ORTHOMYXOVIRIDAE. Acido nucleico. Envelope + Polimerasi virale + Diametro del virione (nm) Dimensione del genoma (kb) 13,6.

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1 ORTHOMYXOVIRIDAE Acido nucleico RNA Simmetria del capside Elicoidale Envelope + Struttura del genoma ss (-) 8 segmenti Classificazione di Baltimore V Polimerasi virale + Diametro del virione (nm) Dimensione del genoma (kb) 13,6 Influenza virus ORTHOMYXOVIRIDAE Influenza A Thogotovirus (o Influenza D) Influenza B Influenza C scaricato da 1

2 L influenza è una malattia infettiva del tratto respiratorio altamente contagiosa causata da un virus ad RNA, il Virus dell Influenza Influenza, appartenente alla famiglia degli Orthomyxoviridae L influenza è un infezione del tratto respiratorio che interessa milioni di persone ogni anno Sintomi più comuni Febbre (39-40 C) Dolori diffusi Tosse secca Raffreddore Mal di testa Angina Chi è a rischio di complicazioni? persone oltre i 65 anni persone con malattie croniche bambini nei primi anni di vita donne in gravidanza residenti in case di cura scaricato da 2

3 Il Virus dell Influenza Il Virus dell influenza è altamente contagioso e circola dalla fine dell autunno, in inverno e all inizio della primavera E trasmesso per via aerea da uomo a uomo, attraverso l aerosol causato da tosse e starnuti L incubazione è di 1-5 giorni Infettività: da 1-2 giorni prima a 4-5 giorni dopo la comparsa dei sintomi Infetta tutte le età ed è responsabile di una malattia generalmente lieve ma che può presentare complicazioni severe Importanti proprietà degli orthomyxovirus Virione: sferico, polimorfo, con diametro di nm (nucleocapside elicoidale) Composizione: i RNA (1%), proteine (73%), lipidi idi (20%), carboidrati (6%) Genoma: RNA a singolo filamento, segmentato (8 molecole), senso negativo, dimensioni totali (13,6 kb) Proteine: 9 proteine strutturali Involucro: contiene le proteine virali emagglutinina (HA) e neuraminidasi (NA) Replicazione: trascrizione nucleare, le particelle virali maturano per gemmazione dalla membrana citoplasmatica Caratteristiche principali: è frequente la ricombinazione genetica, i virus dell influenza provocano pandemie scaricato da 3

4 Sovrainfezioni batteriche alla infezione influenzale HA1 Stafilococcus aureus ( HA ) HA2 Haemophilus influenzae Pneumococchi Streptococchi emolitici scaricato da 4

5 Storia dell Influenza 412 a. C. descrizione di una probabile pandemia (Ippocrate) 1510 probabile pandemia diffusa in Africa ed Europa 1580 prima pandemia riconosciuta dagli studiosi (Asia, Africa, Europa, America) 1729 dalla Russia in tutta l Europa dallacina,russia,europa,nordamerica dalla Cina, Filippine, Russia, Europa, Nord America e di nuovo in Europa documentata da studi retrospettivi scaricato da 5

6 Storia dell Influenza origina probabilmente in Nord America e diffonde in Europa, Nord Africa, India, Cina, Filippine e Nuova Zelanda. origina in Cina, Taiwan, Giappone, India, Australia, Indonesia, Pakistan, Europa, Nord America, Sud America, Africa,Nuova Zelanda 1968 origina a Honk Kong e coinvolge nello stesso anno l Europa e Stati Uniti 1977 riemerge il virus circolante negli anni 20 Pandemia del Spagnola Caratterizzata da episodi epidemici successivi con ceppi più virulenti aumento della mortalità, soprattutto nella fascia di età anni. Si stima che: il 50% della popolazione mondiale sia stato infettato il 25% degli infetti abbia manifestato malattia siano morti oltre milioni di individui (probabilmente il dato è sottostimato) Indagini retrospettive da tessuti e sieri di vittime della pandemia influenzale hanno rivelato che l agente era un Virus dell Influenza A (H1N1) Strettamente correlato con il ceppo suino isolato da Shope nel 1931 Il virus umano è stato isolato per la prima volta nel 1933 scaricato da 6

7 Pandemia del Asiatica Caratterizzata da almeno due episodi epidemici successivi, senza evidenti variazioni della virulenza nella maggior parte dei paesi colpiti. i Si stima che: il 40-50% della popolazione mondiale sia stato infettato il 25-30% degli infetti abbia manifestato malattia siano morti oltre 1 milione di individui (per complicazioni batteriche polmonari) L agente era un Virus dell Influenza A (H2N2) Anno Intervallo in anni Pandemie influenzali Tipo Epidemia Forma clinica H2N2 severa H3N8 moderata H1N1 Spagnola severa H2N2 Asiatica severa H3N2 Russa moderata H1N1 Hong Kong moderata scaricato da 7

8 ORTHOMIXOVIRIDAE MUXA in greco MUCO ORTHOS in greco VERO-REGOLARE - Virioni di nm di diametro di forma sferica - Simmetria elicoidale - Pericapside lipoproteico con proiezioni 80% 20% HA emoagglutinina NA neuroaminidasi - Internamente al pericapside proteina M racchiude l RNA genomico al quale è associata una proteina NP - RNA genomico 8 frammenti distinti che funzionano come singoli geni Virus dell Influenza Il virus dell Influenza sulla base di differenze antigeniche della nucleoproteina (NP) e della proteina della matrice (M1) viene classificato in 3 tipi: A, B o C Tipo A - forme cliniche da moderate a severe - patogeno sia per l uomo che per gli animali - interessa tutte le età - responsabile di epidemie e pandemie Tipo B Tipo C - patogeno solo per l uomo - infetta soprattutto i bambini - episodi epidemici moderati - raramente patogeno per l uomo - non provoca epidemie scaricato da 8

9 Virus dell Influenza A umana Il virus dell Influenza A sulla base delle differenze antigeniche delle proteine esterne Emoagglutinina (HA) e Neuroaminidasi (NA) viene diviso in diversi sottotipi Il virus dell influenza A può infettare differenti specie animali (volatili, suini, equini, mammiferi acquatici) Il virus dell influenza A è generalmente specie-specifico. Tuttavia, alcuni ceppi di influenza A possono infettare differenti specie animali. I virus influenzali che infettano gli uccelli (in particolare i migratori), i suini e l uomo sono ritenuti la più importante causa di variabilità del virus. Le oche, i gabbiani e gli uccelli migratori acquatici usualmente non si ammalano. Rappresentano il serbatoio naturale di tutti i Virus dell Influenza A scaricato da 9

10 RNA Proteina PB2 PB1 PA HA NP NA M 1 M 2 NS 1 NS 2 Funzione Virus dell Influenza A Polimerasi Polimerasi Polimerasi Emoagglutinina Nucleocapside Neuroaminidasi Matrice Proteine non strutturali L emoagglutinina (HA), di cui si conoscono 16 sottotipi, è un trimero, che lega le mucoproteine sulla superficie delle cellule l epiteliali contenenti residui di acido N-acetyl neuraminico. La neuroaminidasi, di cui si conoscono 9 sottotipi, interviene nella fase di rilascio della nuova progenie virale Entrambe fondamentali per l infettività del virus Nomenclatura del Virus dell Influenza Tipo di materiale nucleare Emoagglutinina A/Fujian/411/2002 (H3N2) Neuroaminidasi Tipo Origine geografica Numero di ceppo Anno di isolamento Sottotipo scaricato da 10

11 Due tipi di spike glicoproteiche sull envelope 1. Neuraminidasi (N) - Degrada il muco che ricopre le cellule epiteliali del tratto respiratorio (permette al virus di raggiungere la superficie della cellula) - Necessarie per il rilascio delle particelle virali mature dalle cellule (aiuta il virus a separarsi dalle membrane cellulari) l 2. Emagglutinina (H) - Necessaria per l adsorbimento si lega ai recettori sulla superficie della cellula ospite (acido sialico) scaricato da 11

12 Ecologia del Virus dell Influenza A H1, H2, H3 Reservoir Genetici Riassortimento H3, H7 H5, 7, 9 H1, H2, H3 H1-12 H14-15 Altri uccelli acquatici? H16 Modificata da D. Swayne H1-2, 4-7, H9-13, 15 H10 H1, H3, H4, H7, H13 La replicazione di un virus si può dividere in diverse fasi: Attacco del virus alla cellula (adsorbimento) Penetrazione del virus nella cellula Replicazione del genoma Assemblaggio delle neo-particelle Maturazione e rilascio dei virus neoformati scaricato da 12

13 Classificazione secondo Baltimore (suddivisione in classi di replicazione) From Flint et al. Principles of Virology (2000), ASM Press ADSORPTION scaricato da 13

14 ADSORPTION TEMPERATURE INDEPENDENT REQUIRES VIRAL ATTACHMENT PROTEIN CELLULAR RECEPTORS PENETRATION herpesviruses, paramyxoviruses, HIV scaricato da 14

15 PENETRATION - ENVELOPED VIRUSES FUSION WITH PLASMA MEMBRANE ENTRY VIA ENDOSOMES, FUSION WITH ACIDIC ENDOSOME MEMBRANE scaricato da 15

16 PENETRATION - ENVELOPED VIRUSES from Schaechter et al, Mechanisms of Microbial Disease, 3rd ed, 1998 scaricato da 16

17 HIV budding and maturation Hsiung, GD et al., Diagnostic Virology 1994 p204 (D. Medina) PLAQUE ASSAY scaricato da 17

18 PLAQUE ASSAY PLAQUE ASSAY scaricato da 18

19 Diluted 10 fold Diluted 100 fold Diluted 1000 fold HA Il virus dell influenza umana inizia il processo d infezione mediante il legame dell emoagglutinina (HA) a recettori specifici, NeuAcα2,6Gal, presenti sulla superficie delle cellule epiteliali dell apparato respiratorio scaricato da 19

20 Il virus viene internalizzato mediante un processo di endocitosi L acidificazione all interno dell endosoma induce un cambio conformazionale dell emoaglutinina Le proteasi cellulari clivano il precursore HA in HA1 e HA2 (dominio fusogeno) Si ha quindi la fusione tra l envelope virale e la membrana dell endosoma endosoma Seguita dal passaggio delle ribonucleoproteine virali all interno della cellula ospite Replicazione del virus dell influenza Trasmissione via aerosol (es.: starnuti) o contatto mani-naso Ciclo vitale: a) Adsorbimento ai recettori sulle cellule epiteliali b) Fusione dell envelope virale con la membrana plasmatica c) Rilascio dell ss-rna nel citoplasma e migrazione nel nucleo d) Assemblaggio delle particelle virali mature nel citoplasma e) Rilascio mediante gemmazione scaricato da 20

21 Replicazione del virus dell influenza Orthomyxovirus Virus ad RNA monocatenario a polarità negativa ssrna (-) parentale RNA polimerasi virionica RNA polimerasi nucleo cellulare: 5 -cap Splicing mrna monocistronici i i RNA (+) Proteine funzionali Intermedi replicativi RNA (-) Progenie virale RNA polimerasi-rna dipendente Proteine strutturali La presenza di 8 frammenti di RNA è alla base del fenomeno di riassortimento genico scaricato da 21

22 La neuroaminidasi (NA) svolge un ruolo importante nell infettività, in particolare nella liberazione della progenie virale e, quindi, nella diffusione del virus. NA NA distrugge i recettori per HA presenti sulla superficie delle cellule infettate e cliva la catena oligosaccaridica laterale dei polipeptidi HA e NA neosintetizzati, presenti nell envelope delle nuove particelle virali permettendone la fuoriuscita Influenza: variazioni antigeniche La composizione antigenica dell emagglutinina e della neuraminidasi cambia nel corso del tempo I cambiamenti sono il risultato di mutazioni puntiformi nei geni corrispondenti, o di riassortimento di segmenti genici con altri sottotipi di virus influenzali L impatto delle variazioni antigeniche è direttamente proporzionali all estensione del cambiamento scaricato da 22

23 Come originano nuovi ceppi? 1. Antigenic Drift (deriva antigenica) - Mutazioni spontanee nei geni H o N, che danno luogo a cambiamenti minori nelle proteine H o N La popolazione può essere parzialmente immune; Infezione meno severa Come originano nuovi ceppi?(con t) 2. Antigenic Shift (Deviazione antigenica) -Aquisizione di una proteina H o N completamente nuova da un altro ceppo di influenza virus - possibile per la presenza di un genoma segmentato - i segmenti di ssrna si possono riassortire (mescolare) nel caso in cui due ceppi differenti infettano contemporaneamente la cellula ospite (eg. animal strain + human strain) - la nuova progenie virale è diversa da entrabi i ceppi parentali scaricato da 23

24 Reassortment Avian H3 Human H2 Human H3 scaricato da 24

25 Nuovi ceppi di influenza possono causare pandemie e sintomatologia severa a causa della mancanza di immunità nella popolazione 1918 H1N1 (Spanish Flu) 20 million decessi nel mondo 1957 H2N2 (Asian Flu) 70,000 decessi (USA) 1968 H3N2 (Hong Kong Flu) 34,000 deaths (USA) Hong Kong ceppo altamente virulento (H5/N1) emerge nei polli e diffonde agli uomini (18 infected, 6 die) (eliminazione fonte) Influenza: variazioni antigeniche Antigenic drift Mutazioni puntiformi possono presentarsi nel normale ciclo di replicazione virale dei virus ad RNA Quando il virus va incontro a mutazioni multiple nei geni che codificano le proteine superficiali cambiando la specificità per il recettore della cellula ospite Comparsa di VARIANTI a differente patogenicità scaricato da 25

26 Influenza: variazioni antigeniche Antigenic Drift Causato da mutazioni puntiformi Cambiamenti minori, stesso sottipo Può provocare episodi epidemici Esempio di antigenic drift Nel , A/Panama/2007/99 (H3N2) era il sottotipo virale circolante A/Fujian/411/2002 (H3N2) apparso alla fine del 2003 si è diffuso provocando malattia nel Virus dell influenza I virus a RNA tassi di mutazione 1000 volte > ai virus a DNA A, B, C ogni 10 5 virus prodotti 1 con point mutation in HA o NA piccolo vantaggio selettivo DRIFT Piccoli episodi epidemici scaricato da 26

27 Antigenic Drift Influenza: variazioni antigeniche Antigenic Shift Causato da cambiamenti di un intero segmento genico Cambiamenti maggiori, nuovo sottotipo Può essere responsabile di pandemie Esempio di antigenic shift H2N2 era il virus circolante negli anni H3N2 è il virus apparso nel 1968 e che ha sostituito il ceppo H2N2 scaricato da 27

28 umano aviario Antigenic shift Quando due diversi virus infettano la stessa cellula può verificarsi un riassortimento dei segmenti genici tra i due genomi con formazione di un nuovo virus Ospiti come il maiale possiedono i recettori per virus di specie diverse e sono responsabili del RIASSORTIMENTO GENICO Riassortimento genico Ceppo umano PB1 PB2 PA HA NA NP M1 & 2 NS1 & 2 PB1 PB2 PA HA NA NP M1 & 2 NS1 & 2 Ceppo aviario PB1 PB2 PA HA NA NP M1 & 2 NS1 & possibili combinazioni Virus riassortito scaricato da 28

29 Il riassortimento genico tra specie animali differenti è alla base delle pandemie da Virus dell Influenza A Influenza Hong Kong Influenza Spagnola H1N1 Influenza Russa Influenza Asiatica H2N2 H3N2 H1N /9 Virus dell Influenza A: vecchie e potenziali pandemie Il Virus H1N1 responsabile della pandemia Spagnola possedeva tre geni aviari (Polimerasi PB1, Emoaglutinina e Neuroaminidasi). I Virus H1N1 e H3N2, che si sono evolutidaiceppichehannocausatole pandemie Russa e Hong Kong rispettivamente, continuano a circolare e sono responsabili delle epidemie annuali. Dal 1997 ceppi di Virus dell Influenza aviaria (H5N1, H7N7 e H9N2) sono stati trasmessi all uomo scaricato da 29

30 DIAGNOSI Clinica Isolamento in colture cellulari e/o uova embrionate di pollo da Tamponi nasali e faringei Sierologia Test rapidi (RT-PCR) Isolamento e propagazione in vitro dei virus influenzali Coltura in monostrati di linee cellulari continue MDCK (rene di cane) Vero (rene di scimmia) Visualizzazione dell effetto citopatico Identificazione dell isolato mediante anticorpi specifici marcati con fluoresceina Immunofluorescenza indiretta scaricato da 30

31 Ricerca diretta sul campione clinico Ricerca di antigeni virali Immunofluorescenza con anticorpi specifici marcati Ricerca del genoma virale M bp Amplificazione di sequenze geniche virus-specifiche mediante reazione polimerasica a catena previa retrotrascrizione (RT-PCR) Terapia Inibitori dell ingresso del virus nella cellula ospite mediante interferenza con la proteina M2 virale (canale del calcio) AMANTADINA e RIMANTADINA Inibitori della neuroaminidasi che impediscono il rilascio della nuova progenie virale ZANAMIVIR (RELENZA) OSELTAMIVIR (TAMIFLU) IMPORTANZA DELLA IDENTIFICAZIONE DI CEPPI RESISTENTI ALLA TERAPIA FARMACOLOGICA SPECIFICA scaricato da 31

32 Vaccini anti-influenzali Subunità inattivate (TIV) Intramusculare Trivalente Vaccino a virus vivo attenuato (LAIV) Intranasale Trivalente Composizione del Vaccino anti-influenzale * A/California/7/2004 (H3N2) (A/New york/55/2004) A/New Caledonia/20/99 (H1N1) B/Shanghai/361/2002 (B/Jilin/20/2003 or B/Jiangsu/10/2003) *I ceppi tra parentesi sono antigenicamente identici a quello selezionato e possono essere usato nelle preparazioni vaccinali scaricato da 32

33 Indicazioni per il Vaccino anti-influenzale Soggetti di età superiore a 50 anni Bambini di 6-23 mesi di età Donne in gravidanza Residenti in cronicari, case di cura, etc. Soggetti di età superiore a 6 mesi affetti da malattie croniche Indicazioni per il Vaccino anti-influenzale INATTIVATO Somministrazione annuale di vaccino inattivato (TIV) per individui di età superiore ai 50 anni Soggetti affetti da malattie croniche Indicazioni per il Vaccino anti-influenzale VIVO ATTENUATO Soggetti tra i 5 49 anni maggiormente esposti al rischio d infezione (eccetto immunocompromessi) scaricato da 33

34 H9 Influenza Aviaria H7 Influenza Spagnola H1 Influenza Russa Influenza H1 Asiatica H3 H2 Influenza Hong Kong H5 H /9 Cos è l influenza aviaria? L influenza aviaria è una malattia contagiosa degli animali causata da virus che normalmente infettano solo gli uccelli e meno frequentemente i maiali I virus dell influenza aviaria sono altamente specie-specifici ma in rare occasioni possono infettare un ospite diverso quale l uomo. scaricato da 34

35 Trasmissione animale Serbatoio naturale e sorgente di infezione: polli, oche, gabbiani, uccelli acquatici migratori Diffusione per aerosol, acqua, feci, fomiti Il virus può essere presente nelle secrezioni respiratorie e nelle feci degli animali Distribuzione geografica dell influenza aviaria Diffusa in tutto il mondo Focolai recenti di infezione Australia, Messico, Stati Uniti, Sud-est Asiatico, Europa Alterazioni dell ecosistema animale hanno creato nuove nicche per i virus dell influenza aviaria scaricato da 35

36 Influenza Aviaria I virus dell influenza aviaria si possono classificare sulla base della virulenza in virus ad alta patogenicità (HPAI) che causano un infezione sistemica letale in 1-7 giorni dall infezione dei volatili. virus a bassa patogenicità (LPAI) che causano una patologia severa ma con tassi di morbilità e mortalità inferiori. Influenza Aviaria La patogenicità è basata sulle caratteristiche dell emoagglutinina e/o sul grado di diffusione e severità della malattia nei volatili I Virus dell influenza aviaria a bassa patogenicità (LPAI) infettano le cellule epiteliali degli appararati respiratorio ed intestinale Sottotipi da H1 a H16 I Virus dell influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) infettano le cellule epiteliali di numerosi apparati (infezioni sistemiche) Alcuni sottotipi H5 o H7 Sottotipi a bassa patogenicità H5 o H7 possono mutare in sottotipi ad alta patogenicità scaricato da 36

37 La glicoproteina HA svolge un ruolo chiave nella patogenicità del virus dell influenza HA: media il legame tra virus e recettore della cellula ospite promuove la penetrazione del virus mediante fusione delle membrane L attivazione proteolitica da parte di proteasi cellulari (trypsin-like enzymes) genera due subunità HA1 e HA2 (dominio fusogeno) Essenziale per l infettività e la disseminazione L emoagglutinina dei ceppi a bassa patogenicità (LPAI) possiede un arginina nel sito di clivaggio tagliato da proteasi presenti in un limitato numero di organi Infezioni localizzate Bassa patogenicità scaricato da 37

38 L emoagglutinina dei ceppi ad alta patogenicità (HPAI) possiede una serie di aminoacidi basici nel sito di clivaggio tagliato da proteasi ubiquitarie Infezioni sistemiche Alta patogenicità L evoluzione dell infezione da Virus dell Influenza Aviaria è determinata da Differente distribuzione ib i delle proteasi cellulari l Suscettibilità dell emoagglutinina alle proteasi L acquisizione di una aumentata possibilità di clivaggio è un evento essenziale per la conversione di un ceppo avirulento in un ceppo virulento scaricato da 38

39 Il virus dell influenza aviaria infetta gli uccelli perché la sua emoagglutinina si lega a recettori specifici, NeuAcα2,3Gal, presenti sulle cellule delle vie aeree e dell apparato intestinale. Nell uomo i recettori specifici per i virus dell influenza umana sono diversi, NeuAcα2,6Gal. Il virus aviario può infettare l uomo perché trova lo stesso recettore su pochissime cellule ciliate dell epitelio li tracheo-bronchiale hi umano(nature Review Microbiology, :591). Il maiale possiede entrambi i recettori Al momento attuale la trasmissione interumana non sembra essere possibile in quanto la carica eliminata dall uomo infetto potrebbe essere insufficiente ad iniziare un processo di infezione in un altro ospite umano a causa della bassa quantità di recettori specifici per il virus (NeuAcα2,3Gal) scaricato da 39

40 Esiste il rischio di una pandemia? In teoria la trasmissione interumana potrebbe avvenire solo se il virus, mutando, acquista la capacità di legarsi ai recettori specifici dei virus influenzali umani (NeuAcα2,6Gal), mantenendo inalterata la sua elevata patogenicità. scaricato da 40

41 Perché il virus dell influenza aviaria rappresenti un vero pericolo per l uomo è necessario che si verifichi una significativa variazione del virus Come può avvenire? Antigenic drift Antigenic shift Parziali modificazioni delle proteine virali coinvolte nell infettività (HA, NA). MUTAZIONI Completa sostituzione di una o più proteine virali coinvolte nell infettività (HA, NA). RIASSORTIMENTO Trasmissione umana H5N1 consideratononpatogenoperl uomofinoal 1997, a Hong Kong 18 persone infettate, 6 morte Il virus dell influenza A H5N1 è stato riconosciuto responsabile dell insorgenza di episodi epidemici nei mercati di uccelli vivi e negli allevamenti 1.5 milioni di polli uccisi in 3 giorni scaricato da 41

42 Trasmissione umana 1999 a Hong Kong - 2 bambini, bi i ospedalizzati (H9N2) - Comparsa del ceppo aviario A H9N2 - La fonte d infezione è stata riconosciuta nel pollame Altri casi di infezione da H9N2 descritti in Cina 2003 in Olanda - 83 casi umani confermati, 1 morto - Identificato il ceppo A H7N7 Il Virus dell Influenza Aviaria e infezione nell uomo Trasmissione: via aerea, contatto diretto, indiretto (attraverso fomiti) Per H5N1 esistono evidenze di trasmissione animale- uomo e ambiente uomo, da dimostrare la trasmissione uomo-uomo Incubazione: generalmente 2-8 giorni (sono stati descritti casi con una probabile incubazione di 8-17 giorni) (WHO, N Engl J Med, October 2005) scaricato da 42

43 Sintomi clinici dell infezione da influenza aviaria nell uomo Tipici sintomi dell influenza umana Febbre > 38 C Tosse Mal di gola Dolori muscolari Congiuntivite Vomito e diarrea Polmonite Sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) Altre complicanze severe Trasmissione umana Nel Dicembre 2003-Gennaio 2006, nel Sud Est Asiatico e Turchia 148 casi, 79 morti (Indonesia, Vietnam, Thailandia, Cambogia, Cina, Turchia) Ceppo A H5N1 Circoscritti itti in aree di episodi epidemici i i in pollame Nel in Asia ed Europa - Focolai animali (Russia, Kazakhstan, Mongolia Turchia, Romania, Croazia ) scaricato da 43

44 Casi e decessi nell'uomo Dal 2003 a oggi, il numero di casi umani confermati e di decessi per influenza aviaria è: Paese Totale casi morti casi morti casi morti casi morti casi morti Azerbaijan Cambogia Cina Egitto Indonesia Iraq Thailandia Turchia Vietnam Totale (Fonte: Organizzazione mondiale della sanità, dati aggiornati al 4 maggio 2006) scaricato da 44

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50 DIAGNOSI Isolamento e propagazione in vitro dei virus influenzali Ricerca di antigeni virali Ricerca del genoma virale Utilizzo di sequenze primer specifiche per l emoagglutinina (H5 e H9) e la neuroaminidasi (N1) per la rapida identificazione di ceppi di virus dell influenza aviaria scaricato da 50

51 Terapia Il virus H5N1 è resistente a AMANTADINA e RIMANTADINA Sono consigliati gli inibitori della neuroaminidasi che impediscono il rilascio della nuova progenie virale OSELTAMIVIR (TAMIFLU) ZANAMIVIR (RELENZA) IMPORTANZA DELLA IDENTIFICAZIONE DI CEPPI RESISTENTI ALLA TERAPIA FARMACOLOGICA SPECIFICA Prevenzione e raccomandazioni Sorveglianza Diagnosii rapida Denuncia ed isolamento dei casi infetti Evacuazione della popolazione dalle aree infette Delimitazione delle aree infette Trattamento delle aree contaminate e smaltimento degli animali infetti Programmazione e attuazione di misure di sicurezza per le categorie professionali a rischio scaricato da 51

52 VACCINO Il vaccino contro l influenza umana non protegge dall infezione con virus dell influenza aviaria La vaccinazione con ceppi attenuati potrebbe facilitare fenomeni di riassortimento in caso di coinfezione con ceppi selvaggi VACCINO Pre-pandemico Reverse genetic tecnology Strategia vaccinale per la produzione di ceppi di virus dell influenza aviaria a bassa patogenicità mediante la modificazione delle sequenze geniche corrispondenti al sito di clivaggio dell emoagglutinina (riduzione degli aminoacidi basici bersaglio delle proteasi) Pandemico vvv Solo quando verrà isolato un ceppo di H5N1 che sia dimostrato essere capace di passare da uomo a uomo scaricato da 52

53 Anno Intervallo in anni Pandemie influenzali Tipo Epidemia Forma clinica H2N2 severa H3N8 moderata H1N1 Spagnola severa H2N2 Asiatica severa H3N2 Russa moderata H1N1 Hong Kong moderata it is evident from the history of pandemics that each year that passes brings the next pandemic one year closer! C. W. Potter J.App. Microbiol. 2001, 91:572-9 scaricato da 53

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