ATTIVITA DI CONTRASTO AL FUMO DI TABACCO NELLA REGIONE PIEMONTE: l indagine del Gruppo Tecnico Antitabacco. Gruppo Tecnico Antitabacco - CPO Piemonte
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1 ATTIVITA DI CONTRASTO AL FUMO DI TABACCO NELLA REGIONE PIEMONTE: l indagine del Gruppo Tecnico Antitabacco Gruppo Tecnico Antitabacco - CPO Piemonte Torino, 23 febbraio 2005
2 LE ATTIVITA DI CONTRASTO AL FUMO DI TABACCO IN PIEMONTE: SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE TORINO - 23 FEBBRAIO 2005 INTERVENTI COMUNITARI Dr. Paolo D Elia Gruppo Tecnico Antitabacco CPO Piemonte gruppo.fumo@cpo.it
3 DEFINIZIONE E CAMPO DI INTERVENTO DEGLI INTERVENTI COMUNITARI (I.C.) (1) lavoro attraverso le organizzazioni, i sistemi e le reti sociali per promuovere un ambiente che facilita le scelte salutari dell individuo e in cui l astinenza dal tabacco è la norma. (CAMPO D AZIONE)
4 DEFINIZIONE E CAMPO DI INTERVENTO DEGLI INTERVENTI COMUNITARI (I.C.) (2) creazione di condizioni favorevoli all attuazione di interventi di contrasto del tabagismo quali: coordinamento, costruzione di alleanze, ricerca, documentazione e formazione. (METODOLOGIA)
5 GLI INTERVENTI COMUNITARI IN PIEMONTE ( ) 1. CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE / AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE 2. POLICIES ANTIFUMO NEGLI AMBIENTI DI LAVORO 3. PROMOZIONE DI RETI E ALLENZE ISTITUZIONALI INIZIATIVE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (I) REGIONE PIEMONTE PROVINCE COMUNI INIZIATIVE DELLE ASL E DELLE ASO (II) INIZIATIVE DELLE ASSOCIAZIONI (III)
6 METODOLOGIA DI RACCOLTA DATI I.C. Le iniziative della Regione Piemonte sono state raccolte tramite un intervista con il Responsabile dell Area di Educazione Sanitaria e Promozione della Salute dell Assessorato alla Sanità e tramite la consultazione di svariati documenti pubblicati. Le iniziative di Province e dei Comuni capoluogo di provincia sono state raccolte mediante l invio di una lettera di presentazione della ricerca ai corrispondenti Assessorati alla Salute ed un successivo contattato telefonico. Le iniziative delle Associazioni piemontesi sono state individuate tramite consultazioni su internet, interviste agli Assessorati alla Sanità delle Province e dei Comuni capoluoghi di Provincia, indagini presso i Centri Servizi del Volontariato (CSV) del Piemonte e tramite le informazioni contenute nei questionari restituiti compilati da parte dei RePES di ogni singola ASL. Sono seguite interviste telefoniche e invio di questionari, laddove necessario. Le iniziative di ASO e ASL sono state rilevate sia dai questionari compilati dai RePES che dai progetti presentati in occasione della VII Conferenza Nazionale degli Ospedali per la Promozione della Salute (Torino, novembre 2003) e del Seminario Regionale Promozione della Salute e Servizio Sanitario Regionale (Torino, 22 giugno 2004).
7 INIZIATIVE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (1) REGIONE PIEMONTE CAMPAGNA Ama te stesso (1) INCENTRATA SU ALIMENTAZIONE, ATTIVITÀ FISICA, STRESS E FUMO, VARIABILI FONDAMENTALI NELL INFLUENZARE L INCIDENZA DELLE PATOLOGIE CRONICO- DEGENERATIVE.
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9 INIZIATIVE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (1) REGIONE PIEMONTE CAMPAGNA Ama te stesso (2) La prima fase della campagna ( fine fine del 2001) messaggi provocatori Il cancro ama i fumatori. La seconda fase della campagna (2002) messaggi non impositivi Smettere di fumare si può, provaci anche tu!. RICHIAMO entrata in vigore della normativa sul divieto di fumo nei luoghi aperti al pubblico e iniziativa Uffici Regionali Liberi dal Fumo.
10 INIZIATIVE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (1) REGIONE PIEMONTE CAMPAGNA Ama te stesso (3) DIFFUSIONE SUI MEDIA VALUTAZIONE
11 INIZIATIVE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (1) REGIONE PIEMONTE CONCORSO Smetti e Vinci = CONCORSO INTERNAZIONALE A PREMI PER FUMATORI ai quali è stato chiesto di impegnarsi a smettere di fumare (dal 2 al 29 maggio nel 2004) = CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 5900 partecipanti nel 2000 e 6368 partecipanti nel 2002 Quit & Win
12 INIZIATIVE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (1) REGIONE PIEMONTE PROGETTO Uffici Regionali Liberi dal Fumo (1) = ELIMINARE IL FUMO SUL LUOGO DI LAVORO E DIMINUIRE IL NUMERO DI FUMATORI FRA I DIPENDENDTI REGIONALI dipendenti di 5 Direzioni Regionali.
13 INIZIATIVE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (I) REGIONE PIEMONTE PROGETTO Uffici Regionali Liberi dal Fumo (2) STRATEGIA: INFORMAZIONE e SENSIBILIZZAZIONE sul divieto antifumo OFFERTA DI CANALI PRIVILEGIATI per la disassuefazione (assistenza presso i Centri Antifumo in orario di servizio) ATTUAZIONE DEL DIVIETO e SANZIONE dei trasgressori
14 INIZIATIVE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (I) REGIONE PIEMONTE CAMPAGNA Se non fumi io respiro Approvazione del PRAT
15 INIZIATIVE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (I) PROVINCE E COMUNI CAPOLUOGHI AZIONI E STRUMENTI UTILIZZATI: PATROCINI FINANZIAMENTI APPLICAZIONE DI DIVIETI nei luoghi di lavoro PROMOZIONE DI ALLEANZE: - Cuneo Libera dal Fumo - Rete OMS Città Sane (Torino, Alessandria, Asti, Cuneo, Novara, Pinerolo, Valenza e Vercelli) PUBBLICAZIONI / CONFERENZE
16 INIZIATIVE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (I) PROVINCE E COMUNI CAPOLUOGHI PROVINCE SU 8: - Asti, Torino, Vercelli -Alessandria, Novara e Biella hanno dichiarato di aver sostenuto i progetti della sezione locale della LILT attraverso patrocinio o finanziamento di corsi di disassuefazione e attività di prevenzione nelle scuole. 7 COMUNI CAPOLUOGHI SU 8: -Torino e Alessandria (cessazione, con ASL) -Torino, Cuneo, Alessandria, Novara e Vercelli (sostegno alla LILT) -Torino, Asti, Verbania (policies antifumo si luoghi di lavoro) -Torino, Vercelli (pubblicazioni, sensibilizzazione)
17 INIZIATIVE DELLE ASL E DELLE ASO (II) POLICIES ANTIFUMO (1) ASL (5,7,8,9,10,13,15,17,19, 20), 1 ASO (S.Croce, Cuneo) per un totale di 12 progetti-iniziative. Ridurre il numero di fumatori. Eliminare il fumo nell Azienda.
18 INIZIATIVE DELLE ASL E DELLE ASO (II) POLICIES ANTIFUMO (1) Promuovere la motivazione a smettere di fumare. Agevolare i percorsi di disassuefazione. Far conoscere e applicare la normativa sui divieti. Valutare l applicazione dei regolamenti. Valutare l efficacia degli interventi di disassuefazione. Conoscere comportamenti e atteggiamenti dei dipendenti.
19 INIZIATIVE DELLE ASL E DELLE ASO (II) POLICIES ANTIFUMO (2) Dipendenti dell Azienda (compresi i MMG). Utenti e visitatori. Cittadini del territorio.
20 INIZIATIVE DELLE ASL E DELLE ASO (II) POLICIES ANTIFUMO (3) Indagini su comportamenti / atteggiamenti / applicazione dei regolamenti. Implementazione dei divieti. Pubblicizzazione dei CA e di corsi per smettere di fumare. Realizzazione di percorsi di accesso privilegiato ai CA. Spirometrie gratuite. Individuazione e formazione dei funzionari incaricati del controllo e/o di facilitatori del cambiamento. Campagne di comunicazione (cartellonistica, mostre, depliant, articoli su riviste, etc ). Iniziative varie in occasione della Giornata Mondiale senza Fumo/Giornata del respiro (31 Maggio). Creazione di gruppi di lavoro ad hoc.
21 INIZIATIVE DELLE ASL E DELLE ASO (II) RETE HPH Ospedali Liberi dal fumo (1) RETE HPH (Health Promoting Hospital) dell OMS In Piemonte sono sviluppati 5 progetti, a cui può aderire ciascuna Azienda: 1. Ospedali liberi dal fumo 2. Ospedale e Territorio 3. Umanizzazione dei servizi sanitari 4. Abuso sui minori e violenza sulle donne 5. Nutrizione e Salute 6. Sicurezza in Ospedale Coordinamento della RETE HPH a cura del CIPES Coordinamento a cura dell ASL 19
22 INIZIATIVE DELLE ASL E DELLE ASO (II) RETE HPH Ospedali Liberi dal fumo (2) OBIETTIVI: 1) indagine epidemiologica; 2) costruzione di una cartellonistica informativa; 3) introduzione nelle cartelle cliniche del test di Fagerstrőm; 4) formazione degli operatori sanitari; 5) attivazione dell ambulatorio per la disassuefazione; 6) monitoraggio dei risultati.
23 INIZIATIVE DELLE ASL E DELLE ASO (II) RETE HPH Ospedali Liberi dal fumo (3) Aziende Sanitarie + l Azienda della Valle d Aosta che ha da poco aderito per via di convenzione alla rete piemontese. Nel 1997 le Aziende Sanitarie aderenti al progetto erano 7.
24 INIZIATIVE DELLE ASSOCIAZIONI (III) ) CIPES 4 Associazioni: 2) Psicologiasalute.it (sezione della SITAB) 3) Cuneo Lung Cancer Study Group 4) LILT Sensibilizzazione Ricerca Coordinamento e documentazione
25 GLI INTERVENTI COMUNITARI IN PIEMONTE ( ) (sintesi) INIZIATIVE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (I) REGIONE PIEMONTE Campagna Ama te stesso Progetto Uffici Regionali liberi dal fumo Concorso Smetti e vinci PROVINCE COMUNI Patrocini Finanziamenti Promozione di Alleanze Applicazione di divieti Pubblicazioni/Conferenze INIZIATIVE DELLE ASL E DELLE ASO (II) Policies antifumo Ospedali liberi dal fumo (Rete HPH) INIZIATIVE DELLE ASSOCIAZIONI (III) Sensibilizzazione Ricerca Coordinamento e Documentazione
26 RIEPILOGANDO (1) CAMPAGNA Ama te stesso Comunicazione del rischio e promozione dell azione sono entrambe presenti. Integrazione con azioni ad altri livelli: 1) introduzione dei divieti; 2) Uffici Regionali liberi dal fumo ; 3) offerta di percorsi agevolati per la cessazione; 4) programma didattico nelle Scuole. PROGETTO Uffici Regionali Liberi dal Fumo e Smetti e Vinci Progetto modello per altre amministrazioni ( seppure assenza di strategie per diffondere il modello). Comunicazione del divieto e del suggerimento a smettere di fumare tramite più canali (non solo cartellonistica). Compresenza di azione sanzionatoria e offerta di strumenti per smettere di fumare.
27 RIEPILOGANDO (2) PROVINCE, COMUNI, ASL-ASO E ASSOCIAZIONI Forte impatto sui dipendenti e sui pazienti della comunicazione sulla salute nei luoghi di cura (ASL). Divieti accompagnati da interventi propositivi (ASL). Rete Ospedali liberi dal fumo volano per lo sviluppo di attività. Scarsa adesione a Reti e difficoltà generale di coordinamento Carenza di diffusione di policies antifumo nei Comuni e nelle Province. Poca sinergia,continuità e valutazione nell erogazione di finanziamenti e patrocini e nella tessitura di relazioni e sostegno alle Associazioni del Terzo Settore. Cuneo libera dal fumo ha prodotto un solo intervento nelle scuole.
28 CONCLUSIONI CAMPO D AZIONE Le comunità sono DESTINATARI di interventi di contrasto al fumo di tabacco. MULTISETTORIALITA METODOLOGIA Le comunità sono SOGGETTI che promuovono e sostengono le attività di contrasto al fumo di tabacco. INTEGRAZIONE e COORDINAMENTO
29 LE ATTIVITA DI CONTRASTO AL FUMO DI TABACCO IN PIEMONTE: SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE TORINO - 23 FEBBRAIO 2005 LA PREVENZIONE DEL FUMO DI TABACCO TRA GLI ADOLESCENTI Dr. ssa Roberta Molinar Gruppo Tecnico Antitabacco CPO Piemonte gruppo.fumo@cpo.it
30 METODO 47 questionari inviati a scuole della provincia di Cuneo (2), Torino (15) e Vercelli (30); intervista ad enti ed associazioni tramite scheda di rilevazione (16); risposte delle ASL alle schede di raccolta dati redatta dall ISS (22).
31 ATTIVITA DI PREVENZIONE DEL FUMO DI SIGARETTE IN PIEMONTE - ANNI 2000/ PROGETTI elementare 11 m. inferiori 25 m. superiori 39
32 SCUOLE COINVOLTE ALMENO UNA VOLTA ANNI 2000/ SCUOLE (tot. scuole in Piemonte: 2.754) elementare 160 / m. inferiori 124 / 646 m. superiori 165 / 610
33 STUDENTI PARTECIPANTI ALMENO UNA VOLTA ANNI 2000/ STUDENTI a.s : 15% a.s : 2% a.s : 8% a.s : 3% elementare m. inferiori m. superiori
34 PROGETTI DI PREVENZIONE PER TIPO DI SCUOLA (n= 52) % elem. inf. sup. el. + inf. inf. + sup. 10 el. + inf. + sup.
35 OBIETTIVO GENERALE E DURATA (n= 52) 37 progetti (71%) di prevenzione del fumo di sigarette; 15 progetti (29%) di prevenzione delle dipendenze o promozione della salute; 46 progetti (88%) annuali; 6 progetti (11%) biennali o triennali.
36 CHI FA PREVENZIONE? (n= 52) % ASL LILT Associazioni Istituzioni Altro
37 CHI SONO I DESTINATARI? (n= 52) % studenti 19 genitori + studenti
38 QUALI SONO LE ATTIVITA PROPOSTE? n= % Int. Informativi Int. Pluristrutturati Att. Partecipate altro
39 MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI (n= 41) 18 progetti (44%): materiale di tipo informativo; 6 progetti (15%): strumenti interattivi; 17 progetti (41%): materiale informativo + strumenti interattivi.
40 CHI CONDUCE GLI INTERVENTI? (n= 44) 13 progetti (29%): uno o più operatori socio-sanitari; 11 progetti (25%): un operatore sociosanitario + insegnanti; 13 progetti (29%): insegnanti + due o più operatori socio-sanitari; 7 progetti (17%): insegnanti
41 CHE COSA E STATO VALUTATO? (n= 47) 19 progetti (40%): valutazione di risultato; 3 progetti (6%): valutazione di risultato + valutazione del materiale prodotto + valutazione della soddisfazione/gradimento per l attività svolta; 17 progetti (36%): nessuna valutazione; 8 progetti (18%): valutazione del materiale prodotto e/o soddisfazione/gradimento per l attività svolta.
42 CONCLUSIONI (1) tendenza alla realizzazione di interventi brevi e solamente informativi; assenza di coordinamento centrale e di un adeguata rete di informazione e documentazione; carenza di valutazione degli interventi; mancanza di occasioni di confronto tra operatori dell educazione e promozione della salute; assenza di progetti extra-scolastici;
43 CONCLUSIONI (2) squilibrio tra il numero di studenti coinvolti e il totale della popolazione studentesca; pochi progetti rilevati comprendono attività destinate ai genitori; maggior diffusione dei progetti di prevenzione tra gli studenti delle scuole medie superiori; preponderanza delle ASL tra i soggetti promotori; presenza di diverse metodologie di intervento.
44 LE ATTIVITA DI CONTRASTO AL FUMO DI TABACCO IN PIEMONTE: SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE TORINO - 23 FEBBRAIO 2005 LE ATTIVITA DI DISASSUEFAZIONE DALL ABITUDINE AL FUMO Dr. ssa Lorena Charrier Gruppo Tecnico Antitabacco CPO Piemonte gruppo.fumo@cpo.it
45 Tipologia attività Soggetti ASL / ASO LILT ASSOCIAZIONI STRUTTURE PRIVATE Centri Antifumo Corsi per smettere di fumare Counseling attraverso personale sanitario Counseling attraverso MMG Gruppi di auto-mutuo-aiuto Servizi di cessazione
46 Centri Antifumo (ASL+ASO+LILT+IRCC) Distribuzione sul territorio regionale
47 Localizzazione ASL ASO LILT IRCC Modalità di contatto diretto e/o telefonico (11 centri) solo telefonico (5 centri) 4 Pneumologia Sert Otorinolar Med.interna
48 Giorni di apertura giorni 2 giorni 1 giorno altro Modalità di accesso diretta nell 81% dei casi impegnativa del medico nel 19%
49 Tipologie di intervento Counseling individuale Trp farmacologica Trp gruppo Trp alternative NRT+Buprop 55% NRT 18% Counsel.+ trp.farmacol Counsel.+ trp.gruppo Bupropione 27%
50 Valutazione di risultato (n=15) 14 centri la effettuano: 5 solo a fine trattamento 6 a fine trattamento e a 1 anno 5 anche a 3 mesi 7 anche a 6 mesi Modalità 30% mediante dichiarazione del paziente e misurazione livelli CO 70% solo dichiarazione del paziente Risultati 10 centri riferiscono i dati relativi al numero di ricadute nell ultimo anno di attività indagato Tasso medio di successo a fine trattamento: 52% (range: %) A 1 anno dall intervento: 47% (37-68%)
51 Capacità di risposta alla domanda dell utenza n Richieste trattamento n Pazienti trattati 65% 74% 76%
52 Corsi per smettere di fumare (ASL) 11 ASL su 22 hanno attivato nel corsi per smettere di fumare 6 ASL hanno organizzato corsi sia nel 2002 che nel 2003 in 1 caso i corsi sono stati gestiti dalla sezione locale della LILT Metodologia terapia di gruppo (9 su 11) in 2 casi agopuntura Destinatari solo i dipendenti, in 2 ASL sia cittadini che dipendenti in tutti gli altri casi 566 corsi partecipanti
53 Formazione operatori nel biennio ASL su 11 hanno offerto momenti di formazione agli operatori 258 professionisti formati Successi 10 ASL hanno fornito la % di successo in termini di astinenza dal fumo In media, per il biennio è del 60% (range: 25-80%) Visite di rinforzo a 6 mesi (10 ASL su 11) oltre i 6 mesi (5 ASL su 11) Metodologia Misurazione CO (1 ASL) Dichiarazione dei pazienti
54 Counseling attraverso il personale sanitario (ASL) 7 ASL su 22 hanno attivato nel progetti per individuare operatori sanitari come counsellor 175 i fumatori raggiunti dall intervento in 2 anni, ma solo 1 ASL ha fornito i dati per il 2002 e 4 per il 2003 Unità coinvolte Dip.Prevenzione (4 ASL su 7) Centro Antifumo (4 ASL) Dip.Dipendenze, servizi di Cardiologia, Pneumologia, Ostetricia Figure professionali 61 operatori nel operatori nel 2003
55 Medici di Medicina Generale Regione Piemonte Formazione di NOA nelle 22 Aziende Sanitarie piemontesi, che dal 2003 organizzano nelle proprie strutture corsi di formazione al counseling breve per i MMG Nel ASL hanno preparato, in totale, 180 MMG ad utilizzare il counseling antitabagico con i propri pazienti FIMMG Corsi di formazione al counseling per la disassuefazione dal fumo di tabacco Progetto GIANO ASL 2 ASL, nel 2002, hanno attivato corsi per preparare i MMG al counseling antitabagico (75 professionisti in totale)
56 Medici di Medicina Generale Nel il counseling antitabagico attraverso i MMG è stato realizzato da 201 medici di 6 ASL 1 ASL ha fornito i dati relativi ai pazienti raggiunti (600 nel biennio) e ai criteri di selezione utilizzati (numero di sigarette fumate e motivazione a smettere) 1 ASL effettua il follow up a 3, 6 mesi, 1 e 2 anni dalla fine dell intervento (dichiarazione del paziente) Successi: 5%
57 ASO Dati forniti da 4 ASO su 7 contattate Nessuna di queste ha, nel 2003, organizzato corsi per smettere di fumare rivolti a pazienti o personale sanitario dipendente, né attività di counseling attraverso il personale sanitario 1 ASO ha istituito un gruppo di lavoro interaziendale con l ASL 1 ha previsto un piano di attività per il controllo del rispetto del divieto di fumare, con verifiche aziendali periodiche 1 ha realizzato attività di sensibilizzazione e vigilanza 1 raccomanda il rispetto del divieto
58 ASSOCIAZIONI ONLUS Associazione AMA 4 gruppi di auto-mutuo-aiuto negli anni , in collaborazione con ASL 10; 11 incontri di 2 ore ciascuno; 15 partecipanti per corso; operatori formati all auto-mutuo-aiuto come facilitatori Fondo Edo Tempia servizio di counseling ad accesso diretto Associazioni di categoria e società cooperartive FIMMG Istituto Change interventi di formazione dei Medici di Medicina Generale al counseling, realizzati dalla FIMMG e dall Istituto Change
59 Ente Pubblico a carattere associativo LILT i dati della ricerca si riferiscono a 7 Sezioni Provinciali (Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbano-Cusi-Ossola, Vercelli) 2 Leghe (Biella e Cuneo) gestiscono direttamente 3 Centri Antifumo: Centro Antifumo di Biella Centro Antifumo di Cuneo Centro Antifumo di Alba l ASL di Biella affida alla LILT la gestione dei corsi per smettere di fumare Protocollo Gruppi per la Disassuefazione dal Fumo (GdF) colloquio individuale motivazionale di selezione 9 incontri di gruppo (confronto e tecniche psicologiche comportamentali) follow up a fine trattamento
60 STRUTTURE PRIVATE 10 centri individuati al 31/12/2003: 8 in Torino e provincia, 2 nelle province di Cuneo e Alessandria Tutti i professionisti hanno ricevuto una formazione specifica 7 centri hanno risposto al questionario
61 Riferimenti prove di efficacia e parere di esperti (3 centri) ricerche del franchisor, letteratura su auricoloterapia ed elettromeridiani (2 centri) 2 missing Modalità di trattamento N centri Modalità di trattamento 1 quanti di energia 1 quanti di energia + counselling individuale 1 auricoloterapia + training autogeno 1 auricoloterapia + prodotti fitoterapici 2 elettrostimolazione 1 elettroagopuntura N trattamenti iniziati / n contatti nel corso del / 1460 (media: 64,2%; range: 0-100%)
62 Durata In generale, 1 sola seduta, la cui durata varia, a seconda dei centri, da 20 a 1h Follow up 3 centri dichiarano di effettuare una verifica a fine trattamento, mediante intervista telefonica al paziente cadenza temporale: a 1 e 6 mesi a 7 e 12 mesi oltre i 12 mesi Risultati La qualità di compilazione delle schede relativamente ai dati di abbandoni e ricadute durante/al termine del trattamento non è sufficiente a consentire un analisi adeguata dei dati
63 CONCLUSIONI Aumento, dalla fine degli anni 90, dell offerta sia da parte del settore pubblico che privato e contestuale aumento della richiesta di intervento da parte dei cittadini tuttavia, solo il 2 dei fumatori piemontesi ha, nel 2003, seguito un corso per smettere di fumare o si è rivolto ad un Centro Antifumo pubblico!!
64 Difficoltà dell accesso ai servizi impegnati nella lotta al tabagismo, legata alla disomogeneità della distribuzione dei servizi sul territorio, alla collocazione dei Centri Antifumo in strutture sanitarie, agli orari e modalità con cui possono essere raggiunti Selezione dei fumatori Differenze fra i trattamenti offerti in merito a tipologia, metodologia e personale coinvolto Carenze nella valutazione di risultato Counseling attraverso MMG: molta formazione, ma quali ricadute? Necessità di creare un coordinamento a livello regionale
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