OLIO DI SEMI DI VINACCIOLO A MARCHIO ZUCCHI EXTERNAL COMMUNICATION REPORT IN CONFORMITÀ ALLA ISO/TS 14067:13
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1 PROGRAMMA NAZIONALE PER LA VALUTAZIONE DELL IMPRONTA AMBIENTALE promosso dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare D.M. n. 468 del 19 maggio 2011 Accesso al finanziamento, in regime De Minimis, di progetti per l analisi dell impronta di carbonio nel ciclo di vita dei prodotti di largo consumo OLIO DI SEMI DI VINACCIOLO A MARCHIO ZUCCHI EXTERNAL COMMUNICATION REPORT IN CONFORMITÀ ALLA ISO/TS 14067:13 Descrizione prodotto Il prodotto oggetto dell analisi condotta è la bottiglia in PET da un litro dell olio di semi di vinacciolo a marchio Zucchi. Per le sue caratteristiche questo olio è ottimo a crudo per i condimenti di piati freddi, grazie al suo sapore delicato. e- mail: corporatedev@oleificiozucchi.com Confini del sistema e periodo di riferimento I confini del sistema comprendono le fasi di estrazione dell olio grezzo e la raffinazione. Sono incluse, inoltre, le fasi di confezionamento, distribuzione del prodotto finito ed il fine vita del prodotto (sia imballaggio che olio di semi non utilizzato), oltre alla produzione degli ausiliari e i trasporti all Oleificio Zucchi. La fase d uso, invece, risulta esclusa dai confini del sistema. La produzione dell olio di semi di vinacciolo non ha andamento stagionale; il periodo di riferimento è l anno solare Profilo ambientale Il potenziale contributo all effetto serra derivante dai gas climalteranti emessi durante le fasi del ciclo di vita del prodotto, calcolato in riferimento ad 1 litro di olio di semi di vinacciolo a marchio Zucchi, compreso il suo imballaggio (esclusa la fase d uso), è riportato di seguito. Imballaggio del prodotto L olio di semi di vinacciolo a marchio Zucchi è confezionato in bottiglie da un litro in PET trasparenti con tappo composto da due pezzi in polietilene, etichetta sleever in PET, caratterizzata da elementi trasparenti. OLIO DI SEMI DI VINACCIOLO kg CO 2 eq % CICLO DI VITA 0,80 100% UPSTREAM 0,45 56,3% CORE 0,19 23,7% DOWNSTREAM 0,16 20,0% CFP dell olio di semi di vinacciolo L imballaggio secondario e terziario è costituito da una scatola di cartone contenente 12 bottiglie ciascuna; le scatole sono a loro volta sistemate su un pallet (generalmente da 60 scatole) avvolto da film termoretraibile. Unità funzionale 1 litro di olio di semi di vinacciolo, comprensivo del suo imballaggio Contatti L olio di semi di vinacciolo oggetto dello studio è prodotto presso: OLEIFICIO ZUCCHI S.p.A. Via Acquaviva 12 zona Porto Canale - Cremona Tel: Fax: Contributi alla CFP per unità di processo Per informazioni: Andrea Zatti
2 Residui di Fase d uso (esclusa) Contributi dei GHG Valutazione del ciclo di vita (LCA) Lo studio dell olio di semi di vinacciolo a marchio Zucchi è una carbon footprint completa. Per il presente studio, non è stata seguita nessuna PCR, in quanto quelle esistenti non sono coerenti con l oggetto del presente studio. Di seguito è dettagliatamente descritta la fonte dei dati che sono stati utilizzati per lo studio della carbon footprint e sono riportate in modo preciso tutte le assunzioni fatte, suddividendo le informazioni nelle fasi di upstream, core e downstream. UPSTREAM Estrazione dell olio grezzo Le vinacce e i semi di vinacciolo arrivano dalle cantine e dalle distillerie dell area in cui avviene l estrazione. La materia prima seme viene preparato per l estrazione, fase che comprende pulitura, macinazione, condizionamento (trattamento termico di preparazione) e/o fioccatura (mediante mulini e/o laminatoi). Il trasporto allo stabilimento di Cremona può avvenire via nave, su gomma o su rotaia; lo stabilimento è infatti dotato di uno scalo ferroviario interno. Fonte dei dati e assunzioni: Nel 2013 l approvvigionamento dell olio di vinacciolo è avvenuto attraverso fornitori italiani ed europei; i dati primari coprono i due terzi della materia prima acquistata. Produzione degli ausiliari e degli imballaggi Nella fase di upstream è inclusa la produzione degli ausiliari utilizzati per la raffinazione dell olio grezzo e dei materiali utilizzati per l imballaggio. Fonte dei dati e assunzioni: Il produttore di olio di vinacciolo ha fornito dati diretti dei consumi di materiali ausiliari necessari per il processo di raffinazione e specifici per la tipologia di olio raffinato. Per gli imballaggi sono stati considerati i quantitativi specifici utilizzati dall Oleificio Zucchi per il confezionamento di un litro di olio di vinacciolo. I processi di produzione dei materiali ausiliari e degli imballaggi sono stati ricavati dalla banca dati Ecoinvent, tenendo conto della specifica area di produzione e quindi considerando il relativo mix energetico. In particolare, le preforme e il tappo sono stati modellizzati considerando la produzione dei granuli di PET e PE rispettivamente e il processo di stampaggio, considerando la resa di produzione definita dal processo stesso; per l etichetta sleeve è stato considerato, oltre alla produzione della materia prima, un processo di estrusione per la produzione di film plastico, anche questo con la sua resa. Il processo di produzione della colla è stata desunto da dati Ecoinvent elaborati da precedenti studi di Ambiente Italia. Sono, infine, stati considerati i trasporti di semi, fertilizzanti e materiali in ingresso; quando non esplicitamente riportati dal fornitore si è ipotizzata una distanza media o è stato utilizzato il processo market di Ecoinvent, che tiene conto dei trasporti medi. CORE La fase di core comprende tutti i consumi di energia elettrica, combustibili ed acqua necessari per il processo di raffinazione dell olio e per il suo confezionamento, oltre alla produzione dei rifiuti, alle emissioni in aria e in acqua. Raffinazione Attraverso le diverse fasi del processo di raffinazione si ottiene l eliminazione successiva dall olio delle sostanze indesiderate, per ottenere il prodotto finito destinato alla vendita. La prima fase è il degommaggio, tramite decantazione e centrifugazione, per eliminare impurità (corpi di fondo), umidità, farine, gomme, lecitine. Si avvale di acqua e tracce di acido citrico o fosforico portati in intimo contatto con l olio. La fase successiva è quella di neutralizzazione, con la quale si asporta l acidità organica e minerale; con dosaggio controllato di soda caustica si generano saponi che sono separati dall olio tramite lavaggio e centrifugazione. Seguono le fasi di decolorazione, che con l uso di terre decoloranti attive toglie gran parte del colore dell olio lasciandolo giallo paglierino, e di deodorazione, eseguita tramite distillazione sotto vuoto spinto per strappare dall olio tutti i sapori e gli odori sgraditi. Dopo raffreddamento sull olio viene eseguita la brillantatura, allo scopo di eliminare qualsiasi sostanza estranea eventualmente presente e conferirgli un aspetto particolarmente limpido e brillante. All olio raffinato viene insufflato azoto per proteggerlo dalle ossidazioni e lo si invia nei serbatoi di stoccaggio.
3 L olio di vinacciolo viene acquistato dall oleificio Zucchi già raffinato. Il confezionamento L olio raffinato viene pompato al reparto di confezionamento e in seguito alle linee di imbottigliamento. Le bottiglie in PET utilizzate per il prodotto vengono prodotte nello stabilimento di Cremona a partire da semilavorati stampati, chiamati preforme, che vengono trasformati attraverso un processo di stiro- soffiaggio. I contenitori vuoti usciti dalle macchine soffiatrici sono convogliati su nastri trasportatori completamente coperti per evitare che corpi estranei possano accidentalmente finire al loro interno; ogni stazione di riempimento è ulteriormente dotata di un impianto di sciacquatura ad aria che capovolge e soffia nella bottiglia prima del suo riempimento. Le bottiglie vengono riempite tramite macchine rotative volumetriche con la quantità esatta impostata; dopo il riempimento e prima della tappatura, viene aggiunta una goccia di azoto liquido, per migliorare la conservazione e dare stabilità alla bottiglia. Le bottiglie di olio vengono subito tappate con capsule in polietilene e vestite con una etichetta retraibile (sleever) che, una volta riscaldata, si adatta alla forma della bottiglia. Le bottiglie vengono poi indirizzate alla macchina incartonatrice che le compone in fardelli di cartone ondulato, a loro volta successivamente raggruppati in pallet inviati al magazzino prodotto finito in attesa di essere spediti al cliente. Fonte dei dati e assunzioni: Tutti i valori dei consumi energetici e idrici sono dati diretti raccolti dai fornitori dell olio di vinacciolo, mentre quelli per il reparto di confezionamento sono stati raccolti dell Oleificio Zucchi. In particolare, per la raffinazione sono stati specificati i dati relativi ai consumi di energia elettrica, metano e acqua necessari per la raffinazione dell olio di vinacciolo. Per il reparto di confezionamento, i consumi sono stati ripartiti in base alla produzione totale di oli confezionati e alla produzione totale di preforme soffiate. Le emissioni in aria e in acqua derivano dai rapporti di analisi, mentre i rifiuti dal MUD. Per i trasporti dei materiali ausiliari e degli imballaggi in ingresso, sono state utilizzate le distanze specifiche dal produttore all Oleificio Zucchi. Per quanto riguarda l acquisto degli oli grezzi, sono stati determinati i chilometri medi pesati relativi alla fornitura del Sono stati esclusi i rifiuti dei reagenti derivanti dal laboratorio di analisi, oltre che gli imballaggi in vetro derivati dal confezionamento degli oli di oliva. Per quanto riguarda la distribuzione del prodotto,oltre alla distanza tra l Oleificio Zucchi e il suo cliente (grossista) è stata considerata anche la distanza percorsa per l invio dei prodotti ai punti vendita. La fase d uso e il fine vita Nello studio finale, la fase d uso non viene considerata, in quanto l utilizzo è estremamente variabile e soggettivo e quindi difficilmente definibile la percentuale da associare ai diversi usi. Lo scenario di riferimento per il fine vita del prodotto olio di semi è fornito da dati statistici ufficiali, in relazione alle modalità di raccolta dei rifiuti differenziati ed all impiantistica per il recupero e lo smaltimento del prodotto. Nel fine vita sono stati considerati, oltre alla perdita al consumo, anche tutti i materiali di imballaggio; gli scenari di riferimento sono quelli del paese in cui è stato distribuito l olio, desunto dal Rapporto ISPRA e da Eurostat. Nel caso di avvio a recupero è stato conteggiato solo il trasporto, mentre nel caso di avvio ad incenerimento o a discarica è stato considerato un processo di Ecoinvent. Per l olio perso si è ipotizzato il suo avvio negli scarichi idrici e quindi un trattamento delle acque reflue in fognatura. Criteri di esclusione Per il presente studio sono state escluse le componenti che contribuiscono con meno dell 1% alle emissioni totali di CO 2 eq. I processi che sono stati esclusi dall analisi, in base a puntuali analisi di sensibilità, sono i seguenti: la produzione degli imballaggi degli ausiliari; l inchiostro presente nell etichetta e nel tappo della bottiglia di olio; la costruzione degli stabilimenti aziendali e dei macchinari per la lavorazione dei semilavorati e del prodotto finito. Emissioni e rimozioni derivanti da carbonio biogenico Lo studio di carbon footprint ha considerato, ma non conteggiato nel calcolo riportato precedentemente, l anidride carbonica di origine biogenica. La CO 2 di origine biogenica è stata considerata per: le biomasse utilizzate come combustibili nel ciclo di vita; il carbonio di origine biogenica contenuto nell olio di semi e temporaneamente stoccato nel prodotto durante la fase d uso; il ciclo del carbonio biogenico delle piante di semi dopo la raccolta; il fine vita del cartone utilizzato per l imballaggio delle bottiglie di olio Zucchi La CO 2 eq biogenica è risultata pari a 0,0214 kg per Unità Funzionale. DOWNSTREAM La distribuzione
4 Emissioni e rimozioni derivanti dal cambio d uso del suolo Non sono state individuate emissioni e rimozioni derivante dal cambio d uso del suolo, in quanto la fase di coltivazione dell uva non è inclusa nei confini del sistema. Valutazione dell incertezza La valutazione dell incertezza è stata effettuata mediante l analisi di Montecarlo sull intero ciclo di vita. La variazione del risultato finale della carbon footprint è pari al 5,79% (intervallo di confidenza del 95%; copertura del dato 75%). Limitazioni La Carbon Footprint è la somma delle emissioni e rimozioni di gas serra di un sistema prodotto, espressa in CO 2 equivalente, relative all estrazione delle materie prime, alla produzione, all uso ed al fine vita del prodotto. La Carbon Footprint si basa su di uno studio di Life Cycle Assessment (LCA), un metodo standardizzato a livello internazionale e descritto in precise norme internazionali, ma i vincoli e le scelte richieste dall applicazione della metodologia possono influenzare i risultati e pertanto la valutazione, accurata e completa, può presentare margini di errore, anche se non rilevanti. Si sottolinea, infine, come la CFP è un singolo indicatore e non può pertanto rappresentare da solo l impatto ambientale complessivo del prodotto oggetto del presente studio. Validazione dello studio Certificazione Carbon Footprint n Convalida del Ente Certificazione CSQA Valida fino al Studio condotto da: Via Carlo Poerio Milano tel / fax ambienteitaliasrl@pec.ambienteitalia.it Bibliografia Buratti C., Moretti E., Fantozzi F. (2010), Assessing the GHG emissions of rapeseed and soybean biodiesel in compliance to the EU renewable energy directive methodology for biofuel, 18th EuropeanBiomass Conference and Exhibition, 3-7 May 2010, Lyon, France Center for Agricultural and Rural Sustainability (2012), National Scan- level Life Cycle Assessment for Production of US Peanut Butter, Technical Report 3Q Chiaramonti D., Recchia L. (2010), Is life cyclea ssessment (LCA) a suitable method for quantitative CO2savingestimations? the impact of field input on the LCA results for a pure vegetable oil chain, Biomass and bioenergy 3 4: Fazio s., Monti A. (2011a), Life cycle assessment of different bioenergy production systems including perennial and annual crops, Biomass and bioenergy 35: Fazio S., Monti A., Barbanti L. (2011b), Environmental Assessment of Tropical Oil Croops for Biodiesel Purposes, 19th European Biomass Conference and Exhibition, 6-10 June 2011, Berlin, Germany FEDIOL (2013), Life Cycle Assessment of EU Olseed Crushing and Vegetable Oil Refining, Technische Universitat Berlin, Chair of sustainable Engineering Gustavsson J., Cederberg C., Sonesson U.,Emanuelsson A. (2013), The methodology of the FAO study: Global Food Losses and Food Waste - extent, causes and prevention - FAO, 2011, SIK The Swedish Institute for Food and Biotechnology, report No. 857 IPCC (2013), Fifth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change Iriarte A.,Rieradevall J.,Gabarrell X. (2010), Life cycle assessment of sunflower and rapeseed as energy crops under Chilean conditions, Journal of Cleaner Production 18: Nilsson K., Flysjö A., Davis J., Sim S., Unger N., Bell S. (2010), Comparative life cycle assessment of margarine and butter consumed in the UK, Germany and France, Int J Life Cycle Assess 15: Nucci B., Puccini M., Pelagagge L., Vitolo S., Nicolella C. (in press), Improving the environmental performance of vegetable oil processing through LCA, Journal of Cleaner Production (2013), PCR 2014:07 version 1.0, Oilseed processing services del PCR 2014:08 version 1.0 Crude vegetable oil refining services del PCR 2013:05 version 1.01 Arable Crops del PCR 2010:07 version 2.01 Virgin olive oil and its fractions del Quantis (2013), Production of Pulses, Grains and Oilseeds: Guidelines for LCA practitioners. J. Pulse, Canada Schmidt J. (2007), Life assessment of rapeseed oil and palm oil. Ph.D. thesis, Part 3: Life cycle inventory of rapeseed oil and palm oil, Department of Development and Planning, Aalborg University
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