La normativa: dal credito al consumo al credito ai consumatori

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La normativa: dal credito al consumo al credito ai consumatori"

Transcript

1 Trasparenza e credito ai consumatori e credito ai consumatori 5 La normativa: dal credito al consumo al credito ai consumatori 2011 ABISERVIZI S.p.A. - Riproduzione vietata - Tutti i diritti sono riservati.

2 Trasparenza e credito ai consumatori INDICE Introduzione Schema della direttiva europea 48/2008 sul credito ai consumatori Gli obiettivi della legge delega in materia di credito al consumo

3 INTRODUZIONE Trasparenza e credito ai consumatori La normativa relativa ai rapporti con i consumatori e, più in generale, con le famiglie in materia di servizi bancari, è stata profondamente modificata negli ultimi anni (gli interventi normativi hanno interessato le disposizioni in materia di in materia di trasparenza, soluzione delle controversie, antiterrorismo e antiriciclaggio, usura, servizi di pagamento, prestiti contro cessione del quinto, carte di credito e, infine, di credito ai consumatori). Un passaggio normativo fondamentale è costituito dal recepimento della direttiva europea sul credito ai consumatori. La direttiva europea del 2008 (2008/48/CE) è dedicata alla regolamentazione dei contratti di credito ai consumatori e persegue la piena armonizzazione delle regole, per garantire un livello elevato ed equivalente di tutela dei consumatori dell Unione e favorire la libera circolazione delle offerte di credito nelle migliori condizioni sia per gli operatori dell offerta sia per i soggetti che rappresentano la domanda. La piena armonizzazione implica che gli stati membri non possano mantenere o introdurre disposizioni nazionali che vadano in direzioni differenti rispetto a quanto indicato esplicitamente dalla normativa. Tuttavia, su quanto non espressamente richiamato dalla direttiva, essi possono adottare le scelte ritenute più opportune sempre che non sviliscano o permettano di eludere il portato della direttiva. Agli Stati membri vengono anche lasciati alcuni margini di discrezionalità in base ai quali essi possono decidere di applicare o meno una norma o scegliere le modalità e i contenuti di un adempimento. SCHEMA DELLA DIRETTIVA EUROPEA 48/2008 SUL CREDITO AI CONSUMATORI La direttiva 2008/48/CE è stata approvata dal Parlamento Europeo il 16 gennaio, successivamente dal Consiglio e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 22 maggio Essa è entrata in vigore l 11 giugno 2008 e introduce numerose innovazioni regolamentari, se posta a confronto con la precedente direttiva sul credito al consumo. Il primo obiettivo è funzionale alla creazione di un mercato del credito al consumo unitario. La riduzione delle barriere nazionali affievolisce la segmentazione dei mercati creditizi e permette una più elevata concorrenza, presupposti per una maggiore efficienza del mercato. La rimozione di ostacoli o difficoltà di ordine giuridico all offerta cross border di credito e la sistematizzazione della regolamentazione del settore contribuiscono ad aumentare la concorrenza diretta e, soprattutto, la concorrenza potenziale e la contendibilità dei mercati. 2

4 Trasparenza e credito ai consumatori Questi fenomeni dovrebbero migliorare l efficienza del mercato rimuovendo le barriere all entrata e all uscita dei mercati nazionali e riducendo la segmentazione geografica dei mercati creditizi. Accanto a ciò, permane anche l obiettivo di un mercato unico e integrato in grado di agevolare la mobilità dei cittadini europei sotto un profilo finanziario, riducendo i vincoli creditizi e favorendo il mantenimento di relazioni fiduciarie anche a distanza. Il secondo obiettivo perseguito esplicitamente dalla direttiva è costituito dal raggiungimento di un livello di tutela del consumatore adeguato e sufficiente ad assicurare la fiducia dei consumatori. La tutela del consumatore deve essere similare in tutti gli stati membri, sia per una condizione di equità verso i cittadini europei ma soprattutto per consolidare i meccanismi fiduciari che si pongono alla base del funzionamento di un mercato del credito al consumo integrato. Questa, rappresenta una condizione alla base della libera circolazione delle offerte di credito e delle migliori condizioni possibili, sia per gli operatori dell'offerta che per i consumatori. La direttiva 2008/48/CE adotta un approccio finalizzato alla piena armonizzazione mirata per ragioni di integrazione e, in particolare, di level playing field dell attività creditizia, con una cesura netta rispetto all impostazione minimalista della precedente normativa. Più efficacemente, si tratta di una full targeted harmonisation poiché, come indicato dall articolo 1 della stessa direttiva, essa si focalizza sugli aspetti chiave dell attività di credito al consumo che garantiscono il perseguimento degli obiettivi. Infatti, la direttiva prevede che nell ambito degli aspetti da essa regolamentati, gli stati membri non debbano mantenere o introdurre disposizioni nazionali differenti da quelle previste dalla direttiva o al di fuori degli spazi consentiti dalla stessa. Allo stesso tempo, per gli aspetti non disciplinati dalla direttiva, gli stati membri sono liberi di introdurre o mantenere norme nazionali. Il punto di partenza della direttiva 48/2008 è costituito dalla definizione del consumatore e dei contratti di credito ai consumatori. Successivamente, essa definisce numerosi obblighi e responsabilità del finanziatore e dei canali distributivi relativi alle attività di comunicazione commerciale e alle attività di negoziazione con il consumatore. Un punto fondamentale riguarda l efficacia sostanziale delle tutele, ragione per cui detti obblighi sono estesi anche ai soggetti che fisicamente presidiano e svolgono le differenti attività creditizie, in particolare i canali distributivi esterni. Essa si fonda sul presupposto che tutti coloro che professionalmente partecipano al processo creditizio debbano essere responsabili per il loro operato. Infine, la direttiva specifica numerose tutele e facoltà per il consumatore a salvaguardia della corretta prestazione del servizio di finanziamento nella fase post contrattuale (cioè successiva alla sottoscrizione del contratto di finanziamento) al fine, da un lato, di concedere dei meccanismi di difesa da decisioni non ponderate o non corrette e, dall altro, di incrementare la contendibilità del consumatore e la concorrenza fra finanziatori, presupposto per una maggiore efficienza del mercato e per il raggiungimento di condizioni economiche più convenienti. La direttiva 48/2008 è stata recepita dal D. Lgs 141/2010, successivamente integrato e rivisto parzialmente con alcuni decreti correttivi. Il Titolo I del D.lgs. n. 141 del 2010 è stato trasfuso nel Testo Unico Bancario (D.lgs. n. 385 del 1993) andando a sostituire il Capo II del Titolo VI del TUB. 3 Il recepimento della direttiva europea sul credito ai consumatori costituisce solo una parte del più ampio intervento legislativo che ha interessato l intera struttura dell offerta di credito al consumo (intesa come insieme di intermediari finanziari, distributori e singoli prodotti di finanziamento).

5 Trasparenza e credito ai consumatori Lo spirito e gli obiettivi della direttiva sono stati ripresi ed ampliati nell ambito della delega data al governo in materia di recepimento della direttiva. Il contenuto della direttiva è stato affiancato da una serie di provvedimenti e revisioni finalizzate ad estendere le tutele previste dalla normativa. Il D. Lgs. 141/2010 regolamenta ambiti ulteriori del processo di finanziamento dei consumatori del mercato del credito al consumo, proponendosi di eliminare o, quanto meno, attenuare alcune distorsioni presenti e di regolamentare la struttura del lato dell offerta, agendo sugli intermediari finanziari (finanziatori) e sugli intermediari del credito (canali distributivi). GLI OBIETTIVI DELLA LEGGE DELEGA IN MATERIA DI CREDITO AL CONSUMO La delega data al governo prevede alcune aree di intervento e completamento che devono essere sviluppate insieme al recepimento della direttiva. Essa prevede, innanzitutto, il rafforzamento e l estensione dei poteri amministrativi inibitori e delle sanzioni per contrastare le violazioni delle disposizioni in materia di trasparenza, anche se concernenti rapporti diversi dal credito al consumo, al fine di assicurare un adeguata reazione a fronte dei comportamenti scorretti a danno della clientela e migliorare la tutela dell intera sfera dell agire finanziario del consumatore. Nell ambito della delega è espressamente richiesto di rimodulare la disciplina delle attività e dei soggetti operanti nel settore finanziario e che, a diverso titolo, erogano finanziamenti ai consumatori e alle famiglie in generale. Si vuole agire sugli intermediari finanziari al fine di consentire l operatività nei confronti del pubblico soltanto ai soggetti che assicurino affidabilità e correttezza dell iniziativa imprenditoriale. Si richiedono, a tal fine, controlli all ingresso in fase autorizzativa della loro attività e, soprattutto strumenti di controllo e sanzionatori più celeri ed efficaci, quali, tra l altro, il divieto di intraprendere nuove operazioni, la sospensione e la cancellazione degli operatori non corretti. Nella delega si colgono indicazioni al governo che muovono verso una riconfigurazione del rapporto finanziatore-consumatore; esse riconoscono, da un lato l importanza dell educazione finanziaria quale strumento di autotutela del consumatore, dall altro sollecitano una maggiore circolarità delle informazioni creditizie (tese a ridurre l asimmetria informativa verticale e orizzontale presente nel mercato) 1 nel rispetto della loro riservatezza e del diritto del consumatore di conoscere la propria situazione nell ambito dei sistemi di informazione creditizia. 4 1 In letteratura, le asimmetrie informative verticali sono quelle che caratterizzano il rapporto fra finanziatore e debitore, le asimmetrie orizzontali sono quelle presenti fra soggetti dello stesso lato del mercato e, nella fattispecie, fra finanziatori.

6 Trasparenza e credito ai consumatori Infine, la delega normativa data al governo si estende alla disciplina dei mediatori creditizi e degli agenti in attività finanziaria, la cui revisione deve assicurare la trasparenza del loro operato e la professionalità dei singoli soggetti. In particolare, sono indicate le caratteristiche societarie, patrimoniali, gestionali, organizzative che i mediatori e gli agenti devono possedere per poter operare nell ambito del credito ai consumatori e le specifiche responsabilità, civili e penali, che da tale attività originano in caso di condotta non corretta. A tal fine, è manifestata l esigenza di istituire un organismo di controllo, avente personalità giuridica, con autonomia organizzativa e statutaria ma sottoposto alla vigilanza della Banca d Italia, con il compito di gestire gli elenchi dei mediatori creditizi e degli agenti in attività finanziaria. Il D. Lgs. 141/2010 come successivamente modificato dai decreti correttivi rappresenta un intervento normativo molto ampio e rilevante. Esso, in estrema sintesi, interviene su: definizione e regole dell attività di credito ai consumatori (recepimento della direttiva europea); trasparenza delle condizioni contrattuali e dei rapporti con i consumatori (integrazione della normativa su trasparenza); soggetti operanti nel settore finanziario (obblighi e requisiti dei finanziatori); agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi (obblighi e requisiti dei canali distributivi). 5

7 Promozione e Marketing: Carmen Lombardo, Ufficio Vendite e Pianificazione e Controllo, ABIFormazione Silvia Quaranta, Ufficio Vendite e Pianificazione e Controllo, ABIFormazione Gloria Ramaglioni, Ufficio Vendite e Pianificazione e Controllo, ABIFormazione

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

2011 ABISERVIZI S.p.A. - Riproduzione vietata - Tutti i diritti sono riservati. Trasparenza e credito ai consumatori.

2011 ABISERVIZI S.p.A. - Riproduzione vietata - Tutti i diritti sono riservati. Trasparenza e credito ai consumatori. 2011 ABISERVIZI S.p.A. - Riproduzione vietata - Tutti i diritti sono riservati. Gli intermediari 1 INDICE Gli intermediari finanziari 2 Gli intermediari del credito (i canali distributivi esterni) 5 L

Dettagli

RISPOSTA DELL ABI ALLA CONSULTAZIONE PUBBLICA DEL MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE SULL ATTUAZIONE DELLE DIRETTIVE 2001/65/CE

RISPOSTA DELL ABI ALLA CONSULTAZIONE PUBBLICA DEL MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE SULL ATTUAZIONE DELLE DIRETTIVE 2001/65/CE RISPOSTA DELL ABI ALLA CONSULTAZIONE PUBBLICA DEL MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE SULL ATTUAZIONE DELLE DIRETTIVE 2001/65/CE e 2003/51/CE E SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE DELL ORGANISMO ITALIANO

Dettagli

Privacy e attività bancaria: evoluzione normativa, sicurezza e innovazione

Privacy e attività bancaria: evoluzione normativa, sicurezza e innovazione www.abiformazione.it Privacy e attività bancaria: evoluzione normativa, sicurezza e innovazione Normativa / Privacy Il nuovo Regolamento Europeo sulla privacy detta nuove regole direttamente applicabili

Dettagli

LA REGOLAMENTAZIONE E I CONTROLLI DI VIGILANZA

LA REGOLAMENTAZIONE E I CONTROLLI DI VIGILANZA LA REGOLAMENTAZIONE E I CONTROLLI DI VIGILANZA IL PERCHÉ DELLA REGOLAMENTAZIONE FINANZIARIA La ragione fondante della regolamentazione risiede nella circostanza di prevenire, ed eventualmente gestire situazioni

Dettagli

II.3 LA BANCA D ITALIA

II.3 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 29 aprile 2011 - Disposizioni in materia di obblighi informativi e statistici delle società veicolo coinvolte in operazioni di cartolarizzazione LA BANCA D ITALIA Visto il Regolamento

Dettagli

AGENZIE DI RATING E COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE DELLE ASSOCIAZIONI DI

AGENZIE DI RATING E COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE DELLE ASSOCIAZIONI DI Studio Legale Losappio Via Ferrucci, 94 www.studiolegalelosappio.it GIUSEPPE LOSAPPIO AGENZIE DI RATING E COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE DELLE ASSOCIAZIONI DI CONSUMATORI La disciplina regolamentare delle

Dettagli

Regolamentazione del sistema finanziario

Regolamentazione del sistema finanziario Regolamentazione del sistema finanziario Prof. Domenico Curcio Cattedra di Mercati e investimenti finanziari 2 Perché regolare il sistema finanziario? Tre motivazioni essenziali: Centralità del sistema

Dettagli

Indice analitico. Capitolo III IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO

Indice analitico. Capitolo III IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO 439 Prefazione... p. 7 Capitolo I IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO 1. La costituzione delle banche e l autorizzazione all esercizio dell attività bancaria...» 9 2. L Albo delle banche e dei gruppi bancari...»

Dettagli

PROGRAMMA. Due quesiti a scelta tra otto proposti dalla Commissione (due per ciascuna materia) tra le seguenti materie:

PROGRAMMA. Due quesiti a scelta tra otto proposti dalla Commissione (due per ciascuna materia) tra le seguenti materie: PROGRAMMA Esperti con orientamento nelle discipline economico-aziendali e/o giuridiche da destinare alla Filiale di Trento (lett. A dell art. 1 del bando) PROVA SCRITTA svolgimento di quattro quesiti a

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Premessa...

INDICE SOMMARIO. Premessa... SOMMARIO Premessa... XVII CAPITOLO 1 L INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA E LE SOCIETÀ FINANZIARIE 1. Il sistema economico e il ruolo dell intermediazione finanziaria... 2 1.1. Intermediazione finanziaria e teorie

Dettagli

ALPHA SGR S.p.A. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE

ALPHA SGR S.p.A. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate... 3 2. Autore del manuale delle procedure interne... 4 3. Finalità del manuale... 4 4. Contenuto

Dettagli

Alta Formazione per il Collegio Sindacale. L impresa bancaria: i doveri e le responsabilità degli Organi di Vertice. Alta Formazione e Master

Alta Formazione per il Collegio Sindacale. L impresa bancaria: i doveri e le responsabilità degli Organi di Vertice. Alta Formazione e Master Alta Formazione e Master Edizione 5/2016 L impresa bancaria: i doveri e le responsabilità degli Organi di Vertice Alta Formazione per il Collegio Sindacale La Circolare 285 della Banca d Italia ha valorizzato

Dettagli

STATO CITTA DEL VATICANO NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO

STATO CITTA DEL VATICANO NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO STATO CITTA DEL VATICANO NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Legge monetaria 31/12/1930, n. 12 adozione lira Convenzione monetaria 29/12/2000 adozione Euro con legge (vaticana) 26/07/2001, n. CCCLVIII Nuova Convenzione

Dettagli

MANUALE DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DI GESTIONE PER LA QUALITA Copia N 00 Assegnata a: Indice del manuale DESCRIZIONE DELL'AZIENDA... 3 MISSION (politica per la qualità)... 3 ORGANIGRAMMA... 4 PROCESSI AZIENDALI E LORO INTERAZIONE... 5 Procedure e correlazione con

Dettagli

Organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi

Organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi Organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi Circolare n. 6/12 contenente disposizioni inerenti gli obblighi di aggiornamento professionale per

Dettagli

Provvedimento della Banca d Italia

Provvedimento della Banca d Italia Provvedimento della Banca d Italia Disposizioni in materia di obblighi informativi e statistici delle società veicolo coinvolte in operazioni di cartolarizzazione LA BANCA D ITALIA Visto il Regolamento

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Capitolo I DALLA MATERIA ECONOMICA DELL ASSICURAZIONE ALLA FORMA GIURIDICA

INDICE SOMMARIO. Capitolo I DALLA MATERIA ECONOMICA DELL ASSICURAZIONE ALLA FORMA GIURIDICA INDICE SOMMARIO Prefazione.... Abbreviazioni.... xiii xviii Capitolo I DALLA MATERIA ECONOMICA DELL ASSICURAZIONE ALLA FORMA GIURIDICA 1. Ladistribuzionedeiprodottiassicurativi... 1 2. Alle radici del

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 29/1 DEL

DELIBERAZIONE N. 29/1 DEL Oggetto: Adeguamento del sistema della contabilità economico-patrimoniale delle aziende sanitarie al Titolo II D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 concernente Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi

Dettagli

Introduzione. 1. Il processo di revisione contabile

Introduzione. 1. Il processo di revisione contabile Introduzione I. Le finalità el oggettodellarevisione... 3 II. I livelli di svolgimento della revisione.................... 4 III. I soggetti coinvolti: revisione interna e revisione indipendente esterna...........................................

Dettagli

La Direttiva sui Servizi di Pagamento - Payment Services Directive

La Direttiva sui Servizi di Pagamento - Payment Services Directive La - Payment Services Directive 01-02-2007 La (Payment Services Directive PSD)è l iniziativa legislativa della Commissione Europea tesa ad ordinare in un singolo quadro normativo l intera materia dei pagamenti

Dettagli

CORSO LA TRASPARENZA BANCARIA MODIFICHE APPORTATE DAL DECRETO LEGISLATIVO 141/2010 AL TUB

CORSO LA TRASPARENZA BANCARIA MODIFICHE APPORTATE DAL DECRETO LEGISLATIVO 141/2010 AL TUB MODIFICHE APPORTATE DAL DECRETO LEGISLATIVO 141/2010 AL TUB Vecchio articolo Nuovo articolo Commenti Art. 127 Regole generali 01. Le Autorità creditizie esercitano i poteri previsti dal presente titolo

Dettagli

Regolamenti 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20 Isvap attuativi del Codice delle Assicurazioni Private

Regolamenti 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20 Isvap attuativi del Codice delle Assicurazioni Private Regolamenti 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20 Isvap attuativi del Codice delle Assicurazioni Private 1 Regolamento n. 14 del 18 febbraio 2008 2 Regolamento concernente le procedure di approvazione delle modifiche

Dettagli

Piano triennale della Trasparenza e Integrità (P.T.T.I.)

Piano triennale della Trasparenza e Integrità (P.T.T.I.) MANTOVA ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Piano triennale della Trasparenza e Integrità (P.T.T.I.) Anni 2015-2017 Predisposto dal Responsabile per la trasparenza Dott. Andrea

Dettagli

RIFORMA DIRITTO SOCIETARIO

RIFORMA DIRITTO SOCIETARIO RIFORMA DIRITTO SOCIETARIO Dal 1 Gennaio 2004 è in vigore il nuovo diritto societario. Cosa cambia? PRINCIPALI OBIETTIVI DELLA RIFORMA riconfermare e rafforzare i doveri degli Amministratori e dei Sindaci

Dettagli

L Ente italiano di accreditamento

L Ente italiano di accreditamento L Ente italiano di accreditamento IL VALORE DELLA CERTIFICAZIONE NEL MERCATO GLOBALE LA CERTIFICAZIONE NEL PANORAMA ITALIANO, EUROPEO E INTERNAZIONALE Emanuele Riva ISF - ICE Direttore Dipartimento Certificazione

Dettagli

Indice. 2 La struttura finanziaria dell economia 15. xiii. Presentazione

Indice. 2 La struttura finanziaria dell economia 15. xiii. Presentazione Indice Presentazione xiii 1 Le funzioni del sistema finanziario 1 1.1 Che cos è il sistema finanziario 2 1.2 La natura e le caratteristiche degli strumenti finanziari 2 1.3 Quali funzioni svolge il sistema

Dettagli

INDICE. pag. Articolo 2 Norme di coordinamento con il testo unico bancario Art Modifiche all articolo 1 del d.lgs. n. 385 del

INDICE. pag. Articolo 2 Norme di coordinamento con il testo unico bancario Art Modifiche all articolo 1 del d.lgs. n. 385 del Decreto legislativo 6 febbraio 2004 n. 37. Modifiche ed integrazioni ai decreti legislativi numeri 5 e 6 del 17 gennaio 2003, recanti la riforma del diritto societario, nonche al testo unico delle leggi

Dettagli

Corso per agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi. Il III correttivo al D.lgs. 141/2010. (Decreto legislativo 19/09/2012 n.169).

Corso per agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi. Il III correttivo al D.lgs. 141/2010. (Decreto legislativo 19/09/2012 n.169). Corso per agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi Il III correttivo al D.lgs. 141/2010. (Decreto legislativo 19/09/2012 n.169). 1 Indice degli argomenti I.L esame del provvedimento. II.Le

Dettagli

I sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. La norma OHSAS 18001

I sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. La norma OHSAS 18001 SISTEMI DI GESTIONE SICUREZZA: ISO 18001 La necessità di sviluppare un sistema di gestione della sicurezza (SGS) per garantire la corretta applicazione delle misure atte a garantire la salute e sicurezza

Dettagli

Vigilanza sull Informativa finanziaria

Vigilanza sull Informativa finanziaria Vigilanza sull Informativa finanziaria a cura di Piera Braja per il Comitato Pari Opportunità dell ODCEC di Torino Comitato Pari Opportunità Gruppo di Lavoro L. 120/2011 Quadro normativo di riferimento

Dettagli

Informativa al Pubblico Ai sensi delle disposizioni di vigilanza prudenziale sulle Banche

Informativa al Pubblico Ai sensi delle disposizioni di vigilanza prudenziale sulle Banche Informativa al Pubblico Ai sensi delle disposizioni di vigilanza prudenziale sulle Banche (Circolare Banca d Italia n. 285/2013 PARTE PRIMA TITOLO III CAPITOLO 2) Situazione riferita al 31 Dicembre 2014

Dettagli

EBA/GL/2015/ Orientamenti

EBA/GL/2015/ Orientamenti EBA/GL/2015/04 07.08.2015 Orientamenti sulle circostanze materiali che costituiscono una minaccia sostanziale per la stabilità finanziaria e sugli elementi relativi all efficacia dello strumento per la

Dettagli

Il presente lavoro, oltre ad essere la giusta conclusione del. ciclo di studi, rappresenta il corollario di un percorso iniziato poco

Il presente lavoro, oltre ad essere la giusta conclusione del. ciclo di studi, rappresenta il corollario di un percorso iniziato poco INTRODUZIONE Il presente lavoro, oltre ad essere la giusta conclusione del ciclo di studi, rappresenta il corollario di un percorso iniziato poco più di un anno fa, quando, grazie anche alla professionalità,

Dettagli

Incontro art. 106 TUB. Le società fiduciarie al bivio di una decisione

Incontro art. 106 TUB. Le società fiduciarie al bivio di una decisione Assosim Incontro art. 106 TUB Le società fiduciarie al bivio di una decisione Fabrizio Tedeschi Chi può decidere? Le società fiduciarie possedute da banche o intermediari italiani, comunitari ed extracomunitari

Dettagli

Percorso - Il credito immobiliare per la rete

Percorso - Il credito immobiliare per la rete www.abiformazione.it Percorso - Il credito immobiliare per la rete Normativa / Trasparenza bancaria Il d.lgs. 72/2016 (cd. Decreto Mutui) - recependo la Direttiva 2014/17/UE (Mortgage Credit Directive

Dettagli

OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO e reti distributive esterne. Avv. Roberto Ferretti Avv. Camilla Merlini

OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO e reti distributive esterne. Avv. Roberto Ferretti Avv. Camilla Merlini OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO e reti distributive esterne Avv. Roberto Ferretti Avv. Camilla Merlini 2 Sommario 1. Le principali novità normative 2. Mediatori creditizi: i principali obblighi antiriciclaggio

Dettagli

ATTIVITA DI CONFORMITA Relazione di Consuntivo Anno 2012

ATTIVITA DI CONFORMITA Relazione di Consuntivo Anno 2012 ATTIVITA DI CONFORMITA Relazione di Consuntivo Anno 2012 Indice I. Premessa... 3 II. Obiettivi... 3 III. Perimetro normativo di riferimento... 3 IV. Attività svolta... 4 4.1 Consulenza... 4 4.2 Controlli...

Dettagli

Manuale di economia degli intermediari finanziari

Manuale di economia degli intermediari finanziari Manuale di economia degli intermediari finanziari Marina Brogi Mario La Torre Sapienza Università di Roma Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Laurea Triennale McGraw-Hill Create: ISBN: 978-11-214-6160-4

Dettagli

PROGRAMMA FORMATIVO E LEARNING 2016

PROGRAMMA FORMATIVO E LEARNING 2016 FORMATIVO E LEARNING 2016 Un progetto formativo innovativo con l obiettivo di favorire un apprendimento attivo ed efficace attraverso uno strumento flessibile come l e learning: conoscenza, formazione

Dettagli

Approvata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012

Approvata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012 Disposizioni in materia di professioni non organizzate Approvata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012 Art. 1. (Oggetto e definizioni). 1. La presente legge, in attuazione dell

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA LA BANCA D ITALIA E LA GUARDIA DI FINANZA

PROTOCOLLO D'INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA LA BANCA D ITALIA E LA GUARDIA DI FINANZA PROTOCOLLO D'INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA LA BANCA D ITALIA E LA GUARDIA DI FINANZA La Banca d Italia e la Guardia di Finanza: VISTI il decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385,

Dettagli

CHI SONO I MEDIATORI CREDITIZI

CHI SONO I MEDIATORI CREDITIZI CHI SONO I MEDIATORI CREDITIZI Qualificazione dell attività E mediatore creditizio colui che professionalmente, anche se non a titolo esclusivo, ovvero abitualmente mette in relazione, anche attraverso

Dettagli

INDICE PRESENTAZIONE LINEAMENTI GENERALI SULLA DISCIPLINA ANTIRICICLAGGIO... 13

INDICE PRESENTAZIONE LINEAMENTI GENERALI SULLA DISCIPLINA ANTIRICICLAGGIO... 13 INDICE PRESENTAZIONE... 11 1. LINEAMENTI GENERALI SULLA DISCIPLINA ANTIRICICLAGGIO... 13 1. Profili evolutivi della normativa antiriciclaggio... 13 2. La IV Direttiva antiriciclaggio... 18 3. I presupposti

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Nota sull Autore... pag. 7 Presentazione...» 9 Avvertenza...» 11 Abbreviazioni...» 13

INDICE SOMMARIO. Nota sull Autore... pag. 7 Presentazione...» 9 Avvertenza...» 11 Abbreviazioni...» 13 INDICE SOMMARIO Nota sull Autore... pag. 7 Presentazione...» 9 Avvertenza...» 11 Abbreviazioni...» 13 PARTE PRIMA LEGGE FALLIMENTARE La legge fallimentare 1. R.D. 16 marzo 1942, n. 267. Disciplina del

Dettagli

BANCA D ITALIA E COLLEGIO SINDACALE

BANCA D ITALIA E COLLEGIO SINDACALE BANCA D ITALIA E COLLEGIO SINDACALE EMANATE DA BANCA D ITALIA a cura di Beatrice Ramasco per il Comitato Pari Opportunità dell ODCEC di Torino Comitato Pari Opportunità Gruppo di Lavoro L. 120/2011 ISCRITTI

Dettagli

PROCEDURE DI CONCILIAZIONE E DI ARBITRATO, SISTEMA DI INDENNIZZO E FONDO DI GARANZIA PER I RISPARMIATORI E GLI INVESTITORI

PROCEDURE DI CONCILIAZIONE E DI ARBITRATO, SISTEMA DI INDENNIZZO E FONDO DI GARANZIA PER I RISPARMIATORI E GLI INVESTITORI PROCEDURE DI CONCILIAZIONE E DI ARBITRATO, SISTEMA DI INDENNIZZO E FONDO DI GARANZIA PER I RISPARMIATORI E GLI INVESTITORI Con lo schema di decreto legislativo adottato oggi dal Consiglio dei Ministri

Dettagli

INDICE-SOMMARIO CAPITOLO PRIMO NOTAZIONI INTRODUTTIVE

INDICE-SOMMARIO CAPITOLO PRIMO NOTAZIONI INTRODUTTIVE CAPITOLO PRIMO NOTAZIONI INTRODUTTIVE 1. I temi trattati................................... 1 2. La complessità del sistema normativo..................... 2 3. Cenni a strumenti finanziari, valori mobiliari,

Dettagli

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA Assessorato dell Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità DECRETO 3 marzo 2011 (G.U.R.S. n. 13 del 25 marzo 2011) Disposizioni in materia di certificazione energetica degli edifici nel territorio della

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Funzione dirigenziale Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi

Dettagli

Rendiconto annuale sull attività di gestione dei reclami

Rendiconto annuale sull attività di gestione dei reclami Rendiconto annuale sull attività di gestione dei reclami Anno 2015 Indice 1. Introduzione pag. 3 2. Assetto organizzativo/procedurale dell Ufficio Reclami pag. 4 3. Reclami pervenuti nell esercizio 2015

Dettagli

I soggetti eroganti il prestito, la rete distributiva e il mercato

I soggetti eroganti il prestito, la rete distributiva e il mercato I soggetti eroganti il prestito, la rete distributiva e il mercato Presentazione IFOAP pagina 1 Introduzione Apprenderemo: I soggetti abilitati ad erogare finanziamenti con cessione del quinto I soggetti

Dettagli

Il Ministro dell'economia e delle Finanze

Il Ministro dell'economia e delle Finanze Segreteria del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio n. 3 a o VISTO il d.lgs. 1 settembre 1993, n. 385, e successive modificazioni, recante il Testo unico delle leggi in materia bancaria

Dettagli

RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL 'USURA

RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL 'USURA Foglio N. 0.00.3 informativo Codice Prodotto Redatto in ottemperanza al D.Lgs. 385 del 1 settembre 1993 "Testo Unico delle leggi in materia bancarie creditizia" (e successive modifiche ed integrazioni)

Dettagli

Piano di razionalizzazione delle società partecipate

Piano di razionalizzazione delle società partecipate Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014) I Introduzione generale 1. Premessa Dopo il Piano Cottarelli, il documento dell agosto 2014 con

Dettagli

15 241/ PREMESSO CHE

15 241/ PREMESSO CHE Accordo di programma ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Siciliana e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare

Dettagli

N. 2 DEL 16 FEBBRAIO Consultazioni. Osservazioni al questionario Consob su raccolta di capitali di rischio tramite portali on-line.

N. 2 DEL 16 FEBBRAIO Consultazioni. Osservazioni al questionario Consob su raccolta di capitali di rischio tramite portali on-line. N. 2 DEL 16 FEBBRAIO 2013 Consultazioni Osservazioni al questionario Consob su raccolta di capitali di rischio tramite portali on-line. Il decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 ( c.d. Decreto crescita

Dettagli

Cessione del quinto dello stipendio: evoluzione della disciplina

Cessione del quinto dello stipendio: evoluzione della disciplina Cessione del quinto dello stipendio: evoluzione della disciplina 1 INTRODUZIONE Apprenderemo: La nozione di cessione del quinto dello stipendio I precedenti storici ed evoluzione normativa della disciplina

Dettagli

Il Microcredito in Italia: normativa, evoluzione e prospettive

Il Microcredito in Italia: normativa, evoluzione e prospettive Il Microcredito in Italia: normativa, evoluzione e prospettive Orrick, Herrington & Sutcliffe (Europe) LLP Avv. Luca Benvenuto Associate 9 giugno 2016 Microcredito: fonti normative Decreto Legislativo

Dettagli

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIPARTIMENTO DEL TESORO DIREZIONE IV

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIPARTIMENTO DEL TESORO DIREZIONE IV IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIPARTIMENTO DEL TESORO DIREZIONE IV Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 (di

Dettagli

Prot Roma, 19 dicembre 2007

Prot Roma, 19 dicembre 2007 Prot. 125367 Roma, 19 dicembre 2007 Oggetto: Decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 14 dicembre 2007 Supplemento Ordinario, n. 268

Dettagli

Oggetto: Attivazione del Sistema informativo Lavoro, formazione, Orientamento LA GIUNTA REGIONALE

Oggetto: Attivazione del Sistema informativo Lavoro, formazione, Orientamento LA GIUNTA REGIONALE Oggetto: Attivazione del Sistema informativo Lavoro, formazione, Orientamento LA GIUNTA REGIONALE Su Proposta dell Assessore al Lavoro e alla Formazione VISTA VISTA la legge statutaria 11 novembre 2004,

Dettagli

D.M. 18 marzo 2010 (1).

D.M. 18 marzo 2010 (1). D.M. 18 marzo 2010 (1). Modalità di offerta e obblighi degli operatori nell'ambito della piattaforma di negoziazione per lo scambio delle quote di gas importato (3). (2) --------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

La struttura del mercato dei confidi 107 e le nuove disposizioni di vigilanza della Banca d Italia

La struttura del mercato dei confidi 107 e le nuove disposizioni di vigilanza della Banca d Italia La struttura del mercato dei confidi 107 e le nuove disposizioni di vigilanza della Banca d Italia Marco Troiani Banca d Italia Servizio Supervisione Intermediari Specializzati Milano 13 febbraio 2012

Dettagli

Prima Commissione ESAME ABBINATO:

Prima Commissione ESAME ABBINATO: ESAME ABBINATO: Pl n. 95/9^ di iniziativa del consigliere Nucera recante: "Caratterizzazione etica degli enti e delle imprese. adeguamento degli enti e delle imprese in regime di convenzione con la regione

Dettagli

TABELLA DI CONCORDANZA. per il recepimento della direttiva 2014/33/UE

TABELLA DI CONCORDANZA. per il recepimento della direttiva 2014/33/UE TABELLA DI CONCORDANZA per il recepimento della direttiva 2014/33/UE Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente della Repubblica

Dettagli

nella pubblica amministrazione PROTOCOLLO D INTESA

nella pubblica amministrazione PROTOCOLLO D INTESA Il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione Il Ministro della Giustizia PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di digitalizzazione, evoluzione ed integrazione

Dettagli

DISPOSIZIONI DI VIGILANZA PER LE BANCHE DISPOSIZIONI DI VIGILANZA PER GLI INTERMEDIARI FINANZIARI CREDITO IMMOBILIARE AI CONSUMATORI

DISPOSIZIONI DI VIGILANZA PER LE BANCHE DISPOSIZIONI DI VIGILANZA PER GLI INTERMEDIARI FINANZIARI CREDITO IMMOBILIARE AI CONSUMATORI DISPOSIZIONI DI VIGILANZA PER LE BANCHE DISPOSIZIONI DI VIGILANZA PER GLI INTERMEDIARI FINANZIARI CREDITO IMMOBILIARE AI CONSUMATORI Documento per la consultazione Luglio 2016 Con il presente documento

Dettagli

CONVEGNO I Confidi Vigilati: nuove opportunità per banche e imprese

CONVEGNO I Confidi Vigilati: nuove opportunità per banche e imprese CONVEGNO I Confidi Vigilati: nuove opportunità per banche e imprese I Confidi vigilati: inquadramento alla luce delle novità previste dal decreto 141/2010 Foggia, 27 settembre 2012 Università di Foggia

Dettagli

Antiriciclaggio: gli obblighi dei professionisti

Antiriciclaggio: gli obblighi dei professionisti Antiriciclaggio: gli obblighi dei professionisti Dr. Nicola Forte Torino, 20 ottobre 2015 19/05/2015 1 Riferimenti normativi Con il D.Lgs. N. 56 del 20 febbraio 2004 è stata recepita in Italia la II Direttiva

Dettagli

2. I CONTRATTI E LA NUOVA TRASPARENZA PER BANCHE E INTERMEDIARI FINANZIARI

2. I CONTRATTI E LA NUOVA TRASPARENZA PER BANCHE E INTERMEDIARI FINANZIARI 2. I CONTRATTI E LA NUOVA TRASPARENZA PER BANCHE E INTERMEDIARI FINANZIARI 2.1. Forma e contenuto dei contratti di mediazione 1 creditizia GLOSSARIO 4 APPROFONDIMENTI 6 NORMATIVA 7 2.1 FORMA E CONTENUTO

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE ai sensi dell art. 5 del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.17389

Dettagli

COMUNE DI ISOLA DI CAPO RIZZUTO PROVINCIA DI CROTONE

COMUNE DI ISOLA DI CAPO RIZZUTO PROVINCIA DI CROTONE COMUNE DI ISOLA DI CAPO RIZZUTO PROVINCIA DI CROTONE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE ASSOCIATO COMUNI DI ISOLA DI CAPO RIZZUTO, COTRONEI,

Dettagli

Le funzioni del sistema finanziario

Le funzioni del sistema finanziario Le funzioni del sistema finanziario 1 1.1 Che cos è il sistema finanziario 1.2 La natura e le caratteristiche degli strumenti finanziari 1.3 Quali funzioni svolge il sistema finanziario 1.3.1 L offerta

Dettagli

Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia

Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia Firmato digitalmente da Sede legale Via Nazionale, 91 - Casella Postale 2484-00100 Roma - Capitale versato Euro

Dettagli

Indice. Cenni di storia dell'ordinamento italiano del mercato mobiliare

Indice. Cenni di storia dell'ordinamento italiano del mercato mobiliare Indice Capitolo I Introduzione 1. La nozione di mercato mobiliare 1 2. Gli intermediari di mercato mobiliare 3 3. Le ragioni di una disciplina speciale del mercato mobiliare 4 4. Dal valore mobiliare allo

Dettagli

MODULO 2 ex D.Lgs. n.231/2001 MODELLO ORGANIZZATIVO

MODULO 2 ex D.Lgs. n.231/2001 MODELLO ORGANIZZATIVO MODULO 2 ex D.Lgs. n.231/2001 MODELLO ORGANIZZATIVO 1 1 Il D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 in materia di responsabilità delle imprese per reati commessi da dipendenti, amministratori o collaboratori 2 2

Dettagli

ORDINE DEGLI ATTUARI

ORDINE DEGLI ATTUARI La Funzione Attuariale in ottica Solvency 2 Coordinamento, gestione e controllo in materia di riserve tecniche A. Chiricosta Roma, 1 luglio 2014 Agenda Indicazioni dalla Lettera al mercato applicazione

Dettagli

Trasparenza Enti, la Civit detta le linee guida

Trasparenza Enti, la Civit detta le linee guida PA Trasparenza Enti, la Civit detta le linee guida by Domenico Pennone 17 Dec 2010 La Commissione per la Valutazione, Trasparenza e l Integrità delle amministrazioni pubbliche (Civit) ha emanato, lo scorso

Dettagli

Decreto Legislativo 18 agosto 2015, n. 135; G.U. 31 agosto 2015 n. 201

Decreto Legislativo 18 agosto 2015, n. 135; G.U. 31 agosto 2015 n. 201 Decreto Legislativo 18 agosto 2015, n. 135; G.U. 31 agosto 2015 n. 201 Attuazione l'articolo 11 Regolamento (UE) n. 260/2012 14 marzo 2012 che stabilisce i requisiti tecnici e commerciali per i bonifici

Dettagli

GESTIONE DEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Sintesi -

GESTIONE DEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Sintesi - GESTIONE DEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Sintesi - INDICE 1. INTRODUZIONE... 2 2. PRINCIPI... 2 1 1. INTRODUZIONE FINCANTIERI opera in un quadro di concorrenza leale con onestà, integrità,

Dettagli

La rimozione degli ostacoli regolamentari: opportunità di economie di scala e di scopo

La rimozione degli ostacoli regolamentari: opportunità di economie di scala e di scopo La rimozione degli ostacoli regolamentari: opportunità di economie di scala e di scopo Roma, 21 giugno 2011 Francesca Passamonti Indice 1. Introduzione 2. Excursus del processo di armonizzazione: verso

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Normativa di riferimento

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Normativa di riferimento LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Normativa di riferimento Settembre 2016 Università degli Studi di Bari Facoltà di Economia Esame di Revisione Aziendale CPA Anno Accademico 2016-2017 Materiale a supporto

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E-mail: info@cdrsangiuseppe.org Sito internet: www.cdrsangiuseppe.org REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA (art. 5 comma 1 del D. Lgs n. 231 del 08/06/20)

Dettagli

Protocollo Gestione degli acquisti

Protocollo Gestione degli acquisti 24//205 di 7 Situazione Revisione Vers. Atto e data di approvazione Motivazione della revisione Autore 24//205 2 di 7 Sommario Generalità3 Scopo3 Campo di applicazione3 Definizioni3 Riferimenti5 Premessa5

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.)

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) Lido di Riva del Garda Immobiliare S.p.A Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) 2015 2017 Predisposto dal responsabile per la trasparenza AGGIORNAMENTO Adottato in data 13.01.2016

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE ED IL TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI RISERVATE E PER LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI DOCUMENTI E DI INFORMAZIONI

REGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE ED IL TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI RISERVATE E PER LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI DOCUMENTI E DI INFORMAZIONI REGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE ED IL TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI RISERVATE E PER LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI DOCUMENTI E DI INFORMAZIONI Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione

Dettagli

DELIBERA N. 255/11/CONS CLASSIFICAZIONE DEI DECODIFICATORI PER LA RICEZIONE DEI PROGRAMMI TELEVISIVI IN TECNICA DIGITALE L AUTORITA

DELIBERA N. 255/11/CONS CLASSIFICAZIONE DEI DECODIFICATORI PER LA RICEZIONE DEI PROGRAMMI TELEVISIVI IN TECNICA DIGITALE L AUTORITA DELIBERA N. 255/11/CONS CLASSIFICAZIONE DEI DECODIFICATORI PER LA RICEZIONE DEI PROGRAMMI TELEVISIVI IN TECNICA DIGITALE L AUTORITA NELLA sua riunione di Consiglio del 5 maggio 2011; VISTA la legge 31

Dettagli

Strumenti finanziari e di Microcredito a supporto dell avviamento di autoimpresa

Strumenti finanziari e di Microcredito a supporto dell avviamento di autoimpresa Strumenti finanziari e di Microcredito a supporto dell avviamento di autoimpresa Introduzione e obiettivi strategici: Valorizzazione del capitale umano Qualsiasi ipotesi di crescita e di sviluppo non può

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Capitolo Primo FORMA DI AMMINISTRAZIONE DELEGATA ALL INTERNO DELLA S.P.A.

INDICE SOMMARIO. Capitolo Primo FORMA DI AMMINISTRAZIONE DELEGATA ALL INTERNO DELLA S.P.A. INDICE SOMMARIO Elenco delle principali abbreviazioni... xiii Capitolo Primo FORMA DI AMMINISTRAZIONE DELEGATA ALL INTERNO DELLA S.P.A. Guida bibliografica... 3 1. La delega all interno delle società per

Dettagli

Pag. 1 di 6 EBS Emanuele Brignole Servizi Genova Procedura gestione servizio retribuzioni Ediz Rev. 00

Pag. 1 di 6 EBS Emanuele Brignole Servizi Genova Procedura gestione servizio retribuzioni Ediz Rev. 00 Pag. 1 di 6 EBS Emanuele Brignole Servizi gestione servizio retribuzioni finalizzata al rispetto degli obblighi di cui al ex D.Lgs 231/01 e L.190/12 la cui inosservanza può comportare specifiche responsabilità

Dettagli

L UNI e l attività di normazione tecnica. Presentazione PMI Italia Università Luiss, 25 ottobre 2013 Alberto Simeoni

L UNI e l attività di normazione tecnica. Presentazione PMI Italia Università Luiss, 25 ottobre 2013 Alberto Simeoni L UNI e l attività di normazione tecnica Presentazione PMI Italia Università Luiss, 25 ottobre 2013 Alberto Simeoni UNI ENTE NAZIONALE ITALIANO DI UNIFICAZIONE Ente operante dal 1921, con personalità giuridica

Dettagli

DIRITTO delle COMUNICAZIONI -Communication Law & Policy- II. Le Autorità Indipendenti

DIRITTO delle COMUNICAZIONI -Communication Law & Policy- II. Le Autorità Indipendenti DIRITTO delle COMUNICAZIONI -Communication Law & Policy- II 2 2. Diritto delle comunicazioni Autorità di regolazione e controllo. Fonti del diritto delle comunicazioni Il diritto delle comunicazioni è

Dettagli

POLITICA DI TRASMISSIONE DEGLI ORDINI

POLITICA DI TRASMISSIONE DEGLI ORDINI POLITICA DI TRASMISSIONE DEGLI ORDINI 1 di 5 Politica di Trasmissione degli Ordini Vegagest Immobiliare Sgr S.p.A. 07/04/2009 INDICE POLITICA DI TRASMISSIONE DEGLI ORDINI... 3 1. INTRODUZIONE... 3 2. OGGETTO

Dettagli

Il credito al consumo

Il credito al consumo Il credito al consumo A cura di Silvia Volpicelli Docente: Silvia Mignani Aprile 2013 Un prodotto multimediale ideato da IFOAP Edizione 2009. Tutti i diritti riservati 1 1 di 33 Introduzione In questa

Dettagli

BANKPEDIA. Abstract. Nell ambito del processo di rafforzamento dell integrazione economica, finanziaria e fiscale dell Unione Europea,

BANKPEDIA. Abstract. Nell ambito del processo di rafforzamento dell integrazione economica, finanziaria e fiscale dell Unione Europea, Il Dizionario Enciclopedico on-line di Banca, Borsa e Finanza * Meccanismo di vigilanza unico - MVU di Giovanni Aversa Voci Pubblicate Abstract Nell ambito del processo di rafforzamento dell integrazione

Dettagli

La società può inoltre compiere qualsiasi operazione che sia necessaria o utile o inerente o connessa al raggiungimento dell'oggetto sociale.

La società può inoltre compiere qualsiasi operazione che sia necessaria o utile o inerente o connessa al raggiungimento dell'oggetto sociale. OGGETTO SOCIALE: AGENZIA DI ASSICURAZIONE; CLAUSOLA DI DISTRIBUZIONE ESCLUSIVA A FAVORE DI UNA COMPAGNIA DI ASSICURAZIONE; RACCOLTA DI ADESIONI A FONDI PENSIONE APERTI Si chiede se sia legittima la clausola

Dettagli

Disposizioni per gli istituti di pagamento. e gli istituti di moneta elettronica

Disposizioni per gli istituti di pagamento. e gli istituti di moneta elettronica Vigilanza bancaria e finanziaria Documento per la consultazione Disposizioni per gli istituti di pagamento e gli istituti di moneta elettronica Il presente documento contiene due schemi di disposizioni

Dettagli

Formazione Personale ATA

Formazione Personale ATA Formazione Personale ATA T E M A T I C A G L I O B I E T T I V I, G L I S T R U M E N T I E L E F U N Z I O N I D E L L A U T O N O M I A S C O L A S T I C A F O R M A T O R E : R I T A G A E T A Principali

Dettagli

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Ministero dello Sviluppo Economico. Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Ministero dello Sviluppo Economico. Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti PROTOCOLLO DI INTESA TRA L AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E IL CONSIGLIO NAZIONALE DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI. 1. PREMESSA Tra i compiti più rilevanti attribuiti alle Autorità amministrative

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER IL MERCATO, LA CONCORRENZA, IL CONSUMATORE, LA VIGILANZA E LA NORMATIVA TECNICA IL DIRETTORE GENERALE VISTA la Direttiva 95/16/CE del Parlamento

Dettagli