ANTE Le responsabilità professionali nella gestione degli apparecchi elettromedicali in dialisi. Cinzia Fabbri e Matteo Pio Potenza

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1 ANTE 2011 Le responsabilità professionali nella gestione degli apparecchi elettromedicali in dialisi Cinzia Fabbri e Matteo Pio Potenza

2 Il paradosso La salute è un bene essenziale per lo sviluppo sociale, economico e personale, ed è aspetto fondamentale della qualità della vita Ogni attività umana porta in se un dose di rischio per la salute

3 Contro l immobilismo un po di storia 1898 Lg. 80 assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro 1930 emanato il codice penale reati in materia di sicurezza sul lavoro a carico dell imprenditore 1942 emanato il nuovo codice civile la tutela della salute come dovere del datore di lavoro 1948 costituzione della repubblica italiana la salute come un diritto fondamentale dell individuo e interesse della collettività anche a discapito dell iniziativa economica 1955 D.P.R. 547 (abrogato) la sicurezza e la prevenzione degli infortuni erano assicurate da un dettagliato elenco di requisiti a cui dovevano uniformarsi i luoghi di lavoro e i macchinari 1956 D.P.R. 303 (abrogato) norme generali per l igiene del lavoro 1982 D.P.R. 962; 1988 D.P.R. 175; 1991 D.Lgs. 277 il recepimento delle direttive comunitarie

4 1994 D.Lgs. 626 (abrogato) Miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro: introduce l esigenza\obbligatorietà della valutazione di rischio rivolta a tutte le attività produttive, concretizzandosi in uno strumento operativo che descrive le misure tecniche e organizzative che il datore di lavoro deve adottare al fine di salvaguardare la salute dei lavoratori 2008 D.Lgs. 81 (testo unico, raccolta di norme che disciplinano una materia)

5 Attraverso strumenti, come: La valutazione dei rischi, l individuazione delle misure preventive e protettive, il programma di attuazione

6 Rischio non clinico Rischio clinico Rischio occupazional e Il rischio É la probabilità che accada un certo evento capace di causare un danno alle persone implica una sorgente di pericolo una proprietà intrinseca di una sostanza, oggetto o situazione Rischio occupazionale: riguarda gli operatori nello svolgimento della loro attività lavorativa. Rischio non clinico : sono i problemi di sicurezza generale,. Rischio clinico: riguarda i pazienti, fa riferimento alla possibilità per gli stessi di essere danneggiati dal trattamento sanitario. Va detto che la sicurezza del paziente passa anche attraverso la sicurezza dell operatore, la sua sensibilizzazione, la formazione, l informazione.

7 Un circolo virtuoso Trattamento Identificazione Monitoraggio Valutazione

8 Attraverso:.,., i lavoratori Devono : Contribuire all adempimento degli obblighi previsti a tutele della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro Prendersi cura della propria sicurezza e salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro Usare correttamente le attrezzature e dispositivi di protezione Segnalare immediatamente il mal funzionamento n manomettere i dispositivi di sicurezza, di segnalazione o di controllo n compiere di propria iniziativa operazioni fuori della propria competenza

9 , la preparazione dei lavoratori Attraverso: L informazione: Che deve essere fornita a tutti i lavoratori e deve essere relativa alle misure preventive adottate, alle disposizioni da seguire, alla pericolosità delle sostanze, alle procedure per emergenza, ecc eseguita di norma dl datore di lavoro La formazione: La formazione\addestramento specifico devono avvenire in occasione: Dell inizio dell utilizzazione.. Del trasferimento o cambiamento di mansioni Dell introduzione di nuove attrezzature o tecnologie, di nuove sostanze pericolose

10 La valutazione dei rischi Ha due aspetti, uno soggettivo cioè la percezione di una determinata situazione come potenzialmente dannosa, e una oggettiva, che è un calcolo matematico: R (rischio)= G (gravità dell esito)x F(frequenza) Entrambe le visioni sono rilevanti nell ambito della gestione del rischio.

11 Come esperti possiamo e dobbiamo fare un analisi soggettiva delle fasi critiche della linea produttiva del nostro reparto

12 Ma le macchine di dialisi sono il principale fulcro della linea produttiva di un centro dialisi. oltre a. pompe d infusione, elettrocardiografo, defibrillatore e monitor.

13 Quali sono i rischi nel lavorare con questi apparecchi elettromedicali? Quanto pesano? Su quali intervenire prima?

14 Rischio elettrico Questo rischio deriva dagli effetti dannosi che la corrente elettrica può produrre sul corpo umano. In ambiente ospedaliero tale rischio sembra remoto, in quanto tutte le apparecchiature rispettano le norme di legge come pure gli impianti. È vero però, che l ambiente dei centri dialisi può comportare dei rischi elettrici derivanti dalla possibile presenza di liquidi a terra.

15 Rischio chimico Durane il lavoro gli operatori possono entrare in contatto con sostanze chimiche in vario modo: Inalazione, contatto, ingestione L attività dialitica, in particolare l emodialisi, espone l operatore sanitario ad un alto rischio chimico durante la gestione delle macchine di dialisi

16 Rischio biologico Agente biologico: qualsiasi microrganismo che potrebbe provocare infezioni, allergie, intossicazioni Deve essere stilato un documento di analisi delle fasi lavorative, il numero dei lavoratori potenzialmente esposti, le procedure lavorative adottate, le misure preventive e protettive, le misure di emergenza da adottare in caso di contaminazione L attività in dialisi comporta numerose occasioni d esposizioni, la frequenza d esposizione degli operatori sanitari a materiale ematico

17 Rischio: Movimentazione manuale di carico S intende le operazione di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori Nei centri dialisi, nonostante i carichi non sono eccessivi come peso, possono diventare rischiosi per problematiche legate agli spazi di lavoro spesso insufficienti, allo stoccaggio a volte inadeguato o alla grande frequenza di movimentazione. L aspetto prevalente è legato alla movimentazione delle soluzioni dialitiche, delle macchine ed infine la movimentazione di bidoni o sacche contenenti ultrafiltrato.

18 MACCHINE DI DIALISI Analisi delle fasi lavorative Montaggio e smontaggio dei circuiti Manutenzione (pulizia esterna) ordinaria Manutenzione straordinaria (cambio ultrafiltri) TIPO DI RISCHIO HD DP Elettrico Attacco stacco dalla corrente Elettrico Disinfezione quotidiana Disincrostazione interna Eliminazione biofilm Attacco e stacco dall anello dell acqua di rete Movimentazione macchine delle Movimentazione sacche dialisi Movimentazione Sacche \ taniche ultrafiltrato Movimentazione contenitori disinfettanti e disincrostanti Elettrico Mov.Man. carico Mov.Man. carico Mov.Man. carico Mov.Man. carico POMPE DI INFUSIONE Analisi delle fasi lavorative Manutenzione (pulizia esterna) ordinaria Montaggio e smontaggio dei circuiti TIPO DI RISCHIO HD DP Attacco stacco dalla corrente Elettrico DEFIBRILLATORE Analisi delle fasi lavorative Movimentazione macchine delle TIPO DI RISCHIO Mov. Man. carico HD DP Attacco stacco dalla corrente Elettrico Manutenzione (pulizia esterna) ordinaria Manutenzione ordinaria (test) Elettrico ELETTROCARDIOGRAFO Analisi delle fasi lavorative Movimentazione macchine delle TIPO DI RISCHIO Mov. Man. carico HD DP Attacco stacco dalla corrente Elettrico Manutenzione (pulizia esterna) ordinaria

19 MANOVRE A RISCHIO TIPO DI RISCHIO HD Intensità Periodicità Personale coinvolto Priorità DP Intensità Periodicità Personale coinvolto Priorità Montaggio e smontaggio dei Alta Quotidiano B 1 Alta Alterno B 1 circuiti L intensità del rischio (quanto è facile durante la manovra Manutenzione Basso 4 Basso A 2 ordinaria essere esposti al rischio) Quotidiani suddivisa A in tre livelli: Alterni (pulizia esterna) Medio 1 Medio A 3 Manutenzione straordinaria (cambio ultrafiltri) Elettrico Alta Alta Periodici C 4 Attacco stacco dalla Elettrico Alta Quotidiano B 1 Alta Alterno B 1 corrente Disinfezione suddivisa interna in tre livelli: Alta quotidiana Quotidiani B 1 Alta Disincrostazione Alta Periodici B 3 Eliminazione biofilm Alta Periodico B 3 Elettrico Alta Attacco (A) e stacco tutto il personale infermieristico e di supporto, dall anello Medio Quotidiani B 1 dell acqua di rete (B) tutto il personale Medio infermieristico, Movimentazione delle macchine Movimenta. Man. Carico Medio Quotidiano A 1 Movimentazione Movimenta. Alta Quotidiano A 1 Basso Alterno B 2 sacche dialisi Man.Carico Movimentazione L analisi Movimenta. di questi Alta elementi, ha fatto scaturire sacche \ taniche Man. carico Quotidiani A 1 Alte Alterni B 1 ultrafiltrato Alta Movimentazione contenitori disinfettanti e disincrostanti basso, medio, alto. La periodicità (la frequenza dell esposizione al rischio) quotidiano, periodico, alterno. Il personale coinvolto: (C) solo il tecnico delle macchine. una priorità d intervento: Movimenta. Man. carico Alta Alta Basso Medio Alterni Quotidiani A Priorità 1 1, 2, 3, 4 A 2 3

20 MANOVRE A RISCHIO TIPO DI RISCHIO HD Intensità Periodicità Personale coinvolto Priorità DP Intensità Periodicità Personale coinvolto Priorità Montaggio e smontaggio dei circuiti Alta Quotidiano B 1 Alta Alterno B 1 Manutenzione ordinaria (pulizia esterna) Manutenzione straordinaria (cambio ultrafiltri) Attacco stacco dalla corrente Disinfezione interna quotidiana Disincrostazione Elettrico Basso Medio Alta Alta Quotidiani Periodici C 4 A 4 1 Basso Medio Alterni Elettrico Alta Quotidiano B 1 Alta Alterno B 1 Alta Alta Quotidiani B 1 Alta Periodici B 3 Eliminazione biofilm Alta Periodico B 3 A A 2 3 Attacco e stacco dall anello dell acqua di rete Movimentazione delle macchine Movimentazione sacche dialisi Movimentazione sacche \ taniche ultrafiltrato Movimentazione contenitori disinfettanti e disincrostanti Elettrico Movimenta. Man. Carico Movimenta. Man.Carico Movimenta. Man. carico Movimenta. Man. carico Alta Medio Medio Quotidiani B 1 Basso 2 Medio Quotidiano A 1 Alterni A Medio 3 Alta Quotidiano A 1 Basso Alterno B 2 Alta Quotidiani A 1 Alte Alterni B 1 Alta Alta Quotidiani A 1 Alta

21 Organizzare la prevenzione Identificare un luogo dove archiviare i documenti aziendali riferiti a: le routine operative in sicurezza I dispositivi di protezione individuali Gli interventi in caso di esposizione accidentali Identificare un luogo dove conservare: i manuali d istruzioni, le schede tecniche e di sicurezza i dispositivi di protezione individuale le sostanze chimiche (con procedura di utilizzo) il materiale pesante (con procedura di utilizzo)

22 Organizzare la prevenzione Costituire un gruppo di lavoro che analizzi la realtà lavorativa e i rischi specifici, che elabori protocolli di lavoro e li mantenga aggiornati. Elaborare un piano formativo specifico per i rischi in dialisi rivolto al personale in ingresso, e genericamente anche a tutta l equipe, che mantenga alta l attenzione sulla sicurezza. Identificare una figura specifica,per la manutenzione periodica delle attrezzature, la tenuta di manuali d istruzioni e delle schede tecniche e di sicurezza

23 rme di comportamento Procedurare l utilizzo: Delle sostanze chimiche Dei materiali pesanti Adeguare le postazioni con un numero in eccesso di prese elettriche Leggere e capire sempre la documentazione che accompagna un'apparecchiatura prima di usarla. Se ci sono incertezze, contattare il fabbricante per chiarimenti. Comprendere sempre ed essere consapevole dei limiti e del funzionamento dei sistemi di sicurezza di un'apparecchiatura Eseguire sempre i test d inizializzazione prima di iniziare il trattamento, perchè è cruciale per la sicurezza dei pazienti. Mai usare un'apparecchiatura che ha fallito questi test e contattare l'assistenza tecnica

24 Conclusioni può esserci sicurezza solo se tutte le fasi dell attività di lavoro vengono preparate pensando alla sicurezza. Come? con la profonda conoscenza dell attività lavorativa degli obiettivi con la conoscenza e l analisi dei dettagli di una attività prima che venga posto in essere creando uno strumento suscettibile di miglioramenti continui conseguenti all aggiornamento tecnologico ed alle variazioni organizzative del servizio.

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