UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE Facoltà di Scienze M.F.N. Corso di Laurea in Matematica. Prof. Andrea Stefanini

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE Facoltà di Scienze M.F.N. Corso di Laurea in Matematica. Prof. Andrea Stefanini"

Transcript

1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE Facoltà di Scienze M.F.N. Corso di Laurea in Matematica Prof. Andrea Stefanini Appunti aggiuntivi al corso di LABORATORIO DI FISICA 2 STRUMENTAZIONE E MISURE ELETTRICHE Anno Accademico

2 1 Introduzione In questo capitolo verrà presentata la strumentazione disponibile in laboratorio e verranno illustrate le misure in corrente continua e in alternata. Verranno elencate le caratteristiche dei singoli strumenti e le operazioni necessarie per il loro corretto utilizzo nelle esperienze di laboratorio. Verranno infine menzionate le più importanti fonti di incertezza, delle quali si deve tenere conto nella determinazione del risultato delle misure. 2 Alimentatore di tensione L alimentatore di tensione disponibile in laboratorio, mostrato in fig.1, è un alimentatore digitale regolabile stabilizzato. La tensione continua fornita ai terminali di uscita è ottenuta tramite il raddrizzamento della tensione alternata di rete. Tale raddrizzamento non è mai perfetto e quindi la tensione d uscita non è esattamente costante ma presenta una residua oscillazione, il cosiddetto ripple. Tramite un pomello (indicato con COURSE) posto sul frontale dello strumento è possibile variare con continuità, all interno della portata, la tensione fornita ai terminali di uscita. Il valore di tale tensione viene mostrato sul display digitale frontale; sullo stesso display è anche possibile leggere la corrente erogata dall alimentatore. A Figura 1: Alimentatore di tensione tal fine sul pannello frontale è posizionato un interruttore che permette di passare dall una all altra modalità di lettura. Nella successiva tabella sono riportate le principali caratteristiche dell alimentatore. Tensione uscita Corrente massima Ripple Protezione uscita 1-15 V DC 5 A 20 mv elettronica La protezione elettronica di uscita impedisce eventuali danneggiamenti dello strumento in caso di fortuiti corto circuiti esterni. In tabella sono riportati, sotto la voce Tensione di uscita, il valore minimo e quello massimo della tensione che il generatore può fornire. Si noti che il valore minimo è pari a 1 V e quindi il generatore, una volta acceso, fornisce sempre ai suoi terminali di uscita una tensione diversa da zero. La polarità della tensione di uscita è tale che il terminale di colore rosso abbia sempre potenziale maggiore di quello nero. La tensione e la corrente fornite dall alimentatore sono mostrate sul display, rispettivamente in volt e in ampère, utilizzando tre cifre. Ne consegue una incertezza sul loro valore pari a 0.1 V per la tensione, e di 0.01 A per la 2

3 corrente. Un circuito interno al alimentatore assicura la costanza della tensione di uscita, indipendentemente dalla corrente erogata, e quindi rende praticamente nulla la resistenza interna dell alimentatore. 3 Multimetro Il multimetro disponibile in laboratorio, mostrato in fig.2, è un multimetro analogico. Il multimetro può effettuare, tramite l utilizzo dei puntali disponibili, una volta che i corrispondenti spinotti, rosso e nero, siano stati inseriti nelle appropriate boccole, le seguenti misure: valore di una tensione continua (V DC) valore di una corrente continua (I DC) valore efficace di una tensione sinusoidale (V AC) valore efficace di una corrente sinusoidale (I AC) valore di una resistenza valore di una capacità Figura 2: Multimetro Il valore misurato viene indicato sulla scala circolare del quadrante frontale corrispondente alla funzione prescelta tramite la rotazione di un indice che scorre su di essa. Prima di iniziare le misure è bene accertarsi che l indice dello strumento sia in corrispondenza dello zero posto a sinistra dell arco del quadrante. Se ciò non si verifica, si può portare l indice a coincidere con lo zero ruotando con un piccolo cacciavite il piolino con testa tagliata posto sulla parte inferiore del frontale. Per ridurre i possibili errori di parallasse nelle misure, la scala circolare è provvista di uno specchietto ad essa parallelo; l operatore dovrà quindi realizzare la misura guardando la posizione dell indice con un solo occhio e avendo cura che l immagine dell indice riflessa nello specchietto non sia visibile. 3.1 Misura di una tensione in continua Come mostrato schematicamente in Fig.3, la misura si realizza introducendo lo spinotto nero dei puntali nella boccola contrassegnata con la dicitura = e quello rosso in una delle boccole contrassegnate dalle diciture nere 100 mv =, 2 V =, 10 V =, 50 V =, 200 V = e 1000 V =, a seconda della portata prescelta e applicando i puntali al circuito in esame. Quando il valore della tensione non è conosciuto, 3

4 Figura 3: Misura di tensione in DC conviene iniziare le misure usando la portata massima e ridurre gradualmente la portata fino a raggiungere quella ottimale. La lettura della tensione viene effettuata sulla scala DC nera. Nella successiva tabella sono riportate le caratteristiche di precisione delle misure realizzabili, in funzione della portata prescelta. Portata 100 mv 2 V 10 V 50 V 200 V 500 V 1000 V Risoluzione 2 mv 0.04 V 0.2 V 1 V 4 V 10 V 20 V Precisione ± 2 % f.s. Il Voltmetro è inoltre caratterizzato da un valore di Ω/V ; questo vuol dire che per ottenere una deflessione fondo scala (f.s.) dell indice è necessaria una corrente di 50 µa (1 Volt diviso Ω dà 50 µa). Moltiplicando tale valore per la portata scelta si ottiene la resistenza interna dello strumento nelle condizioni di utilizzo. 3.2 Misura di una intensità di corrente in continua Come mostrato schematicamente in Fig.4, la misura si realizza introducendo lo spinotto nero dei puntali nella boccola contrassegnata con la dicitura = e quello rosso in una delle boccole contrassegnate dalle diciture nere 50 µa =, 500 µa =, 5 ma =, 50 ma =, 500 ma = e 5 A =, a seconda della portata prescelta e applicando i puntali al circuito in esame. Quando il valore della corrente non è conosciuto, conviene iniziare le misure Figura 4: Misura di corrente in DC usando la portata massima e ridurre gradualmente la portata fino a raggiungere quella ottimale. La lettura della corrente viene effettuata sulla scala DC nera. Nella successiva tabella sono riportate le caratteristiche di precisione delle misure realizzabili, in funzione della portata prescelta. Portata 50 µa 500 µa 5 ma 50 ma 500 ma 5 A Risoluzione 1 µa 10 µa 0.1 ma 1 ma 10 ma 0.1 A Precisione ± 2 % f.s. c.d.t. 100 mv 294 mv 318 mv 320 mv 4

5 Nella tabella è anche riportata la caduta di tensione (c.d.t.) di fondo scala nelle varie portate: da essa è immediatamente ricavabile il valore della resistenza interna dello strumento. 3.3 Misura del valore efficace di una tensione sinusoidale Come mostrato schematicamente in Fig.5, la misura si realizza introducendo lo spinotto nero dei puntali nella boccola contrassegnata con la dicitura rossa e quello rosso in una delle boccole contrassegnate dalle diciture rosse 10 V, 50 V, 250 V, 750 V, a seconda della portata prescelta e applicando i puntali al circuito in esame. Quando il valore della tensione non è conosciuto, conviene iniziare le misure selezionando la portata Figura 5: Misura di tensione in AC massima e ridurre gradualmente la portata fino a raggiungere quella ottimale. La lettura della tensione viene effettuata sulla scala AC rossa. Nella successiva tabella sono riportate le caratteristiche di precisione delle misure realizzabili, in funzione della portata prescelta. Portata 10 V 50 V 250 V 750 V Risoluzione 0.2 V 1 V 5 V 20 V Precisione 20Hz 1kHz : ±2% f.s. Risposta in fino a 1 MHz fino a 30 khz fino a 1.5 khz fino a 1.5 khz frequenza ±0.5dB ±1dB ±1dB ±1dB Nella tabella è riportata anche la risposta in frequenza del multimetro che differisce a seconda della portata selezionata. La risposta in frequenza indica l ambito di frequenze nel quale lo strumento può essere utilizzato in maniera affidabile e l incertezza di fondo scala nelle varie regioni di frequenza permesse. Se si è effettuata una misura con fondo scala 10 V, il valore misurato avrà una incertezza relativa di ± 2% se la frequenza del segnale è tra 20 Hz e 1 khz, mentre sarà di ± 6% (pari a ± 0.5 db) se la frequenza è tra 1 khz e 1 MHz. Il Voltmetro è inoltre caratterizzato da un valore di 4000 Ω/V, il che vuol dire che per ottenere una deflessione fondo scala dell indice è necessaria una corrente di 250 µa (1 volt diviso 4000 Ω dà 250 µa). Moltiplicando tale valore per la portata scelta si ottiene la resistenza interna dello strumento nelle condizioni di utilizzo. 5

6 3.4 Misura del valore efficace di una corrente sinusoidale Come mostrato schematicamente in Fig.6, la misura si realizza introducendo lo spinotto nero dei puntali nella boccola contrassegnata con la dicitura rossa e quello rosso in una delle boccole contrassegnate dalle diciture rosse 250 µa, 2.5 ma, 25 ma, 250 ma e 2.5 A, a seconda della portata prescelta e applicando i puntali al circuito in esame. Quando il valore della tensione non è conosciuto, Figura 6: Misura di corrente in AC conviene iniziare la misura nella portata massima e ridurre gradualmente la portata fino a raggiungere quella ottimale. La lettura della tensione viene effettuata sulla scala AC rossa. Nella successiva tabella sono riportate le caratteristiche di precisione delle misure realizzabili, in funzione della portata prescelta. Portata 250 µa 2.5 µa 25 ma 250 ma 2.5 A Risoluzione 5 µa 0.05 ma 0.5 ma 5 ma 0.05 A c.d.t. 2 V 1.5 V 1.6 V 1.6 V 1.9 V Precisione 20Hz 1kHz : ±2% f.s. Risposta in fino a 5 khz fino a 20 khz fino a 50 khz fino a 5 khz fino a 2 khz frequenza ±1dB ±1dB ±1dB ±1dB ±1dB Nella tabella è anche riportata la caduta di tensione (c.d.t.) di fondo scala nelle varie portate: da essa è immediatamente ricavabile il valore della resistenza interna dello strumento. Anche in questo caso la tabella riporta la risposta in frequenza del multimetro, ovvero l ambito di frequenze in cui è possibile effettuare la misura e l incertezza relativa sui valori ottenuti. 3.5 Misura di una resistenza Lo strumento permette di misurare resistenze nell ambito di valori tra 0 e 10 MΩ; per ottenere una maggiore precisione, ha due modalità diverse di misura a seconda del valore della resistenza da misurare. Misura di una resistenza superiore a 500 Ω Come mostrato schematicamente in Fig.7, la misura si realizza introducendo uno spinotto dei puntali nella boccola contrassegnata con la dicitura AUTO Ω ZERO e l altro in 6

7 una delle boccole contrassegnate dalle diciture nere Ω x 1, Ω x 10, Ω x 100 e Ω x 1000 a seconda della portata prescelta e applicando i puntali agli estremi del resistore in esame. La lettura della resistenza viene effettuata sulla scala superiore dello strumento relativa alle misure ohmetriche moltiplicandola per la portata scelta. Nella successiva tabella sono riportate le caratteristiche delle misure realizzabili, in funzione della portata prescelta (con c.c.c. viene indicata la corrente di corto circuito). Figura 7: Misura di resistenza Portata Ω x 1 Ω x 10 Ω x 100 Ω x 1000 c.c.c. 55 ma 5.5 ma 0.55 ma 55 µa Precisione ± 2 % ampiezza angolare scala Scala iperbolica 50 Ω centro scala Misura di una resistenza inferiore a 500 Ω Figura 8: Misura di resistenza Come mostrato schematicamente in Fig.8, prima di eseguire la misura è necessario cortocircuitare con il ponticello dato in dotazione le due boccole ohm e ohm x 1 ; successivamente si devono inserire gli spinotti dei puntali nelle boccolle contrassegnate Low ohm. La lettura della resistenza viene effettuata sulla scala nera (iperbolica, 50 Ω centro scala) indicata con Low ohm ; per effettuare una misura accurata bisogna ricordarsi di sottrarre il valore resistivo dei puntali, misurato mettendoli tra loro in corto circuito. 3.6 Misura di una capacità Lo strumento permette di misurare capacità nell ambito di valori tra 0 e 50 mf utilizzando il metodo balistico. Come mostrato schematicamente in Fig.9, la misura si realizza introducendo uno spinotto dei puntali nella boccola contrassegnata con la dicitura AU- 7

8 TO Ω ZERO e l altro in una delle boccole contrassegnate dalle diciture nere Ω x 1, Ω x 10, Ω x 100 e Ω x Dopo aver verificato l azzeramento dello strumento, cortocircuitando i puntali, si effettua la misura collegando i puntali al condensatore e invertendoli più volte fino a quando l indice non tende a posizionarsi stabilmente sullo 0; a questo punto si inverte le polarità dei puntali e si effettua la lettura. La misura è comunque una indicazione veloce, perché subito dopo l indice ritorna ancora a 0. Nella Fig.10 è riportato il pettine di raffronto tra la scala 0-50 e i diversi valori di capacità a seconda delle Figura 9: Misura di capacità varie portate ohmetriche impiegate. Figura 10: Scala per misure di capacità 8

9 4 L oscilloscopio L oscilloscopio, di cui è mostrata una foto in Fig.11, è uno strumento di misura elettronico che consente di visualizzare, su un grafico bidimensionale, l andamento temporale di segnali elettrici. Sull asse orizzontale del grafico solitamente viene riportato il tempo, rendendo l oscilloscopio adatto ad analizzare segnali variabili col tempo, dalle grandezze Figura 11: Oscilloscopio analogico a due canali periodiche agli eventi casuali e non ripetitivi. Sull asse verticale è riportata la tensione del segnale che si vuole visualizzare. La banda passante dello strumento (100MHz nel mod. 2235) indica la frequenza massima dei segnali visualizzabili, così come la risoluzione temporale, ovvero la più rapida variazione rilevabile. Sul pannello frontale si trovano sia lo schermo di visualizzazione dei segnali sia tutti i pannelli di comandi. Allo schermo è sovrapposto un reticolo allo scopo di favorire la lettura dei dati. Ogni intervallo del reticolo è chiamato divisione, sull asse orizzontale le divisioni sono solitamente 10, sull asse verticale 8. Ciascuna divisione è ulteriormente divisa in 5 intervalli. A destra dello schermo c è il pannello della scala delle ampiezze, mostrato in Fig.12 che gestisce due canali (CH1 e CH2). A fianco si trova il pannello base dei tempi che è comune a entrambi i canali e a destra il pannello del trigger, di cui spiegheremo successivamente l utilità. Il segnale da misurare viene introdotto attraverso un apposito connettore (tipo coassiale BNC). In modalità semplice, un punto luminoso percorre lo schermo da sinistra a destra a velocità costante, ridisegnando ripetutamente una linea orizzontale. La velocità di scansione è selezionabile per mezzo di una manopola presente sul pannello, la quale comanda il circuito base dei tempi. Questo circuito genera precisi intervalli di tempo, che possono variare da pochi secondi a qualche nanosecondo; i valori, espressi in unità di tempo per divisione, sono riportati sulla manopola e permettono di selezionare la portata temporale dello strumento. In assenza di segnale, la traccia è solitamente al centro dello schermo, e l applicazione di un segnale all ingresso, provoca la deflessione verso l alto o verso il basso, in funzione della polarità del segnale. La scala verticale è espressa in volt per divisione, e può essere regolata da decine a millesimi di volt. L altezza iniziale del grafico (offset) può comunque essere decisa dall utente, così come è possibile escludere 9

10 la componente in corrente continua presente nel segnale in esame. In questo modo si ottiene la visualizzazione di un grafico di tensione in funzione del tempo. Se il segnale è periodico, è possibile ottenere una traccia stabile regolando la base dei tempi in modo che la frequenza di scansione coincida con la frequenza del segnale o con un suo sottomultiplo. L oscillatore della base dei tempi, non essendo sincronizzato con il segnale in analisi, impedisce di avere una traccia stabile e ferma, questa fluttuerà lentamente da destra a sinistra o viceversa. Per ottenere una traccia stabile gli oscilloscopi dispongono di una funzione chiamata trigger (innesco); questo circuito fa partire la scansione solo in corrispondenza del verificarsi di un evento sul segnale in ingresso, per esempio il superamento di una soglia di ten- Figura 12: Pannello con la scala verticale e i connettori di ingresso (CH1 e CH2) (blu); sione positiva o negativa. Dopo avere pannello con la base dei tempi (rosso) e completato la scansione da sinistra a destra, l oscilloscopio rimane in attesa di pannello del trigger (verde) un nuovo evento. In questo modo la visualizzazione rimane sincronizzata al segnale e la traccia è perfettamente stabile. La soglia di sensibilità del trigger, così come altri parametri, è regolabile. Il circuito del trigger può essere configurato per mostrare una sola scansione di un segnale non periodico, come un singolo impulso o sequenze di impulsi non ripetitivi. 10

11 5 Misure di laboratorio in DC Le misure in continua richieste in laboratorio possono essere schematizzate in tre passi successivi: la misura delle resistenze fornite con un multimetro analogico, la misura della resistenza interna del multimetro analogico utilizzato come misuratore di corrente e come misuratore di tensione e la misura precisa di una resistenza utilizzando un ponte di Wheatstone. Descriveremo nel seguito ciascuno di questi passi. 5.1 Misure di resistenza con il multimetro analogico Allo studente vengono fornite 4 scatoline a due terminali ai quali sono collegati 4 diversi resistori. Lo studente dovrà misurare la resistenza di ciascuno di essi, selezionando la scala del multimetro più opportuna e dando una stima dell incertezza di misura. Ogni misura dovrà essere ripetuta più volte in modo da valutarne la sua riproducibilità. 5.2 Misure della resistenza interna del multimetro utilizzato come misuratore di corrente La resistenza interna del multimetro dipende dalla portata di corrente selezionata nello strumento. Il costruttore dichiara la d.d.p ai capi del multimetro quando questo viene attraversato dalla corrente di fondo-scala. La misura dovrà quindi essere ripetuta per ogni fondo-scala. Il metodo più diretto per misurare la resistenza interna sarebbe quello di collegare il multimetro direttamente ad un generatore di tensione, misurando poi la corrente che scorre nel circuito. Questo semplice schema di misura contrasta sia con le caratteristiche dell alimen- Figura 13: Circuito di misura tatore, che non può fornire tensioni inferiori ad 1 V, sia con la precisione con la quale si riesce a misurare la tensione fornita dal generatore. Per ovviare a questi inconvenienti, si può misurare la resistenza interna collegando il multimetro in serie ad una resistenza nota e all alimentatore di tensione (vedi fig.13). La tensione applicata dall alimentatore (V 0 ± V 0 ) dovrà essere impostata a circa 2.0 V e misurata con il multimetro stesso, valutandone anche l incertezza (lo studente, a conclusione dell esperienza, dovrebbe giustificare la scelta di questo valore). Si dovrà poi scegliere la resistenza R opportuna tra quelle disponibili da collegare in serie al multimetro. Esamineremo i singoli casi al fine di evidenziare i criteri utilizzati per la scelta di R. a) portata 50 µa Il costruttore dichiara 100 mv di caduta per corrente a fondo scala; ciò corrisponde ad una resistenza interna 100 mv/50 µa Ω. Per avere una corrente di 50 µa con una tensione applicata di 2 V è necessaria una resistenza R di circa 40 kω. Si monta quindi l alimentatore in serie con il multimetro (in portata 50 µa) e la 11

12 resistenza da 20 kω fornita, riducendo corrispondentemente la tensione applicata dal generatore (V 0 ) in modo da ottenere una corrente misurabile con la massima precisione. Noto il valore di R e misurati i valori della corrente i e della tensione V 0 con il multimetro, si può ottenere il valore di R i dalla relazione R i = V 0 i b) portata 500 µa Il costruttore dichiara 294 mv di caduta per corrente a fondo scala; ciò corrisponde a 294 mv/500 µa 588 Ω. Per avere una corrente di 500 µa con una tensione applicata di 2 V è necessaria una resistenza di 4 kω. Si monta quindi l alimentatore in serie con il multimetro (in portata 500 µa) e la resistenza da 2 kω fornita, riducendo corrispondentemente la tensione applicata dal generatore (V 0 ) in modo da ottenere una corrente misurabile con la massima precisione. Dalla misura di R, i e V 0 si ricava il valore di R i. c) portata 5 ma Il costruttore dichiara 318 mv di caduta per corrente a fondo scala; ciò corrisponde a 318 mv/5 ma 64 Ω. Per avere una corrente di 5 ma con una tensione applicata di 2 V è necessaria una resistenza di 400 Ω. Si monta quindi l alimentatore in serie con il multimetro (in portata 5 ma) e la resistenza da 200 Ω fornita, riducendo corrispondentemente la tensione applicata dal generatore (V 0 ) in modo da ottenere una corrente misurabile con la massima precisione. Dalla misura di R, i e V 0 si ricava il valore di R i. d) portata 50 ma Il costruttore dichiara 320 mv di caduta per corrente a fondo scala; ciò corrisponde a 320 mv/50 ma 6 Ω. Per avere una corrente di 50 ma con una tensione applicata di 2 V è necessaria una resistenza di 40 Ω. Si monta quindi l alimentatore in serie con il multimetro (in portata 50 ma) e la resistenza da 20 Ω fornita, riducendo corrispondentemente la tensione applicata dal generatore (V 0 ) in modo da ottenere una corrente misurabile con la massima precisione. Dalla misura di R, i e V 0 si ricava il valore di R i. In ogni caso lo studente dovrà determinare, oltre alla miglior stima di R i anche la miglior stima dell incertezza su R i, propagando quelle ottenute sulle grandezze misurate direttamente. 5.3 Misure della resistenza interna del multimetro utilizzato come misuratore di tensione Il misuratore di tensione ha Ω/V e quindi ci si aspetta che in portata 100 mv presenti una resistenza da 2 kω, in portata 2 V una R v da 40 kω, in portata 10 V una R 12

13 Figura 14: Circuito di misura R v da 200 kω e in portata 50 V una R v da 1 MΩ. Il circuito utilizzato per la misura di R v è quello mostrato in Fig. 14. In esso la tensione V 0 fornita dall alimentatore si ripartisce tra le due resistenze R e R v e quindi per ottenere una variazione significativa sulla tensione misurata dal multimetro, rispetto a quella (V 0 ) misurata connettendo il multimetro direttamente all alimentatore, dovranno essere utilizzate resistenze R confrontabili con R v. Avendo a disposizione resistenze che arrivano al massimo a valori di 20 kω sarà quindi possibile effettuare la misura solo in portata 100 mv, 2 V e, con precisione minore, 10 V. In ciascuna delle tre portate le operazioni da eseguire saranno le seguenti: misurare la tensione fornita dall alimentatore V 0 con il multimetro collegato direttamente all alimentatore e regolarla in modo da ottenere un valore vicino a quello del fondo scala prescelto; montare il multimetro in serie all alimentatore e alla resistenza R, scelta in modo da avere un valore confrontabile con quello di R v dichiarato dal costruttore; registrare la tensione V m misurata dal multimetro; determinare la resistenza interna del multimetro tramite la relazione determinare l incertezza su R v. V m R v = R V 0 V m 5.4 Misura di una resistenza con ponte di Wheatstone La misura si basa sull utilizzo del ponte di Wheatstone nella configurazione mostrata in Fig.15, dove P è un generatore di tensione, R la sua resistenza interna, R 1, R 2 e R 3 sono resistenze di valore noto, R x la resistenza incognita. Con G viene indicato il misuratore di corrente (nel nostro caso il multimetro) e con R G la sua resistenza interna. Per poter misurare la resistenza R x è necessario trovare la condizione in cui il misuratore di corrente dà una indicazione nulla. La condizione di corrente misurata nulla corrisponde a quella per cui V AB = 0, ovvero a quella per cui V AC = V BC. Si ricava quindi V AC = V R 2 R 1 + R 2 = V BC = V R x R 3 + R x dalla quale, con semplici passaggi, si ottiene Figura 15: Ponte di Wheatstone 13 R x = R 2R 3 R 1 (1)

14 Nella realizzazione pratica R 1 e R 2 sono due resistenze di valore circa uguale e noto (non interessa che sia noto con molta precisione, come vedremo in seguito), mentre R 3 è una cassetta campione a più decadi. Prima di montare il ponte è necessario controllare la massima potenza dissipabile sulle resistenze per evitare al momento dell accensione dell alimentatore esse vengano attraversate da una corrente troppo elevata e si danneggino. Fatta questa verifica e controllato lo zero del multimetro in assenza di segnale di ingresso, si accende il generatore P e si procede all azzeramento della corrente misurata dal multimetro agendo sulla resistenza R 3 e partendo inizialmente dalla portata massima del multimetro, riducendola poi man mano che ci si avvicina alla condizione finale. La procedura si conclude quando il multimetro, messo nella minima portata, indica zero. L incertezza relativa sul valore di R x ricavato dalla eq.(1) sarà data dalla somma delle incertezze relative delle singole resistenze utilizzate; per quanto riguarda la resistenza R 3 il costruttore fornisce l incertezza relativa su ciascuna delle decadi utilizzate e quindi per ottenere l incertezza su R 3 sarebbe necessario sommare i contributi dovuti a ogni decade, ottenuti moltiplicando il valore di ogni decade per la corrispondente incertezza relativa. Per semplicità nelle esperienze realizzate in laboratorio verrà utilizzata una incertezza relativa di La presenza nella eq.(1) del rapporto tra R 1 e R 2 suggerisce una procedura che rende ancora più preciso il metodo. Infatti, dopo aver realizzato la prima misura ed aver ottenuto l azzeramento con un certo valore di R 3, che indichiamo con R, potremo realizzarne una seconda invertendo tra di loro R 1 e R 2 e azzerando il multimetro per un valore R di R 3. R x può allora essere determinata dalla media geometrica delle due misurazioni R x = R R e l incertezza relativa su R x è allora data da R x = 1 R + 1 R (2) R x 2 R 2 R che non dipende più dall incertezza sulle resistenze R 1 e R 2. E chiaro che questa procedura è applicabile solo se R 1 R 2 ; in caso contrario infatti si dovrebbe avere a disposizione una cassetta di resistenza R 3 con un numero elevato di decadi e le due condizioni di azzeramento corrisponderebbero a correnti nei rami del circuito molto diverse tra loro, evidenziando possibili effetti spuri. La eq.(2) permette di determinare l incertezza su R x una volta che siano note le incertezze relative su R e R. Queste ultime possono essere determinate tenendo conto di due contributi: il primo è quello dovuto all incertezza sulla cassetta campione (10 3 ), mentre il secondo è quello legato alla sensibilità della misura. Per dare una stima del questo contributo all incertezza, lo studente, una volta raggiunta la condizione di minimo, determini sperimentalmente quali sono le variazioni, in eccesso e in difetto, di R 3 che producono una variazione sensibile nell indicazione del misuratore di corrente. 14

15 6 Misure in AC sul circuito CR Il circuito utilizzato in laboratorio è mostrato in Fig.16, dove con V si è indicato il generatore sinusoidale di tensione, con C il condensatore e con R il resistore disponibili. Si richiede di montare il circuito nella configurazione passa alto e di misurare con l oscilloscopio l andamento in funzione della frequenza sia del rapporto tra il segnale ai capi della resistenza R e quello di ingresso fornito dal generatore che dello sfasamento temporale tra di essi. Il rapporto tra il segnale di uscita e quello di ingresso (che indicheremo con A) è infatti un numero complesso il cui modulo è dato da Figura 16: Circuito CR Se si esprime A in decibel si ha 1 A = 1 + ( f l f ) 2 dove f l = 1/(2πRC) e l argomento θ è A db = 20 log A = 10 log θ = arctan 1 + ( fl f ) 2 ( ) fl f che per f = f l dà A db = 3 db, corrispondente ad una riduzione di un fattore 2 (pari al 70.8%) del segnale di uscita rispetto a quello in ingresso. La misura dovrà essere effettuata variando la frequenza del segnale di ingresso in un ambito che va a 0.01 a 100 volte f l. Riportando in carta semilogaritmica A db in funzione di f e determinando le rette che meglio si adattano ai dati nella regione di basse e di alte frequenze, sarà possibile determinare graficamente la loro intersezione che rappresenta la miglior stima di f l. Una ulteriore misura di f l sarà possibile ottenerla riportando in grafico (sempre in carta semilogaritmica) θ in funzione di f e andando a determinare il valore di f l corrispondente a quello di f per cui θ = π/4. Dalle misure di f l così ottenute sarà poi possibile dedurre, noto il valore di R (misurato con un multimetro), il valore della capacità C. Un ulteriore misura di C può essere ottenuta utilizzando la forma d onda quadra selezionabile sul generatore. Il passaggio della forma d onda attraverso il circuito provoca una differenziazione dell onda quadra in ingresso, producendo un segnale impulsivo ai capi della resistenza R con fronte di discesa del segnale, con una costante di tempo pari a RC. Se quindi RC è circa 0.2 ms, sarà sufficiente selezionare un onda quadra di periodo 2-5 ms (o frequenza tra 200 e 500 Hz) per osservare bene l effetto della differenziazione. Impostando l oscilloscopio in modo da mettere bene in evidenza il fronte di discesa del 15

16 segnale di uscita, si dovrà misurare la distanza in tempo ( t) tra l istante in cui il segnale assume un valore pari al 90% del valore iniziale e quello in cui assume un valore pari al 10% del valore iniziale. Dividendo t per 2.2 si otterrà così una nuova stima della costante di tempo RC e, conseguentemente, di C. 16

17 7 Misure in AC sul circuito LR Il circuito utilizzato in laboratorio è mostrato in Fig.17, dove con V si è indicato il generatore sinusoidale di tensione, con L l induttore e con R il resistore disponibili. Si richiede di montare il circuito nella configurazione passa basso e di misurare con l oscilloscopio l andamento in funzione della frequenza sia del rapporto tra il segnale ai capi della resistenza R e quello di ingresso fornito dal generatore che dello sfasamento temporale tra di essi. Il rapporto tra il segnale di uscita e quello di ingresso (che indicheremo con A) è infatti un numero complesso il cui modulo è dato da Figura 17: Circuito LR Se si esprime A in decibel si ha 1 A = 1 + ( ) f 2 f h dove f h = R/(2πL)e l argomento θ è ( ) f θ = arctan f h ( ) 2 f A db = 20 log A = 10 log 1 + f h che per f = f h dà A db = 3 db, corrispondente ad una riduzione di un fattore 2 (pari al 70.8%) del segnale di uscita rispetto a quello in ingresso. La misura dovrà essere effettuata variando la frequenza del segnale di ingresso in un ambito che va a 0.01 a 100 volte f h. Riportando in carta semilogaritmica A db in funzione di f e determinando le rette che meglio si adattano ai dati nella regione di basse e di alte frequenze, sarà possibile determinare graficamente la loro intersezione che rappresenta la miglior stima di f h. Una ulteriore misura di f h sarà possibile ottenerla riportando in grafico (sempre in carta semilogaritmica) θ in funzione di f e andando a determinare il valore di f h corrispondente a quello di f per cui θ = π/4. Dalle misure di f h così ottenute sarà poi possibile dedurre, noto il valore di R (misurato con un multimetro), il valore della induttanza L. Un ulteriore misura di L può essere ottenuta utilizzando la forma d onda quadra selezionabile sul generatore. Il passaggio della forma d onda attraverso il circuito provoca un arrotondamento dell onda quadra in ingresso, producendo un segnale ai capi della resistenza R con fronti di discesa e di salita caratterizzati da una costante di tempo pari a L/R. Se quindi L/R è circa 0.2 ms, sarà sufficiente selezionare un onda quadra di periodo 2-5 ms (o frequenza tra 200 e 500 Hz) per osservare bene l effetto dell arrotondamento. Impostando l oscilloscopio in modo da mettere bene in evidenza il fronte di salita del 17

18 segnale di uscita, si dovrà misurare la distanza in tempo ( t) tra l istante in cui il segnale assume un valore pari al 10% del valore finale e quello in cui assume un valore pari al 90% del valore finale. Dividendo t per 2.2 si otterrà così una nuova stima della costante di tempo L/R e, conseguentemente, di L. 18

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE Facoltà di Scienze M.F.N. Corso di Laurea in Matematica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE Facoltà di Scienze M.F.N. Corso di Laurea in Matematica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE Facoltà di Scienze M.F.N. Corso di Laurea in Matematica Prof. Oscar Adriani Prof. Andrea Stefanini Appunti aggiuntivi al corso di FISICA 2 CON LABORATORIO STRUMENTAZIONE

Dettagli

Circuito RC con d.d.p. sinusoidale

Circuito RC con d.d.p. sinusoidale Circuito C con d.d.p. sinusoidale Un circuito C-serie ha la seguente configurazione: G è la resistenza interna del generatore. Misura dello sfasamento della tensione ai capi del condensatore rispetto alla

Dettagli

Tensioni e corrente variabili

Tensioni e corrente variabili Tensioni e corrente variabili Spesso, nella pratica, le tensioni e le correnti all interno di un circuito risultano variabili rispetto al tempo. Se questa variabilità porta informazione, si parla spesso

Dettagli

Descrizione della cassetta e degli strumenti di misura

Descrizione della cassetta e degli strumenti di misura ESPERIENZ N.1: CSSETTE SCOPO: Misura della resistenza elettrica di un resistore tramite misura diretta con tester e tramite metodo volt-amperometrico. Descrizione della cassetta e degli strumenti di misura

Dettagli

Interazione tra strumenti e sistemi in misura: effetto di carico

Interazione tra strumenti e sistemi in misura: effetto di carico Corso di Laurea a distanza in INGEGNERIA ELETTRONICA Sede di Torino - A.A. 2005/2006 Modulo: Misure Elettroniche II (05EKCcm) Esercitazioni di Laboratorio Alessio Carullo 27 luglio 2006 Interazione tra

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC1 Scopo dell'esperienza: Circuiti in corrente continua 1. Utilizzo di voltmetro ed amperometro; 2. verifica della validita'

Dettagli

Uso dell oscilloscopio 1

Uso dell oscilloscopio 1 1/5 1 1 Introduzione Gli obiettivi di questa esercitazione sono sia quello di imparare l uso dei comandi principali dell oscilloscopio sia quello di imparare a valutare le incertezze di misura di questo

Dettagli

DETERMINAZIONE DELLA F.E.M. E DELLA RESISTENZA INTERNA DI UNA PILA CON IL METODO POTENZIOMETRICO

DETERMINAZIONE DELLA F.E.M. E DELLA RESISTENZA INTERNA DI UNA PILA CON IL METODO POTENZIOMETRICO DETERMINAZIONE DELLA F.E.M. E DELLA RESISTENZA INTERNA DI UNA PILA CON IL METODO POTENZIOMETRICO Per determinare la forza elettromotrice E x di una pila è necessario utilizzare un metodo in cui la pila

Dettagli

COSTRUZIONE DI UN VOLTMETRO A DIVERSE PORTATE; MISURA DELLA RESISTENZA INTERNA E VARIAZIONE DELLA PORTATA DI UN VOLTMETRO

COSTRUZIONE DI UN VOLTMETRO A DIVERSE PORTATE; MISURA DELLA RESISTENZA INTERNA E VARIAZIONE DELLA PORTATA DI UN VOLTMETRO COSTRUZIONE DI UN VOLTMETRO A DIVERSE PORTATE; MISURA DELLA RESISTENZA INTERNA E VARIAZIONE DELLA PORTATA DI UN VOLTMETRO L esercitazione è divisa in due parti. Nella prima parte si costruisce un voltmetro

Dettagli

Esercitazione Oscilloscopio

Esercitazione Oscilloscopio Esercitazione Oscilloscopio - 1 Esercitazione Oscilloscopio 1 - Oggetto Uso dell oscilloscopio. Rilievo della caratteristica tensione-corrente di un diodo. Misure di capacità mediante misure di sfasamento.

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO TERZA ESERCITAZIONE ATTENZIONE

POLITECNICO DI TORINO TERZA ESERCITAZIONE ATTENZIONE POLITECNICO DI TORINO Laboratorio di Elettrotecnica Data: Gruppo: Allievi: TERZA ESERCITAZIONE Strumenti utilizzati Materiale necessario Generatore di funzioni da banco Oscilloscopio da banco Bread-board

Dettagli

Esercitazione Multimetro analogico e digitale

Esercitazione Multimetro analogico e digitale Esercitazione Multimetro analogico e digitale - 1 Esercitazione Multimetro analogico e digitale 1 - Oggetto Confronto tra multimetro analogico (OM) e digitale (DMM). Misure di tensioni alternate sinusoidali

Dettagli

Generatori di funzione e filtri RC

Generatori di funzione e filtri RC 1/12 Generatori di funzione e filtri RC 1 Introduzione La seguente esercitazione di laboratorio riguarda lo studio di un filtro RC (passa basso o passa alto) per mezzo sia di uno stimolo sinusoidale che

Dettagli

Misure di tensione alternata 1

Misure di tensione alternata 1 1/5 1 Introduzione 1 La seguente esercitazione di laboratorio riguarda l uso dei voltmetri nella modalità di misura di tensioni in alternata. Obiettivo dell esercitazione, oltre a raffinare la dimestichezza

Dettagli

L OSCILLOSCOPIO. Ing. Stefano Severi

L OSCILLOSCOPIO. Ing. Stefano Severi L OSCILLOSCOPIO Ing. Stefano Severi L oscilloscopio è in grado di visualizzare solo l andamento di tensioni periodiche PANNELLO FRONTALE DI UN OSCILLOSCOPIO una sezione di trigger schermo menù buttons

Dettagli

Il display BREVE GUIDA ALL'USO DEL TESTER DIGITALE

Il display BREVE GUIDA ALL'USO DEL TESTER DIGITALE BREVE GUIDA ALL'USO DEL TESTER DIGITALE Un tester digitale si può acquistare oramai spendendo veramente poco: considerata l'utilità dello strumento, è un vero peccato non procurarsene uno, bisogna però

Dettagli

BREVE GUIDA ALL'USO DEL TESTER

BREVE GUIDA ALL'USO DEL TESTER BREVE GUIDA ALL'USO DEL TESTER Un tester digitale sufficientemente preciso per uso hobbistico si può acquistare oramai con pochi spiccioli: considerata l'utilità dello strumento, è un vero peccato non

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC1. Circuiti in corrente continua

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC1. Circuiti in corrente continua Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC1 Circuiti in corrente continua Scopo dell'esperienza 1. Utilizzo di voltmetro ed amperometro; 2. verifica della validità

Dettagli

Esperienza 6 : semplici circuiti con diodi Corso di Laboratorio di Elettromagnetismo e Circuiti, prof. S. Masi

Esperienza 6 : semplici circuiti con diodi Corso di Laboratorio di Elettromagnetismo e Circuiti, prof. S. Masi Esperienza 6 : semplici circuiti con diodi Corso di Laboratorio di Elettromagnetismo e Circuiti, prof. S. Masi 1 MISURA DELLA CARATTERISTICA DEL DIODO CON L OSCILLOSCOPIO E IL TRASFORMATORE Sono disponibili:

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2. Circuiti in corrente alternata

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2. Circuiti in corrente alternata Scopo dell'esperienza: Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2 Circuiti in corrente alternata. Uso di un generatore di funzioni (onda quadra e sinusoidale); 2.

Dettagli

Misure voltamperometriche su dispositivi ohmici e non ohmici

Misure voltamperometriche su dispositivi ohmici e non ohmici Misure voltamperometriche su dispositivi ohmici e non ohmici Laboratorio di Fisica - Liceo Scientifico G.D. Cassini Sanremo 7 ottobre 28 E.Smerieri & L.Faè Progetto Lauree Scientifiche 6-9 Ottobre 28 -

Dettagli

Verificheremo che a seconda dei valori della resistenza in questione è possibile:

Verificheremo che a seconda dei valori della resistenza in questione è possibile: Misure di resistenze elettriche: esistono molti metodi di ura di resistenze la cui scelta è determinata dalla precisione richiesta nella ura, dall intervallo di valori in cui si presume cada la resistenza

Dettagli

1^ LEGGE di OHM - CONDUTTORI in SERIE e in PARALLELO

1^ LEGGE di OHM - CONDUTTORI in SERIE e in PARALLELO ^ LEGGE di OHM - CONDUTTOI in SEIE e in PAALLELO attività svolta con le classi 3^D e 3^G - as 2009/0 Scopo dell esperienza Le finalità dell esperimento sono: ) Verificare la relazione tra la ddp ai capi

Dettagli

Ruggero Caravita, Giacomo Guarnieri Gruppo Gi101 Circuiti 1. Circuiti 1. Relazione sperimentale A P P A R A T O S P E R I M E N T A L E

Ruggero Caravita, Giacomo Guarnieri Gruppo Gi101 Circuiti 1. Circuiti 1. Relazione sperimentale A P P A R A T O S P E R I M E N T A L E Relazione sperimentale Scopo dell esperienza è quella di determinare il valore di un set di resistenze incognite mediante la tecnica del ponte di Wheatstone. Sono inoltre indagate le caratteristiche di

Dettagli

MISURA DELLA TENSIONE DI OFFSET DI UN AMPLIFICATORE OPERAZIONALE COMPENSAZIONE DELL OFFSET

MISURA DELLA TENSIONE DI OFFSET DI UN AMPLIFICATORE OPERAZIONALE COMPENSAZIONE DELL OFFSET Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 Esercitazione N 4 MISURA DELLA TENSIONE DI OFFSET DI UN AMPLIFICATORE OPERAZIONALE COMPENSAZIONE DELL OFFSET Elettronica applicata Prof. Ing. Elena Biagi Sig. Marco

Dettagli

Misure su linee di trasmissione

Misure su linee di trasmissione Appendice A A-1 A-2 APPENDICE A. Misure su linee di trasmissione 1) Misurare, in trasmissione o in riflessione, la lunghezza elettrica TL della linea. 2) Dal valore di TL e dalla lunghezza geometrica calcolare

Dettagli

Strumentazione e misure Elettroniche 03EMN Ponte di Wheatstone

Strumentazione e misure Elettroniche 03EMN Ponte di Wheatstone Strumentazione e misure Elettroniche 03EMN Ponte di Wheatstone Valeria Teppati October 6, 2004 1 1 Introduzione Scopo di questa esercitazione è la misura di un resistore incognito di circa 1.2 kω con una

Dettagli

LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLA CURVA DI RISPOSTA IN FREQUENZA DI UN AMPLIFICATORE A BJT AC180 SCHEMA

LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLA CURVA DI RISPOSTA IN FREQUENZA DI UN AMPLIFICATORE A BJT AC180 SCHEMA ALUNNO: Fratto Claudio CLASSE: IV B Informatico ESERCITAZIONE N : 5 LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLA CURVA DI RISPOSTA IN FREQUENZA DI UN AMPLIFICATORE A BJT AC180 SCHEMA DATI: VIn = 20mV

Dettagli

LABORATORIO DI FISICA Lunedì 15 marzo Misura della costante di tempo di un circuito RC

LABORATORIO DI FISICA Lunedì 15 marzo Misura della costante di tempo di un circuito RC LABORATORIO DI FISICA Lunedì 15 marzo 2004 Misura della costante di tempo di un circuito RC Collegare la serie RC al generatore di onde quadre (cavetto di massa all estremità libera del condensatore) e

Dettagli

Multimetro M3500A - Descrizione di alcune applicazioni tipiche

Multimetro M3500A - Descrizione di alcune applicazioni tipiche Multimetro M3500A - Descrizione di alcune applicazioni tipiche 1) Esecuzione delle misure di base a) Misure di tensione Il multimetro digitale M3500A può eseguire misure di tensione continua o alternata

Dettagli

Appendice 6 - Multimetri digitali

Appendice 6 - Multimetri digitali Appunti di Misure Elettriche Appendice 6 - Multimetri digitali Introduzione...1 Risoluzione adimensionale...1...2 Risoluzione dimensionale...2...2 Struttura generale di un DMM...3 Funzionamento da voltmetro...3

Dettagli

Uso del tester e del multimetro digitale

Uso del tester e del multimetro digitale 1/12 Uso del tester e del multimetro digitale 1 Introduzione La seguente esercitazione di laboratorio riguarda il tester analogico a bobina mobile e il multimetro digitale. Nel corso dell esercitazione

Dettagli

Uso del tester e del multimetro digitale

Uso del tester e del multimetro digitale 1/13 Uso del tester e del multimetro digitale 1 Introduzione La seguente esercitazione di laboratorio riguarda il tester analogico a bobina mobile e il multimetro digitale. Nel corso dell esercitazione

Dettagli

Generatore di Funzioni

Generatore di Funzioni Generatore di Funzioni Tipo di onda Come impostare una certa frequenza? Hz, khz, MHz. Oscilloscopio CH1 nel tempo CH2 nel tempo XY (CH1 vs. CH2) DUAL entrambi Lettura: Valore/DIVISIONE Ogni quadrato corrisponde

Dettagli

Collaudo statico di un ADC

Collaudo statico di un ADC Collaudo statico di un ADC Scopo della prova Verifica del funzionamento di un tipico convertitore Analogico-Digitale. Materiali 1 Alimentatore 1 Oscilloscopio 1 Integrato ADC 0801 o equivalente Alcuni

Dettagli

L oscilloscopio: introduzione

L oscilloscopio: introduzione L oscilloscopio: introduzione Ampiezza y Tubo a raggi catodici canale Y canale X segnale base tempi asse tempi t ingresso L oscilloscopio è uno strumento che visualizza su uno schermo l andamento di una

Dettagli

Laboratorio di Elettronica T Esperienza 6 Circuiti a diodi 1

Laboratorio di Elettronica T Esperienza 6 Circuiti a diodi 1 Laboratorio di Elettronica T Esperienza 6 Circuiti a diodi 1 Cognome Nome Matricola Postazione N 1 Misura delle resistenze La corrente nei circuiti che dovrete analizzare nel seguito verranno misurate

Dettagli

Operazioni di misura(1) A. Misura di tensione DC e AC (vedi figura 3)

Operazioni di misura(1) A. Misura di tensione DC e AC (vedi figura 3) Operazioni di misura(1) A. Misura di tensione DC e AC (vedi figura 3) Al fine di evitare lesioni personali dovute a scosse elettriche o danni allo strumento, anche se si possono ottenere delle letture,

Dettagli

LA LEGGE DI OHM La verifica sperimentale della legge di Ohm

LA LEGGE DI OHM La verifica sperimentale della legge di Ohm Laboratorio di.... Scheda n. 2 Livello: Avanzato A.S.... Classe. NOME..... DATA... Prof.... LA LEGGE DI OHM La verifica sperimentale della legge di Ohm Conoscenze - Conoscere la legge di Ohm - Conoscere

Dettagli

Gli alimentatori stabilizzati

Gli alimentatori stabilizzati Gli alimentatori stabilizzati Scopo di un alimentatore stabilizzato è di fornire una tensione di alimentazione continua ( cioè costante nel tempo), necessaria per poter alimentare un dispositivo elettronico

Dettagli

Laboratorio misure elettroniche ed elettriche: regolatori di tensione a tiristori

Laboratorio misure elettroniche ed elettriche: regolatori di tensione a tiristori Laboratorio misure elettroniche ed elettriche: regolatori di tensione a tiristori Circuiti di accensione per tiristori (Tavole E.1.1 - E.1.2) Considerazioni teoriche Per le debite considerazioni si fa

Dettagli

Capitolo 8 Misura di Potenza in Trifase

Capitolo 8 Misura di Potenza in Trifase Capitolo 8 di in Trifase Si vuole effettuare una misura di potenza utilizzando un metodo di carico trifase fittizio. Vengono impiegati in un primo momento tre wattmetri numerici sulle tre fasi ed in seguito

Dettagli

Liberamente tratto da Prima Legge di Ohm

Liberamente tratto da  Prima Legge di Ohm Liberamente tratto da www.openfisica.com Prima Legge di Ohm Agli estremi di due componenti elettrici di un circuito (che si possono chiamare conduttore X ed Y) è applicata una differenza di potenziale

Dettagli

La Legge di Ohm (scheda per il docente)

La Legge di Ohm (scheda per il docente) La Legge di Ohm (scheda per il docente) Descrizione dell esperimento La relazione tra la tensione V ai capi di un componente elettrico e la corrente i che vi scorre è chiamata curva caratteristica del

Dettagli

Relazione di Laboratorio Elettronica

Relazione di Laboratorio Elettronica Relazione di Laboratorio Elettronica OGGETTO: Funzionamento di un circuito derivatore con amplificatore operazionale DATI INIZIALI: Vcc = ±15V f 1 = 400Hz f 2 = 1KHz f 3 = 30KHz RIFERIMENTI TEORICI: Derivatore

Dettagli

RELAZIONE DI LABORATORIO

RELAZIONE DI LABORATORIO RELAZIONE DI LABORATORIO Esercitazione di laboratorio di Elettrotecnica N 3 Svolta in data 30/11/2010 Corso di laurea in Ingegneria Aerospaziale Docente del corso ZICH RICCARDO Squadra (A,B,C) B Tavolo

Dettagli

Le misure di tempo e frequenza

Le misure di tempo e frequenza Le misure di tempo e frequenza Le misure di tempo e frequenza costituiscono un importante branca delle misure elettriche ed elettroniche ed in generale delle misure di grandezze fisiche. E possibile raggiungere

Dettagli

La corrente alternata

La corrente alternata La corrente alternata Corrente continua e corrente alternata Le correnti continue sono dovute ad un generatore i cui poli hanno sempre lo stesso segno e pertanto esse percorrono un circuito sempre nello

Dettagli

Linee di trasmissione

Linee di trasmissione Linee di trasmissione Finora esperienza con circuiti a costanti concentrate. E un approssimazione, valida solo per lunghezze d onda dei segnali grandi rispetto alle dimensioni del circuito. Esempio Sinusoidale

Dettagli

Generatore di forme d onda

Generatore di forme d onda Generatore di forme d onda Uso Il display indica il numero corrispondente alla forma d onda, rappresentato con una singola cifra esadecimale ( da o a F ). Il numero, e quindi la forma d onda, può essere

Dettagli

Onde sonore stazionarie in un tubo risonante

Onde sonore stazionarie in un tubo risonante Onde sonore stazionarie in un tubo risonante Scopo dell esperimento Determinare la velocità del suono analizzando le caratteristiche delle onde sonore stazionarie in un tubo risonante. Richiamo teorico

Dettagli

INTENSITÀ DI CORRENTE E LEGGI DI OHM

INTENSITÀ DI CORRENTE E LEGGI DI OHM QUESITI 1 INTENSITÀ DI CORRENTE E LEGGI DI OHM 1. (Da Veterinaria 2014) Un filo di alluminio ha una sezione di 1,0 x 10-6 m 2. Il filo è lungo 16,0 cm ed ha una resistenza pari a 4,0 x 10-3 Ω. Qual è la

Dettagli

L Oscilloscopio e misure relative

L Oscilloscopio e misure relative Facoltà di INGEGNERIA II - Taranto Corso di Misure e Strumentazione Elettronica mod. I- L Oscilloscopio e misure relative 1 L oscilloscopio è attualmente uno dei più versatili e utili strumenti di misura

Dettagli

Misurare la resistenza elettrica e verifica della tolleranza

Misurare la resistenza elettrica e verifica della tolleranza Misurare la resistenza elettrica e verifica della tolleranza In questa breve lezione vedremo: cosa vuol dire resistenza cosa è un resistore come si usa un multimetro per misurare la resistenza elettrica

Dettagli

ω 1 è la frequenza di taglio inferiore ω 2 = ω 1 = 0 ω 2 è la frequenza di taglio superiore Α(ω) Α(ω) ω ω 1 ω 2

ω 1 è la frequenza di taglio inferiore ω 2 = ω 1 = 0 ω 2 è la frequenza di taglio superiore Α(ω) Α(ω) ω ω 1 ω 2 . Studio della loro risposta ad un onda quadra 1 Filtri elettrici ideali: sono quadrupoli che trasmettono un segnale di ingresso in un certo intervallo di frequenze ovvero esiste una banda di pulsazioni

Dettagli

La sonda compensata. La sonda compensata

La sonda compensata. La sonda compensata 1/6 1 Introduzione La seguente esercitazione di laboratorio affronta il problema di realizzare una sonda compensata per un cavo di 50 m con capacità distribuita di circa 100 pf/m. 2 Tempo di salita di

Dettagli

Meccanismo di d Arsonval. Strumenti elettromeccanici p.1/40

Meccanismo di d Arsonval. Strumenti elettromeccanici p.1/40 Meccanismo di d Arsonval N S Strumenti elettromeccanici p.1/40 Forze agenti sulle spire forze (Lorentz): coppia: coppia totale: coppia antagonista: all equilibrio: Strumenti elettromeccanici p.2/40 Amperometro

Dettagli

OSCILLATORE A SFASAMENTO

OSCILLATORE A SFASAMENTO Elettronica Applicata a.a. 2013/2014 Esercitazione N 5 OSCILLATORE A SFASAMENTO Fabio Cioria Andrea Giombetti Giulio Pelosi (fabio.cioria@insono.com) (giombetti@unifi.it) (giulio.pelosi@insono.it) www.echommunity.com/courses.htm

Dettagli

Amplificatore differenziale con operazionale: studio e simulazione

Amplificatore differenziale con operazionale: studio e simulazione Amplificatore differenziale con operazionale: studio e simulazione A cura del prof: Ing. Fusco Ferdinando Indice STUDIO TEORICO pag.3 PROVA SIMULATA pag.9 PROVA PRATICA IN LABORATORIO pag.14 RIFERIMENTI

Dettagli

I.I.S.S. G. GALILEI A. SANI -ELETTRONICA Classe:5 - A\EN Data : 19\09\15 Elettronica - Gruppo n 4 : Salzillo_Pinna- Luogo: IISS GalileiSani -LT

I.I.S.S. G. GALILEI A. SANI -ELETTRONICA Classe:5 - A\EN Data : 19\09\15 Elettronica - Gruppo n 4 : Salzillo_Pinna- Luogo: IISS GalileiSani -LT NOME: Marco COGNOME: Salzillo TITOLO: AMPLIFICATORE OPERAZIONALE NON INVERTENTE OBBIETTIVO: REALIZZARE UN CIRCUITO OPERAZIONALE NON INVERTENTE CHE AMPLIFICA DI 11,7dB CIRCUITO TEORICO: CIRCUITO APPLICATIVO:

Dettagli

Elettronica I - Laboratorio Didattico - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA

Elettronica I - Laboratorio Didattico - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA Elettronica I - Laboratorio Didattico - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA Generatore di Funzioni Tektronix CFG280 Generatore di Funzioni Tektronix CFG280 Genera i segnali di tensione

Dettagli

Esercizi aggiuntivi Unità A2

Esercizi aggiuntivi Unità A2 Esercizi aggiuntivi Unità A2 Esercizi svolti Esercizio 1 A2 ircuiti in corrente alternata monofase 1 Un circuito serie, con 60 Ω e 30 mh, è alimentato con tensione V 50 V e assorbe la corrente 0,4 A. alcolare:

Dettagli

ESERCITAZIONE DI LABORATORIO A: VERIFICA DI STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO

ESERCITAZIONE DI LABORATORIO A: VERIFICA DI STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO ESERCITAZIONE DI LABORATORIO A: VERIFICA DI STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO La prova ha come scopo quello di verificare se uno strumento, o una particolare funzione di misura di uno strumento multifunzione,

Dettagli

Multimetri digitali palmari Agilent U1251A e U1252A Guida rapida

Multimetri digitali palmari Agilent U1251A e U1252A Guida rapida Multimetri digitali palmari Agilent U1251A e U1252A Guida rapida Fanno parte della dotazione del multimetro i seguenti accessori: Kit di puntali di misura standard (puntali di misura, pinze a coccodrillo,

Dettagli

Misurare l impedenza di un altoparlante

Misurare l impedenza di un altoparlante Misurare l impedenza di un altoparlante Nel lavoro di riparazione-restauro di una vecchia radio può rendersi necessaria la sostituzione dell altoparlante, vuoi perché guasto irreparabilmente o addirittura

Dettagli

MULTIMETRO DIGITALE

MULTIMETRO DIGITALE MULTIMETRO DIGITALE 45.03900 INTRODUZIONE Questo multimetro digitale è uno strumento portatile compatto, funzionante a batteria, che permette di testare il voltaggio DC e AC, la corrente DC e AC, le resistenze

Dettagli

Capacità parassita. Quindi ci si aspetta che la funzione di trasferimento dipenda dalla frequenza

Capacità parassita. Quindi ci si aspetta che la funzione di trasferimento dipenda dalla frequenza Esperienza n. 10 Partitore resistivo e sua compensazione in c.a. Partitore resistivo-capacitivo Partitore resistivo: abbiamo visto che in regime di corrente continua il rapporto di partizione è costante:

Dettagli

LABORATORIO DI FISICA 2

LABORATORIO DI FISICA 2 LABOATOIO DI FISIA Misure diretta di resistenze e capacità con un multimetro digitale. DESIZIONE DEGLI STUMENTI DI MISUA: In Fig. è mostrato lo schema del pannello frontale della cassetta utilizzata in

Dettagli

In elettronica un filtro elettronico è un sistema o dispositivo che realizza

In elettronica un filtro elettronico è un sistema o dispositivo che realizza Filtri V.Russo Cos è un Filtro? In elettronica un filtro elettronico è un sistema o dispositivo che realizza delle funzioni di trasformazione o elaborazione (processing) di segnali posti al suo ingresso.

Dettagli

IGB2 MANUALE DI SERVIZIO

IGB2 MANUALE DI SERVIZIO 11/10/2005 17.01 Pagina 1 di 9 IGB2 MANUALE DI SERVIZIO Indice 1 Generalità... 2 2 Schema a blocchi... 3 3 Collegamenti elettrici... 3 4 Disposizione componenti di taratura e regolazione... 4 5 Adattamento

Dettagli

Il problema del carico

Il problema del carico Il problema del carico Si consideri un circuito composto (per il momento) da sole resistenze e generatori di tensione. Si immagini di collegare tra due punti A e B del circuito una resistenza c che chiameremo

Dettagli

Collegamento di resistenze

Collegamento di resistenze Collegamento di resistenze Resistenze in serie Vogliamo calcolare la resistenza elettrica del circuito ottenuto collegando tra loro più resistenze in serie. Colleghiamo a una pila di forza elettromotrice

Dettagli

II.3.1 Inverter a componenti discreti

II.3.1 Inverter a componenti discreti Esercitazione II.3 Caratteristiche elettriche dei circuiti logici II.3.1 Inverter a componenti discreti Costruire il circuito dell invertitore in logica DTL e verificarne il funzionamento. a) Posizionando

Dettagli

Misure con l oscilloscopio (e non) su circuiti con amplificatori operazionali

Misure con l oscilloscopio (e non) su circuiti con amplificatori operazionali Misure con l oscilloscopio (e non) su circuiti con amplificatori operazionali Edgardo Smerieri Laura Faè PLS - AIF - Corso Estivo di Fisica Genova 2009 Amplificatore operazionale perché? Moltiplicazione

Dettagli

Parte II (Il multimetro digitale)

Parte II (Il multimetro digitale) Il multimetro digitale è uno strumento ad indicazione numerica per la misura in corrente continua delle grandezze elettriche. Lo strumento è essenzialmente un misuratore digitale di tensione continua:

Dettagli

Filtri passivi Risposta in frequenza dei circuiti RC-RL-RLC

Filtri passivi Risposta in frequenza dei circuiti RC-RL-RLC 23. Guadagno di un quadripolo Filtri passivi isposta in frequenza dei circuiti C-L-LC In un quadripolo generico (fig. ) si definisce guadagno G il rapporto tra il valore d uscita e quello d ingresso della

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica II. Esercitazione 0 Utilizzo strumentazione di laboratorio. Misure di resistenze.

Esperimentazioni di Fisica II. Esercitazione 0 Utilizzo strumentazione di laboratorio. Misure di resistenze. Esperimentazioni di Fisica II Esercitazione 0 Utilizzo strumentazione di laboratorio. Misure di resistenze. Codice colori delle resistenze Le resistenze possiedono 4 bande colorate (5 bande le resistenze

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC3. Circuiti in corrente continua

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC3. Circuiti in corrente continua Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC3 Circuiti in corrente continua Scopo dell'esperienza 1. Determinazione della caratteristica I/V di un conduttore non ohmico:

Dettagli

Soluzione: prof. Stefano Mirandola PRIMA PARTE. 1) 2) Schema a blocchi e progetto circuitale della catena di condizionamento.

Soluzione: prof. Stefano Mirandola PRIMA PARTE. 1) 2) Schema a blocchi e progetto circuitale della catena di condizionamento. ITEC - ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA Sessione ordinaria 206 ARTICOLAZIONE ELETTRONICA Tema di: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Soluzione: prof. Stefano Mirandola PRIMA PARTE ) 2) Schema a blocchi e progetto

Dettagli

Manuale d istruzione 1. Generalità 2. Avvertenze di sicurezza 3. Specifiche 3.1 Generalità

Manuale d istruzione 1. Generalità 2. Avvertenze di sicurezza 3. Specifiche 3.1 Generalità Manuale d istruzione 1. Generalità Il multimetro Pocket è un maneggevole multimetro tascabile a pile con un display LCD alto 26 mm e di facile lettura. L apparecchio offre le seguenti funzioni: DCV, ACV,

Dettagli

Esercitazione N. 2 Misurazione di resistenza con ponte di Wheatstone

Esercitazione N. 2 Misurazione di resistenza con ponte di Wheatstone Esercitazione N. 2 Misurazione di resistenza con ponte di Wheatstone 2.1 Lo schema di misurazione La misurazione in corrente continua di una resistenza può essere eseguita, in alternativa al metodo volt-amperometrico

Dettagli

Uso dell oscilloscopio. Generalita Banda passante Input e amplificazione verticale Trigger Analogico vs. Digitale

Uso dell oscilloscopio. Generalita Banda passante Input e amplificazione verticale Trigger Analogico vs. Digitale Uso dell oscilloscopio Generalita Banda passante Input e amplificazione verticale Trigger Analogico vs. Digitale Generalita Possiamo considerare l oscilloscopio semplicemente come un voltmetro in grado

Dettagli

Verifica della resistenza totale di due resistenze in serie o in parallelo con il Ponte di Wheatstone

Verifica della resistenza totale di due resistenze in serie o in parallelo con il Ponte di Wheatstone Verifica della resistenza totale di due resistenze in serie o in parallelo con il Ponte di Wheatstone Vincenzo Chieffalo Sommario Presento le misure di resistenze incognite effettuate utilizzando il Ponte

Dettagli

Pronti via! ANALOGICA V1000

Pronti via! ANALOGICA V1000 PV_0002 Rev. A Pronti via! ANALOGICA V1000 Pronti via! "Pronti... via!" è una raccolta di informazioni interattive, che permette una consultazione rapida delle principali informazioni necessarie all'utilizzo

Dettagli

Strumentazione per la misura a banda stretta del campo elettromagnetico. Laura Vallone

Strumentazione per la misura a banda stretta del campo elettromagnetico. Laura Vallone Strumentazione per la misura a banda stretta del campo elettromagnetico Laura Vallone Strumentazione a banda stretta Un misuratore di campo EM a banda stretta si compone di varie parti: o Sistema di ricezione

Dettagli

Misura del coefficiente di Hall per i metalli. Cognome Nome Data

Misura del coefficiente di Hall per i metalli. Cognome Nome Data - Piano Nazionale Lauree Scientifiche Progetto IDIFO5 - Scuola Nazionale di Fisica Moderna per Insegnanti SNFMI Università di Udine, 8-12 settembre 2014 Misura del coefficiente di Hall per i metalli Cognome

Dettagli

Esercitazione 8 : LINEE DI TRASMISSIONE

Esercitazione 8 : LINEE DI TRASMISSIONE Esercitazione 8 : LINEE DI TRASMISSIONE Specifiche Scopo di questa esercitazione è verificare il comportamento di spezzoni di linea in diverse condizioni di pilotaggio e di terminazione. L'esecuzione delle

Dettagli

Il diodo è un componente elettronico a due terminali, uno chiamato ANODO e uno CATODO.

Il diodo è un componente elettronico a due terminali, uno chiamato ANODO e uno CATODO. Il diodo è un componente elettronico a due terminali, uno chiamato ANODO e uno CATODO. Il suo simbolo è il seguente: Per ricordare qual è il CATODO si deve immaginare di vedere una K(atodo) e per l'anodo

Dettagli

Generatore di funzioni. Modalità operative Circuito di uscita Uso del generatore di funzioni

Generatore di funzioni. Modalità operative Circuito di uscita Uso del generatore di funzioni Generatore di funzioni Modalità operative Circuito di uscita Uso del generatore di funzioni 1 Modalità operative Il Il generatore di di funzioni è un un dispositivo in in grado di di generare segnali di

Dettagli

Multimetri digitali. Fig.1.1- Riduzione dell effetto di carico per la strumentazione elettronica.

Multimetri digitali. Fig.1.1- Riduzione dell effetto di carico per la strumentazione elettronica. Multimetri digitali - 1 Multimetri digitali 1 - Multimetri digitali (DMM, Digital Multi Meter) I voltmetri, gli amperometri e i multimetri sono strumenti di misura di base che vengono realizzati sia in

Dettagli

Componenti in corrente continua

Componenti in corrente continua Ogni componente reale utilizzato in un circuito è la realizzazione approssimata di un elemento circuitale ideale. Nello studio dei sistemi in cc gli elementi più importanti sono : esistore Generatori campione

Dettagli

Problema 1. la corrente iniziale nel circuito (cioè non appena il circuito viene chiuso)

Problema 1. la corrente iniziale nel circuito (cioè non appena il circuito viene chiuso) ESERCIZI SUI CIRCUITI RC Problema 1 Due condensatori di capacità C = 6 µf, due resistenze R = 2.2 kω ed una batteria da 12 V sono collegati in serie come in Figura 1a. I condensatori sono inizialmente

Dettagli

I convertitori c.a.-c.a. possono essere suddivisi in tre categorie: convertitori a controllo di fase, cicloconvertitori, convertitori a matrice.

I convertitori c.a.-c.a. possono essere suddivisi in tre categorie: convertitori a controllo di fase, cicloconvertitori, convertitori a matrice. Tra i vari tipi di convertitori monostadio, i convertitori c.a.-c.a. sono quelli che presentano il minore interesse applicativo, a causa delle notevoli limitazioni per quanto concerne sia la qualità della

Dettagli

Metodo classico: i G R G. V AB = V AD R X i X = R 1 i 1. i 1. V BC = V CD R o i o = R 2 i 2. R ε R X = (R 1 /R 2 ) R 0 2

Metodo classico: i G R G. V AB = V AD R X i X = R 1 i 1. i 1. V BC = V CD R o i o = R 2 i 2. R ε R X = (R 1 /R 2 ) R 0 2 Il ponte di è utilizzato per la misura di resistenze con elevata precisione; è adeguato per misure di nell intervallo 10-10 5 Ω Strumentazione: Generatore di f.e.m. in corrente continua Tester digitale

Dettagli

Cos è un alimentatore?

Cos è un alimentatore? Alimentatori Cos è un alimentatore? Apparato in grado di fornire una o più tensioni richieste al funzionamento di altre attrezzature, partendo dalla rete elettrica (in Europa: alternata a 220 V, 50 Hz).

Dettagli

USO DELL OSCILLOSCOPIO PER LA MISURA DELLA VELOCITA' DEL SUONO NELL ARIA

USO DELL OSCILLOSCOPIO PER LA MISURA DELLA VELOCITA' DEL SUONO NELL ARIA USO DELL OSCILLOSCOPIO PER LA MISURA DELLA VELOCITA' DEL SUONO NELL ARIA B. Cottalasso R. Ferrando AIF PLS Corso Estivo di Fisica Genova 2009 1 Scopo dell esperimento Ci si propone di misurare la velocità

Dettagli

Comprendere il funzionamento dei convertitori V/f Saper effettuare misure di collaudo

Comprendere il funzionamento dei convertitori V/f Saper effettuare misure di collaudo SCH 32 Convertitore tensione/frequenza Obiettivi Strumenti e componenti Comprendere il funzionamento dei convertitori V/f Saper effettuare misure di collaudo R1 = 1,2 KΩ; R2 = 3,6 KΩ; R4 = 180 Ω; R5 =

Dettagli

Piano di Recupero del debito. di STA (Scienze e Tecnologie Applicate) Primo Biennio

Piano di Recupero del debito. di STA (Scienze e Tecnologie Applicate) Primo Biennio Liceo Scientifico Istituto Tecnico Industriale ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ALDO MORO Via Gallo Pecca n.4/6 10086 RIVAROLO CANAVESE Tel. 0124/45.45.11 - Fax 0124/45.45.45 Cod. Fisc. 85502120018 E-mail:

Dettagli

PA-37 PINZA AMPEROMETRICA DC/AC INFORMAZIONE AGLI UTENTI

PA-37 PINZA AMPEROMETRICA DC/AC INFORMAZIONE AGLI UTENTI INFORMAZIONE AGLI UTENTI ai sensi dell art. 13 del decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 15 Attuazione delle Direttive 2002/95/ CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE, relative alla riduzione dell uso di sostanze

Dettagli

CIRCUITI 2. determinazione della risposta in frequenza del multimetro misura di impedenze

CIRCUITI 2. determinazione della risposta in frequenza del multimetro misura di impedenze CIRCUITI 2 determinazione della risposta in frequenza del multimetro misura di impedenze Laboratorio di Fisica Dipartimento di Fisica G.Occhialini Università di Milano Bicocca PARTE PRIMA: Determinazione

Dettagli