Federazione Italiana Rugby
|
|
- Annunciata Dolce
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Federazione Italiana Rugby Tavole di riferimento Corso I livello
2 L obiettivo del formatore nel rugby Missione del formatore Formare uomini-atleti che sappiano competere ai massimi livelli sportivi e siano capaci di reagire positivamente sotto pressione in ogni situazione della vita (missione sportivo-educativa)
3 Quale gioco? GRANDE VOLUME DI GIOCO (gioco efficace) AD ALTI RITMI CON GRANDI ACCELERAZIONI
4 La prestazione nel rugby MORFOLOGIA CAPACITA FISICHE CAPACITA MENTALI CAPACITA COGNITIVE CAPACITA TECNICO/ TATTICHE
5 Quale giocatore? Efficace Creativo Combattivo Che prenda iniziative Che è responsabile e attore del proprio processo di apprendimento Comportamenti trasferibili dalla vita sportiva alla vita sociale
6 Quale giocatore? L obiettivo, e la costruzione di un giocatore efficace : Capace di comprendere la situazione e di risolverla, in anticipo sull avversario e secondo criteri di efficacia; Che sappia utilizzare sia abilità tecniche proprie del ruolo e sia, in maniera polivalente, abilità tecniche comuni a tutti, dettate dall esigenza del gioco stesso; Atleticamente e muscolarmente preparato; Perfettamente integrato in un progetto di squadra per un gioco d alto livello FORTE MENTALMENTE
7 Mov. Off Efficacia Mov-Dif Rispetto dell essenza del gioco Rispetto dei principi Avanzare - pressare Sostenere Continuare ad avanzare pressare Utilità dei giocatori Distribuzione ottimale e qualità degli interventi (tecnico tattici - attitudinali) Pallone Spazio
8 Principio di utilità Dove (chi) sono? Cosa faccio? Come lo faccio?
9 ATTACCO CONQUISTA L. V. AVANZ.PRESS. DIFESA S I PORTATORE mani piedi PUNTO D INCONTRO PALLONE PLACCATORE uomo pallone S I M U L SOST. DI CONSERV. O DI CONTINUITA CONS/CONTIN. SOST. DI RECUPERO Chi? I più vicini RECUPERARE M U L T A SOST. DI RIUTILIZZO e di trasformazione Chi? I più lontani SPAZIO SOST. DI OCCUPAZ. Chi? I più lontani T A N E RIUTILIZZARE CONTINUARE AVANZ.PRESS. OCCUPARE N E O O
10 Genesi del gioco Far prendere coscienza al bambino in ATTACCO Di avanzare per segnare e di continuare ad avanzare attraverso l utilizzo del sostegno DIFESA Di avanzare per bloccare chi avanza con il pallone per entrarne in possesso e segnare
11 Obiettivi operativi Acquisizione progressiva delle regole fondamentali e comprensione dei principi fondamentali del gioco (avanzare individualmente e collettivamente). Risolvere i problemi affettivi del contatto Conservazione e canalizzazione del pallone nel ragguppamento. Apparizione del gioco al largo corto.
12 Dal grappolo al gioco al largo corto Dal grappolo anarchico verso il grappolo differenziato Dal grappolo differenziato verso un «raggruppamento» che si struttura e che si orienta nell avanzamento Dal raggruppamento orientato con il pallone al centro verso un raggruppamento in cui il pallone viene verso la periferia
13 Dal grappolo al gioco al largo corto Nascita del gioco al largo corto (lo spazio diventa significativo) Presa di coscienza dei concetti pallone spazio e quindi del concetto di utilità (Dove sono? Cosa faccio? Come lo faccio?)
14 Il Metodo Esigenze del gioco Competenze del giocatore Situazione tattica Principi Presa d informazione Essenza Dal generale Al particolare Dal semplice Al complesso EDUCATORE Cognitive Relazionali Mentali Tecniche/Tattiche Fisiche Polivalenti Specifiche Efficacia Dal conosciuto All ignoto osserva Valuta interviene per facilitare l apprendimento
15 Il Metodo APPRENDERE GIOCANDO DAL BAMBINO DAL DEBUTTANTE ALL ADULTO AL GIOCATORE DI ALTO LIVELLO Realizzato attraverso un processo di apprendimento continuo
16 Il Metodo Non vi è nessuna differenza di metodologia di lavoro dal debuttante all alto livello Ma vi è una differenza nel livello di: conoscenza del gioco (vissuto) abilità disponibili conoscenza e gestione delle regole del gioco
17 Il Metodo Nei due casi (Gioco dei debuttanti e Gioco di Alto livello ) il confronto generato in rapporto al livello di contatto fisico permesso dalle regole, dà al rugby la specificità di sport di combattimento. Far vivere costantemente questo affrontamento è il mezzo per formare il giocatore sia sul piano sociale sia sul piano delle abilità specifiche del gioco
18 Atleta evoluto Principiante Cap tec/tatt. Cap Mentali Cap te/ta Cap Men Cap fis Cap cog Cap fisiche Cap cognitive
19 Perché un metodo che parte dal Il gioco è costituito : gioco? Da situazioni differenti, innumerevoli e variabili (determinate dal movimento del pallone e dei giocatori sul campo, da agenti quali meteo, tempo di gioco, risultato etc) Da situazioni strettamente codificate da regole (Mischia R.Laterale Invio/Rinvio
20 Il Metodo L educatore nel presentare il gioco al bambino principiante deve semplificarlo senza snaturarlo, con un procedimento pedagogico che si sviluppa: dal semplice (per il bambino) al complesso; dal generale al particolare; dal conosciuto all'ignoto (cioè dall'attività del bambino, dalle sue conoscenze sul piano cognitivo, affettivo e motorio verso le esigenze fondamentali del rugby) Facendo Ripetendo Aggiungendo dal grezzo al fine
21 Gioco Evoluzione della situazione pedagogica Osservazione dei comportamenti Individuali e collettivi Situazione pedagogica Definizione degli obiettivi
22 OSSERVAZIONE INTERPRETAZIONE CONCEZIONE IMPLEMENTAZIONE CONDUZIONE VALUTAZIONE
23 La situazione di apprendimento Chi sono i miei giocatori (motivazionicapacità vissuto bisogni) Quali sono gli obiettivi da perseguire Quali sono le attività da proporre Quali mezzi utilizzare Come verificare se gli obiettivi sono raggiunti? (come valutare?)
24 La seduta Introduzione Dare il tema ai giocatori. (deve essere condiviso e deve determinare un clima positivo) Riscaldamento (in relazione con gli obiettivi) Parte Principale Situazione d apprendimento Gioco Valutazione dell acquisizioni Defaticamento Bilancio della seduta
25 La seduta Organizzazione Numero dei giocatori Spazio Tempo (durata delle sequenze di gioco) Materiale Consegne e regole Parametri di efficacia Criteri di valutazione
26 15 V 15 (es. 15 v 15) GRUPPI (es. 7v7, 8v8 ) 1v1, 2v1,2v2
27 La seduta efficace Un elevata percentuale di tempo dedicata al tema (Rapporto parlato-pratica) Un tasso elevato di comportamenti degli allievi in rapporto diretto con il compito da apprendere Un adeguamento ottimale dei contenuti della proposta alle competenze dei giocatori Clima positivo
28 L esercizio Principi Generali L esercizio: Strumento per far accrescere l efficacia del giocatore e il gruppo in rapporto al gioco Il giocatore deve trovare nell esercizio gli elementi del gioco, concentrarsi su di essi per riprodurli con efficacia L esercizio rappresenta una situazione di gioco adattata, gestita da regole
29 L esercizio Principi Generali L esercizio deve essere uno spaccato del gioco al fine di permettere al giocatore di effettuare facilmente dei transfert Il buon esercizio non è l esercizio coreografico ma l esercizio che ha maggior attinenza al livello di competenze dei giocatori (semplice al complesso conosciuto all ignoto generale al particolare) I migliori esercizi sono il risultato delle riflessioni dell allenatore
30 L osservazione Libera durante l esecuzione La fedeltà Fortemente influenzata dalla conoscenza e dagli atteggiamenti dell allenatore Cosa osservo? (comportamenti richiesti) Rappresentazione mentale del modello ottimale del comportamento Rappresentazione mentale della classificazione (scala valutativa) di un comportamento rispetto ad un pronostico
31 Come osservare L osservazione Libera durante l esecuzione Posizione ottimale La fedeltà Attenzione e concentrazione sulla globalità dell esecuzione Attenzione e concentrazione sugli aspetti analitici dell esecuzione
32 L osservazione Libera durante l esecuzione La fedeltà nella situazione del 2 contro 1 - Presa dello spazio (per entrambi giocatori) Fissazione Velocità di corsa Direzione di corsa Passaggio Gesto Tempo Velocità Direzione Ricezione Spazio Gesto Tempo (velocità di corsa direzione di corsa)
33 L errore Comportamento del giocatore Comportamento atteso OSSERVAZIONE DIFFERENZA Natura e grandezza della differenza Identificazione della causa Intervento per correggere Nessun Feedback Feedback generico Feedback interrogativo Feedback descrittivo Feedback diretto e prescrittivo
34 L errore Cause Consegne poco chiare Livello attentivo inadeguato Insufficienza livello preparazione condizionale e coordinativa Livello tecnico inadeguato Vissuto inadeguato Condizione psicologica Combinazioni di più
35 L errore Quello che conta in un processo pedagogico come l allenamento non è la correttezza formale della descrizione dell errore, ma l efficacia dell intervento Correggere significa soprattutto saper scegliere bene verso cosa indirizzare il punto focale dell attenzione dell atleta
36 Il gioco del portatore del pallone e del sostegno (placcatore/ sostegno) dovrà essere coerente in rapporto Alla situazione istantanea A come si evolve la situazione (anticipazione) al fine di rispettare i principi fondamentali del gioco (tale coerenza dovrà essere una referenza comune)
37 IL MOVIMENTO OFFENSIVO
38 Al fine di essere efficace nel gioco, la squadra che attacca deve garantire l avanzamento e, sull intervento difensivo, deve avere la capacità di continuare ad avanzare conservando il ritmo o, meglio ancora, innalzandolo
39 S I M ATTACCO PORTATORE mani piedi CONQUISTA Linea del vantaggio AVANZ.PRESS. PUNTO D INCONTRO PALLONE DIFESA PLACCATORE uomo spazio S I M U U L T SOST. DI CONSERV. O DI CONTINUITA CONS/CONTIN. SOST. DI RECUPERO Chi? I più vicini RECUPERARE L T A A N SOST. DI RIUTILIZZO Chi? Gli altri SPAZIO SOST. DI OCCUPAZ. Chi? Gli altri N E RIUTILIZZARE OCCUPARE E O CONTINUARE AVANZ.PRESS. Per segnare O
40 IN ATTACCO Rendere coscienti i giocatori dei parametri di efficacia del movimento offensivo Come giocare Davanti alla difesa: Nella difesa: Creare più opzioni di gioco Continuare ad avanzare Oltre difesa: Conservare lo squilibrio
41 DAVANTI ALLA DIFESA Obiettivo: CREARE PIU OPZIONI DI GIOCO come? Da conquista Da raggruppamento
42 Parametri di efficacia davanti alla difesa Presa dello spazio utile Distribuzione dei giocatori finalizzata ad un sostegno immediato per continuare Utilizzo in avanzamento nella ricerca dell intervallo giusto spostando il pallone e cambiando l asse di penetrazione(passaggio sostegno) Fissazione - passaggio Penetrazione Da conquista Da ruck
43 DISTRIBUZIONE DEI GIOCATORI Giocatori sul pallone Giocatori sul Pallone o sullo Spazio Giocatori sullo spazio
44 Senso del gioco Giocatori sul pallone Giocatori sullo Spazio Interno Giocatori sul Pallone o sullo Spazio Giocatori sullo Spazio esterno
45 SULLA DIFESA Obiettivo: CONTINUARE AD AVANZARE CERCANDO D INNALZARE IL RITMO come? Priorita alla continuità diretta
46 Sulla difesa Portatore Idea di andare oltre individualmente o permettere di andare oltre Uscita dal frontale: attaccare l intervallo per andare oltre e ricerca della continuità immediata Se bloccato/placcato dall avvesario: - Impatto vincente: utilizzo in avanzamento (passaggio in piedi/da terra) - Impatto non vincente: collegamento palla in mano /palla terra (ruck-maul) Sostegno di Continuità Immediatezza d intervento con l idea di andare oltre Due nello stesso intervallo: intervento sull asse (rispetto del regolamento) Ricezione passaggio o raccolta del pallone + continuità di penetrazione sull asse Intervento di collegamento palla in mano (maul) o palla a terra (ruck)
47 Parametri di efficacia sulla difesa OBIETTIVO: Immediatezza del sostegno al fine della continuità dell avanzamento Comprensione del compito (capacità cognitive): CHI SONO (capacità di anticipo per arrivare prima) Direzione di corsa: COSA FACCIO (la strada più breve) Velocità di corsa: COSA FACCIO (tale da fare intervenire in accelerazione) Qualità d intervento tecnico/tattico/attitudinale: COME LO FACCIO (l intervento di qualità è quello efficace e non quello bello a vedersi)
48 OLTRE LA DIFESA Portatore Continuità di utilizzo aumentando il ritmo attraverso passaggi prima di ulteriori impatti( passaggio sull asse o laterale) 1. DIFENSORI SPARSI CHE RECUPERANO UTILIZZO SULL ASSE 2. DIFENSORI NETTAMENTE SUPERATI UTILIZZO LATERALE ALL ALTEZZA Sostegno di continuità Almeno due sostegni nello stesso intervallo che garantiscano la continuità sull asse Sostegno di riutilizzo Esterno interno all altezza convergendo negli intervalli utili
49 COSA ALLENARE (PALLONE) Lavoro tecnico del portatore 1. Passaggio prima dell impatto 2. Uscita dal frontale (interno-esterno) 3. Impatto vincente passaggio in piedi 4. Impatto vincente passaggio da terra 5. Impatto vincente palla a disposizione in piedi (corpo ostacolo) 6. Impatto vincente palla a disposizione a terra (liberazione tradizionale)
50 COSA ALLENARE (PALLONE) Lavoro tecnico del sostegno 1. Gioco penetrante sull asse con passaggi 2. Collegamento in piedi : Portatore + I sostegno sul pallone e parte Portatore + I sostegno sul pallone e rilancia Portatore + I sostegno sul pallone,ii sostegno prende il I e gira (2 su 1) e rilancio del gioco Portatore + I sostegno sul pallone,ii e III sostegno interno ed esterno al I (inizio raggruppamento penetrante)
51 COSA ALLENARE (SPAZIO) Gioco sullo spazio Proporre sullo spazio le situazioni possibili nel gioco Difesa in sottonumero: giocare il sovrannumero Difesa che recupera bene dall interno: cambiare angolo per cercare di battere la spalle interna dell avversario Difesa ben piazzata e presente: apertura di un intervallo e penetrazione individuale o collettiva
52 PROGRESSIONE DIDATTICA PER IL GIOCO DI SOVRANNUMERO 2 c 1 2 c c c 2 5 c 3 4 c 3
53 PROGRESSIONE DIDATTICA PER BATTERE L AVVERSARIO IN PARITA NUMERICA Ricerca della differenza individuale con i giocatori di linea di attacco con cambi di angoli di corsa (interno o esterno) Ricerca della differenza con la seconda linea di attacco Scavalcamento della pressione con il gioco al piede con seguente pressione
54 LE FASI DI CONQUISTA (mischia e rimessa laterale)
55 LA MISCHIA ORDINATA Caratteristiche fondamentali Attitudine al confronto individuale e di squadra. Organizzazione: Legatura Appoggi e angoli di spinta Ingaggio, trasmissione del peso e stabilità Tallonaggio e canalizzazione Conoscenza della struttura di lancio del gioco successiva alla conquista Preparazione atletica
56 Attitudine La mischia ordinata è un confronto, fisico, a cui un giocatore non può sottrarsi. Specialmente i giocatori di prima linea devono avere un attitudine alta per il combattimento, e un aggressività innata per dominare il proprio avversario.. Ma non bisogna dimenticare che è una fase di confronto di gruppo, dove le debolezze del singolo devono essere risolte dal gruppo.
57 Organizzazione La legatura fra i componenti della mischia è indispensabile per ricercare la stabilità e per trasmettere al meglio la propria forza. Appoggi e angoli di spinta, devono essere ottimali, per ricercare della posizione di spinta individuale e di squadra, necessaria per ingaggiare al meglio. L ingaggio deve avvenire tutti e 8 assieme. Il tallonaggio deve avvenire senza variare la forza della propria squadra. La canalizzazione deve essere ottimale per giocare la palla il più velocemente possibile.
58 Legature Il pilone Sx lega il tallonatore per primo e il pilone Ds passa sopra al braccio del pilone Sx per legare il tallonatore. Il tallonatore attende le legature basso con il busto. La seconda linea Dx dovrebbe legare sopra a quella Sx, entrambi all altezza del margine del pantaloncino. Entrambi si legano ai piloni prendendo maglia e pantaloncino, appoggiando la propria spalla sotto il gluteo della prima linea. Il tutto senza sbilanciare la prima linea. I Flanker si legano alla maglia della seconda linea opposta, posizionando la spalla sotto il gluteo del proprio pilone. Il n 8 si lega esterno ai glutei delle seconde linee, appoggiando le spalle sotto ai glutei degli stessi.
59 Appoggi e angoli di spinta Angoli di spinta prima dell ingaggio Gamba coscia 90 Coscia busto 110
60 Trasmissione della pressione Un buon ingaggio è il 50% della riuscita di una mischia. Necessari sono: Posizione e tempi d ingaggio comuni. Essere sbilanciati in equilibrio pronti a impattare al segnale dell arbitro Altro 30% è la trasmissione della pressione agli avversari. Necessari sono: Vincere la posizione rispetto al diretto avversario, soprattutto con la legatura Mantenere gli appoggi al suolo e posizionarsi al meglio in avanzamento
61 Tallonaggio e canalizzazione Il tallonaggio può creare problemi alla stabilità della mischia. Se lo si esegue ricevendo pressione, nel momento in cui si toglie dalla posizione di spinta, si rischia di retrocedere. Il tallonaggio deve inserirsi in una mischia che è in avanzamento. Il 1 canale è il più sicuro, compito delle seconde linee è di canalizzare la palla per renderla disponibile al più presto per l utilizzo. Il 2 canale è quello più diretto e veloce per utilizzare la palla. Lo si può utilizzare solo se la mischia è dominante rispetto agli avversari. Il 3 canale è scarsamente utilizzato.
62 III linea SX II linea SX
63 III linea SX II linea SX
64 Preparazione fisico\atletica Una buona forza della muscolatura del collo, busto e arti inferiori, è una componente indispensabile per evitare infortuni ai propri giocatori. A parità di tecnica individuale e organizzazione collettiva di spinta, la squadra meglio preparata fisicamente avrà il sopravvento. CATEGORIA ORE/ANNO ORE/MISCHIA U U U U U
65 PROGRESSIONE DIDATTICA Under 11: Posizione di spinta (GAMBE FLESSE IN QUANTO E PERMESSA LA DISTENSIONE), contatto in sicurezza Under 13: Concetto di stabilità come somma di posizioni individuali corrette (GAMBE FLESSE IN QUANTO E PERMESSA LA DISTENSIONE) Under 15: Concetto di produttività di una posizione collettiva stabile Under 17: Ottimizzazione della produttività e primi adattamenti nei sincronismi e direzioni di spinta Under 19: Perfezionamenti nei meccanismi di spinta e di trasmissioni del peso
66 LA RIMESSA LATERALE Definizione Fase di conquista aerea e di ripresa del gioco, in seguito all uscita dal terreno di gioco della palla o del portatore di palla. Avviene tramite il lancio della palla lungo uno schieramento prestabilito, il tutto regolamentato da norme. La rimessa laterale, in formazione, va vissuta dal giocatore come un confronto (duello) tattico con l avversario
67 OBIETTIVI Conquista aerea e possesso della palla Applicazione immediata del principio di avanzamento pressione Utilizzo in funzione tattica (strategica per l alto livello) FATTORI DI RIUSCITA Coordinazione degli spostamenti (piramide di salto), possibili nell allineamento Coordinazione e corretta esecuzione della fase di sollevamento, mantenimento in alto del saltatore e discesa, (piramide di salto) Precisione del lancio Coordinazione,( timing ), fra lanciatore e saltatore
68 LA PIRAMIDE DI SALTO La piramide di salto è costituita da tre giocatori: P 1 giocatore, ha la funzione di puntello (determinante nel sollevare e contribuisce a mantenere il saltatore in alto). C 2 giocatore, ha la funzione di saltare per conquistare la palla. S 3 giocatore, ha la funzione di sollevatore, (determinante nel sollevare e contribuisce a mantenere il saltatore in alto).
69 COSA BISOGNA APPRENDERE La coordinazione negli spostamenti della piramide di salto. Possono essere in avanti, dietro La coordinazione e la corretta esecuzione nel sollevare e mantenere in alto il saltatore. Si inizia da fermi sul posto: si corregge la presa del puntello e sollevatore, la corretta esecuzione nel sollevamento, (uso corretto degli arti inferiori e corretta postura della colonna), la corretta opposizione delle forze per mantenere sollevato il saltatore, accompagnamento a terra del saltatore La coordinazione tra lanciatore e saltatore.
70 OSSERVAZIONI E CORREZIONI LANCIO: la palla deve arrivare nelle mani del saltatore con la corretta parabola; correggere la posizione dei piedi e l uso degli arti inferiori, l uso degli addominali e la corretta posizioni degli arti superiori (gomiti stretti) e delle mani. STACCO + PRESA: il saltatore deve raggiungere la massima altezza nel minor tempo possibile; correggere lo stacco del saltatore, la presa dei sollevatori, l utilizzo degli arti inferiori e la postura nella fase di sollevamento dei sollevatori. DISCESA E PROTEZIONE: il saltatore deve ritornare a terra in modo sicuro e che non ci sia la possibilità per gli avversari di poter contendere il possesso di palla ottenuto.
71 TECNICA DI LANCIO Diversi sono i modelli da apprendere, quello più utilizzato è il lancio a due mani a piedi pari. Questo tipo di lancio risulta più semplice in quanto ricorda un gesto conosciuto. Mediante questo tipo di lancio, si cerca di eliminare tutti i movimenti che possono disturbare la corretta esecuzione.
72 LA TECNICA DI LANCIO Progressione didattica Corretta presa del pallone. Corretto spinning della palla nel lancio. Corretto allineamento degli arti superiori. Corretta frustata degli arti superiori. Sinergia fra muscoli addominali e movimento degli arti inferiori e superiori. Corretta traiettoria della palla e aumento della distanza della stessa.
73 CENNI DI REGOLAMENTO Lo schieramento deve essere composto da almeno due giocatori per squadra. Il numero dei giocatori nello schieramento, viene deciso dalla squadra che deve rimettere in gioco la palla. La palla deve essere lanciata nel mezzo dello schieramento. L allineamento deve essere formato all interno delle linee dei 5 e 15 metri. I giocatori che non prendono parte allo schieramento, tranne il mediano di mischia, devono schierarsi ad almeno 10 metri dall asse dello schieramento e restarci finche la touch non è terminata. La touch è terminata quando:- la palla oltrepassa la linea dei 15 metri, - la palla viene passata dai giocatori che compongono lo schieramento, -la palla viene toccata ed esce dallo schieramento - in seguito alla conquista si è formato un raggruppamento che è avanzato oltre l asse dello schieramento iniziale.
74 Rimessa laterale Zona di conquista in rapporto all utilizzo a Zona A Conquiste da consolidare per effettuare calci per guadagnare terreno Conquiste per avanzare mediante maul penetranti
75 Rimessa laterale Zona di conquista in rapporto all utilizzo b Zona B Conquiste da consolidare per effettuare calci per guadagnare terreno Conquiste per avanzare mediante maul penetranti Conquiste da utilizzare per gioco al largo
76 Rimessa laterale Zona di conquista in rapporto all utilizzo c Zona C Conquiste per avanzare mediante maul penetranti Conquiste da utilizzare per gioco al largo
77 LANCIO DEL GIOCO Principi generali
78 LE ORGANIZZAZIONI DI LANCIO DI GIOCO AL FINE DI ESSERE EFFICACI DEVONO RIENTRARE IMMEDIATAMENTE NELL ESSENZA DEL GIOCO E RISPETTARE I SEGUENTI PARAMETRI D EFFICACIA: Conquista collegata all utilizzo Attacco della linea del vantaggio Fissazione dei giocatori della difesa (CHI?) Ampliamento degli intervalli difensivi da attaccare Determinazione dei sostegni di continuità (in relazione all utilità) Attacco dell intervallo debole con immediatezza d intervento del sostegno e velocità di riutilizzo Ripiazzamento dei giocatori sullo spazio in anticipo TUTTE LE ORGANIZZAZIONI DI LANCIO DI GIOCO DEVONO ESSERE VARIABILI: devono prevedere almeno due soluzioni (risoluzione sul momento tattico)
79 IL MOVIMENTO DIFENSIVO (Attacco al possesso avversario)
80 OBIETTIVI DELLA DIFESA Placcare per bloccare l avanzamento e recuperare per contrattaccare e segnare la meta Se il recupero non è possibile ritardare l utilizzo per avere più tempo per riorganizzarsi a difendere
81 S I M ATTACCO PORTATORE mani piedi CONQUISTA Linea del vantaggio AVANZ.PRESS. PUNTO D INCONTRO PALLONE DIFESA PLACCATORE uomo spazio S I M U U L T SOST. DI CONSERV. O DI CONTINUITA CONS/CONTIN. SOST. DI RECUPERO Chi? I più vicini RECUPERARE L T A A N SOST. DI RIUTILIZZO Chi? Gli altri SPAZIO SOST. DI OCCUPAZ. Chi? Gli altri N E RIUTILIZZARE OCCUPARE E O CONTINUARE AVANZ.PRESS. Per segnare O
82 DIFESA in rapporto Gioco alla mano EQUILIBRIO Gioco al piede UOMO PALLONE Avanzamento di linea in riferimento alla L.V. e N attaccanti Organizzazione L2 L3 RECUPERARE PER CONTRATTACCARE
83 Cosa allenare? La qualità di occupazione dello spazio La qualità della salita difensiva La qualità del placcaggio e del recupero La qualità, nella continuità, nel ritrovare ciclicamente l organizzazione efficace sul pallone e sullo spazio Compiti e competenze dei giocatori nei vari posti Nel rispetto dell essenza e del regolamento
84 IN DIFESA Rendere coscienti i giocatori dei parametri di efficacia del movimento difensivo Come giocare Davanti all attacco: Sull attacco: Costruzione del muro difensivo Placcare per recuperare Difesa battuta: Recuperare lo squilibrio
85
86 DI FRONTE ALL ATTACCO PRIMA DELL UTILIZZO L1 Occupazione attorno al PI e nello spazio laterale la cui qualità è determinata da: Larghezza tra i difensori che permetta di difendere insieme (senza ampi intervalli nella linea) Numero (almeno parità numerica rispetto agli attaccanti utili) Schieramento avversario (prendere informazioni) Posizione nel campo Rispetto del regolamento (FUORI GIOCO) L3 Spazio profondo diviso in due
87 L2
88 DI FRONTE ALL ATTACCO SULL UTILIZZO Salita difensiva collettiva di linea con lo scopo di mettere pressione e togliere spazio/tempo all avversario per essere vincenti nell 1 contro1 Applicazione del concetto di avanzamento/pressione inteso come salita difensiva collettiva (DIFENDERE INSIEME) la cui qualità è legata a: Direzione di corsa Velocità di corsa Copertura dell interno del proprio compagno di linea Capacità di entrare nel canale difensivo con il giusto angolo per accelerare sull avversario Costruzione di L2 Rialimentazione di L3
89 Canale d intervento del placcatore C1 C2 C3 Attaccante Difensore
90 Copertura interna al proprio compagno
91 SULL INCONTRO SUL PALLONE PLACCAGGIO E TENTATIVO DI RECUPERO Placcatore Placcaggio priorità mettere a terra (RISPETTO DEL REGOLAMENTO) con il gesto tecnico efficace Rotolare via e rialzarsi immediatamente per tornare utile e tentare il recupero Sostegno di recupero - Immediatezza dell intervento nel rispetto del regolamento (GATE e IN PIEDI) Copertura sul pallone: guardie - Nel rispetto dell utilità, velocità di ripiazzamento dei giocatori nelle posizioni di guardia esterna ed interna
92 GUARDIA 2 GUARDIA INTERNA GUARDIA ESTERNA Compito della guardia è difendere sul primo canale e poi chiudere l interno sul gioco al largo degli avversari Piazzamento in linea (distanza di un braccio) e rispetto del regolamento
93 SULL INCONTRO SULLO SPAZIO Occupazione simultanea dello spazio esterno interno (rialimentazione della linea con priorità sull esterno) Ricopertura simultanea dello spazio profondo (in caso di utilizzo da parte dell attacco del gioco al piede)
94 Spazio pallone Spazio Distribuzione difensiva
95 Comunicazione Tutti gli uomini sullo spazio devono avere la loro attenzione sullo spazio e non sulla palla (guardare avanti) Nell evoluzione logica del gioco occorre garantire la ricostruzione perenne della II linea di difesa e la continua efficace distribuzione di giocatori sul pallone e sullo spazio CICLICITA DELLA RIOGANIZZAZIONE Nel rispetto del principio di UTILITA
Federazione Italiana Rugby. Principi del Lancio del Gioco Da Mischia e da Touche
Federazione Italiana Rugby Principi del Lancio del Gioco Da Mischia e da Touche Il lancio del gioco La de=inizione di lancio del gioco Il lancio del gioco è un avvio del gioco da mischia e da rimessa laterale
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE Corso di Rugby Lezione N 4
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE Corso di Rugby Lezione N 4 1 Modulo 2 Il movimento offensivo Obiettivo dell attacco S ATTACCO Linea del vantaggio DIFESA S I M (lancio del gioco)
DettagliFederazione Italiana Rugby. Dal grappolo all utilità pallone spazio
Federazione Italiana Rugby Dal grappolo all utilità pallone spazio Il gioco Rappresenta l'attività principale del bambino. La sua funzione è evidente nel suo sviluppo motorio e ed intellettuale. Il gioco
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE A.A Corso di Rugby Lezione N 3 Prof. Dadati Mario
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE A.A. 2016-2017 Corso di Rugby Lezione N 3 Prof. Dadati Mario I cicli d apprendimento Chi è il principiante, quale rugby e quale approccio I
DettagliIl placcaggio. Corso di aggiornamento di I livello stagione 2011/2012
Il placcaggio Corso di aggiornamento di I livello stagione 2011/2012 Obiettivo della difesa Placcare per bloccare l avanzamento e recuperare per contrattaccare e segnare la meta Se il recupero non è possibile
DettagliFederazione Italiana Rugby IL PUNTO D INCONTRO-CONTINUITÀ
Federazione Italiana Rugby IL PUNTO D INCONTRO-CONTINUITÀ QUANDO SI FORMA Si forma quando la squadra in opposizione ha arrestato l avanzamento del portatore di palla. L ATTACCO NON PREVEDE UN PUNTO D INCONTRO
DettagliL importanza dell uno contro uno nella continuità del gioco. Corso di aggiornamento di I livello stagione 2010/2011
L importanza dell uno contro uno nella continuità del gioco Corso di aggiornamento di I livello stagione 2010/2011 Un idea del rugby moderno La dimensione tattica rappresenta l aspetto prioritario del
DettagliFederazione Italiana Rugby
Federazione Italiana Rugby PROGRAMMAZIONE Della SEDUTA D ALLENAMENTO il movimento offensivo Categoria under 15 Centro Studi F.I.R. Dividiamo l allenamento in tre fasi: - FASE 1 : avviamento: Durata dai
DettagliIl lancio del gioco Sistemi aperti per attaccare lo spazio
Il lancio del gioco Sistemi aperti per attaccare lo spazio Premessa Viene definito lancio del gioco l avvio del gioco da mischia e da touch da parte della squadra che ha diritto all introduzione in mischia
DettagliCompiti tattici-tecnici,di fronte, dentro e oltre la difesa. I momenti Tattici - Tecnici da allenare
Compiti tattici-tecnici,di fronte, dentro e oltre la difesa I momenti Tattici - Tecnici da allenare Abbiamo condiviso tante volte Di mettere al centro L allenamento Tattico-tecnico Perché? Perché ogni
DettagliFederazione Italiana Rugby. L atto tattico nel gioco sullo spazio in attacco nella formazione Aggiornamento I livello 2009
Federazione Italiana Rugby L atto tattico nel gioco sullo spazio in attacco nella formazione Aggiornamento I livello 2009 Uno degli aspetti fondamentali dell avviamento giovanile ai giochi sportivi è:
DettagliFederazione Italiana Rugby. Corso aggiornamento di I livello La distribuzione e ridistribuzione nel movimento offensivo
Federazione Italiana Rugby Corso aggiornamento di I livello La distribuzione e ridistribuzione nel movimento offensivo 1 Premessa Affinché una squadra produca un movimento offensivo efficace è fondamentale
DettagliDalla didattica della schiacciata all identificazione delle tecniche di attacco caratteristiche dei vari ruoli. Relatore : Romani Roberto
Dalla didattica della schiacciata all identificazione delle tecniche di attacco caratteristiche dei vari ruoli Relatore : Romani Roberto L attacco da posto 4 Dopo aver insegnato le tecniche di base per
DettagliComitato Provinciale di Roma. Corso Allievi Allenatori 2013 LA DIFESA. Corso Allievi Alleatori
LA DIFESA MDE Corso Allievi Alleatori La difesa è il fondamentale che permette di recuperare la palla attaccata dall avversario, ed è strettamente collegata al muro per l esecuzione di un contrattacco.
DettagliFederazione Italiana Rugby. Corso allenatori di II livello
Federazione Italiana Rugby Corso allenatori di II livello L obiettivo del formatore nel rugby Missione: Formare uomini-atleti che sappiano competere ai massimi livelli sportivi e siano capaci di reagire
DettagliUNIT 4 Il placcaggio e la difesa
UNIT 4 Il placcaggio e la difesa Obiettivi di apprendimento 1. Avere la conoscenza delle tecniche adatte per sviluppare le abilità di contatto a terra. 2. Avere la conoscenza delle tecniche di sicurezza
DettagliGIOVANISSIMI. Programma Tecnico
GIOVANISSIMI Programma Tecnico NOI LA PALLA GLI AVVERSARI SEDUTA DI ALLENAMENTO GIOVANISSIMI dal gesto all azione PARTITA A TEMA 25% SITUAZIONE GIOCO COLLETTIVA 15% LA PARTITA (Gli obiettivi specifici)
DettagliGIOCO AL PIEDE PRINCIPI GENERALI E STRATEGIA TIRRENIA 3 LIVELLO
GIOCO AL PIEDE PRINCIPI GENERALI E STRATEGIA TIRRENIA 3 LIVELLO SIMILE GIOCO DEL TENNIS RUGBY GIOCO AL PIEDE PERCHE? SIMILE GIOCO DEL TENNIS RUGBY GIOCO AL PIEDE CAMBI POSSESSO ALTERNANZA COLPI ALTI /
DettagliA QUALE UNDER APPARTENGO?
A QUALE UNDER APPARTENGO? GRUPPI DI ETA' Stagione 2016/2017 Under 6 Nato nel 2011-2012 Under 8 Nato nel 2009/2010 Under 10 Nato nel 2007/ 2008 Under 12 Nato nel 2005/ 2006 Under 14 Nato nel 2003/ 2004
DettagliUNA PROPOSTA DI SEDUTA D ALLENAMENTO CON POSSESSI PALLA E PARTITELLE A TEMA. (parte seconda)
UNA PROPOSTA DI SEDUTA D ALLENAMENTO CON di Simone Benecchi POSSESSI PALLA E PARTITELLE A TEMA (parte seconda) Quello che andrò a dettagliare non è nulla da me inventato, ma solo una progressione di esercitazioni
DettagliGrosseto, 21/11/2016 CORSO AGGIORNAMENTO ALLENATORI GLI ASPETTI TECNICI DEL BAGHER DI RICEZIONE E DELL ATTACCO IN ETA GIOVANILE
GLI ASPETTI TECNICI DEL BAGHER DI RICEZIONE E DELL ATTACCO IN ETA GIOVANILE CENNI AI DIVERSI MODELLI DI PRESTAZIONE DELLE CATEGORIE U14 / U16 / U18 Il bagher di ricezione Preparazione Attivazione Valutazione
Dettagli1) TRASFERIMENTO DIFENSIVO - DIFESA DEL CONTROPIEDE 2) TRASFERIMENTO OFFENSIVO / LA CONTROFUGA 3) LA SUPERIORITA NUMERICA
1) Il palleggio 2) Difesa del pallone 3) Nuotate con palla 4) Nuotate senza palla 5) Difesa a pressing 6) Attacco al pressing 7) Il tiro 8) Tecnica del nuoto 9) Le discese 10) La controfuga 11) Il vigile
DettagliRUGBY DI TRANSIZIONE. Aggiornamento II livello
Aggiornamento II livello DEFINIZIONE AVERE LA CAPACITA DI PASSARE IMMEDIATAMENTE DAL GIOCO CON IL POSSESSO DEL PALLONE AL GIOCO SENZA IL POSSESSO DEL PALLONE O VICEVERSA ATTACCO DIFESA Corso Aggiornamento
DettagliIl metodo usato è sempre globale, soprattutto all inizio, perché i ragazzi ancora non hanno la capacità e la forza per eseguire alcuni movimenti tecni
Dettagli
Programma del Corso Allievo Allenatore. Modulo 1: Presentazione del Corso
Programma del Corso Allievo Allenatore Modulo 1: Presentazione del Corso Introduzione del progetto DIVENTARE COACH Obiettivo: formare allenatori autonomi e responsabili per avere giocatori autonomi e responsabili
DettagliLAVORO SPECIFICO PER IL LANCIATORE ( LANCIO A DUE MANI )
LAVORO SPECIFICO PER IL LANCIATORE ( LANCIO A DUE MANI ) Centro Studi Federazione Italiana Rugby 2003 2004 Carlo Orlandi INDICE Principi guida. Postura (esempio lanciatore destro). Posizionamento delle
DettagliG.V.A.C. GRUPPO VARESINO ALLENATORI DI CALCIO
SERATA DI AGGIORNAMENTO DEL 5 GIUGNO 2006 Relatore : Attilio Maldera Esercitazioni tecniche nelle varie fasce d età (Docente Settore Tecnico Coverciano) ESORDIENTI OBIETTIVI EDUCATIVI (Area della Socialità)
DettagliSviluppo tattico offensivo: La sovrapposizione
Sviluppo tattico offensivo: La sovrapposizione Che cos è la sovrapposizione? Viene definita sovrapposizione la corsa di un giocatore eseguita alle spalle del compagno in possesso di palla. La sovrapposizione
DettagliIl calcio a 5 o futsal
Il calcio a 5 o futsal Il calcio a 5 è uno sport indoor, ad eccezione di alcuni campionati ( di tipo regionale e provinciale ) che si svolgono all aperto. Presenta aspetti in comune col calcio e proprie
DettagliPRO MEMORIA ALLENATORI
STAGIONI SPORTIVE PRO MEMORIA ALLENATORI Si ricorda a TUTTI i tesserati: allenatori, arbitri, dirigenti, giocatori ecc. che per la Federazione Italiana Rugby la durata delle stagioni sportive sono di seguito
Dettaglio o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o
DettagliMiglioramento di un giocatore interno all interno di un sistema d attacco per squadre giovanili
Miglioramento di un giocatore interno all interno di un sistema d attacco per squadre giovanili Responsabile Settore Giovanile AS Basket Corato-Casillo Francesco Raho 1 La proposta didattica che segue,
DettagliValutazione tecnica. Allegato A
Allegato A Per definire il livello tecnico di una squadra di pallavolo (base o avanzato), si valutano tutti i giocatori sui seguenti fondamentali: palleggio, bagher, battuta e attacco. Ogni fondamentale
DettagliSistema di allenamento L esercizio di sintesi
Sistema di allenamento L esercizio di sintesi Corso Allievo Allenatore Relatore : Roberto Romani Obiettivo generale del modulo Approfondimento metodologico dell esercizio di sintesi. L esercizio di sintesi
DettagliGiampiero Ticchi - La difesa a zona 2 1 2
Giampiero Ticchi - La difesa a zona 2 1 2 Introduzione. Difesa a zona 2-1-2 All inizio di una stagione agonistica, quando si prepara il sistema difensivo bisogna sempre pensare alla costruzione di una
DettagliLA CONTINUITÀ DIFENSIVA:
LA CONTINUITÀ DIFENSIVA: IL RECUPERO DEL PALLONE E LA TRANSIZIONE. I momen6 Ta8ci - Tecnici da allenare Una Proposta di una seduta di Allenamento con Mezzi (esercizi) Mira6. Quale difesa? q L unica e la
DettagliMiglioramento individuale nell ambito di un sistema di gioco di attacco Coach Claudio Barresi Venafro
Miglioramento individuale nell ambito di un sistema di gioco di attacco Coach Claudio Barresi Venafro20-04-2009 Premesse base Miglioramento sempre in ogni età e categoria lavorando sulla motivazione al
DettagliSettembre 2003 FEDERAZIONE TICINESE DI CALCIO Fabrizio Vavassori
Gioco e allenamento in preformazione (D e C) Mario Comisetti, Dany Ryser - ASF - VHS A 10 anni il gioco è molto simile a quello infantile A 10 anni il gioco è molto simile a quello degli adulti Dal calcio
DettagliESERCIZI PICCOLI AMICI
ESERCIZI PICCOLI AMICI 1 L allievo rosso esegue un conduzione e piacimento attorno un cinesino per poi andare verso la porta, un suo avversario posto in diagonale rispetto al movimento dello stesso deve
DettagliDiag. 1. Il palleggio
Il palleggio Premessa Per quanto riguarda questo fondamentale è necessario stabilire dei limiti. Troppe volte assistiamo all abuso del palleggio che, per i giocatori, diventa un fondamentale che esalta
DettagliPRIMA DEL RISULTATO. Tecnica, tattica e sviluppo di analisi critica 2 CONVEGNO SUL CALCIO GIOVANILE URBINO - 5 MAGGIO Prof.
PRIMA DEL RISULTATO 2 CONVEGNO SUL CALCIO GIOVANILE URBINO - 5 MAGGIO 2007 Tecnica, tattica e sviluppo di analisi critica Prof. Andrea Cristi QUALI SONO LE FINALITA DELL ALLENATORE NEL SETTORE GIOVANILE?
DettagliEsercizi per la Prevenzione degli Infortuni
Esercizi per la Prevenzione degli Infortuni Settore Tecnico Arbitrale Modulo per la Preparazione Atletica Dipartimento per la Metodologia dell Allenamento Stagione Sportiva 2013-2014 Esercizi per la Prevenzione
Dettagli1vs1 difesa. Formula: togliere lo spazio vantaggioso prima che lo stesso venga occupato dall attaccante.
1vs1 difesa Formula: togliere lo spazio vantaggioso prima che lo stesso venga occupato dall attaccante. Nell 1vs1 difensivo fondamentale sarà la capacità di capire che l 1vs1 è una parte sempre del 5vs5.
DettagliAllenamenti metodologici - didattici del giovane palleggiatore (15-19 anni) Per lo sviluppo tecnico dell alzata in salto
Allenamenti metodologici - didattici del giovane palleggiatore (15-19 anni) Per lo sviluppo tecnico dell alzata in salto Relatore: Eraldo Buonavita Mercoledì 15 Aprile 2015 ore 20.30-22.30 Varese Palestra
DettagliDEFINIZIONI. Regola 22. Area di Meta 22.1 EFFETTUARE UN TOCCATO A TERRA CON IL PALLONE
Regola 22 Area di Meta DEFINIZIONI L area di meta è una parte del terreno di gioco, come definito nella Regola 1, dove il pallone può essere messo a terra dai giocatori dell una o dell altra squadra. Quando
DettagliSettore Giovanile Agonistico Programmi Allenamenti. A cura di Ernesto Marchi
WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Settore Giovanile Agonistico Programmi Allenamenti DIARIO ALLENAMENTI CATEGORIA GIOVANISSIMI (Stagione 2013-14) ALLENAMENTO N 79, 80, 81 A cura di Ernesto Marchi WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT
DettagliFondamentali di base: ATTACCO
Fondamentali di base: ATTACCO Relatore prof. Bosetti Principali problematiche L attacco deve essere considerato come tema permanente di ogni seduta di allenamento. Ore di lavoro specifico sull'attacco
DettagliSALTI PLIOMETRICI. 1) salto i basso + scatto su 10 metri; recupero 45 x 8 ripetizioni 2) Caduta da una panca + sprint 5m.
SALTI PLIOMETRICI 1) salto i basso + scatto su 10 metri; recupero 45 x 8 ripetizioni 2) Caduta da una panca + sprint 5m. 10 ripetizioni 1) salto in basso + salto dell ostacolo di 40 cm + sprit 10 metri.;
Dettagli1. Calcio di Punizione. 2. Calcio Libero. 3. Meta e Meta di Punizione. 4. Vantaggio
1. Calcio di Punizione Spalle parallele alla linea di touch. Braccio esteso verso l alto puntato in direzione della squadra che non ha commesso l'infrazione. 2. Calcio Libero Spalle parallele alla linea
DettagliIL COLPO DI TESTA. Esercitazioni per imparare a colpire di testa
IL COLPO DI TESTA Esercitazioni per imparare a colpire di testa Massimiliano Sorgato (Istruttore A.C. Milan) ESERCITAZIONE OBIETTIVO PRIMARIO: Tecnica di base OBIETTIVO SPECIFICO: Colpo di testa OBIETTIVO
Dettaglie il calci a 5
www.fisiokinesiterapia.biz as roma e il calci a 5 CENNI STORICI Inghilterra metà XIX secolo 1898 F.I.G.C. e primo campionato 1930 campionato mondiale m 11 m 7,32 x 2,44 TERRENO DI m 90-120 GIOCO m 45-90
DettagliSistema di difesa e contrattacco. Relatore: Feroldi Luca 1
Sistema di difesa e contrattacco Relatore: Feroldi Luca 1 FASE BREAK POINT 1. BATTUTA 2. MURO 3. DIFESA 4. CONTRATTACCO 5. COPERTURA Relatore: Feroldi Luca 2 Per spiegare la nozione di contrattacco bisogna
DettagliU.S.A.P. Unione Sindacale Allenatori di Pallacanestro. Riconosciuta dalla Federazione Italiana Pallacanestro con Delibera
U.S.A.P. Unione Sindacale Allenatori di Pallacanestro Riconosciuta dalla Federazione Italiana Pallacanestro con Delibera 30.04.1994 Via Dell Abbadia, 8-40122 Bologna Tel 051/26.11.85 - Fax 051/26.74.55
DettagliEsercitazioni per allenare la finta il dribbling e cambi di direzione. Categoria: Ultimo anno Esordienti
Esercitazioni per allenare la finta il dribbling e cambi di direzione Categoria: Ultimo anno Esordienti Situazione di gioco: 1 > 1 (Rosso Verde). Il capitano azzurro, guida la palla fino al centro, la
DettagliGiancarlo Sacco Principi e fondamentali del gioco in post basso
Giancarlo Sacco Principi e fondamentali del gioco in post basso Post basso, ovvero ricezione e uno contro uno con spalle al canestro. Non c è altra situazione individuale così complicata e difficile. Spalle
DettagliCORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE CREMONA 2010
CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE CREMONA 2010 MODULO 7 DIDATTICA TECNICA 2 07 NOVEMBRE 2010 DOCENTE: Bellini G. Pietro DALLA DIDATTICA DEL BAGHER ALL IDENTIFICAZIONE DELLE ATTITUDINI PRIMARIE
Dettagli1 Esercizi : situazioni di gioco
1 Esercizi : situazioni di gioco Arretramento dalla zona 2 ed attacco in primo tempo. Proposta: azione punto dopo il muro. Descrizione: l alzatore e l attaccante centrale murano in zona 2 e, appena ricadono
DettagliSegnali dell arbitro REGOLAMENTO DI GIOCO
Segnali dell arbitro REGOLAMENTO DI GIOCO 2015 201 Segnali dell Arbitro 1. Calcio di Punizione Spalle parallele alla linea di touch. Braccio esteso verso l alto puntato in direzione della squadra che non
DettagliScuola Calcio Tecnica PROGRESSIONE DIDATTICA DI ESERCIZI PER ALLENARE GLI ARRESTI SU PALLA ALTA A cura di Ernesto Marchi
ESERCIZIARIO Scuola Calcio Tecnica PROGRESSIONE DIDATTICA DI ESERCIZI PER ALLENARE GLI ARRESTI SU PALLA ALTA A cura di Ernesto Marchi WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT PREMESSA Personalmente alleno gli ARRESTI
Dettagli1vs1 in movimento attacco. Formula: prendere vantaggio spazio/tempo individualmente
1vs1 in movimento attacco Formula: prendere vantaggio spazio/tempo individualmente Nell 1vs1 in movimento in attacco notevole deve essere la capacità di ogni singolo giocatore di giocare l 1vs1 con autonomia
DettagliSCUOLA CALCIO CONCETTI DI PROGRAMMAZIONE MARCHI ERNESTO
PILLOLE DI COMPETENZA categoria: categorie correlate: titolo / oggetto: SCUOLA CALCIO CONCETTI DI PROGRAMMAZIONE ALLENAMENTI ALTERNATIVI IN PRESENZA DEL CAMPO IMPRATICABILE autore / docente / tutor: MARCHI
DettagliBormio 2004 Corso Allenatore Nazionale Il contropiede Giordano Consolini www.allenatori.fip.it Premesse. - Cerchiamo di vedere la pallacanestro nella sua globalità, ogni allenatore ha una propria idea
DettagliWWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio COME ALLENARE, CON OPPORTUNI GIOCHI, LA STIMOLAZIONE COGNITIVA A LIVELLO TATTICO NELLA SCUOLA CALCIO A cura di Ernesto Marchi La stimolazione cognitiva, con i giovani
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA RUGBY. Regole Sperimentali
FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY Regole Sperimentali 2006 2008 Il gioco secondo le regole attuali Risultato troppo dipendente dai C.P. Circa il 70% dei C.P. proviene dalla situazione Placcato / Placcatore e
Dettagli15.1 DOVE PUÒ AVVENIRE UN PLACCAGGIO
DEFINIZIONI Un placcaggio avviene quando il portatore del pallone è trattenuto da uno o più avversari e viene messo a terra. Un portatore di pallone che non è trattenuto non è un giocatore placcato e non
DettagliS.S.D. CALCIO TUSCIA. Categ. Esordienti. Io la palla, i compagni e gli avversari in superioritá e in inferioritá numerica
Categ. Esordienti Io la palla, i compagni e gli avversari in superioritá e in inferioritá numerica Periodizzazione ed aspetti generali dagli 10 ai 12 anni IPOTETICA PROGRAMMAZIONE LOGISTICA DELL ATTIVITÁ
DettagliFEDERAZIONE SAMMARINESE GIUOCO CALCIO SETTORE GIOVANILE DI BASE
FEDERAZIONE SAMMARINESE GIUOCO CALCIO SETTORE GIOVANILE DI BASE San Marino, 28 novembre 2016 PROGETTO CEF: un progetto che riguarda tutti. Le attività del progetto CEF hanno bisogno di condivisione: non
DettagliSviluppo attraverso variazioni a partire dal 4 contro 2 e dal 5 contro 2
Controllo palla e passaggi (TE) in relazione con il possesso palla (TA) Sviluppo attraverso variazioni a partire dal 4 contro 2 e dal 5 contro 2 4 contro 2 I giocatori offensivi si posizionano solo all
DettagliAllenamento dei principi tattici
Allenamento dei principi tattici LE PARTITE A TEMA PARTE PRIMA DARIO MODENA Tecnico Giovanissimi Regionali 1994 Parma Calcio Lombardia Responsabile Tecnico Scuola Calcio E. Riva Nei settori giovanili ci
DettagliScuola Calcio Preparazione Atletica Condizionale e Coordinativa
WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio Preparazione Atletica Condizionale e Coordinativa PROGRESSIONE DIDATTICA DI ESERCIZI PER LA CAPACITA DI VALUTARE LE TRAIETTORIE (PERCEZIONE SPAZIO-TEMPORALE) A cura
DettagliI PREREQUISITI DELL APPRENDIMENTO MOTORIO
I PREREQUISITI DELL APPRENDIMENTO MOTORIO LE CAPACITÀ CONDIZIONALI Si classificano condizionali le seguenti capacità: forza, resistenza, velocità, flessibilità Forza La forza è la capacità dell uomo di
DettagliS.S.D. CALCIO TUSCIA
S.S.D. CALCIO TUSCIA Categ. Allievi Il completamento Periodizzazione ed aspetti generali dagli 14 ai 16 anni IPOTETICA PROGRAMMAZIONE LOGISTICA DELL ATTIVITÁ DURATA DELL ATTIVITÁ FREQUENZA SETTIMANALE
DettagliLa valutazione dell atleta in relazione alla prestazione
La valutazione dell atleta in relazione alla prestazione Siamo bravi, abbiamo vinto 2 a 0! oppure Siamo proprio scarsi, abbiamo perso 2 a 0!. Generalmente il giudizio su di una prestazione calcistica è
Dettagli15 Pre training: corsa con varie andature, skip combinate, mobilità arti calore.
IL POSSESSO PALLA COME STRUTTURARE LA SETTIMANA Prima Squadra DI LUCIANO LA CAMERA Top Allenatori.com L obiettivo principale nel gioco del calcio è arrivare il più vicino con la sfera verso la porta avversaria,
DettagliLa difesa COACH CESARE CIOCCA
La difesa 1-3-1 COACH CESARE CIOCCA E una difesa difficile da montare ed occorre valutare se si hanno a disposizione dei giocatori in grado di eseguirla correttamente, questi devono avere buoni fondamentali
DettagliCorso Allievo Allenatore. La Fase Ricezione - Punto
Corso Allievo Allenatore La Fase Ricezione - Punto Bari 6 Maggio 2004 FASE RICEZIONE PUNTO Le nuove regole della pallavolo hanno portato delle variazioni a questa fase dovute a: 1. La liberalizzazione
DettagliScuola Calcio Preparazione Condizionale Coordinativa GIOCHI DI RISCALDAMENTO: PALLAMANO PSICOCINETICA A cura di Ernesto Marchi
ESERCIZIARIO Scuola Calcio Preparazione Condizionale Coordinativa GIOCHI DI RISCALDAMENTO: PALLAMANO PSICOCINETICA A cura di Ernesto Marchi WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT PREMESSA ALLE ESERCITAZIONI SUCCESSIVE
DettagliREGOLA 19 - TOUCH E RIMESSA LATERALE
REGOLA 19 - TOUCH E RIMESSA LATERALE TOUCH DEFINIZIONI Calciare direttamente in touch signifi ca che il pallone è stato calciato in touch senza cadere nell area di gioco e senza toccare un giocatore o
DettagliCostruzione di una difesa a zona
Costruzione di una difesa a zona Ricerca della coerenza tattica della proposta con i postulati di base Relatore: Giovanni Papini Credo che nel sistema difensivo di ogni squadra debba essere organizzata
DettagliPROGRAMMA CORSO LND PER ALLENATORI DI PRIMA, SECONDA, TERZA CATEGORIA E JUNIORES REGIONALI TATTICA COLLETTIVA
PROGRAMMA CORSO LND PER ALLENATORI DI PRIMA, SECONDA, TERZA CATEGORIA E JUNIORES REGIONALI TATTICA COLLETTIVA Sviluppo completo del 2vs2 1 CALCIO: SPORT DI SITUAZIONE 1vs1 E la situazione numericamente
DettagliLA TECNICA NEL MINI- TENNIS APPRENDIMENTO TECNICO RACCHETTA AZZURRA
LA TECNICA NEL MINI- TENNIS APPRENDIMENTO TECNICO RACCHETTA AZZURRA LA TECNICA NEL MINI- TENNIS 2 LA TECNICA NEL MINI- TENNIS 3 APPRENDIMENTO TECNICO APPRENDIMENTO TECNICO UTILIZZANDO RACCHETTE ADATTE
DettagliProgrammi di Allenamento Toscana
ALLENAMENTO N. 11 Tipologia: Allenamento modulare con preparatore. Obiettivo: Partenze e Arresto di forza, Collaborazioni, Tiro da collaborazioni, Gioco. Data: Mercoledì 21.10.09 Orario: 17.30-19.30 Luogo:
Dettagli1 Esercizi : il muro
Esercizi : il muro Finalità: studio della corretta posizione e tensione delle braccia piedi a terra (con rete bassa) il giocatore esegue delle simulazioni di muro con estensione della braccia verso l alto
DettagliProgrammazione Annuale Allenamenti Gioco Calcio
Programmazione Annuale Allenamenti Gioco Calcio SAPERE Obiettivi: ogni istruttore deve programmare il proprio percorso didattico sula base di una corretta progressione in base all età e alle capacità del
DettagliUNO CONTRO UNO, ALLA BASE DI TUTTO
UNO CONTRO UNO, ALLA BASE DI TUTTO di Roberto Samaden* e Giuliano Rusca* Seconda Parte I giocatori di calcio si trovano durante la partita in situazioni di uno contro uno, dove devono decidere (attaccanti)
DettagliDa un CENTRO DI PREFORMAZIONE FEDERALE FRANCESE. Alcune lezioni della stagione sportiva 2002/2003. Obiettivi:
Da un CENTRO DI PREFORMAZIONE FEDERALE FRANCESE Alcune lezioni della stagione sportiva 2002/2003 Obiettivi: allenamento 1(89): tema tecnico: dribbling e tiro principi del gioco: sapersi collocare, dislocare
Dettagli- Ball handling senza scambiarsi la palla (gara 1c1 a tempo)
1) Palloni sparsi sul campo Corsa libera e: - saltare i palloni staccando su un piede - saltare i palloni staccando su due piedi (arresto a un tempo) - fermarsi davanti al pallone con un piede arretrato
DettagliIl TALENTO nella PALLAVOLO
Regionalday 2016 Il TALENTO nella PALLAVOLO La valutazione dello sviluppo antropometrico e motorio La valutazione della disponibilità al lavoro La valutazione sulla velocità dell apprendimento la disponibilità
DettagliZona press attacco e difesa (cenni)
Zona press attacco e difesa (cenni) Le zone pressanti a tutto campo possono, a seconda del fronte verso la palla, essere di due tipi: dispari: 1-2-1-1 1-3-1 3-1-1 Pari: 2-2-1 2-1-2 Mentre per la zona pressing
DettagliModellizzazione del gioco
Modellizzazione del gioco La pallavolo è uno sport collettivo dove non si può mai essere certi della successione delle azioni. Tatticamente l obiettivo è di dare un minimo d informazioni all avversario.
Dettaglidel Prof. Marco Peddis
TECNICA DEL PALLEGGIO: ESERCIZI PER APPRENDERE E CONSOLIDARE L APPRENDIMENTO. IL PALLEGGIO DI ALZATA. del Prof. Marco Peddis Questo lavoro è rivolto ai corsisti che hanno partecipato alla lezione pratica
DettagliDal bagher alla fase RICEZIONE-ATTACCO
Analisi fase ricezione-attacco Dal bagher alla fase RICEZIONE-ATTACCO Analisi tecnica Analisi ricezione-attacco Campionati Ricezione Positività Ricezione Efficienza Ric-att Complessivo A2 62% 38% 59% B1
DettagliCaratteristiche dell attacco del cambio palla
Caratteristiche dell attacco del cambio palla Giuseppe BOSETTI ATTACCO del CAMBIO PALLA Cronologia 1. Dimentico l azione precedente. 2. Identifico quali sono le giocatrici avversarie in prima linea ed
DettagliREGOLA 21 - CALCI DI PUNIZIONE E CALCI LIBERI
REGOLA 21 - CALCI DI PUNIZIONE E CALCI LIBERI DEFINIZIONE I calci di punizione e i calci liberi sono accordati alla squadra che non ha commesso il fallo per le infrazioni degli avversari. 21.1 DOVE SONO
Dettagli4 Convegno Sport: istruzioni per l uso. Esercizi propedeutici del lancio del disco
4 Convegno Sport: istruzioni per l uso Esercizi propedeutici del lancio del disco a cura di Francesco Angius Ivrea 25-26 marzo 2006 Gli esercizi di seguito presentati sono rivolti allo sviluppo del sistema
DettagliDIRETTIVE ARBITRALI PER GLI ARBITRI IMPIEGATI NEI CAMPIONATI REGIONALI
FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY C.N.AR. - COMMISSIONE NAZIONALE ARBITRI Gruppo Tecnico Arbitrale CORSO AGGIORNAMENTO ARBITRI REGIONALI SEDI REGIONALI 16, 22/23 E 29/30 SETTEMBRE 2012 DIRETTIVE ARBITRALI PER
DettagliVariazioni alle REGOLE nelle categorie JUNIORES (U18, 16, 14)
Variazioni alle REGOLE nelle categorie JUNIORES (U18, 16, 14) [Stagione 2009-10] Marco Renzi (Contributo all Area Nord EST nov. 2009 ) Variazioni Juniores corrette da Capo Area rev.5 [ stagione 2009-10
DettagliRugby : Esercizi per il Ruck Under 12 e under 14
Rugby : Esercizi per il Ruck Under 12 e under 14 Bene ragazzi, si fa del judo!!! Preambolo Come si sente dire spesso tra i più vecchi : «i ruks dipendono dal grugno!». E vero che l aspetto mentale conta
DettagliI contenitori dell allenamento tecnico-tattico
AGGIORNAMENTO 2VS2 I contenitori dell allenamento tecnico-tattico Esercizi Partite libere Possessi Giochi di posizione Partite a tema Situazioni CALCIO: SPORT DI SITUAZIONE 1vs1 E la situazione numericamente
DettagliDifesa a zona fronte dispari 3-2 e 1-3-1
Difesa a zona fronte dispari 3-2 e 1-3-1 Le difese a zona prevedono che il posizionamento dei difensori sia attuato in aree di competenza e che i difensori si muovano seguendo la palla, e secondariamente,
Dettagli