Non sono eliminate facilmente Sono immagazzinate nel corpo Ipervitaminosi Riserva Non necessario introdurle quotidianamente con la dieta Il loro
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- Tommasa Casini
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1 Vitamine Idrosolubili Liposolubili B1 (tiamina) B2 (riboflavina) B3 (niacina) B5 (acido pantotenico) B6 (piridossina) B7 Biotina B9 Folati l B12 (cobalamina cobalamina)) C (acido ascorbico) A D E K
2 LIPOSOLUBILI Non sono eliminate facilmente Sono immagazzinate nel corpo Ipervitaminosi Riserva Non necessario introdurle quotidianamente con la dieta Il loro assorbimento è favorito dalla presenza di grassi nell alimento che lo contiene o nella dieta globalmente consumata Viene assorbita nell intestino ti come le altre molecole l di natura lipidica: incorporazione in micelle miste. Trasportate nei chilomicroni attraverso i vasi linfatici mesenterici fino al fegato
3 Vitamina D Evidenze relative alla diffusione del rachitismo in rapporto alla mancanza di luce solare erano già note alla fine del XIX secolo. Il rachitismo è una malattia nutrizionale che risponde alla vitamina liposolubile presente nell olio li di fegato di merluzzo burro e margarina contenente l 80% di grasso animale e olio d oliva.
4 Vitamina D Esistono due vitamine D : D 2 (ergosterolo) e D 3 (colecalciferolo). La prima è unicamente ESOGENA e di origine vegetale, mentre la seconda è anche ENDOGENA poichè il nostro organismo la produce per effetto della luce solare sulla pelle; è sia una vitamina che un ormone 7 deidrocolesterolo D 3 (colecalciferolo)
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6 Essenziale nell omeostasi del calcio e del fosforo, promuovendone l assorbimento a livello intestinale, renale e di conseguenza osseo insieme agli ormoni Paratormone (ipocalcemia) e Calcitonina (ipercalcemia) (ormoni calciotropi) e nel differenziamento cellulare. Agisce all interno del sistema Paratormone (PTH) Calcitonina in modo sinergico con il PTH con conseguente omeostasi del sistema calcio fosforo. Nell intestino tenue la vitamina D induce la sintesi a livello delle cellule epiteliali (enterociti) di una proteina specifica in grado di legare il calcio (CaBP, Calcium Binding Protein) intervenendo a livello della trascrizione dei geni che codificano per questa proteina. Non è ancora delucidato il meccanismo attraverso il quale la vitamina D promuove l assorbimento intestinale del fosforo.
7 RUOLO FISIOLOGICO DEL CALCIO Struttura ossea Eccitabilità cellulare Secondo messaggero Rilascio ormoni e neurotrasmettitori Contrazione muscolare Coagulazione Integrità di membrana REGOLAZIONE ORMONALE DELL OMEOSTASI DEL Ca++ Paratormone (PTH) Calcitonina Vit. D Le deviazioni dei livelli plasmatici del calcio dal loro range di normalità vengono prontamente corrette da modificazioni della secrezione dei principali ormoni regolatori del metabolismo del calcio. Il (PTH) l li i (CT) id i i Il paratormone (PTH) e la calcitonina (CT) possono essere considerati come i componenti arapidaazionediquestosistema,mentrelavitamina D è garante della omeostasi calcica a più lungo termine.
8 PARATORMONE In risposta ad un calo della calcemia le paratiroidi secernono paratormone; questo stimola il rene a produrre 1.25 (OH)2 D, con drastica riduzione dell escrezione di calcio e mobilizzazione dello stesso dal tessuto osseo.
9 PARATORMONE Ormone secreto dalle ghiandole paratiroidi, localizzate nella superficie posteriore della tiroide Aumenta il riassorbimento di Ca e diminuisce il riassorbimento di P nei tubuli renali Mobilita il Calcio dalle ossa Stimola la formazione di vit. D attiva nei tubuli prossimali renali
10 CALCITONINA E un polipeptide di 32 aa prodotto dalle cellule parafollicolari (C) della tiroide Lo stimolo principale per la secrezione di CT è l'aumento della concentrazione plasmatica del calcio. Il principale effetto biologico della CT è quello di inibire il riassorbimento osseo da parte degli osteoclasti ed elimina il calcio in eccesso per via renale Cellule follicolari Colloide Cellule parafollicolari
11 CALCITONINA E un polipeptide di 32 aa prodotto dalle cellule parafollicolari (C) della tiroide Lo stimolo principale per la secrezione di CT è l'aumento della concentrazione plasmatica del calcio. Il principale effetto biologico della CT è quello di inibire il riassorbimento osseo da parte degli osteoclasti ed elimina il calcio in eccesso per via renale Ioni icli Calcio in diminuzionei i
12 VITAMINA D Favorisce l assorbimento di Calcio e fosforo a livello intestinale Aumenta il riassorbimento osseo (stimola il differenziamento degli osteoclasti) Aumenta la capacità del PTH di riassorbire Calcio a livello renale Ha un effetto positivo sull osso, in quanto fornisce Calcio e fosforo per la mineralizzazione. Assunta con la dieta e trasformata in composto attivo
13 Il rachitismo è una malattia tipica dell'età età pediatrica ed è causato da una inadeguata mineralizzazione dello scheletro (per carenza della vitamina D e/o calcio), soprattutto a livello delle cartilagini di coniugazione e delle zone di calcificazione provvisoria. RACHITISMO nei bambini OSTEOMALACIA negli adulti SINTOMI: debolezza muscolare, dolori e deformazioni ossee, il rammollimento delle ossa lunghe può determinare l'arcuarsi delle gambe. Livelli di assunzione raccomandati: In condizioni di normale esposizione alla luce solare la produzione endogena è sufficiente. Per i neonati, bambini fino a 3 anni e donne in gravidanza è consigliato un supplemento di 10 ug/die.
14 Le principali fonti di Vitamina D sono i pesci ed i loro derivati (olio p p p ( di fegato di merluzzo).
15 Principali fonti di Vitamina D FORMAGGI (max parmigiano 1300 mg/100 g, pecorino: 1200 mg/100 g) LATTE 120 mg/100 g ORTAGGI (max cavolo 179 mg/100 g) PESCE (max sarde 150 FRUTTA SECCA mg/100 g, polpo 144 (mandorle 234 mg/100 g mg/100g) nocciole 250 mg/100 g)
16 Vitamina A Con il termine di Vitamina A vengono indicati tutti i retinoidi che possiedono l attività biologica del retinolo. In natura la vitamina A è presente in tre forme: RETINOLO RETINALE ACIDO RETINOICO è stata la prima vitamina liposolubile ad essere riconosciuta; alcuni CAROTENOIDI (α e β e γ carotene), presenti nei vegetali, detti provitamina A possono essere convertiti in vitamina A. α CAROTENE è il più diffuso ed attivo I retinil esteri della dieta vengono trasformati in retinolo dalla retinil estere idrossilasi, prodotto dagli enterociti, viene poi riesterificato negli stessi e trasportato nel circolo linfatico nei chilomicroni che raggiungono il fegato dove viene depositato nelle cellule stellate del fegato all interno delle goccioline lipidiche. Il fegato produce il retinolo tutto trans legato alla RBP (retinol binding protein) e viene trasportato ai tessuti dove entra nella cellula fino all interno del nucleo
17 Ruolo biologico La forma aldeidica detta retinaldeide o retinale cheagiscesoprattuttosullavista.l 11 cis retinaldeide si unisce alla opsina formando il pigmento visivo rodopsina. Quando un fotone colpisce colpisce la rodopsina il retinale isomerizza nella forma trans, questo cambiamento conformazionale della rodopsina attiva una cascata molecolare mediata dalla proteina G che determina la generazione di impulsi elettrici. Cecità crepuscolare La forma acida, detta acido retinoico ha molte attività biologiche. Regola l espressione di molti geni modulando la crescita e la differenziazione cellulare, ematopoiesi, sviluppo uppoembrionale, e, risposta immunitaria aed infiammatoria ato ae inibendo la crescita neoplastica. I carotenoidi sono antiossidanti lipofili Dose giornaliera: 700 ug/die nell uomo e 600 ug/die nella donna Carenza: Inibizione della crescita; deformità delle ossa Tossicità cronica: inappetenza, dolori muscolari, anemia, perdita di capelli, alterazioni neurologiche
18 Fonti di Vitamina A (come retinolo, µg/100g) Fegato suino caciocavallo 294 Fegato bovino provolone 293 Agnello,coratella gruviera 283 anguille Uovo intero 211 burro 730 Latte intero UHT 36 Tuorlo d uovo 607 caviale 560 tonno 450 gorgonzola 335 mascarpone 330
19 Contenuto di beta caroteni (µg/100g) Pomodoro bietole carote cachi prezzemolo lattuga peperoncino melone Zucca gialla Peperoni gialli 830 Radicchio verde spinaci albicocche cicoria 1.600
20 VITAMINA E E Vitamina E La forma più attiva e potente è l α tocoferolo. Hanno una minore attività biologica i tocoferoli ( β, γ) e i tocotrienoli (α,β, γ). Il cuore centrale e comune della vitamina E è un cromanolo con un ossidrile (testa polare ) ed una coda idrofobica insatura (tocotrienolo) o satura (tocoferolo). Struttura che permette alla vitamina A di inserirsi nel doppio strato lipidico. Il gruppo ossidrilico le permette di svolgere la sua azione antiossidante R 1 HO R R 2 R 3 O 1 H CH 3 H CH CH 3 3 R 6 R 4 8 CH CH Tocoferolo R 1 R 2 R 3 -tocoferolo -CH 3 -CH 3 -CH 3 -tocoferolo -CH 3 -H -CH 3 -tocoferolo -H -CH 3 -CH 3 -tocoferolo -H -H -CH
21 La forma più attiva è l tocoferolo Nell organismo si trova nella frazione lipidica delle membrane cellulari e agisce da antiossidante proteggendo gli acidi grassi polinsaturi (PUFA) da sostanze tossiche quali: metalli pesanti, solventi organici, farmaci, radiazioni, radicali liberi. La vitamina E agisce è in grado di interrompere la catena di ossidazione innescata dai radicali liberi. La vitamina E dona un elettrone al radicale libero trasformandosi in radicale tocoferossilico stabilizzato per risonanza. Tale radicale può reagire con la vitamina c e glutatione ridotto rigenerando tocoferolo Viene accumulata nel tessuto adiposo, muscolo e fegato.
22 Contenuto di Vitamina E in alcuni alimenti (mg/100g) Olio di germe di caviale grano Olio di girasole 49.2 anguille 5.6 Nocciole 25.0 pomodoro Olio di oliva ev 21.4 Tuorlo d uovo 3.1 Olio di mais 17.2 Burro 2.0 Arachidi 10.1 Grana 0.9 Le migliori fonti alimentari vegetali sono: oli vegetali poliinsaturi, semi, nocciole, noci, cereali integrali, ecc. la cottura e i trattamenti tecnologici a cui vengono sottoposti gli alimenti ne riducono notevolmente il contenuto. È presente anche inalcune fonti alimentari i di origine i animale, come fegato, uova e latticini. Nella dieta mediterranea la maggior fonte di vitamina E è l olio extravergine Carenza di vitamina E: Difficile in quanto la vit. E è diffusa in molti alimenti. La cellula diventa comunque più suscettibile allo stress ossidativo Livelli di assunzione giornaliera: 3mg/die per la donna; 4 mg/die per l uomo
23 Vitamina K (koaugulation vitamin) Questa vitamina fu scoperta a seguito di esperimenti su animali dove furono identificate le sue proprietà antiemorragiche. i Ne esistono tre forme : K 1 naturale ottenuta dalle piante (fillochinone) K 2 prodotta dai batteri intestinali (menachinone) K3 o menadione, liposolubile, di origine sintetica Struttura del fillochinone Struttura del menachinone
24 La vitamina K agisce come coenzima di una carbossilasi che determina la carbossilazione di residui di acido glutammico per formare l aminoacido laminoacido acido γ-carbossiglutammico (Gla). Ciò fa sì che possano venir rese attive alcune proteine: la protrombina ed i fattori VII, IX e X della coagulazione, (funzione coagulante), ecc l osteocalcina ( inibizione della mineralizzazione in quanto ritenuta capace di legarsi allo ione calcio e di renderlo indisponibile per la combinazione con lo ione fosfato, inibendo così l accrescimento dimensionale dei cristalli minerali) e proteina GLA della matrice a livello dell osso Vitamina K: vitamina chiave nel controllo della calcificazione vascolare in soggetti con patologie croniche del rene La carenza (difficile) si manifesta all'inizio con aumento del tempo della coagulazione e diminuzione della protrombina, poi con segni clinici che vanno dalle petecchie sino a grandi emorragie. Fenomeni osteoporotici antecedenti a disordini coagulativi. Dose giornaliera consigliata: 1 µgper Kg dipeso
25 Contenuto di vitamina K ( g/100g) di alcuni alimenti. Alimento Cavolo riccio Tè verde (bevanda) Cime di rape Spinaci Broccoli Lattuga Cavoli Fegato di manzo Asparagi Pancetta Caffè (bevanda) Burro Piselli freschi Vitamina K Alimento Grano integrale Prosciutto Arista di maiale Uova Fragole Olio di girasole Pomodori Avena Mais Farina Pane Riso Latte intero Vitamina K La vitamina K si trova sia negli alimenti vegetali che in quelli animali ed in più viene sintetizzata dai batteri intestinali. Tra i vegetali, i più ricchi sono quelli a foglie verdi (broccoli, cavolo, cavolini di Bruxelles, cime di rapa, spinaci, verza, ecc...). Contengono vitamina K pure i ceci, i piselli, la soia, il the verde, le uova, il fegato di maiale e di manzo. I latticini, la carne, la frutta ed i cereali ne hanno in quantità molto inferiori
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