Il futuro delle Residenze Sanitarie Assistenziali Protagonisti del cambiamento. Dal SOSIA al VAOR: cosa si nasconde dietro un acronimo
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- Rita Castelli
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1 SPERIMENTAZIONE VAOR REGIONE LOMBARDIA Il futuro delle Residenze Sanitarie Assistenziali Protagonisti del cambiamento Brescia 1 giugno 2013 Dal SOSIA al VAOR: cosa si nasconde dietro un acronimo Stefano Mantovani Nursing SIGG Lombardia
2 Come nasce interrai Long Term Care Facility 1987 Legge OBRA (USA) Svariate riforme delle NH (uso psicotropi, etc.) Obbligatorietà di uno strumento uniforme di valutazione 1991 RAI-MDS è in uso in tutte le nursing home del Paese (USA) 2007 COME NASCE Nasce la nuova Suite di Strumenti interrai per i diversi setting di cura
3 STRUMENTI E SETTING InterRAI suite di strumenti PUA e dimissione Ospedaliera interrai CA RSA/Strutture Res. e semires. interrai LTCF Cure Domiciliari interrai-hc Salute mentale interrai-mh Comunità interrai-cha Case per anziani interrai-al Cure palliative interrai-pc Acuzie interrai-ac Post-acuzie riabilitazione interrai-pac una persona, un record
4 Identificazione bisogni e problematiche assistenziali Guida all identificazione degli obiettivi assistenziali ( problem solving ) Programmazione intervento assistenziale (prevenzione, cura, riabilitazione) Migliorare la funzione e la qualità di vita Ottimizzare l allocazione Ridurre l utilizzo dei servizi non necessari Long-term case management Controllo qualità (banca dati) Obiettivi OBIETTIVI
5 Il RAI ha migliorato l assistenza negli Stati Uniti?* Riduzione del 40% dell uso di mezzi di contenzione in particolare in pazienti cognitivamente sani Diminuzione dell uso di catetere vescicale Miglioramento della prevenzione dei decubiti Aumento dei pazienti coinvolti in attività. Significativa riduzione del declino funzionale nelle ADL, nello stato cognitivo, nella continenza e nei problemi psico-sociali Riduzione della prevalenza di piaghe da decubito, disidratazione e malnutrizione Riduzione della ospedalizzazione senza aumento della mortalità. * Bernabei R, Landi F. Journal Gerontology MS, special issue, march 2008 HA FUNZIONATO?
6 DIFFUSIONE mondo North America Canada USA Europe Iceland, Norway, Sweden, Denmark, Finland Netherlands, Germany, UK, Switzerland, France, Poland, Italy, Spain, Estonia, Czech Republic, Belgium, Austria, Portugal, Lithuania Central/ South America Chile, Mexico, Brazil, Belize, Peru, Cuba Middle East Israel Asia/Pacific Rim Japan, South Korea, Taiwan, China, Hong Kong, Australia, New Zealand, India
7 DIFFUSIONE Europa Diffusione strumenti interrai in Europa RAI 2.0 RAI-HC interrai LTCF interrai MH interrai PAC interrai PC interrai CHA interrai AC interrai CA interrai HC interrai AL
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9 InterRAI Long Term Care Facility (LTCF) AREE DI INDAGINE SEZIONE A. INFORMAZIONI DI IDENTIFICAZIONE SEZIONE B. DATI PERSONALI ALL INGRESSO SEZIONE C. STATO COGNITIVO SEZIONE D. COMUNICAZIONE/SFERA UDITIVA/VISIVA SEZIONE E. UMORE E COMPORTAMENTO SEZIONE F. BENESSERE PSICOSOCIALE SEZIONE G. FUNZIONE FISICA SEZIONI H. CONTINENZA SEZIONE I. DIAGNOSI DI MALATTIA SEZIONE J. CONDIZIONI DI SALUTE SEZIONE K. STATO NUTRIZIONALE/CAVO ORALE SEZIONE L. CONDIZIONI DELLA CUTE SEZIONE M. COINVOLGIMENTO IN ATTIVITA SEZIONE N. FARMACI SEZIONE O. TRATTAMENTI E PROCEDURE SEZIONE P. RESPONSABILITA LEGALE 350 Item circa per una «fotografia» raffinata delle condizioni di salute della Persona
10 InterRAI Long Term Care Facility (LTCF) ESITI DELL INDAGINE AREE PROBLEMATICHE Prevenzione Condizioni Cardio-Respiratorie Consumo Tabacco/Alcool Farmaci Promozione attività fisica Disidratazione Relazioni sociali Incontinenza urinaria ADL Stato cognitivo Piaghe da decubito Dolore Comportamento Comunicazione Cadute Umore Disturbi intestinali Mezzi di contenzione Nutrizione enterale Stato confusionale acuto Nutrizione Attività 22 aree problematiche. Ossia il sistema sintetizza le risposte ai 350 item in 22 problemi evidenziandone la presenza e la gravità
11 InterRAI Long Term Care Facility (LTCF) ESITI DELL INDAGINE Per ogni area problematica lo strumento offre il Protocollo di Valutazione Clinica, ossia una linea guida comportamentale che favorisce la «omogeneizzazione» dei comportamenti assistenziali Ogni area problematica attiva dovrà essere utilizzata per la produzione di un PAI Offre il Personal Health Profile, una sintesi delle principali scale per che può essere usata come sintesi della valutazione e riferimento per il PAI Offre la classe RUG di appartenenza della persona come elemento predittivo del Carico Assistenziale Atteso. Sono complessivamente 44 classi riaggregate in 7 macro-classi di assorbimento di risorsa.
12 ESITI DELL INDAGINE RUG Il sistema RUGs (Resource Utilization Groups) è un algoritmo di definizione del case - mix assistenziale delle strutture residenziali che opera attraverso la classificazione dei pazienti in gruppi a diverso assorbimento di risorse. E stato sviluppato da un gruppo di ricercatori americani su mandato della Health Care Financing Administration (Fries 1985, Cooney 1985) ed è stato costruito utilizzando come base informativa il Resident Assessment Instrument (RAI), strumento di valutazione multidimensionale che attraverso il Minimum Data Set (MDS) indaga le principali aree problematiche dei pazienti inseriti in programmi di assistenza a lungo termine. (Morris 1997)
13 Il RUG utilizza solamente una parte delle informazioni contenute nel MDS e la attribuzione del paziente al gruppo RUG di appartenenza viene ottenuta compilando 109 items della più complessa scheda di valutazione. Il criterio di attribuzione tiene conto solo marginalmente delle diagnosi di malattie in corso, realizzando un sistema di classificazione a cascata che prende in considerazione le problematiche di maggior impegno assistenziale e le incrocia con una scala di disabilità basata sulle Activity on Daily Living (ADL).
14 Attraverso una serie di revisioni si è giunti alla versione III (Fries 1994), che individua 44 gruppi di assorbimento omogeneo di risorse e comprende tipologie di pazienti inseriti in programmi riabilitativi. L architettura del RUG III prevede 44 gruppi, raccolti a loro volta in 7 raggruppamenti principali che sono: I MACRO CLASSI RUG MICRO CLASSI RUG Special Rehabilitation Riabilitazione Specialistica 1-14 Extensive Care Cure Intensive Special Care Cure specialistiche Clinically Complex Polipatologia Impaired Cognition Deficit Cognitivi Behaviour Problems Deficit Comportamentali Reduced Physical Functions Funzione Fisica Ridotta 35-44
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17 Applicazione Pratica: la fotografia al 30/09/2012 delle Problematiche degli 82 ospiti valutati alla RSA Don Cuni di Magenta STATO CONFUSIONALE NUTRIZIONE ATTIVITA MEZZI CONTENZIONE UMORE CADUTE COMUICAZIONE COMPORTAMENTO DOLORE PIAGHE DA DECUBITO STATO COGNITIVO ADL INCONTI. URINARIA RELAZIONI SOCIALI DISIDRATAZIONE ATTIVITA' FISICA CARDIORESPIRATORIO PREVENZIONE Aree Problematiche Ospiti RSA a settembre AREA PROBLEMATICA CRITICO AREA PROBLEMATICA LIEVE AREA PROBLEMATICA ASSENTE
18 Comparazione Classi Sosia Versus Macro Classi RUG RSA Don Cuni 30/09/2012 % CLASSI SOSIA % CLASSI RUG 1 37,80% 1 0,00% Riabilitazione Specialistica 2 1,00% 2 25,61% Cure Intensive 3 29,30% 3 3,65% Cure specialistiche 4 1,00% 4 19,52% Polipatologia 5 4,87% 5 6,10% Deficit Cognitivi 6 1,00% 6 0,00% Deficit Comportamentali 7 14,63% 7 Funzione Fisica 45,12% Ridotta 8 10,40% 100,00% 100,00%
19 ANALISI FUNZIONE FISICA RIDOTTA M' DIE M' SETT 35 PE2 0 0,00% PE ,05% PD2 0 0,00% PD1 5 13,51% PC2 0 0,00% PC1 3 8,11% PB2 0 0,00% PB1 4 10,81% PA2 0 0,00% PA1 5 13,51% ,00% CLINICAMENTE COMPLESSI M' DIE M' SETT 15 SE3 5 25,00% SE ,00% SE1 1 5,00% ,00%
20 CURE SPECIALISTICHE M' DIE M' SETT 20 SSA 0 0,00% SSB 2 33,33% SSC 4 66,67% POLIPATOLOGIA M' DIE M' SETT 26 CA1 2 14,29% CA2 1 7,14% CB1 3 21,43% CB2 1 7,14% CC1 6 42,86% CC2 1 7,14% DEFICIT COGNITIVI M' DIE M' SETT 30 IA1 1 20,00% IA2 0 0,00% IB1 4 80,00% IB2 0 0,00% CURE INTENSIVE M' DIE M' SETT 15 SE3 5 25,00% SE ,00% SE1 1 5,00%
21 Grazie
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