Avv. Neva Monari. INFORMAZIONE AI CONSUMATORI E CLAIMS: Regolamento UE 1169/2011 e Regolamento CE 1924/2006

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1 INFORMAZIONE AI CONSUMATORI E CLAIMS: Regolamento UE 1169/2011 e Regolamento CE 1924/2006 Avv. Neva Monari Avvocati per l Impresa Bologna, 9 settembre 2013 neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 1

2 OBIETTIVI DELLA LEGISLAZIONE ALIMENTARE La legislazione alimentare persegue uno o più fra gli obiettivi generali di un livello elevato di tutela della vita e della salute umana, della tutela degli interessi dei consumatori, comprese le pratiche leali nel commercio alimentare neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 2

3 LEGISLAZIONE ALIMENTARE le leggi, i regolamenti e le disposizioni amministrative riguardanti gli alimenti in generale, e la sicurezza degli alimenti in particolare, sia nella Comunità che a livello nazionale; sono incluse tutte le fasi di produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti e anche dei mangimi prodotti per gli animali destinati alla produzione alimentare o ad essi somministrati; neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 3

4 TUTELA DEGLI INTERESSI DEI CONSUMATORI La legislazione alimentare si prefigge di tutelare gli interessi dei consumatori e di costituire una base per consentire ai consumatori di compiere scelte consapevoli in relazione agli alimenti che consumano. Essa mira a prevenire le seguenti pratiche: a) le pratiche fraudolente o ingannevoli; b) l'adulterazione degli alimenti; c) ogni altro tipo di pratica in grado di indurre in errore il consumatore. (art.8 Regolamento 178/2002) neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 4

5 TUTELA DELLA SALUTE 1. Gli alimenti a rischio non possono essere immessi sul mercato Per determinare se un alimento sia a rischio occorre prendere in considerazione quanto segue: a) le condizioni d'uso normali dell'alimento da parte del consumatore in ciascuna fase della produzione, della trasformazione e della distribuzione; b) le informazioni messe a disposizione del consumatore, comprese le informazioni riportate sull'etichetta o altre informazioni generalmente accessibili al consumatore sul modo di evitare specifici effetti nocivi per la salute provocati da un alimento o categoria di alimenti. [ Regolamento CE n. 178/2002, art. 14 ( requisiti di sicurezza degli alimenti)] neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 5

6 Fatte salve disposizioni più specifiche della legislazione alimentare, l'etichettatura, la pubblicità e la presentazione degli alimenti o mangimi, compresi la loro forma, il loro aspetto o confezionamento, i materiali di confezionamento usati, il modo in cui gli alimenti o mangimi sono disposti, il contesto in cui sono esposti e le informazioni rese disponibili su di essi attraverso qualsiasi mezzo, non devono trarre in inganno i consumatori. (art.16 Regolamento 178/2002) neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 6

7 1. Spetta agli operatori del settore alimentare e dei mangimi garantire che nelle imprese da essi controllate gli alimenti o i mangimi soddisfino le disposizioni della legislazione alimentare inerenti alle loro attività in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione e verificare che tali disposizioni siano soddisfatte (art.17 Regolamento CE 178/2002) neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 7

8 INGANNEVOLEZZA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Prodotti alimentari - D. Lgs. 109/92 fino al 12 dicembre 2014; - Reg. UE 1169/2011 dal 13 dicembre Reg. CE 1924/2006 (Reg. Claims); Tutti i prodotti - D. Lgs. 145/ D. Lgs. 146/2007 (codice del consumo-modifiche) - Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale - Art. 515, 517 c. p. neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 8

9 Autorità sanitarie NAS CHI CONTROLLA? Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualita dei Prodotti Agroalimentari Laboratori ufficiali, ARPA, Istituti Zooprofilattici Sperimentali Autorità Garante della Concorrenza e del mercato (AGCM) Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 9

10 CHI SANZIONA? Giudice penale Magistratura amministrativa Autorità Amministrativa locale (ASL o altra delegata) Altre Autorità amministrative Autorità Garante della Concorrenza e del mercato (AGCM) Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 10

11 PRODOTTI ALIMENTARI NORMATIVA ORIZZONTALE DI RIFERIMENTO (per tutti i prodotti) INDICAZIONI VOLONTARIE INDICAZIONI OBBLIGATORIE D.Lgs. 77/93 sino al 13/12/2014 Regolamento CE 1924/2006 D.Lgs. 109/92 sino al 13/12/2014 Regolamento UE 1169/

12 PRODOTTI ALIMENTARI D. LGS. 109/92 12

13 FINALITÀ DELL'ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI - art. 2 L'etichettatura e le relative modalità di realizzazione sono destinate ad assicurare la corretta e trasparente informazione del consumatore. Esse devono essere effettuate in modo da: a) non indurre in errore l'acquirente sulle caratteristiche del prodotto alimentare e precisamente sulla natura, sulla identità, sulla qualità, sulla composizione, sulla quantità, sulla conservazione, sull'origine o la provenienza, sul modo di fabbricazione o di ottenimento del prodotto stesso; b) non attribuire al prodotto alimentare effetti o proprietà che non possiede; c) non suggerire che il prodotto alimentare possiede caratteristiche particolari, quando tutti i prodotti alimentari analoghi possiedono caratteristiche identiche; d) non attribuire al prodotto alimentare proprietà atte a prevenire, curare o guarire una malattia umana né accennare a tali proprietà, fatte salve le disposizioni comunitarie relative alle acque minerali ed ai prodotti alimentari destinati ad un'alimentazione particolare. neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 13

14 SANZIONI - art. 18 «La violazione delle disposizioni dell'articolo 2 è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro tremilacinquecento a euro diciottomila.» neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 14

15 PRODOTTI ALIMENTARI REGOLAMENTO UE 1169/

16 LE RAGIONI DEL NUOVO REGOLAMENTO Integrazione dei principi generali sulle pratiche commerciali sleali; Aggiornamento delle legislazioni concernenti l etichettatura dei prodotti alimentari e nello specifico dell etichettatura nutrizionale; Creazione di un quadro di riferimento unico (unione delle disposizioni sull etichettatura e sull etichettatura nutrizionale) e che costituisca una base comune per le disposizioni dell Unione e nazionali. neva.monari@avvocatiperlimpresa.it

17 PRINCIPALI TEMATICHE ART 7: pratiche leali di informazione ART. 8: responsabilità ART. 10: indicazioni obbligatorie complementari ART 13: presentazione e leggibilità ART. 21: allergeni ART. 26: paese d origine o luogo di provenienza ART. 29 e seguenti: dichiarazione nutrizionale ART. 44: disposizioni alimenti non preimballati neva.monari@avvocatiperlimpresa.it

18 PRATICHE LEALI D INFORMAZIONE neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 18

19 CONSIDERANDO 5 La direttiva 2005/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell 11 maggio 2005, relativa alle pratiche commerciali sleali delle imprese nei confronti dei consumatori nel mercato interno, disciplina taluni aspetti della fornitura d informazioni ai consumatori al fine specifico di prevenire azioni ingannevoli e omissioni di informazioni. I principi generali sulle pratiche commerciali sleali dovrebbero essere integrati da norme specifiche relative alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 19

20 art. 7 PRATICHE LEALI D INFORMAZIONE SI APPLICA: all etichettatura; alla pubblicità; alla presentazione degli alimenti, in particolare forma, aspetto o imballaggio, materiale d imballaggio utilizzato, modo in cui sono disposti o contesto nel quale sono esposti neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 20

21 PRATICHE LEALI D INFORMAZIONE art. 7 Le informazioni sugli alimenti non inducono in errore, in particolare: a) per quanto riguarda le caratteristiche dell alimento e, in particolare, la natura, l identità, le proprietà, la composizione, la quantità, la durata di conservazione, il paese d origine o il luogo di provenienza, il metodo di fabbricazione o di produzione; b) attribuendo al prodotto alimentare effetti o proprietà che non possiede; c) suggerendo che l alimento possiede caratteristiche particolari, quando in realtà tutti gli alimenti analoghi possiedono le stesse caratteristiche, in particolare evidenziando in modo esplicito la presenza o l assenza di determinati ingredienti e/o sostanze nutritive; d) suggerendo, tramite l aspetto, la descrizione o le illustrazioni, la presenza di un particolare alimento o di un ingrediente, mentre di fatto un componente naturalmente presente o un ingrediente normalmente utilizzato in tale alimento è stato sostituito con un diverso componente o un diverso ingrediente. neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 21

22 PRATICHE LEALI D INFORMAZIONE art Le informazioni sugli alimenti sono precise, chiare e facilmente comprensibili per il consumatore 3. Fatte salve le deroghe previste dalla legislazione dell Unione in materia di acque minerali naturali e alimenti destinati a un particolare utilizzo nutrizionale, le informazioni sugli alimenti non attribuiscono a tali prodotti la proprietà di prevenire, trattare o guarire una malattia umana, né fanno riferimento a tali proprietà. neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 22

23 CONSIDERANDO 38 A fini di coerenza del diritto dell Unione, l inserimento volontario di dichiarazioni nutrizionali o sulla salute sulle etichette degli alimenti dovrebbe essere conforme al regolamento (CE) n. 1924/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, relativo alle dichiarazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 23

24 PRODOTTI ALIMENTARI REGOLAMENTO CE 1924/

25 CONSIDERANDO 3 La direttiva 2000/13/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 marzo 2000, relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti l'etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari, nonché la relativa pubblicità, contiene disposizioni generali in materia di etichettatura. La direttiva 2000/13/CE impone un divieto generale di utilizzare informazioni che possono indurre in errore l'acquirente o attribuiscono ai prodotti alimentari proprietà medicamentose. Il presente regolamento dovrebbe integrare i principi generali della direttiva 2000/13/CE e stabilire disposizioni specifiche riguardanti l'utilizzo delle indicazioni nutrizionali e sulla salute relative ai prodotti alimentari forniti come tali al consumatore. neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 25

26 SI APPLICA: alle indicazioni nutrizionali e sulla salute figuranti in comunicazioni commerciali, sia nell'etichettatura sia nella presentazione o nella pubblicità dei prodotti alimentari forniti al consumatore finale INDICAZIONI VOLONTARIE neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 26

27 "indicazione nutrizionale": qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda che un alimento abbia particolari proprietà nutrizionali benefiche, dovute: all'energia (valore calorico) che apporta, apporta a tasso ridotto o accresciuto o, non apporta, e alle sostanze nutritive o di altro tipo che contiene, contiene in proporzioni ridotte o accresciute, o non contiene "indicazione sulla salute": qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda l'esistenza di un rapporto tra un categoria di alimenti, un alimento o uno dei suoi componenti e la salute "indicazione relativa alla riduzione di un rischio di malattia": qualunque indicazione sulla salute che affermi, suggerisca o sottintenda che il consumo di una categoria di alimenti, di un alimento o di uno dei suoi componenti riduce significativamente un fattore di rischio di sviluppo di una malattia umana; neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 27

28 PRINCIPI GENERALI - art. 3 l'impiego delle indicazioni nutrizionali e sulla salute non può: essere falso, ambiguo o fuorviante; dare adito a dubbi sulla sicurezza e/o sull'adeguatezza nutrizionale di altri alimenti; incoraggiare o tollerare il consumo eccessivo di un alimento; affermare, suggerire o sottintendere che una dieta equilibrata e varia non possa in generale fornire quantità adeguate di tutte le sostanze nutritive. fare riferimento a cambiamenti delle funzioni corporee che potrebbero suscitare o sfruttare timori nel consumatore, sia mediante il testo scritto sia mediante rappresentazioni figurative, grafiche o simboliche. neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 28

29 CONDIZIONI GENERALI art. 5 Indicazioni basate su prove scientifiche generalmente accettate Biodisponibilità della sostanza Presenza/assenza della sostanza in quantità tali da assicurare l effetto indicato Indicazioni comprensibili dal consumatore medio Indicazioni riferite al prodotto pronto per il consumo Indicazioni impiegabili nell'etichettatura, nella presentazione e nella pubblicità dei prodotti alimentari immessi sul mercato comunitario solo se conformi alle disposizioni del regolamento e contenute negli elenchi che verranno predisposti. neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 29

30 REGOLA-BASE INDICAZIONI NUTRIZIONALI CONSENTITE solo se elencate nell'allegato e conformi alle condizioni stabilite dal regolamento (art. 8) INDICAZIONI SULLA SALUTE VIETATE, a meno che non siano conformi ai requisiti generali del capo II e ai requisiti specifici del presente capo e non siano autorizzate a norma del presente regolamento e incluse nell'elenco delle indicazioni autorizzate di cui agli articoli 13 e 14. neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 30

31 REGISTRO DEI CLAIMS AUTORIZZATI E NON AUTORIZZATI Terms and conditions IMPORTANT! PLEASE READ BEFORE GOING ANY FURTHER Any food business operator can use authorised health claims if the conditions of use and any applicable restrictions are respected. Non-authorised health claims should not be used. National authorities control the use of claims. Health claims should only be made for the nutrient, substance, food or food category for which they have been authorised, and not for the food product that contains them. Some flexibility of wording of the claim is possible provided its aim is to help consumer understanding taking into account factors such as linguistic and cultural variations and the target population. Adapted wording must have the same meaning for the consumer as the authorised claim in the EU Register. neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 31

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