategia europea, finalizzata prioritariamente al conseguimento di obiettivi quali il miglioramento degli standard di sicurezza di veicoli e infrastrutture stradali e la promozione di iniziative di formazione e sensibilizzazione dell opinione pubblica e dei cittadini, ha contribuito a ridurre drasticamente il fenomeno dell incidentalità stradale. Nonostante il mancato raggiungimento dell obbiettivo fissato dalla Comunità europea 1, Il numero di morti è, infatti, diminuito del 42,4% tra il 2002 e il (da a ) e con esso i costi diretti ed indiretti legati all incidentalità stradale. Negli stessi anni, anche in Italia il calo degli incidenti stradali registrato su base annua è stato considerevole (da 265 a 211mila, -20,3%), con morti e feriti in meno tra il 2002 e il (rispettivamente -41,4% e -20%). Tale diminuzione è riconducibile in massima parte all effetto combinato di fattori quali: il potenziamento delle attività di controllo di Polizia Stradale e Arma dei Carabinieri (1,6 milioni di conducenti controllati con etilometro e/precursori nel ); l utilizzo di nuovi strumenti di rilevamento della velocità (in primis il sistema Tutor attivo sulla rete autostradale); le numerose iniziative di comunicazione, informazione e formazione sulla sicurezza stradale realizzate da Istituzioni pubbliche, Enti e Associazioni negli ultimi anni. 1 «La battaglia contro l'insicurezza sulle strade esige che l'unione europea si doti tra il 2000 e il di un obiettivo ambizioso di riduzione del numero di morti. La Commissione intende concentrarsi sull'obiettivo di dimezzare il numero di morti per incidenti stradali in tale periodo» (Libro Bianco - La politica europea dei trasporti fino al : il momento delle scelte). 1
3 Graf.1 - Incidenti stradali, morti e feriti in Italia (valori assoluti e percentuali) 300 Numero di incidenti ,5% ,3% Numero di morti Numero di feriti Fonte: su dati Aci Il graduale ridimensionamento del fenomeno dell incidentalità stradale trova ulteriore conferma nell analisi del tasso di incidentalità e di mortalità: nel si sono verificati 434 incidenti ogni veicoli circolanti, contro i 618 registrati nel 2002 e i 491 registrati nel 1991; nel corso degli ultimi 20 anni, il numero di morti per incidenti è sceso da 44 a 19. Contrariamente al tasso di incidentalità e di mortalità, il tasso di lesività è rimasto sostanzialmente invariato con feriti ogni incidenti con lesioni a persone nel (1.410 nel 1991). 2
4 Graf.2 - Tasso di incidentalità, mortalità e lesività (valori assoluti) Tasso di incidentalità Tasso di mortalità Tasso di lesività Incidenti per veicoli circolanti Morti per incidenti Feriti per incidenti Fonte: su dati Aci Incidentalità e territorio Nonostante la casistica a livello nazionale mostri un ridimensionamento significativo dell incidentalità stradale tra il 2002 e il, la disamina territoriale evidenzia una notevole eterogeneità sia relativamente alle dimensioni del fenomeno, sia relativamente alle dinamiche di medio/lungo termine: Il calo del numero di incidenti stradali è stata decisamente più marcata nel Nord Italia (da 141 a 105mila, -25,3%) rispetto al Centro (da 68 a 55mila, -19%) e al Mezzogiorno (da 57 a 51mila, - 9,8%), con una contestuale redistribuzione del numero di incidenti tra le diverse aree geografiche: nel, il 49,8% si è verificato nel Nord Italia (53,1% nel 2002), il 25,9% nel Centro (23,4% nel 2002) e il 24,3% nel Mezzogiorno (21,4% nel 2002); Graf.3 - Incidenti stradali per area geografica (valori assoluti in migliaia e percentuali) Nord Centro Mezzogiorno Centro 25,4% Mezzogiorno 21,4% Nord 53,1% Centro 25,9% Mezzogiorno 24,3% Nord 49,8% Fonte: su dati Aci 3
5 Gli incidenti avvenuti nel corso del sulle strade del Nord Italia hanno causato la morte o il ferimento di persone, pari al 48% del totale nazionale, contro il 26,9% del Mezzogiorno ( tra morti e feriti) e il 25,1% del Centro ( tra morti e feriti). Tuttavia, anche in questo caso è il Nord Italia ad aver registrato le migliori performance in termini di ridimensionamento del numero di morti e feriti causati ad incidenti stradali tra il 2002 e il. Graf.4 - Morti e feriti per area geografica (valori assoluti e percentuali) Mezzogiorno Centro Nord 23,5% 52,2% ,3% ,0% 26,9% ,1% Fonte: su dati Aci In sole tre regioni (Lombardia, Lazio, Emilia Romagna) si concentra il 40% circa degli incidenti e dei relativi morti e feriti che si registrano annualmente sulle strade italiane. Rispetto al 2002, l incidentalità stradale si è ridimensionata in tutte le regioni (miglioramenti più significativi in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Umbria), ad eccezione di Basilicata e Puglia, che hanno visto aumentare sia il numero di incidenti (rispettivamente +24,9% e +8%), sia il numero di morti e feriti (rispettivamente +27% e +9,7%); Il tasso di incidentalità è superiore alla media nazionale (434 incidenti ogni veicoli circolanti) nel Centro e Nord Italia (rispettivamente 524 e 479) e in 6 regioni, tra cui primeggiano Liguria, Lazio ed Emilia Romagna (rispettivamente 726, 556 e 551). Valori al di sotto della media nazionale si riscontrano, viceversa, nel Mezzogiorno (317 incidenti ogni veicoli circolanti) e in 14 regioni, con valori più bassi (250 incidenti ogni veicoli circolanti o meno) in Molise, Campania, Calabria e Valle d Aosta; Il tasso di mortalità (numero di morti per incidenti stradali) è compreso tra 9 e 43 (rispettivamente Liguria e Molise), mentre il tasso di lesività (numero di feriti per incidenti stradali) è compreso tra e (rispettivamente Liguria e Basilicata). 4
6 Tab.1 - Incidenti, morti e feriti per regione (valori assoluti e percentuali) Incidenti Regione 2002 Var.% Basilicata ,9 Puglia ,0 Liguria ,1 Campania ,0 Sicilia ,8 Lazio ,6 Valle d'aosta ,3 Sardegna ,1 Marche ,9 Toscana ,3 Piemonte ,5 Veneto ,6 Molise ,1 Abruzzo ,4 Emilia Romagna ,1 Lombardia ,2 Calabria ,2 Umbria ,2 Friuli Venezia Giulia ,3 Trentino Alto Adige ,6 Italia ,3 Morti Morti e feriti Regione Regione Var.% Var.% Basilicata Molise ,0-6,7 Puglia Calabria ,7-17,9 Sicilia Campania ,6-25,5 Campania Sicilia ,1-28,6 LazioUmbria ,2-29,5 Liguria Basilicata ,7-30,4 Sardegna Puglia ,0-34,8 Toscana Veneto ,4-39,1 MarcheLazio ,1-41,6 Molise Toscana ,3-42,1 Piemonte Piemonte ,9-44,7 Veneto Liguria ,5-45,1 Abruzzo Lombardia ,6-45,7 Valle d'aosta Sardegna ,1-45,9 Emilia Romagna Valle d'aosta ,7-47,6 Calabria Marche ,3-47,8 Lombardia Emilia Romagna ,4-49,2 Friuli Umbria Venezia Giulia ,5-49,3 Trentino Trentino Alto Adige Alto Adige ,7-53,2 Friuli Venezia Abruzzo Giulia ,5-57,3 Italia Italia ,4-41,4 Feriti Incidenti Regione Regione Var.% Var.% Basilicata Basilicata ,5 24,9 Puglia Puglia ,7 8,0 SiciliaLiguria ,3-8,1 Campania Campania ,8-9,0 LazioSicilia ,7-9,8 LiguriaLazio ,4-14,6 Sardegna Valle d'aosta ,3-18,3 Toscana Sardegna ,1-21,1 Marche Marche ,7-21,9 Piemonte Toscana ,4-22,3 Molise Piemonte ,7-24,5 Abruzzo Veneto ,9-24,6 Veneto Molise ,2-25,1 Valle d'aosta Abruzzo ,4-25,4 Emilia Emilia Romagna Romagna ,2-26,1 Calabria Lombardia ,5-27,2 Lombardia Calabria ,2-28,2 Umbria Umbria ,6-29,2 Trentino Friuli Alto Venezia AdigeGiulia ,3-33,3 Friuli Trentino Venezia Giulia Alto Adige ,1-34,6 Italia Italia ,0-20,3 Fonte: Morti e feriti Regione 2002 Var.% Basilicata ,0 Puglia ,7 Sicilia ,6 Campania ,1 Lazio ,2 Liguria ,7 Sardegna ,0 Toscana ,4 Marche ,1 Molise ,3 Piemonte ,9 Veneto ,5 Abruzzo ,6 Valle d'aosta ,1 Emilia Romagna ,7 Calabria ,3 Lombardia ,4 Umbria ,5 Trentino Alto Adige ,7 Friuli Venezia Giulia ,5 Italia ,4 su dati Aci 5
7 Graf.5 - Tassi di incidentalità, mortalità e lesività per area geografica e regione (valori assoluti, anno ) Tasso di incidentalità Tasso di mortalità Tasso di lesività Incidenti per veicoli circolanti Morti per incidenti Feriti per incidenti Nord Centro Mezzogiorno Nord Centro Mezzogiorno Nord Centro Mezzogiorno Regione V.a. Liguria 726 Lazio 556 Emilia Romagna 551 Toscana 523 Lombardia 518 Marche 500 Puglia 431 Veneto 408 Friuli Venezia Giulia 394 Piemonte 374 Umbria 367 Abruzzo 367 Trentino Alto Adige 343 Sicilia 340 Sardegna 329 Basilicata 258 Molise 250 Campania 250 Calabria 220 Valle d'aosta 197 Italia 434 Regione V.a. Molise 43 Basilicata 42 Calabria 41 Valle d'aosta 30 Umbria 27 Friuli Venezia Giulia 26 Veneto 25 Sardegna 25 Piemonte 24 Puglia 23 Campania 23 Trentino Alto Adige 23 Emilia Romagna 20 Sicilia 20 Abruzzo 19 Toscana 16 Marche 16 Lazio 16 Lombardia 14 Liguria 9 Italia 19 Regione V.a. Basilicata Puglia Calabria Molise Abruzzo Sicilia Campania Sardegna Piemonte Marche Lazio Umbria Veneto Emilia Romagna Lombardia Trentino Alto Adige Toscana Valle d'aosta Friuli Venezia Giulia Liguria Italia Fonte: su dati Aci L Identikit dei morti e dei feriti La disamina per genere e classe di età del numero di morti e feriti causati da incidenti stradali, consente di tracciare un identikit delle persone più a rischio, evidenziandone contestualmente l evoluzione nel tempo. Con riferimento specifico all Italia, risulta, anzitutto, evidente come le differenze di genere siano particolarmente significative, in quanto: I maschi rappresentano la maggioranza assoluta sia dei morti (3.249 nel, 79,4% del totale, 4 su 5) che dei feriti ( nel, 61,2% del totale, 3 su 5). Nell arco di un ventennio, il numero di maschi morti a seguito di incidenti stradali si è ridotto del 43,1% (erano nel 1991), quasi 10 punti percentuali in meno rispetto alla corrispondente variazione registrata tra le donne (da a 841 morti, -52,7%). L incidenza dei maschi sul totale dei morti è, conseguentemente, salita rispetto al 1991; Tra i feriti, sono, viceversa, i maschi ad aver registrato un aumento meno marcato tra il 1991 e il 2002 (+63,4%, +65,3% per le donne) e un calo più consistente negli otto anni successivi (-23,7%, - 13,5% per le donne). L incidenza dei maschi sul totale dei feriti è, conseguentemente, diminuita rispetto al
8 Graf.6 - Morti e feriti in incidenti stradali per genere (valori assoluti e percentuali su totale morti e feriti) Morti 1991 Femmine Maschi 23,8% ,2% ,6% ,4% Feriti 35,6% 1991 Femmine Maschi ,4% ,8% ,2% Fonte: su dati Aci Relativamente all età delle persone coinvolte in incidenti stradali, i dati riportati nel grafico 7 evidenziano, anzitutto, come a pagare il maggior tributo in termini di vite umane e infortuni siano i giovani tra i 20 e i 24 anni: a tale fascia di età appartiene, infatti, la più alta percentuale di morti e feriti causati da incidenti stradali (rispettivamente 9,7% e 12,6% del totale nel ). Particolarmente a rischio sono, altresì, i giovani di età compresa tra 25 e 29 anni (8,7% dei morti, 11,1% dei feriti nel ) e tra 30 e 34 anni (8,4% dei morti, 10,4% dei feriti). Complessivamente, oltre un terzo dei morti (35,4% nel ) e poco meno della metà dei feriti causati da incidenti stradali (48,8% nel ) ha un età inferiore ai 35 anni. In questo senso, promuovere e diffondere la cultura della sicurezza in primis tra i giovani rappresenta un obiettivo di prioritaria importanza nella politica di prevenzione dell incidentalità stradale, non solo a livello locale e nazionale, ma anche a livello globale: secondo l Organizzazione Mondiale della Sanità, gli incidenti legati alla circolazione stradale costituiscono, infatti, la principale causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. 7
9 Graf.7 - Morti e feriti in incidenti stradali per sottoclassi di età (valori percentuali su totale morti e feriti, anno ) 12% Morti 10% 9,7% 8,7% 8,4% 7,6% 7,6% 8% 6% 6,9% 6,8% 6,2% 4,9% 5,1% 4,6% 6,1% 6,2% 6,1% 4% 2% 0% 2,9% 0,5% 0,5% 0,7% 0,5% 0,1% % 12,6% Feriti 12% 10% 10,3% 11,1% 10,4% 10,1% 9,1% 8% 7,9% 6% 4% 6,0% 4,6% 3,8% 2% 0% 2,8% 2,7% 2,2% 2,1% 0,9% 1,3% 1,4% 0,5% 0,1% 0,0%
10 IL PUNTO DI VISTA DEGLI ITALIANI Individuate le principali dinamiche relative al numero di incidenti stradali, morti e feriti nell ultimo ventennio, andiamo ora ad analizzare la percezione che gli italiani hanno del fenomeno dell incidentalità stradale e, più in generale, il loro atteggiamento nei confronti del problema della sicurezza sulle strade. Attraverso un indagine campionaria 2, è stato, anzitutto, possibile rilevare come poco più di un italiano su tre (36,3%) ritiene che nel nostro Paese il numero degli incidenti stradali sia superiore a quello degli altri Paesi europei, mentre il 43,2% pensa, viceversa, che il dato italiano sia allineato a quello del resto dell Europa. La convinzione che in Italia il numero di incidenti stradali sia superiore alla media europea è più diffusa tra i maschi (39,9%) e tra i giovani tra 18 e 24 anni (44,4%), le categorie che, come osservato nel primo paragrafo, presentano di fatto le percentuali più elevate di morti e feriti dovuti di incidenti stradali. Graf.8 - Ritiene che nel nostro Paese il numero di incidenti stradali sia. (Valori percentuali, febbraio 2012) In linea con gli altri Paesi europei 43,2 Inferiore agli altri Paesi europei 7,3 Non sa 13,2 Superiore agli altri Paesi europei 36,3 Fonte: Osservatorio Pragma Pur in presenza di un tasso di incidentalità più elevato al Nord e al Centro, la convinzione che gli incidenti stradali siano più numerosi in Italia è maggiormente diffusa tra i residenti nel Sud e Isole (42,6%) a fronte di un Centro - Nord del Paese dove si pensa invece a una situazione nella media europea. A questo proposito vale però la pena di considerare che gli incidenti al Sud, come già visto, sembrano avere conseguenze più serie, facendo registrare un tasso di mortalità e di lesività superiori rispetto al Centro e al Nord e da ciò verosimilmente nasce l idea di una numerosità particolarmente elevata. E ancora. C è anche una diversa diminuzione, a partire dal 2002, del numero di incidenti stradali nelle aree nostro Paese: il fatto che il decremento risulti nettamente più basso nel Mezzogiorno (-9.8% rispetto ad un -19% del Centro ed un -25.3% del Nord) può essere un altro elemento che contribuisce a mantenere in 2 Indagine Pragma, realizzata a livello nazionale tra il 13 ed il 20 Febbraio Universo di riferimento: popolazione italiana maggiorenne residente. Campione casuale rappresentativo dell universo di riferimento; campionamento per quote di genere, classi di età, ripartizione territoriale e ampiezza centri. N=600. Metodo: interviste telefoniche con sistema C.A.T.I. Elaborazione: Spss. 9
11 questa area la convinzione che il numero di incidenti in Italia sia particolarmente alto, mentre al Centro e al Nord, dove la diminuzione è stata più sensibile e quindi più evidente, è più facile pensare a una situazione in linea con il resto dell Europa. Graf.9 - Ritiene che nel nostro Paese il numero di incidenti stradali sia. per area geografica e relativi tassi di incidentalità, mortalità e lesività (valori assoluti e percentuali, febbraio 2012) Nord Ovest 34,8 49,1 5,6 10,6 Nord Tasso di Incidentalità 479 Tasso di Mortalità 18 Tasso di Lesività Nord Est 31,0 44,8 5,2 19,0 Centro 32,8 50,4 6,7 10,1 Centro Sud e Isole 42,6 33,3 10,3 13,7 Sud e Isole Totale Italia 36,3 43,2 7,3 13,2 Italia % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Superiore agli altri Paesi europei Inferiore agli altri Paesi europei In linea con gli altri Paesi europei Non sa Fonte: Osservatorio Pragma Sulla localizzazione degli incidenti esiste una sostanziale equidistribuzione delle risposte, anche se le autostrade emergono di poco (36,8%) rispetto alle strade urbane (35,7%) e a quelle extraurbane (27,5%). Si rilevano poi alcune differenze di percezione legate all area di residenza della popolazione: le autostrade e le superstrade sono ritenute più a rischio nel Sud (42,6%), le strade extraurbane nel Centro Italia ( 37%) e quelle urbane nel Nord Ovest (46,6%). Graf Quale tipo di strada può essere considerato più rischiosa? (Valori percentuali, febbraio 2012) Strada extraurbana 27,5 Superstrada- Autostrada 36,8 Nord Ovest Nord Est 29,3 46,6 33,6 19,3 34,2 37,1 Centro 32,8 37,0 30,3 Sud e Isole 32,4 25,0 42,6 Strada urbana 35,7 35,7 27,5 36,8 Totale Italia 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Fonte: Osservatorio Pragma Urbana Extraurbana Superstrada-Autostrada 10
12 Quando la sicurezza stradale è affrontata in termine di situazioni a rischio, emerge la convinzione che i pericoli maggiori si corrano alla guida di moto-ciclomotori (41,5%) e di automobili (34,8%); minore pericolosità è attribuita alla guida dei mezzi pesanti, bicicletta e spostamenti a piedi. La guida di moto e ciclomotori è considerata la situazione maggiormente a rischio dalla popolazione in tutte le fasce di età, con percentuali particolarmente elevate tra chi ha 18 e 34 anni, (14-18: 50%; 25-34: 47.3%) fascia di età nella quale la diffusione di questi mezzi è maggiore; gli ultra-sessantacinquenni fanno registrare, invece, le percentuali più alte in relazione alla guida dei mezzi pesanti, all uso della bici e degli spostamenti a piedi (rispettivamente 15,9%, 11%, 4,8%). Graf Quale situazione di utilizzo della strada può essere considerata più a rischio di incidenti? (Valori percentuali, febbraio 2012) Guida di motociclo-ciclomotore 41,5 Guida dell automobile 34,8 Guida di mezzi pesanti Uso della bicicletta 8,5 11,5 Spostamento a piedi Non sa - Non risponde 2,2 1, Fonte: Osservatorio Pragma I comportamenti più scorretti nella guida altrui sono riconducibili in primo luogo all eccesso di velocità (43,0%) e poi alla distrazione durante la guida (39,0%). Più in generale quasi 7 persone su 10 ritengono che i pericoli sulle strade siano legati sia a comportamenti di guida scorretti che alle diverse forme di distrazione durante la guida. La guida sotto l uso di alcool o di droghe viene indicata solo da un soggetto su dieci. Tab.2 - Cosa ritiene più pericoloso nella guida altrui? (Valori percentuali, febbraio 2012, risposta multipla) Fonte: Osservatorio Pragma 11
13 Fra i più giovani (18-24 anni), ed è questo il dato più rilevante, l eccesso di velocità pesa decisamente poco, essendo indicato come pericoloso solo da due ragazzi su dieci, mentre nelle altre classi d età è circa il doppio e raggiunge il valore più elevato fra gli ultrasessantacinquenni (51,7%). Ma cosa fare per migliorare la sicurezza sulle strade? Agli intervistati è stato richiesto di indicare il grado di accordo o di disaccordo ad una serie di interventi volti ad eliminare o quanto meno a ridurre il numero di incidenti sulle strade. Le possibili risposte erano riconducibili a tre aree indicanti una qualche forma di controllo/repressione ed una maggiore informazione sui pericoli legati alla guida, interventi strutturali finalizzati a migliorare la sicurezza e la viabilità, ed un incremento della mobilità sostenibile sia attraverso l incentivazione del trasporto pubblico che delle aree pedonali e della ciclabilità. E emerso che: - 8 intervistati su 10 pongono al primo posto una maggiore manutenzione delle strade; - solo in seconda battuta vengono indicati l incentivazione del trasporto pubblico e maggiori controlli sull adozione delle cinture di sicurezza (circa il 60% delle risposte). Più in dettaglio le risposte fornite a queste domande sono quelle indicate nella tabella: Tab.3 - Quanto è d accordo che questo interventi possano aumentare la sicurezza stradale? (Valori percentuali, febbraio 2012) Fonte: Osservatorio Pragma 12
14 Anche fra i più giovani c è la richiesta, in primo luogo, di aumentare la manutenzione delle strade (68,5% di molto d accordo). Ma c è dell altro, in quanto proprio fra i giovani c è una generale sottovalutazione dell utilità di una maggiore informazione unitamente alla minore importanza assegnata ai controlli e all attività di repressione dei comportamenti fuori norma (cinture di sicurezza, limiti di velocità ecc.). Gli stessi giovani forniscono invece risposte più o meno in linea con il valore medio sia relativamente al miglioramento della rete viaria (manutenzione delle strade, segnaletica ecc.) che all incremento del trasporto pubblico, delle aree pedonali e delle piste ciclabili. Tab.4 - Livello di accordo con gli interventi per la sicurezza stradale (Valori percentuali, febbraio 2012) Fonte: Osservatorio Pragma In sostanza, i soggetti che risultano più a rischio e che presentano il più elevato indice di mortalità sulle strade, ovvero i giovani, sono anche i meno disposti ad accettare limitazioni e controlli da parte delle forze dell ordine e i meno interessati alle campagne di informazione per un corretto comportamento sulla strada. 13
15 Per saperne di più: Automobil Club Italia: Studi e ricerche Automobil Club Italia - Istat : Incidenti stradali, anno Commissione Europea: Salvare vite sulle nostre strade - Una responsabilità condivisa Commissione Europea: La politica europea dei trasporti fino al 2011: il momento delle scelte Eurostat: Statistiche sulla mortalità stradale Organizzazione delle Nazioni Unite: Global status report on road safety
Utenti di veicoli a 2Ruote coinvolti in incidente stradale per localizzazione e conseguenza dell incidente Anno 2012
Utenti di veicoli a 2Ruote coinvolti in incidente stradale per localizzazione e conseguenza dell incidente Anno Motociclisti Ciclisti Conducenti e passeggeri di Ciclomotori Localizzazione Urbano 38.916
Utenti di veicoli a 2Ruote coinvolti in incidente stradale per localizzazione e conseguenza dell incidente Anno 2012
Utenti di veicoli a 2Ruote coinvolti in incidente stradale per localizzazione e conseguenza dell incidente Anno 2012 Motociclisti Ciclisti Conducenti e passeggeri di Ciclomotori Localizzazione 2012 2012
autosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato
Tab. IS.9.1a - Incidenti per tipo di e - Anni 2001-2013 a) Valori assoluti Anno 2001 o a altri Piemonte 16.953 23.818 19 77 167 146 80 67 1.942 123 254 153 50 59 824 1.920 1.037 653 50 4 23 0 112 31.578
Nota di commento ai dati sulla spesa nella Ricerca e Sviluppo e sull innovazione nelle imprese
Nota di commento ai dati sulla spesa nella Ricerca e Sviluppo e sull innovazione nelle imprese Fonte: Istat Ricerca e Sviluppo in Italia (anno 2014) Le rilevazioni sulla Ricerca e lo sviluppo sperimentale,
Variazioni percentuali 2011/2010 Incidenti stradali ,7 Morti ,6 Feriti ,5
Roma, 31 ottobre 2012 ACI ISTAT 2011: MENO INCIDENTI (-2,7%), MORTI (-5,6%) E FERITI (-3,5%) Obiettivo UE 2010 (-50% morti sulle strade): Italia non raggiunge target nemmeno nel 2011 ma fa meglio della
Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali
Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali Introduzione Gli incidenti stradali costituiscono un problema prioritario di sanità pubblica per la loro numerosità e per le conseguenze in termini di mortalità,
Le dichiarazioni Ires e Irap in FVG
14 marzo #economia Rassegna stampa Messaggero Veneto 13mar2016 Le dichiarazioni Ires e Irap in FVG Il Ministero dell Economia e delle Finanze ha recentemente pubblicato le statistiche sulle dichiarazioni
Silvia Bruzzone Istat
Incidenti stradali in Italia nel 2014 Silvia Bruzzone Istat 5 a Giornata Regionale della Sicurezza Stradale Auditorium G. Testori Palazzo Lombardia Milano 24 novembre 2015 A che punto siamo? Gli incidenti
I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2007
I primati di nel mercato del lavoro nel 2007 Maggio 2008 Direttore: Gianluigi Bovini Coordinamento tecnico: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura Mappe tematiche: Fabrizio Dell Atti Le elaborazioni
Rilevazione sulle forze di lavoro
28 aprile 2010 Rilevazione sulle forze di lavoro Media 2009 Sul sito www.istat.it sono da oggi disponibili i dati della media 2009 della rilevazione sulle forze di lavoro. In questa statistica in breve
Le consistenze e la natimortalità
Rete carburanti, contrazione di imprese,consumi in rosso per la rete, perdita secca in autostrada. 2014 da dimenticare. Le consistenze e la natimortalità Nei primi dieci mesi del 2014 le imprese che operano
Approfondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica
1 Approfondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica ripartizione geografica votanti partec. voti validi CGIL CISL UIL ALTRE LISTE AGENZIE FISCALI Nord Ovest 85 12.904 11.248 87,17 10.922
Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa
Settembre 212 Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa Secondo Trimestre 212 Nei primi sei mesi del 212 il numero di fallimenti si attesta sui livelli elevati dell anno precedente Secondo gli archivi
FIGURA 1 ESPORTAZIONI PER MACROAREA DATI TRIMESTRALI (variazioni percentuali rispetto all anno precedente)
Le esportazioni delle regioni italiane estre 3 13/6/3 CONGIUNTURA TERRITORIALE ESPORTAZIONI DELLE REGIONI ITALIANE I Trimestre 3 Giugno 3 La dinamica delle esportazioni in valore nel estre 3 registra un
I dati generali sulla sicurezza stradale. Marco Giustini
I dati generali sulla sicurezza stradale Marco Giustini MORTI 7.500 INVALIDI 20.000 RICOVERI 150.000 ACCESSI AL PRONTO SOCCORSO 1.500.000 MORTI PER INCIDENTI STRADALI IN ITALIA PERIODO 1969-2000, PER SESSO
GLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE IMPRESE DI COSTRUZIONI
GLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE IMPRESE DI COSTRUZIONI Estratto dall Osservatorio Congiunturale sull Industria delle Costruzioni Luglio 2016 a cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi ESTRATTO
La lettura di libri in Italia
12 maggio 2010 La lettura di in Italia Anno 2009 L indagine Aspetti della vita quotidiana rileva ogni anno informazioni sulla lettura di nel tempo libero, sul profilo dei lettori e sulla dotazione delle
OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO
OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO QUALI LE DINAMICHE DAL 2008 AL 2009 STUDIO DELLE DIFFERENZE ASSOLUTE DEGLI OCCUPATI Distinzioni per Posizione nella professione Classi di età Genere Macroarea
La popolazione toscana al 1 gennaio marzo 2014
La popolazione toscana al 1 gennaio 2013 marzo 2014 Il contesto nazionale La popolazione residente in Italia nell ultimo decennio è cresciuta sensibilmente. Complessivamente la variazione è stata pari
Infortuni sul lavoro Anni
Statistica e Osservatori NOTIZIESTATISTICHE STATISTICA E OSSERVATORI N. 2 - Luglio 2008 L INAIL produce annualmente un rapporto sulle denunce di infortuni sul lavoro. I dati sono derivati da archivi gestionali
Un confronto tra il primo semestre 2008 ed il primo semestre 2011
IL PART-TIME IN ITALIA Un confronto tra il primo semestre 2008 ed il primo semestre 2011 PANEL DATA P.tta Gasparotto, 8-35131 Padova Tel. 049 8046411 Fax 049 8046444 www.datagiovani.it info@datagiovani.it
Capitolo 3 La mortalità per malattie del sistema circolatorio
Capitolo 3 La mortalità per malattie del sistema circolatorio Introduzione Le malattie del sistema circolatorio sono le principali cause di morte nei paesi occidentali come l Italia: quasi il 4% dei decessi
Gli effetti della crisi sugli incidenti stradali in Toscana
Gli effetti della crisi sugli incidenti stradali in Toscana Francesco Innocenti Osservatorio di Epidemiologia francesco.innocenti@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana Convegno Gli effetti
Comunicato stampa. Ufficio stampa Consiglio nazionale dei commercialisti Mauro Parracino
Comunicato stampa PROFESSIONI, COMMERCIALISTI: IN DIECI ANNI REDDITI GIU DEL 14% SECONDO IL RAPPORTO 2017 SULLA CATEGORIA QUELLO MEDIO DEL 2016 È PARI A 58MILA EURO (+2,2 SULL ANNO PRECEDENTE). MA QUASI
Gli occupati stranieri pag. 2. I disoccupati stranieri pag. 4. La tipologia di impiego pag. 6
Studi e ricerche sull economia dell immigrazione Il mercato del lavoro straniero in Italia Anno 2011 Gli occupati stranieri pag. 2 I disoccupati stranieri pag. 4 La tipologia di impiego pag. 6 1 Gli occupati
CONFRONTI DELLA DISTRIBUZIONE GROCERY IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA CON ALTRE REGIONI E ALTRE NAZIONI EUROPEE
Osservatorio regionale del commercio CONFRONTI DELLA DISTRIBUZIONE GROCERY IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA CON ALTRE REGIONI E ALTRE NAZIONI EUROPEE Aprile 2015 Andamento della rete al dettaglio alimentare e
Sicurezza stradale in città Vincenzo Leanza Automobile Club d Italia
Sicurezza stradale in città Vincenzo Leanza Automobile Club d Italia Bologna, 5 dicembre 2011 Uno sguardo ai dati generali per l anno 2010 e il bilancio nella decade 2001-2010 Nel 2010 Nel 2001 211.404
I numeri della pratica sportiva in Italia Giovedì 23 Febbraio 2017 Salone d Onore del CONI - Foro Italico - Roma
I numeri della pratica sportiva in Italia Giovedì 23 Febbraio 2017 Salone d Onore del CONI - Foro Italico - Roma I numeri della pratica sportiva I dati dell'istat descrivono come, dal 2013 ad oggi, la
L avvocatura italiana: Alcuni dati statistici al 2013
L avvocatura italiana: Alcuni dati statistici al 2013 1 La dinamica evolutiva del numero degli avvocati e confronto con popolazione italiana Distribuzione territoriale degli avvocati I nuovi ingressi alla
Eures Ricerche Economiche e Sociali Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza e la legalità Regione Lazio
Cresce nel Lazio nel 2013 la criminalità predatoria, ma diminuiscono i reati violenti Buoni segnali dal 2014: a Roma nei primi 9 mesi i reati calano dell 8,1% Reati predatori: il Lazio tra le migliori
IL SETTORE TERMALE. Caratteristiche strutturali e performance. Federterme. Rimini, 12 maggio 2011 * * *
IL SETTORE TERMALE Caratteristiche strutturali e performance * * * Federterme Rimini, 12 maggio 2011 Numero delle imprese termali per aree geografiche al 31/12/2010 378 Imprese 259 Società di capitali
IMPRESE: IN CALO GLI IMPIEGHI BANCARI, AUMENTA IL RISCHIO USURA
IMPRESE: IN CALO GLI IMPIEGHI BANCARI, AUMENTA IL RISCHIO USURA A seguito delle difficoltà in cui versano molte banche italiane, nell ultimo anno (maggio 2016 sullo stesso mese del 2015) gli impieghi bancari
La soddisfazione degli utenti del trasporto pubblico in Italia e in Emilia-Romagna
Direzione generale Europa, Risorse, Innovazione e Istituzioni Servizio Statistica, Comunicazione, Sistemi informativi geografici, Educazione alla sostenibilità e Partecipazione La soddisfazione degli utenti
Statistiche in breve
Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Giugno 2016 Anno 2015 Lavoratori Domestici Nell anno 2015 i lavoratori domestici 1 contribuenti all Inps sono stati 886.125,
Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa
Maggio 2011 Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa Primo Trimestre 2011 I dati destagionalizzati indicano un calo nel primo trimestre; segnali di miglioramento dall industria Secondo gli archivi
INCIDENTALITA STRADALE IN LOMBARDIA. Quadro conoscitivo GIORNATA REGIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE 14 novembre 2011
INCIDENTALITA STRADALE IN LOMBARDIA Quadro conoscitivo 20012010 1 GIORNATA REGIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE 14 novembre 2011 1 Confronti nazionali 2 INCIDENTALITA STRADALE. Informazioni disponibili:
Redditi Irpef e Toscana nel 2014 (anno d imposta 2013)
Settore Sistema Informativo di Supporto alle Decisioni. Ufficio Regionale di Statistica Redditi Irpef e nel 2014 (anno d imposta 2013) SINTESI Redditi Irpef e nel 2014 La seguente presentazione offre una
UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI
UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI a cura del Centro Studi sull Economia Immobiliare - CSEI Tecnoborsa Tecnoborsa torna ad affrontare i temi dell ultimo Censimento
Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento AA.SS. 2010/2011 e 2011/12
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione
DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA
DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA 5 Maggio 2015 INDICE SINTESI... 3 ABITAZIONI... 4 ABITAZIONI OCCUPATE DA PERSONE RESIDENTI... 6 POPOLAZIONE E FAMIGLIE... 9 ABITAZIONI
NOTA SU RISCHIO SISMICO IN ITALIA: STIMA DEL NUMERO DI ABITAZIONI INTERESSATE (E POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO) E COSTI PER LA LORO MESSA IN SICUREZZA
NOTA SU RISCHIO SISMICO IN ITALIA: STIMA DEL NUMERO DI ABITAZIONI INTERESSATE (E POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO) E COSTI PER LA LORO MESSA IN SICUREZZA In Italia ogni anno si verificano in media circa un centinaio
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI Rete autostrade per 1.000 km2 di superficie territoriale, per regione Anni 2001-2006 (in km) REGIONI 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Liguria 69,3 69,2 69,2 69,2 69,2 69,2 Valle
BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI IN LIEVE AUMENTO A SETTEMBRE 2016 MA I PRIMI NOVE MESI RESTANO NEGATIVI
Direzione Affari Economici e Centro Studi BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI IN LIEVE AUMENTO A SETTEMBRE 216 MA I PRIMI NOVE MESI RESTANO NEGATIVI Nel mese di settembre 216, secondo il monitoraggio Ance-Infoplus
Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015
Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015 PIEMONTE 603 1.127 87.148.771 13,0 144.525 VALLE D'AOSTA 80 88 1.490.121 0,2 18.627 LOMBARDIA 1.503 2.985 280.666.835 41,8 186.738 PROV. AUT. BOLZANO 1 1 31.970
Lingua italiana e dialetti in Italia
Statistiche in breve del 12 marzo 2002 Lingua italiana e dialetti in Italia Anno 2000 Si consolida l, diminuisce l uso esclusivo del, aumenta l uso alternato Continua a crescere l uso dell nei confronti
FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE OSSERVATORIO 1 q MAGGIO 217 N 31 OSSERVATORIO SUI FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE - MAGGIO 217 / N 31 CHIUSURE D IMPRESA ANCORA IN CALO, TORNATE
LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE ( * ) IN LIGURIA NEL 2016
LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE ( * ) IN LIGURIA NEL 216 Saldi positivi per giovani e stranieri, in calo le donne Nel 216 il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese giovanili
I GIOVANI CHE ABBANDONANO PREMATURAMENTE LA SCUOLA Uno sguardo ad Europa, Italia e Liguria
I GIOVANI CHE ABBANDONANO PREMATURAMENTE LA SCUOLA Uno sguardo ad Europa, Italia e Liguria Anni 2008-2015 OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Maggio 2016 A cura di Dott.ssa Adriana Rossato, Dott.ssa Valeria
Lombardia Statistiche Report
Lombardia Statistiche Report N 9 / 2016 13 dicembre 2016 L incidentalità stradale nel 2015 in Lombardia e nei suoi territori Il trend a livello regionale Nel 2015 gli incidenti stradali che hanno provocato
Analisi Semestrale: le Spese degli Italiani con Carta di Credito
Analisi Semestrale: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Gennaio-giugno 2012 Marketing CartaSi 1 Un semestre impulsivo Sei mesi in altalena con lo sguardo all Europa Nel primo semestre 2012 gli
Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H
Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H02 102 4.663 6.145 159.302,40 51.697,76 Basilicata H03 102 9.222 12.473 252.025,98 136.892,31 Basilicata H04 102 3.373 3.373 230.650,00
IV Rapporto sulla Sicurezza Stradale 1 in Puglia 1 semestre 2011
IV Rapporto sulla Sicurezza Stradale 1 in Puglia 1 semestre 2011 Il Centro Regionale di Governo e Monitoraggio sulla Sicurezza Stradale (CReMSS) della Regione Puglia, dando seguito al protocollo d intesa
Infrastrutture e sistema della mobilità per l EXPO 2015
Infrastrutture e sistema della mobilità per l EXPO 2015 di Norberto Achille Presidente FNM Milano, 10 Febbraio 2009 L Italia evidenzia un gap infrastrutturale rispetto ai principali Paesi europei, in termini
INVALSI 2015: I RISULTATI DEL PIEMONTE Sintesi estratta dal rapporto INVALSI 2015
INVALSI 2015: I RISULTATI DEL PIEMONTE Sintesi estratta dal rapporto INVALSI 2015 a cura dell Osservatorio sul sistema formativo piemontese ARTICOLO 3/2015 Chi ha partecipato ai test Invalsi? SOMMARIO
ASSENZE DAL LAVORO: STATALI PIU MALATICCI DEI DIPENDENTI PRIVATI
ASSENZE DAL LAVORO: STATALI PIU MALATICCI DEI DIPENDENTI PRIVATI Nel 2014 un dipendente pubblico su 2 è rimasto a casa per malattia, uno su 3 nel privato ============== Secondo una stima dell Ufficio studi
Oltre il Pil 2013: la nuova geografia del benessere in Italia
Oltre il Pil 2013: la nuova geografia del benessere in Italia Rapporto Oltre il Pil 2013, 3 luglio 2013 Serafino Pitingaro Responsabile Area Studi e Ricerche Unioncamere 1 Pilastri Domini Sottodomini (fondo
Edifici e abitazioni
11 agosto 2014 Edifici e abitazioni L Istat diffonde oggi nuovi dati definitivi sugli edifici. Il censimento degli edifici è avvenuto nel 2011 con modalità e tecnologie profondamente rinnovate rispetto
La prevenzione degli infortuni stradali Report annuale 2011 sulle fonti di dati disponibili
[2011] La prevenzione degli infortuni stradali Report annuale 2011 sulle fonti di dati disponibili Unità Organizzativa Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria DG Sanità La prevenzione degli infortuni
CONSIGLIO NAZIONALE GEOLOGI Centro Studi NOTA STAMPA
CONSIGLIO NAZIONALE GEOLOGI Centro Studi NOTA STAMPA FRANE E ALLUVIONI: SEI MILIONI DI PERSONE A RISCHIO Emilia Romagna, Campania e Lombardia tra le regioni più esposte ausa del consapevolezza nella società
Gli Utenti deboli della strada
Gli Utenti deboli della strada Chi sono gli utenti deboli L art.3, comma 53 bis del Nuovo codice della strada definisce Utente debole della strada i pedoni, disabili in carrozzella, ciclisti e tutti coloro
La pratica sportiva in Italia
La pratica sportiva in Italia Giorgio Alleva Presidente dell Istituto Nazionale di Statistica Istituto comprensivo A. De Curtis Roma, 19 Febbraio 2016 Outline LA PRATICA SPORTIVA IN ITALIA. LE TENDENZE
Il saldo della bilancia commerciale risulta positivo ed è pari a 18 miliardi e 454 milioni di euro.
I SEMESTRE 2015: CRESCITA DELL EXPORT IN LIGURIA DEL 7% Nel primo semestre 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014, in Italia le vendite di beni sui mercati esteri risultano in sensibile espansione
Le Statistiche degli Incidenti Stradali Verbalizzati in Italia nel 2004
www.iss.it/stra ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ DIPARTIMENTO AMBIENTE E CONNESSA PREVENZIONE PRIMARIA REPARTO AMBIENTE E TRAUMI OSSERVATORIO NAZIONALE AMBIENTE E TRAUMI (ONAT) Lucia Pennisi, Raffaella Amato
BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI IN CALO NEL PRIMO TRIMESTRE 2016: -13,5% IN NUMERO E -35,4% IN VALORE
Direzione Affari Economici e Centro Studi BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI IN CALO NEL PRIMO TRIMESTRE 2016: -13,5% IN NUMERO E -35,4% IN VALORE Dopo la crescita registrata nel biennio 2014-2015, nei
Il mercato del lavoro nell area metropolitana bolognese nel 2016
Il mercato del lavoro nell area metropolitana bolognese nel 2016 Marzo 2017 Capo Area Programmazione, Controlli e Statistica: Giacomo Capuzzimati Dirigente dell U.I. Ufficio Comunale di Statistica: Franco
Il mercato del lavoro a Bologna nel 2014
Il mercato del lavoro a nel 2014 Marzo 2015 Capo Dipartimento Programmazione: Gianluigi Bovini Direttore Settore Statistica: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura, Stefano Venuti Mappe tematiche: Fabrizio
I controlli stradali per guida sotto l effetto l sostanze stupefacenti
Incidenti stradali in Toscana: i dati, le azioni di prevenzione, le azioni di controllo Firenze, 27 settembre 2012 I controlli stradali per guida sotto l effetto l di alcol e sostanze stupefacenti Francesco
Occupati - Disoccupati 2010 Confronto su Forza Lavoro Tra 2 Trimestre 2010 e Trimestri anni precedenti. Incidenza della CIG sugli occupati
Occupati - Disoccupati 2010 Confronto su Forza Lavoro Tra 2 Trimestre 2010 e Trimestri anni precedenti. Incidenza della CIG sugli occupati A Cura dell Dipartimento Settori Produttivi, Industria -Agricoltura
Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione
Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione H02 102 3.244 4.234 prestazioni 106.541,38 39.721,59 Basilicata H03 102 6.820 9.139 183.359,67 103.341,43 Basilicata H04 102 2.243 2.243 150.815,00
DIFFERENZE REGIONALI NELLA SPESA TERRITORIALE E NEL CONSUMO DEI FARMACI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012
DIFFERENZE REGIONALI NELLA SPESA TERRITORIALE E NEL CONSUMO DEI FARMACI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012 In calo la spesa farmaceutica convenzionata in tutte le Regioni italiane, le maggiori riduzioni si registrano
Osservatorio Nazionale. Fondo Per la Formazione dei lavoratori temporanei
Osservatorio Nazionale Fondo Per la Formazione dei lavoratori temporanei Rapporto sintetico FORMA. TEMP. 2008 L attività di FORMATEMP nel 2008: I progetti, gli allievi coinvolti, le risorse impiegate Nel
ALFID. Associazione Laica Famiglie in Difficoltà
ALFID Associazione Laica Famiglie in Difficoltà Separazione e Divorzio: alcuni dati a confronto sui principali recenti cambiamenti in Provincia di Trento e nel resto d Italia a cura di Marco Brusegan Il
IL NORD DA IN SOLIDARIETA AL RESTO DEL PAESE 100 MILIARDI ALL ANNO
IL NORD DA IN SOLIDARIETA AL RESTO DEL PAESE 100 MILIARDI ALL ANNO Bortolussi: La questione settentrionale, purtroppo, non si è dissolta: soprattutto a Nordest cova ancora sotto la cenere. ======================
Direzione Generale del Personale e degli Affari Generali e Amministrativi SERVIZIO STATISTICO - UFFICIO SISTAN NOTIZIARIO STATISTICO
Direzione Generale del Personale e degli Affari Generali e Amministrativi SERVIZIO STATISTICO - UFFICIO SISTAN NOTIZIARIO STATISTICO ANNO - NUMERO 1 AFFLUENZA ALLE URNE DEI GENITORI E DEGLI STUDENTI PER
Estate 2007 Indagine campionaria sul turismo in Sardegna Il comportamento di vacanza
Estate 2007 Indagine campionaria sul turismo in Sardegna Il comportamento di vacanza Nel mese di settembre del 2007 l Osservatorio economico della Sardegna ha condotto un indagine campionaria sul comportamento
I flussi turistici internazionali nelle strutture ricettive italiane
I flussi turistici internazionali nelle strutture ricettive italiane L andamento congiunturale e l attrattività delle regioni Mauro Politi Francesca Petrei ISTAT - Direzione Centrale delle Statistiche
DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA UFFICIO STAMPA E RELAZIONI ESTERNE
1 Condannati definitivi Per di e per Durata della Pena Residua Situazione al 13/05/2010 Fino a 1 anno Da 1 a 2 Durata della pena residua Da 2 a 3 Da 3 a 5 Da 5 a 10 Da 10 a 20 Da 20 in poi Ergastolo Totale
Ufficio Studi. Il Valore Aggiunto: dati e analisi per ripartizioni geografiche e attività economiche
Ufficio Studi Il Valore Aggiunto: dati e analisi per ripartizioni geografiche e attività economiche Il Valore Aggiunto: dati e analisi per ripartizioni geografiche e attività economiche Il report è stato
INVALSI 2016: I RISULTATI DEL PIEMONTE
INVALSI 2016: I RISULTATI DEL PIEMONTE Sintesi estratta dal rapporto INVALSI 2016 a cura dell Osservatorio sul Sistema formativo piemontese SISFORM realizzato da IRES Piemonte e Regione Piemonte ARTICOLO
L utilizzo dei dispositivi di sicurezza
Regione - Sicurezza stradale L obiettivo dell Unione Europea è dimezzare nel 21 il numero di morti da incidente stradale rispetto al 2. Gli incidenti stradali rappresentano infatti la principale causa
Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2014: aggiornamento al 30/04/2014 DATI INAIL NAZIONALI
Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 204: aggiornamento al 30/04/204 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering su base dati Inail DATI INAIL NAZIONALI
DATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2016: aggiornamento al 31//2016 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega
DATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 201: aggiornamento al 30//201 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega
IMMIGRATI E SCUOLA: PRESENZA E RISULTATI DEGLI STUDENTI STRANIERI NELLE SCUOLE UMBRE
flash paper Società 3 IMMIGRATI E SCUOLA: PRESENZA E RISULTATI DEGLI STUDENTI STRANIERI NELLE SCUOLE UMBRE di Ugo Carlone Febbraio 2005 AGENZIA UMBRIA RICERCHE - Via Mario Angeloni, 78-06124 PERUGIA -
STUDIO COMPLETO OSSERVATORIO SUICIDI PER CRISI ECONOMICA, LINK LAB ANALISI DEL 1 TRIMESTRE 2014
STUDIO COMPLETO OSSERVATORIO SUICIDI PER CRISI ECONOMICA, LINK LAB ANALISI DEL TRIMESTRE 0 Nei primi tre mesi del 0 sono già le persone che si sono tolte la vita per motivazioni economiche, rispetto ai
Infermieri sempre più anziani e carenti soprattutto (ma non solo) sul territorio
Scheda n 3 Infermieri sempre più anziani e carenti soprattutto (ma non solo) sul territorio Mancano all appello almeno 50mila infermieri per poter erogare un servizio in linea con i bisogni dei cittadini.
L ATTUALE QUADRO ECONOMICO 1
+ 0,3% PIL (Fonte Istat) L ATTUALE QUADRO ECONOMICO 1 L Istat non ha ancora diffuso i dati regionali sul PIL 2015. L incremento dello 0,3% del PIL abruzzese nel 2015 è un dato Prometeia diffuso dal Cresa.
AUMENTA L IMPRENDITORIA STRANIERA: BOOM DI QUELLA CINESE
AUMENTA L IMPRENDITORIA STRANIERA: BOOM DI QUELLA CINESE In forte calo, però, le rimesse verso la Cina. In Lombardia, in Toscana, nel Veneto e in Emilia Romagna si concentra il 60 per cento circa degli
INDICATORI DI DISAGIO ECONOMICO SOCIALE
INDICATORI DI DISAGIO ECONOMICO SOCIALE DISAGIO ECONOMICO: LE REGIONI PIU COLPITE Chi ha il punteggio più alto è stato meno colpito. Dato medio ITALIA = 100 DISAGIO ECONOMICO POSIZIONE REGIONI (punteggio
TUTTI IN AUTO NEI VIAGGI DEL FINE SETTIMANA
TUTTI IN AUTO NEI VIAGGI DEL FINE SETTIMANA AUDIMOB O SSERVATORIO SUI C OMPORTAMENTI DI M OBILITÀ DEGLI I TALIANI Maggio 2008 LE FERMATE AUDIMOB S U L L A M O B I L I T A n. 5 8 italiani su 10 si muovono
TOTALE DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA)
DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA) (aggiornamento al 31 DICEMBRE 2014) REGIONE PUGLIA 11.310 31.758 22.145 168.396 2.866 208.465 1.819 1.566.140 55 172.237
Le esportazioni delle regioni italiane
14 marzo 2003 Le esportazioni delle regioni italiane Anno 2002 Nel 2002 le esportazioni italiane hanno registrato una diminuzione in valore del 2,8 per cento rispetto al 2001. La contrazione, pur interessando
Argomenti: Incidentalità stradale
Marzo 2017 Argomenti: Incidentalità stradale Al 31 Marzo 2017 siamo 38.519-18.374 maschi e 20.145 femmine M F T M F T M F T M F T M F T M F T M F T Gennaio 3 6 9 17 15 32 55 61 116 31 32 63-14 -9-23 24
MEDIAZIONE CIVILE EX D.L. 28/2010
MEDIAZIONE CIVILE EX D.L. 28/2010 STATISTICHE RELATIVE AL 1 SEMESTRE 2013 DATI DA RILEVAZIONE AGGIORNATA AL 6 NOVEMBRE 2013 Ministero della Giustizia Dipartimento della organizzazione giudiziaria, del
Crediti in sofferenza e aste immobiliari
Crediti in sofferenza e aste immobiliari Italia, Aprile 2015 SOFFERENZE BANCARIE E ASTE IMMOBILIARI Settembre www.osservatorioimmobiliaredigitale.it Copyright - Tutti i diritti sono riservati Sommario
La condizione retributiva e contributiva delle donne straniere: a confronto con i connazionali e le donne italiane
Studi e ricerche sull economia dell immigrazione La condizione retributiva e contributiva delle donne straniere: a confronto con i connazionali e le donne italiane Nota metodologica I dati del Ministero
CONTINUA IL TREND DI CRESCITA DEI BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI NEL CORSO DEL 2015
Direzione Affari Economici e Centro Studi CONTINUA IL TREND DI CRESCITA DEI BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI NEL CORSO DEL 2015 Nei primi otto mesi dell anno sono stati pubblicati circa 1.300 bandi in
UNA STRATEGIA PER LA CULTURA. UNA STRATEGIA PER IL PAESE
UNA STRATEGIA PER LA CULTURA. UNA STRATEGIA PER IL PAESE Rapporto Annuale Federculture 2013 - Dati e analisi - Focus SICILIA - La spesa e i consumi culturali Nel 2012, dopo un lungo trend di crescita costante
Gruppo di lavoro: Saverio Bombelli*, Bruno Anastasia,** Stefania Maschio**
IL LAVORO ACCESSORIO 2008-2015 Profili delle aziende e dei DOSSIER STATISTICO Gruppo di lavoro: Saverio Bombelli*, Bruno Anastasia,** Stefania Maschio** * Inps, Coordinamento generale statistico attuariale
FAKESHARE II L acquisto di farmaci online in Italia. Domenico Di Giorgio - AIFA
FAKESHARE II L acquisto di farmaci online in Italia Domenico Di Giorgio - AIFA IL POPOLO DEGLI INTERNAUTI L indagine è stata realizzata su un campione di 1000 rispondenti, identificati nel cosiddetto popolo