2.Analisi e proiezione dell andamento demografico e della produzione dei rifiuti
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- Flaviano Piccinini
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1 IN LIQUIDAZIONE Progetto Sperimentale ex art. 3 dell Ordinanza Commissariale n. 151 del ANALISI DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA : 2.Analisi e proiezione dell andamento demografico e della produzione dei rifiuti CALTANISSETTA, Il Tecnico Incaricato Dott. Ing. Graziano Scontrino
2 INDICE 1. Premesse Metodologiche Fonti dei dati Metodologia di analisi Stima dell andamento della popolazione Stima della produzione dei rifiuti Stima della composizione dei rifiuti urbani Stima della produzione e della composizione dei rifiuti speciali ALLEGATO 1 PRODUZIONE DEI RIFIUTI AMBITO CL1: START UP E FASE A REGIME ALLEGATO 2 PRODUZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI AMBITO CL1: START UP E FASE A REGIME Rev. 1 Pagina 2 di 46
3 1. Premesse Metodologiche Nei prossimi paragrafi verranno esposte le premesse metodologiche adottate nel corso delle analisi condotte. Parimenti di grande importanza si rivelano i dati acquisiti come base per le suddette analisi. Pertanto ci si è riferiti a fonti ufficiali, integrandole, ove opportuno, con informazioni specifiche che caratterizzano le diverse realtà territoriali. 2. Fonti dei dati I dati presi in considerazione per le seguenti analisi, sono stati desunti dalle schede informative compilate dal personale ATO e riferite agli anni 2007, 2008, 2009, 2010, e dai MUD relativi ai medesimi anni. In caso di necessità si sono utilizzati dati dell ISTAT, relativi all ultimo censimento. I dati sulla popolazione residente sono stati comunicati dai rispettivi uffici comunali. Per maggiori approfondimenti si rimanda alla Bibliografia Metodologia di analisi Le elaborazioni effettuate hanno avuto come finalità quella di verificare gli aspetti che caratterizzano il servizio in oggetto, quali: Il numero di abitanti serviti; La produzione specifica di rifiuto; La composizione dello stesso. Ciò al fine di determinarne l andamento negli anni in cui è proiettata la gestione dei servizi di progetto, consentendone pertanto una pianificazione adeguata ai futuri fabbisogni. Ogni parametro è stato tipicizzato rispetto al contesto di riferimento, utilizzando la classificazione suggerita dai manuali APAT per descrivere i modelli di produzione dei rifiuti. Infatti, la programmazione e l attuazione di questi servizi è strettamente legata e dipende in modo rilevante dalle specifiche caratteristiche dell ambito urbanistico in cui si opera; possono essere Rev. 1 Pagina 3 di 46
4 comunque forniti dei criteri generali sulla base delle realtà esistenti e di considerazioni sugli standard ottimali dei servizi. In letteratura, nella definizione del contesto operativo di riferimento sulla base del quale vengono condotte le analisi progettuali, si distinguono essenzialmente due contesti socio economici, definiti come segue: - Ambito a elevata densità abitativa Si intende per ambito a elevata densità un area territoriale, con una popolazione intorno ai abitanti, ad elevata densità demografica e conseguente elevata densità di produzione di rifiuti. Una consistente quota di popolazione risiede in edifici multifamiliari e molto rilevante è la presenza di utenze di tipo non domestico. L area ha una elevata disponibilità di infrastrutture, che comportano limitati tempi di percorrenza e brevi distanze dai punti di conferimento dei rifiuti raccolti. Le indicazioni relative a questo ambito potranno essere estese ad ambiti con analoghe caratteristiche e con popolazione differente, considerando i valori riportati nelle tabelle come set riferiti ad un nucleo di abitanti, che potrà essere replicato. - Ambito a bassa densità abitativa Questo ambito, per il quale si assume una popolazione indicativa pari a abitanti, si caratterizza per la dispersione della popolazione in centri abitati di piccole dimensioni (inferiori ai 3000 abitanti), residente per una quota consistente in edifici monofamiliari. I tempi di percorrenza sono in quest area più elevati. Il rifiuto prodotto dalle utenze domestiche ha una maggiore componente di organico e una minore presenza di carta e plastica rispetto alla composizione del rifiuto domestico ipotizzato per l ambito ad elevata densità abitativa. Tabella 1 Parametri di riferimento per gli Ambiti ad elevata densità Rev. 1 Pagina 4 di 46
5 Rev. 1 Pagina 5 di 46
6 Tabella 2 - Parametri di riferimento per gli Ambiti a bassa densità La realtà territoriale dall Ambito CL1, presenta realtà classificabili rispettivamente nell uno o nell altro contesto sopra esposto. Dalle osservazioni condotte sui parametri di riferimento sopra esposti, si sono distinti due gruppi di comuni che rispecchiano le due classi sopra definite: 1. Ambito ad elevata densità: Caltanissetta - San Cataldo Mussomeli 2. Ambito a bassa densità: tutti gli altri comuni. Tutte le rimanenti elaborazioni saranno pertanto condotte in maniera conseguente a tale classificazione. Rev. 1 Pagina 6 di 46
7 3. Stima dell andamento della popolazione La popolazione servita è il primo dei parametri di riferimento che vengono usualmente osservati nel predisporre una pianificazione generale di servizi, in special modo su scala d ambito. I dati sono stati raggruppati per gruppi di comuni, secondo la classificazione esposta nel paragrafo precedente. Sono state inoltre osservate le rilevazioni dall anno 2006 all anno I dati di partenza sono appresso riportati in forma tabulare: Ambito a bassa densità Popolazione Popolazione Popolazione Popolazione Popolazione residente al residente al residente al residente al residente al COMUNI 31/12/ /12/ /12/ /12/ /12/ Acquaviva Platani Bompensiere Campofranco Marianopoli Milena Montedoro Resuttano S. Caterina Villarmosa Serradifalco Sutera Vallelunga Pratameno Villalba TOTALI Ambito ad alta densità Popolazione Popolazione Popolazione Popolazione Popolazione residente al residente al residente al residente al residente al COMUNI 31/12/ /12/ /12/ /12/ /12/ Caltanissetta Mussomeli San Cataldo TOTALI I dati sopra esposti sono stati interpolati linearmente per pervenire alla stima della popolazione negli anni di progetto: Rev. 1 Pagina 7 di 46
8 Stima della popolazione Ambito a bassa densità Popolazione (ab.) Popolazione Anno
9 Stima della popolazione - Ambito ad Alta densità di Popolazione Popolazione Anno Rev. 1 Pagina 9 di 46
10 L interpolazione lineare mostra una generica crescita della popolazione, con un tasso in verità abbastanza modesto, che viene calcolato sulla base delle risultanze delle elaborazioni statistiche appresso riportate: Ambito a bassa densità: Retta di regressione: y = 68,4x ; Coefficiente di regressione R 2 = 0,069. Andamento della popolazione: Stima della popolazione Ambito a bassa densità Anno Popolazione (ab.) Variazione percentuale della popolazione sul dato base di riferimento (Anno 2010): Anno Coeff. Correttivo di progetto per comune (ABD): 0,99 0,99 0,99 0,99 1,00 1,00 Var % -1% -1% -1% -1% 0% 0% La popolazione dei comuni così classificati rimane pertanto sostanzialmente stabile negli anni di progetto. Ambito ad alta densità: Retta di regressione: y = 140,2x ; Coefficiente di regressione R 2 = 0,4837 Andamento della popolazione:
11 Stima della popolazione Ambito ad alta densità Anno Popolazione (ab.) Variazione percentuale della popolazione sul dato base di riferimento (Anno 2010): Anno Coeff. Correttivo di progetto per comune (AAD): 1,00 1,01 1,01 1,01 1,01 1,01 Var % 0% 1% 1% 1% 1% 1% La popolazione dei comuni così classificati rimane pertanto sostanzialmente stabile negli anni di progetto, con un modesto aumento nell ordine dell uno percento. I dati sono graficamente così complessivamente rappresentabili: Rev. 1 Pagina 11 di 46
12 Stima della popolazione Ambito a bassa densità di Popolazione Popolazione Anno
13 Stima della popolazione Ambito ad alta densità di Popolazione Popolazione Anno Rev. 1 Pagina 13 di 46
14 4. Stima della produzione dei rifiuti Analogamente a quanto fatto in precedenza, sono stati raggruppati i dati omogenei provenienti da ciascun raggruppamento rispettivamente a bassa e ad alta densità: Tabella 3 Produzione complessiva rifiuti relativa all anno 2006
15 Tabella 4 - Produzione complessiva rifiuti relativa all anno 2007 Rev. 1 Pagina 15 di 46
16 Tabella 5 - Produzione complessiva rifiuti relativa all anno 2008 Rev. 1 Pagina 16 di 46
17 Tabella 6 - Produzione complessiva rifiuti relativa all anno 2009 Rev. 1 Pagina 17 di 46
18 Tabella 7 Ambito a bassa densità: Produzione complessiva rifiuti relativa all anno 2010 Tabella 8 Ambito ad alta densità: Produzione complessiva rifiuti relativa all anno 2010 I dati, sono stati riportati sui seguenti grafici, per una migliore comprensione: Rev. 1 Pagina 18 di 46
19 Stima della produzione procapite Ambito a bassa densità di Popolazione 1,15 1,14 Produzione pro capite (kg/ab. gg) 1,13 1,12 1,11 1,10 1,09 1,08 1,07 1, Anno
20 Stima della produzione procapite Ambito ad alta densità di Popolazione 1,42 1,42 Produzione procapite (kg/ab. gg.) 1,41 1,41 1,40 1,40 1,39 1,39 1, Anno Rev. 1 Pagina 20 di 46
21 Come in precedenza, sono state condotte delle analisi statistiche, basate sull interpolazione lineare, al fine di stimare la produzione specifica pro capite complessiva di rifiuti in ciascun comune. L interpolazione lineare mostra un diverso andamento della produzione specifica, che risulta in trend di decrescita nei comuni classificati all interno degli ambiti a bassa densità, mentre risulta in aumento nei rimanenti comuni. Il tasso di variazione viene calcolato sulla base delle risultanze delle elaborazioni statistiche appresso riportate: Ambito a bassa densità: Retta di regressione: y = -0,0067x + 14,534; Coefficiente di regressione R 2 = 0,1186 Andamento della produzione specifica: Stima della produzione procapite Ambito a bassa densità Anno Produzione (kg/ab gg) , , , , , , , , , , ,07 Variazione percentuale della produzione specifica sul dato base di riferimento (Anno 2010): Anno Coeff. Correttivo di progetto per comune (ABD): 1,01 1,01 1,00 0,99 0,99 0,98 Var. % 1% 1% 0% -1% -1% -2% La produzione dei comuni così classificati appare in progressiva riduzione, rimanendo a regime stabilmente stimata in due punti percentuali in meno rispetto al dato di partenza, riferito all anno Ambito ad alta densità:
22 Retta di regressione: y = 0,0068x - 12,302; Coefficiente di regressione R 2 = 0,8702; Andamento della produzione specifica: Stima della produzione procapite Ambito ad alta densità Anno Produzione (kg/ab gg) , , , , , , , , , , ,45 Variazione percentuale della produzione specifica sul dato base di riferimento (Anno 2010): Anno Coeff. Correttivo di progetto per comune (AAD): 1,01 1,01 1,02 1,02 1,03 1,03 Var. % 1% 1% 2% 2% 3% 3% La produzione dei comuni così classificati appare in progressivo aumento, rimanendo a regime stabilmente stimata in tre punti percentuali in più rispetto al dato di partenza, riferito all anno I dati sono graficamente così complessivamente rappresentabili: Rev. 1 Pagina 22 di 46
23 Stima della produzione procapite Ambito a bassa densità di popolazione 1,15 1,14 Produzione procapite (kg/ab. gg.) 1,13 1,12 1,11 1,10 1,09 1,08 1,07 1, Anno
24 Stima della produzione procapite Ambito ad alta densità di popolazione 1,46 1,45 Produzione procapite (kg/ab.gg) 1,44 1,43 1,42 1,41 1,40 1,39 1, Anno Rev. 1 Pagina 24 di 46
25 5. Stima della composizione dei rifiuti urbani La composizione dei rifiuti è uno dei parametri di maggiore influenza nella pianificazione dei servizi di igiene urbana ed in particolare di quelli di raccolta. Nell approcciare tali aspetti, in assenza di campionamenti diretti in misura tale da consentire una caratterizzazione della composizione sufficientemente affidabile, si sono considerate le composizioni dei rifiuti proposte da: 1. Piano d Ambito dell ATO Ambiente CL1, redatto dall ARPA Sicilia; 2. Studio sulla composizione dei rifiuti nella città di Caltanissetta, redatto da Nissambiente scarl; 3. Composizione tipo dei rifiuti, proposta dall APAT 1 ; Nel primo caso, la composizione del rifiuto proposta è la seguente: FRAZIONE TOTALE SOSTANZE ORGANICHE VARIE 31,37% CARTA - CARTONE 22,84% TESSILI LEGNO 5,49% PLASTICHE - GOMMA 15,77% METALLI 2,52% VETRO - INERTI 3,35% SOTTOVAGLIO 20mm 18,66% TOTALE 100,00% Essa attribuisce un elevata incidenza alla frazione secca sulla composizione complessiva del rifiuto: essa, incide complessivamente per il 50%, oltre alla parte inclusa nel sovvallo. La composizione rilavata nella città di Caltanissetta, è invece la seguente: FRAZIONE TOTALE CARTA 10,7% CARTONI 5,7% TETRAPACK 1,2% VETRO 11,1% ALLUMINIO 1,4% PLASTICA (REPLASTIC) 6,7% PLASTICA VARIA 10,3% STRACCI, CUOIO 4,4% 1 ANPA Definizione di standard tecnici di igiene urbana Pubblicato dal Ministero dell Ambiente anno 2001
26 FRAZIONE TOTALE LEGNO, VERDE, ETC. 3,3% MATERIALI ORGANICI 41,5% INERTI 0,6% FERROSI 0,3% PANNOLINI 2,8% TOTALE 100,00% Le rilevazioni condotte, portano a valutare una composizione del rifiuto sensibilmente diversa da quella proposta nel Piano d Ambito. La frazione secca, è infatti rimasta complessivamente invariata, nel complesso, pur variando al suo interno la composizione, mentre è cospicuamente aumentata la presenza di rifiuto umido. La composizione sopra riportata è vicina alla composizione tipo suggerita nei manuali ANPA APAT, relativa agli ambiti ad alta densità, che di seguito si riporta: Si è preferito pertanto, in assenza di riferimenti certi, far riferimento a quest ultima composizione, ritenuta di maggiore affidabilità in quanto basata su un campione di rilevazioni molto ampio. Si propone, a completamento di quanto sopra, la composizione tipo per gli ambiti a bassa densità: Rev. 1 Pagina 26 di 46
27 6. Stima della produzione e della composizione dei rifiuti speciali I rifiuti speciali costituiscono una parte rilevante della produzione complessiva di rifiuto assimilato all urbano. L analisi condotta sulla base delle rilevazioni statistiche degli ultimi 5 anni, è stata finalizzata a: 1. quantificare la produzione dei beni durevoli e dei rifiuti pericolosi; 2. definire la composizione relativa dei beni durevoli, valutando l aliquota di incidenza dei rifiuti ingombranti sul totale. A tal fine, si espongono innanzitutto i campioni di osservazione riferiti ai rispettivi anni: Rev. 1 Pagina 27 di 46
28 Tabella 9 - Produzione specifica di Beni durevoli, RUP e Rifiuti Ingombranti relativa all anno 2006 Rev. 1 Pagina 28 di 46
29 Tabella 10 - Produzione specifica di Beni durevoli, RUP e Rifiuti Ingombranti relativa all anno 2007 Rev. 1 Pagina 29 di 46
30 Tabella 11 - Produzione specifica di Beni durevoli, RUP e Rifiuti Ingombranti relativa all anno 2008 Rev. 1 Pagina 30 di 46
31 Tabella 12 - Produzione specifica di Beni durevoli, RUP e Rifiuti Ingombranti relativa all anno 2009 Rev. 1 Pagina 31 di 46
32 Tabella 13 Ambito a bassa densità: Produzione specifica di Beni durevoli, RUP e Rifiuti Ingombranti relativa all anno 2010 Tabella 14 - Ambito ad alta densità: Produzione specifica di Beni durevoli, RUP e Rifiuti Ingombranti relativa all anno 2010 L andamento generale è di seguito graficamente rappresentato: Rev. 1 Pagina 32 di 46
33 Stima della produzione procapite di Beni durevoli - Ambito a bassa densità 0,03 Produzione procapite (kg/ab. gg.) 0,03 0,02 0,02 0,01 0, Anno
34 Stima della produzione procapite RAEE e Ingombranti Ambito ad alta densità 0,04 Produzione procapite (kg/ab gg) 0,03 0,03 0,02 0,02 0,01 0, Anno Rev. 1 Pagina 34 di 46
35 Come già fatto in precedenza, sono state effettuate le opportune elaborazioni statistiche onde stimare, tramite interpolazione lineare la produzione specifica di Beni durevoli e la rispettiva incidenza dei rifiuti ingombranti su di essi. Inoltre, è stata stimata la produzione di RUP a regime. I risultati delle elaborazioni sono appresso riportati: Produzione di beni durevoli: ambito a bassa densità Retta di regressione: y = 0,0033x - 6,6384; Coeff. di regressione R 2 = 0,3539. Andamento della produzione di beni durevoli: Stima della produzione procapite Ambito a bassa densità Anno Produzione (kg/ab gg) , , , , , , , , , ,04 Variazione percentuale della produzione sul dato base di riferimento (2010): Anno Coeff. Correttivo di progetto per comune (ABD): 1,04 1,16 1,29 1,42 1,55 1,67 Var. % 4% 16% 29% 42% 55% 67% Lo scostamento rispetto al dato di partenza è sensibile tuttavia il valore di progetto risulta quello suggerito dalla letteratura per la stima dei Beni durevoli recuperabili. Pertanto si ritiene di convalidare tale dato. Produzione di beni durevoli: ambito ad alta densità Retta di regressione: y = 0,0033x - 6,6635 Coeff. di regressione R 2 = 0,3926;
36 Stima della produzione procapite RAEE e Ingombranti Ambito ad alta densità Anno Produzione (kg/ab gg) , , , , , , , , , , ,05 Variazione percentuale della produzione sul dato base di riferimento (2010): Anno Coeff. Correttivo di progetto per comune (AAD): 1,07 1,19 1,30 1,42 1,53 1,64 Var. % 7% 19% 30% 42% 53% 64% Si ribadiscono le considerazioni in precedenza esposte, convalidando pertanto i dati di progetto. Produzione di beni durevoli: incidenza dei rifiuti ingombranti Si è determinato l andamento medio dell incidenza dei rifiuti ingombranti sui beni durevoli, al fine di valutare la parte avviabile a recupero tramite il centro di coordinamento RAEE e la parte da avviare a smaltimento. Le elaborazioni sono di seguito riportate: Ambito ad alta densità: Incidenza ingombranti Ambito ad alta densità Anno Incidenza % ingombranti su tot. Beni durevoli % % % % % Rev. 1 Pagina 36 di 46
37 Ambito a bassa densità: In liquidazione Incidenza ingombranti Ambito a bassa densità Anno Incidenza % ingombranti su tot. Beni durevoli % % % % % Anno Tot. Ingombranti in periodo di osservazione: 195,39 867,63 395,89 322,05 594, ,20 Beni durevoli in periodo di osservazione: 395, ,76 751,62 995, , ,48 Rapporto medio: 49% 66% 53% 32% 44% 50% Produzione di RUP Analogamente a quanto già fatto in precedenza, si sono osservati i dati storici e su di essi sono state effettuate le elaborazioni statistiche. Esse tuttavia hanno mostrato una produzione estremamente bassa ed in costante diminuzione, tanto da condurre, nel caso degli ambiti a bassa densità ad una produzione negativa negli anni di progetto. Ciò è probabilmente da attribuirsi ad un insufficiente sistema di raccolta, che ha favorito la commistione del rifiuto con la frazione indifferenziata. Pertanto si è preferito fare riferimento al dato medio della Regione Sicilia nell anno 2009, pubblicato nell ultimo rapporto rifiuti dell anno 2011: 0,21kg/ ab aa. Rev. 1 Pagina 37 di 46
38 ALLEGATO 1 PRODUZIONE DEI RIFIUTI AMBITO CL1: START UP E FASE A REGIME Rev. 1 Pagina 38 di 46
39 Rev. 1 Pagina 39 di 46
40 Rev. 1 Pagina 40 di 46
41 Rev. 1 Pagina 41 di 46
42 Rev. 1 Pagina 42 di 46
43 ALLEGATO 2 PRODUZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI AMBITO CL1: START UP E FASE A REGIME Rev. 1 Pagina 43 di 46
44 Rev. 1 Pagina 44 di 46
45 Rev. 1 Pagina 45 di 46
46 Rev. 1 Pagina 46 di 46
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