ANTE Le responsabilità professionali nella gestione degli apparecchi elettromedicali in dialisi. Cinzia Fabbri e Matteo Pio Potenza
|
|
- Matteo Guidi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ANTE 2011 Le responsabilità professionali nella gestione degli apparecchi elettromedicali in dialisi Cinzia Fabbri e Matteo Pio Potenza
2 Il paradosso La salute è un bene essenziale per lo sviluppo sociale, economico e personale, ed è aspetto fondamentale della qualità della vita Ogni attività umana porta in se un dose di rischio per la salute
3 Contro l immobilismo un po di storia 1898 Lg. 80 assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro 1930 emanato il codice penale reati in materia di sicurezza sul lavoro a carico dell imprenditore 1942 emanato il nuovo codice civile la tutela della salute come dovere del datore di lavoro 1948 costituzione della repubblica italiana la salute come un diritto fondamentale dell individuo e interesse della collettività anche a discapito dell iniziativa economica 1955 D.P.R. 547 (abrogato) la sicurezza e la prevenzione degli infortuni erano assicurate da un dettagliato elenco di requisiti a cui dovevano uniformarsi i luoghi di lavoro e i macchinari 1956 D.P.R. 303 (abrogato) norme generali per l igiene del lavoro 1982 D.P.R. 962; 1988 D.P.R. 175; 1991 D.Lgs. 277 il recepimento delle direttive comunitarie
4 1994 D.Lgs. 626 (abrogato) Miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro: introduce l esigenza\obbligatorietà della valutazione di rischio rivolta a tutte le attività produttive, concretizzandosi in uno strumento operativo che descrive le misure tecniche e organizzative che il datore di lavoro deve adottare al fine di salvaguardare la salute dei lavoratori 2008 D.Lgs. 81 (testo unico, raccolta di norme che disciplinano una materia)
5 Attraverso strumenti, come: La valutazione dei rischi, l individuazione delle misure preventive e protettive, il programma di attuazione
6 Rischio non clinico Rischio clinico Rischio occupazional e Il rischio É la probabilità che accada un certo evento capace di causare un danno alle persone implica una sorgente di pericolo una proprietà intrinseca di una sostanza, oggetto o situazione Rischio occupazionale: riguarda gli operatori nello svolgimento della loro attività lavorativa. Rischio non clinico : sono i problemi di sicurezza generale,. Rischio clinico: riguarda i pazienti, fa riferimento alla possibilità per gli stessi di essere danneggiati dal trattamento sanitario. Va detto che la sicurezza del paziente passa anche attraverso la sicurezza dell operatore, la sua sensibilizzazione, la formazione, l informazione.
7 Un circolo virtuoso Trattamento Identificazione Monitoraggio Valutazione
8 Attraverso:.,., i lavoratori Devono : Contribuire all adempimento degli obblighi previsti a tutele della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro Prendersi cura della propria sicurezza e salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro Usare correttamente le attrezzature e dispositivi di protezione Segnalare immediatamente il mal funzionamento n manomettere i dispositivi di sicurezza, di segnalazione o di controllo n compiere di propria iniziativa operazioni fuori della propria competenza
9 , la preparazione dei lavoratori Attraverso: L informazione: Che deve essere fornita a tutti i lavoratori e deve essere relativa alle misure preventive adottate, alle disposizioni da seguire, alla pericolosità delle sostanze, alle procedure per emergenza, ecc eseguita di norma dl datore di lavoro La formazione: La formazione\addestramento specifico devono avvenire in occasione: Dell inizio dell utilizzazione.. Del trasferimento o cambiamento di mansioni Dell introduzione di nuove attrezzature o tecnologie, di nuove sostanze pericolose
10 La valutazione dei rischi Ha due aspetti, uno soggettivo cioè la percezione di una determinata situazione come potenzialmente dannosa, e una oggettiva, che è un calcolo matematico: R (rischio)= G (gravità dell esito)x F(frequenza) Entrambe le visioni sono rilevanti nell ambito della gestione del rischio.
11 Come esperti possiamo e dobbiamo fare un analisi soggettiva delle fasi critiche della linea produttiva del nostro reparto
12 Ma le macchine di dialisi sono il principale fulcro della linea produttiva di un centro dialisi. oltre a. pompe d infusione, elettrocardiografo, defibrillatore e monitor.
13 Quali sono i rischi nel lavorare con questi apparecchi elettromedicali? Quanto pesano? Su quali intervenire prima?
14 Rischio elettrico Questo rischio deriva dagli effetti dannosi che la corrente elettrica può produrre sul corpo umano. In ambiente ospedaliero tale rischio sembra remoto, in quanto tutte le apparecchiature rispettano le norme di legge come pure gli impianti. È vero però, che l ambiente dei centri dialisi può comportare dei rischi elettrici derivanti dalla possibile presenza di liquidi a terra.
15 Rischio chimico Durane il lavoro gli operatori possono entrare in contatto con sostanze chimiche in vario modo: Inalazione, contatto, ingestione L attività dialitica, in particolare l emodialisi, espone l operatore sanitario ad un alto rischio chimico durante la gestione delle macchine di dialisi
16 Rischio biologico Agente biologico: qualsiasi microrganismo che potrebbe provocare infezioni, allergie, intossicazioni Deve essere stilato un documento di analisi delle fasi lavorative, il numero dei lavoratori potenzialmente esposti, le procedure lavorative adottate, le misure preventive e protettive, le misure di emergenza da adottare in caso di contaminazione L attività in dialisi comporta numerose occasioni d esposizioni, la frequenza d esposizione degli operatori sanitari a materiale ematico
17 Rischio: Movimentazione manuale di carico S intende le operazione di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori Nei centri dialisi, nonostante i carichi non sono eccessivi come peso, possono diventare rischiosi per problematiche legate agli spazi di lavoro spesso insufficienti, allo stoccaggio a volte inadeguato o alla grande frequenza di movimentazione. L aspetto prevalente è legato alla movimentazione delle soluzioni dialitiche, delle macchine ed infine la movimentazione di bidoni o sacche contenenti ultrafiltrato.
18 MACCHINE DI DIALISI Analisi delle fasi lavorative Montaggio e smontaggio dei circuiti Manutenzione (pulizia esterna) ordinaria Manutenzione straordinaria (cambio ultrafiltri) TIPO DI RISCHIO HD DP Elettrico Attacco stacco dalla corrente Elettrico Disinfezione quotidiana Disincrostazione interna Eliminazione biofilm Attacco e stacco dall anello dell acqua di rete Movimentazione macchine delle Movimentazione sacche dialisi Movimentazione Sacche \ taniche ultrafiltrato Movimentazione contenitori disinfettanti e disincrostanti Elettrico Mov.Man. carico Mov.Man. carico Mov.Man. carico Mov.Man. carico POMPE DI INFUSIONE Analisi delle fasi lavorative Manutenzione (pulizia esterna) ordinaria Montaggio e smontaggio dei circuiti TIPO DI RISCHIO HD DP Attacco stacco dalla corrente Elettrico DEFIBRILLATORE Analisi delle fasi lavorative Movimentazione macchine delle TIPO DI RISCHIO Mov. Man. carico HD DP Attacco stacco dalla corrente Elettrico Manutenzione (pulizia esterna) ordinaria Manutenzione ordinaria (test) Elettrico ELETTROCARDIOGRAFO Analisi delle fasi lavorative Movimentazione macchine delle TIPO DI RISCHIO Mov. Man. carico HD DP Attacco stacco dalla corrente Elettrico Manutenzione (pulizia esterna) ordinaria
19 MANOVRE A RISCHIO TIPO DI RISCHIO HD Intensità Periodicità Personale coinvolto Priorità DP Intensità Periodicità Personale coinvolto Priorità Montaggio e smontaggio dei Alta Quotidiano B 1 Alta Alterno B 1 circuiti L intensità del rischio (quanto è facile durante la manovra Manutenzione Basso 4 Basso A 2 ordinaria essere esposti al rischio) Quotidiani suddivisa A in tre livelli: Alterni (pulizia esterna) Medio 1 Medio A 3 Manutenzione straordinaria (cambio ultrafiltri) Elettrico Alta Alta Periodici C 4 Attacco stacco dalla Elettrico Alta Quotidiano B 1 Alta Alterno B 1 corrente Disinfezione suddivisa interna in tre livelli: Alta quotidiana Quotidiani B 1 Alta Disincrostazione Alta Periodici B 3 Eliminazione biofilm Alta Periodico B 3 Elettrico Alta Attacco (A) e stacco tutto il personale infermieristico e di supporto, dall anello Medio Quotidiani B 1 dell acqua di rete (B) tutto il personale Medio infermieristico, Movimentazione delle macchine Movimenta. Man. Carico Medio Quotidiano A 1 Movimentazione Movimenta. Alta Quotidiano A 1 Basso Alterno B 2 sacche dialisi Man.Carico Movimentazione L analisi Movimenta. di questi Alta elementi, ha fatto scaturire sacche \ taniche Man. carico Quotidiani A 1 Alte Alterni B 1 ultrafiltrato Alta Movimentazione contenitori disinfettanti e disincrostanti basso, medio, alto. La periodicità (la frequenza dell esposizione al rischio) quotidiano, periodico, alterno. Il personale coinvolto: (C) solo il tecnico delle macchine. una priorità d intervento: Movimenta. Man. carico Alta Alta Basso Medio Alterni Quotidiani A Priorità 1 1, 2, 3, 4 A 2 3
20 MANOVRE A RISCHIO TIPO DI RISCHIO HD Intensità Periodicità Personale coinvolto Priorità DP Intensità Periodicità Personale coinvolto Priorità Montaggio e smontaggio dei circuiti Alta Quotidiano B 1 Alta Alterno B 1 Manutenzione ordinaria (pulizia esterna) Manutenzione straordinaria (cambio ultrafiltri) Attacco stacco dalla corrente Disinfezione interna quotidiana Disincrostazione Elettrico Basso Medio Alta Alta Quotidiani Periodici C 4 A 4 1 Basso Medio Alterni Elettrico Alta Quotidiano B 1 Alta Alterno B 1 Alta Alta Quotidiani B 1 Alta Periodici B 3 Eliminazione biofilm Alta Periodico B 3 A A 2 3 Attacco e stacco dall anello dell acqua di rete Movimentazione delle macchine Movimentazione sacche dialisi Movimentazione sacche \ taniche ultrafiltrato Movimentazione contenitori disinfettanti e disincrostanti Elettrico Movimenta. Man. Carico Movimenta. Man.Carico Movimenta. Man. carico Movimenta. Man. carico Alta Medio Medio Quotidiani B 1 Basso 2 Medio Quotidiano A 1 Alterni A Medio 3 Alta Quotidiano A 1 Basso Alterno B 2 Alta Quotidiani A 1 Alte Alterni B 1 Alta Alta Quotidiani A 1 Alta
21 Organizzare la prevenzione Identificare un luogo dove archiviare i documenti aziendali riferiti a: le routine operative in sicurezza I dispositivi di protezione individuali Gli interventi in caso di esposizione accidentali Identificare un luogo dove conservare: i manuali d istruzioni, le schede tecniche e di sicurezza i dispositivi di protezione individuale le sostanze chimiche (con procedura di utilizzo) il materiale pesante (con procedura di utilizzo)
22 Organizzare la prevenzione Costituire un gruppo di lavoro che analizzi la realtà lavorativa e i rischi specifici, che elabori protocolli di lavoro e li mantenga aggiornati. Elaborare un piano formativo specifico per i rischi in dialisi rivolto al personale in ingresso, e genericamente anche a tutta l equipe, che mantenga alta l attenzione sulla sicurezza. Identificare una figura specifica,per la manutenzione periodica delle attrezzature, la tenuta di manuali d istruzioni e delle schede tecniche e di sicurezza
23 rme di comportamento Procedurare l utilizzo: Delle sostanze chimiche Dei materiali pesanti Adeguare le postazioni con un numero in eccesso di prese elettriche Leggere e capire sempre la documentazione che accompagna un'apparecchiatura prima di usarla. Se ci sono incertezze, contattare il fabbricante per chiarimenti. Comprendere sempre ed essere consapevole dei limiti e del funzionamento dei sistemi di sicurezza di un'apparecchiatura Eseguire sempre i test d inizializzazione prima di iniziare il trattamento, perchè è cruciale per la sicurezza dei pazienti. Mai usare un'apparecchiatura che ha fallito questi test e contattare l'assistenza tecnica
24 Conclusioni può esserci sicurezza solo se tutte le fasi dell attività di lavoro vengono preparate pensando alla sicurezza. Come? con la profonda conoscenza dell attività lavorativa degli obiettivi con la conoscenza e l analisi dei dettagli di una attività prima che venga posto in essere creando uno strumento suscettibile di miglioramenti continui conseguenti all aggiornamento tecnologico ed alle variazioni organizzative del servizio.
Rischio Chimico. Definizioni
Rischio Chimico Definizioni a) agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in ingegneria meccanica Modulo didattico Sicurezza degli impianti industriali Seminario Il documento di valutazione dei rischi (Ing.
DettagliE LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI
Il D.Lgs. 81/2008 il D.Lgs. 106/2009, le Norme Europee E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI Vincenzo Ventimigla IL D.LGS. 81/2008, il D.Lgs. 106/2009 e le attrezzature
DettagliLa valutazione dei rischi e la prevenzione
Università di Ferrara Insegnamento di Sicurezza sui luoghi di lavoro CdL Professioni Sanitarie A.A. 2015-2016 La valutazione dei rischi e la prevenzione Dr. Salvatore Mìnisci 1 RAPPORTO LAVORO / SALUTE
DettagliRischio Biologico D.lgs. 81/08
Rischio Biologico D.lgs. 81/08 TITOLO X - ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 266 - Campo di applicazione 1. Le norme del presente Titolo si applicano a tutte le attività
DettagliIl servizio di prevenzione e protezione: attribuzioni e compiti. Perugia,
Il servizio di prevenzione e protezione: attribuzioni e compiti., in tutti gli ambienti di vita e, quindi, anche in quelli dove svolgiamo il lavoro, vi sono rischi che, a volte anche in maniera inconsapevole,
DettagliFORMAZIONE OBBLIGATORIA RESPONSABILE SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) E ADDETTO SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (ASPP) Modulo base A
FORMAZIONE OBBLIGATORIA RESPONSABILE SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) E ADDETTO SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (ASPP) Modulo base A Comparto: Sicurezza aziendale Codice: 1911023 Descrizione
DettagliMANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Liceo Classico Statale Marco Minghetti Via Nazario Sauro 18 40121 Bologna MANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA Premessa Il decreto D.Leg.vo 81/2008 rappresenta, oltre che una pietra miliare nel
DettagliDecreto legislativo , n. 626 (Gazzetta Ufficiale 12 novembre 1994, n. 265)
Decreto legislativo 19.09.1994, n. 626 (Gazzetta Ufficiale 12 novembre 1994, n. 265) Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE,
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE - VITERBO I RISCHI LAVORATIVI IN CAMERA OPERATORIA: PREVENZIONE E PROTEZIONE
AZIENDA SANITARIA LOCALE - VITERBO CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA (accreditato presso E.C.M. Min. Sanità) OBIETTIVI: I RISCHI LAVORATIVI IN CAMERA OPERATORIA: PREVENZIONE E PROTEZIONE 1) Fare acquisire
DettagliDalla prevenzione oggettiva alla prevenzione soggettiva. La Comunicazione. e D.Lgs. 81/2008. La comunicazione nel Decreto Legislativo 81/2008
Comunicazione e D.Lgs. 81/2008 Durata: 05 23 La Comunicazione nella D. Lgs. 81/08 dott. Giulio Regosa professionista in comunicazione della salute e sicurezza sul lavoro Dalla prevenzione oggettiva alla
DettagliI S T I T U T O C O M P R E N S I V O G. M A Z Z I N I P O R T O S. S T E F A N O
Pericolo Moduli di ambienti sicuri Attenzione Manutenzione CURRICOLO PER PROGETTI EDUCATIVI INTERDISCIPLINARI PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO E NEGLI
DettagliAddetti al settore alimentare HACCP
Autori: Matteo Fadenti, Federica Ipprio, Tiziana Mogavero, Giancarlo Ronchi, Costantino Signorini, Rocco Vitale Addetti al settore alimentare HACCP Regolamento (CE) n. 852/2004 Il supporto didattico Materiali
DettagliFormazione dei Lavoratori
pagina 1 di 8 Formazione dei Lavoratori articolo 37 D.Lgs. 81/08 Accordo Conferenza Stato Regioni del 21/12/2011 Rep. Atti n. 221/CSR Gazzetta Ufficiale n. 8 del 11 gennaio 2012 pagina 2 di 8 paragrafo
Dettaglile misure di prevenzione e protezione dott. Massimiliano Tacchi Tecnico della Prevenzione U.F.C. P.I.S.L.L.
le misure di prevenzione e protezione MISURE DI PREVENZIONE il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l esperienza, la tecnica, per evitare o diminuire
DettagliINFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI
INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI ASPP: gli addetti al servizio di prevenzione e protezione vengono designati dal Dirigente scolastico, sentito il RLS, tenendo conto delle dimensioni della scuola e della struttura
DettagliLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO METODO BIORISCH
LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO METODO BIORISCH Marco Masoni Marco Masoni, biologo, libero professionista. Titolare dal 1994 dello Studio Consulenze Dott. Marco Masoni in Reggio Emilia, consulente
DettagliI PROFILI DI RISCHIO NEI COMPARTI PRODUTTIVI DELL ARTIGIANATO, DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E PUBBLICI ESERCIZI. COMPARTO: CHIMICO (TRASFORMAZIONE).
1 Ellisse-Ricerca in convenzione con l ISPESL I PROFILI DI RISCHIO NEI COMPARTI PRODUTTIVI DELL ARTIGIANATO, DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E PUBBLICI ESERCIZI. COMPARTO: CHIMICO (TRASFORMAZIONE). Ricerca:
DettagliFigure coinvolte nella gestione della sicurezza. Cominciamo dalle figure generiche, ovvero senza specifici compiti di gestione della sicurezza
Figure coinvolte nella gestione della sicurezza Già il D.Lgs. 626/94 prevedeva precise misure organizzative L impostazione è stata confermata dal D.Lgs. 81/08 Analisi delle particolarità dell applicazione
DettagliCATALOGO OFFERTA FORMATIVA
Principali accreditamenti: Assessorato Istruzione e Formazione Professionale - Regione Sicilia Assessorato della Salute - Ispettorato Regionale Sanitario - Regione Sicilia FondoProfessioni Fondo Paritetico
DettagliFormazione del personale
Formazione del personale Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro DEFINIZIONI Attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature
DettagliLA GUIDA FACILE ALL HACCP. Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti
LA GUIDA FACILE ALL HACCP Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti INTRODUZIONE In qualsiasi tipo di attività ogni singolo passo che parte dalla preparazione dei cibi e
DettagliMODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI
MODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI MODULO ORE ARGOMENTO La filosofia del D.lgs 66/94 in riferimento METODI MATERIALI DIDATTICI DOCENTI L approccio alla prevenzione attraverso il
DettagliFormazione generale dei lavoratori. FORMAZIONE DEI LAVORATORI EX D.Lgs. 81/08 (art. 37) E ACCORDO STATO-REGIONI 21/12/2011
Formazione generale dei lavoratori M2 FORMAZIONE DEI LAVORATORI EX D.Lgs. 81/08 (art. 37) E ACCORDO STATO-REGIONI 21/12/2011 CONCETTI GENERALI 2 SALUTE 3 SALUTE Stato di completo benessere fisico, mentale
DettagliOperatore dei sistemi e dei servizi logistici. Standard della Figura nazionale
Operatore dei sistemi e dei servizi logistici Standard della Figura nazionale Denominazione della figura professionale OPERATORE DEI SISTEMI E DEI SERVIZI LOGISTICI Referenziazioni della figura Professioni
DettagliLISTA DI RISCONTRO PER GLI AUDIT INTERNI
INTEGRATI QUALITA E SICUREZZA Data: Unità Operativa: Cognome e Nome Auditor Firma Personale contattato: Cognome e Nome Ruolo Area/ processi auditati: Considerazioni Complessive Pagina 1 di 9 Modalità di
DettagliValutazione del rischio per i lavori su coperture
CONVEGNO NAZIONALE I lavori su coperture Valutazione del rischio per i lavori su coperture Luca Rossi 8 ottobre 2011 Sala Large Gallery Hall 22-25 Bolognafiere, Quartiere Fieristico Programma Introduzione
DettagliGLOSSARIO. L azione da attuare ogni qualvolta si verifichino delle non conformità o deviazioni rispetto ai limiti critici individuati.
GLOSSARIO ANALISI DEL PERICOLO Il processo di raccolta e valutazione delle informazioni riguardanti i pericoli e le condizioni che ne provocano la presenza, per decidere quali necessitano di essere considerati.
DettagliIL RISCHIO BIOLOGICO E LE BUONE PRASSI DI LABORATORIO
IL RISCHIO BIOLOGICO E LE BUONE PRASSI DI LABORATORIO LA GESTIONE DELLA SICUREZZA IN LABORATORIO Dr.ssa Laura Gasperetti IZSLT Sezione di Pisa 1) Organizzazione dell IZS Lazio e Toscana Direttore Generale
DettagliLe misure di prevenzione
Prevenzione del rischio cancerogeno Piano mirato di prevenzione Applicazione del vademecum per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nelle attività di saldatura di acciai inox
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008. Modulo A
CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008 Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 Modulo A Le attrezzature di lavoro in collaborazione
DettagliI concetti di rischio e pericolo
I concetti di rischio e pericolo Durata: 12 26 La valutazione del rischio D.Lgs. 81/2008 Articolo 15 - Misure generali di tutela Nelle misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori
DettagliLA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO. ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali
LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali 1 Specificità dei cantieri di restauro occasione di studio (disponibilità
DettagliLA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA
LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA IL RISCHIO CHIMICO protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico
DettagliRischio da atmosfere esplosive (ATEX) Premessa Obiettivi
Risschi io da attmossfferre esspl lossi ive ((ATTEX)) Premessa Nonostante i continui miglioramenti delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che hanno caratterizzato gli ultimi decenni,
DettagliOPERATORE DEL BENESSERE
Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Indirizzi OPERATORE DEL BENESSERE 1 - ACCONCIATURA 2 - ESTETICA Area professionale Sottoarea professionale Descrizione SERVIZI ALLA PERSONA Servizi alla persona
Dettagli20/11/2014 Parte 3 - Formazione Preposti 1
Definizione e individuazione dei fattori di rischio 1 PERICOLO Il pericolo è la potenzialità di una determinata entità (processo produttivo, macchina, sostanza) di provocare danni Circostanza o complesso
DettagliFormazione di Base per i Lavoratori. Servizio di Prevenzione e Protezione
Formazione di Base per i Lavoratori Servizio di Prevenzione e Protezione L Informazione, la Formazione e L dei lavoratori sono misure di tutela che accrescono la cultura della sicurezza negli ambienti
DettagliAvv.Nicola DISANTO. Piano di Sicurezza. Azienda. Piano di sicurezza D.LGS. 81/2008
Piano di Sicurezza DOCUMENTO ELABORATO Al SENSI DEL NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO D.Lgs.81/2008 ALL' ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI di cui al TITOLO I Capo III, Sezione
DettagliCORSO PER GLI RLS (32 ore)
SANZIONI 1 SANZIONI 2 3 CORSO PER GLI RLS (32 ore) Corso RLS in aziende con meno di 50 dipendenti e aziende con più di 50 dipendenti Ogni attività lavorativa, nella quale sono presenti dei lavoratori,
Dettaglicos è nel quotidiano
I SGS in pratica cos è nel quotidiano Il sistema di gestione è un modello di funzionamento e di regole che l organizzazione si da per realizzare quotidianamente i processi aziendali. Alcuni modelli definiti
DettagliRAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DURATA: 08 10 1/09 Qualora il lavoratore risulti INIDONEO ad una mansione specifica il datore di lavoro adibisce il lavoraotre, ove possibile ad altra mansione
DettagliDATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE:
DATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE: (industria, commercio, edilizia, artigianato, servizi etc.) CODICE ATECO PRINCIPALE: CODICE FISCALE/P.IVA:
DettagliSICUREZZA E SALUTE NELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO. La formazione sulla sicurezza nella lavorazione del legno
SICUREZZA E SALUTE NELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO La formazione sulla sicurezza nella lavorazione del legno INTRODUZIONE Il legno ha accompagnato fin dai primi passi la civiltà umana permettendone lo sviluppo
DettagliCORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. g Antonio Giorgi RSPP
I.C. A. VOLTA Via Botticelli, 31 04100 Latina CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Ing. g Antonio Giorgi g RSPP Il Decreto legislativo 9 aprile
DettagliINDIVIDUAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI DI LAVORATORI (GOL)
INDIVIDUAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI DI LAVORATORI (GOL) Da un esame degli elementi stressogeni individuati e tenendo conto del fatto che ci sono elementi che possono avere un effetto trasversale su tutti
DettagliParte 1. Rischi meccanici e attrezzature, Rischi elettrici generali, Cadute dall alto, Esplosione
Parte 1 Rischi meccanici e attrezzature, Rischi elettrici generali, Cadute dall alto, Esplosione 1 XXXXXXXXXX Nella nostra azienda sono presenti le seguenti attrezzature: XXXXXXX XXXXXXXXXX XXXXXXXXXXX
DettagliValutazione e gestione dei rischi collegati allo stress lavoro correlato nella scuola Stress lavoro correlato: aspetti normativi
Valutazione e gestione dei rischi collegati allo stress lavoro correlato nella scuola Stress lavoro correlato: aspetti normativi Dr. Gianni Trevisan Medico del Lavoro ASL 1 In ambito nazionale, il Decreto
DettagliISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE MINERARIO ASPRONI-FERMI IGLESIAS anno scolastico 2015/2016
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE MINERARIO ASPRONI-FERMI IGLESIAS anno scolastico 2015/2016 PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA Classe 4 a Geotecnici (ore settimanali: 2) Prof.:
DettagliSommario PARTE I - T.U. N. 81/2008
XI Presentazione... Profili Autori... V VII PARTE I - T.U. N. 81/2008 CAPITOLO 1 TITOLO I T.U. - PRINCIPI COMUNI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI... 1 Il lavoratore... 6 Il datore di lavoro... 8 Il dirigente...
DettagliCORSO DI FORMAZIONE AI VOLONTARI
Rischio biologico Giugno-Luglio 2011 - pag. 39 di 75 Rischio biologico ATTIVITA LAVORATIVA A RISCHIO BIOLOGICO TRASMISSIBILITA DEI MICRORGANISMI Gli agenti biologici possono essere trasmessi all uomo attraverso:
DettagliRIPRENDIAMO DAL MODULO BASE I
CORSO DI FORMAZIONE (ai sensi art. 37, D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81) LA SICUREZZA NELLA SCUOLA CORSO BASE MODULO A 1 PRINCIPALI RISCHI PER IL PERSONALE ATA RIPRENDIAMO DAL MODULO BASE I CONCETTI DI: PERICOLO,
DettagliI soggetti della prevenzione aziendale nel nuovo quadro legislativo. Ruoli e responsabilità enrico galileo catelani
I soggetti della prevenzione aziendale nel nuovo quadro legislativo Ruoli e responsabilità enrico galileo catelani prima però facciamo qualche passo indietro Sicurezza e salute del lavoro La promozione
DettagliRischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro
Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro D. Lgs. 81-2008 Titolo III CAPO I -Articolo 69 - Definizioni 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente Titolo si intende per: a)
DettagliD.lgs. 9 aprile 2008, n. 81
D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 AGGIORNATO CON LE MODIFICHE DI CUI AL DLGS.106/2009 PARTE I TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in
DettagliSICUREZZA. Tratteremo nel corso. Decreto Legislativo 81/08 Titolo 1 principi comuni. La formazione
Decreto Legislativo 81/08 Titolo 1 principi comuni La formazione Corso di di informazione e formazione dei dei lavoratori Decreto Legislativo 9 Aprile Aprile 2008 2008 n n 81 81 Attuazione dell art. 1
DettagliN NORME OPERATIVE PER L IMPIEGO DI APPARECCHIATURE LASER DI CLASSE 3 e 4
N NORME OPERATIVE PER L IMPIEGO DI APPARECCHIATURE LASER DI CLASSE 3 e 4 Destinatari: Personale medico e sanitario U.O. di Oculistica REV. 0 Servizio Prevenzione e Protezione Aziendale Pag. 1 X CAMPO DI
DettagliOperazione: DOSAGGIO AUSILIARI
Scheda 3 Categoria: TINTORIA Operazione: DOSAGGIO AUSILIARI Scopo dell operazione Nel bagno di tintura dei materiali tessili, oltre ai coloranti organici in polvere, vengono impiegati altri prodotti chimici
DettagliD.Lgs 81/08 art. 96 c.1. Contenuti minimi del POS in presenza di rischi elettrici
D.Lgs 81/08 art. 96 c.1 Contenuti minimi del POS in presenza di rischi elettrici POS: Il Piano Operativo di Sicurezza (POS) è un documento, redatto dal datore di lavoro, in cui devono essere riportate
DettagliIL DLgs 81/08: QUALI OBBLIGHI? leo morisi
IL DLgs 81/08: QUALI OBBLIGHI? leo morisi 1 Struttura Il DLgs 81/08 è composto da 305 articoli, 51 allegati + di 20 decreti o linee guida o regolamenti delegati Abroga: Il DPR 547/55 Il DPR 164/56 Il DPR
DettagliI RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione
Servizio Prevenzione Protezione I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione Dott. Stefania Bertoldo ottobre novembre 2014 L'ospedale, così come ogni altra realtà aziendale produttiva, dà origine
DettagliOperatore delle produzioni chimiche. Standard della Figura nazionale
Operatore delle produzioni chimiche Standard della Figura nazionale 14 Denominazione della figura Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate OPERATORE DELLE PRODUZIONI CHIMICHE 7. Conduttori
DettagliLA SICUREZZA SUL LAVORO: SISTEMA AZIENDALE TRASVERSALE
1 Dott. Ermanno Pievani LA SICUREZZA SUL LAVORO: SISTEMA AZIENDALE TRASVERSALE 29/01/2009 Milano Convegno ASPESI 2 AGENDA 1. IL QUADRO NORMATIVO 2. SICUREZZA: SISTEMA AZIENDALE TRASVERSALE 3. PIANIFICAZIONE
DettagliPremessa generale alla valutazione dei rischi. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica A3.
Premessa generale alla valutazione dei rischi MODULO A Unità didattica A3.1 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 SALUTE SALUTE Stato di completo benessere fisico, mentale e sociale,
DettagliPrevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro
Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ACCONCIATORI ESTETISTI TATUATORI BODY PIERCING LUOGO DI LAVORO dott. Roman Sisto Scarselletta geom. Guido Barba Tecnici della Prevenzione Bussana 30/11/2015
DettagliIl mondo moderno a 150 anni dalla teoria di Maxwell Esposizione a campi elettromagnetici, salute e sicurezza. Introduzione dei lavori
con il patrocinio di Il mondo moderno a 150 anni dalla teoria di Maxwell Esposizione a campi elettromagnetici, salute e sicurezza Aula Magna Didattica dell Università degli Studi di Catania, Viale Andrea
DettagliPercorso strutturato di formazione per operatori di centrale di sterilizzazione
Percorso strutturato di formazione per operatori di centrale di sterilizzazione Ripensare alla sterilizzazione dei DM : Sfide organizzative e soluzioni innovative Pisa, 6 febbraio 2015 Dr.sa Elisabetta
Dettagli2.2 Fasi della filiera olivicola
2.2 Fasi della filiera olivicola La filiera olivicola può essere scomposta in quattro processi principali: COLTIVAZIONE GESTIONE AGRONOMICA DELL OLIVETO RACCOLTA TRASPORTO AL FRANTOIO CONSERVAZIONE OLIVE
DettagliSICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO. Comprendere le componenti psicologiche della percezione del rischio
SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO Comprendere le componenti psicologiche della percezione del rischio L attività di prevenzione Per molto tempo la subitaneità e l apparente accidentalità che caratterizzano
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA
CANTIERE DEI LAVORI DI MIRANO (VE) PRESSO I.P.A.B. LUIGI MARIUTTO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ai sensi dell art. 26 del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 come modificato
Dettagli-PROGRAMMA DEL CORSO-
-PROGRAMMA DEL CORSO- RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MODULO B 7 (Decreto Legislativo coordinato 81/2008 e 106/2009-STATO-REGIONI 26.01.06 ) SANITA - SERVIZI SOCIALI Corso di 60 ore
DettagliSOMMARIO SEZIONE IV. Cantiere: Completamento spartitraffico in Via Nazioni Unite Seregno (MB)
SOMMARIO SEZIONE IV 6 Prescrizioni operative, misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni (Allegato XV punto 2.1.2 lettera
DettagliNomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): Classificazione attività economiche (ATECO 2007/ISTAT): 10. Industrie alimentari.
Denominazione della figura 20. OPERATORE DELLA TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai specializzati e agricoltori.
DettagliCOMUNE DI CASIER. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE ( art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
COMUNE DI CASIER Allegato G) al capitolato DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE ( art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) DIRIGENTE : Dott.ssa Cinzia Gellini Responsabile del Settore
DettagliOPERATORE DEL BENESSERE
della FIGURA OPERATORE DEL BENESSERE Indirizzi della Figura Referenziazioni della Figura Acconciatura Estetica Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 5. Professioni qualificate nelle commerciali
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 626/94. Il Datore di Lavoro, nell'ambito degli Adempimenti previsti dal Decreto in oggetto e successive modifiche ( 242 / 96 )
DECRETO LEGISLATIVO 626/94 Il Datore di Lavoro, nell'ambito degli Adempimenti previsti dal Decreto in oggetto e successive modifiche ( 242 / 96 ) non può delegare ( responsabilità diretta ) la 1 ) Nomina
DettagliCATALOGO CORSI. Novembre Dicembre Catalogo corsi Novembre - Dicembre 2016 Valrisk S.r.l. Pagina 1 di 15
CATALOGO CORSI Sede Operativa: Via Stelvio, 19-23014 Delebio (Sondrio) Sede legale: Via Giulio Uberti, 12-20129 MILANO Telefono:0342-684377 - FAX:0342-685899 e-mail: info@valrisk.it P.Iva 07246240969 Novembre
DettagliMetodologie semplificate di valutazione dei rischi (Allegato II, Linee direttrici pratiche non obbligatorie Direttiva agenti chimici 98/24/CE)
Metodologie semplificate di valutazione dei rischi (Allegato II, Linee direttrici pratiche non obbligatorie Direttiva agenti chimici 98/24/CE) Titolo IX, Capo I Protezione da agenti chimici Misure e principi
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81 Testo coordinato con il Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute
Dettaglielementi unificati e/o normalizzati. Schemi logici e funzionali di sistemi, apparati e impianti.
PROGRAMMAZIONE COMUNE DI TECNOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI 1 - Biennio IP09 (3 anno) Asse Scientifico-Tecnologico Indicazioni nazionali 1 Asse Scientifico-Tecnologico (Fisica) Indicazioni relative al
DettagliI CONCETTI DI RISCHIO, DANNO, PERICOLO, PREVENZIONE, PROTEZIONE RAAM SRL
I CONCETTI DI RISCHIO, DANNO, PERICOLO, PREVENZIONE, PROTEZIONE 1 I CONCETTI DI RISCHIO, DANNO, PERICOLO, PREVENZIONE, PROTEZIONE RISCHIO Probabilità di raggiungere il livello potenziale di danno nelle
DettagliCAT CONFCOMMERCIO PMI soc. consortile a r.l. Ufficio Formazione Via Miranda, 10 tel. 0881/560111 fax 0881/560560 e-mail:
FORMAZIONE AREA SICUREZZA E SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO Corso Formazione Datori di lavoro - Responsabili SPP Rischio basso Acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica
DettagliSICUREZZA SUL LAVORO TUTELA DELLA MATERNITA' DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Norme in Materia di Sicurezza SICUREZZA SUL LAVORO Decreto Legislativo 2 febbraio 2002 n. 25 Protezione da agenti chimici Decreto Legislativo 25 febbraio 2000 n. 66 Attuazione delle direttive 97/42/CE
DettagliModulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo conto dell
DettagliRischio chimico specifico per disinfettanti ed antisettici nella pratica quotidiana. Ing. Cristina Prandi Responsabile SPP ASL3
Rischio chimico specifico per disinfettanti ed antisettici nella pratica quotidiana Ing. Cristina Prandi Responsabile SPP ASL3 Rischio Chimico D.Lgs 626/94 Titolo VII-bis Protezione da agenti chimici (inserito
DettagliPROGETTAZIONE E FABBRICANTE
PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI IMPIANTI GAS MEDICALI: RESPONSABILITÀ CIVILI E PENALI DEL FABBRICANTE Avv. Silvia Stefanelli STUDIO LEGALE STEFANELLI BOLOGNA POLITECNICO DI MILANO, 20 Maggio 2011 LE RESPOSABILITA
DettagliRISCHIO BIOLOGICO. Segnale di indicazione del RISCHIO BIOLOGICO
RISCHIO BIOLOGICO RISCHIO BIOLOGICO Segnale di indicazione del RISCHIO BIOLOGICO Il rischio biologico in ambiente di lavoro si identifica con la determinazione del rischio di esposizione ad agenti biologici
DettagliLa formazione come strumento necessario al lavoratore. Davide Ferrari SPSAL Azienda USL Modena
La formazione come strumento necessario al lavoratore Davide Ferrari SPSAL Azienda USL Modena La INFORMAZIONE e la la FORMAZIONE nel D.Lgs. 81 // 2008 CERCA Informazione Formazione 151 volte 2
DettagliPrime norme per l'assicurazione obbligatoria contro infortuni e malattie professionali - Legge n. 80 del 17/03/1998.
Normativa del lavoro in Italia degli ultimi 130 anni 1886 - La legge N. 3657 sul lavoro dei fanciulli nelle cave, nelle miniere e negli opifici, vieta il lavoro prima dei nove anni e del lavoro notturno
DettagliIstituto Superiore di Sanità
Istituto Superiore di Sanità Disposizione Operativa Generale N 3 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DEI RISCHI DA LAVORO VERSIONE DATA DI EMISSIONE PREPARATA DA APPROVATA DA 00 25
DettagliTitolo X del D.Lgs. 81/08 ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole IL RISCHIO BIOLOGICO MODULO A Unità didattica A5.4 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 Titolo X del D.Lgs. 81/08
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO (art. 17 D. Lgs. 81/2008)
In data / / il sottoscritto, titolare dello studio medico. con sede in.. In quanto Datore di Lavoro si e auto nominato : 1. Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) 2. Responsabile
DettagliI SUPPORTI DIDATTICI AiFOS
I SUPPORTI DIDATTICI AiFOS Per aiutare i docenti nello svolgimento delle lezioni in aula, sempre più interattive e di alto livello, AiFOS ha realizzato i supporti didattici. I supporti didattici non contengono
DettagliL'accordo Stato-Regioni del 2011 prevede una formazione generale per i lavoratori, studenti di ore 4 e una formazione specifica di ore 4.
FORMAZIONE GENERALE SICUREZZA L'accordo Stato-Regioni del 2011 prevede una formazione generale per i lavoratori, studenti di ore 4 e una formazione specifica di ore 4. 1) Responsabilizzazione dei lavoratori.
DettagliOperatore montaggio e manutenzione imbarcazioni da diporto. Standard della Figura nazionale
Operatore montaggio e manutenzione imbarcazioni da diporto Standard della Figura nazionale Denominazione della figura professionale OPERATORE MONTAGGIO E MANUTENZIONE IMBARCAZIONI DA DIPORTO Referenziazioni
DettagliOperatore del benessere - Acconciatura
Dal sito della Provincia di Varese - Istruzione e Formazione Professionale Allegato B al DDG n. 1544 del 22 febbraio 2010 Approvazione degli standard formativi minimi di apprendimento relativi ai percorsi
DettagliOperatore della trasformazione agroalimentare Standard della Figura nazionale
Operatore della trasformazione agroalimentare Standard della Figura nazionale 128 Denominazione della figura Referenziazione della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento:
DettagliOperatore del benessere. Standard della Figura nazionale
Operatore del benessere Standard della Figura nazionale Denominazione della figura professionale OPERATORE DEL BENESSERE Indirizzi della figura - Acconciatura - Trattamenti estetici Referenziazioni della
DettagliAzione Pegaso 2015. Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza
Sorveglianza sanitaria a scuola Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza SORVEGLIANZA SANITARIA DS e sorveglianza sanitaria 1 2 3 4 5 6 7 8 Individua i rischi che comportano
DettagliPIANO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 28/29 Testo Unico)
CITTÀ DI ALESSANDRIA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PIAZZA DELLA LIBERTÀ n. 1 PIANO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 28/29 Testo Unico) DIREZIONE Palazzo Cuttica P.zza Giovanni XXIII n. 6 - ALESSANDRIA
Dettagli