MICROFINANZA E POLITICHE PER L INCLUSIONE SOCIALE

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1 MICROFINANZA E POLITICHE PER L INCLUSIONE SOCIALE 22/11/2011 Gian Paolo Barbetta Università Cattolica di Milano e Fondazione Cariplo

2 Le molte «esclusioni sociali» - 1 Quello di «esclusione sociale» è un concetto dibattuto e sfuggente (multiforme, relativo e dinamico): l esclusione coincide con la povertà? l esclusione causa povertà? o vale l inverso? La misurazione della «esclusione sociale» è particolarmente complessa e non ha ancora raggiunto standard condivisi

3 Le molte «esclusioni sociali» - 2 Diverse sono le cause di una possibile esclusione sociale: esclusione dal mercato del lavoro uscita precoce dal sistema dell istruzione impossibilità di accedere al mercato immobiliare perdita di salute / disabilità difficoltà di accesso al credito altro ancora

4 Il paradigma dell inclusione - 1 A partire dagli anni novanta, l inclusione sociale (e non solo la povertà materiale) diventa l obiettivo delle politiche pubbliche Al contempo, si presta sempre maggiore cura a Al contempo, si presta sempre maggiore cura a evitare la «trappola della povertà»: politiche, specie trasferimenti incondizionati, che creano incentivi a permanere in una condizione di dipendenza dal sussidio pubblico

5 Il paradigma dell inclusione - 2 Il paradigma diventa quello dell aumento delle possibilità individuali (della «capacitazione»), della restituzione di autonomia, dell incremento della responsabilità personale E una tendenza generale: non solo nelle politiche del lavoro (che diventano «attive»), ma anche in quelle della formazione del capitale umano (innalzamento obbligo, formazione permanente, re-training, ecc.), della salute (prevenzione), della disabilità (autonomia, dopo di noi, ecc.)

6 La crisi finanziaria ed economica La crisi finanziaria ed economica aggrava: le condizioni sul mercato del lavoro (minore crescita economica, disoccupazione, ecc.) le condizioni del sistema di welfare(debito pubblico elevato, spinta al rientro da deficit e debito, maggiore pressione sugli ammortizzatori automatici) le condizioni sul mercato del credito(vincoli di patrimonializzazione delle banche ed effetti sulla disponibilità di credito) La gestione dell inclusione sociale è più complessa

7 Il mercato del lavoro e l inclusione Il mercato del lavoro è storicamente il principale meccanismo di inclusione sociale: generatore di reddito e perciò di potenziale autonomia individuale generatore di status e di riconoscimento sociale Molte politiche di inclusione puntano ad incentivare e favorire l ingresso degli «esclusi» nel mercato del lavoro(politiche attive), lavorando sui fattori di successo dell offerta di lavoro (capitale umano e produttività) e sugli incentivi alla domanda di lavoro (sgravi fiscali, flessibilità, ecc.)

8 Imprenditorialità ed inclusione In contesti in cui il mercato del lavoro è particolarmente difficile (a causa di alta disoccupazione o di crisi settoriali di tipo strutturale, sempre più probabili in sistemi economici globalizzati, dove le attività manifatturiere si re-distribuiscono su scala mondiale) l auto-imprenditorialità può costituire una delle ricette per favorire l occupazione e l inclusione.

9 Imprenditorialità e credito La disponibilità di credito è un requisito indispensabile per l avvio di attività imprenditoriali e per innescare processi di sviluppo. E la ragione storica della proprietà pubblica delle banche: quello del credito è stato a lungo un mercato particolare. Mercato creditizio, asimmetria informativa e garanzie. Perché i prezzi non funzionano nel mercato del credito: le ragioni del razionamento

10 Imprenditorialità e micro-credito I poveri, tipicamente privi di garanzie, hanno maggiori probabilità di subire il razionamento del credito Per questo nascono i progetti e le istituzioni Per questo nascono i progetti e le istituzioni del micro-credito, che immaginano nuovi sistemi per evitare gli effetti dell asimmetria informativa

11 La micro-finanza ed il micro-credito - 1 Che cos è il microcredito? Erogazione di piccoli prestiti a individui «razionati» sul mercato tradizionale del credito perché privi di garanzie adeguate. Caratteristiche del microcredito nei PVS: Prestiti di piccola entità Tassi di interesse più alti del mercato Per progetti di investimento produttivo (come controllare?) Senza garanzie individuali, ma spesso con meccanismi di «peer monitoring»

12 La micro-finanza ed il micro-credito - 2 Che cos è la micro-finanza? Erogazione di ulteriori servizi finanziari (oltre al credito) a soggetti «esclusi» dal mercato finanziario tradizionale (servizi di deposito, di risparmio, di pagamento, di investimento, ecc.). Alcune caratteristiche innovative: Uso della rete del micro-credito per veicolare prodotti diversi da quelli finanziari (es. prodotti assicurativi, gruppi di acquisto collettivo, proprietà collettiva delle utilities, ecc.) La dimensione del «peer monitoring» è cruciale

13 Il micro-credito funziona? La questione è dibattuta: Se la misura dell efficaciaè il numero di clienti, si potrebbe dire che funziona (nei PVS) Se la misura è la capacità di fare uscire dalla povertà (cioè da una potenziale condizione di esclusione), la risposta è meno certa. Analisi serie (con metodologie controfattuali) evidenziano risultati incerti e controversi Forse serve se chi chiede il prestito ha una «forte vocazione ed una minima esperienza imprenditoriale» Quasi certamente non serve se mancano queste caratteristiche diventa «credito al consumo», pericolosamente vicino ai sub-prime (quando il credito fa male)

14 Il micro-credito in Italia - 1 Agli esordi Contesto molto diverso: Fabbisogno minimo assai più elevato Contesto normativo/regolamentare più complesso Assenza di «garanzie collettive» Pochissime esperienze condotte con competenza e managerialità Tassi di default molto alti (con pochissime eccezioni)

15 Il micro-credito in Italia - 2 Tendenza a usarlo in circostanze inadatte: Come strumento di sostegno al reddito Senza progetti che producano «valore aggiunto» Senza adeguati meccanismi di filtro (sulla sola base del «bisogno») Non è uno strumento di «lotta alla povertà», ma piuttosto di «sostegno dell imprenditorialità». Se usato scorrettamente produce più danni che benefici. Da affiancare ad altri strumenti, più legati alla logica del trasferimento condizionato

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