BOLLETTINO TECNICO REGIONALE DI PRODUZIONE E DIFESA INTEGRATA del 15 dicembre 2015 N APRILE 2015 N. 0

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1 GIUNTA REGIONALE BOLLETTINO TECNICO REGIONALE DI PRODUZIONE E DIFESA INTEGRATA del 15 dicembre 2015 N APRILE 2015 N. 0 DIPARTIMENTO DELLO SVILUPPO RURALE DELLA PESCA Ex Servizio Gestione del Territorio, del Suolo e Green Economy Ex Servizio Fitosanitario Villanova di Cepagatti ANDAMENTO CLIMATICO - (a cura del C.A.R. Scerni) settimana dal 8 al PR STAZIONE Media T max Media T min T max ass. T min ass. Pioggia totale N giorni piovosi CH SCERNI CH VASTO (cotir) CH SAN SALVO CH FRANCAVILLA AL MARE PE ALANNO TE CANZANO TE TERAMO AQ BORGO OTTOMILA TE GIULIANOVA PE PESCARA CH CHIETI AQ SULMONA TE ANCARANO TE CELLINO ATTANASIO TE COLONNELLA PE CEPAGATTI PE PENNE PE CITTA' SANT'ANGELO CH FOSSACESIA CH ORSOGNA CH VILLAMAGNA CH VILLALFONSINA CH ROCCASCALEGNA ND ND ND ND ND ND AQ AVEZZANO AQ SAN BENEDETTO M AQ COLLE ROIO AQ ORICOLA

2 LEGENDA Eto = evapotraspirazione di riferimento calcolata con la formula di HARGREAVES-SAMANI. GG = sommatoria gradi giorno su base 10 C N giorni piovosi = maggiore di 1 mm. COMMENTO METEOROLOGICO DELLA SETTIMANA dal 08/12/2015 al 14/12/2015 Il periodo in esame è stato caratterizzato da condizioni di tempo stabile con elevate escursioni termiche soprattutto nelle aree interne del Fucino e della valle peligna. Le precipitazioni sono state di scarsa entità e limitate alla giornata del 10 dicembre. PREVISIONE METEOROLOGICA DELLA SETTIMANA La nostra regione sarà interessata, inizialmente, da condizioni di cielo poco nuvoloso con foschie dense e banchi di nebbia nelle valli, soprattutto durante le ore più fredde. Tempo stabile e soleggiato nel fine settimana con le temperature massime in lieve aumento. Dati giornalieri di alcune stazioni dal al

3 GESTIONE INTEGRATA DELLE COLTURE E DELLE PRODUZIONI POTATURA SECCA O INVERNALE DELLA VITE Anche se tutte le pratiche colturali adottate nel vigneto sono ugualmente importanti per i risultati quanti-qualitativi ottenibili nel vigneto, la potatura secca assume importanza fondamentale in quanto è la prima della stagione, e da essa, potremo dire, conseguono tutte le altre, in quanto condiziona il carico produttivo che ci si prefissa di ottenere, e deve essere quindi di conseguenza sostenuta dalla fertilizzazione, dalle lavorazioni agronomiche al terreno, dalla potatura verde e dalla difesa fitosanitaria. In sintesi, questo è il momento in cui si decide di impostare, per l anno in corso, un vigneto a grande produttività, o un vigneto a medio-bassa produttività, maggiormente orientato verso la qualità. La potatura secca deve puntare soprattutto a porre le basi per un ottimale equilibrio tra l attività vegetativa e l attività produttiva della pianta: una pianta in equilibrio esprimerà la migliore qualità possibile, avrà uno stato vegeto-produttivo ottimale e sicuramente potrà durare più a lungo negli anni. Le ultime annate nel nostro territorio viticolo hanno sempre più confermato che le rese medio-basse consentono di ottenere produzioni di uve con migliore stato sanitario e con parametri qualitativi ottimali per vini top di gamma. Nella fase di impianto, o eventualmente dopo se abbiamo dei ripensamenti, scegliamo di adottare una potatura lunga (tralcio rinnovabile) o una potatura corta (a sperone). La scelta è dettata soprattutto dalla conoscenza della fertilità basale dei vitigni coltivati, orientandosi verso la potatura corta solo se il vitigno che coltiviamo ha una buona fertilità basale. Di seguito riportiamo la fertilità basale dei vitigni che coltiviamo maggiormente in regione, secondo un gradiente di fertilità. Buona fertilità gemme basali: Montepulciano, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pecorino, Cococciola, Aglianico, Sangiovese, Chardonnay, Moscato Bianco, Pinot Grigio, Pinot Nero, (questi vitigni si possono potare sia a capo corto che a capo lungo) Scarsa fertilità gemme basali: Trebbiani, Passerina, Montonico, Cabernet Franc, Cannonau, Malvasie bianche, Refosco, Sauvignon, Verdicchio, (per questi vitigni è opportuno adottare la potatura a capo lungo). Nella potatura cortissima (alberello) si lasciano anche solo 2 gemme, in quella corta classica da sperone di solito 2 gemme, mentre nella potatura lunga il numero di gemme per ceppo è variabile, principalmente in rapporto alla forma di allevamento, al vitigno, alla fertilità del suolo e allo stato di robustezza e sanità della pianta. In generale, negli impianti allevati a spalliera, con potatura a cordone speronato o Guyot e con una densità di ceppi/ettaro, si consiglia di limitare il carico di gemme a per vite, mentre in quelli allevati a pergola abruzzese è bene contenere intorno a 25 il numero di gemme per vite. Questi quantitativi, unitamente ad una concimazione equilibrata soprattutto in azoto, consentono di ottenere rese ettariali entro i limiti fissati dai disciplinari con buone attese qualitative per i diversi vitigni in coltivazione. Il periodo di esecuzione della potatura secca va da dicembre a marzo: per questioni di carattere organizzativo, e nelle pergole per evitare danni da neve, si inizia a potare anche da novembre, appena dopo la caduta delle foglie; il momento migliore per la potatura è però da fine gennaio a fine marzo e comunque prima del pianto.

4 I risvolti di una buona potatura dal punto di vista fitosanitario ci sono tutti, a cominciare dalla scelta dei tralci che lasciamo. Attuando un razionale intervento colturale sulla pianta a risposo, possiamo contenere lo sviluppo di determinate malattie nel corso dell annata a venire. Innanzitutto è buona norma osservare attentamente tutti i tralci al fine di individuare e asportare quelli che presentano sintomi ascrivibili a varie malattie: virosi (tralci schiacciati, biforcati, fasciati, con internodi irregolari), oidio (macchie violacee-rossastre), botrite (tacche scuro-nerastre), escoriosi (zone decolorate biancastre con puntini neri soprattutto in prossimità delle gemme e fessurazioni della corteccia), mal dell esca (viti parzialmente o totalmente disseccate, magari già individuate in estate e opportunamente segnate). Allo scopo di eseguire agevolmente queste operazioni si consiglia di effettuare la potatura delle viti con sospetti sintomi di virosi e di esca con un apposita forbice oppure con doppio passaggio avendo cura di disinfettare le forbici con alcool o solfato di rame concentrato; i tralci di queste viti vanno raccolti e bruciati fuori dai vigneti per evitare di diffondere le patologie. In riferimento alle viti colpite dal complesso del mal dell esca, si consiglia di capitozzare i tralci o l intero ceppo fino ad individuare il legno sano. L operazione può essere eseguita anche fino al di sopra del punto d innesto; successivamente saranno allevati i nuovi germogli in modo da ricostituire la nuova pianta. NUOVO SISTEMA DELLE AUTORIZZAZIONI DEGLI IMPIANTI VITICOLI Il Reg CE 1308/2013 e quelli applicativi 560 e 561/2015, e il DM 13 febbraio 2015, hanno regolamentato il sistema delle autorizzazioni degli impianti dei vigneti, dopo il termine di esistenza dei diritti d impianto e di reimpianto previsto al Dell argomento ha parlato l Assessore Regionale alle Politiche Agricole Dino Pepe in riferimento al nuovo Decreto Ministeriale approvato e in pubblicazione. Dal 1 gennaio 2016 i vigneti si potranno impiantare soltanto avendo il possesso di autorizzazioni regionali a seguito di estirpazioni o con autorizzazioni originate dalla conversione dei diritti di reimpianto in essere a fine Inoltre, importante novità sottolinea Pepe - è rappresentata dalle nuove autorizzazioni d impianto previste dalla Comunità in ragione dell 1% del potenziale viticolo di ciascun Paese membro. In Italia in proposito, negli ultimi sei mesi, si è generato un profondo e significativo dibattito tra il Ministero e le Regioni con ben sei riunioni della Conferenza Stato-Regioni che hanno portato ad assumere importantissime decisioni favorevoli ai tantissimi conduttori viticoli italiani. Infatti conclude l Assessore siamo riusciti a far approvare un sistema di gestione delle autorizzazioni salvaguardandone la spettanza in base al l 1% del potenziale viticolo di ciascuna regione italiana, grazie alla competenza ed alla professionalità della struttura regionale, ed in condivisione con la comunità vitivinicola abruzzese: questa iniziativa, condivisa inizialmente da 5 regioni tra cui l Abruzzo, è stata promossa con impegno, fino a raggiungere l accordo quasi unitario. Con questa modalità si potranno salvaguardare gli interessi anche dei piccoli e medi viticoltori abruzzesi e non solo, e consentire a tutte le zone viticole di qualità di attuare politiche di crescita e sviluppo nell innovazione.

5 Si evidenzia inoltre, che la DGR n del 7 dicembre 2015, consultabile sul sito ha stabilito le disposizioni transitorie per la gestione del potenziale viticolo abruzzese in materia di diritti di reimpianto. In particolare viene stabilito che: - i diritti di reimpianto cessano la loro validità al e non sono più trasferibili dal 1 gennaio 2016; - i diritti di reimpianto validi a fine 2015 che devono essere saranno trasformati in autorizzazioni entro il termine della loro validità, per il loro utilizzo, su specifica richiesta dei possessori, conservano la durata già prevista originariamente; - tutte le autorizzazioni di reimpianto devono essere utilizzate per realizzare vigneti DA destinare a produrre vini a D.O. o a I.G.; - i trasferimenti dei diritti in corso, sia in ambito nazionale che regionale, sono validi se acquisiti dall Agenzia delle Entrate entro il ; - i diritti d impianto assegnati dalla riserva regionale entro il 31 dicembre 2015 devono essere convertiti in autorizzazioni ed essere utilizzati entro la seconda campagna successiva a quella di assegnazione.

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