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2 INDICE 1. PREMESSA GENERALE NORMATIVE TECNICHE DI RIFERIMENTO INQUADRAMENTO DELL AREA DI PROGETTO Descrizione dell area dal punto di vista urbanistico Caratterizzazione idraulica del Bacino Martiri Fantini Zona dei Fiori PROGETTO DI URBANIZZAZIONE IN VIA FERMI Descrizione degli interventi urbanistici Descrizione degli interventi idraulici CALCOLI DIMENSIONALI Calcolo delle portate di pioggia Bacino via Fermi (lato NordEst) Invarianza idraulica e vasca di laminazione Area oggetto di urbanizzazione: via Fermi ELENCO ELABORATI Elaborarti grafici Allegati Rel-0-2 Pagina 1 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

3 1. PREMESSA GENERALE La presente Relazione tecnica prende in considerazione la regimazione delle acque bianche del progetto della nuova lottizzazione ad uso residenziale in via E. Fermi a Cervia, in riferimento all assetto idraulico del sito e del bacino di raccolta Martiri Fantini Zona dei Fiori. In particolare si tratta della revisione all Elaborato, già consegnato nel marzo 2011, reso necessario in seguito all emissione del documento P.G. n del 17 agosto 2011 redatto dal Comune di Cervia, Settore Urbanistica e Politiche Ambientali in sede di Conferenza di Servizi con oggetto Programma Integrato di Intervento in area attigua a via Martiri Fantini-Via Fermi, alla quale si rimanda. L urbanizzazione in esame prevede la realizzazione di n. 3 lotti a destinazione residenziale in fabbricati di diverse tipologie e di un area rimanente a destinazione pubblica di servizio (strada, parcheggi e verde pubblico). Tutte le aree scolanti in progetto verranno convogliate nel collettore fognario di via Martiri Fantini per essere poi trasferite verso l idrovora Madonna del Pino. Il nuovo collettore fognario dell urbanizzazione in esame si inserisce in un più ampio programma di modifica e adeguamento, dimensionale e funzionale, del bacino Martiri Fantini Zona dei Fiori della città di Cervia, come specificato nell Allegato 1 alla presente Relazione. L intervento progettuale è consistito principalmente nelle seguenti attività: verifica generale dei percorsi, delle quote di scorrimento (effettuata con il gestore Hera Spa- SOT Ravenna e Consorzio di Bonifica Savio-Rubicone) e del dimensionamento della rete fognaria esistente delle acque bianche del bacino di riferimento; rilevazione altimetrica e morfologica del piano campagna attuale dell area di studio; definizione di un piano altimetrico di progetto per l area di urbanizzazione; distinzione delle aree superficiali permeabili ed impermeabili e delle superfici di scolo, a seguito degli interventi previsti dalla lottizzazione; definizione dei percorsi delle linee per le condotte fognarie bianche; dimensionamento del volume d invaso di laminazione e della relativa strozzatura; dimensionamento delle condotte fognarie a gravità delle acque bianche; studio di fattibilità per il dimensionamento del collettore e del canale di scolo del bacino idrico in esame e il suo collegamento con l idrovora Madonna del Pino esistente Rel-0-2 Pagina 2 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

4 2. NORMATIVE TECNICHE DI RIFERIMENTO I criteri di dimensionamento e funzionalità adottati per la progettazione dei tratti fognari e della centrale di sollevamento sono conformi alla normativa seguente: D. Lgs 11/05/99 n. 152, Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole; Criteri di applicazione alla Legge 319/76 emanati dal Ministero dei LL.PP. del 04/02/77, con particolare riferimento all allegato 4 recante Norme tecniche generali per l installazione e l esercizio degli impianti di fognatura e depurazione ; Legge 17/05/95 n. 172 recante Modifiche alla disciplina degli scarichi delle pubbliche fognature e degli insediamenti civili... ; D.M. 12/12/1985 recante Norme tecniche relative alle tubazioni ; Legge del 2 Febbraio 1974 n 64, recante Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche ; D.M. del 16 Gennaio 1996, recante Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi ; D.M. del 16 Gennaio 1996, recante Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche ; Circolare Ministero dei Lavori Pubblici 10 Aprile 1997, recante Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche di cui al decreto ministeriale 16 gennaio 1996 ; O.P.C.M. 20/03/2003, n 3274, recante Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica ; Legge 11 Febbraio 1994, n. 109, Legge quadro in materia di lavori pubblici; D.P.R. 21 Dicembre 1999, n. 554, Regolamento di attuazione della Legge 11 Febbraio 1994, n. 109, legge quadro in materia di lavori pubblici e successive modificazioni; D.M. 19 Aprile 2000, n. 145, Regolamento recante il capitolato generale d appalto dei lavori pubblici, ai sensi dell articolo 3, comma 5, della L. 11 Febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche; Piano Stralcio per il rischio idrogeologico, Direttiva inerente le verifiche idrauliche e gli accorgimenti tecnici, adottata dal Comitato Istituzionale con delibera n. 2 del 20/10/2003; Circolare 2 Febbraio 2009, n. 617 e D.M. 14 Gennaio 2008, Nuove norme tecniche per le costruzioni Rel-0-2 Pagina 3 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

5 3. INQUADRAMENTO DELL AREA DI PROGETTO L area di progetto, riguardante la lottizzazione, si trova a SudOvest del centro storico della città di Cervia dal quale dista circa 500 m (piazza Garibaldi) e all interno del bacino di raccolta denominato Martiri Fantini Zona dei Fiori, facente capo all idrovora Madonna del Pino. In particolare l area, con un estensione di circa m 2 ed un perimetro ad andamento articolato (Fig. 1), si trova a SudEst della via Martiri Fantini, è accessibile dalla via E. Fermi e si estende fino al Canale Emissario delle Saline, circondata da edifici prevalentemente residenziali; la sua superficie è in parte permeabile ed in parte impermeabile. Tale caratterizzazione idraulica sarà modificata in base alle previsioni del Progetto di Programma Integrato come specificato nei successivi capitoli. Fig. 1 - Inquadramento dell area di progetto 7080-Rel-0-2 Pagina 4 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

6 3.1 Descrizione dell area dal punto di vista urbanistico Il comparto interessato dal progetto di lottizzazione è attualmente suddiviso in due aree a diversa destinazione. La prima (Zona B1), posta sul lato di via Martiri Fantini, è caratterizzata dalla presenza di edilizia residenziale; si tratta prevalentemente di edifici uni/bi familiari con elevazione non superiore ai 3 piani fuori terra, in parte prospicienti sulla via Martiri Fantini ed in parte affacciati sul lato NordEst della via E. Fermi. Al termine di quest ultima, attualmente cieca, si trova la seconda area estesa fino al Canale Emissario delle Saline, che allo stato attuale non è edificata. In particolare la zona a destinazione B1 si caratterizza, prima dell intervento, con una superficie totale di m 2 di cui m 2 di area impermeabile (rappresentata da un gruppo di 7 edifici per i quali è prevista la demolizione). La rimanente area (Attr. Comm. di Prog. - art. 32 NTA) ha una superficie totale di m 2 e prima degli interventi risulta, come detto, completamente permeabile. 3.2 Caratterizzazione idraulica del Bacino Martiri Fantini Zona dei Fiori Il bacino in esame ha una superficie totale di circa 47 ha e, attualmente, è delimitato a SudOvest dalla S.S.16, a NordOvest dalla via delle Azalee, a NordEst dalla via Macchiavelli e, infine, a SudEst dal Canale Emissario delle Saline. In base alla verifica delle aree edificate (vedi Tav. 6.1), la sua superficie è suddivisa in 16,7 ha di area impermeabile e 30,5 ha di area permeabile. Il sistema di raccolta delle acque bianche, in servizio all interno del bacino, è composto da pozzetti d ispezione, caditoie e condotte che raccolgono i deflussi provenienti dalle coperture degli edifici e dalle superfici scolanti delle strade della viabilità secondaria. Tali rami confluiscono nella linea principale posta lungo la via Martiri Fantini; da qui scorrono in direzione SudOvest verso le Saline per poi piegare in direzione NordOvest all altezza delle vie delle Viole e delle Orchidee per giungere in un canale a cielo aperto che corre parallelo alla S.S.16 e confluire, infine, all impianto che fa capo all idrovora denominata Madonna del Pino. In maniera più dettagliata, infatti, è stato riscontrato che la rete fognaria delle acque bianche esistente all interno del bacino in esame è costituita da un sistema come di seguito descritto. 1. Un collettore principale (CLS DN ) che scende lungo via Martiri Fantini, precisamente lungo la pista ciclabile posta sul lato SudEst della sede stradale, a partire dalla ferrovia fino in prossimità del semaforo con la S.S. 16. Tale linea attraversa via Martiri Fantini da Sud verso Nord, devia verso NordOvest, transitando sotto proprietà private e sedi stradali, confluisce in uno scolo a cielo aperto in prossimità dell impianto di lavaggio degli autoveicoli, attraversa l area di servizio del distributore IP con una condotta interrata (CLS DN 1200 e CLS DN 600), attraversa la S.S.16 da Est verso Ovest, confluisce in un canale a cielo aperto, poco prima di sfociare, tramite ventola, nel canale dell idrovora 7080-Rel-0-2 Pagina 5 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

7 Madonna del Pino. Durante il sopralluogo eseguito in data 09/12/2010 con i tecnici del Consorzio di Bonifica Savio-Rubicone e di Hera SpA-S.O.T. Ravenna, lungo il tracciato descritto, sono state riscontrate le seguenti caratteristiche idrauliche del collettore principale: in via Martiri Fantini a circa 20 m a SudEst di via Fermi è presente un collettore in CLS DN 400 con scorrimento pari a -1,15 m da p.c., successivamente il collettore diventa un CLS DN500 con quota di scorrimento variabili da -1,28 m da p.c. (in prossimità dell incrocio di via Galvani) fino a -2,20 m da p.c. (in prossimità del semaforo sull incrocio con la S.S. 16); da questo pozzetto il collettore principale devia in direzione NordOvest verso via delle Primule, con tubazione sempre in CLS DN500, attraversando proprietà private edificate. In prossimità di via delle Primule la fognatura aumenta di diametro fino a CLS DN1200 con quota di scorrimento pari a -2,15 m da p.c.. In via delle Genziane (in corrispondenza del civico 26) il collettore risulta sempre DN1200 con scorrimento pari a -2,60 m da p.c.. Successivamente lo scolo diventa a cielo aperto con quote di scorrimento pari a -1,25 m da p.c. (sia per la testata Mariona monte che di valle) con gradiente idraulico stimato pari a circa 3,6. In corrispondenza del distributore IP è stato riscontrato un restringimento di diametro CLS DN600 ed un gradiente idraulico inverso pari a circa -14 che, ovviamente, compromette il regolare deflusso. Infine il collettore, in prossimità dell attraversamento della Statale S.S. 16 e dello sbocco nel canale a cielo aperto che defluisce nel canale consortile, risulta essere un CLS DN1000. Si rimanda alla tavola dello Stato di fatto (Tav. 6.1) per visualizzare i principali punti rilevati e le relative quote di scorrimento. 2. Tutte le vie a SudEst di via Martiri Fantini confluiscono le acque meteoriche nel collettore principale di via Martiri Fantini, secondo una direzione di flusso da SudEst verso NordOvest; 3. Il sottobacino posto a Nord di via Martiri Fantini, confluisce le proprie acque nel collettore principale di via Martiri Fantini, in prossimità della rotonda posta nei pressi di via della Mimosa, attraverso un collettore secondario che scende da via Palazzone. Come evidenziato dai dati riportati è possibile constatare che la tubazione principale che scende da via Martiri Fantini risulta sottodimensionata in riferimento all estensione dell intero bacino scolante. Un altra nota negativa è rappresentata dal restringimento di diametro (da CLS DN 1200 a cielo aperto a CLS DN 600) e dall inversione di deflusso del collettore principale in corrispondenza del distributore di carburante IP. Il bacino, pertanto, versa attualmente in stato di sofferenza idraulica, come rammentato anche dal Settore Urbanistica e Politiche Ambientali del Comune di Cervia nel parere al progetto dell intervento di urbanizzazione in esame (P.G del 19/08/2009). Per tale motivo si ipotizza, in accordo con lo stesso Comune di Cervia, con il Consorzio di Bonifica Savio- Rubicone ed Hera SpA S.O.T. Ravenna, di verificare la possibilità di adeguare il sistema di raccolta e smaltimento delle sue acque bianche come descritto nell Allegato 1 alla presente Relazione Rel-0-2 Pagina 6 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

8 4. PROGETTO DI URBANIZZAZIONE IN VIA FERMI L intervento oggetto della presente Relazione prevede la realizzazione di un nuovo sistema di raccolta delle acque bianche a servizio dall area di nuova urbanizzazione in esame (nuovi edifici, aree di servizio e strada pubblica). Il sistema, inoltre, raccoglierà le portate provenienti dagli edifici esistenti posti a NordEst di via Fermi, con scarico finale nel collettore fognario la cui revisione funzionale sarà esaminata nell Allegato alla Relazione. 4.1 Descrizione degli interventi urbanistici Per l area in esame viene considerato quale zero altimetrico del Progetto di Programma Integrato la quota di via Martiri Fantini alla quale si innesta a pettine la via Fermi, che, secondo le indicazioni di progetto, sarà allargata fino a 7,5 m. L area della lottizzazione posta a SudEst del comparto sarà servita da una nuova strada che si innesterà all esistente via Fermi. Il nuovo livello della via Fermi sarà raccordato agli accessi (pedonali e carrabili) esistenti per poi essere riportato alle quote indicate nella planimetria di progetto in corrispondenza delle aree interessate dalle nuove costruzioni. Infine, anche le aree destinate a verde e a parcheggio saranno riportate in quota. In base al progetto di lottizzazione si riportano i seguenti dati significativi dell opera: la superficie totale del comparto è pari a m 2 ; l area destinata all intervento di edilizia residenziale è pari a 4.301,33 m 2, per una volumetria complessiva di 7.815,00 m 3 e una superficie di verde pubblico di circa 329,31 m Descrizione degli interventi idraulici All interno dell area oggetto di nuova urbanizzazione, le acque bianche verranno raccolte (tramite: caditoie per le acque scolanti sulle sedi stradali, piazzali e pluviali per quelle delle coperture dei fabbricati) secondo un doppio sistema di condotte: il primo, limitato al solo tratto di via E. Fermi, raccoglierà le acque degli edifici esistenti a NordEst della stessa, il secondo sarà a servizio della nuova urbanizzazione. Quest ultima linea ha inizio in prossimità del lotto 2 su area pubblica. Dal punto iniziale, con una quota di scorrimento in tale punto pari a circa -0,06 m slm (-1,10 m da p.r., punto 50), la linea scorre in direzione NordOvest con un gradiente idraulico pari a circa 0,5. La condotta, rappresentata da uno scatolare in CLS con sezione interna 50x100 cm, è posata al di sotto della strada a servizio della nuova urbanizzazione, in corrispondenza della sua mezzeria e dotato di cunetta di raccolta sul fondo, delle caratteristiche geometriche richieste nel P.G del 17/08/2011 e rappresentate nell elaborato Tav Nel pozzetto G19 confluisce una parte delle acque bianche derivanti dalle superfici scolanti della seconda area pubblica di servizio (ad uso parcheggio) raccolte da due linee parallele (tratti 60-G19, 70-G19) in 7080-Rel-0-2 Pagina 7 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

9 scatolare delle stesse caratteristiche del precedente, posato sotto la sede stradale e con direzione di flusso in senso antiorario a partire dai pozzetti 60 e 70. Di seguito la linea rimane unica (tratto G19-G21), prosegue lungo la sede stradale di via Fermi con direzione di flusso Sud-Est-NordOvest, raccogliendo le acque scolanti nelle caditoie. Il tratto verrà realizzato sempre con scatolare in CLS, sezione 50 x 100 cm. A partire dal pozzetto G21 la condotta scatolare (sempre delle dimensioni di 50x100 cm), continua a scorrere in direzione SudOvest fino ad incontrare il pozzetto G22 dopo il quale la linea piega in direzione NordEst. In G23 la linea cambia ancora una volta andamento per tornare a scorrere in direzione SudOvest fino a G24 e, di seguito, in direzione NordOvest fino a G25 ed a G6 in cui si connette, tramite strozzatura, con la linea principale di via Martiri Fantini che raccoglie le acque bianche degli edifici esistenti a NordEst di via Fermi. In particolare la strozzatura sarà realizzata con una condotta in PVC DN110 e le quote di scorrimento in G6 risultano pari a circa -0,15 m slm (-1,19 m da p.r.) per la linea ingresso dall area di studio e 0,22 m slm (-1,26 m da p.r.) per il tratto esistente di via Martiri Fantini. Nel pozzetto G21 (posto a circa la metà dell esistente tratto di via Fermi) confluiscono anche le acque scolanti provenienti dal tratto di strada più prossimo all innesto con via Martiri Fantini e raccolti dalla linea 80- G21 con scorrimento in direzione NordOvest-SudEst. A partire dal pozzetto G21, come già detto, la condotta di progetto si dirige, in direzione SudOvest, verso il pozzetto G22 all interno della prima area pubblica (ad uso parcheggio, ubicata a Nord del comparto in esame) posto ad una quota pari a +0,30 m dalla via Fermi. Le superfici scolanti del citato parcheggio vengono raccolte da due distinti tratti, tutti posti in prossimità della mezzeria della sede stradale, attraverso delle caditoie; si tratta dei tratti 90-G22 (con scorrimento in senso antiorario) e del tratto 100-G24 (con scorrimento in senso orario). I tratti 100-G24, 90-G22 e G22-G25 saranno realizzati in scatolare CLS con sezione pari a 80 x 120 cm, posato con un gradiente idraulico pari a 0,5 e dotato di cunetta di raccolta sul fondo. Tuttavia, vista l inadeguatezza del collettore esistente di via Martiri Fantini, è in programma nell immediato futuro la realizzazione di una nuova condotta di diametro adeguato (vedi Allegato). Il sistema di raccolta sopra descritto oltre alla raccolta ed allo smaltimento delle acque bianche ha anche la funzione di laminazione delle stesse portate, potendo sfruttare per il differimento del deflusso, la lunghezza delle condotte scatolari il cui volume ammonta a circa 197,12 m 3. Nel pozzetto 100 saranno inoltre allacciate le utenze private relative al lotto n.1, mentre le utenze private relative ai lotti 2 e 3 si allacceranno al pozzetto Rel-0-2 Pagina 8 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

10 5. CALCOLI DIMENSIONALI I calcoli dimensionali di seguito riportati sono eseguiti al fine di verificare la rispondenza degli elementi di progetto (sezioni, portate, lunghezze e volumi, sistemi di sollevamento) ai requisiti prestazionali richiesti e alle disposizioni di legge. Essi riguardano il nuovo collettore fognario di via Fermi, il sistema di raccolta delle superfici scolanti della nuova urbanizzazione e la verifica del principio di invarianza idraulica. 5.1 Calcolo delle portate di pioggia Il calcolo delle portate di pioggia risulta necessario per definire la portata di progetto scolante lungo i vari assi fognari principali. Per definire le portate di pioggia occorre determinare in prima battuta l intensità di pioggia e quindi l altezza di precipitazione. L altezza di precipitazione viene determinata attraverso la curva di possibilità climatica. La curva di possibilità pluviometrica presenta la seguente espressione: h = a x t n in cui h= altezza di pioggia (mm); t= durata della precipitazione (ore); a ed n sono due parametri caratteristici della curva, con a in mm/h. La suddetta relazione consente di stabilire un rapporto tra l altezza massima di pioggia ed il tempo dell evento meteorico, grazie ad un interpolazione di dati derivanti da studi sugli eventi meteorici avvenuti per anni nella zona d interesse. I valori di altezza di pioggia che si otterranno dalla relazione sopra riportata serviranno per individuare l intensità media della pioggia che grava su di una certa area. Per rendere il presente studio il più possibile congruente con la realtà territoriale sono stati utilizzati i parametri della curva di possibilità climatica forniti dal Consorzio di Bonifica Savio-Rubicone. Si riportano di seguito i valori dei parametri utilizzati per un tempo di ritorno pari a 25 anni. Tr a n ,25 Per calcolare le portate massime di pioggia si è pensato di utilizzare il metodo cinematico lineare detto anche metodo della corrivazione che si basa sulle considerazioni che: le gocce di pioggia cadute contemporaneamente in punti diversi del bacino impiegano tempi diversi per arrivare all ultima sezione di questo; 7080-Rel-0-2 Pagina 9 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

11 ogni singolo punto del bacino contribuisce alla portata di piena in misura direttamente proporzionale all intensità della pioggia caduta nel punto in un istante precedente a quello del passaggio della piena del tempo necessario perché detto contributo raggiunga la sezione di chiusura; questo tempo è caratteristico di ogni singolo punto e invariante nel tempo. Per cui esiste un tempo di corrivazione caratteristico del bacino che rappresenta il tempo necessario perché la goccia caduta nel punto più lontano del bacino raggiunga la sezione di chiusura. La portata massima al colmo si ottiene normalmente per piogge di durata pari al tempo di corrivazione. La portata al colmo della piena critica sarà pertanto data da: laddove: Q M = (e x i x t x A)/360 (m 3 /s) Q M = portata al colmo di piena [m 3 /s]; e = coefficiente d afflusso medio del bacino; t = coefficiente di ritardo; t = 1/((A)1/4) per A 10 ha e t=1 per A < 10 ha A = superficie del bacino [ha]; i = intensità media della pioggia di durata pari al tempo di corrivazione [mm/h]. Il coefficiente di afflusso dipende essenzialmente dalla natura della superficie scolante (permeabilità, scabrezza, pendenza, depressioni del terreno ecc.) e dall entità dell evento. In particolare tale coefficiente cresce considerevolmente con il tempo di ritorno, perché le piogge più forti provocano la completa imbibizione del terreno, cresce con la pendenza del terreno che, riducendo le altezze idriche e i tempi di scorrimento, comporta anche una diminuzione dei volumi infiltrati e di quelli trattenuti nelle depressioni ed in ultimo cresce al ridursi della copertura erbosa, che esplica un considerevole effetto di trattenuta. Per i bacini urbani i coefficienti di deflusso sono comunemente espressi in funzione sia delle caratteristiche delle aree elementari, sia della tipologia urbanistica. Per il tempo di corrivazione t c si può fare riferimento al percorso idraulico più lungo della rete fognaria fino alla sezione di chiusura considerata. In particolare è dato dalla somma di tempo di accesso t a, e di tempo di rete t r : t c = t a + t r Il tempo d accesso t a è funzione della pendenza dell area, la natura della stessa, drenaggi minori ecc.. Generalmente si utilizza un valore entro l intervallo di 5-15 minuti; ed in particolare un tempo più basso per le aree di minore estensione e più attrezzate Rel-0-2 Pagina 10 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

12 Il tempo di rete t r è dato dalla somma dei tempi di percorrenza di ogni singola canalizzazione seguendo il percorso più lungo della rete fognaria. t r i L V i i Teoricamente la velocità da considerare dovrebbe essere quella di moto uniforme che assume la portata di piena nelle singole canalizzazioni, in modo da renderla dipendente dal grado di riempimento del singolo condotto. Ulteriori studi basati sulla taratura probabilistica della formula suddetta hanno portato ad avere risultati soddisfacenti con l espressione: t r Li 1,5 V i Di conseguenza si può ricavare l intensità media della pioggia di durata pari al tempo di corrivazione: i Le considerazioni sopra riportate sono state applicate per il bacino in esame Martiri Fantini Zona dei Fiori, con lo scopo di calcolare le portate al colmo di pioggia e, conseguenzialmente, dimensionare i relativi collettori di scarico. Il presente studio, come detto, valuta portate di pioggia con tempi di ritorno di 25 anni come richiesto dal citato documento P.G. n del 17 agosto 2011 (Comune di Cervia). h t c ui Bacino via Fermi (lato NordEst) Nell area di via Fermi confluiscono anche le acque meteoriche scolanti dalle superfici impermeabili degli edifici esistenti posti a NordEst della stessa via Fermi. Per questo motivo è stato deciso di realizzare un nuovo collettore dedicato (tratto 200-G5) che convogli nella rete fognaria di acque bianche di via Martiri Fantini. Le caditoie della sede stradale di via Martiri Fantini saranno invece allacciate alla vasca di laminazione parallela alla linea 200-G5. Per determinarne la portata scolante derivante da questi fabbricati, sono state considerate le seguenti superfici: 440 m 2, superficie impermeabile relativa agli edifici esistenti (0,044 ha); 814 m 2, superficie di pertinenza degli edifici esistenti, considerata come permeabile (0,0814 ha). Per il calcolo della portata scolante dalle precedenti superfici si è considerata una situazione sfavorevole di 103,2 mm/h, un coefficiente e pari a 0,9 per le superfici impermeabili e 0,3 per quelle permeabili Rel-0-2 Pagina 11 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

13 Considerando le portate affluenti secondo la formula: Q = e * t * i * A /360 (m 3 /s) e = (0,9x440+0,3x814)/( )=640,2/1254=0,51 t = 1 i = 103,2 mm/h (intensità di pioggia pari al tempo di corrivazione del bacino, vedi par. A.4.1 Allegato 1) A = 0,1254 ha Q = (0,51 x 1 x 103,2 x 0,1254)/360 = 0,0184 m 3 /s = 18,4 l/s Tale portata confluirà nel collettore di via Martiri Fantini, nel pozzetto G5, per poi giungere nell impianto di sollevamento Madonna del Pino. Come già detto, nella via Fermi verrà posato un nuovo collettore fognario (tratto 200-G5) in PVC SN 8 DN 315 in grado di scolare le acque affluenti come dimostrano i conti sotto riportati con la formula di Chezy con coefficiente di scabrezza secondo Gauckler-Strickler: Q = A k R 2/3 i 1/2 A : area della sezione bagnata [m 2 ] P: perimetro della sezione bagnata [m] R: raggio idraulico pari a A/P [m] i: gradiente idraulico [m/m] k: coefficiente di scabrezza secondo Gauckler-Strickler [m 1/3 /s] (dal costruttore k=95 per il PVC). Supponendo un riempimento massimo del 85 % i coefficienti R e A per le tubazioni di progetto DN 315 risultano: De = 315 mm Di = 296,6 mm R = 0,303 D A = 0,711 D 2 R = 0,0898 m A = 0,0625 m 2 Di conseguenza Q = 0,0625 x 95 x (0,0898) 2/3 x (0,002) 1/2 = 0,0625 x 95 x 0,2 x 0,044 = 0,053 m 3 /s > Q= 0,0184 m 3 /s 7080-Rel-0-2 Pagina 12 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

14 5.2 Invarianza idraulica e vasca di laminazione Area oggetto di urbanizzazione: via Fermi A seguito della realizzazione dell urbanizzazione prevista dal Progetto di Programma Integrato, la caratterizzazione idraulica dell area oggetto di trasformazione subirà una modifica sostanziale, in particolare per la sua quota di superficie impermeabile. Quest ultima influenza la portata e il tempo di deflusso delle acque bianche superficiali alla consegna presso la rete fognaria scolante lungo via Martiri Fantini. Nel rispetto delle disposizioni previste dal Piano Stralcio di Bacino per il Rischio Idrogeologico (art. 9) ed in accordo con il parere del Consorzio di Bonifica Savio-Rubicone, il progetto in esame dovrà rispettare i requisiti di invarianza idraulica previsti. La verifica, in particolare, è finalizzata a stabilire come la trasformazione urbanistica in esame non generi un aumento del carico idrico proveniente dai deflussi della stessa area e, conseguentemente, della portata di piena del corpo recettore che, nel caso del presente progetto, è rappresentato dal Canale consortile che giunge nell impianto di Madonna del Pino. L obiettivo, pertanto, è quello di raccogliere, contenere e scaricare la maggior portata provocata dall impermeabilizzazione dei suoli in maniera graduale, senza che il corpo idrico che riceve vada in crisi. Il sistema previsto per l invarianza idraulica si compone di un volume di invaso in abbinamento ad un tubo di scarico denominato strozzatura; entrambe le parti si fanno carico di ritardare il deflusso delle acque altrimenti repentino (laminazione). Dimensionamento della vasca di laminazione Per il calcolo del volume di invaso si fa riferimento alla formula: W = wo (Φ/Φo)^(1/1-n)-15 l - wop Con: W = volume di invaso da calcolare [m 3 /ha] wo = volume disponibile naturalmente per la laminazione [50 m 3 /ha] Φ = coefficiente di deflusso dopo la trasformazione Φo = coefficiente di deflusso prima della trasformazione n = coefficiente curva (h,d) [per piogge con durata inferiore all ora n = 0,48] 15 = volume disponibile per la laminazione in superfici permeabili ed impermeabili diverse dall agricola [15 m 3 /ha] I = percentuale di superficie permeabile ed impermeabile trasformata rispetto all area agricola P = percentuale di superficie agricola inalterata 7080-Rel-0-2 Pagina 13 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

15 In base alle formule di calcolo elaborate dal Consorzio di Bonifica Savio-Rubicone, il caso in esame si configura come ampliamento di lotto parzialmente edificato (come specificato anche in par. 3.1 della presente relazione) per il quale è previsto il valore convenzionale di wo=50 m 3 /ha. Data A quale superficie totale dell area oggetto di trasformazione, A1 e A2 rispettivamente le superfici impermeabili e permeabili per la situazione ante operam risulta: Φ 0 =0,2PERo+0,9IMPo (con PER o =A2/A e IMPER o =A1/A). per la situazione post operam, invece si ha: A = A1+A1*+A2* (con A1* nuova quota di sup impermeabile e A2* nuova quota di sup permeabile) IMP = (A1+A1*)/A PER= A2*/A Φ=0,2PER+0,9IMP In base alle precedenti premesse e considerando i seguenti dati specifici del progetto in esame: superficie fondiaria del lotto: 7.452,00 m 2 superficie impermeabile esistente (Imp o ): 1.240,00 m 2 superficie impermeabile di progetto (Imp): 3.899,66 m 2 (incremento della parte impermeabile in seguito alla realizzazione del progetto e che realizza una superficie impermeabile totale di 5.139,66 m 2 ); superficie permeabile esistente (Per 0 ): 6.212,00 m 2 ; superficie permeabile di progetto (Per): 2.312,34 m 2 ; si avrà per la formula W = wo (Φ/Φo)^(1/1-n)-15 l - wop wo = 50 n = 0,48 Φ 0 = 0,9*0,1664+0,2*0,8336 = 0,3165 Φ = 0,9*0,6897+0,2*0,3103 = 0,6828 Superficie trasformata/livellata: l = 6.212,00 m 2 Superficie agricola inalterata: P = 1.240,00 m Rel-0-2 Pagina 14 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

16 pertanto W = 50(4,3873)-15(0,8336)-50(0,1664) = 198,54 m 3 /ha La formula per la determinazione del volume d invaso (Vi), sopra riportata, stabilisce per l area in esame un volume d invaso pari a 198,54 m 3 /ha, ovvero pari a 147,95 m 3, considerando una superficie fondiaria di m 2 (0,7452 ha). Come definito all art. 7.3 della Direttiva inerente le verifiche idrauliche e gli accorgimenti tecnici da adottare per conseguire gli obiettivi di sicurezza idraulica definiti da Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico, ai sensi degli artt. 2 ter, 3, 4, 6, 7, 8, 9, 10, 11 del Piano, ai fini dell invarianza idraulica risulta efficace solamente l 80% del volume totale della rete fognaria. Pertanto la vasca in progetto avrà volume complessivo pari a 197,12 m 3 di cui l 80% risulta pari a 157,69 m 3 > 147,95 m 3 (Vi). Tale volume d invaso così ricavato sarà distribuito su tutto il percorso della rete di raccolta dell urbanizzazione in esame attraverso le condotte scolanti di fognatura bianca, poste in area pubblica. Nella successiva Tab. 1 si riportano per ogni tratto di collettore scatolare la rispettiva lunghezza, il lotto di riferimento e la destinazione dell area. Tratto fognario Lunghezza (m) Dimensioni Volume* scatolare d invaso (m 3 ) 50-G22 125,65 0,5 x 1,0 m 50,26 G22-G25 45,10 0,8 x 1,2 m 37,88 60-G19 53,35 0,5 X 1,0 m 21,34 70-G19 48,15 0,5 X 1,0 m 19,26 80-G21 23,30 0,5 x 1,0 m 9,32 90-G22 25,40 0,8 x 1,2 m 21, G24 44,90 0,8 x 1,2 m 37,72 TOTALE VOLUME 197,12 Tab. 1 - Distribuzione della vasca di laminazione lungo i collettori dell urbanizzazione. (*) Gli scatolari in esame saranno realizzati con cunetta di fondo, tale per cui lo smusso risulterà pari a 0,20 m sulle superfici laterali e 0,00 m sul punto medio del lato di fondo. Pertanto il volume riportato in tabella è stato calcolato considerando la sezione utile della condotta, escludendo quindi la canaletta. Con V = 197,12 m 3 si ha 0,8 x 197,12 m 3 = 157,69 m 3 > 147,95 m 3 (Vi) Come si deduce dalla Tab. 1 e dalla planimetria di progetto, il volume di laminazione viene completamente soddisfatto all interno delle sole aree pubbliche Rel-0-2 Pagina 15 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

17 Dimensionamento della strozzatura Sul fondo del pozzetto G25 verrà posata una tubazione in PVC SN8 DN110 che scaricherà a gravità la portata totale nel pozzetto G6 di via Martiri Fantini. Data la portata massima ammissibile pari a 20 l/s/ha (come fissata dai citati disposti normativi) si avrà per l area in esame (con area totale pari a 0,7452 ha) Q amm = 20*0,7452= 14,9 l/s Considerando un battente massimo pari a 78 cm (altezza tra l asse della tubazione nel pozzetto G25 ed il pelo libero dell acqua in prossimità del punto 80. Lo scatolare ha altezza interna pari a 0,8 m ed il dislivello delle quote di scorrimento tra G25 e 100 risulta pari a 0,03 m, per cui il battente massimo risulta: 0,75 + 0,03 = 0,78 m. Non si considera il punto 50 perché anche se più distante da G25 rispetto al punto 100, presenta una sezione di altezza pari a 0,5 m, per cui il battente risulta inferiore rispetto a quello considerato); il diametro interno del DN110 pari a 103,6 mm; m= 0,6 la portata massima scolante risulterà Q = ma(2gh) 0.5 = 19,78 l/s Q amm 7080-Rel-0-2 Pagina 16 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

18 6. ELENCO ELABORATI 6.1 Elaborarti grafici Elab. Titolo Scala Tav. 6.1 Planimetria stato di fatto con rilievo altimetrico 1:4.000/1:1.000 Tav. 6.2 Sezioni del terreno 1:2.500/1:100 Tav. 6.3 Planimetria di progetto: via Martiri Fantini S.S. 16 Adriatica 1:4.000/1:2000/1:1.000 Tav. 6.4 Planimetria di progetto: via Fermi 1:5.000/1:250 Tav. 6.5 Profilo longitudinale: via Martiri Fantini S.S. 16 Adriatica 1:5.000/1:1000/1:100 Tav. 6.6 Profilo longitudinale: via Fermi 1:500/1: Allegati Elab. Allegato 1 Allegato 2 Allegato 3 Titolo Studio di fattibilità per la realizzazione di un nuovo collettore fognario a servizio del bacino di raccolta Martiri Fantini Zona dei Fiori. Monografia del caposaldo di riferimento Computo metrico estimativo 7080-Rel-0-2 Pagina 17 Progetto di programma integrato di intervento in area attigua a Via Martiri Fantini Via Fermi. Relazione idraulica acque bianche.

19 Allegato 1 STUDIO DI FATTIBILITA PER LA REALIZZAZIONE DI UN NUOVO COLLETTORE FOGNARIO PER LE ACQUE BIANCHE A SERVIZIO DEL BACINO DI RACCOLTA MARTIRI FANTINI ZONA DEI FIORI

20 INDICE A.1 STUDIO IDRAULICO DEL BACINO DI VIA MARTIRI FANTINI... 2 A.2 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 2 A.3 DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE DI PROGETTO... 3 A.4 CALCOLI DIMENSIONALI... 6 A.4.1 CALCOLO DELLA PORTATA SCOLANTE... 6 A.4.2 DIMENSIONAMENTO DELLE CONDOTTE E DEI CANALI A CIELO APERTO... 9 A.5 STIMA DEI COSTI A.6 MATERIALI UTILIZZATI A.6.1 TUBAZIONI IN POLIESTERE RINFORZATO CON FIBRE DI VETRO (PRFV) A CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DEI TUBI A CARATTERISTICHE TECNICHE A GIUNTO A MANICOTTO A MARCATURA A PROVE DI CONTROLLO ED ACCETTAZIONE A MODALITÀ DI POSA IN OPERA PER CONDOTTE INTERRATE

21 A.1 STUDIO IDRAULICO DEL BACINO DI VIA MARTIRI FANTINI La futura configurazione del bacino di raccolta Martiri Fantini-Zona dei Fiori manterrà inalterate le principali caratteristiche idrauliche dell area urbanizzata di via Martiri Fantini, prevedendo la sostituzione del collettore principale esistente lungo tale strada con uno nuovo di diametro adeguato alle portate. Inoltre verrà realizzato il nuovo collettamento per il bacino 9, che defluirà nella linea di progetto, e per il bacino 10, non servito dal collettore di via Martiri Fantini e intercettato dalla linea di progetto tramite il collegamento dell attuale sistema di raccolta con il canale a cielo aperto esistente, posto sul lato Ovest della S.S. 16 Adriatica, la cui sezione verrà opportunamente sistemata ed adeguata. Il sistema di raccolta in progetto avrà recapito finale nell Idrovora Madonna del Pino. A.2 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO Il bacino in esame ha una superficie totale di circa 47 ha ed, attualmente, è delimitato a SudOvest dalla S.S.16, a NordOvest dalla via delle Azalee, a NordEst dalla via Macchiavelli e, infine, a SudEst dal Canale Emissario delle Saline. In base alla verifica delle aree edificate (vedi Tav. 6.1), la sua superficie è suddivisa in 16,7 ha di area impermeabile e 30,5 ha di area permeabile. Il sistema di raccolta delle acque bianche, in servizio all interno del bacino, è composto da pozzetti d ispezione, caditoie e condotte che raccolgono i deflussi provenienti dalle coperture degli edifici e dalle superfici scolanti delle strade della viabilità secondaria. Tali rami confluiscono nella linea principale posta lungo la via Martiri Fantini; da qui scorrono in direzione SudOvest verso le Saline per poi piegare in direzione NordOvest all altezza delle vie delle Viole e delle Orchidee per giungere in un canale a cielo aperto che corre parallelo alla S.S.16 e confluire, infine, all impianto che fa capo all idrovora denominata Madonna del Pino. In maniera più dettagliata, infatti, è stato riscontrato che la rete fognaria delle acque bianche esistente all interno del bacino in esame è costituita da un sistema come di seguito descritto. 1. Un collettore principale (CLS DN ) che scende lungo via Martiri Fantini, precisamente lungo la pista ciclabile posta sul lato SudEst della sede stradale, a partire dalla ferrovia fino in prossimità del semaforo con la S.S. 16. Tale linea attraversa via Martiri Fantini da Sud verso Nord, devia verso NordOvest, transitando sotto proprietà private e sedi stradali, confluisce in uno scolo a cielo aperto in prossimità dell impianto di lavaggio degli autoveicoli, attraversa l area di servizio del distributore IP con una condotta interrata (CLS DN 1200 e CLS DN 600), attraversa la S.S.16 da Est verso Ovest, confluisce in un canale a cielo aperto, poco prima di sfociare, tramite ventola, nel canale dell idrovora Madonna del Pino. Durante il sopralluogo eseguito in data 09/12/2010 con i tecnici del Consorzio di Bonifica Savio-Rubicone e di Hera SpA-S.O.T. Ravenna, lungo il tracciato descritto, sono state riscontrate le seguenti caratteristiche idrauliche del collettore principale: in via Martiri Fantini a circa 20 m a SudEst di via Fermi è presente un collettore in CLS DN 400 con scorrimento pari a -1,15 m da p.c., successivamente il collettore diventa un CLS DN500 con quote di scorrimento variabili da -1,28 m da p.c. (in prossimità dell incrocio di via Galvani) fino a -2,20 m da p.c. (in 2

22 prossimità del semaforo sull incrocio con la S.S. 16); da questo pozzetto il collettore principale devia in direzione NordOvest verso via delle Primule, con tubazione sempre in CLS DN500, attraversando proprietà private edificate. In prossimità di via delle Primule la fognatura aumenta di diametro fino a CLS DN1200 con quota di scorrimento pari a -2,15 m da p.c.. In via delle Genziane (in corrispondenza del civico 26) il collettore risulta sempre DN1200 con scorrimento pari a -2,60 m da p.c.. Successivamente lo scolo diventa a cielo aperto con quote di scorrimento pari a -1,25 m da p.c. (sia per la testata Mariona monte che di valle) con gradiente idraulico stimato pari a circa 3,6. In corrispondenza del distributore IP è stato riscontrato un restringimento di diametro CLS DN600 ed un gradiente idraulico inverso pari a circa -14 che, ovviamente, compromette il regolare deflusso. Infine il collettore, in prossimità dell attraversamento della Statale S.S. 16 e dello sbocco nel canale a cielo aperto che defluisce nel canale consortile, risulta essere un CLS DN1000. Si rimanda alla tavola dello Stato di fatto (Tav. 6.1) per visualizzare i principali punti rilevati e le relative quote di scorrimento. 2. Tutte le vie a SudEst di via Martiri Fantini confluiscono le acque meteoriche nel collettore principale di via Martiri Fantini, secondo una direzione di flusso da SudEst verso NordOvest; 3. Il sottobacino posto a Nord di via Martiri Fantini, confluisce le proprie acque nel collettore principale di via Martiri Fantini, in prossimità della rotonda posta nei pressi di via della Mimosa, attraverso un collettore secondario che scende da via Palazzone. Come evidenziato dai dati riportati è possibile constatare che la tubazione principale che scende da via Martiri Fantini risulta sottodimensionata in riferimento all estensione dell intero bacino scolante. Un altra nota negativa è rappresentata dal restringimento di diametro (da CLS DN 1200 a cielo aperto a CLS DN 600) e dall inversione di deflusso del collettore principale in corrispondenza del distributore IP. Il bacino, pertanto, versa attualmente in stato di sofferenza idraulica, come rammentato anche dal Settore Urbanistica e Politiche Ambientali del Comune di Cervia nel parere al progetto dell intervento di urbanizzazione in esame (P.G del 19/08/2009). Per tale motivo si ipotizza, in accordo con lo stesso Comune di Cervia, con il Consorzio di Bonifica Savio- Rubicone ed Hera SpA-SOT Ravenna, di verificare la possibilità di adeguare il sistema di raccolta e smaltimento delle sue acque bianche. A.3 DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE DI PROGETTO La proposta di un nuovo collettore fognario si suddivide in due parti principali: la prima corrisponde alla nuova linea lungo via Martiri Fantini a partire dai binari ferroviari fino alla S.S. 16 (tratto 10-20), mentre la seconda si compone di due tratti in attraversamento della S.S. 16 (tratti G17-30 e G18-P12) che recapiteranno nel canale a cielo aperto esistente a SudOvest della stessa strada statale, come meglio specificato nei paragrafi seguenti. 3

23 La prima parte dell intervento in esame è costituita dalla realizzazione del nuovo collettore a servizio dell ampio bacino di raccolta denominato Martiri Fantini-Zona dei Fiori" di lunghezza complessiva pari a circa 685 m. La linea di progetto ha inizio in via Martiri Fantini in prossimità della linea ferroviaria. A partire dal punto di testa, denominato 10, verrà posata una condotta PRFV SN10 DN400, con un gradiente idraulico pari al 2 e con direzione di flusso NordEst-SudOvest (tratto 10-G3); la quota di scorrimento nel punto 10 è pari a 0,15 m slm (-1,70 m da p.c.). Nel punto G3, in cui la linea arriva ad una quota pari a -0,04 slm (-1,15 m da p.c.), si avrà una condotta delle stesse caratteristiche della precedente ma DN500. In G4 ed in G6, la citata linea intercetterà, rispettivamente, la portata proveniente dalla strada a fondo chiuso posta a NordOvest della via Martiri Fantini, e la portata scolante derivante dalla lottizzazione di via Fermi oggetto della Relazione in esame; la quota di scorrimento in G6 è pari a -0,24 slm (-1,26 m dal p.c.). Il tratto G4-G7 sarà in PRFV SN10 DN600. Fig.A 1 - Inquadramento dell area interessata all intervento per il nuovo collettore Per mantenere il ricoprimento maggiore di 50 cm, nel punto G7 viene abbassata la quota di scorrimento di circa 20 cm. Da quest ultimo punto la linea prosegue lungo la via Martiri Fantini raccogliendo le rimanenti portate scolanti del bacino (vedi calcoli dimensionali), raggiungendo nel punto 20 la quota di scorrimento -1,53 m slm (-2,72 m da p.c.) con una condotta PRFV SN10 DN1200 e gradiente idraulico pari a circa 3 a partire dal pozzetto G14. Dal punto G7 al punto 20 si avranno i seguenti incrementi di diametro e caratteristiche: tratto G7-G8 PRFV SN10 DN700, i: 2 tratto G8-G9 PRFV SN10 DN800, i: 2 4

24 tratto G9-G11 PRFV SN10 DN900, i:2 tratto G11-G14 PRFV SN10 DN1200, i:2 tratto G14-20 PRFV SN10 DN1200, i:3 Dal pozzetto 20 le acque confluiranno in G17 tramite una condotta in PRFV SN 10 DN 1400 con gradiente idraulico del 2 ; le quote di scorrimento in G17 risultano pari a -1,59 m slm (-2,63 m da p.c.). Nel pozzetto G17 confluiranno anche le acque scolanti dal canale a cielo aperto ubicato a ridosso della S.S. 16, lato NordEst (Fig.A 1). Da tale punto la linea di progetto attraversa, per una lunghezza di circa 70 m, l incrocio tra la via Martiri Fantini e la Strada Statale n.16 Adriatica, passando al di sotto di una rotatoria stradale di prossima realizzazione, fino a raggiungere il pozzetto 30 con quota di scorrimento di -1,74 m slm (-3,34 m da p.c.). L attraversamento della sede stradale con la condotta di progetto, in PRFV SN10 DN1400, avverrà tramite scavo a cielo aperto durante le opere per la realizzazione della citata rotatoria stradale. Allo stato attuale, pur non conoscendo le quote progettuali relative all intervento della rotatoria e nonostante la condotta sia di grande diametro (DN 1400), si presume che vi possa essere sopra all estradosso della tubazione un ricoprimento superiore a 1 m. Comunque nella successiva fase di progettazione verrà confermata, o nuovamente definita, la sezione e la tipologia di tubazione nel tratto di attraversamento G17-30 in riferimento all intersezione con i sottoservizi esistenti. Dal pozzetto 30 le portate raccolte proseguono a SudOvest della Strada Statale n.16 e parallelamente ad essa, all interno di un fosso a cielo aperto da risezionare secondo le quote di progetto e con gradiente idraulico dell 1 ; il fosso in esame ha una lunghezza complessiva di circa 677 m. Il sistema di raccolta di progetto intercetterà anche le portate scolanti provenienti dal bacino n. 10 nel punto P12, attraverso una condotta in PRFV SN 10 DN 1000 con gradiente idraulico del 1 che attraversa ortogonalmente la S.S. 16 secondo direzione di flusso NordEst-SudOvest. Tale tratto G18-P12 ha lunghezza pari a circa 47,8 m e quote di scorrimento in G18 pari a -2,05 m slm e in P12 pari a -2,10 m slm. Anche in questo caso l attraversamento della S.S.16 potrà essere realizzato con scavo a cielo aperto in occasione delle opere stradali previste; nel caso in cui non via sia il ricoprimento necessario dovrà essere valutata la possibilità di posizionare due tubazione parallele di minor ma adeguato diametro. Nel punto individuato con P16 le portate confluiscono nell attuale scolo a cielo aperto che defluisce, dopo circa 460 m, tramite ventola nel Canale Consortile che immette immediatamente nell Idrovora Madonna del Pino. Per il tratto 30-P12, occorre una sezione idraulica di superficie pari a circa 3,6 m 2 delle seguenti caratteristiche indicative, in ogni caso da confermare con il Consorzio di Bonifica Savio-Rubicone: base maggiore 5 m; base minore 1 m; altezza utile 1,2 m. Per il tratto P12-P16 la sezione idraulica avrà superficie paria circa 4,6 m 2 e le seguenti caratteristiche: base maggiore 5,8 m base minore 1,8 m altezza utile 1,2 m 5

25 La quota di scorrimento nel punto P16 risulterà pari a -2,50 m slm pari a circa la quota del fondo del canale di recapito in questo punto di connessione che risulta -2,52 m slm. Lungo la condotta di progetto (tratto 10-30) verranno posti dei pozzetti d ispezione ogni 50 m circa ed in corrispondenza dell innesto dei collettori esistenti dalle altre vie ed aree urbanizzate. Nella stessa condotta convoglieranno, tramite caditoie, le acque meteoriche scolanti nella sede stradale di via Maritri Fantini (lato Est). Dai rilievi finora eseguiti le quote di scorrimento di progetto consentono il deflusso delle portate scolanti dai vari rami secondari dei sottobacini; in una successiva fase di progettazione occorrerà eseguire ulteriori verifiche per confermare quanto calcolato e riportato nei presenti elaborati, soprattutto, per quanto riguarda la presenza di sottoservizi eventualmente interferenti, quali linee acquedotto, gas, Telecom, Enel, ecc.. Si rimanda alla Tav. 6.3 per i dettagli planimetrici di progetto e delle quote di scorrimento. La realizzazione dell intera opera sarà suddivisa nei seguenti stralci funzionali di differente priorità (PG del 17 agosto 2011): unitamente alla realizzazione delle opere di urbanizzazione del comparto deve essere realizzato ad onere del lottizzante uno spingitubo con la tecnica del microtunneling fra i punti G18 e P12.. ; il Consorzio di Bonifica eseguirà il sezionamento del fosso a cielo aperto oltre la SS16, fatta salva la stipula con accordi bonari per le particelle catastali interessate; il Comune di Cervia si impegna ad approfondire il progetto generale ed a inserire il tratto di attraversamento della SS16 (tratto 20-30) nell ambito del progetto della nuova rotatoria fra SP254 e SS16 (anno 2012); Il Comune si impegna ad approfondire il progetto generale ed a inserire il tratto 20-G11 nel prossimo Programma Triennale delle Opere Pubbliche, valutando di inserire il tratto 10-G11, a seguito degli esiti degli approfondimenti nell annualità più opportuna. A.4 CALCOLI DIMENSIONALI A.4.1 CALCOLO DELLA PORTATA SCOLANTE Per il bacino in esame è stata applicata la seguente curva di possibilità climatica, come da richiesta del Settore Urbanistica e Politica Ambientale del Comune di Cervia nel documento P.G. n del 17 agosto 2011: 0,25 c h 47 t per Tr = 25 anni Da tale curva è stato poi ricavato il valore di intensità di pioggia di durata pari al tempo di corrivazione t c. Per il calcolo del tempo di corrivazione t c è stato utilizzato il seguente parametro: t a = 15 min L i = 705 m (da via Meucci a via Martiri Fantini in prossimità dell incrocio con la S.S.16) V ui = 1,3 m/s Per cui 6

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