Studio tematico sui provvedimenti politici concernenti la povertà infantile

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Studio tematico sui provvedimenti politici concernenti la povertà infantile"

Transcript

1 Il processo di protezione e inclusione sociale a livello comunitario Risultati degli studi sulle politiche 10 Studio tematico sui provvedimenti politici concernenti la povertà infantile ISSN Nell Unione europea (UE), il 19 % dei bambini è a rischio di povertà. In alcuni paesi, più di un bambino su quattro è sottoposto a privazioni e situazioni di povertà, e in quasi tutti i paesi il loro rischio di povertà è superiore a quello del resto della popolazione. I bambini che crescono in condizioni di povertà ed esclusione sociale hanno minori probabilità, rispetto agli altri bambini, di ottenere buoni risultati scolastici, godere di buona salute o trovare, successivamente, un buon lavoro. Possono entrare nel circolo vizioso dell esclusione sociale che, alla fine, tramanda il problema da una generazione all altra. È per questi motivi che l UE e i suoi Stati membri stanno mettendo fra le massime priorità la lotta contro la povertà infantile. Ai primi del 2006, il Consiglio europeo di primavera si è impegnato ad «adottare le misure necessarie per ridurre in modo rapido e significativo la povertà infantile, offrendo a tutti i bambini pari opportunità a prescindere dal loro ambiente sociale». Nel 2008, il comitato per la protezione sociale ( 1 ) ha pubblicato una relazione ( 2 ) sulla povertà infantile nella quale ha fornito una diagnosi delle cause principali della povertà infantile in ciascun paese. La relazione indica altresì 15 raccomandazioni per migliorare il monitoraggio e la valutazione delle situazioni di povertà e benessere dei bambini. Perché abbiamo la povertà infantile Tendenza nella povertà infantile Quasi il 25 % dei 78 milioni di cittadini UE che vivono al di sotto della soglia di povertà sono bambini. Al 2005, il 19 % della popolazione fra gli 0 e i 17 anni era a rischio di povertà in 27 Stati membri dell UE, a fronte di un 16 % relativo alla popolazione complessiva. In quasi tutti i paesi UE, i bambini corrono pertanto un rischio di povertà maggiore rispetto alle altre fasce di popolazione. Nel periodo dal 1996 al 2001, la povertà infantile è rimasta stabile sul % (dati relativi all UE-15) mentre si registrava una diminuzione per la popolazione complessiva (dal 17 % al 15 %). Da una relazione dell OCSE emerge che, dal 1995 al 2005, la povertà infantile è stata ridotta solamente in Austria, Regno Unito, Spagna e Ungheria ( 3 ). ( 1 ) Il comitato per la protezione sociale è formato da un gruppo di funzionari di alto livello istituito nel 2000 come strumento per agevolare la cooperazione fra la Commissione europea e gli Stati membri in merito alla modernizzazione e al miglioramento dei sistemi di protezione sociale. ( 2 ) «Child Poverty and Well-being in the EU: Current Status and Way Forward», Lussemburgo, Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, ( 3 ) «What works best in reducing child poverty?», OCSE, Commissione europea

2 Come si misura la povertà L UE adotta la seguente definizione relativa di povertà: «la parte di persone con un reddito disponibile inferiore al 60 % della media nazionale». La povertà infantile è minore in Danimarca e Finlandia (entrambe con un 10 % di bambini a rischio di povertà). In quasi la metà dei paesi UE, tuttavia, i dati per i bambini a rischio di povertà sono superiori al 20 %, e raggiungono il 25 % in Romania, il 27 % in Lettonia e il 29 % in Polonia. Solamente pochi paesi possono vantare tassi di povertà infantile equivalenti o inferiori a quelli della povertà in generale: Belgio, Danimarca, Germania, Cipro, Slovenia e Finlandia. Nell UE, gli standard di vita dei bambini «poveri» variano sensibilmente. In 11 dei 15 «vecchi» Stati membri, il reddito mensile al di sotto del quale si ritiene che una famiglia con 2 adulti e 2 bambini sia a rischio di povertà va da a euro, mentre è inferiore a 500 euro in 9 dei 12 «nuovi» Stati membri. La differenza rimane sostanziale persino se adeguata alla disparità di condizioni di vita: in Lussemburgo la soglia di reddito è di euro, dodici volte più alta dei 250 euro della Romania, ossia il paese con la soglia di reddito più bassa. Percentuali a rischio di povertà di bambini (0-17) e popolazione complessiva, % della popolazione interessata Bambini (0-17) Totale 0 EU-25 DK FI CY DE SI FR NL BE AT SE BG CZ SK MT EE LU PT IE EL ES UK IT LT RO HU LV PL Fonte: EU-SILC (2006); anno di reddito 2005; tranne Regno Unito (UK) (anno di reddito 2006) e Irlanda (IE) (periodo di riferimento mobile del reddito 2005/2006); Bulgaria (BG): indagine nazionale 2006 sui bilanci di famiglia. 2 Studio tematico sui provvedimenti politici concernenti la povertà infantile

3 I principali fattori determinanti della povertà infantile: caratteristiche della famiglia, situazione dei genitori sul mercato del lavoro, efficacia degli interventi del governo Caratteristiche della famiglia: sono principalmente a rischio i bambini che vivono in famiglie numerose o monoparentali. Le dimensioni, la composizione e le caratteristiche (età, livello d istruzione dei genitori) della famiglia in cui cresce un bambino influiscono sulla situazione economica del bambino. I bambini in famiglie monoparentali o numerose tendono a correre maggiori rischi di povertà. Nell UE, il 22 % dei bambini poveri vive in famiglie con un solo genitore, e il 25 % in famiglie numerose. Il 13 % dei bambini dell UE vive con un solo genitore, e di questi 1 su 3 è a rischio di povertà. Nel 90 % dei casi, il genitore è la madre, ma le cause principali che determinano questa situazione (nascita al di fuori del vincolo matrimoniale, separazione) variano da paese a paese. Oltre il 20 % dei bambini vive in famiglie di tre figli o più, e corre mediamente il rischio di povertà nel 25 % dei casi. Le famiglie numerose sono meno comuni nei paesi meridionali e in alcuni paesi orientali, come Grecia, Spagna e Slovenia, ma in questi paesi tende a essere maggiore (circa il 30 %) il rischio di povertà per i bambini che vivono in questa tipologia di famiglie. Nel Benelux e nei paesi nordici si ha un opposta tendenza: le famiglie numerose sono più comuni (26-33 % del totale) ma il rischio di povertà è inferiore. Anche i bambini che crescono in famiglie di migranti o minoranze incontrano più difficoltà degli altri bambini, e lo stesso succede se uno o entrambi i genitori sono portatori di un inabilità o fanno abuso di narcotici. Età e istruzione: I bambini con genitori di età inferiore a 30 anni corrono un rischio di povertà molto più alto di quelli che vivono con genitori più anziani: il 27 % quando la madre ha meno di 30 anni, a fronte del 19 % se l età della madre è compresa fra 30 e 39 e del 16 % se ha anni. Il motivo è che i genitori giovani tendono a guadagnare di meno: il reddito da lavoro aumenta notevolmente con il progredire dell età, fino ai 55 anni circa. Inoltre, i giovani subiscono più frequentemente situazioni di disoccupazione. Anche il livello di istruzione dei genitori determina il rischio, poiché incide sulla situazione dei genitori sul mercato del lavoro, sul loro reddito e sulle possibilità dei bambini di riuscire a scuola. Nessuno dei genitori del 30 % dei bambini poveri ha raggiunto un livello di istruzione secondaria (a fronte del 16 % relativo a tutti i bambini). La percentuale di bambini con genitori scarsamente qualificati va da poco meno del 10 % in quasi la metà degli Stati membri fino al 65 % di Malta e Portogallo. Da ultimo, e questo vale per tutte le famiglie, la capacità di vivere in maniera indipendente dipende dall accesso al mercato del lavoro (e cioè di guadagnare dal proprio lavoro), dall accessibilità degli alloggi, dai trasferimenti sociali e da servizi quali la custodia dei bambini. Situazione occupazionale: Il reddito da lavoro è di norma la principale fonte di entrate per le famiglie. Pertanto, la situazione occupazionale dei genitori è un importante fattore determinante della povertà. La disoccupazione rappresenta il principale rischio di povertà (62 %) per le famiglie con figli, quando uno o entrambi i genitori sono senza lavoro. Quasi il 10 % di tutti i bambini nell UE-25 vive in famiglie nelle quali nessun adulto ha un lavoro. Questa situazione non è migliorata quasi per nulla, dal 2000, nonostante un generale miglioramento dei mercati del lavoro europei. La disoccupazione colpisce maggiormente i nuclei monoparentali a causa delle maggiori difficoltà a conciliare il lavoro con la vita familiare. Studio tematico sui provvedimenti politici concernenti la povertà infantile 3

4 Il rischio di povertà, però, non risparmia nemmeno i bambini i cui genitori lavorano. Il 13 % dei bambini vive in famiglie con genitori che hanno un lavoro eppure non riescono a guadagnare a sufficienza per rimanere al di sopra della soglia di povertà. Questa percentuale di povertà «pur lavorando», supera addirittura il 20 % in Spagna, Polonia e Portogallo. La capacità dei genitori di ricavare un reddito adeguato dal lavoro dipende dal livello dei guadagni e dal tempo dedicato al lavoro: lavoro per uno o entrambi i genitori, tempo pieno o parziale, continuità durante l anno o interruzioni lavorative. La povertà nell occupazione deriva da lacune del mercato del lavoro come i posti di lavoro precari, basse remunerazioni e lavoro part-time involontario, nonché da particolari strutture familiari (per esempio, numero insufficiente di adulti che lavorano in relazione al numero delle persone a carico). Nelle famiglie in cui lavorano entrambi i genitori, il rischio di povertà scende al 7 % (media UE). Le famiglie in cui guadagna una sola persona (che siano monoparentali o con entrambi i genitori) sono più esposte al rischio di povertà. Il modello con due persone che guadagnano è prevalente per i due terzi dei bambini nell UE. In media, nell UE, un genitore che lavora part-time non aumenta il rischio di povertà dei bambini che vivono con entrambi i genitori. L impatto del lavoro part-time sul reddito familiare dipende dal livello delle qualifiche, dal numero di ore lavorate e dall accessibilità a servizi di custodia dei bambini e di altri servizi di sostegno per i genitori. Nei paesi che spendono di più per le prestazioni sociali (ad esclusione delle pensioni) si ha una tendenza a percentuali inferiori di povertà infantile (con l eccezione di Cipro e Slovenia) e viceversa. Mediamente, nell UE, i trasferimenti sociali attenuano del 44 % la povertà infantile. Le prestazioni mirate specificamente ai bambini hanno il massimo impatto sulla povertà infantile. In Germania, Cipro, Austria e Finlandia, i benefici per le famiglie riducono di un terzo, o più, il rischio di povertà dei bambini. Le differenze nei risultati finali di povertà infantile, tuttavia, derivano in parte dai livelli estremamente diversi di rischio di povertà legata al reddito di mercato e, di conseguenza, dipendono dall incidenza della disoccupazione e della povertà nell occupazione in tali paesi. La fornitura di servizi affidabili per la custodia dei bambini è importantissima per migliorare la situazione occupazionale delle famiglie. Anche in questo caso la situazione differisce sensibilmente all interno dell UE, soprattutto per i bambini di età inferiore a 2 anni. Per chi percepisce redditi bassi, i costi dell assistenza all infanzia sono un onere notevole, sia per il secondo percettore di reddito sia per un genitore single che inizia a lavorare. Prestazioni degli Stati membri Gli Stati membri dell UE sono stati sottoposti a valutazione in base alle performance nella lotta contro la povertà infantile nell insieme e riguardo ai suoi tre principali fattori: vita in famiglie con adulti disoccupati, vita in famiglie a rischio di povertà nell occupazione, impatto dei trasferimenti sociali sulla povertà infantile. Intervento dei governi Il sostegno dei governi ha una funzione importante per contrastare la povertà infantile. Un ampia gamma di provvedimenti governativi influisce sul tenore di vita delle famiglie con figli. I sistemi fiscali e di benefici sostengono direttamente il reddito delle famiglie, per esempio garantendo un reddito minimo a quelle prive di occupazione retribuita (indennità di disoccupazione, assistenza sociale, assegni per assistenza a disabili) o integrando il reddito di tutte le famiglie con figli, a prescindere dalla situazione occupazionale. Sono importanti anche le politiche in materia di istruzione (istruzione scolastica gratuita in età precoce, lunghezza della giornata scolastica), salute (accesso a servizi gratuiti per i bambini), alloggio e servizi di custodia dei bambini. 4 Studio tematico sui provvedimenti politici concernenti la povertà infantile

5 Tabella 1 : Risultati relativi dei paesi in merito al rischio di povertà infantile e ai principali fattori determinanti di tale rischio Risultati del rischio di povertà infantile Disoccupazione: bambini che vivono in famiglie con adulti senza lavoro Povertà nell occupazione: bambini che vivono in famiglie nelle quali vi sono lavoratori poveri Impatto dei trasferimenti sociali (prestazioni monetarie escluse pensioni) sulla povertà infantile AT CY GRUPPO A DK FI NL SE + ( ++) SI BE CZ GRUPPO B DE EE FR IE SK GRUPPO C HU MT UK EL ES IT GRUPPO D LT LU LV PL PT Fonte: Relazione del CPS su povertà e benessere dei bambini; dati aggiornati al 2006 (LU escluso dall analisi). I paesi sono stati raggruppati in funzione delle principali difficoltà che si trovano ad affrontare (riguardo alle quali presentano il punteggio «-» più elevato). Studio tematico sui provvedimenti politici concernenti la povertà infantile 5

6 Come ottenere i migliori risultati nella lotta contro la povertà infantile La povertà infantile è il risultato di complesse interazioni fra disoccupazione, povertà nell occupazione e impatto dei trasferimenti. I paesi che ottengono i migliori risultati sono quelli che hanno le migliori prestazioni su tutti i fronti, grazie a una combinazione di strategie tese a facilitare l accesso all occupazione e a servizi abilitanti ( per esempio, assistenza all infanzia) con sostegno al reddito. Gruppo A: comprende Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Slovenia, Paesi Bassi e Svezia. Questi paesi hanno basse percentuali di povertà infantile grazie a una combinazione di buone prestazioni sul mercato del lavoro da parte dei genitori e di efficaci strategie per i trasferimenti sociali. I paesi nordici hanno ottenuto questi risultati nonostante un elevata percentuale di famiglie monoparentali: in questo caso sono stati fondamentali i servizi di custodia dei bambini. A Cipro, i trasferimenti sociali sono scarsi, ma l effetto negativo è attenuato da forti strutture familiari. Gruppo B: Belgio, Repubblica ceca, Germania, Estonia, Francia, Irlanda e Repubblica slovacca, che compongono questo gruppo, hanno ottenuto risultati abbastanza buoni, al di sotto della media del rischio di povertà. La preoccupazione principale, in questi paesi, è l elevato numero di bambini che vivono in famiglie con adulti disoccupati, situazione che interessa almeno l 8 % dei bambini. Per contro, le famiglie con adulti che lavorano presentano livelli di povertà infe riori a quelli degli altri paesi UE. Germania e Francia sono riuscite a limitare il rischio di povertà infantile grazie a trasferimenti sociali efficaci e relativamente elevati, ma tutti i paesi del gruppo B devono migliorare l accesso all occupazione. Gruppo C: i paesi di questo gruppo, Malta, Regno Unito e Ungheria, hanno ottenuto risultati nella media, o appena al di sotto, dovuti a elevati livelli di disoccupazione o di povertà nell occupazione presso i genitori. Nel Regno Unito, la disoccupazione riguarda essenzialmente i genitori single, mentre negli altri paesi colpisce soprattutto le coppie con figli. I problemi principali sono la scarsa intensità del lavoro (per esempio, lavoro part-time) e le basse retribuzioni. Nel Regno Unito e in Ungheria si cerca di attenuare parte del rischio mediante benefici sociali, mentre a Malta sono le forti strutture familiari a tutelare i bambini. Gruppo D: Grecia, Italia, Lituania, Lettonia, Lussemburgo, Polonia, Portogallo e Spagna registrano livelli relativamente alti di povertà infantile. Un numero basso di bambini vive in famiglie con adulti disoccupati, ma vi sono altissime percentuali di lavoratori poveri nelle famiglie. I principali fattori di questa povertà nell occupazione, in questi paesi, sono la scarsa intensità del lavoro e la bassa retribuzione. Anche il livello e l efficienza della spesa sociale sono scarsi, fra i più bassi nell UE. Le strutture familiari e la solidarietà intergenerazionale svolgono un ruolo essenziale nell attenuare questi effetti negativi. L approccio di maggior successo La povertà infantile e i provvedimenti per attenuarla è il risultato di complesse interazioni fra strutture dei nuclei familiari, condizioni del mercato del lavoro, sostegno del governo e altri fattori ancora. Le politiche di maggiore successo, di conseguenza, sono quelle che riescono ad affrontare la povertà infantile su più fronti. In più, i paesi che ottengono i risultati migliori sono quelli che sono riusciti a combinare in modo efficace un approccio universale (per esempio, sostegno al reddito di famiglie con figli) con misure mirate ai gruppi più vulnerabili (per esempio, servizi di custodia dei bambini nelle aree degradate). Questi paesi, inoltre, affrontano la povertà infantile su tutti i fronti, combinando segnatamente politiche che agevolano l accesso al mercato del lavoro e a vari servizi (istruzione, sanità) con il sostegno al reddito. 6 Studio tematico sui provvedimenti politici concernenti la povertà infantile

7 Politiche per prevenire e affrontare la povertà infantile La povertà infantile è un elemento particolare delle politiche di eliminazione della povertà ed esclusione sociale per due ragioni: 1) i bambini sono uno dei gruppi più vulnerabili della società; 2) affrontare la povertà infantile significa spezzare il ciclo che tramanda la povertà da una generazione alla successiva, e di conseguenza contribuire a ridurre la povertà generale. Gli Stati membri hanno adottato varie politiche, e tra queste le più efficaci sono quelle che uniscono il sostegno universale a tutti i bambini a politiche mirate ai più vulnerabili. Garantire risorse sufficienti alle famiglie Sostegno al reddito delle famiglie Tutti i paesi UE concedono, in qualche misura, un sostegno al reddito delle famiglie con figli. I sistemi fiscali e di benefici ridistribuiscono le entrate alle famiglie in vari modi, per esempio meccanismi che tengono conto della composizione familiare (agevolazioni fiscali, separazione dei redditi ecc.), prestazioni in denaro (assegni familiari, indennità di disoccupazione ecc.) e in natura (accesso a servizi gratuiti ecc.). Quasi tutti i paesi uniscono prestazioni universali e mirate. Le prestazioni universali sono ripartite fra tutte le famiglie con figli e spesso sono determinate in funzione delle dimensioni della famiglia. Vantaggi principali di questi meccanismi: aiutano a creare un ambiente favorevole nelle famiglie con figli, non sono discriminatori e non sono soppressi se i genitori trovano lavoro. Le prestazioni mirate sostengono le famiglie più vulnerabili (famiglie con basso reddito, monoparentali, numerose, con figli disabili ecc.). Hanno lo scopo di ridistribuire i trasferimenti sociali ai gruppi più bisognosi. Nel caso di famiglie con basso reddito, tuttavia, possono però rappresentare un disincentivo a trovare lavoro o a lavorare di più. Alcuni provvedimenti specifici possono ovviare a questi «effetti trappola» per i genitori. Anche altre prestazioni sociali sostengono il reddito familiare e i loro livelli possono dipendere talvolta dal numero di figli nel nucleo familiare: indennità di disoccupazione, alloggi di edilizia popolare, reddito di base garantito, salari minimi ecc. Le prestazioni familiari, mediamente, rappresentano circa la metà delle prestazioni complessive in denaro distribuite alle famiglie con figli, e comprendono sostegno al reddito durante il congedo per maternità e assegni familiari tesi a compensare parzialmente i costi derivanti dai figli ( 4 ). ( 4 ) Documento di accompagnamento alla «Relazione congiunta sulla protezione sociale e l inclusione sociale 2008», Bruxelles Studio tematico sui provvedimenti politici concernenti la povertà infantile 7

8 % di tutti i bambini Rischio di povertà infantile prima e dopo i trasferimenti sociali Prima dei trasferimenti sociali (tranne le pensioni) Dopo i trasferimenti sociali 0 EU-25 BE BG CZ DK DE EE IE EL ES FR IT CY LV LT LU HU MT NL AT PL PT SI SK FI SE UK Fonte: EU-SILC (2006); anno di reddito 2005; tranne Regno Unito (UK) (anno di reddito 2006) e Irlanda (IE) (periodo di riferimento mobile del reddito 2005/2006); Bulgaria (BG): indagine nazionale 2006 sui bilanci di famiglia Fornitura di prestazioni in natura Molti Stati membri sostengono le famiglie tramite servizi gratuiti o a costo ridotto. Questi servizi sono universali o mirati alle famiglie più bisognose. Alcuni servizi sono mirati direttamente ai bambini (per esempio, mediante assistenza sanitaria preventiva nelle scuole, mensa scolastica o attività ricreative), altri sono diretti alle famiglie (per esempio, attraverso gli alloggi dell edilizia popolare). I più efficaci sono in genere i servizi integrati. Migliore integrazione dei genitori nel mercato del lavoro Quasi tutti gli Stati membri promuovono meccanismi per migliorare la partecipazione dei genitori al mercato del lavoro, integrando il sostegno al reddito familiare. Fra i provvedimenti adottati abbiamo misure compensative del reddito (riduzioni fiscali o prestazioni in denaro per i lavoratori che percepiscono salari bassi) e accesso gratuito o sovvenzionato alle strutture di custodia dei bambini (per garantire ai genitori il tempo di svolgere un lavoro retribuito, cercare lavoro o seguire corsi di formazione). Anche i programmi di formazione e qualificazione aiutano i genitori a entrare nel mercato del lavoro, o a rientrarvi dopo un interruzione. Questi provvedimenti possono riguardare specifiche categorie di genitori, quali genitori single, disoccupati, in famiglie con adulti disoccupati, in famiglie dove rappresentano la seconda fonte di reddito. Tutti i paesi evidenziano l importanza del giusto equilibrio fra lavoro e vita familiare. È fondamentale rendere accessibili le strutture di custodia dei bambini. Alcuni paesi sottolineano la necessità di sviluppare adeguate strutture di custodia dei bambini, sia per quelli in età prescolastica che in generale per le ore successive all uscita da scuola. Gli Stati membri hanno adottato misure quali l incremento dei servizi di queste strutture, a livello quantitativo (per esempio, maggiore disponibilità di assistenza istituzionale ambulatoriale) e qualitativo (per esempio, personale più numeroso e più qualificato, promozione di standard di qualità). Alcuni paesi assicurano ai genitori una migliore scelta, sostenendo una più ampia gamma di meccanismi di assistenza. Altri paesi concedono 8 Studio tematico sui provvedimenti politici concernenti la povertà infantile

9 sostegno a meccanismi flessibili e on-demand di custodia dei bambini (per esempio, assistenza all infanzia 24 ore su 24, 7 giorni su 7) per affrontare la questione degli orari di lavoro atipici e le specifiche esigenze di chi è in cerca di lavoro. In Finlandia, ogni bambino gode del diritto individuale all assistenza ambulatoriale municipale prima dell età scolastica (-7) a prescindere dal reddito dei genitori e dalla loro situazione occupazionale. L assistenza è gratuita per le famiglie a basso reddito. Importantissima anche l estensione di accordi lavorativi favorevoli alla vita familiare. Per esempio, i genitori possono essere scoraggiati dall accettare un lavoro che comporti un orario di lavoro atipico. Gli orari di lavoro flessibili e gli accordi in materia di congedi facilitano ai genitori il compito di trovare un equilibrio fra vita professionale e vita familiare. L efficacia del congedo parentale dipende da due fattori: durata ottimale e retribuzione o no del congedo. Un congedo troppo breve non consente facilmente di riconciliare vita professionale e vita privata, mentre un interruzione troppo lunga può avere conseguenze negative sulle prospettive del genitore di rientrare nel mercato del lavoro o sulle condizioni in base alle quali potrà trovare un nuovo lavoro. Numerosi paesi prevedono misure che coinvolgono i datori di lavoro (in collaborazione con i sindacati) nella fornitura di strutture aziendali/convenzionate per la custodia dei figli e nella definizione di orari di lavoro flessibili. Sostegno allo sviluppo dei bambini Al fine di ridurre il rischio di povertà infantile, è essenziale fare in modo che un bambino cresca con il massimo delle opportunità durante il periodo dell infanzia e della gioventù. Gli Stati membri hanno definito politiche tese a sostenere e tutelare i bambini nel loro sviluppo. Interventi precoci: I fatti indicano che l istruzione prescolastica può essere molto importante e compensare gli svantaggi socioeconomici delle famiglie, aprendo così la strada a un futuro sviluppo proficuo del bambino. Alcuni paesi stanno aumentando gli stanziamenti dedicati all istruzione prescolastica (IE, UK, IT) al fine di aumentare la fornitura di servizi educativi nelle aree urbane o rurali degradate. Altri hanno fissato obiettivi per incrementare il numero di posti disponibili e il numero di insegnanti nell istruzione prescolastica. L aumento del numero di posti e gli interventi precoci sono strumenti che servono a garantire pari opportunità nel resto della futura carriera scolastica di un bambino. L attenzione sul periodo prescolastico è inoltre strettamente correlata con la capacità dei genitori di lavorare: aumentando la disponibilità e l accesso alle strutture di custodia dei bambini, i genitori godono di una maggiore libertà di entrare nel mercato del lavoro. Prevenzione dell abbandono scolastico precoce: I giovani che abbandonano precocemente la scuola vanno incontro a un alto rischio di esclusione dal mercato del lavoro, di precarietà e di occupazione scarsamente qualificata. L abbandono scolastico precoce è un problema sociale molto diffuso, non solo presso bambini e giovani svantaggiati, ma anche fra i ragazzi di più alta estrazione sociale. Il difficile passaggio alla scuola secondaria e l incapacità delle famiglie di prendersi correttamente cura dei propri figli sono due delle cause che spingono bambini e giovani a lasciare la scuola. Le iniziative rivolte a questa categoria di ragazzi dovrebbero incentrarsi sulla qualità dei servizi didattici offerti, e sulla loro capacità di adeguarsi alle sfide della società moderna. Occorre una stretta interazione fra le diverse parti coinvolte (insegnanti, assistenti sociali, medici specialisti e famiglie) nonché un approccio su misura per le situazioni e le esigenze individuali. Alcune delle misure attuate riguardano il sostegno didattico agli studenti in difficoltà, l integrazione di sistemi lavorativi e scolastici, strutture educative al di fuori della scuola e cooperazione fra famiglie. Studio tematico sui provvedimenti politici concernenti la povertà infantile 9

10 Consulenza ai genitori Al fine di creare un buon ambiente per i bambini, è necessario sostenere le famiglie nel loro ruolo di genitori. Molti paesi, di conseguenza, sostengono anche servizi di consulenza genitoriale, la cui finalità è di promuovere un ambiente sicuro nel quale i bambini possono crescere e svilupparsi. Assistenza sanitaria: I bambini nati da famiglie a basso reddito hanno maggiori probabilità di avere successivamente cattive condizioni di salute, poiché non accedono regolarmente ai servizi medico-sanitari. Le politiche, pertanto, sono mirate a garantire pari opportunità di accesso all assistenza sanitaria per i bambini, i giovani e le loro famiglie. Numerosi Stati membri hanno varato iniziative innovative, comprendenti assistenza preventiva (per esempio, regolari controlli per i bambini), reparti maternità e pediatrici gratuiti, nonché consulenti sanitari nelle scuole per eseguire vaccinazioni, assicurare cure dentistiche, fornire consigli di natura psicologica, fornire informazioni sull abuso di so stanze stupefacenti, contribuire alla salute e all educazione sessuale e promuovere buone abitudini alimentari. Per garantire il successo di queste iniziative, però, occorre superare gli ostacoli finanziari e molti paesi stanno elaborando metodi per sormontare quelli non coperti dall assicurazione sanitaria. I servizi medico-sanitari incontrano però anche ostacoli di tipo non finanziario, quali per esempio la mancanza di informazione sui servizi disponibili, le barriere culturali o la disparità di competenza professionale fra le regioni. Persino laddove i servizi sono universali, occorrono sempre strategie per promuovere un accesso efficace, poiché spesso le persone vulnerabili, se non sono guidate e ben informate, non ricorrono ai servizi a disposizione. Alloggio: Sono sempre più le famiglie con problemi di alloggio, e questo ovviamente si ripercuote negativamente sulla salute, il benessere e lo sviluppo dei figli. Molti bambini vivono in abitazioni inadeguate o addirittura insalubri. Pertanto, sono necessarie strategie per ovviare alla carenza di alloggi e agli aumenti dei prezzi delle abitazioni in affitto e in vendita. Eliminare le baraccopoli, sovvenzionare maggiormente gli alloggi dell edilizia popolare e utilizzare il territorio con maggiore efficacia sono priorità chiave di numerosi paesi. Sono in corso di elaborazione strategie per evitare che i bambini siano allontanati dalle proprie abitazioni (Svezia) o per ridurre il numero di famiglie che vivono in alloggi provvisori (Regno Unito). Alcuni degli obiettivi prioritari: garantire un rifugio non condizionato ai ragazzi di strada o alle famiglie con figli prive di alloggio, sviluppare l edilizia popolare laddove la domanda è superiore alla fornitura, promuovere la diversità sociale per evitare la formazione di aree di esclusione, agevolare la fluidità del mercato degli affitti. Interventi mirati per i bambini e le famiglie più vulnerabili Ragazzi in affidamento e bambini disabili È sempre più accettato il fatto che l affidamento sia preferibile alla sistemazione in istituto, in quanto i ragazzi possono fruire di un ambiente più stabile, stimolante e simile a quello di una famiglia. Occorre pertanto reclutare più genitori affidatari e garantire la qualità del loro servizio, in modo che i ragazzi non debbano cambiare periodicamente casa e famiglia. Vengono altresì adottate politiche incentrate sull after-care, per preparare i ragazzi a una vita indipendente, a entrare nel mondo del lavoro o dell istruzione continua una volta diventati adulti. Quasi tutti gli Stati membri assicurano sostegno e assistenza finanziaria alle famiglie con bambini disabili, anche mediante strutture specialistiche per la riabilitazione e l educazione. È tuttavia posto l accento anche sulla necessità di consentire ai ragazzi con disabilità di fruire delle strutture generali, segnatamente facendo in modo che le strutture destinate all assistenza ai ragazzi «normali» siano aperte anche ai ragazzi con esigenze speciali. 10 Studio tematico sui provvedimenti politici concernenti la povertà infantile

11 I bambini e le famiglie in aree degradate (per esempio, periferie urbane in degrado e zone rurali spopolate) sono a più alto rischio di povertà. L istruzione e la rivitalizzazione urbana o rurale vengono pertanto adottate come importanti strategie a lungo termine. Le famiglie di immigranti o appartenenti a minoranze etniche hanno diritto alle stesse misure adottate per ogni altra famiglia. Nondimeno, talvolta è necessario un approccio maggiormente mirato per garantire l inclusione sociale: per esempio, per i rom in Repubblica slovacca, i bambini turchi e rom in Bulgaria, i migranti in Irlanda e i bambini dei richiedenti asilo. Spesso, i provvedimenti specifici a sostegno delle famiglie di immigranti sono incentrati sul miglioramento dell integrazione (anche tramite l apprendimento della lingua). Altri bambini e famiglie in situazioni particolarmente vulnerabili Questa categoria comprende bambini a rischio di abusi o violenze, ragazzi di strada, giovani delinquenti, tossicodipendenti, famiglie che vivono in alloggi provvisori o decisamente inadeguati, famiglie dichiarate incapaci di provvedere ai propri figli. In queste situazioni, gli Stati membri tendono a ricercare misure preventive tese a minimizzare i rischi (quali abbandono dei figli o loro allontanamento dalla casa). Per questi gruppi è fondamentale che i servizi sociali siano perfettamente all altezza; tali servizi operano con maggiore efficacia se possono fruire di adeguati finanziamenti e se adottano un approccio integrato. Rafforzamento della governance per un maggiore impatto sulla povertà infantile Le politiche devono rispecchiare la natura pluridimensionale della povertà e dell esclusione, e devono garantire i servizi esattamente dove servono, cioè sul campo. Per conseguire tale scopo è importante adottare un approccio integrato e coordinato per l attuazione delle politiche di inclusione sociale. La convenzione delle Nazioni Unite per i diritti dell infanzia ha contribuito ad aumentare la sensibilizzazione sull importanza dei diritti dei bambini. In effetti, diversi Stati membri ora tutelano i diritti dei bambini mediante normative o decisioni amministrative. In quasi tutti i paesi, tuttavia, è necessario catalizzare ancor più sinergie fra le strategie di lotta alla povertà e le politiche dei diritti dei bambini. I diritti ai servizi e a un livello qualitativo minimo devono ancora essere messi a punto in numerosi Stati membri. Studio tematico sui provvedimenti politici concernenti la povertà infantile 11

12 KE IT-N Per ulteriori informazioni Nel sito web della Commissione europea dedicato alla protezione e all integrazione sociale è possibile trovare il testo integrale della relazione: Né la Commissione europea né alcuna persona che agisca a nome della Commissione europea è responsabile dell uso che dovesse essere fatto delle informazioni contenute nella presente pubblicazione. Comunità europee, 2008 Riproduzione autorizzata con citazione della fonte. DOI /46007

La protezione e l'inclusione sociale in Europa: fatti e cifre chiave

La protezione e l'inclusione sociale in Europa: fatti e cifre chiave MEMO/08/XXX Bruxelles, 16 ottobre 2008 La protezione e l'inclusione sociale in Europa: fatti e cifre chiave La Commissione europea pubblica oggi il resoconto annuale delle tendenze sociali negli Stati

Dettagli

Crescita, competitività e occupazione: priorità per il semestre europeo 2013 Presentazione di J.M. Barroso,

Crescita, competitività e occupazione: priorità per il semestre europeo 2013 Presentazione di J.M. Barroso, Crescita, competitività e occupazione: priorità per il semestre europeo 213 Presentazione di J.M. Barroso, Presidente della Commissione europea, al Consiglio europeo del 14-1 marzo 213 La ripresa economica

Dettagli

Sondaggio d'opinione paneuropeo sulla salute e la sicurezza sul lavoro

Sondaggio d'opinione paneuropeo sulla salute e la sicurezza sul lavoro Sondaggio d'opinione paneuropeo sulla salute e la sicurezza sul lavoro Risultati in Europa e Italia - Maggio 2013 Risultati rappresentativi in 31 Paesi europei partecipanti per l'agenzia europea per la

Dettagli

I sistemi pensionistici

I sistemi pensionistici I sistemi pensionistici nei Paesi membri Comitato Esecutivo FERPA Bruxelles, 24/02/2012 Enrico Limardo Paesi coinvolti nella ricerca Austria Francia Italia UK Spagna Portogallo Germania Romania Belgio

Dettagli

ATTO DI CANDIDATURA. Posizione professionale attuale

ATTO DI CANDIDATURA. Posizione professionale attuale LOGO MLPS/MIUR ALLEGATO B N di Protocollo ATTO DI CANDIDATURA ESPERTI INDIPENDENTI NEL QUADRO DEL PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI INFORMAZIONI PERSONALI COGNOME: NOME(I): DATA DI NASCITA (GG/MM/AAAA): / /

Dettagli

La moneta. La definizione di moneta esula dalla forma fisica assunta dalla stessa.

La moneta. La definizione di moneta esula dalla forma fisica assunta dalla stessa. La moneta La definizione di moneta esula dalla forma fisica assunta dalla stessa. ECONOMIA MONETARIA E FINANZIARIA La moneta e le istituzioni monetarie Le forme fisiche assunte dalla moneta sono diverse,

Dettagli

INFORMAZIONI PERSONALI

INFORMAZIONI PERSONALI ALLEGATO B Compilare l atto di candidatura, stamparlo, firmarlo ed inviarlo all Agenzia Nazionale LLP Italia per posta, o a mezzo fax nelle modalità specificate nell Invito a presentare candidature ESPERTI

Dettagli

Sistemi di welfare 9. L ECONOMIA DELLA FAMIGLIA. A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione

Sistemi di welfare 9. L ECONOMIA DELLA FAMIGLIA. A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione Sistemi di welfare 9. L ECONOMIA DELLA FAMIGLIA Maria Letizia Pruna SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro mlpruna@unica.it

Dettagli

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE L 318/20 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 1.12.2011 DECISIONI DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 25 novembre 2011 relativa ad una partecipazione finanziaria aggiuntiva ai programmi di

Dettagli

Statistiche matrimonio e divorzio Da Eurostat - Statistics Explained http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php. Dati di maggio 2014.

Statistiche matrimonio e divorzio Da Eurostat - Statistics Explained http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php. Dati di maggio 2014. Statistiche matrimonio e divorzio Da Eurostat - Statistics Explained http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php Dati di maggio 2014. Questo articolo presenta gli sviluppi che hanno avuto

Dettagli

Una rete che aiuta i lavoratori ad attraversare le frontiere

Una rete che aiuta i lavoratori ad attraversare le frontiere Una rete che aiuta i lavoratori ad attraversare le frontiere Occupazione & Fondo Sociale Europeo Occupazione affari sociali Commissione europea 1 EURES Una rete che aiuta i lavoratori ad attraversare le

Dettagli

92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini

92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini 92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini Gazzetta ufficiale n. L 123 del 08/05/1992 pag. 0016-0018 RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 31 marzo 1992 sulla

Dettagli

Approfondimento su Schengen

Approfondimento su Schengen Approfondimento su Schengen INFORMAZIONI SUL DIRITTO COMUNITARIO INTRODUZIONE Le disposizioni dell accordo di Schengen prevedono l abolizione dei controlli alle frontiere interne degli Stati membri facenti

Dettagli

Manifesto dei diritti dell infanzia

Manifesto dei diritti dell infanzia Manifesto dei diritti dell infanzia I bambini costituiscono la metà della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Circa 100 milioni di bambini vivono nell Unione europea. Le politiche, la legislazione

Dettagli

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO IT IT IT COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 27.1.2009 COM(2009) 9 definitivo COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO Monitoraggio delle emissioni di CO2 delle automobili

Dettagli

I trasferimenti monetari alle famiglie. Sociologia della famiglia - Corso di laurea in Educatori di nido e comunità infantili

I trasferimenti monetari alle famiglie. Sociologia della famiglia - Corso di laurea in Educatori di nido e comunità infantili I trasferimenti monetari alle famiglie Trasferimenti economici alle famiglie Trasferimenti monetari diretti indiretti Assegni per il nucleo familiare Assegno di maternità A3F Detrazioni fiscali Storia

Dettagli

Agenzia Nazionale LLP Italia Sistema di Gestione Qualità Certificato UNI EN ISO 9001:2000 - CSICERT N SQ062274

Agenzia Nazionale LLP Italia Sistema di Gestione Qualità Certificato UNI EN ISO 9001:2000 - CSICERT N SQ062274 Programma di Apprendimento Permanente Allegato all Invito Generale a presentare proposte 2007 Disposizioni finanziarie e importi dei contributi comunitari definiti dall Agenzia LLP Italia 1. Comenius Partenariati

Dettagli

COME EFFETTUATE I PAGAMENTI? COME LI VORRESTE EFFETTUARE?

COME EFFETTUATE I PAGAMENTI? COME LI VORRESTE EFFETTUARE? COME EFFETTUATE I PAGAMENTI? COME LI VORRESTE EFFETTUARE? 2/09/2008-22/10/2008 329 risposte PARTECIPAZIONE Paese DE - Germania 55 (16.7%) PL - Polonia 41 (12.5%) DK - Danimarca 20 (6.1%) NL - Paesi Bassi

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1479 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI SBROLLINI, SCUVERA Disposizioni per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili di

Dettagli

Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull Istruzione) Nota paese Italia

Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull Istruzione) Nota paese Italia Education at a Glance 2011 OECD Indicators DOI: http://dx.doi.org/10.1787/eag-2011-en OECD 2011 Sotto embargo fino al 13 settembre alle 11:00, orario di Parigi Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull

Dettagli

Famiglia e crisi economica Marica Martini 1

Famiglia e crisi economica Marica Martini 1 Famiglia e crisi economica Marica Martini 1 Premessa La crisi economica è ancora argomento d attualità. Lungi dal perdersi nell analisi approfondita di indici economici e nella ricerca di una verità nei

Dettagli

CENTRO ASSISTENZA SOCIETARIA di Cappellini Lia & C. s.n.c.

CENTRO ASSISTENZA SOCIETARIA di Cappellini Lia & C. s.n.c. CIRCOLARE N 2/2007 Tivoli, 29/01/2007 Oggetto: NOVITA MODELLI INTRASTAT. Spett.le Clientela, dal 1 gennaio 2007 la ROMANIA e la BULGARIA sono entrate a far parte dell Unione Europea, pertanto le merci

Dettagli

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori.

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013 1 La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. A luglio 2013 gli occupati sono il 55,9% ossia 22 milioni 509 mila, mentre i disoccupati sono 3 milioni

Dettagli

SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA

SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA Sulle retribuzioni più basse meno tasse fino a 1.700 euro all anno ================================================= Il cuneo fiscale in Italia è in discesa.

Dettagli

LE PENSIONI DI ANZIANITA IN EUROPA QUADRO SCHEMATICO DELLA LEGISLAZIONE VIGENTE

LE PENSIONI DI ANZIANITA IN EUROPA QUADRO SCHEMATICO DELLA LEGISLAZIONE VIGENTE LE PENSIONI DI ANZIANITA IN EUROPA QUADRO SCHEMATICO DELLA LEGISLAZIONE VIGENTE AUSTRIA BELGIO CIPRO DANIMARCA ESTONIA FINLANDIA FRANCIA La pensione ordinaria è erogata al compimento del 60 anno di età

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA

LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA Consegnate alla Commissione agricoltura della Camera dei deputati il 26 aprile 2012 1. Il Forum per una legge nazionale Il Forum

Dettagli

Salute: Preparativi per le vacanze viaggiate sempre con la vostra tessera europea di assicurazione malattia (TEAM)?

Salute: Preparativi per le vacanze viaggiate sempre con la vostra tessera europea di assicurazione malattia (TEAM)? MEMO/11/406 Bruxelles, 16 giugno 2011 Salute: Preparativi per le vacanze viaggiate sempre con la vostra tessera europea di assicurazione malattia (TEAM)? Non si sa mai. Pensate di recarvi in un paese dell'ue,

Dettagli

REGIONE VENETO HANNO DIRITTO ALL' ASSISTENZA SANITARIA:

REGIONE VENETO HANNO DIRITTO ALL' ASSISTENZA SANITARIA: REGIONE VENETO U.O.C. SERVIZIO AMMINISTRATIVO DISTRETTUALE: DIRETTORE RAG. LUIGI FERRARINI Tel. 0442.632341 Fax 0442.632710 e-mail: conv.med.leg.@aulsslegnago.it ASSISTENZA SANITARIA A PERSONE CHE SI RECANO

Dettagli

Sondaggio paneuropeo d'opinione sulla salute e la sicurezza sul lavoro

Sondaggio paneuropeo d'opinione sulla salute e la sicurezza sul lavoro Sondaggio paneuropeo d'opinione sulla salute e la sicurezza sul lavoro Risultati rappresentativi nei 2 Stati membri dell'unione europea Blocco comprensivo dei risultati per l'eu2 e per l'italia Struttura

Dettagli

L azione della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale

L azione della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale L azione della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale Presentazione del rapporto annuale L'ASSICURAZIONE ITALIANA 2011-2012 Umberto Guidoni Segretario Generale Fondazione ANIA per la sicurezza stradale

Dettagli

Il sintomatico caso degli stage alla Commissione europea e della massiccia presenza di candidature italiane

Il sintomatico caso degli stage alla Commissione europea e della massiccia presenza di candidature italiane Il sintomatico caso degli stage alla Commissione europea e della massiccia presenza di candidature italiane di Francesca Fazio Uno stage presso la Commissione europea? È il sogno di molti ragazzi italiani

Dettagli

LAVORARE IN EUROPA: la rete EURES, il servizio europeo per l impiego. Laura Robustini EURES Adviser. 04 Marzo 2015

LAVORARE IN EUROPA: la rete EURES, il servizio europeo per l impiego. Laura Robustini EURES Adviser. 04 Marzo 2015 LAVORARE IN EUROPA: la rete EURES, il servizio europeo per l impiego Laura Robustini EURES Adviser 04 Marzo 2015 IL LAVORO IN EUROPA EURES promuove la mobilità geografica ed occupazionale sostenendo i

Dettagli

Commissione Europea Eurobarometro DONAZIONI E TRASFUSIONI DI SANGUE

Commissione Europea Eurobarometro DONAZIONI E TRASFUSIONI DI SANGUE Commissione Europea Eurobarometro DONAZIONI E TRASFUSIONI DI SANGUE L'obiettivo di questa ricerca speciale sugli atteggiamenti degli europei nei confronti della donazione e della trasfusione di sangue

Dettagli

Produttività e salario: il circolo virtuoso

Produttività e salario: il circolo virtuoso Marcello Messori (Università di Roma Tor Vergata) Produttività e salario: il circolo virtuoso Confindustria Energia PRODUTTIVITA E NEGOZIAZIONE AL TEMPO DELLA CRISI Roma, 29 novembre 2011 Schema dell intervento

Dettagli

Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali

Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE PER I RAPPORTI CON L'UNIONE EUROPEA E PER I RAPPORTI INTERNAZIONALI UFFICIO

Dettagli

La previdenza in Europa

La previdenza in Europa La previdenza in Europa Dati tratti da: «LEGISLAZIONE STRANIERA. MATERIALI DI LEGISLAZIONE COMPARATA» Camera dei Deputati, giugno 2013 Una premessa Le pensioni, in Italia come negli altri paesi europei,

Dettagli

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO PREMESSO: - che occorre una azione sinergica, a tutti i livelli, tra le iniziative legislative, le politiche sociali e quelle contrattuali

Dettagli

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

Dettagli

IL CONCETTO DI SCAMBIO INTERCULTURALE: UNA GRANDE RISORSA.

IL CONCETTO DI SCAMBIO INTERCULTURALE: UNA GRANDE RISORSA. IL CONCETTO DI SCAMBIO INTERCULTURALE: UNA GRANDE RISORSA. COME STUDIARE ALL ESTERO Per studiare all estero, le università italiane, in accordo con i progetti europei e con i trattati internazionali, rendono

Dettagli

Mercato lavoro, orari, produttività, salari

Mercato lavoro, orari, produttività, salari Mercato lavoro, orari, produttività, salari Roberto Romano 22 marzo 2012 Sommario Premessa... 2 Rigidità della protezione dell'occupazione... 2 Italia, paese dai bassi salari... 4 Ore lavorate... 5 Costo

Dettagli

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA

Dettagli

DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA ed IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA FAMIGLIA E DELLE PARI OPPORTUNITA DELLA ROMANIA IN MATERIA DI PROMOZIONE DELL

Dettagli

SUSSIDIARIETÀ E CONCILIAZIONE

SUSSIDIARIETÀ E CONCILIAZIONE SUSSIDIARIETÀ E CONCILIAZIONE Porre al centro i bisogni della persona e della famiglia Disegnare e coordinare in una prospettiva sussidiaria Politiche integrate che promuovano opportunità, risposte e soluzioni

Dettagli

ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI ARTICOLO 2 DESTINATARI ARTICOLO 3 AMBITO DI APPLICAZIONE

ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI ARTICOLO 2 DESTINATARI ARTICOLO 3 AMBITO DI APPLICAZIONE I.S.E.E. Comune di Caselette ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI Il presente regolamento è finalizzato all individuazione delle condizioni economiche richieste per l accesso alle prestazioni comunali agevolate,

Dettagli

Colmare il divario di retribuzione tra donne e uomini. http://ec.europa.eu/equalpay

Colmare il divario di retribuzione tra donne e uomini. http://ec.europa.eu/equalpay Colmare il divario di retribuzione tra donne e uomini Sommario Cos è il divario di retribuzione tra donne e uomini? Perché persiste il divario di retribuzione tra donne e uomini? Quali azioni ha intrapreso

Dettagli

Adult Education. I Centri Provinciali per l Istruzione degli Adulti (CPIA)

Adult Education. I Centri Provinciali per l Istruzione degli Adulti (CPIA) Adult Education I Centri Provinciali per l Istruzione degli Adulti (CPIA) Il contesto Europeo Circa il 75% degli adulti (tra i 25 e i 64 anni) in Europa hanno completato un percorso di istruzione secondaria

Dettagli

Per vivere serve coraggio

Per vivere serve coraggio Per vivere serve coraggio «Il successo non è mai definitivo, così come non lo sono le sconfitte. Ciò che conta è il coraggio di andare avanti.» La Suva è al vostro fianco Molti lavoratori sono esposti

Dettagli

Luciano Camagni. Condirettore Generale Credito Valtellinese

Luciano Camagni. Condirettore Generale Credito Valtellinese Luciano Camagni Condirettore Generale Credito Valtellinese LA S PA S PA: area in cui i cittadini, le imprese e gli altri operatori economici sono in grado di eseguire e ricevere, indipendentemente dalla

Dettagli

L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione

L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione un po di storia le istituzioni e gli organi dell UE alcune informazioni di base sui paesi membri PAUE 05/06 I / 1 Cronologia dell Unione Europea 1951

Dettagli

IL NOSTRO MERCATO DEL LAVORO È IL MENO EFFICIENTE D EUROPA L

IL NOSTRO MERCATO DEL LAVORO È IL MENO EFFICIENTE D EUROPA L IL NOSTRO MERCATO DEL LAVORO È IL MENO EFFICIENTE D EUROPA L Italia è 136esima a livello mondiale e ultima in Europa: dal 2011 siamo retrocessi di 13 posizioni. Continuano a pesare la conflittualità tra

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

IL RINCARO CARBURANTI ANALISI E INCIDENZA SULLE FAMIGLIE ITALIANE. IL CONFRONTO CON L EUROPA.

IL RINCARO CARBURANTI ANALISI E INCIDENZA SULLE FAMIGLIE ITALIANE. IL CONFRONTO CON L EUROPA. IL RINCARO CARBURANTI ANALISI E INCIDENZA SULLE FAMIGLIE ITALIANE. IL CONFRONTO CON L EUROPA. I rincari del carburante non rappresentano più una sorpresa per gli automobilisti italiani. I prezzi della

Dettagli

Migrazioni e statistiche demografiche dei migranti

Migrazioni e statistiche demografiche dei migranti Migrazioni e statistiche demografiche dei migranti Questo articolo presenta le statistiche dell'unione europea (UE) in materia di migrazioni internazionali, la popolazione di cittadini autoctoni e stranieri

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

EaSI Employment and Social Innovation. Assi PROGRESS e EURES

EaSI Employment and Social Innovation. Assi PROGRESS e EURES Provincia di Pistoia EaSI Employment and Social Innovation Assi PROGRESS e EURES Potenzialità per il lavoro e l integrazione sociale su scala europea Carla Gassani Servizio Politiche attive del Lavoro,

Dettagli

LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PER INVESTIMENTI FISSI: CONFRONTO EUROPEO ESTRATTO DALL OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI GIUGNO

Dettagli

Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013

Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013 Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013 1 L interesse europeo Negli ultimi anni, l interesse della Commissione europea per l inclusione sociale è cresciuto

Dettagli

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO ********** Allegato sub A alla deliberazione C.C. n. 70 del 26 maggio 2003 REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DEGLI INTERVENTI ECONOMICI NEL CAMPO DEI SERVIZI SOCIALI Premessa

Dettagli

NOI E L UNIONE EUROPEA

NOI E L UNIONE EUROPEA VOLUME 1 PAGG. IX-XV MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE NOI E L UNIONE EUROPEA 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: paese... stato... governo...

Dettagli

Le politiche per l occupazione giovanile in Spagna

Le politiche per l occupazione giovanile in Spagna Le politiche per l occupazione giovanile in Spagna Jordi García a Viña Pepa Burriel Rodríguez Universitat de Barcelona INDICE Situazione Economica Riferimenti storici Situazione attuale Soluzioni concrete

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

Risparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice

Risparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? L indebitamento delle famiglie italiane Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia 1 Risparmi e debiti delle famiglie

Dettagli

Nelle regioni meno sviluppate che si iscrivono nell obiettivo di convergenza, il Fondo Sociale Europeo sostiene:

Nelle regioni meno sviluppate che si iscrivono nell obiettivo di convergenza, il Fondo Sociale Europeo sostiene: FONDO SOCIALE EUROPEO IN ROMANIA Il Fondo Sociale Europeo (FSE) è lo strumento principale tramite il quale l Unione Europea finanzia gli obiettivi strategici delle politiche di occupazione. Da 50 anni,

Dettagli

Patto europeo. per la salute mentale e il benessere. Bruxelles, 12-13 GIUGNO 2008

Patto europeo. per la salute mentale e il benessere. Bruxelles, 12-13 GIUGNO 2008 Patto europeo per la salute mentale e il benessere CONFERENZA DI ALTO LIVELLO DELL UE INSIEME PER LA SALUTE MENTALE E IL BENESSERE Bruxelles, 12-13 GIUGNO 2008 Slovensko predsedstvo EU 2008 Slovenian Presidency

Dettagli

4I LAUREATI E IL LAVORO

4I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 35 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della

Dettagli

Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale

Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale La biblioteca multiculturale Porta di accesso a una società di culture diverse in dialogo Tutti viviamo in una società sempre più eterogenea. Nel mondo vi

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, BIANCONI Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione

Dettagli

Dall'1 gennaio 2006 ricevere cure sanitarie mentre ci si trova in un paese europeo diverso dal proprio,

Dall'1 gennaio 2006 ricevere cure sanitarie mentre ci si trova in un paese europeo diverso dal proprio, Dall'1 gennaio 2006 ricevere cure sanitarie mentre ci si trova in un paese europeo diverso dal proprio per motivi di lavoro studio o vacanza è diventato più semplice grazie alla tessera sanitaria europea

Dettagli

Ruolo della famiglia nella gestione della disabilità

Ruolo della famiglia nella gestione della disabilità Associazione Culturale G. Dossetti MALATTIE RARE E DISABILITA Palazzo Marini Camera dei Deputati Roma,1 Dicembre 2006 Ruolo della famiglia nella gestione della disabilità Anna Maria Comito Presidente COFACE-Handicap

Dettagli

1. Introduzione e finalità delle Linee guida

1. Introduzione e finalità delle Linee guida LINEE GUIDA PER L ACQUISTO DI TRATTAMENTI ALL ESTERO - Versione finale, 09.11.2005 1. Introduzione e finalità delle Linee guida Il Gruppo ad alto livello sui servizi sanitari e l'assistenza medica ha deciso

Dettagli

CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE

CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE 42 CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 220/I0093427 P.G. NELLA SEDUTA DEL 20/12/2004 A RIFERIMENTI NORMATIVI L. 285/1997, art. 4 La L. 285/1997

Dettagli

4 I LAUREATI E IL LAVORO

4 I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI

VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI C E N S I S VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA FAMIGLIA La ricerca del Censis Sintesi Roma, 11 giugno 2014 Il Censis ha sviluppato un modello per stimare l impatto economico e sull occupazione

Dettagli

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età

Dettagli

PREZZI ALL IMPORTAZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

PREZZI ALL IMPORTAZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI 17 giugno 2015 Aprile 2015 PREZZI ALL IMPORTAZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI Nel mese di aprile 2015 l indice dei prezzi all importazione dei prodotti industriali aumenta dello 0,5% rispetto al mese precedente

Dettagli

Una simulazione degli effetti della riforma previdenziale C l o e D ll Aringa Presidente REF Ricerche www.refricerche.it

Una simulazione degli effetti della riforma previdenziale C l o e D ll Aringa Presidente REF Ricerche www.refricerche.it Una simulazione degli effetti della riforma previdenziale Presidente REF Ricerche www.refricerche.it Un analisi fondata su coorti e tempo Età nell anno t: Anno Nascita 2004 2011 2020 1950 54 61 70 1955

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 GARANTIRE LA VISIBILITÀ DELLA POLITICA DI COESIONE: NORME IN MATERIA DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE PER IL PERIODO 2014-2020 POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea

Dettagli

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

Centro Studi Confagricoltura Digital Divide: diffusione delle infrastrutture di comunicazione a banda larga in Italia 17 marzo 2014 Bollettino Flash

Centro Studi Confagricoltura Digital Divide: diffusione delle infrastrutture di comunicazione a banda larga in Italia 17 marzo 2014 Bollettino Flash Centro Studi Confagricoltura Digital Divide: diffusione delle infrastrutture di comunicazione a banda larga in Italia Bollettino Flash 17 marzo 2014 Confagricoltura ha espresso più volte la propria preoccupazione

Dettagli

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n. 42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640 Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Accredited - Agréé U.O.C. SERVIZIO CONVENZIONI Via G. Murari

Dettagli

Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6

Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6 Dopo la separazione: affidamento dei figli e madri sole Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6 1 L affidamento dei figli: a

Dettagli

Cosa è il Volontariato?

Cosa è il Volontariato? VOLONTARIATO Cosa è il Volontariato? Attività all'interno di una organizzazione strutturata Aree di intervento: ambiente, arte, cultura, conservazione del patrimonio culturale, disabilità, disagio sociale,

Dettagli

Decentramento e federalismo

Decentramento e federalismo Decentramento e federalismo Teoria economico-finanziaria dell ottimo livello di governo. Principi: ECONOMIA PUBBLICA (6) Le giustificazioni del decentramento e del federalismo sussidiarietà; responsabilità;

Dettagli

LE POLITICHE DELL U.E. PER LA SCUOLA LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE EUROPEE

LE POLITICHE DELL U.E. PER LA SCUOLA LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE EUROPEE GOVERNO ITALIANO Dipartimento Politiche Comunitarie COMMISSIONE EUROPEA PARLAMENTO EUROPEO LE POLITICHE DELL U.E. PER LA SCUOLA LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE EUROPEE LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE EUROPEE

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica e dell innovazione Direzione generale dei rapporti europei ed internazionali INFORMATIVA OMS: ATTIVITÀ FISICA Traduzione non ufficiale a cura di

Dettagli

Proposta di regolamento generale

Proposta di regolamento generale Analisi delle priorità e degli obiettivi della in relazione alla proposta di regolamento generale dei Fondi del QSC Fondi del Quadro Strategico Comune (QSC) Obiettivi Una crescita intelligente: sviluppare

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

SOCIOLOGIA. Il lavoro delle donne. Caratteristiche della partecipazione. Conciliazione tra lavoro e famiglia

SOCIOLOGIA. Il lavoro delle donne. Caratteristiche della partecipazione. Conciliazione tra lavoro e famiglia SOCIOLOGIA Il lavoro delle donne I nodi della partecipazione Il lavoro delle donne Caratteristiche della partecipazione Conciliazione tra lavoro e famiglia Caratteristiche dell occupazione femminile I

Dettagli

CERTIFICATO RIGUARDANTE L AGGREGAZIONE DEI PERIODI DI ASSICURAZIONE, OCCUPAZIONE O RESIDENZA. Malattia maternità decesso (assegno) invalidità

CERTIFICATO RIGUARDANTE L AGGREGAZIONE DEI PERIODI DI ASSICURAZIONE, OCCUPAZIONE O RESIDENZA. Malattia maternità decesso (assegno) invalidità COMMISSIONE AMMINISTRATIVA PER LA SICUREZZA SOCIALE DEI LAVORATORI MIGRANTI E 104 CH (1) CERTIFICATO RIGUARDANTE L AGGREGAZIONE DEI PERIODI DI ASSICURAZIONE, OCCUPAZIONE O RESIDENZA Malattia maternità

Dettagli

LINEE GUIDA PER L ASSISTENTE SPECIALISTICO ALL INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI.

LINEE GUIDA PER L ASSISTENTE SPECIALISTICO ALL INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI. LINEE GUIDA PER L ASSISTENTE SPECIALISTICO ALL INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI. Il progetto educativo e di integrazione scolastica degli alunni disabili nelle scuole pubbliche committenti del Consorzio

Dettagli

LA SPESA SOCIALE IN EUROPA. Franco Chittolina

LA SPESA SOCIALE IN EUROPA. Franco Chittolina LA SPESA SOCIALE IN EUROPA Franco Chittolina IL MODELLO SOCIALE EUROPEO - cultura dei diritti + solidarietà tra i gruppi sociali, le generazioni e i territori della comunità cui si appartiene = il MSE

Dettagli

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE INDICE LA PREMESSA PAG. 2 VITA UTILE RESIDUA E DURATA DELLA FORNITURA: LE APPARECCHIATURE RICONDIZIONATE

Dettagli

L impatto dell attuale crisi economica sulle imprese del settore TURISMO

L impatto dell attuale crisi economica sulle imprese del settore TURISMO Consultazione della Commissione Europea L impatto dell attuale crisi economica sulle imprese del settore TURISMO Lanciata dalla Commissione Europea lo scorso 17 febbraio, la consultazione ha lo scopo di

Dettagli